19 April, 2024
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La valorizzazione della produzione agricola sarda e i mercati internazionali. Il tutto passando per l’attività cooperativistica che mette assieme produzione e distribuzione, logistica e managerialità. Ossia un rilancio del settore imprenditoriale e produttivo che passi per la costituzione di un’assiste dell’agroalimentare sarda. Questi i punti fondamentali dell’affollata assemblea regionale dell’agroalimentare che si è svolta questa mattina a Cabras a Peschiera Pontis e cui hanno partecipato oltre 80 cooperative della Sardegna.

«Associamo 105 cooperative di tutti i settori del comparto agroalimentare sardo – ha spiegato nel corso della relazione iniziale Daniele Caddeo, direttore generale della Legacoop Sardegna – 1.200 occupati e un fatturato complessivo che sfiora i 350 milioni di euro. Ecco perché il settore dell’agroalimentare sardo è uno dei più viva i e attivi dell’intero scenario dell’agroalimentare sardo.»

Un dato significativo se si considera che a livello nazionale Legacoop associa 1.071 coop attive con 228.789 soci, 27.310 addetti e un fatturato di oltre otto miliardi di euro.

Nel corso dell’assemblea, un passaggio importante sulla crisi che ha falcidiato l’economia isolana.

«La nostra anima, agricola e industriale ci fa ritenere che l’attuale crisi del settore primario sia tra le peggiori degli ultimi tre anni – ha aggiunto Caddeo – possiamo però affermare che le cooperative Legacoop sono riuscite nella difficile impresa di aumentare il proprio fatturato e il numero di occupati: si è passati dai 918 del 2013 ai 1068 del 2014 per arrivare ai 1200 del 2015.»

Si è parlato anche dell’Alleanza cooperative italiane che «in Sardegna sta cominciando a fare i primi passi». Dal direttore di Legacoop anche un appello affinché ci sia l’istituzione del «tavolo settore ovi-caprino al ministero dell’agricoltura». Non è mancato un passaggio sul ruolo delle istituzioni regionali. «La forte accelerata nella spendita delle risorse POR 2007/2013, in questo anno e mezzo , credo sia un risultato politico importante. Passiamo dalla mancata spesa dei 66 milioni di euro spesi nel precedente settennio a quella che si sta chiudendo di 7,8 milioni di euro».

Gabriele Chessa, responsabile del dipartimento pesca della Legacoop agroalimentare ha rimarcato i positivi risultati raggiunti “dal settore” e invocato la predisposizione di un piano nazionale «in cui si possa parlare di nuovo di pesca, del suo valore e della sua centralità strategica». Per Chessa è necessario, anche nella pesca «fare un salto di qualità, come ha fatto oggi il consorzio Pontis». «Legacoop – ha aggiunto – completa, con questo settore, i suoi ambiti, cercando di valorizzare la filiera ittica».

L’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, ha fatto il punto sull’aspetto del lavoro svolto dalla Regione per il settore agricolo e quello della pesca, inoltre ha rimarcato l’importanza dei programmi finalizzati alle diverse realtà.

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Una delegazione cinese ha incontrato oggi, con i dirigenti della Legacoop Sardegna, i rappresentanti della 3A di Arborea. L’incontro rientra nel programma di interscambi e collaborazione internazionale promosso da Legacoop con l’associazione China to Sardinia che ha visto in Sardegna la delegazione orientale visitare anche la Cantina sociale di Oliena. «Questa iniziativa – spiega Claudio Atzori, presidente di Legacoop Sardegna – rientra nel programma di interventi promossi da Legacoop che prevede la valorizzazione del settore agroalimentare nell’export». A visitare lo stabilimento  di Arborea la delegazione composta da un rappresentante della Camera di Commercio italo cinese, due della Air China, dieci operatori e giornalisti della Televisione di Stato cinesi, rappresentanti di Tour operator, due responsabili della Bank of China, uno dell’Industrial Commercial Bank of China, uno della Construction Bank of China, un rappresentante della Huawey cellulari, rappresentanti della Chinatoitaly, Huawei e Barberio Corporation.

Nel corso dell’incontro con la delegazione orientale, Francesco Casula, direttore generale della 3A, ha spiegato che l’azienda, che occupa trecento persone, ha come obiettivo quello di “migliorare e produrre latte in maniera sostenibile per allevatori e dipendenti e consumatori».

Da tempo la Legacoop Sardegna ha deciso di puntare sull’export in oriente. Ed è proprio in quest’ambito più complessivo che rientra anche l’appuntamento di oggi. «L’iniziativa odierna rafforza ulteriormente l’idea della cooperazione come momento aggregante con grosse potenzialità di sviluppo soprattutto nei mercati esteri – ha spiegato Daniele Caddeo, direttore generale Legacoop -. La Tre A può essere nel comparto agroalimentare sardo quell’esempio di aggregazione e di sviluppo che deve animare gli altri settori produttivi dell’agroalimentare».

All’incontro con i rappresentanti della delegazione cinese, era presente anche l’assessore regionale all’Agricoltura Elisabetta Falchi.

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E’ un bilancio in crescita quello delle coop impegnate nel settore vinicolo della Sardegna che dall’isola guardano con maggiore attenzione i mercati esteri soprattutto a quelli asiatici. Ad illustrare questi cambiamenti sono stati i dirigenti di Legacoop Sardegna nel corso di un’iniziativa che si è tenuta alla Cantina del Rimedio a Oristano, e a cui hanno partecipato anche l’assessore regionale dell’agricoltura, Elisabetta Falchi, e la responsabile nazionale del settore vini agroalimentare di Legacoop, Valentina Sourin.

A indicare i numeri del settore “in crescita” è stato il direttore di Legacoop Daniele Caddeo che, nella relazione introduttiva ha spiegato che Legacoop conta “1.500 soci, 120 occupati, 9 milioni di bottiglie prodotte e fatturato che supera i 30 milioni di euro” per il settore vitivinicolo. Ricordando che la Sardegna ha una produzione di vino pari a 750mila ettolitri, con una percentuale dell’1,6 per cento di quella nazionale, il direttore di Legacoop ha ricordato che il punto di forza e su cui è necessario puntare è quello dell’esportazione. «In questo settore notiamo un più 4 per cento – ha spiegato – con i vini spumanti che fanno da traino e il vino imbottigliato che guadagna terreno». Nei vini imbottigliati «Usa e Canada crescono del 17 per cento e del 10 per cento, mentre nel segmento spumanti ci sono risultati anche più alti». Nel Regno unito poi si registra un “più 50 per cento”«Il mercato in cui si sta spingendo di più è in Asia e in Cina».

Dal direttore di Legacoop anche un’esortazione alle istituzioni affinché ci siano maggiori «controlli verso le aziende beneficiarie di misure economiche si sostegno». Claudio Atzori, presidente di Legacoop Sardegna ha detto che «finalmente il Psr e la struttura regionale hanno portato la cooperazione al centro dello sviluppo dei settori agroalimentari». Valentina Sourin, responsabile tecnico settore vini Legacoop agroalimentare, ha spiegato soprattutto i meccanismi e gli strumenti previsti dal sistema comunitario proprio relativi al settore vinicolo, compresa la predisposizione del cosiddetto “testo unico del vino” in cui si cerchi di “semplificare le norme che regolano il settore”. Riccardo Barbieri ha spiegato difficoltà e problematiche che riguardano il sistema economico finanziario del settore.

L’assessore regionale dell’agricoltura, Elisabetta Falchi, ha ricordato l’importanza programmazione. L’assessore ha poi rimarcato l’importanza dei mercati esteri e gli strumenti messi a disposizione dalla Regione per sostenere gli investimenti alle aziende agricole. Un passaggio dell’intervento dell’assessore ha riguardato poi i bandi. «Ci saranno i bandi a sportello – ha spiegato – un bando è aperto e resta aperto un anno e mezzo e non si dovrà più rincorrere una scadenza».

Vigneti Is Solinas 26