28 April, 2024
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Dinamo Banco di Sardegna 2015-2016 2

La Grissin Bon Reggio Emilia è la prima finalista della Supercoppa Italiana 2015. Nella semifinale che ha aperto la stagione 2015/2016, la squadra di Maurizio Menarini ha battuto la Dinamo Banco di Sardegna Sassari per un solo punto, 79 a 78, al termine di un match estremamente equilibrato (26 a 21 per Reggio Emilia al primo quarto, 41 a 37 a metà gara, 63 a 64 al terzo quarto).

Per la squadra di Meo Sacchetti non mancano le recriminazioni, perché nelle battute decisive, con la squadra emiliana avanti di un punto, una discutibile decisione arbitrale su un’azione assai confusa, dopo un errore dei cronometristi, ha avuto un peso determinante, in quanto dalla palla in possesso della Dinamo a 16″ dalla sirena finale, si è passati alla palla assegnata alla Grissin Bon per una rimessa laterale con 6″ a disposizione. E sull’errore in attacco della Brissin Bon, la Dinamo non è riuscita, purtroppo, a sfruttare con il pur ottimo Marquez Haynes l’ultima azione che avrebbe potuto darle la vittoria, l’accesso alla finale e quindi la possibilità di difendere il trofeo vinto lo scorso anno al PalaSerradimigni di Sassari.

Dai numeri emerge che Reggio Emilia ha vinto la partita ai tiri liberi. Dalla lunetta, infatti, ha chiuso con un 22 su 26, contro l’11 su 16 della Dinamo. Logan e compagni, viceversa, hanno fatto meglio sia nei tiri da due punti, 20 su 36 contro il 18 su 44 degli emiliani, sia in quelli da tre punti, 9 su 23 contro 7 su 19.

I migliori realizzatori sono stati Stefano Gentile (15 punti, 2 su 5 da due, 3 su 4 da tre e 2 su 4 ai tiri liberi), Darius Lavrinovic (14) e Achille Polonara (12) per la Grissin Bon; Christian Eyenga (16 punti, 5/9 da due, 1/4 da tre e 3/6 ai tiri liberi), David Logan e Rok Stipcevic (13 punti a testa) per la Dinamo.

Nella seconda semifinale L’EA7 Milano ha superato l’Umana Reyer Venezia con il punteggio di 71 a 66 (primo tempo 28 a 37). L’avvio di gara è stato favorevole alla squadra veneta che ha controllato il gioco e il punteggio fino al 59 a 53. L’EA7 ha iniziato la sua rimonta a pochi minuti dalla fine con una serie di triple che hanno stordito Venezia, ancora avanti di un punto al 66 a 65 ma lo sprint decisivo è stato di Milano che ha chiuso sul 71 a 66. Alessandro Gentile, con 17 punti, il miglior realizzatore dell’incontro.

La finalissima Grissin Bon Reggio Emilia – EA7 Milano si gioca alle 18.30.

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Terminata la fase di preparazione con il 5° Trofeo “City of Cagliari” e il 1° trofeo “Città di Carbonia”, la Dinamo Banco di Sardegna Sassari affronta oggi e domani, a Torino, la Supercoppa italiana, primo impegno ufficiale della stagione 2015-2016. Questa sera, alle 18.15, al PalaRuffini,i campioni d’Italia affrontano, nella prima semifinale, la Pallacanestro Reggiana, la grande rivale della finale scudetto 2014/2015.

Alle 20.45, nell’altra semifinale, si affrontano Milano e Venezia, semifinaliste del campionato scorso.

La Dinamo Banco di Sardegna è la squadra detentrice della Supercoppa italiana, così come della Coppa Italia e dello Scudetto che un anno fa le hanno assegnato il prestigioso “Triplete”.

Questa sera Sassari e Reggio Emilia saranno due squadre diverse rispetto allo scorso giugno, mentre sono rimaste invariate le panchine, affidate a Meo Sacchetti e Max Menetti.

Reggio Emilia è ripartita dal nucleo di italiani al quale si sono aggiunti Pietro Aradori, inserito al posto di Drake Diener, Stefano Gentile e De Nicolao, ai quali è stata affidata la cabina di regia. Rimangono le due stelle lituane Kaukenas e Lavrinovic, giocatori che hanno dimostrato di poter fare la differenza. Coach Menetti potrà contare anche quest’anno su Della Valle e Polonara, reduci dall’esperienza con la Nazionale. Sotto canestro è arrivato un giocatore di esperienza e fisicità come Vereemenko, visto l’anno scorso con la maglia del Banvit.

Arbitreranno l’incontro i signori Begnis, Sabetta e Biggi.

Nell’altra semifinale, Venezia è la squadra che ha cambiato pochissimo su un roster già molto competitivo al quale ha aggiunto tre pezzi da novanta come Mike Green, playmaker già visto a Varese, Owens, lungo di Trento e Bramos, che arriva da un infortunio, e la giovane guardia Tonut, reduce da una grande stagione in A2 con Trieste. Rimane la struttura di una squadra che ha atto benissimo lo scorso anno, sfiorando la finale scudetto, grazie al lavoro in sinergia di Peric, Ortner, Goss e Ress.

L’Olimpia Milano ha costruito una squadra competitiva su tutti i fronti, con un roster profondo dalla spiccata fisicità, in linea con le direttive di coach Repesa. Le chiavi della squadra potrebbero essere Alessandro Gentile, trascinatore degli scorsi playoff e giocatore in grande ascesa, come dimostrato a Eurobasket, e Simon, nazionale croato voluto da Repesa. In cabina di regia Cinciarini e Lafayette, grande difensore e ottimo tiratore, insieme a  Jenkins. Hummel metterà al servizio della squadra le sue doti balistiche mentre nel settore dei lunghi le scarpette rosse hanno scelto la tipologia molto atletica e di peso partendo da McLean, Mvp del campionato tedesco, passando per Lawal, completando con l’esperienza e il peso di Macvan e Barac.

Arbitreranno l’incontro i signori Sabetta, Di Francesco e Aronne.

Dinamo Banco di Sardegna 2015-2016 2David Logan 47Marquez Haynes 1-2Petway-DorseyChristian Eyenga 1-2Jarvis Varnado 77

Dinamo Banco di Sardegna 3

La Dinamo Sassari fa la storia, battuta 86 a 81 al 1° t.s. ed eliminata l’Olimpia Milano al Forum di Assago, è finale scudetto!

Forse era scritto che la squadra di Meo Sacchetti dovesse soffrire fino alla fine ma alla fine la semifinale scudetto tra i campioni d’Italia e la squadra li aveva battuti in stagione sia nella finale di Supercoppa sia in quella di Coppa Italia ha premiato la squadra più meritevole, quella che ha maggiormente voluto questa finale che rappresenta un traguardo storico per la pallacanestro sarda e pone le basi per un “triplete” davvero straordinario e forse irripetibile!

Gara 7 era iniziata male per la Dinamo, forse ancora con la testa ai due match point gettati al vento quando ormai sembravano vinti, con primi tempi eccezionali e secondi tempi (e, soprattutto, terzi quarti) da dimenticare.

I primi due quarti della sfida, al Forum di Assago, sono stati completamente differenti: il primo tutto di marca milanese (chiuso sul 25 a 14 con una schiacciata di MarShon Brooks), con una Dinamo impacciata in attacco e fallosissima al tiro ed una squadra di casa trascinata da tre “bombe” di Joe Ragland e, soprattutto, da un superbo Samardo Samuels; il secondo, viceversa, dopo i primi due minuti equilibrati, ha visto una splendida reazione della squadra di isolana che si è ritrovata alla grande ed ha rapidamente recuperato il divario, con una buona percentuale nei tiri da 3 punti ed una crescita sensibile di Rakim Sanders (canestro da sotto e “bomba” da 3 punti in meno di un minuto) e Jerome Dyson (“bomba” da 3 punti), autori rispettivamente di 7 e 9 punti, e di Shane Laval, dominatore ai rimbalzi, sia in difesa sia in attacco. La Dinamo ha effettuato il sorpasso al 17′ (31 a 32 con un canestro da fuori di Brian Sacchetti) ed ha chiuso il secondo quarto con un parziale di 23 a 10, andando così al riposo sul 37 a 35 a proprio favore.

In avvio di terzo quarto, la Dinamo piazza due “bombe” da 3 punti con Dyson e Sanders e vola a +8 (43 a 35), cancellando anche mentalmente le due beffe di gara 5 e gara 6. L’Olimpia si rifà sotto, 43 a 45 e la partita resta equilibrata, con la squadra di casa, che ha un Alessandro Gentile poco incisivo ed è trascinata dal monumentale Samardo Samuels, torna avanti di due punti al 29′, 53 a 51, con una “bomba” da 3 punti di Daniel Hackett, poi di 6 (57 a 51 con canestro da fuori dello stesso Hackett) e, dopo una “bomba” da 3 punti di Jerome Dyson, chiude il terzo quarto sul +4: 59 a 55!

Shane Lavan continua a dominare ai rimbalzi, la Dinamo non molla di un centimetro e con un parziale di 6 a 0 torna avanti: 61 a 59. Ora è un continuo testa a testa con le due squadre punto a punto. Shane Laval al 24′ conquista il 18° rimbalzo (9 offensivi, 9 difensivi), Meo Sacchetti s’arrabbia per alcune decisioni arbitrali discutibili (nel dubbio la decisione pende sempre da una parte…), Milano con i canestri di Alessandro Gentile e Samardo Samuels scatta avanti di 5 a 5′ dalla fine, 70 a 65, ma nella Dinamo non molla e la partita resta apertissima: 71 a 67 a 3’51″dalla fine, 73 a 72 a 2’00” dalla fine. Le due squadre sono molto stanche (hanno nelle gambe dei giocatori sette sfide tiratissime in 15 giorni!), sbagliano tanto e per 1’15” il punteggio non cambia. A 10″ dalla sirena Milano scatta avanti di 3, 75 a 72, ed è qui che la Dinamo costruisce il suo capolavoro! Milano sceglie di fermare subito l’azione della Dinamo con un fallo su Jerome Dyson che realizza il primo tiro libero, sceglie di sbagliare il secondo, cattura il rimbalzo, sbaglia il tiro, al rimbalzo c’è ancora Rakim Sanders (alla fine saranno 23 quelli offensivi, 31 quelli difensivi, per un totale di 54, contro i 45 dell’Olimpia, 13 offensivi e 32 difensivi), che va a realizzare da sotto il canestro della parità, 75 a 75, che vale il supplementare!

L’“extra-time” si apre con una “bomba” di David Logan, l’Olimpia incassa il colpo ma reagisce e dopo una serie di errori da una parte e dall’altra, torna avanti a 1’39” dalla fine: 79 a 78. La Dinamo fa il controsorpasso e poi un canestro da sotto di Logan la porta avanti di 3 punti a 80″ dalla fine: 82 a 79!

Le gambe dei giocatori dell’Olimpia cominciano a tremare, perdono palla in attacco e la Dinamo si trova 3 punti avanti con possesso palla a 46″ dalla fine. Gli arbitri fischiano un fallo molto dubbio in attacco a Brian Sacchetti ma neanche questo basta all’Olimpia per fermare l’impresa della Dinamo che dopo l’82 a 81 scaturito dai 2 tiri liberi di David Moss, opera l’allungo decisivo. Jerome Dyson subisce fallo da Bruno Cerella e realizza i due tiri liberi, Alessandro Gentile sbaglia dai 6,75, Brian Sacchetti conquista un rimbalzo difensivo e subisce fallo da Joe Ragland, andando a realizzare altri due tiri liberi che segnano il punteggio finale del supplementare sull’11 a 6 e quello della partita sull’86 a 81!

La gioia di giocatori e tifosi della Dinamo è grandissima, come grande è la delusione di giocatori e tifosi dell’Olimpia, in lacrime. Mai nessuna squadra è riuscita a rimontare in semifinale dall’1 a 3 e non è successo neanche stavolta, perché dopo la rimonta di Milano, Sassari si è ripresa quanto meritava sul campo che preferisce, il Forum di Assago, sul quale ha costruito tutte le sue più grandi vittorie: due Coppe Italia e una Supercoppa. Ora, per completare il fantastico filotto, manca solo… lo SCUDETTO TRICOLORE!

La Dinamo in finale c’è arrivata e domani conoscerà la sua avversaria, tra l’Umana Reyer Venezia e la Grissin Bon Reggio Emilia che si affronteranno in gara 7 a Venezia.

EA7 Emporio Armani Milano 81 (19 su 41 da 2 punti, 6 sy 25 da 3 punti, 25 su 31 ai tiri liberi)

Dinamo Banco di Sardegna 86 (23 su 54 da 2 punti, 9 su 33 da 3 punti, 13 su 17 ai tiri liberi)

(25-14, 10-23, primo tempo 35 a 37; 24-18, 16-20, secondo tempo 75 a 75; 1° t.s. 6-11)

EA7 Emporio Armani Milano: Samuels 25 (7/12 da 2 punti, 0/0 da 3 punti, 11/15 ai tiri liberi, 9 rimbalzi), Ragland 16 (1/1, 4/5, 2/2, 3 rimbalzi), Hackett 11 (1/4, 1/5, 6/8, 3 rimbalzi), Gentile 10 (4/9, 0/6, 2/2, 3 rimbalzi), Moss 7 (1/3, 1/4, 2/2, 8 rimbalzi), Brooks MarShon 4, Cerella 4, Melli 2, Elegar 2. Tabu n.e., Gigli n.e., Kleiss n.e. Coach. Luca Banchi.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Dyson 21 (4/17 da 2 punti, 3 su 8 da 3 punti, 4 su 5 ai tiri liberi, 6 rimbalzi), Sanders 16 (4/6, 2/6, 2/3, 5 rimbalzi), Logan 16 (4/10, 2/7, 2/2, 4 rimbalzi), Lawal 12 (5/11, 0/0,2/4, 21 rimbalzi, 11 difensivi e 10 offensivi), Brooks Jeff 9 (4/4, 0/1, 1/1, 1 rimbalzo), Sosa 5, Sacchetti 4, Kadji 3, Formenti, Devecchi. Chessa n.e., Vanuzzo n.e. Coach: Meo Sacchetti.

Arbitri: Gianluca Mattioli, Roberto Chiari e Mark Bartoli.

Dinamo Banco di Sardegna 3

Tutto in 40 minuti. Sei partite non sono state sufficienti a decretare chi, tra i campioni d’Italia dell’EA7 Emporio Armani Milano e la Dinamo Banco di Sardegna, accederà alla finalissima per l’assegnazione dello scudetto del basket 2015. Gara 7 si disputa al Mediolanum Forum di Assago (inizio ore 20.45, arbitri Gianluca Mattioli, Roberto Chiari e Mark Bartoli), ma i precedenti sono lì a testimoniare che il fattore campo tra queste due squadre ha un’importanza relativa, considerato che la squadra di Meo Sacchetti è quella che ha violato il maggior numero di volte, rispetto alle partite giocate, il parquet del Forum.

L’evoluzione delle sei sfide di questa serie dicono che chi può recriminare maggiormente per non essere riuscita a chiudere prima i conti è la Dinamo che, dopo aver vinto al Forum in gara 1, s’è portata sul 3 a 1 con due vittorie al PalaSerradimigni (le prime in campionato nella storia della rivalità tra le due squadre), ma ha poi subito il ritorno dell’Olimpia, dopo aver sognato la grandissima impresa con dei primi tempi fantastici che l’hanno vista guidare il punteggio con vantaggi di 15 e 14 punti, vanificati da due grandi terzi quarti dalla squadra di Luca Banchi.

Contrariamente a quanto è accaduto nelle ultime due partite, il maggior peso psicologico grava oggi su Milano che recupera Daniel Hackett dopo la duplice assenza per squalifica e, dopo aver rimontato l’1 a 3, “deve vincere a tutti i costi”, per cercare di difendere in finale lo scudetto (con la vincente di gara 7 dell’altra semifinale, in programma domani sera a Venezia tra Umana Reyer e Grissin Bon Reggio Emilia) che porta sul petto dei suoi giocatori.

La Dinamo per la terza volta in cinque giorni ha la possibilità di conquistare l’accesso alla prima finale scudetto della sua storia e di continuare così a coltivare il sogno del suo “triplete”, nella stagione che l’ha vista conquistare già, prima la Supercoppa, poi la Coppa Italia (la seconda consecutiva), superando in finale sempre Milano. Se dovesse andare male non sarebbe un dramma ma David Logan e compagni non hanno alcuna intenzione di lasciare via libera ai campioni d’Italia guidati da Alessandro Gentile, il miglior giocatore italiano del campionato e tra i migliori in assoluto, convinti come sono di poter strappare loro lo scudetto dal petto per andare poi a conquistare il diritto a sistemarlo sulle proprie maglie nella finalissima.

 

Dinamo Banco di Sardegna 2

Anche oggi il terzo quarto è stato fatale alla Dinamo, in gara 6 della semifinale play off contro l’Olimpia, 67 a 74 (primo tempo 36 a 29), e la serie torna a Milano, mercoledì sera, per decidere chi strappera’ il biglietto per la finale scudetto.
La squadra di Meo Sacchetti, dopo un avvio caratterizzato da una grandissima tensione e tantissimi errori da una parte e dall’altra, è scattata avanti grazie ad un gioco veloce, chiudendo il primo quarto con un vantaggio di 9 punti: 17 a 8.
All’inizio del secondo quarto la quadra di Luca Banchi ha abbozzato una reazione, riuscendo a riportarsi a -3 (20 a 17) con un’azione da 3 punti (canestro da sotto con fallo subito e tiro libero), ma poi è stata ancora la Dinamo ad allungare fino al +14 (33 a 19 al 17′ con un canestro da sotto di David Logan in un contropiede rapidissimo), subendo poi tre canestri consecutivi di MarShon Brooks (due da sotto uno da 3 punti) chiudendo il parziale, a metà gara, sul +7: 36 a 29.
Nell’intervallo i campioni d’Italia hanno visto in faccia la sconfitta e l’eliminazione e, come due giorni fa a Milano, sono tornati in campo con una carica straordinaria, contrariamente alla Dinamo che ha subito l’aggressività degli avversari, sbagliando tanto e ritrovandosi rapidamente sotto, al 24′, 38-40. Timida reazione, 45 a 41 con una “bomba” di Giacomo De Vecchi, ma l’Olimpia con un parziale di 12 a 25 nel quarto è andata all’ultimo intervallo breve avanti di 5 punti: 49 a 54.
La Dinamo è parsa stordita, ha continuato a subire, Samardo Samuels e MarShon Brooks hanno portato la squadra di Banchi sul + 14, 67 a 53 al 35′ e la Dinamo, come a Milano, ha avuto una reazione d’orgoglio quando ormai era troppo tardi, ritornando a -6 al 39′ (65 a 71), riuscendo solo a limitare il passivo finale a 7 punti: 67 a 74.
Shane Laval è stato il miglior realizzatore della Dinamo con 15 punti, davanti a Edgar Sosa con 13 e David Logan con 11 (9 nel primo tempo); nell’Olimpia il miglior realizzatore è stato anche oggi il capitano Alessandro Gentile con 21 punti (15 nel secondo tempo), davanti a MarShon Brooks e Samardo Samuels, entrambi a quota 18.
La Dinamo ha sciupato, dunque, anche il secondo match point, quello più favorevole, davanti al proprio pubblico (stasera il PalaSerradimigni era una bolgia), ed ora le due squadre sono nuovamente in perfetta parità: 3 a 3. Tra due giorni si torna in campo al Forum di Milano con l’inerzia della sfida dalla parte dell’Olimpia (da quando si disputano i play off nessuna squadra è mai riuscita a rimontare da un passivo di 3 a 1 in una serie al meglio delle 7 partite) anche se forse, proprio questa nuova situazione potrebbe favorire la Dinamo che, lo ricordiamo, al Forum ha una percentuale di vittorie superiore a quella delle sconfitte ed ha vinto gara 1 di questa serie di semifinale, dominando anche il primo tempo di gara 5 prima di subire la rimonta dell’Olimpia.

La Dinamo Banco di Sardegna si ferma a un passo dal Paradiso, domina per 20′, spaventa terribilmente Milano, andando al riposo di metà gara avanti di 12 punti (41 a 53), ma al ritorno in campo la partita cambia completamente, l’Olimpia rimonta, vince 95 a 88 ed allunga la serie, guadagnandosi gara 6 che si giocherà lunedì al PalaSerradimigni di Sassari.

La partita del Forum ha offerto mille emozioni e due volti completamente diversi. L’avvio è stato equilibrato ma è stata la Dinamo a dare sempre la sensazione di poter controllare il gioco, con la tranquillità derivante dal vantaggio di 3 a 1 con il quale si è presentata sul parquet del Forum. Ha chiuso il primo quarto con 3 punti di vantaggio, 26 a 23, ma è nel secondo quarto che ha scavato un solco tra sé e la squadra di Luca Banchi che al 14′ è scivolata a -15: 27 a 42. Timida la reazione milanese, con un parziale di 7 a 0 ha dimezzato il ritardo ma la Dinamo non s’è distratta ed ha ripreso a martellare dalla lunga distanza con tutti i suoi“fucilieri”, David Logan ed Edgar Sosa in testa (rispettivamente 14 e 13 punti), ed è andata al riposo avanti di 12 punti. Strepitosa la percentuale fin lì tenuta dalla Dinamo nei tiri da 3 punti: 10 su 14!

L’Olimpia Milano ha visto l’eliminazione ormai a un passo ed è tornata in campo dopo il riposo con una carica agonistica straordinaria. La situazione si è capovolta, l’Olimpia, trascinata dal suo capitano Alessandro Gentile, improvvisamente non ha sbagliato più niente, contrariamente alla Dinamo che è parsa spaventata, distratta, ed ha sbagliato quasi tutto, subendo un parziale nel terzo quarto di 30 a 11. Da -12, dunque, Milano s’è trovata avanti di 7 a 10′ dalla fine: 71 a 64.

L’inerzia della partita non è cambiata anche in avvio dell’ultimo quarto, con l’Olimpia avanti fino al + 12, 78 a 66 a 7′ dalla fine. Quando tutto sembrava ormai deciso, la Dinamo ha avuto un sussulto, ha ripreso a bucare la retina avversaria con i turi da 3 punti come nel primo tempo, e si è riportata a -5 a pochi secondi dalla sirena, ma la reazione è servita solo a contenere il divario finale a 7 punti, 95 a 88 e, in fondo, ad accrescere le recriminazioni per la grande occasione mancata.

Alessandro Gentile è stato anche oggi il miglior realizzatore, con 25 punti, davanti a Samardo Samuels, 24. Nella Dinamo, David Logan su tutti con 21 punti, Edgar Sosa a 14, Shane Laval 13, Jeff Brooks 12. La Dinamo ha chiuso con una percentuale da 3 punti di 14 su 24 dopo il 10 su 14 del primo tempo. Molto negativa e decisiva la percentuale dalla lunetta, 14 su 26; insufficiente anche quella da due punti, 16 su 35. Milano ha chiuso con un 29 su 44 da 2 punti, 7 su 23 da 3 punti e 16 su 24 ai tiri liberi.

La serie si allunga, dunque, la Dinamo ora conduce 3 a 2 e lunedì si giocherà il secondo match point sul campo amico, al PalaSerradimigni, alle 20.45. Luca Banchi dovrò fare a meno ancora di Daniel Hackett, che sconterà la seconda giornata di squalifica.

Dinamo Banco di Sardegna 2Dinamo Banco di Sardegna Jerome Dyson 2Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto al tiro David Logan Dinamo Basket

 

 

David Logan.

David Logan.

6 giugno 2015, ore 18.15, Mediolanum Forum di Assago, appuntamento con la storia del basket italiano per la Dinamo Banco di Sardegna. La squadra di Meo Sacchetti affronta gara 5 con l’Olimpia Armani Jeans Milano forte del vantaggio di 3 a 1 accumulato nelle prime quattro sfide ed è fermamente decisa a chiudere i conti fin da oggi, per avere poi il tempo di preparare al meglio la finalissima, nella quale affronterebbe, al meglio delle sette partite, la vincente dell’altra semifinale in corso tra Umana Reyer Venezia e Grissin Bon Reggio Emilia, tornata in parità, sul 2 a 2, dopo la netta vittoria ottenuta ieri sera dalla squadra emiliana (79 a 60), nella quale milita l’ex stella della Dinamo Drake Diener, protagonista di una fase della sua carriera decisamente poco brillante (ieri sera ha messo a segno solo 2 punti nei 14 minuti giocati).

La Dinamo si presenta alla sfida odierna in gran forma e con il morale a mille, con un David Logan ritornato in grandi condizioni di forma (sono state due sue “bombe” in pochi secondi ad “uccidere” gara 2 nella fase centrale dell’ultimo quarto); davanti a sé avrà un’Olimpia desiderosa di riscattare le tre sconfitte consecutive e, soprattutto, quella umiliante subita due giorni fa a Sassari, per allungare la serie che prevede un’eventuale sesta partita lunedì sera a Sassari ed una seconda eventuale partita nuovamente al Forum, mercoledì 10 giugno. Luca Banchi fa grande affidamento sull’orgoglio dei suoi ma dovrà fare a meno di uno dei suoi uomini migliori, Daniel Hackett, squalificato per due giornate dopo l’espulsione subita a Sassari nelle ultime battute di gara 4.

Fischio d’inizio ore 18.15, dirigono Tolga Sahin, Dino Seghetti e Guido Federico Di Francesco, diretta su Rai Sport 1 a partire dalle 18.15.

Jerome Dyson.

Jerome Dyson.

 

 

Dinamo Banco di Sardegna 2

La Dinamo infligge all’Olimpia il terzo ko consecutivo ed ora è ad un passo dalla finale scudetto. Quella conquistata dalla squadra di Meo Sacchetti questa sera contro la squadra campione d’Italia, non è una vittoria come le altre, perché è giunta al termine di una partita equilibrata nei primi tre quarti e letteralmente dominata in quello decisivo, nel quale David Logan e compagni hanno “asfaltato” gli avversari, nel gioco e nel punteggio, 20 a 10, fissando il risultato finale sull’80 a 67.
Non è un caso che a guidare la Dinamo in questa serata magica sia stato il suo giocatore di maggior classe, David Logan, tornato ai suoi massimi livelli, con 19 punti, con un eccezionale 5 su 8 nei tiri da oltre la linea dei 6,75, ben assecondato da Shane Laval (soprattutto in avvio di partita), autore di 13 punti, Rakim Sanders (15) e Jeff Brooks (11).
Nell’Olimpia Milano, Alessandro Gentile si è confermato il migliore con 24 punti ma a tratti è sembrato predicare nel deserto, soprattutto a partire dalle prime battute del terzo quarto, quando avanti di 5 punti, 40 a 45, la sua squadra pian piano ha finito con il subire la maggiore fame di vittoria della Dinamo che non ha mai allentato il suo ritmo ed da lì in avanti è stata protagonista di un irresistibile crescendo. Nel grigiore generale che ha coinvolto anche Daniel Hackett, si sono salvati solo Samardo Samuels (14 punti) e, dopo un opaco avvio, MarShon Brooks (11).
Nel primo quarto, filato via a lungo in equilibrio, Milano ha allungato a +5 a pochi secondi dal riposo sul 18 a 23 ma una “bomba” da 3 punti di Edgar Sosa ha riportato Sassari a -2.
La partita è rimasta ancora in equilibrio per tutto il secondo quarto, con le due squadre all’intervallo lungo sul 40 a 41.
Milano è tornata in campo determinata e con Samuels ed un parziale di 4 a 0, s’è portata a +5, spaventando il pubblico sassarese. Ma è stata veramente la sensazione di un attimo, perché la Dinamo ha dapprima tenuto le distanze, poi ha iniziato il suo show, effettuando il sorpasso al 26′ con un canestro da sotto di Jeff Brooks, 52 a 51, ed andando all’ultimo riposo breve avanti di 3 punti, 60 a 57, con due tiri liberi di Cheikh Mbodj.
In avvio di quarto set David Logan ha “steso” l’Olimpia con due “bombe” consecutive che hanno portato la Dinamo a +9, 66 a 57, rendendo ininfluente anche il suo successivo fallo tecnico.
Alessandro Gentile ha preso per mano la sua squadra, cercando di riportarla in partita con una “bomba” ed una schiacciata, riuscendovi in parte, 66 a 63 a 4′ dal termine, ma il finale è stato tutto della Dinamo, assoluta padrona del campo, con i canestri di Sanders, Jeff Brooks, Logan (autore di un’altra bomba), Dyson (4 su 4 dalla lunetta dopo il tecnico e l’espulsione inflitti dagli arbitri ad un nervosissimo Daniel Hackett) e ancora Brooks.
Parziale: 14 a 4. Finale: 80 a 67.
La Dinamo vola sul 3 a 1 e sabato alle 18.15, al Forum di Assago si giocherà il primo dei tre match point a sua disposizione (il secondo, eventualmente si giocherebbe lunedì 8 giugno al PalaSerradimigni; il terzo, che la Dinamo spera di non dover giocare, nuovamente al Forum milanese, mercoledì 10 giugno).
Dopo aver vinto due Coppa Italia ed una Supercoppa, alla Dinamo manca solo lo scudetto per raggiungere la consacrazione di miglior squadra d’Italia e mai come in queste esaltanti serate di fine primavera è stata tanto vicina a questo straordinario traguardo.

Dinamo Banco di Sardegna 2Dinamo Banco di Sardegna Jerome Dyson 2

Sassari è alla vigilia della partita più importante della stagione che potrebbe diventare anche la più importante della sua storia, una nuova vittoria su Milano vale tanto nella corsa per l’accesso alla finale scudetto (la semifinale si gioca al meglio delle sette partite).
Giovedì sera Dinamo e Olimpia tornano in campo al PalaSerradimigni in gara 4, con prospettive opposte: la squadra di Meo Sacchetti vuole la vittoria per ipitecare una storica finale contro la vincente dell’altra semifinale, in corso tra Umana Reyer Venezia e Grissin Bon Reggio Emilia, con la squadra veneta avanti per 2 a 1 dopo aver riscattato in trasferta (76 a 70), questa sera, la sconfitta subita lunedì in casa; quella di Luca Banchi deve vincere assolutamente ripirtare la serie in parità a due giorni dal ritorno al Forum di Assago sabato, per gara 5. Dopo la grande prestazione di ieri, sarà ancora Alessandro Gentile a prendere per mano la sua squadra in questa sfida quasi decisiva.
La Dinamo ha i mezzi tecnici e la condizione psico-fisica giusta per centrare l’impresa. Ieri sera David Logan (in ripresa dopo la serataccia di domenica a Milano) e compagni hanno sfatato un tabù che voleva la Dinamo sempre sconfitta nei match casalinghi con l’Olimpia, contrariamente a quanto accade a Milano, dove ha vinto ben 8 delle 13 partite disputate negli ultimi quattro anni, comprese le sfide che hanno portato alla conquista di due Coppe Italia e di una Supercoppa nelle ultime due stagioni. Le armi vincenti sono state una grande concentrazione, difesa e contropiede, con le quali è riuscita a compensare la scarsa precisione nei tiri dalla distanza oltre la linea dei 6,75 (4 su 21, 19%) e in quelli dalla lunetta (16 su 24, 66,7%).
Il fischio d’inizio è fissato alle 20.45 in un PalaSerradimigni pieno come un uovo. Dirigeranno Luigi Lamonica, Alessandro Vicino e Gabriele Bettini.

L’Armani Jeans Milano fa sua gara 2 con la Dinamo Banco di Sardegna, impatta la serie sull’1 a 1, domani la serie della semifinale scudetto si sposta a Sassari. La reazione della squadra di Luca Banchi dopo il pesante ko di 48 ore prima era prevedibile e si è concretizzata praticamente nel primo quarto, chiuso con un rotondo 27 a 11. La squadra di Meo Sacchetti ha reagito nel secondo quarto, facendolo suo con un parziale di 24 a 15, andando così all’intervallo lungo sul 42 a 35 per Milano. Sia il terzo quarto sia quello conclusivo si sono sviluppati sul piano di un sostanziale equilibrio, conclusisi rispettivamente sul 22 a 17 e sul 20 a 19, per il punteggio finale di 84 a 71 che manda le due squadre sull’1 a 1 alla doppia sfida in programma al PalaSerradimigni di Sassari, martedì alle 20.45 (arbitri Paolo Taurino, Saverio Lanzarini e Guido Federico Di Francesco) e giovedì alla stessa ora (arbitri Luigi Lamonica, Alessandro Vicino e Gabriele Bettini).

L’Armani Jeans ha avuto in Alessandro Gentile (25 punti), David Moss (18), Samardo Samuels (14) e Daniel Hackett (13) i migliori realizzatori; nella Dinamo Edgas Sosa ha chiuso con 18 punti, davanti a Jerome Dyson (13), Kenneth Kadji (11) e Rakim Sanders (11). Alla Dinamo è mancato David Logan, che è rimasto in campo solo 18′ ed ha chiuso con due soli tiri, sbagliati, dalla distanza di 6,75 e nessuna conclusione da 2 punti e dalla lunetta.

Le due squadre hanno poche ore per rifiatare, perché domani sera torneranno in campo a Sassari, dove si potrebbe ipotecare la serie o riaprire i giochi alla vigilia del ritorno al Forum di Assago, dove si giocherà gara 5 (l’eventuale gara 6 si giocherebbe a Sassari, l’eventuale gara 7 nuovamente a Milano).

Questa sera, alle 20.00, a Venezia, è in programma gara 2 tra Umana Reyer Venezia e Grissin Bon Reggio Emilia, con la squadra di casa avanti 1 a 0.

 

Dinamo Banco di Sardegna SS Vs Orlandina Basket Capo D'Orlando Al 4° City Of Cagliari Nella foto con la palla in mano J.Flynn contrastato da Edgar Sosa :D.