L’amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu ha deliberato l’attivazione di un progetto sperimentale di supporto alla domiciliarità per cittadini fragili
L’amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu ha deliberato l’attivazione di un progetto sperimentale di supporto alla domiciliarità per cittadini fragili, rafforzando il sistema delle politiche sociali e dei servizi di prossimità sul territorio.
Il servizio entrerà in funzione a partire dal mese di gennaio a conclusione dell’iter amministrativo previsto e avrà una durata complessiva di 18 mesi.
Il progetto nasce dalla necessità di affiancare agli interventi socio-assistenziali già esistenti, un’azione mirata a rispondere a bisogni quotidiani che spesso restano scoperti: supporto nelle mansioni domestiche, accompagnamento, compagnia, ascolto, trasporto sociale e attività di socializzazione, elementi fondamentali per contrastare l’isolamento e favorire il benessere complessivo delle persone.
«Con questo progetto – afferma l’assessora delle Politiche sociali Alessandra Manca – l’Amministrazione investe su un welfare di prossimità, capace di intercettare anche i bisogni più semplici ma essenziali, che incidono in modo diretto sulla qualità della vita delle persone fragili e anziane.»
Le attività saranno rivolte a cittadini individuati dal Servizio sociale professionale comunale, con particolare attenzione alle persone sole o in condizioni di fragilità sociale, e prevedono il coinvolgimento coordinato di operatori qualificati e del volontariato locale.
«È un progetto sperimentale – dichiara la sindaca Elvira Usai – ma fortemente orientato alla comunità. Vogliamo costruire un modello di intervento vicino alle persone, che rafforzi i legami sociali e renda il sistema dei servizi più umano, accessibile ed efficace.»

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