19 April, 2024
HomeEconomiaBancheLa commissione Bilancio ha sentito in audizione Banco di Sardegna e Fondazione Sardegna sulla Manovra Finanziaria 2017.

La commissione Bilancio ha sentito in audizione Banco di Sardegna e Fondazione Sardegna sulla Manovra Finanziaria 2017.

[bing_translator]

 

La commissione Bilancio, presieduta dall’on. Franco Sabatini (Pd) ha proseguito le audizioni sulla Legge di Stabilità 2017 ascoltando le relazioni del direttore generale del Banco di Sardegna Giuseppe Cuccurese e del Segretario generale della Fondazione Sardegna Carlo Mannoni.

Nel suo intervento Cuccurese ha affermato che «lo scenario economico della Sardegna registra, dopo 3 anni molto duri, un moderato andamento positivo, sostanzialmente in linea con i dati nazionali; le imprese hanno ripreso ad investire e le famiglie sono tornate verso il risparmio gestito, segnali di una ritrovata fiducia che ci spingono a guardare al futuro con un certo ottimismo».

La stessa Legge di Stabilità della Regione, ha osservato il direttore generale del Banco, «intercetta questi segnali perché prevede interventi interessanti in alcuni settori strategici per l’economia sarda come agro-alimentare, turismo, internazionalizzazione delle imprese e sostegno alle start-up innovative».

Soffermandosi poi sui problemi del settore lattiero-caseario, Cuccurese ha sottolineato l’importanza della consapevolezza comune cresciuta fra tutte le componenti della filiera, che rappresenta una buona base per rendere il mercato più stabile e competitivo.

«Un processo – ha aggiunto Cuccurese – nel quale riteniamo di aver fatto la nostra parte sia lavorando bene con Regione, Consorzi fidi ed associazioni di categoria, che mettendo a punto strumenti operativi nuovi ma adatti alla specificità della Sardegna; riteniamo in definitiva che, passata questa tempesta, potremo replicare in Sardegna (con le dovute differenze) il modello di grande successo del Parmigiano reggiano.»

Successivamente ha preso la parola il Segretario generale della Fondazione Sardegna Carlo Mannoni che, in apertura, ha ricordato che «il recente cambio del nome non è stato un passaggio formale ma la scelta autonoma di fare una buona riforma che, nel settore delle banche popolari, è partita da un intervento legislativo del Governo». La nuova veste della Fondazione, secondo Mannoni, «consente di aumentare l’impatto positivo degli interventi sul territorio, anche grazie alla solidità patrimoniale dell’istituto (circa 1 miliardo), ai buoni risultati di bilancio (più 30 milioni), ad una rete di partecipazioni strategiche a cominciare dalla Cassa Depositi e Prestiti, mentre quella nel Banco di Sardegna è pari a circa un terzo del capitale della Fondazione».

Mannoni ha poi illustrato alcune delle principali attività in corso nei settori della cultura, della ricerca, della scuola, della salute, degli investimenti sui territori e del contrasto alla povertà; quest’ultima, a livello sperimentale ma già ben strutturata, potrebbe incrociarsi positivamente con il Reis (reddito di inclusione sociale) regionale.

Il segretario generale della Fondazione Sardegna ha poi annunciato una indagine per studiare le motivazioni alla base delle differenze fra la realtà della Regione e la sua percezione da parte della società sarda.

A proposito dell’economia regionale, infine, Mannoni ha dichiarato che «non esiste tanto il problema della mancanza di risorse sia nella parte pubblica che in quella privata, servono piuttosto più rapidità e più capacità di produrre proposte ed opportunità per rendere la Sardegna attrattiva».

Audizione dell’ass
La Sulcispes Sant'An

giampaolo.cirronis@gmail.com

Rate This Article:
NO COMMENTS

LEAVE A COMMENT