28 April, 2024
HomePosts Tagged "Tore Cherchi" (Page 6)

[bing_translator]

«Registriamo un avanzamento significativo della trattativa di cessione e riavvio dell’impianto di Portovesme. Anche grazie all’impegno di Governo e Regione procede con decisione il percorso verso la soluzione delle criticità legate al costo dell’energia e alle bonifiche. Il Ministro ha infatti reso noto che l’accordo per la cessione dello stabilimento del primario da Alcoa a Invitalia e successivamente da Invitalia a Sider Alloys è in dirittura d’arrivo: abbiamo dunque discusso del contenuto essenziale del contratto di Sviluppo per la manutenzione straordinaria e il riavvio dello stabilimento che il Governo mette a disposizione di Sider Alloys.»

Lo dichiara l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras, che insieme al coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi ha partecipato all’incontro che si è svolto oggi al Mise tra il ministro Carlo Calenda, Invitalia, le organizzazioni sindacali e la Regione, a cui ha preso parte anche il deputato Francesco Sanna.

«Ci aspettiamo ulteriori sviluppi dal prossimo incontro di metà settembre – ha aggiunto l’assessore dell’Industria -, nel quale potrà essere definita la tempistica precisa della cessione dell’impianto da Alcoa a Invitalia e da quest’ultima a Sider Alloys. In quell’occasione dovranno inoltre essere valutati gli elementi del piano industriale e verificate le eventuali tutele necessarie per i lavoratori, per il tempo necessario al riavvio dello stabilimento.» 

«I tempi di sviluppo del dragaggio del porto industriale, opera che condiziona i costi di produzione dell’alluminio sono stati rispettati e sono in linea con i tempi necessari per mettere a regime l’impianto di Portovesme – ha sottolineato il coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi -. Anche il programma di bonifiche, che condiziona l’accordo fra Alcoa e Invitalia, è in attuazione per la parte riguardante i suoli, ed in fase avanzata di definizione per ciò che concerne la falda acquifera.»

[bing_translator]

Si è appena conclusa la visita in Sardegna della dott.ssa Jutta Weber e della dott.ssa Gail Bremner, commissari “Rivalidatori” delegati della Rete Globale dei Geoparchi, Programma UNESCO IGGP, cui è stato affidato il non facile compito di sottoporre il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna alle verifiche utili alla sua conferma nell’ambito del prestigioso Network dell’UNESCO.

Sono stati giorni faticosi ma senz’altro esaltanti. Sono vivamente grato alle delegate per la loro attenzione e la professionalità manifestate in ogni occasione, nonostante la fatica dei tanti spostamenti ed il numero considerevole di contatti e incontri. Sono certo abbiano colto il nostro entusiasmo ma soprattutto i notevoli passi in avanti compiuti dal Parco Geominerario dall’ultima rivalidazione risalente ormai a quattro anni fa.

Desidero ringraziare innanzi tutto la Presidenza della Giunta regionale con il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano ed il coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi, per il loro fattivo sostegno e le parole di incoraggiamento, per noi di particolare rilievo e significato. 

Un sostegno attivo e convinto che ci è stato assicurato anche dall’IGEA S.p.A. e dal suo Amministratore Unico Michele Caria, che ringrazio per aver favorito le visite presso i loro siti storico naturalistici, a cominciare dalla meravigliosa Grotta di Santa Barbara a Iglesias.

Il mio grato pensiero va alle amministrazioni comunali le quali, comprendendo l’importanza del momento, hanno saputo ricevere con calore e passione le nostre delegazioni. Ringrazio il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e l’assessore delle Attività produttive e Turismo Marzia Cilloccu per averci manifestato il loro pieno sostegno e la volontà di lavorare assieme.

Un particolare ringraziamento rivolgo agli amministratori che ci hanno calorosamente accolto nei loro territori ed ai loro eccezionali collaboratori. Mi riferisco al sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo e all’assessore della Cultura Simone Franceschi, al sindaco di Masullas Mansueto Siuni e al Direttore del GeoMuseo “Incani” Luigi Sanciu, al Sindaco di Pau Franceschino Sedda e a Carlo Lugliè, Direttore Scientifico del Museo dell’Ossidiana, al sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini e a Filippo Lanzerini, Coordinatore della Summer School dell’Area MAB del Parco di Tepilora e SIC Montarbo, al Sindaco di Lula Mario Calia, al Direttore della Miniera di Sos Enattos Luca Loddo e agli ex minatori Piero Piras e Francesco Sedda, oggi appassionate guide negli stessi luoghi ove un tempo lavorarono.

Di grande importanza si è inoltre rivelato il forte sostegno delle Associazioni attive sul territorio sardo tra le quali ricordo con particolare riconoscenza la Consulta delle Associazioni per il Parco Geominerario con il Coordinatore Giampiero Pinna e Franco Saba, Legambiente Sardegna con il Presidente Annalisa Colombu e Vincenzo Tiana, storico leader dell’associazione.

Ho il piacere infine rivolgere un particolare ringraziamento allo straordinario staff del Parco Geominerario il quale, con rara dedizione e amore per la propria terra, non si è risparmiato per la buona riuscita di quella che ritengo sia stata una vera e propria impresa. A cominciare da Gian Luigi Pillola, che considero parte integrante della nostra squadra, insostituibile amico e collaboratore d’eccezione, passando poi all’infaticabile Direttore F.F. Francesco Muntoni, agli specialisti dell’Ufficio Tecnico Pietrangelo Loru, Roberto Rizzo, Giovanni Zichi e Marco Laconi, alla squadra dell’Ufficio Amministrativo guidato da Elisabetta di Franco con Federica Boi e Monica Porcu, agli esperti di promozione e comunicazione culturale Patrizia Medas e Stefano Sernagiotto, quest’ultimo filmmaker di straordinario valore, alle nostre collaboratrici Sara Cipolla, Rappresentante per la Sardegna dei Giovani UNESCO e Laura Sedda, preparata guida presso i siti storici del Parco, ed infine al nostro coordinatore dell’Ufficio Stampa Alberto Monteverde, Giornalista e appassionato ricercatore di Storia, che ha saputo efficacemente dar conto di questa esaltante tre giorni con articoli ed immagini.

Tuttavia, il mio grazie più sentito va alla nostra straordinaria Sardegna ed ai suoi generosi abitanti che ancora una volta ci hanno permesso di ben figurare, secondi a nessuno, in Italia e nel mondo.  

Prof. Tarcisio Agus

Commissario straordinario del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna

Didascalie foto

01 – La delegazione UNESCO ricevuta al comune di Cagliari, accolta dall’assessore alle Attività produttive e Turismo Marzia Cilloccu.

02 – In visita al comune di Masullas.

03 – Lula. Le delegate in visita agli impianti della Miniera di Sos Enattos.

04 – Lula. Sos Enattos. L’ex Tecnico elettricista Piero Piras accanto ad un suo ritratto giovanile. Oggi guida i turisti negli stessi luoghi ove un tempo lavorò.

05 – Alla Biblioteca comunale di Lula per la presentazione della Summer School dell’Area MAB del Parco di Tepilora e SIC Montarbo.

06 – La delegazione in visita a Villa Devoto a Cagliari, sede di rappresentanza della Regione Sardegna, ricevuta da Donatella Spano, assessore della Difesa dell’Ambiente.

07 – Le Delegate a Villa Devoto, in compagnia di Tore Cherchi, Coordinatore del Piano Sulcis.

[bing_translator]

Dal 15 al 19 luglio 2017 saranno in Sardegna la dott.ssa Jutta Weber e la dott.ssa Bremner Gail, Commissari “Rivalidatori” delegati della Rete Globale dei Geoparchi, Programma UNESCO IGGP, con il compito di sottoporre il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna alle verifiche utili alla sua conferma nell’ambito del prestigioso Network dell’UNESCO.

L’Ente Parco, assieme ad altri parchi mondiali, fa parte all’UNESCO IGGP dal  2015, anno in cui è stato appositamente creato il programma per la valorizzazione dei geoparchi mondiali.

Fin dal loro arrivo a Cagliari, previsto questa sera, i commissari saranno impegnati nella loro attività di verifica ed in una serie di appuntamenti istituzionali. Si comincia alle ore 18.30 con una passeggiata didattica presso i siti geologici e paleontologici di Cagliari, in compagnia di prof. Gian Luigi Pillola, già commissario straordinario del Parco Geominerario e delegato Geoparks.

Successivamente la delegazione sarà ricevuta al comune di Cagliari da Marzia Cilloccu, assessore delle Attività produttive, Turismo e Politiche delle Pari opportunità, che darà il benvenuto della città a nome del sindaco Massimo Zedda.

Oltre al commissario straordinario del Parco Geominerario, Tarcisio Agus, e al direttore facente funzioni Francesco Muntoni, saranno presenti il coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi, il sindaco di Iglesias e presidente della Comunità del Parco Dott. Emilio Gariazzo, il presidente della Consulta delle associazioni Giampiero Pinna, i rappresentanti delle Università di Cagliari e Sassari e delle Associazioni.

A seguire il programma completo delle giornate sarde dei delegati UNESCO.

15 luglio

Accoglienza all’aeroporto di Cagliari Elmas dei delegati in arrivo dal Canada e dalla Germania alle ore 14.00.

18.30 – Visita con breve passeggiata dei siti geologici di Cagliari, in compagnia dell’ex Commissario del Parco Geominerario, già delegato Geoparks, prof. Gian Luigi Pillola Ph.D., full professor of Palaenthology e delegato in altri programmi UNESCO.

Breve presentazione di Gian Luigi Pillola del “Progetto Coccodrilli, Squali e Tartarughe”, realizzato in collaborazione tra l’Università di Cagliari ed il Parco Geominerario, con visione presso l’Aula Magna del Dipartimento di Geologia dell’Università di Cagliari del documentario realizzato dai tecnici dell’Ente durante le attività di ricerca.

Saluti di benvenuto dell’Amministrazione Comunale di Cagliari presso la sede del Comune, in via Roma – Cagliari.

16 luglio

8.30 – Partenza per il territorio del Monte Arci

9.30 – Arrivo a Masullas e saluti di benvenuto sulle autorità locali

10.00 Visita del Monumento geologico naturale “Su Carongiu de Fanari”, Geosito vulcanico megapillow basaltico di importanza internazionale, inaugurato il 7 luglio 2017 ed aperto al pubblico con una nuova pannellistica didattica realizzata con la collaborazione del Parco Geominerario.

11.00 – 12.30 Visita dei Musei di Masullas e di Pau con certificazione internazionale ICOM.

12.30 Visita del Parco di “Conca ‘e Cannas”, Geosito di tipo Educational.

18.00 Arrivo a Lula e saluti di benvenuto del Sindaco Mario Calia.

19.00 Presentazione e saluti da parte dei giovani delle Aree MAB di tutta Europa, già presenti nel territorio per partecipare alla Summer School organizzata dal Parco di Tepilora e SIC (Sito interesse comunitario) di Mont’Albo.

17 luglio

9.00 Visita alla Miniera di Sos Enattos. Nella sala del Museo si terrà la presentazione del lavoro compiuto per la designazione del Parco di Tepilora e SIC (Sito interesse comunitario) di Mont’Albo e la candidatura ad area MAB UNESCO. Le attività saranno coadiuvate dai delegati dei Giovani UNESCO Italia con la delegata della Sardegna dott.ssa Sara Cipolla. In tale occasione sarà presentato il protocollo sottoscritto e in atto tra il Parco Geominerario e i Giovani UNESCO Italia.

18 luglio

9.00 Visita al Sito Minerario Geoturistico di Porto Flavia.

11.00 Visita alla Grotta di Santa Barbara, Geosito di importanza scientifica internazionale.

Pomeriggio. Breve saluto del sindaco di Iglesias, Dott. Emilio Gariazzo, del Commissario Straordinario del Parco Geominerario prof. Tarcisio Agus e dell’Amministratore Unico dell’IGEA SpA dott. Michele Caria.

19 luglio

Mattina. Partenza dei delegati UNESCO da Iglesias per Cagliari dove saranno ricevuti dal presidente della Regione Sardegna prof. Francesco Pigliaru.

Nel pomeriggio partenza per l’aeroporto di Elmas.

I delegati Unesco

Jutta Weber. Addetto Stampa e Pubbliche Relazioni della Geo-Parco naturale Bergstrasse-Odenwald in Germania. È Geologo naturalista, ha lavorato presso l’Università di Colonia.

Gail Bremner. Direttore esecutivo del Stonehamer Unesco Global Geopark in Canada. È membro del Comitato Nazionale dei Geoparchi Canadesi.

 

[bing_translator]

Il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, è intervenuta ieri al convegno sul Piano Sulcis e sulla ricerca svoltosi ieri nella sala convegni della Sotacarbo.

Di seguito l’intervento integrale.

«Buongiorno,

ringrazio l’on. Tore Cherchi, coordinatore del Piano Sulcis e il presidente della Sotacarbo Alessandro Lanza per l’invito al convegno di oggi: “UNA RIFLESSIONE CRITICA PER UNA PROGETTAZIONE AVANZATA”.

E allora colgo con piacere questo invito alla riflessione critica. In primo luogo non esimendomi dal rilevare che QUELLO CHE CHIAMIAMO PIANO SULCIS MANCA, ALLA BASE, DI UNA PIANIFICAZIONE STRATEGICA A PIÙ LIVELLI, CHE AVREBBE MERITATO E CHE MERITA UN PIENO COINVOLGIMENTO DI TUTTE LE PARTI SOCIALI, a partire e in primis dai Sindaci, che avrebbero dovuto essere i principali attori protagonisti del Piano.

E non posso, a proposito, non constatare che, nella mia breve esperienza di Sindaco e dagli studi effettuati sul Piano Sulcis, I PRIMI CITTADINI SONO ESCLUSI DALLE SCELTE e chiamati solo a prendere atto dell’allocazione delle risorse, una volta che queste sono state effettuate.

UN PIANO CHE SPESSO PREVEDE ATTIVITÀ DEL TUTTO SLEGATE DAL CONTESTO ECONOMICO E PRODUTTIVO DEL SULCIS, ad esempio come è avvenuto con la detassazione fiscale, che non ha prodotto i risultati sperati: un risparmio per gli imprenditori, ma non un aumento dell’occupazione. Il piano inoltre sembra salvaguardare le attività produttive esistenti, ma non traccia la rotta per alternative produttive.

Insomma, IL SULCIS IGLESIENTE SEMBRA RIMANERE ANCORATO ALLA MONOCOLTURA INDUSTRIALE. MANCA UN PROGETTO DI PIÙ AMPIO RESPIRO. UN PROGETTO A LUNGO TERMINE.

In definitiva, IL PIANO SULCIS NON HA RAGGIUNTO I RISULTATI AUSPICATI, come lo stesso coordinatore riconosce.

Ci sarebbero però ancora dei fondi disponibili (mi risulta diverse decine di milioni di euro) da destinare a progetti di sviluppo.

In questo caso, a nostro modo di vedere, SI POTREBBE INVESTIRE NELLA RICERCA APPLICATA nel settore del risanamento ambientale, su fonti energetiche rinnovabili e, in particolare, nel settore “Smart City”.

RICERCA APPLICATA CHE POTREBBE GENERARE NUOVA OCCUPAZIONE, in un territorio falcidiato dalla crisi occupazionale, dagli alti tassi di emigrazione e dalla carenza di prospettive per il futuro dei giovani.

Riteniamo però che le risorse del Piano Sulcis non debbano essere esclusive e che, comunque, non siano sufficienti al rilancio del nostro territorio.

PER IL RILANCIO DEL NOSTRO TERRITORIO, RIVENDICHIAMO ANCHE I FONDI DELLA PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE, CHE SI DEVONO AGGIUNGERE AL PIANO SULCIS, essendo questo un piano straordinario, ossia che non esclude le risorse ordinarie.

Sempre per quanto concerne il Piano Sulcis, il comune di Carbonia, il 27 dicembre del 2016, sollecitato dal coordinatore Tore Cherchi, ha lavorato a capofitto per presentare 12 proposte progettuali, di cui la gran parte legate a infrastrutture e turismo e alcune di respiro territoriale, coinvolgendo altri Comuni del Sulcis.

Ad ogni modo, nonostante i limiti e le criticità del Piano Sulcis, la nostra Amministrazione comunale si è dimostrata pronta a collaborare ed è pronta a mettersi a disposizione per una programmazione che sia veramente territoriale e che parta dal basso, augurandosi che l’assessorato alla Programmazione regionale ci coinvolga con la dovuta urgenza come attori della programmazione territoriale.»

[bing_translator]

Il Piano Sulcis prevede incentivi per gli investimenti compresi fra 1,5 milioni € e 20 milioni € attraverso il Contratto d’Investimento.

Il Contratto d’Investimento è il nuovo strumento messo a disposizione degli imprenditori che intendono investire nel Sulcis Iglesiente. Il Contratto d’Investimento è uno strumento di applicazione generale in Sardegna che però nel caso del Sulcis Iglesiente sarà usato in maniera più estesa e potrà contare su maggiori risorse finanziarie. Sono ammessi al Contratto le proposte che partono da 1,5 milioni € sino a 20 milioni €. Il limite minimo regionale è fissato in 5 milioni €.

La dotazione finanziaria è inoltre decisamente più ampia potendo contare su un fondo di 20 milioni €. La dotazione finanziaria effettiva sarà stabilita in base al numero di proposte presentate.

I settori prioritariamente incentivati sono il turismo e beni culturali e ambientali, l’agrifood, le produzioni basate su tecnologie innovative.

Le proposte d’investimento sono presentate a sportello e valutate con una procedura di tipo negoziale che considera la fattibilità tecnica ed economica finanziaria.

In una prima fase l’investitore presenta la manifestazione d’interesse secondo il modello contenuto nel bando. La manifestazione d’interesse determina la priorità d’esame e costituisce quindi un titolo di prenotazione di quota delle risorse disponibili. Le manifestazioni d’interesse devono essere presentate entro il 31 dicembre, successivamente viene effettuata l’istruttoria del vero e proprio progetto che si conclude con la stipula del Contratto d’Investimento.

Sono concesse incentivazioni a fondo perduto in combinazione con prestiti nel rispetto dei limiti massimi fissati dalla Unione Europea.

«Con questo bando – commenta il coordinatore per l’attuazione del Piano Sulcis, Tore Cherchi -, gli investitori hanno a disposizione incentivi per investimenti di qualsiasi dimensione, tenuto conto dei bandi già in essere e del Contratto di Sviluppo operativo per gli investimenti di dimensione maggiore di 20 milioni €. È stata confermata la priorità per turismo, agrifood e innovazione.»

[bing_translator]

La scorsa settimana, nel corso di un incontro tra il capo di Gabinetto della Presidenza Gianluca Serra ed il delegato per il Coordinamento del Piano Sulcis, Tore Cherchi, è stato fatto il punto con le organizzazioni sindacali sullo stato della vertenza Alcoa che, allo stato attuale, registra una formale proposta di acquisto dello stabilimento con un piano industriale e richiesta di trattativa in esclusiva da parte della società Sider Alloys.
Invitalia, la società pubblica incaricata dal Governo di gestire la materia, seguendo la prassi normale in questo tipo di vertenze, sta esaminando l’offerta ed ha in corso l’approfondimento della stessa, in un confronto diretto con Sider Alloys. La stessa Invitalia ha chiesto il differimento dei termini di scadenza dell’offerta di acquisto, per consentire che gli altri due soggetti che hanno manifestato interesse per lo stabilimento, completino la loro istruttoria e per avere il tempo necessario per le valutazioni finali.
Come vivono le organizzazioni sindacali e quindi i lavoratori questa fase della lunga e difficile vertenza? Lo abbiamo chiesto a Rino Barca, segretario regionale della FSM CISL.

[bing_translator]

Si è svolto ieri, martedì 9 maggio, nel Palazzo della Regione, in viale Trento, a Cagliari, un incontro tra il capo di Gabinetto della Presidenza Gianluca Serra ed il delegato per il Coordinamento del Piano Sulcis, Tore Cherchi, nel quale è stato fatto il punto con le organizzazioni sindacali sullo stato della vertenza Alcoa che, allo stato attuale, registra una formale proposta di acquisto dello stabilimento con un piano industriale e richiesta di trattativa in esclusiva da parte della società Sider Alloys.
Invitalia, la società pubblica incaricata dal Governo di gestire la materia, seguendo la prassi normale in questo tipo di vertenze, ha in esame l’offerta ed ha in corso l’approfondimento della stessa, in un confronto diretto con Sider Alloys. La stessa Invitalia ha chiesto il differimento dei termini di scadenza dell’offerta di acquisto, per consentire che gli altri due soggetti che hanno manifestato interesse per lo stabilimento, completino la loro istruttoria e per avere il tempo necessario per le valutazioni finali.
Un’altra rilevante società che opera nel settore della componentistica per autotrasporto, infatti, ha in corso effettivamente la due diligence (cioè la valutazione degli impianti) per decidere se presentare una formale proposta di acquisto oppure rinunciare. Esaurita questa fase, Governo e Regione, previo confronto con le organizzazioni dei lavoratori, assegneranno l’esclusiva della trattativa ad una delle società interessate, sulla base di ciò che appare più utile per il futuro dei lavoratori e della produzione.
Parallelamente prosegue l’attività per conseguire le condizioni richieste su energia, porto e bonifiche. Il contenuto del provvedimento sull’energia, illustrato dal Ministro, consente condizioni competitive. L’esponente del Governo ha indicato il mese di maggio come periodo per lo sviluppo e la conclusione dell’iter. L’appalto del porto è stato effettuato e recentemente (lo scorso 21 aprile), il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha esaminato il progetto definitivo. La bonifica del suolo dello stabilimento è in corso: per il risanamento della falda è stato recentemente emesso il decreto che definisce cosa fare e i criteri per ripartire i costi fra cinque grandi aziende di Portovesme, fra le quali sono attualmente in corso incontri e riunioni per arrivare a una soluzione condivisa.
Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, chiederà al ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, di convocare quanto prima una riunione per un esame congiunto dello stato della vertenza con le organizzazioni sindacali.

[bing_translator]

Nuove speranze per il futuro di Alcoa sono emerse nell’incontro svoltosi al Mise, convocato dal ministro Carlo Calenda, al quale hanno partecipato l’assessore regionale dell’Industria, Maria Grazia Piras e il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi. Dall’incontro è emerso che l’investitore Sider Alloys ha completato la due diligence ed ha presentato un’offerta per l’acquisto dello smelter di Portovesme attraverso un piano industriale che non contiene elementi di inammissibilità. L’offerta di acquisto è ora al vaglio di Invitalia ma il Mise, prima di avviare trattative in esclusiva, intende fare in breve tempo una verifica con tutti i soggetti che hanno espresso interesse all’acquisizione degli impianti. Restano confermate tutte le misure messe in campo dal Governo per consentire il riavvio dello stabilimento: energia, infrastrutture e contratto di Sviluppo. La Regione ha espresso soddisfazione e apprezzamento per l’azione portata avanti in questi mesi dal ministro Calenda.

«Il Governo sta dimostrando di rispettare gli impegni e di procedere con assoluta celerità per chiudere positivamente la vicenda – ha commentato l’assessore  Maria Grazia Piras -. Condividiamo il percorso avviato dal ministro e da Invitalia e ci auguriamo che si arrivi a ottenere al più presto quel risultato per il quale la Giunta Pigliaru sta lavorando dal suo insediamento».

Ha espresso soddisfazione anche il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi. «Il piano industriale presentato dalla società interessata all’acquisto è stato giudicato ricevibile, quindi siamo ad una svolta importante. La Regione, dal canto suo, continua a portare avanti i progetti infrastrutturali che accompagneranno la ripresa dell’attività industriale, dalle azioni in campo ambientale ai lavori per l’adeguamento del porto di Portovesme».

[bing_translator]

La Commissione nazionale di garanzia ha detto no alla richiesta avanzata nei giorni scorsi dalle minoranze interne delle componenti La Traversata e ReteDem per una riapertura dei termini per le candidature alla segreteria regionale del Partito democratico, dopo l’abbandono di Yuri Marcialis, assessore allo sport del comune di Cagliari, che ha lasciato il partito ed ha aderito ad Articolo 1-Mdp.

La decisione verrà ufficializzata mercoledì nella riunione della commissione regionale del congresso, che dovrà inevitabilmente tenere conto del parere richiesto all’organismo nazionale guidato dal deputato Gianni Dal Moro che è anche commissario del partito in Sardegna.

La decisione ha già provocato le prime reazioni ed altre ne arriveranno sicuramente nei prossimi giorni, perché in questo modo restano in campo candidati il senatore Giuseppe Luigi Cucca e il deputato Francesco Sanna che, a livello nazionale, fanno riferimento entrambi alla maggioranza che sostiene l’ex Premier Matteo Renzi e la minoranza interna, viceversa, resta priva di un candidato.

L’area popolare-riformista Fadda-Cabras, che in Sardegna è la più forte, non ha espresso un candidato e deve ancora decidere chi sostenere.

Durissima la presa di posizione di Tore Cherchi, ex segretario regionale, che in una nota ha dichiarato: «Prendiamo atto che è stata preclusa la presentazione di un candidato della minoranza di sinistra al congresso regionale del Pd. Restando così le cose questa minoranza non parteciperà al congresso regionale in conformità all’orientamento espresso dalle compagne e compagni della stessa minoranza. Sono state opposte argomentazioni regolamentari ad una questione che è eminentemente politica – ha aggiunto Tore Cherchi – ma anche a stare alle garanzie regolamentari la questione misconosciuta è il diritto delle minoranze ben più importante della riapertura di un termine: la vuota forma fa strame della sostanza. Sul piano più strettamente politico si compie un danno innanzitutto al PD sardo. Un partito che avendo infilato due sconfitte consecutive alle elezioni amministrative e avendo avuto il dato più negativo in Italia al referendum, avrebbe necessità di raccogliere le forze e non di perderne altre. È stupefacente che tanti dirigenti, a prescindere dalle posizioni congressuali, tacciano o peggio facciano spallucce e accondiscendano. Ma forse lo stupore – ha concluso Tore Cherchi – è fuori luogo in un partito che da oltre un anno è acefalo e gestito da Roma con metodo proconsolare».

Al momento, dunque, in corsa per la segreteria restano il senatore Giuseppe Luigi Cucca, indicato dall’ex minoranza congressuale e il deputato iglesiente Francesco Sanna, indicato dalla componente che si riconosce in Renato Soru.

Giuseppe Luigi Salvatore Cucca è nato a Bosa il 30 luglio 1957, risiede a Nuoro, fa l’avvocato, ex consigliere regionale, senatore in carica.

Francesco Sanna è nato a Iglesias il 14 aprile 1965, laureato in Giurisprudenza, avvocato patrocinante nelle giurisdizioni superiori, ex consigliere regionale, è deputato in carica.

[bing_translator]

Da anni si parla di bonifiche, per restituire il territorio che per decenni ha ospitato gli impianti del polo industriale e minerario, ma fino ad oggi passi in avanti ne sono stati compiuti decisamente pochi, anche dopo gli interventi effettuati nell’ambito del Piano di disinquinamento approvato un quarto di secolo fa. Nei giorni scorsi sono arrivate buone notizie, da Roma, che inducono ad un moderato ottimismo sull’avvio di un serio piano di bonifiche in Sardegna. La conferenza di servizi convocata dal ministero dell’Ambiente sul programma di messa in sicurezza e risanamento della falda acquifera dell’area industriale di Portovesme, infatti, ha avuto un esito positivo.

Il progetto incorpora le azioni già in atto da parte delle aziende all’interno delle aree degli stabilimenti e nel perimetro del bacino dei fanghi rossi e viene esteso alle aree esterne, in particolare all’area a valle prossima al mare. I costi di investimento e di gestione saranno sostenuti dalle imprese sulla base del principio “chi inquina paga” e alla Regione è stato delegato il lavoro di coordinamento in merito.

«Il lavoro di messa in sicurezza del territorio è lungo e impegnativo ma abbiamo raggiunto un altro risultato importante, frutto di una concreta cooperazione fra Assessorato, Provincia, ministero dell’Ambiente e le altre Amministrazioni – dichiara l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano -. Voglio sottolineare la grande professionalità dei funzionari pubblici che hanno definito il programma e lo hanno portato all’approvazione. I programmi di bonifica sono infatti compatibili con le attività industriali e dimostrano la reale attenzione posta sia al tema dell’ambiente che del lavoro e della produzione.»

Ha espresso grande soddisfazione anche il coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi, il quale ha sottolineato che «si tratta di un notevole passo in avanti nel risanamento ambientale dell’area industriale. Insieme con i programmi già in atto per la bonifica dei suoli, le cui modalità di attuazione nel futuro impediranno la infiltrazione del sottosuolo la decisione sulle falde completa la strategia in atto».