22 October, 2024
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Musica e comicità a Sant’Antioco in occasione del Sulky Beer Fest nel weekend del 27 e 28 luglio. Due serate all’insegna di “Beer Food Music” hanno animato il corso Vittorio Emanuele e la “nuova” Piazza Umberto.

Sabato è stata la volta di Vasco Modena Park Tribute Band, Live Tour 2024, serata con grande successo di pubblico che ha partecipato numeroso.

La serata di domenica è stata aperta dalla Bandakadabra, una band dal sapore comico-teatrale, capace di esplorare stili musicali diversi proponendo arrangiamenti divertenti ed originali. Protagonista di numerosi Festival di Strada, rassegna jazz (Sant’Anna Arresi) e manifestazioni di Indie Music, si esibisce in Italia e all’Estero collezionando numerosi successi. Travolgente ed itinerante, riesce a coinvolgere il pubblico facendolo divertire e portandolo irresistibilmente a ballare la loro musica.

Al termine della loro straordinaria esibizione, tutti in Piazza Umberto per seguire gli Skaoss. Una band sarda che nasce come band di vecchie canzoni beat anni ’60/’70 italiana e non, riarrangiate in chiave ska, surf e rock’n’roll. Musica frizzante e travolgente a cui il pubblico risponde subito in modo energico cantando e ballando pezzi intramontabili come… Una zebra a pois, Andavo a cento all’ora… Ragazzo di strada…

Nel 2019 esce il primo album ufficiale “Ci trovi sulla Playa” anticipato dal videoclip “Bionda”, entrambi i progetti sono, per la band, fonte di soddisfazione in quanto nei pezzi affrontano con una personale critica la società di oggi e lanciano allo stesso tempo messaggi importanti.

E quando sul palco si spengono le luci stroboscopiche, ecco che arriva l’intramontabile comico e cabarettista nonché attore e conduttore Giovanni Cacioppo. con “Ho scagliato la prima pietra”.

La performance che lui stesso ha scritto vuole essere un’analisi di costume e di abitudini sociali inerenti alla nostra epoca, presentati naturalmente in chiave ironica. Un modo simpatico per portare a riflettere su come i cambiamenti repentini nel nostro vivere quotidiano possano completamente mutare usanze che forse prima erano l’essenza di una vita più sana e regolare, dove si gustavano gli affetti, le amicizie erano “face to face” e il dialogo era parte integrante tra le persone. Con l’avvento della tecnologia, che se dosata risulta essere un’ottima invenzione, tutto cambia… si corteggia una donna da casa, si postano le foto per far vedere cosa hai mangiato o dove sei stato, ogni occasione (anche una semplice uscita in pizzeria) diventa occasione per creare un gruppo whatsapp, gruppi che diventano talmente tanti da “Indurre” a facili errori, finendo di scrivere nella chat sbagliata con le dovute “pericolose” conseguenze.

Le risate continue e gli applausi hanno fatto da cornice alla sua esibizione, è stato facile ritrovarsi negli sketch proposti e praticamente ridere con lui “di noi stessi”!

Nadia Pische

Torna il “Premio Tesi di Laurea e di Dottorato Parco Geominerario”, il prestigioso Concorso Nazionale curato dal Parco Geominerario. Giunto alla 11ª edizione, ha visto la partecipazione di oltre 180 tesi di Laurea e di Dottorato di Ricerca discusse negli Atenei della Sardegna e tra i più importanti della Penisola.
Possono partecipare al concorso candidati che abbiano conseguito la Laurea o il Diploma di Dottorato di Ricerca presso Università italiane con una tesi su tematiche riguardanti la storia, la cultura e le finalità del Parco.
Per la puntuale valutazione dei lavori sarà costituita una Commissione composta da studiosi di livello accademico e professionisti della Comunicazione culturale e ambientale.
Per i vincitori è prevista l’assegnazione di due borse di studio dell’importo di 3.800 euro ciascuna per tesi di Laurea triennale di primo livello, di due borse dell’importo di 4.800 euro ciascuna per tesi di Laurea specialistica successiva alla Laurea triennale di primo livello, una borsa dell’importo di 2.900 euro per una tesi di Dottorato di Ricerca.
Il Bando di Concorso con il modulo di partecipazione è reperibile sul Sito istituzionale del Parco: https://parcogeominerario.sardegna.it. La domanda dovrà pervenire entro il 30 settembre 2024.

Fino al 31 agosto, in via Gavorrano, a Bacu Abis, è visitabile la 3ª mostra fotografica “Nero in miniera”, giunta alla terza edizione.
Un’ampia collezione di foto che raccontano la storia di Bacu Abis dal 1853, unitamente a un’altra rassegna di valore, denominata “C’era una volta una buccia”, di Paola Caria, che presenterà i suoi capolavori, nati dalla sua creatività e dall’arte del riciclo.
Stasera, martedì 30 luglio, alle ore 19.30, in via Gavorrano, si terrà anche la presentazione del libro “La Barbiera” di Antonietta Muscas Podda, che dialogherà con il prof. Matteo Sestu.

Questa sera, alle ore 20.30, è in programma la prima serata della rassegna di cinema all’aperto a Medadeddu, presso il Centro Sportivo Gigi Spada, con la proiezione del docufilm “Pani Antigu”. Seguirà un dibattito alla presenza dell’autore, Simone Antonio Manca. Sarà presente un punto ristoro.
L’evento si colloca nell’ambito delle iniziative inserite all’interno del cartellone “Estiamoinsieme 2024”.
“Pani Antigu” è una produzione del Circolo ANSPI Santa Vitalia Is Urigus e nasce da un’idea di Ornella Cogotti, Rosanna Collu, Alessandro Madeddu.

«Come se non bastasse il problema della siccità a mettere in ginocchio il comparto agro pastorale, è esploso, con un mese di anticipo, il fenomeno della Blue Tongue, che sta già interessando numerosi allevamenti dell’Iglesiente. Sono diversi i casi che sono stati confermati dall’Istituto Zooprofilatico nella provincia del Sulcis Iglesiente, ma tanti altri sono già sotto esame e verranno ufficializzati nei prossimi giorni. Iglesias, Gonnesa, Fluminimaggiore sono solo alcuni dei comuni interessati, con un patrimonio ovicaprino di circa 275.000 capi. A tal fine si rende necessario un intervento urgente e non differibile per porre riparo ad un emergenza che rischia di diventare devastante per il mondo agro pastorale. In primis dando una risposta di natura economica a tutte le aziende colpite da questa emergenza, per cercare di fronteggiare il crollo della produzione dovuto ai danni che la blue tongue causa ai greggi. Moltissimi i capi che moriranno o che dovranno essere soppressi, e tanti altri che manifesteranno la sterilità e quindi non potranno andare in produzione con un danno che raggiungerà il suo picco in prossimità della fase produttiva autunnale.»
A dirlo è Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«Allo stato attuale il sistema sanitario veterinario soffre già per un organico sottodimensionato e questa nuova emergenza richiede un incremento urgente degli organiciaggiunge Gianluigi Rubiu -. Ad oggi sono solo 4 i veterinari preposti ai controlli nelle aziende del comparto agropastorale per l’intera provincia del Sulcis Iglesiente, e con questi numeri sarà impossibile affrontare una emergenza di questa portata. Alla base del problema ci sono i ritardi con la campagna vaccinale dei capi ovini e l’inadeguatezza del sierotipo utilizzato per i vaccini.»
«E’ necessario inoltre programmare fin da ora tutti gli strumenti di prevenzione utili ad evitare che tale emergenza si riproponga ogni anno, causando ingenti danni all’economia agropastorale della Sardegna e ai suoi allevatori», conclude Gianluigi Rubiu.

E’ stata presentata stamane la nuova edizione del “Sulcis Beer Fest”, evento organizzato dall’associazione Sulcis Eventi con il patrocinio del comune di Carbonia, della Regione Autonoma della Sardegna, della Camera di Commercio di Cagliari, in collaborazione con Coldiretti-Campagna Amici e con la Terza Commissione Consiliare Permanente.
«Siamo lieti di poter organizzare, nella location della Grande Miniera di Serbariu, il Sulcis Beer Fest, con l’obiettivo di bissare e, se possibile, migliorare ulteriormente il successo ottenuto lo scorso anno in occasione della prima edizione. Saranno tre serate all’insegna dei sapori della birra artigianale con musica, intrattenimenti ed animazioni. Un’occasione importante per vivere la nostra città con un evento di grande richiamo sia per i nostri concittadini che per i turisti e visitatori presenti nel territorio», ha detto il sindaco Pietro Morittu.
Il “Sulcis Beer Fest” si colloca nell’ambito del ricco cartellone di eventi denominato “Estiamoinsieme 2024”.
Ad esprimere la sua soddisfazione è anche l’assessore delle Attività produttive Michele Stivaletta: «Il Sulcis Beer Fest, in collaborazione con Coldiretti-Campagna Amica, coinvolgerà birrifici artigianali per valorizzare le eccellenze del nostro territorio e contribuire alla creazione di una rete di eventi promozionali regionali e nazionali. Il Sulcis Beer Fest può rappresentare un volano per lo sviluppo del territorio e per la crescita di tutto il segmento del turismo birrario».

E’ stato pubblicato il bando di concorso pubblico, per esame, per l’assunzione di 1.306 allievi agenti della Polizia di Stato indetto con decreto del Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza del 23 luglio 2024.

Le domande di partecipazione potranno essere presentate dalle ore 00.00 del 24 luglio 2024 alle ore 23.59 del 22 agosto 2024, utilizzando esclusivamente la procedura informatica disponibile all’indirizzo https.//concorsionline.poliziadistato.it, cliccando sull’icona “Concorso pubblico”, cui si può accedere, mediante apposito link di reindirizzamento, anche dal citato Portale unico di reclutamento.

Il candidato potrà accedere attraverso i seguenti strumenti di autenticazione:

1) Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), con le relative credenziali (username e password), che dovrà  previamente ottenere rivolgendosi a uno degli identity provider  accreditati presso l’Agenzia per l’Italia Digitale (A.G.I.D.), come da informazioni presenti sul sito istituzionale www.spid.gov.it.;

2) Sistema di identificazione digitale “Entra con CIE” con l’impiego della CIE (Carta di Identità Elettronica) rilasciata dal Comune di residenza, con le seguenti modalità:

a) “Desktop” – si accede con pc a cui è collegato un lettore di smart card contactless per la lettura della CIE. Per abilitare il funzionamento della CIE sul proprio computer è necessario installare prima il “Software CIE”

b) “Mobile”- si accede da smartphone dotato di interfaccia NFC  e dell’app “Cie ID  e con lo stesso si effettua la lettura della CIE;

c) “DesktopconSmartphone – si accede da pc e per la lettura della CIE, in luogo del lettore di smart card contactless , l’utente potrà utilizzare il proprio smartphone dotato di interfaccia NFC e dell’ app” Cie id”.

Il candidato dovrà inoltre essere in possesso di u indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) personale, per l’invio e la ricezione delle comunicazioni relative al concorso.

 

 

«La moratoria approvata dalla maggioranza, che avrebbe dovuto bloccare la realizzazione di nuovi impianti eolici, si sta rivelando un bluff. Si tratta di una normativa che non ferma le procedure autorizzative. Non difende la Sardegna. Non solo dal provvedimento è totalmente rimasta fuori la partita relativa all’eolico offshore.»
A rimarcarlo è il consigliere regionale Gianluigi Rubiu (FdI), preoccupato per gli effetti devastanti dell’invasione delle pale anche sul Sulcis Iglesiente: «Nello specchio di mare davanti all’Isola di San Pietro, nell’area tra Portoscuso, Gonnesa, Iglesias e Buggerru la società Ichnusa Wind Power ha presentato un progetto per l’installazione di 42 torri gigantesche. La costruzione di questo complesso rappresenterebbe un danno all’economia del territorio, dal punto di vista turistico e produttivo. Il pericolo è che sia solo l’inizio, con molte aziende ad investire nell’area».

Un paradiso che rischia di essere deturpato nel cuore della rotta del tonno rosso, con le società Carloforte Tonnare e Tonnare Sulcitane che si sono mosse per evitare la realizzazione del parco eolico.

«È necessario conclude Gianluigi Rubiuche si eviti questa speculazione energetica, con un assalto senza precedenti alle coste della Sardegna, mettendo in ginocchio il sistema produttivo del territorio. Occorre bloccare l’eventualità che possano essere installate nuove torri, regalando l’economia agricola e le nostre coste ai signori del vento.»

Le storie d’amore… che bello raccontarle, infondono speranza in chi le legge, fanno sognare, soprattutto, quando hanno un lieto fine.

Camilla e Marco sono i protagonisti della storia che narrerò e alla fine… sono alla fine vi renderete conto che potrete vederli dal vivo nel giorno più bello della loro vita…

Era il 6 ottobre 2013, Camilla partecipava al matrimonio della zia quando lo sguardo di Marco si posò su di lei. La sera stessa Marco iniziò a messaggiare con lei, era troppo bella e non poteva resisterle! Penserete che bella storia d’amore e no… perché sin dall’inizio le turbolenze erano pressoché quotidiane, litigavano in continuazione e molte volte finivano per lasciarsi. Il lavoro di Marco era saltuario, questo lo faceva stare male e a nulla valeva il supporto di Camilla che, dopo tre anni di relazione, decise di lasciare la Sardegna e partire in Piemonte per trovare lavoro Camilla. Dopo un mese tornò in Sardegna: «Marco, se ci tieni davvero alla nostra relazione devi ripartire insieme a me». Marco era disorientato, lasciare la sua terra non rientrava nei suoi progetti, non sapeva che fare ma quella che inizialmente pensava fosse una cotta si era trasformata in qualcosa di diverso. Un qualcosa che anche Camilla sentiva sempre più forte.

E proprio per questo forte sentimento che Marco decise di partire per il Piemonte con lei e decise di tentare l’avventura lavorativa al Nord. Da soli non ce l’avrebbero mai fatta, ma ancora una volta comparve una zia che li aiutò ad ambientarsi. Marco non trovava lavoro, pioveva ininterrottamente e questo gli faceva sentire ancora di più la mancanza del sole della sua terra, era tanto triste e non pensava di farcela. Ogni giorno in cartoleria per stampare curriculum da portare di qua e di là. Poi all’improvviso tutto cambiò, entrambi trovarono un lavoro che piano piano diventava un contratto a tempo indeterminato. Cominciarono a risparmiare e finalmente arrivò l’acquisto della loro casetta, le cose andavano meglio, ora erano più sereni. Marco oggi racconta di come Camilla lo abbia aiutato a smuovere il suo carattere, facendolo diventare più positivo. Sono cresciuti insieme e hanno imparato a condividere ed affrontare insieme ogni problema.

A coronare il loro sogno d’amore è arrivata un anno e mezzo fa la “piccola monella” Lucrezia, la vera e propria luce del loro sentimento, tanto desiderata ed amata sin dal primo giorno di vita all’interno del grembo di Camilla.

Starete pensando… «Che bella storia, tutto è bene quel che finisce bene!» Ma ora arriva il meglio… all’inizio dell’articolo ho scritto che avreste potuto vedere tutti questa bellissima coppia nel loro giorno più importante, Camilla e Marco mancano dalla Sardegna da otto lunghi anni ma non hanno mai dimenticato le tradizioni al punto che le faranno loro con un rito molto importante che si terrà ai primi di agosto a Santadi… il “Matrimonio Mauritano”… Sono proprio loro gli sposi, originari di Piscinas, che vestiti col costume sardo, si giureranno amore eterno. E Lucrezia? Lucrezia vedrà mamma e papà emozionati come non mai, circondati da amici e parenti, da un’intera cittadina che li sentirà dire «Sì, lo voglio»!

Marco augura a tutti di «avere vicino una donna forte capace di affrontare tutte le situazioni a fianco del proprio uomo… come è capitato a me con la mia Camilla!»

Nadia Pische

Tanto pubblico, interesse per i temi portati dagli autori con le loro opere, momenti di socializzazione e grandi emozioni. Si è conclusa ieri sera con un bilancio molto positivo, nel suggestivo scenario dell’Arena Mirastelle, la 1ª edizione del Festival letterario Carta Carbonia, promosso dal Comune, con il sostegno della Regione Sardegna, assessorato Pubblica istruzione, Sport e Spettacolo, della Fondazione di Sardegna e del Parco Geominerario, Storico e Ambientale della Sardegna, e il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo.

La manifestazione, che ha avuto la direzione artistica di Giovanni Follesa, ha proposto un programma eterogeneo fra letteratura, presentazioni, reading, momenti di intrattenimento musicale e degustazioni enogastronomiche di prodotti locali.

«È stata una scommessa vinta – ha dichiarato il sindaco di Carbonia, Pietro Morittu , un punto di partenza per le prossime stagioni. Abbiamo preannunciato che l’anno prossimo, nelle stesse giornate di quest’anno, prevediamo di realizzare il Festival numero due, che poi sarà il numero uno, visto che questo del 2024 l’abbiamo identificato un po’ come il numero zero.

Anticiperemo di una settimana una scuola di scrittura, e proveremo a costruire come contorno finale un lavoro fatto con le professionalità della città finalizzato alla realizzazione di audiolibri e podcast, così da poterlo rendere ancora più inclusivo di quest’edizione. La sollecitazione è emersa anche dalla presenza nelle serate di cittadini non vedenti che hanno manifestato contentezza per l’appuntamento, molto apprezzato per i temi proposti.

Da parte mia, dell’assessora della Cultura Giorgia Meli e di tutta l’amministrazione ci teniamo a ringraziare tutte le professionalità che hanno contribuito a realizzare al meglio questa edizione zero nonostante il pochissimo tempo a disposizione, quindi sia l’Associazione enti locali per le attività culturali e di spettacolo, sia i singoli professionisti che hanno collaborato per la buona riuscita del Festival.»

La terza e conclusiva serata della 1ª edizione del Festival letterario Carta Carbonia è stata aperta, come le precedenti, dal momento aperitivo, con le bontà culinarie e i drink del servizio catering curato da “Il nuovo caffè del portico”, disponibili per il pubblico al costo di 15 euro. L’animazione è stata affidata alla bella voce di Martina Garau, che ha scaldato il pubblico esibendosi accompagnata alla chitarra da Gianluca Tozzi.

Il primo ospite letterario della serata è stato Valerio La Martire, con il suo romanzo “Stranizza”, edito da Rizzoli – collana BUR. Il giovane scrittore romano, dialogando con Marco Corrias, ha portato sul palco, con la sua trasposizione letteraria del delitto di Giarre, il tema dei diritti LGBT. Attraverso la sua sensibilità e le sue doti comunicative, l’autore è riuscito a coinvolgere il pubblico trasmettendo emozioni e suscitando grande interesse per la tematica trattata.

Dopo di lui è toccato a Caterina Bonvicini presentare il suo romanzo autobiografico “Molto molto tanto bene”, edito da Einaudi. La scrittrice, dialogando anche lei con Marco Corrias, ha affrontato il tema del dramma dell’emigrazione. Il libro nasce, infatti, da una storia vera a bordo di una nave Ong.

Un altro momento particolarmente coinvolgente della serata, che ha regalato emozioni al pubblico, è stato quello del reading letterario conclusivo “Sette bambine ebree”. La lettura, tratta dai testi di Caryl Churchill, pluripremiata drammaturga inglese, è stata curata da Agnese Fois con le musiche di Luca Spanu e ha affrontato il tema caldissimo della Shoa e della situazione arabo-israeliana.