25 April, 2024
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Motorizzazione-Nuoro 07

Maria Carmela Folchetti.

Maria Carmela Folchetti.

 

Motorizzazione-Nuoro 02

Oltre 80 persone hanno partecipato questa mattina a Nuoro, presso l’Euro Hotel, all’assemblea pubblica promossa da Confartigianato Nuoro e dalle autoscuole del territorio contro la ventilata chiusura della Motorizzazione.

Artigiani, cittadini, associazioni, Istituzioni locali, provinciali e regionali, e politici, hanno animato la discussione che ha voluto puntare il dito contro una prospettiva che metterebbe ancora di più in ginocchio un intero territorio.

Per Confartigianato erano presenti la presidente provinciale, Maria Carmela Folchetti, il segretario provinciale, Pietro Contena, e il vicepresidente nazionale di Confartigianato Trasporti, Giovanni Antonio Mellino.

Tra gli intervenuti i consiglieri regionali Efisio Arbau (La Base), Luigi Crisponi (Riformatori) e Daniela Forma (Partito Democratico), il deputato Roberto Capelli (Centro Democratico), il sindaco di Nuoro, Alessandro Bianchi; l’ex presidente della Regione, Angelo Rojch; i sindaci di Tertenia, Luciano Loddo; Barisardo, Paolo Fanni; Fonni, Stefano Coinu; Macomer, Antonio Succu; Lanusei, Davide Ferreli; Tortolì, Massimo Cannas; e, infine, il presidente di Confindustria Nuoro, Roberto Bornioli.

Una comunicazione di pieno sostegno è arrivata dal senatore del Partito Democratico, Giuseppe Luigi Cucca, impegnato a Palazzo Madama.

Assente l’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana.

«Si continua con lo smantellamento sistematico del territorio – ha detto la Presidente di Confartigianato Nuoro, Maria Carmela Folchetti, nella sua relazione – e noi contro questa azione dobbiamo battagliare ed essere uniti.»

«Questo non è un problema delle sole province di Nuoro e Ogliastra – ha continuato la presidente – ma di tutta la Sardegna che sta facendo scivolare l’intero territorio in un piano sempre più secondario se non in ultima posizione. Con una lettera e attraverso incontri ad hoc, interesseremo sia la Regione ma soprattutto Roma, partendo dal ministro dei Trasporti in giù.»

L’Assemblea ha poi puntato il dito contro la Politica romana colpevole di accorgersi del nuorese solamente quando si parla dei carcerati di massima sicurezza e del “41 bis”.

«Abbiamo bisogno di maggiore presenza di uno Stato che sta lentamente andando via – è stato rimarcato – adesso il problema è la Motorizzazione ma presto arriverà il turno della Questura che potrebbe essere trasformata in una struttura secondaria.»

I consiglieri regionali hanno annunciato come la problematica sarà presentata in una mozione già giovedì 24 nell’Aula di via Roma a Cagliari.

Il segretario Contena ha sottolineato come «ora sarà importante la sinergia tra imprese a Amministrazioni per far pressione sulla politica, per salvare due province, gli abitanti e un sistema socio-produttivo in progressivo disfacimento». Contena ha ricordato come siano quasi 10.000 le operazioni che la Motorizzazione di Nuoro effettua ogni anno: più di 3.000 le revisioni di camion, mezzi speciali e autobus, ben 6.212 le prove d’esame per il conseguimento delle patenti e un numero non quantificabile di altre operazioni, come il duplicato delle patenti o la reimmatricolazione, che non sono sottoposte a statistiche.

Il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, nonché vicepresidente Nazionale, Giovanni Antonio Mellino, ha informato i presenti come  mercoledì sarà a Roma per presentare, attraverso un dettagliato documento, la questione al Direttore Generale della Motorizzazione e al Direttore Compartimentale, affinché il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi possa interessarsi direttamente.

«Bisogna agire velocemente e adesso – ha aggiunto Mellino – non è possibile rimandare ancora. E’ necessaria una soluzione, anche tampone, ma che possa far continuare l’attività delle aziende e dei privati senza creare ulteriori disagi.»

Giovanni Antonio Mellino, infine, ha comunicato come la struttura nazionale di Confartigianato Trasporti interverrà contro la chiusura della Motorizzazione.

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Sul SISTRI, per le piccole e medie imprese, è sempre più caos. La denuncia arriva da Confartigianato Sardegna.

«Il Governo è intervenuto sul “sistema digitale per la tracciabilità dei rifiuti”, facendo solamente slittare di qualche mese l’applicazione delle sanzioni e posticipando la doppia tenuta dei registri (digitale e cartaceo) – si legge in una nota -. Per questo, le aziende produttrici di rifiuti pericolosi, fino al 31 dicembre dovranno compilare sia tradizionali registri e formulari, come il vecchio MUD, sia operare tramite Sistri. In questo arco di tempo, sono sospese tutte le sanzioni previste per il solo non utilizzo del sistema informatico di tracciabilità. Quindi, da ieri, 3 marzo, l’obbligo del Sistri è entrato in vigore per enti e imprese produttori iniziali di rifiuti pericolosi, produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi che effettuano la sola attività di stoccaggio, e trasportatori di rifiuti speciali pericolosi da loro stessi prodotti. I produttori obbligati, non ancora in possesso delle chiavette digitali, potranno avviare i rifiuti pericolosi allo smaltimento, comunicando i dati al trasportatore e custodendo le copie della scheda Sistri insieme alle copie del formulario. Dal 30 giugno prossimo, previa emanazione di un apposito decreto ministeriale, il sistema entrerà in vigore, in via sperimentale, anche per gli altri gestori di rifiuti urbani.»

Per Giovanni Antonio Mellino, vicepresidente nazionale e presidente regionale di Confartigianato Trasporti, “la proroga allunga solo i tempi per mettersi in regola ma non risolve i due problemi principali: gli oneri e il carico burocratico per le imprese».

«Da tanti mesi denunciamo la situazione di un sistema telematico che in questi ultimi 4 anni non ha funzionato – sottolinea Mellino – anzi ha prodotto solo milioni di costi a carico delle imprese di autotrasporto e di altri settori.»

«Se l’obiettivo del Sistri è ovviamente condivisibile – prosegue – ovvero controllare la produzione e lo smaltimento dei rifiuti pericolosi per sottrarli al traffico illegale delle ecomafie, pessimo si è rivelato lo strumento utilizzato. Ancora ci domandiamo come si possano imporre gli stessi obblighi e gli stessi costi a un parrucchiere che smaltisce pochi grammi di lamette e ad una multinazionale chimica.»

 

E’ stato firmato il decreto del ministero dell’Economia e delle finanze con il quale vengono ridotti i tassi medi delle tariffe INAIL per l’autotrasporto.

Grazie al protocollo sottoscritto pochi giorni fa tra Associazioni di categoria degli Autotrasportatori e Governo, 82milioni di euro andranno a ridurre i premi del’11,7%.

«Questi sono i primi risultati tangibili che avevamo previsto nell’Accordo – afferma Giovanni Antonio Mellino, presidente regionale di Confartigianato Trasporti e VicePresidente Nazionale – ma continuiamo a vigilare sulla rapida e completa attuazione del documento sottoscritto con il Ministro Lupi e il Sottosegretario Girlanda.»

«Su questa linea – sottolinea Mellino – nei prossimi giorni settimana incontreremo nuovamente il Governo per sollecitarlo a fornire risposte veloci ed esaustive alle imprese. Tutto ciò, come sempre, nell’esclusivo interesse della categoria, aperti a tutti i confronti assieme alle altre Associazioni che con noi condividono gli stessi obiettivi e modalità per perseguirli

«Conseguentemente a questo risultato – riprende il vicepresidente nazionale – ribadiamo il nostro fermo NO ai disagi causati da manifestazioni che nulla hanno a che fare con la tutela del mondo del trasporto merci: con la violenza non si ottiene nulla.»

« nostri associati – conclude il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna – pur piegati dalla crisi ed estremamente critici sull’operato dell’Esecutivo Nazionale, ci spronano a continuare sulla strada del confronto serrato e duro, fatto di proposte concrete e ragionevoli, e del rifiuto più assoluto di ogni sopruso

Mellino Giovanni--Pres.Reg.Confartigianato TRASPORTI Sardegna

Confartigianato Trasporti, d’intesa con Unatras a cui aderisce, ha revocato il fermo del trasporto merci programmato dal 9 al 13 dicembre.

«Siamo consapevoli – sottolinea Giovanni Antonio Mellino, Presidente Regionale di Confartigianato Trasporti e VicePresidente Nazionale – della drammatica situazione economica del Paese, ma siamo anche coscienti delle difficoltà del nostro settore che continua a perdere posizioni sia in ambito nazionale sia comunitario ed internazionale. Abbiamo mostrato forte senso di responsabilità nei confronti dei trasportatori, del Governo e di quelle forze sociali che manifestano di perseguire interessi non chiaramente riconducibili a quelli dell’autotrasporto conto terzi.»

«Nel protocollo d’intesa che abbiamo siglato con il Governo, nelle persone del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e del sottosegretario Rocco Girlanda – spiega il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna – ci sono importanti aspetti economici per la categoria del valore di 330 milioni di euro, la conferma del rimborso delle accise, e aspetti riguardanti il confronto tecnico già avviato con un calendario di incontri sui controlli del cabotaggio, le modalità di pagamento delle fatture, il protocollo neve e il calendario dei divieti di circolazione.»

Il Presidente Mellino, inoltre, sottolinea l’importanza della riforma dell’Albo nazionale dell’autotrasporto perché la sua gestione, dopo decenni, viene ricondotta nell’ambito delle competenze dello Stato con l’assunzione di responsabilità delle associazioni dei vettori in esso rappresentate. In questo modo, la riforma avrà molti effetti sull’attività delle imprese di autotrasporto: dal rispetto della deontologia professionale alla verifica costante dei requisiti per l’accesso al mercato e alla professione, alla determinazione di un equilibrato rapporto aziendale tra capitale, lavoro e mezzi tecnici.

Confartigianato Trasporti Sardegna si impegnerà per perseguire gli obiettivi definiti nel protocollo con la garanzia del ministro Maurizio Lupi e sottosegretario Rocco Girlanda per difendere l’identità e lo sviluppo delle imprese dell’autotrasporto di merci in conto terzi.

 

Giovanni Antonio Mellino.

Giovanni Antonio Mellino, presidente regionale Confartigianato Trasporti Sardegna.

«Siamo e resteremo contrari al Sistri. Gli autotrasportatori non possono applicare un sistema di tracciabilità dei rifiuti che in questi anni ha ampiamente dimostrato di non funzionare. Soprattutto è assurdo che il Sistri sia obbligatorio per le aziende italiane di autotrasporto e non per quelle straniere che operano nel nostro Paese. Nell’attuale momento di crisi economica, le imprese non hanno certo bisogno di altri problemi come quelli che provoca il Sistri.» 

Il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, Giovanni Antonio Mellino, esprime così la preoccupazione delle imprese di autotrasporto merci per la decisione del Governo di confermare l’entrata in vigore, dal primo ottobre, del sistema telematico di tracciabilità destinato alle imprese che trasportano rifiuti pericolosi.

«Non si è voluto tener conto – sottolinea Mellino – dei risultati negativi dei test di funzionamento effettuati in passato, che hanno evidenziato i deficit tecnici e le inefficienze dei dispositivi previsti dal Sistri (chiavette Usb, black box).»

«E ora le nostre aziende – spiega il Presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna –  finiranno per dover subire di nuovo costi e inefficienze di un sistema che, oltre ad essere economicamente oneroso, non garantisce alcun risultato per il suo obiettivo principale, vale a dire la battaglia contro lo smaltimento illegale dei rifiuti pericolosi

Secondo il presidente degli autotrasportatori sardi, inoltre, «al danno si aggiunge la beffa del diverso trattamento per gli autotrasportatori italiani e per quelli con sede all’estero ma operanti in Italia e che non sono obbligati ad aderire al Sistri. In questo modo saranno indubbiamente favoriti sul mercato nazionale rispetto alle nostre aziende italiane gravate da costosi adempimenti prescritti dalla tracciabilità telematica dei rifiuti».

Giovanni Antonio Mellino annuncia che nei prossimi giorni Confartigianato Trasporti incontrerà tutte le associazioni dell’autotrasporto per decidere insieme iniziative contro l’applicazione del Sistri alle imprese di autotrasporto.