5 December, 2025
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Questa mattina, in occasione dell’incontro organizzato sulla “vertenza entrate”, la presidente della Regione Alessandra Todde e il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti hanno parlato anche dell’Eurallumina, dove da tre giorni quattro lavoratori sono in presidio sul silo a 40 metri di altezza.

Il Mef, dopo il provvedimento giudiziario che ha bloccato i beni in Italia dell’azienda proprietaria della fabbrica, la russa Rusal, ha competenza in quanto affidatario, tramite l’Agenzia del Demanio, della custodia e gestione dello stabilimento.

«Ci siamo confrontati con il ministro Giancarlo Giorgetti sulla situazione di Euralluminaha detto Alessandra Toddeè emerso che la volontà del MEF è di collaborare e di rimettersi al tavolo anche con l’azienda per capire come poter definire una direttrice che possa chiudere il contenzioso. Quello che porto a casa è un messaggio per l’azienda di riaprire immediatamente un tavolo condiviso con il MEF: c’è disponibilità e apertura per poter affrontare insieme il problema. L’invito all’azienda è quindi quello di non irrigidirsi perché c’è una volontà espressa dal governo, insieme ovviamente alla Regione, per poter trovare dei punti di caduta in tempi rapidi.»

I lavoratori dell’Eurallumina hanno trascorso la seconda notte sul silo tra freddo e pioggia, in una condizione che sta mettendo a dura prova la loro condizione. «Ieri, purtroppo, non è giunta alcuna comunicazione in merito alla riunione del Csf proprio relativa alla vertenza che riguarda l’Eurallumina scrivono in una nota Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e RSA Eurallumina -. Un silenzio che non fa altro che far salire la tensione e la preoccupazione tra i lavoratori. Apprendiamo che domani ci sarà un incontro tra il ministro del Mef Giancarlo Giorgetti e la presidente della Regione Alessandra Todde sul tema entrate. Chiediamo alla presidente Alessandra Todde di farsi promotrice delle rivendicazioni messe in atto dalle lavoratrici lavoratori e OO.SS. Ricordiamo che deve essere risolta la questione transitoria, ossia l’utilizzo delle risorse e l’erogazione dei fondi per garantire l’ordinaria amministrazione, sia quello di prospettiva, ovvero lo sblocco delle risorse in modo che il progetto di rilancio da 300 milioni di euro possa essere rilanciato.»
«La mobilitazione resta alta e si andrà avanti a oltranza. Per questo motivo chiediamo a tutti i rappresentanti istituzionali un’assunzione di responsabilità – concludono Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e RSA Eurallumina –. Questa volta non si chiede assistenza ma il rispetto di una norma e la possibilità di rilanciare un sito produttivo di grande valore in cui operano professionalità di alto livello.»

Nell’ultimo incontro con il ministro Giancarlo Giorgetti la Confindustria ha manifestato al rappresentante del Governo la grave e drammatica situazione che attraversa l’apparato produttivo della Sardegna, in particolare per l’aumento vertiginoso subito dalle tariffe di energie elettrica e gas, per fronteggiare la quale sono necessari interventi urgenti e strutturali di politica industriale.
«La situazionedice Giuseppe Toia, vicepresidente Assometha subito un’evoluzione drammatica. E’ interessante l’iniziativa portata avanti dall’amministratore delegato della Portovesme Srl, Davide Garofalo, che ha evidenziato gli effetti prodotti sulla produzione industriale dagli aumenti delle tariffe elettriche e del gas, con un primo impatto sull’occupazione, con il blocco della produzione di zinco ed il conseguente ed il collocamento in cassa integrazione guadagni di oltre 400 lavoratori. Le iniziative della Portovesme Srlha aggiunto Giuseppe Toiasono importanti, perché fra le proposte portate sul tavolo del Governo, c’è la richiesta della superinterrompibilità per la Sardegna e la Sicilia.»
«La crisi attualeha aggiunto Giuseppe Toiapuò per certi versi essere accostata a quella del 1973, quando la crisi petrolifera creò un trauma al sistema produttivo. Oggi la situazione si è aggravata anche a causa delle tensioni europee ma non va nemmeno sottovalutato che alla base di tutto ci sono interessi di altra natura e speculazioni.»
«A supportare ciòha concluso il vicepresidente Assometsono necessarie soluzioni immediate, sulla falsariga di quanto hanno già fatto i governi di Francia e Germania e gli incontri avvenuti tra Confindustria, Assomet e Governo, e l’istituzione di una task-force coordinata da palazzo Chigi al fine di dare attuazione a misure adeguate, è stato un passo importante.»
Armando Cusa

I vertiginosi aumenti delle tariffe elettriche e del gas stanno creando grandissimi problemi alle industrie energivore. Tra queste vi è la Portovesme srl che ha fermato la linea di produzione zinco tradizionale ed ha posto in cassa integrazione oltre 400 lavoratori.
«La situazione della Portovesme Srlspiega l’ing. Davide Garofalo, amministratore delegato dell’azienda sulcitana -, era già conosciuta dal mese di settembre 2021. L’aumento delle tariffe elettriche è stato una mazzata che ha influito negativamente sulla produzione industriale. Nonostante la produzione di piombo e zinco nel 2021 sia importante, abbiamo dovuto ridurre la produzione di zinco di due terzi, con il collocamento in CIG di oltre 400 lavoratori.»
«Il Sindacato è stato messo al correnteha aggiunto Davide Garofalo -, e la cosa ci è dispiaciuta moltissimo, ma devo anche sottolineare che il ricorso alla CIG non è orientato alla ristrutturazione e a supporto di ciò, il piano degli investimenti è concreto. Come azienda, abbiamo attivato tutta una serie di iniziative atte a dare risposte concrete per uno sviluppo certo. Diversi sono gli elementi da considerare, fra questi la transizione energetica, a cui la Glencore presta molta attenzione. L’abbattimento dei costi energetici può essere fattibile nella misura in cui, da parte governativa, si proceda all’aumento della produzione nazionale di gas, mettendo a disposizione quote calmierate di gas con riflessi positivi sull’elettricità.»
«A tal propositoha ribadito Davide Garofalo -, è necessario che venga riattivata la superinterrompibilità, per rilanciare l’impatto con altre regioni. E’ indispensabile il coinvolgimento dei ministri Giancarlo Giorgetti (MISE) e Roberto Cingolani (Transizione Ecologica), del presidente del Consiglio Mario Draghi e della stessa Regione Sardegna, per un confronto ed un’iniziativa collegiale atte ad una convergenza finalizzata ad un intervento concreto ed immediato. Pertanto, diversi sono gli interventi che devono essere fatti, anche perché l’apparato industriale sardo è in estrema sofferenza e la crisi Russia-Ucraina ha aggravato ancora più la situazione internazionale con sviluppi inimmaginabili.»
«Noiha concluso l’AD della Portovesme Srl -, abbiamo attivato tutte le iniziative di nostra competenza, ma spetta al Governo nazionale dare risposte certe, nella speranza che tutto quanto messo in campo non vada disperso e si spera che con l’elezione del nuovo presidente della Repubblica ci sia una schiarita definitiva.»
Armando Cusa

La Lega Sardegna ha depositato una mozione in Consiglio regionale, primo firmatario il responsabile regionale del Dipartimento Energia, Michele Ennas, con la quale si propone il ripristino del servizio di superinterrompibilità.
«Il servizio di superinterrompibilità, reso esclusivamente nei territori delle due isole maggiori (Sardegna e Sicilia), risulta tecnicamente simile all’interrompibilità ma con una remunerazione economica più alta che consente di compensare l’assenza di accesso ad altri strumenti e, nel contempo, soddisfa le esigenze di gestione della rete in sicurezza da parte di Terna ma anche ora, in ottica phase-out, risulta a sostegno del dispacciamento in sicurezza delle rinnovabili non programmabili esistenti e future», ha detto Michele Ennas.

«Oggi le aziende energivore insulari subiscono una pesante penalizzazione dal punto di vista dell’equità elettrica rispetto ai soggetti energivori peninsulariha aggiunto il segretario regionale Lega Sardegna Per Salvini Premier, Dario Giagoni -. Quello della superinterrompibilità è un sistema temporaneo, in passato già realizzato, che consente di venire incontro all’emergenza che si sta affrontando sui costi dell’energia, vista anche la condizione di insularità che la Sardegna vive in materia di competitività. Da parte del nostro Gruppo si sta lavorando per trovare una soluzione che possa risolvere a lunga gittata il problema energetico, un lavoro frutto di continue interlocuzioni con i nostri rappresentanti a Roma in particolare il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, il senatore Paolo Arrigoni e la sottosegretaria al Mite, Vannia Gava, la quale parteciperà al webinar organizzato giovedì con l’esecutivo regionale.»
«In attesa della conclusione dei lavori del cavo sottomarino Tyrrenian Link, abbiamo il dovere di garantire un riequilibrio dei costi per le aziende sardeha concluso il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Pierluigi Saiu -. Il tema dell’Energia, tanto a livello nazionale quanto a livello regionale, è da sempre centrale nel programma del nostro movimento. Lavoriamo per difendere le imprese sarde e su questa battaglia ci auspichiamo di trovare il più largo consenso politiche anche dalle altre forze politiche.»

Il vertiginoso aumento del prezzo dell’energia si è abbattuto pesantemente sulle produzioni industriali, facendo scattare un fortissimo grido d’allarme, soprattutto nei territori dove operano le industrie energivore.
In Sardegna, inevitabilmente, sono stati registrati pesantissimi contraccolpi.
Lo stabilimento della Portovesme SRL, produttrice di piombo e zinco, a seguito degli aumenti delle tariffe energetiche, ha fermato la linea zinco tradizionale e ha dovuto fare ricorso alla cassa integrazione guadagni per oltre 400 dipendenti.
Questa situazione ha messo in allarme le organizzazioni sindacali.
Per Francesco Garau, segretario regionale FILCTEM CGIL «si è creata una situazione estremamente preoccupante. La Portovesme Srl ha anticipato i tempi con la cassa integrazione a rotazione per oltre 400 dipendenti. Noi, come organizzazione sindacale, non possiamo accettare questo atteggiamento aziendale, anche perché non si può scaricare tutto sulla classe operaia».
«A tal riguardoha aggiunto Francesco Garau -, abbiamo già attivato una serie di iniziative sia a livello politico nazionale ma anche regionale, inoltre gli assessori regionali del Lavoro e dell’Industria stanno seguendo con estremo interesse l’evoluzione della vicenda. A livello nazionale, abbiamo già avviato un canale con il Governo nazionale e, nello specifico, con i ministri Giancarlo Giorgetti (MISE) e Roberto Cingolani (Transizione ecologica).»
«Noiha concluso Francesco Garau -, chiediamo progetti strutturali e l’utilizzo di risorse naturali, come il gas dell’Adriatico che ancora il Governo non ha pensato di utilizzare.»
Sulla stessa lunghezza d’onda è Emanuele Madeddu (segretario territoriale FILCTEM CGIL della Sardegna Sud Occidentale), che ha evidenziato come «la situazione esplosa ed il ricorso della CIG da parte dell’Azienda con oltre 400 dipendenti è stato un duro colpo».
«La situazioneha proseguito Emanuele Madeddu -, avrà le sue ripercussioni negative sulle imprese d’appalto ma, soprattutto, nel territorio, già devastato da anni di crisi industriale.
Abbiamo messo in atto diverse iniziative. I costi dell’energia, schizzati a livelli altissimi, hanno di fatto creato un grosso problema al settore industriale nazionale. con conseguenze inimmaginabili e, pertanto, è necessario che la politica intervenga. Dobbiamo capire quali iniziative intraprendere.»
«Sulla vicenda Portovesme SRLsottolinea Pierluigi Loi, segretario regionale dei chimici della UIL non accettiamo l’iniziativa aziendale che ha fatto ricorso alla CIG per oltre 400 operai. L’azienda ha già fermato alcune linee produttive. Noi abbiamo intrapreso iniziative finalizzate al coinvolgimento degli Assessorati competenti, per conoscere quali possano essere gli sviluppi. Certamente siamo molto preoccupati per i riflessi negativi e le ricadute sul tessuto economico e sulla sua stessa esistenzaconclude Pierluigi Loi -, non si può cancellare con un colpo di spugna un territorio industriale che ha già sofferto abbastanza.»
Armando Cusa

«Si deve evitare in qualsiasi modo la fermata della linea produttiva alla Portovesme srl, occorre costruire un tavolo nazionale con Governo, azienda, Enel, sindacati, per trovare una soluzione che risponda all’emergenza, e poi bisogna lavorare su interventi strutturali a livello europeo, per arrivare a unapprovvigionamento e stoccaggio congiunto che limiti l’impatto delle oscillazioni dei costi dell’energia. Inaccettabile l’atteggiamento della Regione, che non è in prima linea in questa contingenza, mentre altre Regioni come il Veneto di Zaia sono già impegnate a provare in tutti modi a evitare fermate di processi produttivi che hanno impatti sull’occupazione

Lo ha detto oggi, a Portovesme, la presidente della commissione Lavoro della Camera dei deputati Romina Mura (Pd), incontrando i rappresentanti sindacali dell’azienda Portovesme srl, primario produttore di zinco e piombo in Italia, che ha annunciato l’intenzione di fermare la produzione di zinco a causa “degli spropositati prezzi dell’energia”.

«E’ essenziale attivare nella legge di bilancio il fondo di cui ha parlato il ministro Giancarlo Giorgettiha spiegato la parlamentareper sostenere le Pmi e le aziende energivore di fronte a un insostenibile aumento dei costi dell’energia. In questo fondo ci deve essere Portovesme e per questo indirizzerò al Ministro un’apposita interrogazione. Non possiamo rischiare che Portovesme si fermi: sarebbe l’impoverimento di mille famiglie e il colpo di grazia al Sulcis e alla Sardegna in generale. Inoltreha concluso Romina Mura c’è il serio rischio che fermando una linea di produzione così importante si metta a rischio una fetta di mercato che potrebbe trovare un altro canale.»

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Il deputato della Lega Giancarlo Giorgetti, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, sarà ospite venerdì 31 gennaio, della seconda giornata della scuola politica promossa dai Riformatori sardi. Seguirà una sessione dedicata all’economia e all’innovazione con il Prorettore per il Territorio dell’Università di Cagliari, Chiara Di Guardo e il Presidente dell’Osservatorio Banche Imprese Salvatore Matarrese, per proseguire con esempi virtuosi, tutti made in Sardinia, che punteranno a disegnare il profilo della Sardegna che verrà, con esempi pratici di aziende già proiettate sul futuro: Daniela Ducato (La casa verde CO2.0), Pierluigi Pinna (Ab Insula), Alessandro Vagnozzi (start up digitali di successo). Pomeriggio dedicato alla comunicazione con Nicola Bonaccini, docente di comunicazione, Francesco Di Costanzo, Presidente di PA Social, esperto di comunicazione e uso dei social network nel pubblico e Fabrizio Meloni, Responsabile Comunicazione e Relazioni esterne dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari ed autore del libro “Comunicare la Salute”.

Le lezioni potranno essere seguite anche in streaming, previa iscrizione sulla piattaforma e-learning dell’Ente di Formazione S.O.So.R. (il corso rimarrà disponibile anche in seguito) e/o di acquistare i moduli di interesse nella stessa piattaforma, soluzioni individuate dagli organizzatori per far fronte al record di domande pervenute nelle ultime settimane.

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Parte domani, con oltre 120 iscritti, a Cagliari, la Scuola di formazione politica promossa dai Riformatori sardi. In apertura della prima giornata il senatore del Pd Luigi Zanda. Seguiranno gli interventi sul funzionamento della macchina regionale con Gianmario De Muro, costituzionalista e docente universitario e Riccardo Porcu, direttore generale Assessorato regionale degli Affari generali. Pomeriggio interamente dedicato alla sanità con ospiti d’eccezione quali Francesco Nicola Zavattaro, direttore generale dell’Azienda Zero Friuli VG, Nicola Colacurci, presidente dell’associazione ginecologi universitari, Marcello Giannico, direttore generale dipartimento finanziario Sanità Lazio, Giovanni Raimondi, presidente Gemelli ed amministratore delegato del Mater Olbia, Paolo Cannas, commissario dell’Ospedale Brotzu di Cagliari.

Le lezioni potranno essere seguite anche in streaming, previa iscrizione sulla piattaforma e-learning dell’Ente di Formazione S.O.So.R. (il corso rimarrà disponibile anche in seguito) e/o di acquistare i moduli di interesse nella stessa piattaforma, soluzioni individuate dagli organizzatori per far fronte al record di domande pervenute nelle ultime settimane.

Rivolta ai giovani e a tutti coloro che intendono conoscere da più vicino la politica, la macchina regionale e i meccanismi di governo dell’Isola – sempre con lo sguardo punto sulle prospettive future – la Scuola si presenta con una offerta formativa di assoluto rilievo, ospiti politici di carattere nazionale  e un parco docenti di altissimo profilo ed indiscusse capacità ed esperienza. Non a caso, il target degli iscritti varia passando dai numerosi amministratori locali, ai giovani studenti universitari, imprenditori, professionisti, fino ad alcuni consiglieri regionali che anno deciso di iscriversi.

Seconda giornata di formazione venerdì 31 gennaio, con il deputato della Lega, già sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti in apertura. Seguirà una sessione dedicata all’economia e all’innovazione con il Prorettore per il Territorio dell’Università di Cagliari, Chiara Di Guardo ed il Presidente dell’Osservatorio Banche Imprese Salvatore Matarrese, per proseguire con esempi virtuosi, tutti made in Sardinia, che punteranno a disegnare il profilo della Sardegna che verrà, con esempi pratici di aziende già proiettate sul futuro: Daniela Ducato con la sua Edilana, Pierluigi Pinna con Ab Insula, Alessandro Vagnozzi con  J-Service. Pomeriggio dedicato alla comunicazione con Nicola Bonaccini, docente di comunicazione, Francesco Di Costanzo, Presidente di PA Social, esperto di comunicazione e uso dei social network nel pubblico e Fabrizio Meloni, giornalista  e autore del libro “Comunicare la Salute”.

Ad aprire la terza e ultima giornata, nel corso della quale è prevista la partecipazione del presidente della Regione Christian Solinas, il parlamentare europeo, già ministro delle Politiche regionali, Raffaele Fitto. Tema principe della mattinata sarà l’insularità, di cui si parlerà con Tommaso E. Frosini, Costituzionalista, docente universitario e vicepresidente Cnr, Michele Cossa, presidente della Commissione speciale per l’insularità, Roberto Frongia, presidente del Comitato promotore insularità e assessore regionale dei Lavori pubblici, Maria Antonietta Mongiu, presidente del Comitato scientifico per l’insularità. Il “nodo finanziario”, quindi l’’economia italiana, le prospettive future, le leve da spingere e i freni allo sviluppo economico e finanziario negli interventi di Rodolfo Panbianco, Academic Fellow Università Bocconi e Carlo Stagnaro, economista e direttore Ricerche e Studi dell’Istituto Bruno Leoni. Spetterà invece ad Alessandra Todde, sottosegretaria del MISE, fotografare gli effetti dell’insularità sui costi energetici ed al professor Carlo Bernardini fare una panoramica delle sfide future per la Sardegna legate all’energia. Chiuderà i lavori della giornata e la Scuola di formazione politica dei Riformatori sardi Mario Segni.

Modalità per seguire le lezioni.

a) – In presenza nei giorni 18 e 31 gennaio e 15 di febbraio

b) – In streaming in diretta video durante gli stessi giorni di erogazione – € 80

c) – In FAD (formazione a distanza) video-lezioni in differita scaricabili in e-learning – € 40

Le iscrizioni potranno essere effettuate presso l’Ente Sosor sul sito www.sosor.eu nella sezione E-LEARNING

 

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Al via la Scuola politica dei Riformatori sardi, fiore all’occhiello della strategia politica 2020 dei Riformatori sardi. Rivolta ai giovani e a tutti coloro che intendono acquisire nuove competenze in materia, si presenta con un’offerta formativa di assoluto rilievo, ospiti politici di carattere nazionale ed un parco docenti di altissimo profilo ed indiscusse capacità ed esperienza.

Tre giornate piene di politica, divise tra i lavori della mattina e quelli del pomeriggio, con tematismi che spaziano dalla macchina regionale e la sanità (prima giornata di lavoro dal titolo “Capacità di governo”) all’economia, innovazione e comunicazione (“Capacità di visione” è il titolo scelto per la seconda giornata di lavoro) fino ad entrare nello specifico di temi quali l’insularità, con focus specifici sugli effetti della condizione di insularità nei diversi comparti della nostra economia (“Identità e coesione sociale” è il titolo della terza giornata).

Una scuola di politica che punta sulla formazione, trasversale agli schieramenti politici, concentrata sul momento storico che stiamo vivendo ma già proiettata sui nuovi trend politici, economici e sociali.

In apertura della prima giornata, il 18 gennaio, il senatore del Pd Luigi Zanda. Seguiranno gli interventi sul funzionamento della macchina regionale con Gianmario De Muro, costituzionalista e docente universitario e Riccardo Porcu, direttore generale assessorato regionale degli Affari generali. Pomeriggio interamente dedicato alla sanità con ospiti d’eccezione quali Francesco Nicola Zavattaro, direttore generale Azienda Zero Friuli VG, Giovanni Raimondi, presidente Gemelli e amministratore delegato Mater Olbia, Paolo Cannas, Commissario Ospedale Brotzu, Marcello Giannico, direttore generale dipartimento finanziario Sanità Lazio.

Via alla seconda giornata di formazione il venerdì 31 gennaio, con il deputato della Lega, già sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti in apertura. Seguirà una sessione dedicata all’economia e all’innovazione, con il presidente dell’Osservatorio Banche Imprese Salvatore Matarrese e Rodolfo Panbianco, Academic Fellow Università Bocconi, per proseguire con esempi virtuosi, tutti made in Sardinia, che punteranno a disegnare il profilo della Sardegna che verrà, con esempi pratici di aziende già proiettate sul futuro: Daniela Ducato con la sua Edilana, Pierluigi Pinna con Ab Insula, Alessandro Vagnozzi con  J-Service. Pomeriggio dedicato alla comunicazione con Francesco Di Costanzo, presidente di PA Social, esperto di comunicazione e uso dei social network nel pubblico e Fabrizio Meloni, giornalista ed autore del libro “Comunicare la Salute”.

Ad aprire la terza ed ultima giornata, nel corso della quale è prevista la partecipazione del presidente della Regione Christian Solinas, il parlamentare europeo, già ministro delle Politiche regionali, Raffaele Fitto. Tema principe della mattinata sarà l’insularità, di cui si parlerà con Tommaso E. Frosini, Costituzionalista, docente universitario e vicepresidente Cnr, Michele Cossa, presidente della Commissione speciale per l’insularità, Roberto Frongia, presidente del Comitato promotore insularità e Assessore regionale, Maria Antonietta Mongiu, presidente del Comitato scientifico per l’insularità. Spetterà invece ad Alessandra Todde, sottosegretaria MISE, fotografare gli effetti dell’insularità sui costi energetici. L’economia italiana, le prospettive future, le leve da spingere e i freni allo sviluppo economico nell’intervento di Carlo Stagnaro, economista dell’Istituto Bruno Leoni. Chiuderà i lavori della giornata e la Scuola di formazione politica dei Riformatori sardi, Mario Segni.