26 April, 2024
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Le dimissioni del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Maurizio Soddu dal gruppo di maggioranza ed il passaggio all’opposizione, quasi certamente nel gruppo Misto, hanno scatenato le prime reazioni politiche. Sull’accaduto, è intervenuto il segretario dell’Unione cittadina del Partito democratico, Fabio Desogus.

«Di fronte alle dimissioni dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle del consigliere comunale Maurizio Soddu – ha scritto in una nota Fabio Desogus -, evidenziamo due aspetti strettamente politici:

1) La città è sempre più allo sbando e la maggioranza che la guida continua a dimostrare chiari segnali di tenuta interna, continuando a reggersi sui voti di sempre meno consiglieri. I problemi si accavallano, non si risolvono, si va al “muro contro muro” nei confronti dei cittadini (i casi del cimitero, delle associazioni di volontariato e del Carbonia Calcio sono emblematici) e si pensa soltanto a farsi video o selfie, mentre festanti si banchetta sulle macerie di Carbonia. La città non è più amministrata da tempo e il Palazzo Comunale, più che essere trasparente come promesso in campagna elettorale, è diventato la Casa del Grande Fratello. Hanno trasformato la politica cittadina in un Reality Show, in cui loro sono i protagonisti e in cui i problemi della città si risolvono facendosi un video o un selfie da postare sui social. In questo contesto tragicomico, c’è ancora qualche loro consigliere che ha il coraggio di alzare la testa e manifestare dissenso, disertando i Consigli comunali o prendendo le distanze dalle azioni politiche inesistenti e insensate applicate in questi anni. La realtà è solo una, è sotto gli occhi di tutti e non la si può coprire con luci e alberi di Natale: il Movimento 5 Stelle di Carbonia ha fallito, la Giunta Massidda ha fallito, devono solo prenderne atto e dimettersi, tanto selfie, da far vedere in futuro ai nipotini ne hanno già fatti tanti.

2) Massima solidarietà al consigliere comunale Maurizio Soddu, il quale, dopo aver comunicato le sue dimissioni, è stato pesantemente attaccato dalla pagina Facebook del Movimento 5 stelle Carbonia. Come al solito in maniera vigliacca e anonima, il Movimento 5 Stelle attacca chi dissente, chi la pensa diversamente e ha il coraggio di dirlo. L’attuale maggioranza in Consiglio comunale si regge su questa paura, perché tutta la città sa che il dissenso non si ferma a Maurizio Soddu, ma non tutti i consiglieri dissidenti hanno la voglia e il coraggio di essere vittime del  solito linciaggio digitale cui viene sottoposto chi dissente apertamente. Questo manganello digitale è stato usato oggi contro Maurizio Soddu, ieri contro gli avversari politici in Consiglio comunale o contro gruppi di cittadini che hanno dimostrato apertamente di non accettare le politiche di questa Giunta. Quella dell’accusa infamante a mezzo social è un’arma che di volta in volta, il Movimento 5 Stelle di Carbonia (e non solo), utilizza per mandare messaggi intimidatori con i quali prova a reprimere il dissenso e ad infangare e screditare chi la pensa diversamente da loro. La nostra Democrazia si basa sulla “libertà di mandato”, principio fondamentale di ogni democrazia che voglia definirsi tale, secondo il quale ogni persona eletta ha libertà di pensiero e di azione politica, in base alla propria coscienza. Quella che i 5 Stelle vogliono e auspicano, così come si evince dal loro vergognoso comunicato, è una democrazia contrattuale, nella quale, in base a un presunto accordo iniziale, i consiglieri comunali eletti diventano dei burattini nelle mani di chi guida il Movimento 5 Stelle, impossibilitati ad esprimere dissenso e utili solo ad alzare la mano per votare. Solidarietà a Maurizio Soddu, per tutte le offese che sta ricevendo in questi momenti e per il coraggio dimostrato.

«Che la Giunta prenda atto del proprio fallimento e si dimetta – ha concluso Fabio Desogus -, ponendo così finalmente fine a questa farsa. Carbonia merita di meglio.»

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Nuovo duro attacco del segretario cittadino del Partito democratico di Carbonia Fabio Desogus alla Giunta Massidda, dopo il rinvio delle elezioni dei comitati di quartiere.

«Ancora una volta dobbiamo intervenire per denunciare l’ennesimo fallimento della Giunta comunale di Carbonia a 5 Stelle e l’ennesimo fallimento della sindaco Paola Massidda – attacca Fabio Desogus -. Anche quando le idee sono buone, non riescono proprio a realizzarle. Le tanto sbandierate (ma pochissimo pubblicizzate) elezioni dei Comitati di Quartiere non si faranno. L’Amministrazione, infatti, non ha trovato abbastanza VOLONTARI per svolgere i ruoli di scrutinatore e segretario degli otto seggi in cui è suddivisa la città. Ora i più di 70 aspiranti candidati che giustamente si sono proposti come rappresentanti per i propri quartieri, cosa dovranno fare? E’ possibile che questa Amministrazione non sia in grado di gestire niente, neanche delle semplicissime elezioni? E’ possibile che tutto sia demandato alla gratuita buona volontà dei cittadini? E’ possibile che non sia stato previsto un fondo per dare anche un minimo rimborso alle 24 persone che dovrebbero svolgere il ruolo di scrutinatori e segretari?»

«L’incapacità è ormai manifesta, ma questa situazione è anche la dimostrazione di come l’Amministrazione a 5 stelle non abbia più il contatto con la città e non riesca a mobilitare neanche 24 persone per realizzare delle semplicissime elezioni di quartiere – aggiunge Fabio Desogus -. Che fine hanno fatto i militanti che dovevano cambiare il volto alla città? Che fine hanno fatto gli eserciti di fotografi e commentatori seriali che in campagna elettorale si animavano intorno ai 5 stelle di Carbonia? E’ possibile che il partito politico (perché di questo si tratta) che (mal) amministra da due anni e mezzo la città e che ha avuto il maggior numero di consensi alle elezioni politiche dello scorso anno, non riesca a coinvolgere 24 persone in un loro progetto? Soprattutto se un’Amministrazione crede in un progetto, investe dei soldi e lo finanzia. Con i 5 stelle di Carbonia – sottolinea ancora Fabio Desogus – il discorso è sempre lo stesso: il cittadino deve lavorare gratis e Sindaco e Assessori mettono la faccia per i selfie quando le cose vanno bene. Se invece qualcosa va male, è sempre colpa di qualcun altro, stavolta dei cittadini che non sono accorsi in massa a proporsi come scrutinatori o segretari (a gratis). Si modifichi al più presto il regolamento, si inserisca la possibilità di retribuire segretari e scrutinatori (anche con 50 euro, moltiplicato per 24 persone viene fuori la ridicola cifra di 1.200 euro), si mettano i soldi a bilancio e si peschino scrutinatori e segretari dall’Albo Scrutatori (che già esiste in Comune) – conclude il segretario cittadino del Partito democratico -. Non ci vuole molto. Fatelo.»

 

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Il segretario cittadino del Partito democratico, Fabio Desogus, ex assessore dello Sport e del Turismo del comune di Carbonia, replica al sindaco di Carbonia Paola Massidda, che qualche giorno fa, in un post pubblicato su Facebook, ha scritto, tra l’altro: «Non ho nessuna difficoltà ad affermare che la cosa più complessa con cui ho dovuto fare i conti in questi anni, è stata far comprendere e accettare il CAMBIAMENTO. E quanto affermato trova ora ripetute conferme in queste interminabili settimane in cui cerchiamo di mettere a punto tutta una serie di provvedimenti che trovano piena compatibilità con quanto stabilito dalle normative vigenti. In questa città in cui il favore era diventato la regola e i diritti scambiati per piaceri, tutto diventa più complicato e farraginoso».

Di seguito, l’intervento integrale di Fabio Desogus.

Il Partito democratico di Carbonia denuncia le vergognose parole che la Sindaca Paola Massidda ha espresso da una sua pagina Facebook. Riteniamo semplicemente vergognoso che un Primo cittadino si esprima così circa la comunità che amministra, trattandola con le stesse parole che si direbbero di un paese mafioso o con diffusa e conclamata collusione criminale tra classe politica e cittadini. Tutto ciò a Carbonia non esiste, se non nelle deliranti affermazioni di un Sindaco a guida di un’Amministrazione che, ormai incapace di risolvere i problemi reali dei cittadini, si inventa nemici immaginari, siano essi nemici politici o gruppi di cittadini giudicati alla stregua di banditi del Far West.

Sarebbe doveroso che il Sindaco ritirasse ciò che ha scritto e pensato dei cittadini di Carbonia e chiedesse scusa ufficialmente a tutta la città, visto che lei e i suoi collaboratori sono così solerti a volerle dai cittadini, le scuse, quando criticati. Di fronte a legittime contestazioni dei cittadini, la Sindaca Massidda si lascia andare a parole che dimostrano come sia poco abituata alla dialettica democratica e al confronto con le persone, e sia pertanto poco adatta (per andarci leggeri) sia al ruolo che ricopre che all’appartenenza stessa ad un movimento politico che ha promesso da sempre (ma a parole è tutto facile) partecipazione e confronto. Nelle sue farneticanti dichiarazioni, la Sindaca fa un vero e proprio sfoggio di arroganza e superbia e lo sbatte in faccia ai tanti cittadini che in questi giorni stanno protestando verso le sempre più scellerate decisioni dell’Amministrazione a 5 Stelle.

Sarebbe doveroso che la Sindaca Massidda indicasse qual è il lavoro che in questi 2 anni e mezzo (metà legislatura, non sono più “appena arrivati”) hanno svolto in città e sarebbe il caso di iniziare a dare risposte ai problemi dei cittadini, anziché paventare un nemico indefinito e immaginario (la parte di città che non vuole il cambiamento et simili) su cui addossare le colpe del proprio fallimento.

Sarebbe altresì doveroso che la Sindaca denunciasse a chi di competenza eventuali fatti illeciti da lei conosciuti, facendo nomi e cognomi; altrimenti avesse il buon gusto di tacere e non denigrare una comunità intera con affermazioni non circostanziate e prive di fondamento.

Sarebbe sacrosanto, infine, che la Sindaca rassegnasse le dimissioni, visto che ha una così bassa opinione della comunità che prova ad amministrare e visto che ormai il suo fallimento personale e il fallimento politico del Movimento 5 Stelle nell’amministrare la città sono sotto gli occhi di tutti.

Fabio Desogus

Segretario Cittadino del Partito democratico

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«La notizia che potrebbe essere posticipata di 2 anni l’erogazione degli 8 milioni di euro che il Comune di Carbonia ha ottenuto dalla partecipazione al bando delle periferie, ha qualcosa di paradossale e clamoroso per come si è evoluta.»

Lo scrive stamane, in una nota, Fabio Desogus, segretario cittadino del Partito democratico.

«Andiamo con ordine – aggiunge Fabio Desogus -.

1. Il tanto disprezzato (soprattutto da chi attualmente ci governa a livello nazionale e comunale) governo Renzi-Gentiloni stanzia la cifra di 2 miliardi di euro su scala nazionale, da distribuire alle città capoluogo che presentino progetti di riqualificazione delle periferie.

2. Il Comune di Carbonia può avere a disposizione un massimale di 18 milioni di euro, basta semplicemente presentare un progetto di quella portata e i soldi saranno erogati. Ma per incapacità dell’Amministrazione il progetto presentato è di 8 milioni di euro. Meglio di niente? Certo. Ma potevano essere 18 milioni: non si sono ottenuti 8 milioni, se ne sono anche persi 10!

3. Beffa delle beffe, proprio il governo “amico” dell’Amministrazione Comunale, col decreto Milleproroghe, “sposta” al 2020 i 2 miliardi stanziati dal governo Renzi-Gentiloni e quindi anche l’erogazione degli 8 milioni per Carbonia viene rinviata. L’attuale governo 5 Stelle – Lega dimostra così totale disinteresse nei confronti delle tante periferie delle città italiane che potrebbero godere dei benefici di questo finanziamento e il Comune di Carbonia subisce un vero e proprio “fuoco amico” privo di qualsiasi motivazione. Il governo con questa operazione vuole fare il “gioco delle tre carte”, spostando nel futuro finanziamenti per i quali c’erano già le firme nero su bianco tra i sindaci e il precedente governo. Spostare al 2020 queste risorse, senza nessuna certezza della loro erogazione, mette seriamente a rischio la possibilità di realizzazione di progetti per i quali moltissimi comuni italiani avevano già utilizzato tempo e risorse umane per far partire i lavori al più presto.

Nel frattempo, mentre moltissimi Sindaci italiani si sono esposti in prima persona, la nostra Sindaco si sta godendo le vacanze e tace in proposito. Nessun comunicato ufficiale, quelli, i nostri amministratori, li riservano allo sfalcio dei campi di calcio e a lavoretti di riparazione del manto stradale. Quando c’è da protestare energicamente contro i governi “amici” – conclude Fabio Desogus – ecco che anche i lupi da campagna elettorale, tacciono e diventano agnellini.»

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«Apprendiamo che prima della seduta del Consiglio comunale del 23/03/2018, si è dimessa l’assessore al personale Paola Argiolas, senza specificare i motivi della sua decisione. Di fronte alle ennesime dimissioni in seno alla Giunta a 5 stelle guidata da Paola Massidda, non ci si può non domandare cosa stia accadendo all’interno dell’Amministrazione comunale di Carbonia.»

Inizia così una nota del segretario cittadino di Carbonia del Partito democratico, sulle dimissioni dell’assessore degli Affari Generali e del Personale del comune di Carbonia, Paola Argiolas.

«Non sono passati neanche due anni da quando il Movimento 5 Stelle si è insediato in Comune e da allora si contano 5 assessori dimissionari (su 7), varie dimissioni dai ruoli di Presidenza delle commissioni consiliari, un consigliere comunale dimesso, la dimissione dell’ex presidente del Consiglio – aggiunge l’ex assessore dello Sport della Giunta Casti -. Sono numeri che certificano la totale incapacità del sindaco Paola Massidda di tenere unita la sua maggioranza e la sua Giunta. Sono numeri che si devono accostare a quelli di una città che è sempre più allo sbando, nella quale le uniche decisioni politiche prese vanno nella direzione del taglio dei servizi, dello smantellamento totale dei servizi sociali cittadini e da quest’anno anche la novità dell’aumento delle tasse.»

«Riteniamo che i cittadini di Carbonia abbiano il diritto di conoscere le motivazioni per cui ci sono state così tante dimissioni da due anni a questa parte. Riteniamo che il Movimento 5 Stelle di Carbonia non possa più nascondersi dietro i “motivi personali” per giustificare la moria di assessori della Giunta Massidda. Riteniamo che il Sindaco in prima persona debba comunicare ai cittadini cosa sta avvenendo in Comune e debba rassegnare le sue dimissioni, per manifesta incapacità di amministrare la città di Carbonia e di tenere unita la sua maggioranza.

E’ ora che lo si dica apertamente: il sindaco Paola Massidda è inadatta al ruolo che sta ricoprendo e i consiglieri comunali che continuano a sostenerla sono complici di questo sfascio. Non si gioca con la vita dei cittadini di Carbonia – conclude Fabio Desogus -, il sindaco Paola Massidda abbia un sussulto di dignità e rassegni le sue dimissioni o i consiglieri comunali di maggioranza la sfiducino. Carbonia non merita questo.»

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L’Unione cittadina di Carbonia si è riunita ieri per discutere del risultato elettorale e degli indirizzi nazionali del partito che si stanno sviluppando nei giorni dopo il voto. Accogliendo l’appello del vice segretario Martina, ha elaborato un documento da sottoporre al voto della base e da inviare ai diversi livelli del partito: Federale, Regionale e Nazionale.

«A Carbonia – si legge tra l’altro nel documento -, in seguito al risultato elettorale del 2016, i nostri rappresentanti in Consiglio comunale stanno esercitando un’opposizione seria e senza sconti e il Movimento 5 Stelle, che ha la maggioranza assoluta in Consiglio comunale, non perde occasione per attaccare i nostri consiglieri e per depotenziare i meccanismi che regolano la normale democrazia. Dai dibattiti nazionali, nei quali si paventano diverse soluzioni per la formazione del Governo e nei quali, sempre più spesso, coloro che ieri erano i grandi denigratori del PD, oggi lo sollecitano ad operare con senso di responsabilità e fare accordi con gli avversari politici, emerge una situazione di estrema confusione e instabilità. Situazione nella quale l’Unione cittadina di Carbonia ritiene che il PD debba rispettare la volontà di ciò che la maggioranza elettorale ha deciso, cioè di non dare fiducia al PD e di collocargli il ruolo di minoranza. Pensiamo che una soluzione diversa creerebbe non poche difficoltà e confusione anche ai compagni che ci rappresentano nelle varie istituzioni territoriali e che combattono quotidianamente contro quelle forze politiche con le quali a livello nazionale ci si dovrebbe alleare. Riteniamo, pertanto, che il nostro partito debba stare all’opposizione con umiltà e chiarezza, perché questo gli elettori hanno voluto e hanno espresso in maniera netta con il voto elettorale.»

Il documento, votato all’unanimità, verrà inviato alla Segreteria della Federazione del Sulcis Iglesiente, alla segreteria regionale e alla Segreteria Nazionale.

Il segretario dell’Unione Cittadina di Carbonia del PD Fabio Desogus.

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«Restiamo sgomenti e spaventati nel vedere un’affissione abusiva sui muri di viale Trento, nella quale si dichiara che per difendere i nostri figli, bisogni spostare il SerT di viale Trento. Tale affissione è stata firmata e rivendicata da CasaPound, un Partito Politico che da un anno a Carbonia nasconde con operazioni di facciata una radice contraria e opposta ai principi della nostra democrazia e alla vera natura della nostra città, in cui da sempre si portano avanti ideali di solidarietà, aiuto e rispetto assoluto soprattutto verso le persone che più ne hanno bisogno. Riteniamo che quanto scritto sui muri di viale Trento e poi rivendicato con un vergognoso comunicato stampa, dipinga una situazione irreale ed allarmistica che non ha mai avuto riscontro concreto nelle cronache quotidiane di Carbonia.»

E’ quanto si legge in una nota diffusa questa sera dal segretario cittadino del Partito democratico, Fabio Desogus.

«E’ doveroso avere rispetto verso chi ha avviato un proprio percorso di recupero personale e riabilitazione sanitaria, e proprio per questo si reca al SerD di viale Trento: non per importunare bambini o ignari passanti, ma per cercare il proprio percorso di cura e di recupero – aggiunge Fabio Desogus -. Nessuno si deve permettere di considerare persone che hanno avuto percorsi difficili nella propria vita come degli appestati da mandare in un lazzaretto fuori città, lontano dalla vista altrui, quasi si dovessero vergognare del recupero che stanno con grande fatica intraprendendo. La città di Carbonia ha sempre dimostrato solidarietà e si è sempre stretta intorno a chi ha nella sua vita avuto sofferenze e difficoltà. Siamo sicuri che lo farà anche in questa circostanza, non accettando una provocazione irrispettosa e becera. Carbonia è sempre stata la città della solidarietà verso chi ne ha più bisogno, non dell’emarginazione.»

«Nell’esprimere anche la massima solidarietà ai lavoratori, alle lavoratrici e agli utenti del SerD, il Partito Democratico vuole gridare a gran voce e vuole ribadire in maniera chiara che è contro chiunque porti messaggi di questo tipo. Facciamo notare a margine che il SerT (come scritto nell’affissione abusiva) in realtà è SerD e che non è competenza del sindaco di Carbonia il suo spostamento in altra zona della città. E’ però competenza dell’Amministrazione far rispettare il divieto di affissioni abusivi – conclude Fabio Desogus –, pertanto invitiamo il sindaco di Carbonia, dato che questa affissione vergognosa e abusiva ha avuto anche una rivendicazione ufficiale, a far si che si prendano tutti i provvedimenti del caso.»

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Anche il segretario Pd di Carbinia Iglesias e il segretario cittadino di Carbonia dello stesso Partito democratico salutano con soddisfazione le buone notizie arrivate oggi da Roma sulla trattativa di cessione dello stabilimento ex Alcoa.

«Nuove speranze per il Sulcis Iglesiente – commenta Daniele Reginali -. Gli ultimi accadimenti che riguardano il futuro dell’ex fabbrica Alcoa ci fanno davvero ben sperare. Siamo giunti alle fasi conclusive di un percorso che ha visto il Pd del territorio, e i suoi rappresentanti nelle istituzioni, adoperarsi per trovare soluzioni alle diverse problematiche. Giova ricordare la risoluzione sulla filiera dell’alluminio, l’approvazione della legge europea. Atti importanti ed indispensabili – conclude Daniele Reginali – per il compimento di questo percorso che ci accingiamo a concludere positivamente.»

«Apprendiamo con entusiasmo le notizie provenienti da Roma e riguardanti la cessione dello stabilimento ex Alcoa alla Sider Alloys, passo preventivo ad un immediato e successivo riavvio degli impianti – aggiunge Fabio Desogus -. In questi anni di lotte, di vertenze, di speranze e di delusioni, molti sono stati gli attori in gioco che hanno lavorato duramente e seriamente, anche in silenzio e sottotraccia, senza troppi clamori, per riuscire a portare a casa un risultato che, se realizzato, vedrà la riapertura dell’impianto di produzione alluminio e il rientro in fabbrica di migliaia di lavoratori con conseguenti positive ricadute economiche su tutto il territorio. Anni di lavoro che sembrano approdare ad un risultato positivo grazie all’impegno di Sindacati e Governo, di rappresentanti politici e di istituzioni, ma soprattutto grazie alla lotta seria e determinata degli operai dello stabilimento ex Alcoa, veri protagonisti di questa vertenza ai quali va il nostro più caloroso augurio e ringraziamento per il risultato che è vicino ad essere maturato. Ci si augura adesso che anche l’altra grande vertenza industriale del nostro territorio, quella di Eurallumina, dia segnali positivi. La riapertura di entrambi gli stabilimenti rappresenta un tassello fondamentale per l’uscita di questo territorio dalla crisi che lo ha attanagliato nell’ultimo decennio. Un augurio a tutte le parti in causa e a tutti gli operai – conclude Fabio Desogus –! Il lavoro e la lotta pagano sempre!»

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Maria Marongiu è la nuova segretaria dell’Unione cittadina del Partito democratico di Carbonia. E’ stata eletta ieri nel corso della prima riunione del nuovo organismo. Il segretario Fabio Desogus ha nominato la segreteria che lo affiancherà e che sarà così composta: il vice segretario è Amedeo Matteu, gli altri componenti della segreteria sono Alberto Straullu, Alessio Tidu, Cinzia Firinu, Matteo Fenu e Ilaria Podda.

I componenti della segreteria e la presidente sono stati nominati ed eletti «ritenendo che fosse indispensabile e giusto coniugare e valorizzare le diverse esperienze e sensibilità presenti tra gli iscritti e, contemporaneamente, dare rappresentanza in Segreteria a varie zone geografiche della città», si legge in una nota del segretario Fabio Desogus.

«Il Partito Democratico di Carbonia – aggiunge Fabio Desogus – ritiene che sia indispensabile, per una vera azione di rilancio dell’attività politica in città, essere presenti anche e soprattutto nelle zone periferiche e nelle circoscrizioni comunali, al fine di recepire al meglio il disagio e le istanze provenienti da ogni zona della città. Parimenti, in Segreteria, insieme a membri giovani che con molto entusiasmo stanno affrontando il loro primo incarico all’interno del PD, sono state poste anche persone di comprovata esperienza e conoscenza delle problematiche e delle risorse presenti in città – conclude Fabio Desogus -, al fine di effettuare un ringiovanimento della classe dirigente senza però far mancare il fondamentale apporto e le necessarie esperienze di chi da tempo si impegna e fa politica per il miglioramento della comunità in cui vive.»

Maria Marongiu.

Fabio Desogus.

Amedeo Matteu.

 

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Piovono critiche sul Movimento 5 Stelle dopo le dimissioni del presidente della Prima commissione del comune di Carbonia, Maurizio Soddu.

«Dimissioni, ne sentivate la mancanza – scrive l’ex sindaco Giuseppe Casti (Partito democratico) nel suo profilo facebook -? Finalmente un po’ di trasparenza Grillina: il consigliere Soddu si è dimesso da presidente della commissione cultura; questa volta (grande novità) si dichiara apertamente l’esistenza di un contrasto politico e non altre fantomatiche ragioni “personali”. 
Ormai è chiaro a tutti che la maggioranza si sta sciogliendo come neve al sole. Anziché pensare agli interessi dei cittadini sono, invece, da mesi alle prese con le loro piccole beghe da bottega, e tutti noi ne facciamo le spese. Il responsabile di questo sfacelo ha un nome: Paola Massidda. Ho già commentato tante volte su questa serie, non ancora terminata, di dimissioni; ora provateci voi. Io ho solo una domanda – conclude Giuseppe Casti -: inevitabilmente, chi sarà il prossimo?»

Critiche arrivano anche da Fabio Desogus, segretario cittadino del Partito democratico. «Apprendiamo oggi che Maurizio Soddu, presidente (ormai ex) della commissione cultura e spettacolo, si è dimesso dal suo ruolo nella suddetta commissione, ma rimarrà comunque consigliere comunale – scrive in una nota l’ex assessore dello Sport e Turismo -. Assistiamo alle ennesime dimissioni in seno alla maggioranza a 5 stelle del comune di Carbonia, che dimostrano ancora una volta che il sindaco Paola Massidda non è ormai da tempo in grado, oltre che di amministrare e rappresentare una guida politica per la città, neanche di tenere unita una maggioranza litigiosa e evidentemente insofferente. Una maggioranza e un’azione politica, quella del Movimento 5 Stelle cittadino, che trova successi solo nella narrazione e nella autocelebrazione con le quali i loro stessi comunicati stampa descrivono la loro azione politica.»

«Le dimissioni di Soddu non sono più nascoste dai fantomatici e mai precisati “motivi personali”, utilizzati in passato da altri assessori e consiglieri dimissionari, ma sono determinate da “dissapori legati alla gestione delle politiche culturali e sportive”, come da lui stesso dichiarato – aggiunge Fabio Desogus -. Una rottura politica che però non trae le dovute conseguenze del caso. Politicamente non ha alcun senso dimettersi dal ruolo di presidente di commissione, perché non si condivide la linea politica della maggioranza o dell’assessore e, contemporaneamente, rimanere consigliere comunale e votare quella stessa linea politica appena sconfessata. La confusione regna sovrana – conclude Fabio Desogus – e a farne le spese non è la maggioranza a 5 stelle, ma l’intera città di Carbonia.»

Dure anche le parole di Fabio Usai, capogruppo consiliare del Partito dei sardi.

«Ennesima dimostrazione della distanza che vi è tra le scelte della Giunta – dice Fabio Usai, largamente il consigliere più votato alle elezioni del 2016 con 867 preferenze – e i consiglieri comunali 5 stelle…quattro assessori dimessi…due presidenti di commissione dimessi e una consigliera dimessa…un consigliere in palese disaccordo…la questione ancora da chiarire dei rimborsi viaggi…c’è o non c’è un problema in questa amministrazione? – conclude Fabio Usai – Sì, c’è… Carbonia non si merita questo.»