18 April, 2024
HomeSocialeSolidarietàLe forze indipendentiste e sovraniste in #Consiglio regionale hanno presentato una mozione sul conflitto in corso a #Gaza.

Le forze indipendentiste e sovraniste in #Consiglio regionale hanno presentato una mozione sul conflitto in corso a #Gaza.

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Solidarietà al popolo palestinese, ferma condanna dell’offensiva israeliana nella #Striscia di Gaza, stop immediato alle esercitazioni militari di Stati impegnati in conflitti armati, no a qualsiasi ipotesi di ampliamento delle attività all’interno dei poligoni sardi. Sono i punti principali della mozione presentata dalle forze indipendentiste e sovraniste in #Consiglio regionale.

Il documento, firmato dai consiglieri dei Rossomori (Emilio Usùla e Paolo Zedda), del Partito dei Sardi (Augusto Cherchi e Pier Mario Manca) e di Irs (Gavino Sale), impegna la Giunta regionale a distinguere la propria posizione ufficiale rispetto a quella dello Stato italiano condannando apertamente «l’aggressione in atto contro il popolo palestinese».

«Oggi non si può essere “ipocritamente equidistanti” di fronte al massacro di civili inermi – ha detto il primo firmatario della mozione Paolo Zedda – dall’inizio delle operazioni militari israeliane a Gaza si contano oltre 800 morti tra i palestinesi, tra i quali più di 200 bambini.»

«La Sardegna deve chiarire la propria posizione – ha proseguito Zedda – e prendere le distanze dalla politica italiana che consente alle forze armate israeliane di addestrarsi nei propri poligoni militari.»

Il concetto è condiviso dal consigliere di iRS Gavino Sale. «Chiediamo scusa al popolo palestinese – ha detto Sale – le armi utilizzate nella Striscia di Gaza sono state sperimentate in Sardegna contro il nostro volere». Per il leader indipendentista è urgente in questo momento ribadire la contrarietà a qualsiasi guerra da parte della Regione. Come? «Ricontrattando con lo Stato il peso delle servitù militari. Il Consiglio regionale deve dare mandato al presidente Pigliaru perché venga impedito l’ampliamento delle attività all’interno dei poligoni, come previsto dal piano del Ministero della Difesa del 2009».

Per Pier Mario Manca (Partito dei Sardi), la Sardegna deve andare oltre la solidarietà formale e mettere a disposizione i propri ospedali per curare i bambini palestinesi. «E’ ora di far sentire la nostra voce e ribadire che non potrà mai esserci pace senza il riconoscimento di due Stati e due nazioni».

Augusto Cherchi (Partito dei Sardi) ha invece sollecitato un’azione forte della Sardegna per ottenere, insieme a tutte le forze pacifiste internazionali, un immediato “cessate il fuoco” bilaterale nella Striscia di Gaza. «In quei territori, ogni ora, muore un bambino. Bisogna fermare in tutti i modi questo massacro».

Da Emilio Usùla, infine, una proposta operativa al Consiglio: «L’Aula – ha detto l’esponente dei Rossomori – voti una risoluzione per lo stop immediato a tutte le esercitazioni militari nei poligoni sardi da parte di eserciti impegnati in guerra».

Una proposta di legg
Maria Grazia Caligar

giampaolo.cirronis@gmail.com

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