19 March, 2024
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Al via domani, a Nuoro, per i Seminari Jazz, quest’anno al significativo traguardo della trentesima edizione. La scuola civica di musica intitolata ad Antonietta Chironi, ideatrice e cofondatrice, insieme a Paolo Fresu, nel 1989, dell’iniziativa organizzata dall’Ente Musicale di Nuoro, apre i battenti domani (martedì 21 agosto) ad allievi e docenti, dopo che diversi appuntamenti hanno già fatto da preludio all’avvio delle lezioni nei giorni precedenti. I corsi hanno raggiunto con più di un mese di anticipo il numero massimo di iscritti: ben 152, provenienti anche dall’estero (in tutto sono dodici i paesi idealmente rappresentati). Ad attenderli nelle aule in via Mughina ci saranno gli insegnanti in cattedra da quattro edizioni a questa parte, cioè da quando Paolo Fresu, dopo cinque lustri, ha passato il timone della direzione artistica a Roberto Cipelli, in cattedra fin dalla nascita dei seminari: con lo stesso pianista cremonese (teoria e armonia jazz le sue materie), ne fanno parte Emanuele Cisi (sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Dado Moroni (pianoforte e tastiere), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Salvatore Maltana (basso elettrico), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (pianoforte e tastiere) e Enrico Merlin (storia del jazz), più Angelo Lazzeri, “in prestito” dal corpo docente dei corsi invernali per la classe di chitarra (una delle più affollate insieme a quella di canto). Tutti musicisti di vaglia così come Peter Bernstein e Paolo Angeli, titolari delle due masterclass che, come sempre, impreziosiscono il bouquet dell’offerta didattica: il chitarrista americano condurrà quella internazionale da giovedì 23 a sabato 25, mentre il sardo terrà la sua masterclass dedicata alla musica tradizionale venerdì 24 (alle 11.00 all’Auditorium del Museo del Costume).

Completa il programma dei seminari, per il quarto anno consecutivo, il corso per fonici con l’ingegnere del suono Marti Jane Robertson: da martedì 21 al successivo 28 agosto.

Come d’abitudine, varie borse di studio verranno assegnate al termine delle undici giornate di teoria e pratica del jazz: al migliore allievo di ogni classe di strumento per l’iscrizione gratuita alla prossima edizione di Nuoro Jazz; la borsa “Billy Sechi” (intitolata al batterista sardo scomparso tredici anni fa) per partecipare ai seminari di Siena Jazz; quella dedicata alla formazione del gruppo dei migliori allievi che avrà modo di esibirsi l’anno venturo in apertura di Nuoro Jazz e i altre occasioni, come il festival Time in Jazz di Berchidda; e, ancora, la borsa di studio all’allievo scelto dai docenti per partecipare all’annuale premio “Massimo Urbani” di Camerino riservato ai solisti jazz under 30.

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Si accende l’estate a Sant’Antioco con la grande musica italiana per la seconda edizione dell’Arena Fenicia Festival. Dopo il successo della prima edizione che ha già portato in piazza migliaia di spettatori nell’appuntamento 2017, sbarcano in Sardegna per il nuovo tabellone di eventi del Festival altri grandi artisti del panorama nazionale e non solo. Si comincia il prossimo lunedì 13 agosto con lo spettacolo del vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo Ermal Meta, poi a illuminare il palco inserito nella splendida cornice dell’Arena Fenicia, saranno il 1° settembre Francesco De Gregori, poi il giorno successivo (domenica 2 settembre) la Paolo Nonnis Big Band, mentre chiuderà la tre giorni di spettacoli il talentuoso rapper Gemitaiz l’8 settembre.

Anche quest’anno, dunque, tre grandi concerti per l’Arena Fenicia Festival che attende ancora una volta la grande partecipazione di pubblico e si candida a diventare un appuntamento fisso e un punto di riferimento per la grande musica nel Sulcis. L’Arena Fenicia Festival è promossa dal comune di Sant’Antioco ed organizzata dall’Associazione Enti locali per le attività culturali e di spettacolo, dal Circuito pubblico per lo spettacolo (Cps) e da Teatro&Musica, con il patrocinio della Regione Sardegna, della Fondazione di Sardegna e del ministero dei Beni e le attività culturali (mibact). Tra i partner dell’evento: Sardegna Concerti, Dado Srl, Viva Radio, Cocis e Sardinia Ferries. I biglietti per gli spettacoli sono acquistabili su Ticketone e Mail box Sardegna. Per agevolare l’ingresso anche ai disabili è stato allestito un accesso dedicato.

«Anche quest’anno il cartellone estivo degli eventi e dei concerti di Sant’Antioco è di assoluto livello. I grandi artisti che saliranno sul palco per la seconda edizione dell’Arena Fenicia Festival, rappresentano il clou di una stagione estiva che ogni anno è sempre più ricca – ha detto in conferenza stampa il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci – portare in città esponenti così importanti della musica italiana, in una cornice meravigliosa come l’Arena Fenicia che ha avuto un piccolo restyling e che pensiamo di portare avanti, è frutto del grande sforzo dell’Amministrazione comunale con la Giunta – sottolinea il primo cittadino – un impegno non solo economico, in linea con il nostro bilancio, ma anche di uomini e mezzi impegnati per tutti gli eventi estivi». L’obiettivo, per il sindaco «è quello di consentire alla comunità antiochense di proporsi come guida del territorio. Una comunità viva, capace di organizzare eventi di questa portata grazie a un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato – ha concluso Ignazio Locci – vogliamo continuare a investire su questo settore e continueremo a coltivare la nostra ambizione, quella di far crescere la città. Lo faremo con fiducia, voglia di divertirci e con grande impegno».

«Siamo soddisfatti per il calendario di grande livello proposto anche quest’anno e ringraziamo tutti coloro che sono impegnati nell’organizzazione degli eventi – ha detto l’assessore comunale con delega allo Sport, Turismo e Spettacolo, Roberta Serrenti – abbiamo voluto puntare su artisti che potessero abbracciare i gusti di tutti, dai più grandi ai più giovani, e proprio questi rispecchiano l’immagine di Sant’Antioco, una città viva e che anche quest’anno propone un’offerta culturale importante e diversificata». Secondo Lello Giua, direttore dell’associazione Enti locali, tra gli organizzatori dell’evento «già nella prima edizione l’Arena fenicia festival aveva dato grande soddisfazione di pubblico sia al territorio che all’amministrazione – ha sottolineato Roberta Serrenti – gli eventi di settembre, inoltre, permetteranno agli operatori di allungare la stagione estiva». Per Massimo Palmas, direttore artistico di Sardegna Concerti, «l’Arena Fenicia ha tutti i requisiti per diventare punto di riferimento del territorio e crediamo possa guardare ancora più alto con una manifestazione che diventi di respiro internazionale, i passi che si stanno facendo vanno in questa direzione e sia Sant’Antioco che il territorio e gli operatori che ci lavorano, hanno tutto per portare avanti una manifestazione che duri nel tempo».

“Non abbiamo armi Tour”. È la nuova produzione, in una ricca cornice scenografica, dello spettacolo del cantante nato in Albania e naturalizzato italiano. Anche davanti al pubblico di Sant’Antioco è atteso un variegato repertorio nel quale spiccano brani ormai entrati di diritto tra i “classici” della nuova musica d’autore italiana. Nato come componente dei gruppi ‘Ameba 4’ e ‘La Fame di Camilla’, a partire dal 2013 Ermal Meta intraprende la carriera da solista. Arrivano poi le consacrazioni tra cui il primo posto alla 68ª edizione del Festival di Sanremo in coppia con Fabrizio Moro con il brano “Non Mi Avete Fatto Niente”, il cui videoclip ha superato i 18 milioni di visualizzazioni e con cui partecipa (insieme a Fabrizio Moro), all’Eurovision Song Contest nell’Altice Arena di Lisbona, in Portogallo, dall’8 al 12 maggio scorsi. Per il suo terzo album da solista “Non Abbiamo Armi”, arriva il debutto al 1° posto della classifica di vendita con il suo nuovo album confermando i riconoscimenti che gli sono valsi, negli ultimi 5 anni: 8 dischi di platino e 7 ori.

Ad accendere i riflettori per il primo degli eventi in programma è Francesco De Gregori che salirà sul palco venerdì 1° settembre, a partire dalle ore 21 (costo d’ingresso 25 euro più prevendita). Il cantautore romano, molto amato dal grande pubblico italiano e internazionale, torna in Sardegna con l’unica data in programma nell’Isola per il suo “TOUR 2018”. La serie di concerti dell’artista partirà il 6 luglio dalla Cavea di Roma e lo vedrà impegnato sui palcoscenici delle più belle e prestigiose località italiane fino a settembre. Francesco De Gregori sarà accompagnato sul palco da Guido Guglielminetti al contrabbasso, Paolo Giovenchi alla chitarra, Alessandro Valle alla pedal steel guitar e Carlo Gaudiello al pianoforte per quella che rappresenta una formazione già sperimentata nel suo tour in Europa e negli Stati Uniti ma che rappresenta un’assoluta novità per il pubblico italiano. La scaletta prevede i grandi classici del suo ricco repertorio ma anche brani inediti e canzoni “mai passate alla radio” o, ancora, brani raramente eseguiti dal vivo negli ultimi anni. «Mi fa piacere quando il pubblico riconosce un pezzo dalle prime note – dice Francesco De Gregori – ma mi piace anche quel silenzio un po’ stupito che accoglie le canzoni meno conosciute. La bellezza del live è anche questa, la scaletta non deve essere scontata, bisogna mischiare le carte».

Per gli amanti del jazz l’appuntamento, con ingresso gratuito, sarà per domenica 2 settembre con il grande batterista Paolo Nonnis che guiderà la sua ‘Big Band’. Il maestro Paolo Nonnis è uno dei fiori all’occhiello della scena jazz italiana, uno dei pochi esempi di orchestre swing del Paese. Nato e cresciuto artisticamente in Italia Nonnis ha tra le sue prime influenze Gene Krupa, Joe Morello e Max Roach. Il batterista italiano ha suonato un’ampia varietà di musica nell’area di Los Angeles e nei primi anni ’80 ha diretto una big band rock. L’attuale ‘ensemble’ è di 15 elementi con sezione ritmica e fiati. Sul palco ci sarà insieme alla band, anche la cantante Francesca Corrias per un omaggio alle regine del jazz. L’orchestra guidata da Paolo Nonnis si ispira all’eredità delle Big Bands tra cui quella del leggendario Count Basie con cui proprio il batterista italiano collaborò durante la sua esperienza negli Stati Uniti. L’ampio repertorio spazia, tra i tanti, dai brani delle Big Band di Count Basie, Duke Ellington, a quelli di Frank Sinatra, fino alle musiche da film degli anni 50-60, pezzi che hanno fatto la storia della musica.

Dopo la partecipazione al Concertone del Primo Maggio 2018 a Roma e l’esibizione sul palco del Wired Next Fest sabato 26 maggio a Milano, arriva anche in Sardegna il talentuoso rapper Gemitaiz sul palco dell’Arena Fenicia di Sant’Antioco. La data antiochense (inizio ore 21.00, costo del biglietto 15 euro più prevendita) è inserita nel “Paradise Lost Live Tour” dell’artista napoletano, durante il quale il rapper presenta il nuovo disco di inediti intitolato: “Davide” (Tanta Roba Label/Universal Music Italia). Entrato direttamente al primo posto della classifica dei dischi e in quella dei vinili più venduti della settimana (certificazioni diffuse venerdì 28 aprile 2018 da Fimi/Gfk Italia), l’album di Gemitaiz sta riscuotendo grande successo come lo stesso rapper pronto a scaldare l’Arena Fenicia ed i suoi tanti fan sardi.

Ma in attesa dell’Arena Fenicia Festival di settembre, le serate a Sant’Antioco sono già animate dal ricco tabellone di eventi del Sulky festival. Dopo il bagno di folla nella passata edizione, anche quest’anno la manifestazione sta accendendo le serate a Sant’Antioco. Tre mesi, da giugno a settembre, dedicati ai tanti eventi rigorosamente gratuiti, adatti per tutti, grandi e piccoli. Al via lo scorso 21 giugno con l’Antico baule in “bruscus uomo forzuto”, spettacolo di giocoleria e cabaret e con il concerto soul blues del talento britannico della musica folk: Allison, il Sulky festival sta già riscuotendo grande interesse da parte dei cittadini e dei tanti turisti che stanno affollando le vie della città in queste serate estive. Tra gli altri appuntamenti andati in scena anche le esibizioni del ‘Teatro del Sottosuolo’ e ‘Teatro del Sale’; ma anche i concerti di strada con ‘Drum Circle’, ‘Dulche de Leche’ ed ‘Arrogalla’. Tra i prossimi appuntamenti spicca il concerto di Ermal Meta (il prossimo 13 agosto dalle ore 21.00), poi ancora musica con Alberto Sanna in ‘One Man Show’ (16 agosto) e altri eventi con Antico Baule’ (30 agosto) ed il ‘Circo Mano a Mano’ (6 settembre).

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Ha un valore speciale, quest’anno, l’immancabile appuntamento dell’estate con i Seminari Jazz di Nuoro: dal 21 al 31 agosto, l’iniziativa promossa dall’Ente Musicale di Nuoro taglierà infatti il traguardo della sua trentesima edizione. Un traguardo ragguardevole per quella che, nata quasi in sordina nel 1989 su invito della compianta Antonietta Chironi con il gruppo docente formato dal quintetto di Paolo Fresu (che avrebbe poi diretto i seminari per ben cinque lustri) e la partecipazione di trentasette allievi, anno dopo anno si è consolidata tra le realtà più rappresentative nel campo della didattica jazz in Italia. Lo dimostra anche il numero (e la composizione) degli allievi già confermati: più di centoventi (10 sardi, 115 in arrivo dalla penisola, 6 da Norvegia, Austria, Belgio, Germania, Inghilterra e Spagna), un numero ormai prossimo a un nuovo record di iscritti, dopo quello della scorsa edizione.

Anche stavolta, la formula dei seminari prevede undici giornate dense di impegni, tra lezioni teoriche e pratiche, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, sotto l’insegnamento di un corpo docente formato da musicisti di vaglia della scena jazzistica nazionale (alcuni dei quali, in passato, sono stati essi stessi allievi dei corsi nuoresi), coordinati dal direttore artistico Roberto Cipelli: oltre allo stesso pianista cremonese (teoria e armonia jazz le sue materie), ne fanno parte Emanuele Cisi (in cattedra per la classe di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Dado Moroni (pianoforte e tastiere), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Salvatore Maltana (basso elettrico), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (pianoforte e tastiere) e Enrico Merlin (storia del jazz), più la novità del chitarrista Angelo Lazzeri, già tra i docenti dei corsi invernali, qui “a rinforzo” di una delle classi che conta il maggior numero di iscritti (ben venticinque, come quella di canto).

L’offerta formativa è impreziosita anche quest’anno da due masterclass: come già annunciato, spetterà a Paolo Angeli il compito di condurre, il 24 agosto, quella dedicata alla musica tradizionale, mentre sarà un altro chitarrista, l’americano Peter Bernstein, a tenere la masterclass internazionale dal 23 al 27. Ritorna, infine, ed è la quarta volta consecutiva, il corso per fonici condotto dall’ingegnere del suono Marti Jane Robertson: dal 21 al 28 agosto.

Varie borse di studio verranno assegnate, come ogni anno, al termine dei Seminari: c’è quella riservata al migliore allievo di ogni classe di strumento per l’iscrizione gratuita alla prossima edizione di Nuoro Jazz; c’è poi la borsa “Billy Sechi” (in memoria del batterista sardo scomparso nel novembre 2005) che offre invece la possibilità di partecipare ai seminari di Siena Jazz; ai docenti spetta poi anche il compito di scegliere un allievo da proporre come finalista all’annuale premio “Massimo Urbani” di Camerino riservato ai solisti jazz under 30, mentre un’altra borsa di studio immancabile è quella dedicata alla formazione del gruppo dei migliori allievi che avrà modo di esibirsi l’anno venturo in apertura di Nuoro Jazz.

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Ultimo appuntamento, questo fine settimana a Nuoro, con i corsi invernali di Jazz organizzati dall’assessorato della Cultura del Comune e dall’Ente Musicale di Nuoro: domani (sabato 21) pomeriggio (dalle 15.00 alle 19.00) e per l’intera giornata di domenica (dalle 10.00 alle 19.00), allievi e docenti dell’iniziativa didattica, quest’anno alla quindicesima edizione, si ritrovano alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi”, in via Mughina, per completare il percorso tracciato nei precedenti incontri dell’11 febbraio e del 10 e 11 marzo.

Sono quarantadue gli iscritti a questa sessione conclusiva dei corsi tenuti da Francesca Corrias (canto), Massimo Carboni (sassofono), Giovanni Sanna Passino (tromba), Salvatore Spano (pianoforte), Angelo Lazzeri (chitarra), Salvatore Maltana (contrabbasso e basso elettrico) e Gianni Filindeu (batteria), con il coordinamento del responsabile artistico Giovanni Agostino Frassetto.

In agenda anche un appuntamento extradidattico: domani sera (sabato), dalle 21.30, allievi e docenti suonano in jam session a S’Iscopile, il locale in via Brusco Onnis.

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Dopo la prima giornata di lezioni di domenica 11 febbraio, nuovo appuntamento a Nuoro, nel fine settimana, con i Corsi invernali di jazz, quest’anno alla loro edizione numero quindici. Una trentina gli iscritti che domani pomeriggio (sabato 10 marzo) si ritroveranno alle 15.00 (e fino alle 19.00) alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” (in via Mughina) per riprendere il percorso didattico con i loro insegnanti: Francesca Corrias (per le lezioni di canto), Massimo Carboni (sassofono), Giovanni Sanna Passino (tromba), Salvatore Spano (pianoforte), Angelo Lazzeri (chitarra), Salvatore Maltana (contrabbasso e basso elettrico), Gianni Filindeu (batteria) e il responsabile artistico dei corsi Giovanni Agostino Frassetto.

In serata, per allievi e docenti impegno extradidattico a S’Iscopile, il locale in via Brusco Onnis: in programma, a partire dalle 22.00, una jam session aperta al pubblico.

L’indomani, domenica 11 marzo, giornata intera di lezioni alla Scuola Civica di Musica: la mattina dalle 10.00 alle 13.00, e poi nel pomeriggio, dalle 15.00 fino alle 19.00.

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Gran finale, venerdì 1 settembre, a Nuoro, per il ventinovesimo Seminario Jazz: l’immancabile saggio-concerto degli allievi suggella le undici giornate di teoria e pratica jazzistica che li hanno visti impegnati alla scuola civica di musica Antonietta Chironi da martedì 22 agosto.

Un’edizione da record per l’iniziativa didattica organizzata dall’Ente Musicale di Nuoro con la direzione artistica del pianista Roberto Cipelli: quest’anno sono stati infatti ben centotrenta gli iscritti (novantacinque provenienti dalla penisola e nove dall’estero, da Francia, Turchia, Palestina, Belgio e Austria; il più giovane è un batterista di Merano, di dodici anni, il più anziano un pianista cagliaritano di settantasei) che hanno seguito le lezioni lezioni strumentali, di teoria e storia, di musica di insieme e prove aperte di gruppo, sotto la guida del gruppo docente dei Seminari nuoresi in cattedra da tre edizioni a questa parte: Emanuele Cisi (per la classe di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe, (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (per il corso di storia del jazz), Salvatore Maltana (basso elettrico) e Giovanni Agostino Frassetto (flauto, armonia e tecnica dell’improvvisazione), oltre allo stesso Roberto Cipelli (armonia) e a Dado Moroni e Salvatore Spano per il corso di pianoforte, dove si è raggiunto il numero più alto di iscritti, ben ventisette.

Per tradizione, il saggio/concerto finale di Nuoro Jazz è un evento articolato in vari momenti e diverse situazioni musicali che coinvolge in prima persona gli allievi, coadiuvati qui e là dai loro docenti e in stretta connessione con il luogo e gli spazi in cui va in scena. Quest’anno è la volta dell’area archeologica del nuraghe Tanca Manna, all’interno del moderno abitato del capoluogo barbaricino dove, a partire dalle 19.00, cominciando con una “processione” lungo il percorso archeologico, i musicisti si avvicenderanno in vari punti e su due palchi per i gruppi di musica d’insieme. In scaletta brani originali di ciascuno gruppo con un tema guida, un” leitmotiv” elaborato dalla classe di composizione di Salvatore Spano.

A precedere il saggio, come ogni anno, un altro appuntamento immancabile dell’ultima giornata del Seminario Nuoro Jazz: l’assegnazione di diverse borse di studio agli allievi più meritevoli: quella riservata al migliore allievo di ogni classe di strumento che consiste nell’iscrizione gratuita alla prossima edizione dei Seminari jazz di Nuoro; quella intitolata alla memoria del batterista cagliaritano Billy Sechi, che offre invece la possibilità di frequentare il seminario di Siena Jazz. C’è poi la borsa di studio che permette di partecipare come finalista al premio “Massimo Urbani” di Camerino e quelle destinate alla formazione del gruppo dei migliori allievi che l’estate prossima avrà modo di suonare, tra gli altri, al festival Time in Jazz di Berchidda e alla rassegna collegata ai seminari jazz di Nuoro, che nel 2018 taglieranno il traguardo delle trenta edizioni. Novità di quest’anno, infine, una borsa di studio per frequentare il Seminario jazz di Ponferrada, nel nord della Spagna,

Ora è già tempo di bilanci: «Oltre alla soddisfazione per il notevole numero di iscritti – commenta il direttore artistico Roberto Cipelli – sì è rivelata fantastica la masterclass di Kenny Barron, venuto qua con grande disponibilità, e poi la qualità dei concerti. Ma intanto siamo già proiettati verso le celebrazioni dell’anno venturo per il trentennale del Seminario Nuoro Jazz».

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Dirittura d’arrivo per il Seminario Jazz di Nuoro, che venerdì (1 settembre, a partire dalle 19.00) suggella la sua edizione numero ventinove con il consueto concerto-saggio finale che vedrà impegnati tutti gli allievi (affiancati, qui e là, da alcuni dei docenti), quest’anno in scena nell’area archeologica del Nuraghe Tanca Manna, all’interno del moderno abitato del capoluogo barbaricino.

Alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi”, mentre le attività didattiche (e in particolare le classi di musica d’insieme) sono volte alla preparazione di questo evento conclusivo, domani (giovedì 31 agosto) si completano altri due impegni collaterali alle lezioni: reduce dal concerto della sera prima al Teatro Eliseo, il pianista americano Kenny Barron, ospite speciale di questa edizione dei corsi nuoresi, tiene alle 15 la sessione conclusiva della sua masterclass; trenta minuti dopo, alle 15.30, parte invece l’ultimo dei “Quattro passi nel jazz” , la serie di incontri divulgativi, aperti al pubblico, del musicista e storico della musica del Novecento Enrico Merlin: tema del giorno, le donne nel jazz, una storia costellata non solo di cantanti come Billie Holiday e Ella Fitzgerald, ma anche di grandi strumentiste, da Mary Lou Williams all’International Sweethearts of Rhythm (un’orchestra degli anni ’40 composta esclusivamente da donne), da Carla Bley a Maria Schneider.  

In serata ultimo appuntamento nei cortili del Museo del Costume con la rassegna di concerti collegata al Seminario. Al centro dei riflettori, a partire dalle 21, il Collettivo Nuoro Jazz composto da Francesca Corrias alla voce, Massimo Carboni al sax tenore, Giovanni Sanna Passino alla tromba, Giovanni Agostino Frassetto al flauto, Salvatore Spano al pianoforte, Angelo Lazzeri alla chitarra, Salvatore Maltana al contrabbasso e Gianni Filindeu alla batteria: sono gli otto musicisti sardi che costituiscono il corpo docente dei Seminari Invernali che si tengono a Nuoro dal 2003, un’iniziativa nata come “ponte” tra un’edizione e l’altra dei Seminari estivi per estenderne, valorizzare e integrare il percorso didattico. Grazie alla possibilità di combinare differenti formazioni al suo interno, il collettivo affronta repertori e generi con riferimenti stilistici ad ampio spettro, riflettendo così nel suo interno le diverse anime del jazz contemporaneo. Nel concerto convivono dunque brani standard e composizioni originali, libera improvvisazione e arrangiamenti scritti, in un immaginario sonoro  che trova il suo più profondo significato proprio nel confronto, nella condivisione e nell’insieme.

 

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Trasferta a Orosei per la rassegna di concerti dei ventinovesimi Seminari Jazz, in pieno svolgimento a Nuoro, che domani sera (domenica 27) fa tappa nel paese sulla costa orientale sarda trovando anche quest’anno ospitalità nella consueta cornice dei cortili di Casa Cabras, grazie alla collaborazione dell’omonima associazione. Protagonista dell’appuntamento il quartetto Roundella della cantante Francesca Corrias (docente ai seminari nuoresi), del chitarrista Mauro Laconi, del contrabbassista Filippo Mundula e del batterista Gianrico Manca, una delle formazioni di punta del jazz in Sardegna, per l’occasione allargata alla preziosa partecipazione di un altro musicista sardo (ma da tempo trapiantato oltre Tirreno): il cagliaritano Luca M annutza, uno dei pianisti più apprezzati della scena jazzistica italiana, protagonista di numerosi progetti con artisti come Fabrizio Bosso, Max Ionata, Mario Biondi ed il gruppo High Five. Si comincia alle 21.00, con biglietto d’ingresso intero a dieci euro, ridotto a otto.

 

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Prendono il via martedì 22 agosto, a Nuoro, i Seminari Jazz, quest’anno alla loro edizione numero ventinove, in programma nel capoluogo barbaricino fino a venerdì primo settembre. Appuntamento di primo piano nel panorama nazionale della didattica jazzistica, i corsi organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro si presentano al taglio del nastro con un numero di iscritti da record: sono infatti ben centotrenta gli allievi (novantacinque dalla penisola e nove dall’estero, da Francia, Turchia, Palestina, Belgio e Austria; il più giovane è un batterista di Merano, di dodici anni, il più anziano un pianista cagliaritano di settantasei) che seguiranno le lezioni alla Scuola Civica di Musica in via Mughina. E saranno, come sempre, undici dense giornate di studio e pratica del jazz, tra lezioni strumentali, di teoria e storia, di musica di insieme e prove aperte di gruppo, sotto la guida del gruppo di insegnanti in cattedra da tre edizioni a questa parte, coordinati dal direttore artistico, il pianista Roberto Cipelli: Emanuele Cisi (per la classe di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Marcella Carboni (arpa jazz), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (per il corso di storia del jazz), Salvatore Maltana (basso elettrico) e Giovanni Agostino Frassetto (flauto, armonia e tecnica dell’improvvisazione), oltre allo stesso Roberto Cipelli (armonia) e a Max De Aloe, volto nuovo della passata edizione con il suo corso di armonica cromatica, cui affianca quest’anno quello di fisarmonica. Due docenti, Dado Moroni e Salvatore Spano, per le lezioni di pianoforte, dove si conta il più alto numero di iscritti, ben ventisette. Tanti, ventuno, anche gli allievi della classe di canto jazz e laboratorio vocale di Francesca Corrias.

 

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Mare e Miniere sabato 5 agosto, alle ore 21,00, in Piazza Municipio, a Iglesias, propone l’Andrea Ruggeri Ensemble con il progetto “Nativi”. Guidato dal batterista e compositore Andrea Ruggeri e composto da Francesca Corrias, voce, flauto; Gabriele Mitelli, tromba, flicorno; Francesco Ganassin, clarinetti, sax alto, ocarine, duduk; Elia Casu, chitarra elettrica, live electronics; Oscar Del Barba, pianoforte, fisarmonica; Giulio Corini, contrabbasso; Andrea Ruggeri, batteria, composizione, l’ensemble proporrà un inedito ed affascinante viaggio sonoro che prende le mosse dai Nativi Americani per estendersi ai nativi di ogni parte del mondo e di ogni epoca. Nativi in senso geografico e culturale ma anche in senso più universale: esseri umani uniti nella diversità, in un unico ma eterogeneo popolo terrestre, diversi nativi di un’unica e sacra vita. Da un tuffo immaginario nell’America del Nord precolombiana si può riemergere “contaminati” dal substrato culturale che si è formato fino ad oggi. Magari più consapevoli che, secoli e secoli prima della nascita degli Stati Uniti d’America e della musica, i Nativi già riempivano con i loro suoni lo spazio/tempo di quella terra; e forse più consapevoli che, attraverso la sintesi tra bene (musica e libertà) e male (colonialismo, schiavitù e discriminazione), l’essere umano riesce sempre a rinascere e a ri-creare un inestimabile patrimonio musicale sempre in mutazione.