11 October, 2024
HomeAgricolturaOltre il 50% dei Comuni della Sardegna è esposto a un alto rischio idrogeologico: un fenomeno che interessa il 5% del territorio isolano e almeno 100mila residenti.

Oltre il 50% dei Comuni della Sardegna è esposto a un alto rischio idrogeologico: un fenomeno che interessa il 5% del territorio isolano e almeno 100mila residenti.

[bing_translator]

Oltre il 50% dei Comuni della Sardegna è esposto ad un alto rischio idrogeologico: un fenomeno che interessa il 5% del territorio isolano ed almeno 100mila residenti. Per affrontare questa emergenza la Cia Nord Sardegna, rilanciando l’iniziativa promossa a livello nazionale dalla Confederazione italiana agricoltori, ha inviato un appello ai Comuni affinché si impegnino in prima linea per aderire a un progetto generale di manutenzione infrastrutturale del territorio, con la rivendicazione ai Governi nazionale e regionale di adeguate dotazioni finanziarie, finalizzate alla prevenzione di disastri climatico-ambientali.

«Le conseguenze derivanti dei fenomeni di dissesto idrogeologico assumono una connotazione particolarmente accentuata nelle aree rurali e interne che, di conseguenza, sono sempre più a rischio di abbandono e scomparsa – spiega il presidente della Cia Nord Sardegna, Michele Orecchioni –. Il ruolo dell’agricoltura e degli agricoltori diventa particolarmente strategico per arginare questi preoccupanti fenomeni: la presenza di un’agricoltura sostenibile rappresenta, infatti, il migliore presidio contro il dissesto».

L’invito rivolto alle amministrazioni locali è quello di discutere e approvare nei relativi Consigli comunali un ordine del giorno con cui si definisca la necessità di un progetto di manutenzione e salvaguardia straordinari del territorio. Progetto che dovrà essere attuato attraverso una serie di iniziative tra le quali:

– politiche e interventi orientati al governo del territorio;

– azioni che possano favorire e sviluppare politiche di filiera a forte vocazione territoriale;

– nuove e più incisive politiche di gestione della fauna selvatica;

– un rinnovato protagonismo degli Enti locali sul fronte della Politica Agricola Comune;

– specifiche politiche di integrazione all’interno delle aree interne delle Regione.

«I Comuni e tutti gli altri Enti locali rappresentano il primo e più strategico riferimento istituzionale. Per tali ragioni ci rivolgiamo proprio ai sindaci e li sollecitiamo a svolgere un ruolo da protagonista con l’approvazione dell’Ordine del giorno, inviato a tutte le Amministrazioni comunali del nord Sardegna, impegnandosi così a farsi promotrici di politiche, azioni e interventi necessari alla definizione di tale progetto – precisa il direttore della Cia Nord Sardegna, Fabio Chessa -. La CIA favorirà pertanto la piena sinergia tra agricoltura e le altre risorse socio economiche dei territori, per contribuire insieme al raggiungimento degli obbiettivi di questo piano straordinario di interventi.»

Da oggi il Partito D
La rassegna del Teat

giampaolo.cirronis@gmail.com

Rate This Article:
NO COMMENTS

LEAVE A COMMENT