15 December, 2025
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Nuova presa di posizione dei coordinatori del Comitato Porto Solky Alfonso Curridori, Rolando Marroccu e Daniele Garau, sui progetti che riguardano lo sviluppo dell’isola di Sant’Antioco.

«Ancora oggi tantissime persone sono convinte che il ponte di Sant’Antioco sia pericolante, questo perché vittime di una campagna di disinformazione e di terrorismo psicologico che oramai imperversa sul territorio da anni, il tutto strumentalizzato al fine di giustificare la costruzione del nuovo ponte – ricordiamo opera inutile sotto tutti i punti di vista – che costerebbe alla collettività 57,5 milioni di euro a discapito dei finanziamenti per la messa in sicurezza della SS126 tra Carbonia e Sant’Antioco e la realizzazione del porto polifunzionale nel Golfo di Palmas, finanziamenti oggi inesistenti per cui il comitato Porto Solky chiede la rimodulazione – scrivono in una nota Alfonso Curridori, Rolando Marroccu e Daniele Garau -. Fino ad oggi non è mai stato smentito che il ponte stia crollando, anzi grazie ai vari tam tam mediatici su Facebook, a servizi televisivi fuorvianti e alla stampa locale che periodicamente pubblicava articoli evocanti a un ponte pericolante, si è arrivati al punto che tantissimi automobilisti, prima di attraversare il ponte, si tolgono le cinture ed aumentano l’andatura con la speranza di non restare intrappolati a causa di un improvviso cedimento.»

«Il ponte non è in pericolo – aggiungono Alfonso Curridori, Rolando Marroccu e Daniele Garau –, così come ha dichiarato testualmente l’assessore dell’Urbanistica del comune di Sant’Antioco, ingegner Francesco Garau, il quale spiega che a, seguito del superamento del severo collaudo statico/dinamico eseguito recentemente, è emersa la necessità di attuare la MAI effettuata manutenzione programmata e gli interventi conservativi più idonei, che saranno noti a breve dopo le ultime verifiche, al fine di rimuovere la limitazione puramente cautelativa di 40 tonnellate per senso di marcia, quindi garantirne la sicurezza per altri 50 anni.»

 

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La Giunta comunale di Sant’Antioco ha adottato gli schemi del Programma triennale delle opere pubbliche (2018-2020) e dell’elenco annuale relativo al 2018. Un progetto di ampio respiro che, ricalcando il “Piano di lavoro” proposto ai cittadini in campagna elettorale, si propone di ridare un volto nuovo all’urbanistica della città, intervenendo sia su ciò che esiste e ha bisogno di essere completato o riqualificato (Mercato civico e pista ciclabile Sa Barra, per citare alcuni esempi) sia con la progettazione e la realizzazione di nuovi edifici al servizio della collettività, come il Palazzetto dello sport.

«Il piano triennale è il risultato di un obiettivo molto ambizioso – commenta il sindaco Ignazio Locci – nel quale crediamo con decisione e su cui dovrà concentrarsi tutto il lavoro della struttura amministrativa comunale: se riusciremo a mettere in campo le opere nel breve termine, daremo un contributo enorme al rilancio dell’economia cittadina. Interverremo in alcune piazze, in primis Piazza Umberto,  ma anche “Attilio Cossu” (Via Matteotti). Inoltre, la riqualificazione del parcheggio sterrato del cimitero consentirà la creazione di una nuova piazza.»  

Accanto al Piano triennale figura lo schema degli interventi relativi al 2018 che, oltre alle piazze, comprende, tra gli altri, anche operazioni di manutenzione straordinaria ed efficientamento della rete dell’illuminazione pubblica, la manutenzione straordinaria della viabilità in centro urbano e l’avvio del progetto per il nuovo Palazzetto dello sport.

Esprime soddisfazione l’assessore dell’Urbanistica e dei Lavori pubblici Francesco Garau: «Attraverso la riqualificazione delle piazze, la sistemazione della viabilità e gli interventi sulla borgata di Maladroxia (per la quale è previsto il completamento delle opere di urbanizzazione), si dà nuovo respiro, dal punto di vista urbanistico e turistico, ad alcuni scenari urbani ed extra-urbani considerati parte fondamentale della città. Per la progettazione delle opere abbiamo intenzione di sfruttare lo strumento del “concorso di idee” – spiega l’assessore dei Lavori pubblici – si offrirà così ai professionisti la possibilità di dare sfogo alla propria creatività: questo ci consentirà di ottenere un buon numero di proposte dalle quali attingere per individuare la migliore soluzione.»

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L’amministrazione comunale di Sant’Antioco, nella seduta consiliare di lunedì 30 ottobre 2017, ha approvato il progetto per gli “interventi di messa in sicurezza e riqualificazione dell’area prospiciente piazza De Gasperi”, adottando specifica variante al PUC e apponendo il vincolo preordinato all’esproprio delle aree private interessate dal progetto di recupero. Fuori dal burocratese: sono state gettate le basi per curare definitivamente quella profonda ferita nota come la “voragine” o il “buco” di Piazza De Gasperi. Uno squarcio a due passi dalla Basilica di Sant’Antioco Martire, che da oltre venti anni deturpa il cuore del centro storico, sorto a causa dallo smantellamento di un edificio disposto per motivi di sicurezza nel lontano 1994. Durante i lavori emerse un’area di interesse storico (sono evidenti tombe puniche riutilizzate in età Romana, già indagate da un punto di vista archeologico) che, per molteplici ragioni, ha impedito un intervento immediato ed il ripristino dello stato del luogo. L’area attualmente versa in stato di totale abbandono, ricettacolo di rifiuti di ogni genere, insalubre e per niente sicura dal punto di vista strutturale e per gli immobili al contorno.

Apporre il vincolo preordinato all’esproprio delle aree private (la cosiddetta “voragine” sorge in un’area in parte di proprietà comunale e in parte privata) consente di avviare le procedure al fine di acquisire al patrimonio comunale tutta la porzione di terreno e dare così avvio ai piani di recupero. «Si volta pagina. Durante la campagna elettorale ci siamo impegnati per risolvere definitivamente il problema del centro storico – afferma il sindaco Ignazio Locci – e, appena insediati in Municipio, abbiamo avviato l’iter per il suo recupero, stanziando 250mila euro, di cui 100mila a valere nel bilancio 2017 ed i restanti 150 in quello del 2018. Per noi era un dovere morale intervenire in maniera decisa e con rapidità nella culla della nostra città. Le procedure per “cancellare” il buco di piazza De Gasperi si sommano all’avvio della sosta a tempo e alla rimodulazione del piano del traffico (attualmente in fase di studio e approfondimento): tutti interventi tesi a ridare lustro al centro storico. E oltre a una grande prova dei consiglieri di maggioranza, siamo soddisfatti che il progetto abbia incontrato il consenso delle minoranze.»

«Nello specifico – spiega l’assessore dei Lavori pubblici Francesco Garau – il programma di recupero consiste nella realizzazione di una piazza in estensione a quella esistente, che si configurerà come un elemento semplice, un piano orizzontale rivestito in lastre di pietra. La parete di fondo verrà invece trattata a verde verticale per riportare un episodio di natura in un contesto storico sensibile.»

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Miniera di Olmedo occupata,  la solidarietà dei minatori del Sulcis

Questa mattina i segretari della Filctem del Medio Campidano e del Sulcis Iglesiente Emanuele Madeddu e Francesco Garau, i rappresentanti delle Rsu di Campo Pisano e Furtei e Funtana Raminosa dell’Igea ed i delegati Rsu della Carbosulcis, hanno portato solidarietà ai minatori che occupano la miniera di bauxite di Olmedo per sostenere una battaglia ritenuta giusta ed opportuna.

«I minatori – sostengono Emanuele Madeddu e Francesco Garau -, non solo rivendicano il diritto al lavoro, ma si battono, insieme alle Organizzazioni Sindacali di Sassari, affinché questo sito produttivo in grado di funzionare senza assistenza e sostegno pubblico.»

«Riteniamo che le intenzioni di acquisizione prospettata con l’ultimo bando debbano portare al riavvio della coltivazione, questo è l’unica soluzione che deve essere messa in campo per dare sostegno e dignità al territorio di Sassari. E’ importante il ruolo della Giunta regionale – comcludono Emanuele Madeddu e Francesco Garau – che dovrà garantire il riavvio della produzione e dello sfruttamento della miniera di bauxite.»

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Sotto il segno dell’Arte, anello di congiunzione tra passato e presente, linguaggi contemporanei ed espressioni antiche si incontrano al Museo Archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco. Ritorna EstArte, manifestazione culturale rientrante nel cartellone di eventi estivi allestito dall’Amministrazione comunale di Sant’Antioco, la cui inaugurazione è prevista per sabato 16 settembre prossimo a partire dalle 21.00, con ingresso gratuito. La mostra, al cui allestimento partecipano anche gli studenti del Liceo Emilio Lussu di Sant’Antioco nell’ambito del progetto alternanza scuola lavoro in collaborazione con la Cooperativa Archeotur, resterà in esposizione fino al 24 settembre.

Un evento capace di coniugare l’arte contemporanea di 37 artisti con sfiziose degustazioni enogastronomiche e musica di qualità, nella suggestiva cornice del #MAB, spazio museale ricco e prezioso, scrigno del passato di un luogo unico: Sant’Antioco.

Le distanze temporali si annullano e la creatività diviene la principale connessione tra le opere esposte e gli oggetti antichi, tra ciò che siamo stati e le molteplici espressioni del nostro tempo che, attraverso la sperimentazione, rivelano una spiccata tensione verso il futuro. La mostra d’arte contemporanea vede il coinvolgimento di differenti artisti, una miscellanea di opere che spaziano dalla pittura alla scultura, dal collage al riciclo, dall’utilizzo di tecniche sperimentali alla fotografia.

La sezione fotografica della mostra, rappresentata da 17 scatti del “Circolo fotografico f 7.1 – Isola di Sant’Antioco”, offrirà un’originale lettura del patrimonio culturale dell’isola di Sant’Antioco.  Partendo dalle testimonianze della prima presenza dell’uomo sull’isola durante la preistoria, si percorreranno le diverse epoche storiche attraverso monumenti e oggetti nuragici, fenici, punici e romani, per giungere alla storia moderna e contemporanea rappresentata da torri costiere, fari, postazioni militari e impianti industriali dismessi. Il racconto di luoghi antichi, oggi profondamente trasformati dal trascorrere del tempo, viene immortalato dallo sguardo contemporaneo di Gloria Asunis, Giorgio Baghino, Alessandra Balia, Angelo Balia, Fedele Balia, Cristian Calabrò, Massimo Calabrò, Davide Cau, Viviana Frau, Virginia Locci, Fiorella Meloni, Paola Mercenaro, Stefano Puddu, Sergio Pusceddu, Alessandro Siddi, Marco Siddi, Stelio Usai.

Oltre ai diciassette fotografi del “Circolo fotografico f 7.1 – Isola di Sant’Antioco”, saranno presenti venti artisti con due opere ciascuno: Gianmarco Basciu, Chiara Caredda, Giuliana Cauli, Nicola Derf, Fabio, Marco Fontana, Francesco Garau, Luca Lindiri, Antonietta Mascia, Federica Nocco, Bruno Piga, Maristella Portas, Claudio Rosa, Serena Salis, Antonello Sanna, Ines Sitzia, Giuseppe Tuveri e Marco Vigo. Una sezione della mostra sarà inoltre dedicata al maestro Gianni Salidu con l’esposizione di quindici opere sagomate dalle sue sapienti mani nei legni locali di ginepro, olivastro e limone, ma anche nell’onice, l’alabastro e la trachite. La sua arte richiama radici ancestrali legate al mare, alle fede cristiana espressa dai presepi e dalle rappresentazioni di Cristo, con una evidente sensibilità nella raffigurazione di soggetti sofferenti. Ciò che spicca maggiormente sono le figure femminili, legate in modo indissolubile alla terra e alla fertilità, elementi fondanti dell’arte umana fin da epoche remote.

Il tutto sarà accompagnato dalle degustazioni di prodotti gastronomici tipici del territorio e produzioni locali di Carignano a Km zero, con le cantine private “Arrevesa”, “Binu Forti”, “Primu” e “Xabarra”. Cosa può mancare ancora ad EstArte se non la magia di musiche originali e vintage? Spazio, dunque, alle sonorità del trio jazz creato dalla fusione dei linguaggi musicali di Andrea Schirru al piano, Massimo Spano al contrabbasso e Alessandro Garau alla batteria. E dopo l’attesissima esibizione di musica jazz, la serata proseguirà con le variopinte melodie delle “The Longuettes”, un frizzante trio vocale accompagnato dal piano di Andrea Schirru e creato dalle vocalità di Daniela Puggioni, Michela Mura e Silvia Follesa. Un viaggio musicale che fa tappa per i grandi classici swing e le armonie delle grandi big band, attraversa il ritmo sfrenato dei boogie-woogie del pre e del dopo guerra, passa per l’easy pop al femminile e approda ad alcune indimenticabili hit italiane e straniere dei magici anni ’60.

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Il comune di Sant’Antioco ha avviato i lavori di completamento dell’impianto sportivo di via Trilussa, costruito da anni e mai terminato. Circa 26mila euro di fondi regionali di investimento (per i soli lavori, esclusi gli oneri) consentiranno di portare a compimento una struttura che, oltre a rispondere positivamente alla crescente richiesta di spazi da parte delle associazioni sportive cittadine, veicolerà lo sport come mezzo per promuovere l’aggregazione tra i giovani.

«Il nostro obiettivo – commenta l’assessore comunale dello Sport, Roberta Serrenti – è quello di dotare anche la periferia antiochense di edifici sportivi che possano garantire nuove opportunità di aggregazione e socializzazione».  L’impianto, infatti, nasce in una zona della città densamente abitata ma quasi priva di centri sportivi e opportunità di intrattenimento.

I lavori dureranno circa 30 giorni. «Nello specifico – spiega l’assessore comunale dei Lavori pubblici, Francesco Garau – le opere prevedono la sistemazione del rettangolo da gioco e della recinzione che delimita il campo, nonché la creazione ex novo di una rete esterna che circoscriva l’area della struttura, all’interno della quale rientrano anche tribune e spogliatoi. È previsto, inoltre, il posizionamento delle porte da gioco. Siamo ben lieti di concludere un’opera che ereditiamo dalla precedente amministrazione: il nostro compito è stato quello di reperire le risorse necessarie e, con l’ausilio degli uffici comunali competenti, di procedere con la progettazione e la messa a bando dei lavori definitivi».

Il campo, la cui superficie resterà in terra battuta, avrà le dimensioni valide per il calcio a sette e le nuove porte da gioco saranno adeguate al regolamento previsto per tale disciplina sportiva. «L’impianto verrà dato in gestione secondo il nuovo capitolato previsto per il gennaio 2018 – aggiunge Roberta Serrenti – ma per evitarne lo stato di abbandono, alla conclusione dei lavori, verrà consegnato in via provvisoria alle società che ne hanno fatto richiesta: Isola di Sant’Antioco e Antiochense 2013». 

«L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco – concludono Francesco Garau e Roberta Serrenti – guarda al futuro e, nell’ottica della creazione di nuove zone di aggregazione sportiva in periferia, è al lavoro per reperire le risorse necessarie al posizionamento di una rete che circoscriva il campo di calcio a cinque di via Matteotti, oggi frequentato dai giovanissimi del quartiere ma privo delle elementari misure di sicurezza in quanto sprovvisto di recinzione. Alla luce dell’imponente traffico veicolare che gravita su quell’arteria cittadina, questo intervento appare fondamentale.»

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«Il rilancio dell’edilizia passa anche dal rafforzamento dell’Ufficio tecnico comunale. Ed è proprio in quest’ottica che uno dei primi provvedimenti della Giunta è stato quello di procedere con l’avviso pubblico per il conferimento del posto di Responsabile dei Servizi al Territorio, le cui domande di partecipazione scadranno alle 12.00 del due agosto 2017. Ma non è tutto: perché a breve prenderà avvio anche il bando per la selezione dell’Istruttore tecnico aggiuntivo, da assegnare alle medesime funzioni. L’obiettivo, appunto, è dotare l’Ufficio tecnico delle risorse umane indispensabili per dare le giuste risposte al comparto dell’edilizia, in agonia da troppo tempo: la buona volontà, la capacità e l’impegno degli attuali addetti all’Ufficio tecnico, infatti, non bastano a sopperire alle carenze di personale e alla mancanza di un responsabile.»

Lo scrivono in una nota Francesco Garau, nuovo assessore della Pianificazione urbanistica, Edilizia privata, Lavori pubblici e Servizi tecnologici, e il nuovo sindaco di Sant’Antioco Ignazio Locci.

«Se è vero che la crisi dell’edilizia è legata alla congiuntura economica negativa, è d’altro canto vero che a Sant’Antioco le opere private vanno a rilento in quanto l’Ufficio competente non può assolvere all’intera mole di lavoro, nonostante l’impegno dell’attuale Istruttore tecnico. E cittadini e liberi professionisti sanno bene quanto tempo occorra per ottenere anche una semplice concessione. In riferimento, dunque, “All’avviso pubblico per il conferimento di un incarico Art. 110 CO D.Lgs 267/2000 per la copertura del posto di responsabile dei servizi al territorio” (Categoria D. posizione economica D1 “Istruttore Direttivo”) in pubblicazione presso l’Albo pretorio del comune di Sant’Antioco (www.comune.santantioco.ca.it), si precisa che l’incaricato dovrà seguire tutte le attività, garantendone il regolare funzionamento, del Servizio SUAPE e del Servizio Urbanistica e Tutela del Paesaggio. Sappiamo bene – concludono Francesco Garau e Ignazio Locci – che non sarà semplice rimettere in moto l’edilizia antiochense, ma siamo altrettanto consapevoli di essere sulla giusta strada.»

 

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«In questi giorni è in corso la visita degli ispettori dell’Unesco al Parco Geominerario. La presenza di un commissario straordinario come Tarcisio Agus non può che farci ben sperare sul futuro di un ente che lo stesso attuale Commissario ha contribuito a far nascere e camminare oltre vent’anni fa. Auspichiamo che si riesca ora a dare corpo al progetto ed alla valorizzazione dell’immenso patrimonio materiale ed immateriale.»

Lo scrivono, in una nota, Emanuele Madeddu, coordinatore Filctem Medio Campidano, e Francesco Garau, segretario Filctem Sulcis Iglesiente.

«E’ necessario che si metta finalmente a sistema la gestione di tutti i siti minerari introducendo finalmente il concetto di biglietto unico e centro unico di prenotazione e creare tutte le condizioni perché vengano riaperti anche i siti di Montevecchio e Lula – aggiungono Madeddu e Garau -. I comuni hanno ben gestito la fase di d’emergenza e transizione ma ora è necessario che il Parco svolga sino in fondo le sue funzioni mettendo in campo iniziative strutturali. L’augurio è che, nell’ambito di un programma di rilancio e sviluppo, si superi la figura del Commissario ed il dottor Agus possa essere nominato presidente.»

A settembre le segreterie del Sulcis Iglesiente e Medio Campidano organizzeranno un convegno specifico su questo tema.

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Al via il progetto per la realizzazione dei parcheggi, la ristrutturazione dei servizi e la sistemazione della viabilità delle aree litorali, a Maladroxia, località balneare dell’Isola di Sant’Antioco.

L’Amministrazione comunale guidata dal neo sindaco Ignazio Locci, realizzerà l’intervento grazie a 350mila euro di fondi regionali, nel quale è prevista anche la realizzazione di una piazza accogliente e sicura. Il progetto di rifacimento dei servizi pubblici e del piazzale prenderà il via a ottobre, a conclusione dell’iter giunto alla fase di appalto. «Ma già da lunedì 10 luglio – spiegano il sindaco Ignazio Locci e l’assessore della Pianificazione urbanistica, Edilizia privata, Lavori pubblici e Servizi tecnologici, Francesco Garau si procederà con la rimozione degli avvallamenti più pericolosi presenti sia nelle strade del centro abitato, sia nel piazzale. Si tratta di un importante piano di lavoro elaborato dagli Uffici tecnici comunali, la cui esecuzione era attesa da tempo. E ieri 7 luglio abbiamo presentato il progetto ai residenti».

«Nello specifico, per quanto attiene la riqualificazione del piazzale oggi interamente in calcestruzzo e disseminato di pericolosi cedimenti – aggiungono Ignazio Locci e Francesco Garau -, il progetto consiste nell’eliminazione dei pini (che lasceranno spazio ad alberi del genere Jacaranda, particolarmente belli e suggestivi durante la fioritura, la cui scelta è stata imposta dalla Soprintendenza) delle transenne fronte strada di accesso e nella demolizione dell’intero piano in calcestruzzo. Successivamente, si procederà con la realizzazione della piazza che, nella prima parte (dall’ingresso fino al primo corpo di abitazioni), sarà pavimentata con un lastricato di basalto, mentre nella seconda si procederà con la messa in opera di una pavimentazione in calcestruzzo stampato che riproduce la stessa trama del basalto, garantendo così continuità.»

«Nel complesso il restyling interesserà anche i bagni pubblici, che saranno sottoposti a incisiva ristrutturazione, e alcune parti del parcheggio. Grazie all’attività degli Uffici tecnici comunali possiamo dunque dare avvio a un progetto atteso da tempo dai residenti di Maladroxia (frazione di Sant’Antioco, località balneare con il maggior numero di cosiddette seconde case) – concludono il sindaco Ignazio Locci e l’assessore Francesco Garau – e da tutti gli antiochensi.»

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Si è insediato ieri sera il nuovo Consiglio comunale di Sant’Antioco, eletto l’11 giugno 2017. La sala consiliare di Corso Vittorio Emanuele, com’era prevedibile, si è rivelata insufficiente a contenere tutti coloro che avrebbero voluto presenziare al primo giorno della nuova consiliatura, dopo il successo elettorale della lista “Nautica, Edilizia e Turismo” guidata dal vicepresidente del Consiglio regionale, Ignazio Locci. E proprio la doppia posizione istituzionale del neo sindaco che, a distanza di 22 giorni, ieri non aveva ancora lasciato il seggio dell’Aula di via Roma, a Cagliari, durante il primo punto dell’ordine del giorno, l’esame della condizione di eleggibilità e compatibilità dei 16 consiglieri eletti, è emerso il primo motivo di “scontro” con le opposizioni, con i candidati a sindaco non eletti Alberto Mariano Fois (Genti Noa) e Massimo Melis (Sant’Antioco Attiva), che hanno chiesto esplicitamente al neo sindaco di ottemperare a quanto prescrive lo Statuto regionale che impone di superare la condizione di incompatibilità e quindi di ineleggibilità entro i dieci giorni successi alle elezioni, perché Sant’Antioco ha bisogno di un sindaco che lavori a tempo pieno per la città. Particolarmente dettagliata la contestazione di Alberto Mariano Fois che ha citato i passaggi dello Statuto che regolano la materia delle incompatibilità e delle ineleggibilità.

Ignazio Locci ha assicurato che a breve farà la scelta che sarà senza alcun dubbio quella di lasciare il Consiglio regionale per fare il sindaco di Sant’Antioco a tempo pieno, ed ha quindi indossato la fascia tricolore e prestato giuramento.

Il neo sindaco ha quindi comunicato la composizione della Giunta (nominata lo scorso 19 giugno e da quel giorno già in carica) e l’elenco dei consiglieri con specifica delega. I consiglieri sono stati quindi chiamati a votare per la scelta dei componenti della commissione elettorale comunale e della commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari. Sono state rinviate alla prossima riunione, infine, l’elezione del presidente e quella del vicepresidente del Consiglio comunale.

Ricordiamo la composizione del Consiglio comunale e quella della Giunta.

Il nuovo Consiglio comunale.

Maggioranza.

Lista “Nautica, edilizia e Turismo”, 11 consiglieri: Eleonora Spiga 448 preferenze; Francesco Garau 407; Roberta Serrenti 322; Renato Avellino 286; Rosalba Cossu 273; Salvatorina Iesu 263; Pasquale Renna 226; Mario Esu 17; Pinello Bullegas 162; Giorgio Corsini 160; Roberta Manunza 156.

Minoranza.

Lista “Genti Noa”, 3 consiglieri: Alberto Mariano Fois, candidato a sindaco non eletto; Ester Fadda 420 preferenze; Daniela Dessena 395.

Lista “Sant’Antioco Attiva”, 1 consigliere: Massimo Melis, candidato a sindaco non eletto.

Lista “Insieme per Sant’Antioco”, 1 consigliere: Marco Massa, candidato a sindaco non eletto.

La nuova Giunta .

Eleonora Spiga, consigliere comunale uscente, confermata con 448 preferenze (la più votata della lista e dell’intero nuovo Consiglio comunale), sarà il vicesindaco e si occuperà di Politiche sociali, Famiglia, Politiche giovanili, Politiche attive e Pari opportunità;

Francesco Garau, 407 preferenze, è il nuovo assessore dei Servizi pubblici, Ambiente, Lavori pubblici, Pianificazione urbanistica ed Edilizia privata;

Roberta Serrenti, consigliere uscente, rieletta con 322 preferenze, si occuperò di Sport, Turismo e Spettacolo;

Renato Avellino, consigliere comunale uscente, confermato con 286 preferenze, è il nuovo assessore del Commercio, Artigianato, Pesca, Agricoltura, Tributi, Demanio, Patrimonio ed Affari Generali;

Rosalba Cossu, infine, eletta con 273 preferenze, si occuperà di Beni culturali, Cultura e Scuola.

Il sindaco Ignazio Locci ha tenuto per sé la delega del Bilancio.

Vediamo ora in due brevi filmati, il giuramento di Ignazio Locci e la comunicazione della Giunta e dei consiglieri delegati.