29 April, 2024
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Il prossimo 5 novembre, Carbonia ospiterà un incontro scientifico dedicato alla “malattia di Parkinson”. Nella Sala Astarte (fianco Sezione di Storia Locale) della Grande Miniera di Serbariu si terrà il convegno “Parkinson parliamone insieme”, organizzato dall’Associazione Parkinson Sardegna con il Policlinico Universitario Duilio Casula – Centro Parkinson edisturbi del movimento e la collaborazione del Comune di Carbonia.

Di seguito il programma completo di “Parkinson parliamone insieme”:

9.30 – registrazione partecipanti

10.00 – apertura dei lavori e saluto ai pazienti

10.10 – Sindaco Paola Massidda

Organizzatore locale dell’evento Roberto Ledda

Presidente Associazione Parkinson Sardegna Raimondo Pala

10.30 – saluto e presentazione dell’evento scientifico – Dott. Antonino Cannas

10.45 – Cos’č la malattia di Parkinson e cosa sono i parkinsonismi – Dott. Paolo Solla

10.55 – I sintomi motori e le loro fluttuazioni nella malattia di Parkinson – Dott. Mario Mascia

11.05 – I sintomi non motori della malattia – Dott.ssa Rita Farris

11.15 – Aspetti cognitivi della malattia – Dott.ssa Daniela Ciaccio

11.25 – Terapie: oggi e domani – Dott. Antonino Cannas

11.30 – Testimonianza libere di pazienti

12.00 – Microfono aperto ai pazienti e ai loro familiari.

I Neurologi del Centro per lo studio e la cura della malattia di Parkinson del Policlinico Universitario sono disponibili per discutere e rispondere alle domande.

13.30 – chiusura lavori

Per l’occasione sarà possibile visitare il Museo del Carbone e la galleria sotterranea (sempre all’interno della Grande Miniera di Serbariu) al prezzo scontato di 6 euro.

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Fabrizio_Bandino

Il laser è efficace per la cura dei tumori alla gola a tutte le età. La tecnica utilizzata al Policlinico Duilio Casula è stata al centro di uno studio di Fabrizio Bandino, un giovane specializzando nella Clinica di Otorino, (diretta dal professor Roberto Puxeddu), che a Dubai ha avuto il primo premio, sbaragliando la concorrenza di medici e ricercatori arrivati da altri 18 paesi del mondo.

Il medico, al terzo anno di specializzazione in Otorinolaringoiatria, seguito dal professor  Puxeddu, si è aggiudicato il primo posto con lo studio “Transoral CO2 laser tratment for glottic carcinoma in young and elderly patient: experience on a series of 248 patientis” (F. Bandino, F. Carta, G. Addari, A. Olla, G. B. Sambiagio, N. Chuchueva, C. Gerosa, R. Puxeddu).

Scopo dello studio era verificare se, e in che modo, l’età del paziente e la localizzazione del tumore potessero negativamente influenzare la prognosi dei malati con diagnosi di carcinoma glottico, uno dei più comuni tumori maligni delle vie aero-digestive superiori, trattati con microchirurgia Laser CO2 trans-orale dal professor Puxeddu.

Lo studio ha confermato che questa opzione terapeutica rappresenta un’efficace e riproducibile procedura per il trattamento di pazienti di tutte le età con diagnosi di carcinoma della laringe.

L’evento ha ospitato la più grande Conferenza di Otorinolaringoiatri europei e del Medio Oriente e ha offerto la piattaforma ideale per il networking e la condivisione delle conoscenze nel mondo Otorinolaringoiatra e Audiologico.

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FOTO_CONFERENZASTAMPA_APP

L’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari sempre più smart su smartphone e tablet grazie alla nuovissima app che consentirà con un click di prenotare le visite on line, scaricare i referti, consultare in tempo reale i tempi di attesa in Pronto Soccorso e tanto altro ancora. Prestissimo sarà possibile anche scaricare anche radiografie, ecografie, tac e risonanze e inviarle al proprio specialista via mail in pochissimi secondi. L’app è stata presentata questa mattina al Policlinico Duilio Casula da Giorgio Sorrentino, direttore generale dell’Aou di Cagliari; Andrea Casanova, responsabile Sistemi informativi Aou; Gabriele Abbagnara, responsabile Area Commerciale Tim per la Pubblica Amministrazione Locale di Lazio, Sardegna, Abruzzo e Molise; Giulio Verlicchi, Area Manager Tim per la Sardegna e Gianni Sulas, Key account manager Tim per la Pubblica amministrazione della Sardegna.

L’app è scaricabile su app store e google play gratuitamente e rivoluziona il rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione. «L’innovazione digitale – ha detto Giorgio Sorrentino – deve sempre essere al servizio degli utenti. Ecco perché abbiamo deciso di fornire a tutti uno strumento che permetterà di avere tanti servizi in mobilità. Essere a portata di click significa rendere la vita più semplice ai nostri pazienti e ai loro familiari, non costringerli ad andare in ospedale se non quando è davvero necessario.»

«Insomma – ha aggiunto Giorgio Sorrentino – vogliamo rendere il paziente davvero protagonista: interagirà con noi, ci darà consigli e in tempo reale usufruirà dei nostri servizi sanitari. Il dialogo tra cittadini e pubblica amministrazione è una condizione fondamentale per migliorare i servizi, renderli sempre più smart, facili e semplici da utilizzare. Senza più perdite di tempo.»

L’app è stata realizzata da TIM con il suo partner tecnico Dromedian. Gabriele Abbagnara responsabile Area Commerciale TIM per la Pubblica Amministrazione Locale di Lazio, Sardegna, Abruzzo e Molise, è soddisfatto della partnership con l’Azienda Ospedaliero Universitaria di Cagliari: «Lo sviluppo delle app è condizione indispensabile nell’avvicinare i cittadini ai servizi evoluti offerti dalla Pa e nello specifico all’utilizzo della tecnologia nel settore della Sanità‎. Questo sviluppo deve essere accompagnato da un’adeguata base infrastrutturale. TIM accompagna attivamente la Pubblica Amministrazione con il proprio piano di investimenti nelle reti fisse e mobili di nuova generazione, partecipando allo sviluppo della digitalizzazione e dei nuovi servizi».

«L’obiettivo dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari – ha concluso Giorgio Sorrentino – è quello di semplificare la vita al cittadino, di venire incontro alle esigenze dei nostri pazienti rinnovandoci continuamente, grazie a una tecnologia sempre al passo con i tempi. La sfida della nostra azienda  è marciare assieme ai nostri pazienti per offrire loro una sanità e un’accoglienza di qualità.»

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Giorgio Sorrentino

L’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari si fa sempre più smart: d’ora in poi sarà possibile accedere a tantissimi servizi, prenotare le visite e scaricare i referti semplicemente utilizzando smartphone e tablet. Il direttore generale Giorgio Sorrentino presenterà l’app in conferenza stampa domani, giovedì 29 settembre 2016, alle 10.30, nella saletta delle conferenze stampa nella direzione medica del Policlinico Duilio Casula.

Parteciperanno anche Andrea Casanova, responsabile Sistemi informativi Aou, Gabriele Abbagnara responsabile Area Commerciale Tim per la Pubblica Amministrazione di Lazio, Sardegna, Abruzzo e Molise, Giulio Verlicchi Area Manager Tim  e Gianni Sulas, Key Account Manager Tim per la Pubblica amministrazione della Sardegna.

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In linea con la media nazionale e decisamente meglio della media sarda. Anche la comparazione sui parti cesarei primari conferma la qualità delle cure e dell’assistenza dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari e della sua Clinica di Ostetricia e Ginecologia diretta dal professor Gian Benedetto Melis. Nel report del piano nazionale esiti, la struttura del Policlinico Duilio Casula ha una percentuale di tagli cesarei primari del 26.24% contro il 32,6 per cento della media sarda. Un risultato eccellente celebrato questi giorni a Cagliari da Michael Robson del National Maternity Hospital di Dublino, autore della classificazione utilizzata in tutto il mondo e ospite d’onore al Corso teorico pratico sul ricorso al taglio cesareo”, organizzato presso il Policlinico dalla dottoressa Alessandra Meloni con il professor Gian Benedetto Melis in occasione del Congresso nazionale “Dalla cura all’aver cura della donna nell’Universo tecnologico della Ginecologia e Ostetricia”, che ha portato a Cagliari, luminari e scienziati più importanti d’Italia e d’Europa, con la collaborazione della professoressa Piera Poletti e del professor Salvatore Dessole.

«Il corso – hanno spiegato Gian Benedetto Melis e Alessandra Meloni – ha offerto l’opportunità ai partecipanti di cogliere appieno il significato e il valore della Classificazione in 10 gruppi di Robson dalla stessa voce del suo ideatore. Michael Robson ha sottolineato l’importanza di considerare le categorie dei tagli cesarei come punto di partenza nella comprensione dei processi e degli eventi che conducono al taglio cesareo e che i cardini dell’assistenza si fondano sulla qualità e la sicurezza. Qualità e sicurezza sono ciò cui aspirano gli operatori e i cittadini, direttamente correlati agli outcomes cioè la guida dei processi di cura ed umanizzazione.»
Michael Robson ha inoltre raccomandato, come proposto nella dichiarazione dell’OMS del 2015, che il numero dei tagli cesarei non debba più essere considerato in sé, troppo alto o troppo basso, ma sia necessario valutarne gli esiti. La classificazione consente la comparazione dei dati della propria attività con quelli precedenti e futuri, relativi allo stesso punto nascita, a punti nascita di diverse aree geografiche e dalla cui analisi possono emergere differenze epidemiologiche, culturali e gestionali. Classificare i tagli cesarei secondo una classificazione universale non significa, dunque, solo identificare delle categorie ma adottare un diverso modo di pensare.
Dal confronto con Antonello Antonelli, coordinatore del Servizio Qualità dell’assessorato della Salute e dei Servizi sociali della Regione, conclude Alessandra Meloni, «è emersa l’assoluta importanza dell’uniformità, accuratezza e qualità dei dati come base  per ottenere risultati comparabili, che rispettino la realtà clinica e che consentano un audit continuo sulla modalità del parto e sulla salute materna e neonatale».
Michael Robson si è complimentato con il gruppo di lavoro per la passione, la competenza ed il gioco di squadra emersi durante il corso.

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Da oggi le pazienti della Clinica di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico Duilio Casula, al terzo piano del Blocco Q, hanno un centro ricreativo e multimediale. Una vera e propria zona relax dove le donne potranno leggere, ascoltare audiolibri o vedere film e documentari.  L’aula è stata inaugurata questa mattina dal commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Giorgio Sorrentino, dal direttore sanitario Nazzareno Pacifico e dal direttore della Clinica di Ostetricia e Ginecologia dell’Aou di Cagliari, Gian Benedetto Melis, che ha fortemente voluto e promosso questa splendida iniziativa.

È stato un commosso taglio del nastro: l’aula è stata intitolata ai medici Donatella Alberghina e Sergio Licheri, scomparsi prematuramente appena un anno fa. Il centro sarà animato dalla Fondazione Benessere Donna Onlus che da tempo collabora con l’Aou. Il reparto di Clinica di Ostetricia e Ginecologia dell’Aou di Cagliari è il primo in Sardegna non solo nei numeri (quasi 2mila parti all’anno) ma anche per le tecniche, la sicurezza, la qualità delle cure e l’ospitalità.

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Da mercoledì 13 a sabato 16 luglio il centro congressi del T-Hotel, Cagliari – ospita il congresso nazionale “Dalla cura all’aver cura della donna nell’universo tecnologico della ginecologia e ostetricia”. Il “Corso teorico pratico sul ricorso al taglio cesareo, classificazione di Robson e analisi dati” si tiene il 13 luglio dalle 9.00 alle 12.30, nell’aula della direzione sanitaria del Policlinico “Duilio Casula” di Monserrato, precede i lavori congressuali.

Al corso – teso a fornire presupposti clinici, metodologici e interpretativi della classificazione in 10 gruppi dei tagli cesarei di Robson – prende parte lo specialista chi li ha ideati, Michael Robson. Docente e ricercatore di fama mondiale, il professor Robson – Consultant obstetrician and gynaecologist al National maternity hospital di Dublino, riferimento clinico e scientifico per l’Organizzazione mondiale per la Sanità – tiene una lectio magistralis. Tra i relatori anche Piera Poletti (responsabile Centro ricerca formazione, Padova; docente Master universitari; collaboratrice ministero Salute) e Antonello Antonelli (coordinatore “Qualità dei servizi sanitari”, direzione generale assessorato regionale Sanità). Il corso – max. 50 partecipanti – è dedicato a medici, ostetriche, personale amministrativo e rappresentanti dei media. Le iscrizioni si effettuano su scheda scaricabile da www.kassiopeagroup.com, da inviare per e-mail a barbarapanico@kassiopeagroup.com. I lavori, moderati dagli specialisti Salvatore Dessole e Alessandra Meloni, sono introdotti da Gian Benedetto Melis.

Da giovedì 14 a sabato 16 luglio al T-Hotel si dibatte di “Umanizzazione, scienza e tecnologia: un legame vincente nei diversi scenari della ginecologia e ostetricia” ad “Aver cura e curare il dolore al femminile”, “Dallo screening alla terapia dei tumori ginecologici” fino a “La donna tra tradizione ed innovazione: la veduta dell’antropologo e dell’artista di teatro” sono fra le tematiche del congresso nazionale “Dalla cura all’aver cura della donna nell’universo tecnologico della ginecologia e ostetricia”. I lavori curati dallo staff di Gian Benedetto Melis, ordinario ginecologia e ostetricia ateneo di Cagliari. Tra i temi al centro del congresso “La salute dell’individuo dalla vita intrauterina”, “Il travaglio di parto senza dolore. Che mezzi abbiamo? Quali risultati?”, “L’allattamento al seno: risvolti sulla salute psico-fisica della madre e del bambino”, “L’endometriosi: patologia dai mille volti clinici e personali. Dall’impatto emotivo della diagnosi alla cura e all’aver cura del dolore”, “Patologie benigne e maligne dell’apparato genitale”, “La diagnosi ecografica e radiologica preventiva e di supporto per le cure mediche e chirurgiche”, “Fertilità e Sterilità: dalla Fivet alle tecniche attuali” fino a “La cinquantenne di oggi: quanto la carenza ormonale incide sulla salute e sul dolore della donna. Quali i mezzi per curarla e averne cura”.

Il congresso è presieduto, oltre che dal professor Melis, da Salvatore Dessole (Sassari). I vice presidenti sono Pier Luigi Cherchi (Sassari), Antonio Macciò (Cagliari) e Bruno Piras (Cagliari). La segreteria scientifica è composta da Anna Maria Paoletti (Cagliari) e Giampiero Capobianco (Sassari).

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Giorgio Sorrentino.

Giorgio Sorrentino.

Oliviero Rinaldi, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, assumerà nelle prossime settimane un importante incarico al vertice di una grande azienda sanitaria del Nord Italia. Per questo motivo, il direttore sanitario ha comunicato al commissario straordinario dell’Aou, Giorgio Sorrentino, di non poter accettare l’eventuale rinnovo dal 1 luglio 2016. 

«Oliviero Rinaldi non è solo un grande professionista – dice Giorgio Sorrentino – ma è uno di noi. È un amico e un instancabile lavoratore. Siamo felici per i suoi successi professionali e al tempo stesso ci dispiace che ci lasci. Perché è anche grazie all’impegno di Rinaldi che la grande famiglia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari ha portato a casa importanti successi sul fronte dell’innovazione e del miglioramento della qualità dei percorsi diagnostico assistenziali.»

Il Policlinico Duilio Casula, ricorda Sorrentino, «è ormai punto di riferimento per la sanità di tutta la Sardegna, centro di riferimento del sud dell’Isola. Entro l’anno inizieranno i lavori per i nuovi Blocchi R che di fatto raddoppieranno la struttura ed entro ottobre completeremo l’apertura del Pronto Soccorso con il trasferimento dall’Ospedale Civile delle Medicine, dell’Emodinamica, della Cardiologia e dell’Unità Coronarica. Il San Giovanni di Dio, invece, proseguirà nella sua trasformazione in ospedale di giorno e un rilancio del presidio anche in chiave culturale».

«A Oliviero Rinaldi – conclude Sorrentino – vanno un ringraziamento di cuore e non formale per lo splendido lavoro svolto. Chi entra nell’Aou può magari trasferirsi altrove per questioni professionali, ma resta sempre all’interno della nostra grande famiglia.»

Oliviero Rinaldi ha inviato un videomessaggio ai pazienti e ai dipendenti dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari: «Con Giorgio Sorrentino abbiamo fatto tantissime cose in questo anno e mezzo – dice il direttore sanitario – e vi porterò tutti nel cuore: perché Cagliari e la Sardegna non si dimenticano ma l’Azienda ospedaliero universitaria si ama».

https://www.youtube.com/watch?v=uFKqucrx7L8&feature=youtu.be

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Trenta persone condannate al lavoro di pubblica utilità o che godranno del procedimento sospeso con messa alla prova, effettueranno nei prossimi tre anni, il loro servizio in favore della collettività nei due presidi dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, dunque al San Giovanni di Dio e al Policlinico Duilio Casula. È quanto prevedono il protocollo d’intesa e la convenzione firmati dal commissario straordinario dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino, dal presidente del Tribunale di Cagliari, Mauro Grandesso Silvestri, e da Rossana Carta, dirigente dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna  (Uepe) di Cagliari, Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Oristano e Ogliastra.

«Si tratta – spiega Giorgio Sorrentino – di un accordo che ha lo scopo di dare impulso ad azioni volte a favorire percorsi di inclusione sociale nei confronti delle persone sottoposte a misure alternative alla detenzione, finalizzate all’espletamento di attività di volontariato. Noi crediamo che, grazie a queste iniziative, davvero possiamo fare tantissimo sul fronte dell’inclusione sociale. Crediamo molto nella collaborazione con i magistrati e con gli uffici del ministero della Giustizia e vogliamo dare il nostro contributo.»

Soddisfatta, Rossana Carta, dirigente dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna  (Uepe) di Cagliari, Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Oristano e Ogliastra: «Si tratta di una risorsa per i cittadini, condannati e imputati, che attraverso un procedimento di risocializzazione e di un percorso in lavoro di pubblica utilità, saranno attori di buone azioni. Dunque, si ottengono diversi risultati: l’esecuzione della pena, ma anche garanzia di sicurezza per la società, perché il condannato e l’imputato non incorrerà più in comportamenti di reato».

Le persone ritenute idonee per il percorso di volontariato svolgeranno  attività amministrative e tecniche, ma anche ogni altra attività di lavoro di pubblica utilità connessa alla professionalità degli interessati e alle finalità dell’Azienda. Per ciascuno verrà redatto un progetto che contempli l’attività di volontariato, il luogo in cui si svolge, il numero di ore e le modalità. Per ogni persona inserita è prevista la presenza di un referente che lo affianchi  nel percorso, lo supporti nello svolgimento del compito affidatogli e mantenga i rapporti con l’Ufficio esecuzione penale esterna.

L’inserimento nell’attività dovrà essere preceduto da un colloquio con il referente dell’Aou e sarà  redatta una scheda di presentazione, in cui verrà specificato anche l’impegno al fine di poter collocare al meglio le persone all’interno dell’Azienda. 

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Porte aperte al Blocco Q, nel reparto di Ginecologia e Ostetricia del Policlinico nella settimana dell’Open Week (22-28 aprile) degli ospedali “Bollino rosa”. E dato che la struttura diretta dal professor Gian Benedetto Melis è la prima in assoluto in Sardegna e tra le prime in Italia e in Europa, la settimana si svilupperà con diversi appuntamenti ed eventi dedicati alle donne.

Si pare oggi, mercoledì 20 aprile con l’incontro su “Accompagnamento alla Nascita” (dalle 17.00-19.00, Cittadella Universitaria Monserrato, Aula D piano terra, Asse Didattico Uno, con la dottoressa Francesca Congia).

Venerdì 22 si parla di “Sportello Endometriosi” (dalle 16.00 alle 18.00, Sala Riunioni Clinica Ostetrica e Ginecologica – Blocco Q, piano III) sempre con la dottoressa Francesca Congia.

Martedì 26 dalle 11.00 alle 13.00 si parla di “Salute della Donna in Epoca Preconcezionale” con la professoressa Anna Maria Paoletti (Sala Riunioni Clinica Ostetrica e Ginecologica – Blocco Q, piano III). Di pomeriggio (dalle 15.00 alle 16.00) “Visita alle Sale Parto” con la  dottoressa Alessandra Meloni e le ostetriche (Sale Parto Clinica Ostetrica e Ginecologica – Blocco Q, piano III). Dalle 17.00 alle 19.00 (Aula Direzione Medica P.O. Duilio Casula – Blocco C, Ingresso 3, piano I) incontro aperto dedicato alle neomamme: si parlerà di “Allattamento al Seno” con le dottoresse Consuelo Ennas e Irene Zuddas.

Mercoledì 27 si parla di “Contraccezione” con la professoressa Anna Maria Paoletti (dalle 11.00 alle 13.00, Sala Riunioni  Clinica Ostetrica e Ginecologica – Blocco Q, piano III. Dalle 17.00 alle 19.00, invece, la dottoressa Francesca Congia dialogherà con le donne su  un tema importantissimo: l’accompagnamento alla nascita (Cittadella Universitaria Monserrato, Aula D piano terra, Asse Didattico Uno).

Venerdì 29, infine, “Menopausa e sue Problematiche” sarà il tema che verrà affrontato dalla professoressa Anna Maria Paoletti : appuntamento dalle 11.00 alle 13.00, nella sala Riunioni  della Clinica Ostetrica e Ginecologica – Blocco Q, piano III.