5 December, 2025
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Appare una vera e propria operazione di greenwashing quella che vorrebbe realizzare la società a responsabilità limitata Ekosarda a poca distanza dai centri abitati di Is Urigus e Is Gannaus, frazioni rispettivamente di San Giovanni Suergiu e di Carbonia. Anziché ripristinare un’area devastata da una cava si chiede di trasformarla in una discarica di rifiuti speciali non pericolosi, ma anche di rifiuti pericolosi, riuscendo persino a realizzare profitti. Questo non è un ripristino ambientale, ma un cambio di destinazione d’uso da un’attività estrattiva a un’attività di smaltimento rifiuti speciali, entrambe impattanti. Il doppio affare e la conseguente ingiustizia ambientale consistono nel realizzare profitti lucrando doppiamente a spese di un territorio che viene due volte devastato, scaricando sulla comunità locale i costi ambientali e costringendo chi ci vive a cambiare residenza perché quel sito diventerà invivibile e probabilmente insalubre.

La sezione di Sant’Antioco di Italia Nostra si schiera a fianco dei cittadini mobilitati a difesa della propria salute e del proprio territorio e nelle undici pagine di osservazioni che ha inviato al Servizio Valutazione Impatti Ambientali della Regione e al comune di San Giovanni Suergiu, ha riportato le numerose motivazioni per cui quella discarica non può essere autorizzata in quel sito, in particolare ha rilevato che:

1. Non sono stati adeguatamente coinvolti i cittadini e i portatori di interesse nonostante la discarica coinvolga i tanti cittadini che risiedono poco distante e la presenza attività agricole e di strutture sportive in prossimità del sito. È stata del tutto trascurata la componente sulla salute umana.

2. Esistono numerose criticità di natura ambientale, sanitaria, sociale e culturale. L’impatto sulla salute delle persone e dell’ecosistema, sul paesaggio e sul patrimonio culturale è indubbiamente notevole e non mitigabile.

3. La discarica è incompatibile con la destinazione agricola del territorio. L’autorizzazione della discarica comporterebbe una variante allo Strumento Urbanistico comunale, condizionando le scelte del Comune in materia urbanistica, proprio nel momento in cui il Consiglio comunale si appresta ad adeguare la pianificazione urbanistica al Piano Paesaggistico Regionale. Allo stato attuale, la discarica risulterebbe incompatibile con le norme di attuazione del PPR.

4. Non sono stati presi in considerazione gli impatti cumulativi derivanti dalla presenza di numerose discariche nei dintorni. Oltre naturalmente agli impatti derivanti dal traffico e dalla viabilità, dalla emissione di polveri sottili, e da tutti i rischi derivanti dalla presenza di una discarica di rifiuti speciali pericolosi a poca distanza dai centri abitati.

Per tutti questi motivi la sezione di Sant’Antioco di Italia Nostra ha chiesto il rigetto del progetto e, nel contempo, si è chiesto agli uffici regionali di prescrivere alla società richiedente il ripristino morfologico e la bonifica dell’area interessata dalla pregressa attività di cava. In subordine si è chiesto la sospensione della procedura autorizzativa affinché venga avviata la pubblica inchiesta nella quale sarà consentito alla comunità di esprimere le proprie ragioni in merito a tale impianto.

Graziano Bullegas

Italia Nostra Sant’Antioco

Si sono conclusi ieri sera, a Iglesias, con la messa solenne celebrata dal vescovo mons. Mario Farci animata dalla corale San Pio X e la processione partita dalla chiesa e sviluppatasi lungo Corso Colombo, via Pacinotti e via Metalla, i festeggiamenti religiosi per San Pio X Papa patrono di Serra Perdosa, iniziati lo scorso 18 agosto, organizzati dal Comitato San Pio con il patrocinio del comune di Iglesias e dell’associazione onlus “I volontari della solidarietà”.

La processione è stata accompagnata dalla banda musicale Giuseppe Verdi di Iglesias, dai gruppi folcloristici Città di Iglesias e di Musei, Domusnovas, Nuraxi Figus, e Gonnesa, dagli sbandieratori e musici Quartiere Fontana e dall’associazione Balestrieri di Iglesias, dai cavalieri a cavallo dell’associazione equestre Cavalieri Villa di Chiesa.

Allegate alcune foto della processione

 

Venerdì 22 agosto è in programma a Carbonia una serie di iniziative per tutti i gusti, diverse tra loro, ma pienamente complementari ed organizzate anche per essere vissute in ordine cronologico progressivo, dall’ora di cena fino alla notte.
Si comincia alle ore 20.30, a Barbusi, in piazza Santa Maria delle Grazie, con la 31ª Sagra de su curruscioni, che prevede la distribuzione e degustazione di prelibati ravioli artigianali. A seguire serata musicale in compagnia di Carla Cocco.
Alle ore 22.00, in piazza Rinascita, nell’ambito del tradizionale appuntamento del venerdì con “In Centro tra food…and sound”, l’esibizione dei comici “Pino e gli Anticorpi”.
Alle ore 1.15, alla Grande Miniera di Serbariu, l’esibizione musicale del rapper milanese Lazza, nell’ambito del “Mine Summer Fest”.

L’Università degli Studi di Cagliari attiva tre master universitari professionalizzanti dedicati all’industria cinematografica e audiovisiva, con sede a Carbonia, all’interno di un nuovo polo di alta formazione.

Il progetto nasce su richiesta della Regione Autonoma della Sardegna, che con l’ultima legge di stabilità ha finanziato l’iniziativa per rafforzare l’offerta formativa universitaria e valorizzare le specificità territoriali del Sulcis-Iglesiente. I tre master sono rivolti a chi desidera specializzarsi nella produzione, scrittura e racconto del reale: Regia e produzione di documentari e Sceneggiatura, di durata biennale e Management per il cinema e l’audiovisivo (annuale).

I primi due percorsi fanno capo al dipartimento di Lettere, lingue e beni culturali, mentre il terzo coinvolge anche il dipartimento di Scienze economiche e aziendali.

Accanto all’Università di Cagliari, il progetto vede la partecipazione di partner strategici: Sardegna Film Commission, Società Umanitaria – Cineteca Sarda e Premio Solinas e la collaborazione del consorzio AUSI (associazione università del Sulcis Iglesiente) e la Provincia del Sulcis Iglesiente che mette a disposizione le aule.

L’attivazione dei master si inserisce nel più ampio quadro di sviluppo dell’industria cinematografica sarda; i corsi di alta formazione, infatti, rispondono all’esigenza di formare figure professionali qualificate, dotate sia di competenze tecniche e creative, sia di capacità gestionali e di coordinamento. Il corpo docente è composto da accademici e professionisti del settore, provenienti anche da fuori regione. Il piano formativo di ciascun master combina lezioni teoriche e metodologiche (per circa un terzo del monte ore) con attività laboratoriali e include un periodo di tirocinio.

La progettazione e la direzione dei master sono affidate ad Antioco Floris, professore ordinario di cinema e fotografia all’Università di Cagliari, con consolidata esperienza nel campo della formazione.

Per Ignazio Putzu, prorettore alla didattica di UniCA: «L’Ateneo prosegue nell’attuazione di una precisa visione strategica: diffondere la presenza vivificante della ricerca e dell’alta formazione nelle diverse realtà territoriali della Regione, avendo cura di collegare specifiche linee formative con specifiche caratteristiche ed esigenze dei territori storici dell’isola. Ciò che si può fare leggendo attentamente i contesti e le vocazioni dei territori, in stretto dialogo con le Amministrazioni e le forze sociali».

Per Ilaria Portas, assessora della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport: «La cultura, la bellezza e la memoria devono servire in questi luoghi da acceleratore per ripartire con nuovo slancio e idee. Il mio augurio è che questo progetto sia la chiave di volta per il territorio, e che i temi culturali abbiano una ricaduta positiva su tutto il tessuto produttivo e, dunque, occupazionale del Sulcis. Lavoriamo per dare un supporto scientifico alla vocazione cinematografica attraverso il qualificato lavoro dell’università. L’auspicio per il futuro è dunque quello di creare un vero e proprio settore e corso di studio».

Nella foto di copertina D. Ghiani, il set di una produzione dell’Università di Cagliari

 

Il Carbonia ha superato 2 a 0 il Terralba, con un goal per tempo di Tomas Pavone e del neo acquisto Mario Artese (17 anni) nel secondo test precampionato disputato ieri pomeriggio sul nuovo campo in erba sintetica disputato ieri pomeriggio a Terralba. Il neo tecnico biancoblù Graziano Mannu ha schierato inizialmente un undici senza fuoriquota, come aveva fatto anche ad Asseminello contro l’Under 17 del Cagliari Calcio, ed ha inserito i giovani nel corso del secondo tempo. Nonostante i grandi carichi di lavoro accumulati negli ultimi giorni, si sono mostrati quasi tutti già in buona condizione, al cospetto di un avversario competitivo per il prossimo girone A del campionato di Promozione regionale, ben guidato dal giovane tecnico Daniele Porcu, confermato dopo le buone cose fatte nella seconda parte della passata stagione.

Si sono posti in bella evidenza Fabio Mastino (s’è rivisto il “treno” sulla fascia destra di tre anni fa); Ayrton Hundt al centro della difesa; Lorenzo Melis sulla fascia sinistra, Matteo Nannini, Andrea Porcheddu e Fabrizio Ponzo in mezzo al campo; Tomas Pavone in attacco, autore del primo goal su assist di Adama Coulibaly, il portiere Maurizio Floris, “padrone” della sua area e Andrea Mastino in difesa. In leggero ritardo, probabilmente per i grandi carichi di lavoro, Costantino Chidichimo e Adama Coulibaly, non a caso i due rimasti in campo solo nei primi 45 minuti, sostituiti in avvio di ripresa da Danilo Cocco e Mario Artese, poi impegnati in una leggera corsa defaticante intorno al terreno di gioco.

Nel secondo tempo è arrivato il secondo goal, al termine della più bella azione manovrata della partita, conclusa da un assist di Andrea Porcheddu per Mario Artese che ha superato il portiere del Terralba con un preciso diagonale che si è infilato nell’angolino basso alla sua destra. Il giovanissimo attaccante, arrivato in città solo 24 ore prima della partita, ha mostrato di avere buone qualità tecniche, oltre ad una importante struttura fisica e promette di diventare un elemento importante per il nuovo attacco biancoblù, del quale non farà parte, invece, Nabil Moussafir, per il quale non è stata completata la procedura di tesseramento.

Il Terralba non ha demeritato al cospetto di un avversario di categoria superiore. La squadra di Daniele Porcu è apparsa ordinata in tutte le zone del campo, non si è limitata a contenere le iniziative del Carbonia ma più volte si è proposta dalle parti di Maurizio Floris, soprattutto sulla fascia sinistra, e nel secondo tempo è andata più volte vicina alla marcatura, cogliendo anche una traversa su calcio di punizione. L’organico si presenta assai interessante e potrebbe essere completato prima dell’inizio degli impegni ufficiali di Coppa Italia e campionato di Promozione regionale.

Vediamo le interviste realizzate a fine partita con i due allenatori, Graziano Mannu e Daniele Porcu.

 

Poste Italiane ricerca anche nel Sulcis laureati/laureandi per attività di promozione e vendita di servizi finanziari, di prodotti assicurativi e di finanziamento. I candidati selezionati saranno inseriti all’interno degli uffici postali e avranno l’opportunità di lavorare a stretto contatto con i clienti.
I consulenti finanziari di Poste Italiane sono professionisti con competenze tecniche e commerciali in grado di assistere il cliente nelle sue scelte e offrire il prodotto più adatto alle sue esigenze.
È possibile inviare la propria candidatura (entro il 7 settembre) tramite la pagina web https://carriere.posteitaliane.it/it/sites/CX_3001/jobs/preview/381/?mode=location.
Si richiedono interesse per il mondo dei mercati finanziari, assicurativi e per gli investimenti, buone capacità relazionali, di comunicazione e orientamento al raggiungimento degli obiettivi.
Costituiscono requisiti preferenziali: possesso di un titolo di studio in discipline economico-giuridiche; conoscenza dei mercati e degli strumenti finanziari, dei prodotti/servizi finanziari, assicurativi e di investimento; conoscenza e competenza delle normative previste per l’erogazione della consulenza in materia di investimenti (direttiva MIFID II) e/o di distribuzione di prodotti assicurativi (direttiva IDD).

Serena Caredda, 21 anni, di Senorbì, è la nuova Miss Universo Sardegna. La giovane è stata eletta durante la finale regionale del concorso organizzato da Alessia Ghisoni e Cinzia Murgia, imprenditrici regine del Wedding e degli eventi, uniche detentrici del marchio Miss Universe per la Sardegna, che si è tenuta ieri a Iglesias. Insieme a Serena Caredda, parteciperanno all’atto finale del concorso, che si terrà in Puglia dal 25 al 31 agosto, altre due finaliste: Nicole Monni, 18 anni di Iglesias; e Martina Bandiera, 20 anni di Carbonia. La serata è stata condotta magistralmente da Anthony Peth, accompagnato da Luciana Ledda con la lingua dei segni.

Durante la finale sono state assegnate anche le fasce per l’eccellenza. Quella di “Miss Oggi sposi & Magazine “è andata a Matilde Meloni, che sarà così il volto della rivista nell’edizione 2026. A Federica Figus la fascia “Miss Olimpic”, che le consentirà di essere la testimonial della Sartoria Olimpic per la collezione business 2026: la fascia “Miss Vogue Style” è andata a Luna Dechicu, che sarà testimonial di Dama Atelier.

«Salire in passerella durante la finale regionale di Iglesias e partecipare a questo concorso così prestigioso è stato davvero emozionante. Spero di essere all’altezza del compito che mi attende, e di portare con onore la bandiera della Sardegna rappresentando la mia terra alla fase nazionale di Miss Universo – ha detto la nuova Miss Sardegna, Serena Caredda -. Un ringraziamento a Cinzia e Alessia che si sono prese cura di noi nei minimi dettagli durante questa avventura. Dedico la vittoria alla mia famiglia che mi ha supportato dal primo giorno con tanto affetto”.

Buona la prima: quella di Alessia Ghisoni e Cinzia Murgia è stata la prima edizione di Miss Universo, ma ogni tappa organizzata in giro per la Sardegna si è rivelata un successo: «È stata una meravigliosa avventura, la finale, poi, ha regalato emozioni uniche. Siamo fiere di aver costruito un nuovo concorso di bellezza in Sardegna, che punta a raccontare qualcosa di nuovo, e che non parla solo di bellezza esteriore, ma che punta a dare risalto a tutto ciò di buono offre la nostra terra. Durante questo percorso abbiamo ospitato artisti e stilisti che portano in giro le tradizioni della Sardegna, mettendo in vetrina eccellenze che molti non conoscevano. L’edizione 2025 di Miss Universo in Sardegna è terminata: ora accompagneremo le nostre splendide ragazze in Puglia».

Domenica 24 agosto, a Fluminimaggiore, gli appuntamenti del Metalla festival proseguono con un affascinante itinerario tra le molte anime del tango, pensato per omaggiare i grandi maestri che ne hanno fatto la storia.

“Dreaming Buenos Aires”: così si intitola il concerto in programma alle 22.00 nell’anfiteatro del Parco Riola che vedrà sul palco l’orchestra tipica di tango del Conservatorio “G. P. da Palestrina” di Cagliari guidata dal bandoneonista Fabio Furia e dal violinista Matteo Amat accompagnati da numerosi musicisti (Claudia Carta, Maria Carmela Li Pizzi, Alessandra Medda, Giuseppe Daniele Piras, Fabrizio Dylan Serreli al violino, Omar Leone al violoncello, Ottavio Farci al contrabbasso, Noemi Lampis alla fisarmonica, Christian Asuni, Leonardo Ferrari, Alessandro Ibba, Veronica Maccioni, al bandoneòn, Chiara Bernardini, Alessia De Prezzo, Maura Porru, al pianoforte).

Per il Festival Estivo “Chiavi di Volta” – Argonautilus Estate 2025, questa sera, alle ore 21.00, Cristina Caboni presenta il suo ultimo romanzo “La ragazza senza radici” (Garzanti) nella suggestiva cornice dell’Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso.
Cristina Caboni è una delle scrittrici più amate dal pubblico sardo, italiano e internazionale. I suoi romanzi – tradotti in numerose lingue – hanno conquistato lettrici e lettori grazie a uno stile riconoscibile e coinvolgente, capace di intrecciare con delicatezza emozioni, natura, identità e storie di donne forti, complesse e profondamente umane. Con La ragazza senza radici, Cristina Caboni ci conduce ancora una volta in una narrazione intensa e raffinata, dove i legami con la terra, con le origini e con se stessi diventano il cuore pulsante del racconto. In dialogo con l’autrice: Eleonora Carta.
L’evento è organizzato da 011Solution e realizzato con il patrocinio del comune di Portoscuso.

 

Martedì 2 settembre 2025, presso la sala Astarte, Ex Officina Meccanica della Grande Miniera di Serbariu a Carbonia, con inizio alle ore 9.00, si terranno i lavori del convegno intitolato “I valori del patrimonio storico minerario della Sardegna per il mondo. Criteri opportunità e prospettive della candidatura del paesaggio culturale minerario come Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO”.

Le finalità. Il convegno intende illustrare il percorso intrapreso per la candidatura del Patrimonio storico minerario della Sardegna all’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Si tratta di un’occasione di confronto sui valori che rendono tale patrimonio meritevole del riconoscimento e sulle prospettive di sviluppo e valorizzazione che la candidatura può rappresentare per i territori coinvolti.

La candidatura. L’idea della candidatura, avviata dal comune di Buggerru, inizialmente focalizzata sul Sulcis Iglesiente e Guspinese, si è progressivamente ampliata, finendo per interessare l’intero patrimonio storico minerario, materiale ed immateriale, dell’Isola, oggi largamente compreso nelle diverse aree del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna. L’intento è di favorire il riconoscimento dell’eccezionale rilevanza di tale patrimonio, “paesaggio culturale seriale” composto da più siti in grado di narrare, in modo coerente e unitario, la lunga e articolata storia dell’attività estrattiva in Sardegna. Un aspetto fondamentale della candidatura riguarda le buone pratiche che in futuro saranno adottate per la razionale ed efficace gestione del patrimonio, capaci di favorire lo sviluppo socioeconomico dei territori coinvolti, all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione.

I promotori. Il progetto è attualmente sostenuto da una vasta rete di enti che nel novembre 2023 hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per il coordinamento della candidatura:

  • Una ventina di Comuni con Buggerru in qualità di capofila
  • La Regione Autonoma della Sardegna
  • Il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna
  • La Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara
  • La Fondazione Speleologica Sarda.

«Sono molto soddisfatta di questo nuovo percorso che vede coinvolti i Comuni che vantano un’importante storia mineraria, non solo del Sulcis iglesiente ma di tutta la Sardegna», ha detto Laura Cappelli, sindaco di Buggerru.

«Quest’anno la sede del convegno annuale, tradizionalmente ospitato a Buggerru in occasione della commemorazione dell’Eccidio del 1904, è stata individuata a Carbonia, presso la sede del Parco Geominerario. Una scelta fortemente simbolica che intende evidenziare la nuova fase del progetto: un percorso che mira a coinvolgere tutti i Comuni presenti nelle aree del Parco», ha aggiunto Simona Spada, assessore della Pubblica istruzione del comune di Buggerru.

«Si tratta di una preziosa occasione per fare chiarezza sia sulla candidatura a Patrimonio Mondiale dell’UNESCO che sul percorso che riguarda l’adesione alla Rete Mondiale dei Geoparchi», ha concluso Fabrizio Atzori, direttore del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna.

Nella foto di copertina Laura Cappelli, sindaco di Buggerru