25 April, 2024
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Prenderanno servizio lunedì primo luglio i quattro operatori della vigilanza che, sino al 30 settembre, si occuperanno di controllare l’area della Pelosa e la spiaggia. Nei giorni scorsi, per un importo di oltre 27mila euro, la ditta OL Securpol di Olbia si è aggiudicata la gara per l’affidamento del “Servizio di attività di controllo e vigilanza nell’ambito del compendio spiaggia de La Pelosa”.

A operare sulla strada e sulla spiaggia saranno in quattro, due per turno, e loro compito sarà anche quello di supportare la polizia locale e i barracelli. Il loro campo d’azione, nel rispetto dal regolamento sull’utilizzo dei litorali approvato a maggio dello scorso anno dal consiglio comunale, sarà il tratto di arenile che va dalla discesa di Maestrale alla spiaggia posta difronte all’isolotto della torre.

«La presenza degli steward alla Pelosaafferma il vicesindaco Angelo Schiaffino – è una delle novità offerte da questa amministrazione. Abbiamo richiesto l’obbligo di conoscenza della lingua inglese. Quasi certamente, il prossimo anno la gara sarà triennale e verrà allungato anche il periodo della loro presenza in spiaggia. Un servizio prima di tutto rivolto all’accoglienza e informazione per il turista

«Quest’anno, con l’avvio della stagione, riproponiamo il servizio avviato anche lo scorso annoafferma l’assessore del Turismo Francesca Demontis -. La passata stagione aveva avuto una durata inferiore ma i risultati, anche in virtù della collaborazione con gli altri attori coinvolti, era stato notevole. Ci aspettiamo una buona risposta, soprattutto da parte dei fruitori della spiaggia che hanno dimostrato un forte consenso per l’iniziativa avviata per l’utilizzo e la salvaguardia di questa splendida spiaggia

Dovranno controllare cosi che i bagnanti utilizzino gli asciugamani solo se posati su apposite stuoie che non raccolgano la sabbia. Quindi far rispettare le prescrizioni sul fumo che prevedono la possibilità di accendere la sigaretta soltanto su viale La Pelosa, sulle passerelle di accesso alla spiaggia nonché nelle immediate adiacenze delle apposite strutture posacenere installate e recanti lo stemma identificativo comunale.

Inoltre, potranno invitare i fruitori della spiaggia che stanno lasciando l’arenile a utilizzare le postazioni di risciacquo piedi installate all’uscita delle passerelle, per evitare l’asportazione della sabbia. Dovranno vigilare, inoltre, che nelle installazioni di risciacquo non vengano usati saponi o detergenti.

Sarà importante, inoltre, la vigilanza per il rispetto del divieto di transito sulle dune che in questi anni, grazie all’azione dell’amministrazione comunale che ha installato passerelle e barriere protettive, sono in gran parte “rinate”.

Gli operatori della vigilanza dovranno anche far rispettare la parte del regolamento che vieta l’utilizzo e l’asporto delle barriere a protezione delle dune, oltre che l’esercizio del commercio, compreso quello itinerante nonché l’esercizio di attività artigianali, artistiche e similari, sia in forma fissa che itinerante.

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Le spiagge delle Saline e della Pelosa sono libere dalla plastica, da quella abbandonata da quanti, distratti oppure no, l’hanno lasciata tra le dune, tra i cespugli o nascosta tra la sabbia. Questa mattina a “ripulire” gli arenili di Stintino ci hanno pensato i ragazzi delle scuole elementari e medie di via Lepanto e i tanti volontari e turisti che hanno risposto all’appello dell’amministrazione comunale.

L’occasione l’ha offerta la giornata di “Pulizia dei litorali”, il primo dei due appuntamenti con “Stintino Plastic free”, la campagna che vede il paese turistico che si affaccia sul golfo dell’Asinara impegnato nella promozione di buone pratiche per il rispetto dell’ambiente e del mare.

Alla casetta del progetto Life-Sterna, ai parcheggi delle Saline, gli assessori comunali Antonella Mariani, Pubblica istruzione, Francesca Demontis, Turismo, il vicesindaco Angelo Schiaffino con Martino Cugusi, consigliere con la delega all’Ambiente, e Marilena Gadau presidente del consiglio, hanno dato il benvenuto ai quasi cento studenti delle scuole stintinesi. Con loro le maestre e le professoresse che hanno contribuito all’iniziativa.

«Un appuntamento che abbiamo organizzato con due mesi di attenta preparazioneha detto Marilena Gadau e che ha visto coinvolto anche l’ufficio tecnico. Adesso puntiamo a interessare l’intero consiglio comunale con la presentazione di una proposta che preveda, entro il 2020, il divieto dell’utilizzo della plastica nei litorali del nostro comune.»

E durante le passeggiate dalle Saline sino a Pazzona e poi alla Pelosa, sono stati tanti i rifiuti raccolti e, in particolare, plastica in grande quantità: bottiglie, contenitori per alimenti, sacchetti per la spesa, tappi di bottiglie, bicchieri. Ma non sono mancati vecchi ombrelloni e sedie abbandonate tra i cespugli o tra le dune della Pelosa, funi da ormeggio, addirittura abiti e una bombola per il gas domestico lasciata tra le siepi, nel perimetro esterno della zona umida delle Saline. E poi ancora, tubi in plastica, contenitori e cassette in polistirolo. Notevole anche il contributo dei volontari e anche dei tanti turisti stranieri in vacanza a Stintino in questi giorni che hanno voluto offrire il loro aiuto.

«Un risultato che ci soddisfa ha detto Martino Cugusi perché vuol dire che l’attività che abbiamo iniziato negli anni passati, focalizzando l’attenzione sul rispetto dell’ambiente, sta davvero dando i suoi frutti.»

L’iniziativa di oggi va a coronamento del lavoro svolto con le scuole del paese sui temi della sostenibilità. «Un progettoha aggiunto Danilo Pisu, coordinatore del progetto Life-Sternache andrà avanti ancora per altri quattro anni e che mira a formare una nuova generazione attenta alla natura e all’ambiente». Grazie all’attività portata avanti a scuola, gli alunni utilizzeranno anche parte della plastica per realizzare un progetto di riutilizzo di questi rifiuti.

«Quello con le scuole è tra i risultati più importantiha detto Antonella Marianiperché è dai piccoli che parte l’attività di sensibilizzazione alla necessità di contrastare l’inquinamento da plastica

Ai ragazzi sono stati donati cappellino e magliette con lo slogan della giornata e, una volta ritornati dalle vacanza pasquali, l’amministrazione comunale donerà loro delle borracce per l’acqua, così da evitare a scuola l’utilizzo delle bottiglie di plastica usa e getta.

La giornata è stata organizzata dal Comune in collaborazione con le scuole di Stintino, il coordinatore del Progetto europeo Life Sterna del Comune di Stintino, Danilo Pisu, la compagnia barracellare di Stintino, il Museo della Tonnara, il Parco nazionale dell’Asinara, il Clean Sea Life, il Centro di recupero tartarughe marine (Crama), la Lega navale italiana sezione Golfo dell’Asinara e l’Associazione calcio Stintino.

L’attività di sensibilizzazione del Comune proseguirà con un secondo appuntamento in programma a maggio, un convegno scientifico sugli effetti dell’inquinamento da plastica.

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Il consiglio comunale di Stintino azzera ancora una volta la Tasi e lascia invariate le aliquote dell’Imu per il 2019. Si è espressa così all’unanimità l’assemblea civica che sabato mattina si è riunita al primo piano di via Torre Falcone.

All’ordine del giorno c’erano anche la concessione del servizio 2019 delle aree di sosta a pagamento con parcometri e servizio ausiliari del traffico alla Pelosa, l’approvazione delle modifiche allo schema di convenzione, già approvato con deliberazione del consiglio comunale del 31 gennaio 2018, del progetto speciale “Cala Rosa”, piano attuativo di iniziativa privata. Quindi, per il Puc, la rettifica per errore materiale alle norme tecniche di attuazione delle sottozone C1.

«Con quest’atto – ha detto il sindaco Antonio Diana – confermiamo dal 2015 la volontà politica di azzerare l’aliquota per il tributo Tasi mentre lasciamo invariate le aliquote Imu che già avevamo fissato nel 2018.»

E così, infatti, le aliquote Imu per l’anno 2019 saranno distinte in ordinaria, pari all’8 per mille e per abitazione principale pari al 4 per per mille.

Il consiglio comunale presieduto da Marilena Gadau, inoltre, ha dato il via libera alla giunta comunale e agli uffici per la predisposizione del bando relativo alla concessione dei parcheggi per la Pelosa per la prossima estate. «Stiamo procedendo di anno in anno – ha detto l’assessore al Turismo Francesca Demontis – questo perché l’amministrazione comunale, assieme agli uffici, sta lavorando al progetto per la riqualificazione della spiaggia, che prevede lo smantellamento della strada asfaltata. Nel bando di quest’anno stiamo pensando di prevedere anche la possibilità di un più facile sistema di pagamento, con l’ausilio delle nuove tecnologie».

Sono state approvate, inoltre, anche le modifiche allo schema di convenzione sul progetto di Cala Reale che – è stato detto durante la seduta – vedranno a carico del privato la realizzazione delle urbanizzazioni e consentiranno all’amministrazione un risparmio di circa 80mila euro. Via libera anche alla rettifica Puc per le norme tecniche di attuazione delle sottozone C1.

In chiusura sono state discusse anche due interpellanze presentate dalla minoranza, prima firmataria Mara Sanna, e relative alla borgata di Pozzo San Nicola, la prima sulla chiesa e la seconda sull’edificio dell’ex scuola elementare. Alla discussione sono intervenuti anche il primo cittadino e il vicesindaco Angelo Schiaffino.

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Al via un nuovo corso per la gestione dell’imposta di soggiorno. Partirà il 26 marzo con due sessioni mattutine, la prima dalle 9,30 alle 11.00 e la seconda dalle 11,30 alle 13.00, e consentirà un aggiornamento delle modalità gestionali, dovuto anche al cambio del software. L’invito a partecipare è rivolto, in modo particolare, agli operatori delle strutture ricettive.

Il regolamento sull’imposta di soggiorno, approvato dal consiglio comunale a gennaio 2018, prevede che il soggetto responsabile della riscossione e del versamento al Comune dell’imposta sia il gestore della struttura ricettiva nella quale sono ospitati coloro che sono tenuti al pagamento dell’imposta.

Ecco perché, con il cambio del programma di gestione utilizzato, l’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Diana ha pensato di venire incontro agli albergatori, ai villaggi residenziali, ai titolari di case per ferie, di affittacamere, di case e appartamenti per vacanze, di residence, di bed and breakfast, di boat and breakfast, di agriturismi. E ancora a titolari di aree sosta di caravan e autocaravan.

Nella passata stagione estiva, da maggio a ottobre, il Comune ha raccolto circa 350mila euro dalla tassa di soggiorno. «Si tratta di un primo risultato importante – commenta l’assessore del Turismo Francesca Demontis – che quest’anno vorremmo almeno replicare, anche perché si tratta di somme che potranno essere investite per lo sviluppo del nostro paese».

Per agevolare le strutture ricettive, inoltre, l’Amministrazione comunale ha stipulato una convenzione con AirBnB, il portale delle prenotazioni online, grazie alla quale sarà lo stesso portale a versare direttamente l’imposta di soggiorno per conto delle strutture che dovessero utilizzare la piattaforma AirBnB per le prenotazioni.

«Abbiamo anche stipulato un protocollo con la guardia di finanza – aggiunge il sindaco Antonio Diana – per contrastare le evasioni fiscali e le frodi e che consentirà maggiori accertamenti proprio sull’imposta di soggiorno.»

Dal 2019 l’imposta si paga tutto l’anno con tariffe differenti. Per le strutture alberghiere ed extra-alberghiere, nei mesi da gennaio ad aprile quindi a novembre e dicembre la tariffa è di 50 centesimi a notte. Le strutture ricettive alberghiere a maggio e giugno quindi settembre e ottobre applicheranno una tariffa di 1 euro a notte a persona, quindi a luglio e agosto di 1,5 euro.

Stesse tariffe per gli stessi periodo saranno applicate dalle strutture ricettive extra-alberghiere.

Le strutture ricettive come i campeggi, invece, da gennaio ad aprile applicheranno la tariffa di 50 centesimi, a maggio e giugno di 1 euro a persona per notte, a luglio e agosto 1,50 euro, a settembre e ottobre 1 euro quindi novembre e dicembre 50 centesimi.

Le strutture ricettive come le aree sosta caravan e autocaravan da gennaio ad aprile applicheranno una tariffa di 50 centesimi a notte, da maggio a ottobre 2 euro per mezzo a notte, novembre e dicembre 50 centesimi.

Infine, per tutti gli immobili oggetto di locazioni brevi e le strutture ricettive extra-alberghiere, il cui canone o corrispettivo è incassato da gestori di piattaforme telematiche o da soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, da gennaio a dicembre l’imposta è il 3 per cento del canone o corrispettivo della locazione.

Il regolamento, poi, prevede una serie di esenzioni, le modalità di pagamenti, i versamenti, gli obblighi, le sanzioni e i benefici per chi paga l’imposta di soggiorno, come sconti sul biglietto di ingresso al Museo della Tonnara nonché di riduzioni per l’acquisto di beni e servizi presso le strutture convenzionate. Tutti temi che potranno essere anche tema degli incontri dei prossimi giorni.

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«Il risultato di trent’anni di Autonomia dell’amministrazione comunale è quello che abbiamo davanti agli occhi: la differenza tra quello che era Stintino e quello che la pubblica amministrazione faceva per il paese e i suoi cittadini e quello che è oggi e che fa per gli stintinesi». Con queste parole, sabato sera il sindaco Antonio Diana ha voluto sottolineare come il paese, da piccolo borgo di pescatori e frazione di Sassari, sia diventato Comune autonomo capace di amministrarsi e autogestirsi.

Una cerimonia sentita e partecipata quella che, organizzata nella sala consiliare del Comune per celebrare l’importante “compleanno” amministrativo, ha visto avvicendarsi, e portare la propria testimonianza, gli ex sindaci e i componenti del comitato per l’autonomia.

L’8 agosto del 1988 rappresenta per Stintino una data storica, quasi come la nascita dello stesso paese. In quel giorno d’estate di trent’anni fa, il borgo dei pescatori diventava Comune autonomo, smetteva la veste di circoscrizione comunale del comune di Sassari per indossare gli abiti di amministrazione comunale. «Un’amministrazione che non ci sarebbe stata – ha detto Lorenzo Diana, sindaco dal 1998 al 2007 – senza la lotta per l’autonomia, un percorso accidentato e difficile».

Un percorso che passò anche attraverso l’aiuto politico della segreteria Dc guidata da Giuseppino Schiaffino e «attraverso i tanti amici che non abbiamo dimentica e che aiutarono Stintino in questa impresa», ha aggiunto Antonio Diana.

E tante sono state le opere pubbliche realizzate in trent’anni e tra queste, ha ricordato Giovanni Greco – sindaco dal 1991 al 1998 – nella sua lettera letta dall’assessore Antonella Mariani, la pista ciclabile per la Pelosa, il centro culturale di via Marco Polo, l’ampliamento del primo depuratore, il progetto di riqualificazione della strada per la Pelosa e il centro servizi, l’ampliamento delle scuole medie e l’iter per la realizzazione del primo museo della Tonnara.

A ricordare Gavino Benenati, primo sindaco di Stintino dal 1989 al 1991, è stata la cugina Veronica Benenati che, nel ricordare l’impegno dei protagonisti, «l’elezione a primo cittadino fu per lui anche il naturale suggello per l’attività svolta negli anni di lotta per l’autonomia».

Il ricordo è quindi volato a quanti lottarono per arrivare a questo importante traguardo. A partire dai componenti del Comitato: Fortunato Benenati, Totato Denegri, Giovannino Diana, Baingio Maddau, Fanco Valle, Gavino Valle, Gavinuccio Schiaffino, Gavino Pippia, Fortunato Denegri e ancora Gavino Benenati. E proprio ai componenti di quel comitato che nel 2008 l’amministrazione comunale aveva dedicato la sala consiliare.

Alla mente, con non poca commozione, sono ritornate le prime riunioni svolte a casa di Giovannino Diana fatte «con la consapevolezza che ogni popolo ha il diritto di autogovernarsi, che l’eccessiva distanza del nostro territorio dal Comune di Sassari e la trascuratezza con la quale loro ci amministravano ci spingeva a pensare che l’obiettivo dell’autonomia del nostro progetto era giustissimo», ha detto Fortunato Benenati che, assieme a Gavino Pippia, fece parte del Comitato.

E dalle parole di Gavino Pippia traspare proprio una grande emozione. La sua, come quella di molti altri suoi “colleghi” e concittadini, è la storia di un impegno che dal Comitato lo porta a diventare poi consigliere comunale, vice sindaco e, dal 2007 al 2012, a ricoprire la carica di primo presidente del consiglio comunale. «Con la volontà e con l’impegno – ha detto – si possono raggiungere risultati impensati. E i giovani di oggi se applicheranno volontà e dedizione potranno fare ancora grandi cose per questo paese».

«Trent’anni sono volati – ha chiuso Antonio Diana, sindaco ininterrottamente dal 2007 – e tanto è stato fatto. Il tutto è frutto di grande lavoro che dà merito a chi ha amministrato Stintino in questi anni». Un ricordo quindi è andato a chi ricoprì il ruolo di amministratore e adesso non c’è più: Marco Satta, Giovannino Bosco, Battista Calvisi, Antonino Pilo e Giangiacomo Peragallo.

Alla cerimonia hanno partecipato anche la presidente del consiglio comunale Marilena Gadau, i consiglieri e assessori comunali attuali. A moderare gli interventi è stata l’assessore della Cultura Francesca Demontis.

A chiusura della manifestazione, è stata inaugurata la statua che celebra appunto il trentennale. Realizzata da Francesco Cadeddu, la scultura in due blocchi, in trachite di Ittiri, raffigura una donna, il rais della tonnara e un operaio, con alla base la scrittia indipendenza ed il logo del Comune.

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Studi, libri e documenti inediti, testimonianze che raccontano la storia dell’Asinara, dei profughi e dei prigionieri che sull’isola trascorsero gli ultimi, tristi anni del primo conflitto mondiale. In 27mila arrivarono, trasportati con le navi da Valona dopo la lunga marcia della morte partita dalla Serbia, e in oltre 7mila trovarono la morte nei campi allestiti tra le pianure e le colline dell’isola.

Sono stati tanti e di profondo interesse i contributi arrivati venerdì, in occasione della prima giornata del convegno “Asinara isola d’Europa”, organizzato dal comune di Stintino, al Mut di via Lepanto e che si concluderà oggi, 17 novembre. L’appuntamento arriva a coronamento di un lungo percorso, avviato dall’amministrazione comunale stintinese nel 2013, in occasione del centenario della Grande Guerra, con il progetto per le “Commemorazioni di pace: i profughi serbi e i prigionieri austroungarici nell’isola dell’Asinara durante la prima guerra mondiale”.

«Un progetto che nasce da lontano – ha detto il sindaco di Stintino, Antonio Diana – e che in questi cinque anni ci ha consentito di raggiungere un importate obiettivo: fare dell’Asinara un luogo di incontro tra popoli». Lo dimostrano, come hanno detto l’assessore della Cultura Francesca Demontis e gli studiosi Alberto Mario Carta e Aldo Panti nel ripercorrere le tappe di questo percorso di studi, i partecipanti che negli anni si sono succeduti ai convegni e agli incontri stintinesi sulla storia dell’Asinara. Tra questi ricercatori, esperti, docenti universitari, rappresentanti delle istituzioni locali, regionali, del governo italiano e dei Paesi europei e del Medio Oriente, il presidente della Repubblica di Ungheria e ambasciatori delle Nazioni che, a vario titolo, furono coinvolti in quei tragici eventi. Accomunati tutti dalla volontà di dare dignità e un volto a prigionieri e profughi di varie etnie e religioni, provenienti dai vari Paesi di un’Europa allora disgregata, «che – ha aggiunto il direttore del Parco nazionale dell’Asinara Pierpaolo Congiatu – furono seppelliti in terra straniera. Quando riusciremo a dare all’Asinara il titolo di terra d’Europa, allora, quei ragazzi riposeranno come fossero nella loro patria».

Le novità illustrate sono state tante, a partire dai documenti emersi dagli archivi pubblici e privati, «come quello – ha sottolineato Vittorio Gazale direttore dell’Amp Asinara – a disposizione di Filippo Sallusto, discendente dell’ufficiale Alberto Cappelletti che sull’isola raccolse, disegni, acquerelli, fotografie, novelle e articoli per il suo giornale che portava il nome di una località dell’isola: la gazzetta degli Stretti». E ancora, ha illustrato Gabriele Carenti, le ricerche del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Sassari che, sotto la guida di Salvatore Rubino, ha ricostruito la vita dei prigionieri sull’isola, avviato il recupero di campioni biologici per lo studio del Dna e individuato le malattie (colera, tifo, tubercolosi e dissenteria) che uccisero oltre 7mila persone. E ancora gli studi e le osservazioni di tipo archeologiche portate avanti dal dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della Formazione dell’Ateneo sassarese con docente Marco Milanese. E poi ancora le tante storie di uomini e donne legate a doppio filo con l’Asinara: a partire da quella del cappellano militare croato Gabro Cvitanovic, illustrata da Filip Hamersak dell’istituto Lessicografico di Zagabria. E poi le vicende giudiziarie di alcuni prigionieri sull’isola raccontata dalla ricercatrice Marisa Porcu Gaias. Quindi, come sottolineato dal ricercatore Giuseppe Zichi, l’attenzione della Chiesa per la questione umanitaria dell’isola dell’Asinara e, in considerazione delle diverse etnie presenti nei campi profughi, la necessita di avviare un dialogo interreligioso. E ancora le vicende dei prigionieri, degli internati e dei confinati austro-ungarici ricoverati nel manicomio di Sassari. Una raccolta di documenti – studiati da Giovanni Fiori della Soprintendenza Mibac per province di Sassari e Nuoro – che mettono in luce il cammino di malattia e dolore di una parte degli austro-ungarici transitati in Sardegna durante la Grande Guerra.

Il convengo prosegue anche oggi al MuT sul tema: “1918-2018 un secolo di sogno europeo: identità, nazioni e minoranze”.

Domani, domenica 18 novembre, invece, i protagonisti del convegno si sposteranno sull’isola dell’Asinara, per una visita ai luoghi della memoria.

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Aprirà martedì 6 novembre, alle 8,30, in via Boccaccio numero 1 (fronte scuole elementari), a Ittiri, la terza farmacia del paese. Dal 2013, data dell’ultimo concorso per l’assegnazione delle nuove sedi farmaceutiche, la città dell’olio e degli ulivi centenari, che conta oltre 9mila abitanti, attendeva una nuova farmacia. E proprio in omaggio alla città e alla sua vocazione agricola le due titolari, le dottoresse Francesca Demontis e Maria Carla Fois, hanno voluto darle il nome di “Farmacia degli Ulivi”.

Un nuovo locale di 80 metri quadrati circa, completamente riadattato alle esigenze e all’offerta che si appresta a fornire alla cittadinanza. Le ristrutturazioni sono state realizzate grazie al contributo di maestranze locali. Il colore dominante sarà il verde, proprio a simboleggiare il legame con la tradizione olearia del territorio.

E così, oltre ai farmaci, saranno disponibili prodotti per l’igiene, la cosmesi, l’alimentazione, per le mamme e i bambini. La farmacia, inoltre, fornirà anche un servizio per il controllo della glicemia, del colesterolo, della pressione, ritiro referti medici, attivazione carta nazionale dei servizi e consegna farmaci a domicilio.

La farmacia che sorge nella zona nuova del paese osserverà il giorno di chiusura la domenica e, in sinergia con gli orari stabiliti dall’Ats-Assl Sassari, osserverà i turni con le altre due farmacie della città e dei paesi del Coros.

Martedì quindi primo giorno di apertura e sabato pomeriggio, invece, le titolari daranno il benvenuto alla cittadinanza con un piccolo rinfresco al quale è previsto la presenza delle istituzioni cittadine.

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“L’Isola in vetrina” va in archivio con un buon successo di pubblico che nelle tre serate, dal 24 al 26 agosto, ha affollato la banchina del porto Mannu di Stintino. Il “villaggio gastronomico” allestito sul piazzale “Guardia costiera” ha catalizzato l’attenzione di tanti turisti che, in questo ultimo scorcio d’estate, hanno trovato nel borgo turistico la loro meta ideale.

A caratterizzare l’edizione 2018 è stato lo street food targato Sardegna, con ben 13 espositori, oltre 20 quelli presenti, che hanno offerto pietanze dai sapori unici. Carni arrostite allo spiedo, fritture di pesce, salumi, formaggi e dolci sardi dai delicati sapori sono stati tra i protagonisti indiscussi. A questi si sono aggiunti menù completi a base di carciofi quindi andarinos, pasta fresca, panadas, frittelle e seadas.

Ad accompagnare le portate birre artigianali, i vini e liquori artigianali. Tra i dolci tipici il torrone l’antico gelato di Sardegna, Sa Carapigna, lavorato direttamente sul posto. Grande successo quindi per gli street cocktail che hanno raccolto il favore dei giovani.

Tanti anche gli artigiani che hanno portato in piazza le loro lavorazioni: maschere in legno e monili, cassapanche, coltelli, coralli e gioielli. Non è mancato l’angolo dedicato ai lettori, alle famiglie con i libri sardi e per bambini.

L’edizione 2018 si è chiusa quindi con la soddisfazione dell’amministrazione comunale: «I turisti ed i tanti visitatori della kermesse ci sono sembrati soddisfatti – ha detto l’assessore del Turismo Francesca Demontis – e questo ci fa piacere. Il cambio di location, dal porto Minori al piazzale del porto Mannu e largo Cala d’Oliva, si è rivelato vincente, in grado di garantire una buona accoglienza, sia agli espositori sia al pubblico».

«Inoltre – ha aggiunto Francesca Demontis – la scelta di puntare sullo street food ha convinto, soprattutto i tanti visitatori che sono venuti a Stintino e che hanno potuto degustare i prodotti e la cucina sarda rappresentata dalle tante aziende espositrici.»

Da segnalare infine tra le curiosità, che hanno portato i turisti a una passeggiata sulla banchina e a scattare alcune fotografie ricordo, la presenza di alcune barche armate a vela latina arrivate in paese per partecipare alla 36esima regata della vela latina “trofeo Presidente della Repubblica”. Il pubblico ha potuto salutare l’equipaggio di Sa Rata, arrivata a Stintino direttamente dalla Catalogna dopo 44 ore di navigazione, e Santa Barbara che giovedì ha salpato l’ancora da Alghero alla vota del porto di Stintino.

La competizione, che si sarebbe dovuta svolgere in questi giorni, è stata posticipata al prossimo fine settimana a causa del forte vento di maestrale che ha soffiato sul campo di regata.

E se il tempo non ha regalato lo spettacolo delle vele latine sul mare, l’associazione AveLa, in collaborazione con il Comune di Stintino, la Pro loco e gli organizzatori della kermesse, “La Mirò new events” e “Event Sardinia”, ha predisposto una mostra fotografica digitale negli stand di Isola in vetrina per far vivere al pubblico le emozioni della vela. Un monitor ha riprodotto una serie di fotografie realizzate da Piero Ajello che hanno raccontato la vita tra le barche a vela latina, e non solo, fuori dal contesto di regata. Nelle foto tante imbarcazioni stintinesi immortalate nei porti del paese quindi scatti di vita marinara nei porti di Corsica e del golfo di Napoli.

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Saranno tre giorni dedicati all’esposizione dell’artigianato artistico isolano, ai suoni, alle musiche, ai concerti e allo spettacolo degli artisti isolani. Stintino nel fine settimana, dal 24 al 26 agosto si anima con l’appuntamento, ormai immancabile, de “L’Isola in Vetrina”, che porterà per le vie del paese anche la cultura sarda dello “street food”.

Largo Cala d’Oliva ed il porto Mannu saranno quest’anno le due location scelte dall’amministrazione comunale di Stintino, assessorato Turismo, che, con “La Mirò new events” e “Event Sardinia”, porterà la rassegna turistica tra i visitatori ancora numerosi nel borgo di pescatori.

Negli stand che si apriranno venerdì, in occasione della prima giornata alle 18,30, saranno presenti espositori e produttori provenienti da tutta la Sardegna. Tante le produzioni che i visitatori potranno trovare a partire da salumi e formaggi quindi carni arrostite allo spiedo e frittura di pesce, dai piatti tipici sardi a base di carciofi alle seadas e alle panadas. Quindi ancora si potranno gustare pasta, carapigna, birre artigianali, liquori distillati artigianali e pasta secca, torrone e altro ancora. Da scoprire, poi, maschere in legno e monili, cassapanche realizzate a mano, coltelli, coralli e gioielli abilmente lavorati dagli artigiani isolani.

«Si tratta di un appuntamento che consideriamo di punta nella stagione estiva stintinese – afferma l’assessore del Turismo Francesca Demontis -. In questi tre giorni il nostro paese diventa un vero e proprio centro di interesse e punto di incontro tra la cultura dell’entroterra della nostra isola e il mare. Un’occasione per i tanti turisti che vogliono scoprire le tradizioni e le caratteristiche della Sardegna. Per loro, in quei giorni, anche l’opportunità di vivere e vedere le imbarcazioni della nostra tradizione sfidarsi nella regata storica di vela latina.»

Non mancheranno gli spettacoli e i concerti che accompagneranno le tre serate. Il 24 agosto, nel palco allestito al porto Mannu, a partire dalle ore 21.00 si esibiranno i Chichimeca Trio, con Claudia Crabuzza, voce, Andrea Lubino, percussioni e basso, e Fabio Manconi, chitarra e fisarmonica. Alle 22.00 sarà quindi la volta di Moses, l’artista dell’armonica a bocca, vincitore di “Italia’s got Talent”.

Il 25 agosto alle 22.00, invece, sarà il concerto dell’artista stintinese Beppe Dettori con Raoul Moretti a portare il pubblico sulla banchina del porto Mannu. Prima e dopo il concerto il dj Fabrizio Solinas proporrà una serie di brani selezionati per l’occasione.

Il 26 agosto appuntamento alle 21,30 al porto Mannu con lo spettacolo “Ma come ti sei vestita?” durante il quale le danzatrici del “Balletto del Mediterraneo” vestiranno gli abiti dell’atelier Parabatula di Alessandra Mura e Luisella Conti. Ad accompagnare il pubblico in un viaggio onirico e ironico che racconta storie di donne attraverso il tempo sarà la musica di Silvia Pilia.

A chiudere la serata e gli appuntamenti con i concerti sarà la musica di Isole Trio, con Cristian Ferlito, chitarra sette corde, Daniele Marrone, percussioni, e Silvia Pilia, voce.

In contemporanea con “L’isola in Vetrina”, a Stintino si svolgerà anche il consueto appuntamento sportivo con la vela latina e il trofeo Presidente della Repubblica. La regata con gli armi tradizionali, infatti, darà appuntamento agli sportivi nelle giornate dal 24 al 26 agosto. Quest’ultima manifestazione potrebbe subire modifiche a seconda delle condizioni meteorologiche.

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«Un esempio di intervento virtuoso, che mira alla tutela, alla protezione e alla valorizzazione della spiaggia, che si sta realizzando grazie al finanziamento regionale di 5 milioni di euro.»

Così l’assessore regionale per la Difesa dell’ambiente Donatella Spano, intervenuta nei giorni scorsi al Mut di Stintino per una conferenza su “I cambiamenti climatici e le azioni della Regione Sardegna”, ha descritto il progetto di salvaguardia della spiaggia della Pelosa.

L’incontro che si è tenuto nella sala conferenze del museo della Tonnara era organizzato dal Centro studi sulla civiltà del mare nell’ambito degli appuntamenti scientifici estivi. Un momento di riflessione sulle azioni da adottare a livello internazionale, nazionale e regionale per far fronte ai cambiamenti climatici che stanno interessando il pianeta. L’assessore, così, oltre a mettere in evidenza le azioni realizzate dalla Regione, con gli investimenti nelle reti natura, nei parchi, negli interventi di forestazione e nella lotta agli incendi, si è soffermata proprio sul progetto per la Pelosa.

«Un esempio – ha aggiunto Donatella Spano – di buona pratica, per la scelta dell’approccio di delocalizzazione e messa in sicurezza che mira al ripristino degli ecosistemi restituendo la maggior parte possibile di spiaggia alla naturalità.»

«Un progetto di cui andiamo fieri e che ha fatto parlare di sé in tutta Italia – ha detto il sindaco di Stintino, Antonio Diana – da molti considerato, inoltre, un esempio di salvaguardia da imitare.»

Un progetto da 18 milioni di euro che, nelle intenzioni dell’amministrazione comunale si realizzerà per lotti funzionali. E i primi in programma sono proprio quelli che prevedono lo smantellamento della strada asfaltata nel tratto compreso tra il Gabbiano e la Pelosetta. Lavori importanti che, così è stato previsto, avranno un costo di circa 5 milioni di euro, al momento interamente finanzianti dalla Regione.

«La nostra speranza – ha aggiunto il sindaco Antonio Diana – è quella di poter aver un ulteriore finanziamento dalla Regione.»

Procede, intanto, l’attività dell’amministrazione comunale di promozione e controllo sulla spiaggia considerata una delle più belle al mondo. Il regolamento sull’utilizzo dei litorali, approvato dal consiglio comunale a maggio e che ha introdotto alcune importanti regole come l’uso della stuoia, il lavaggio di oggetti e piedi all’uscita dalla spiaggia, sta trovando un forte consenso tra i fruitori della Pelosa. Tra le regole introdotte quella del divieto di fumo in spiaggia e la possibilità di fumare soltanto nelle aree attrezzate, allestite dal Comune.

«Proprio in questi giorni è iniziata la pulizia dei raccoglitori di cicche. Sono stati ritirati numerosi sacchetti con oltre 20mila cicche – ha detto a margine dell’incontro l’assessore comunale del Turismo Francesca Demontis – a dimostrazione che le regole, accompagnate dai servizi, consentono di ottenere importanti risultati. Se i raccoglitori non ci fossero stati, infatti, abbiamo stimato che almeno l’80 per cento di quelle cicche sarebbe stata buttata nella sabbia della Pelosa.»