27 April, 2024
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La cancellazione delle pluriclassi continua a far discutere le forze politiche e l’utenza scolastica.

Sinistra sarda, in una nota diffusa stamane, invita la Giunta alla cautela ed auspica maggiore concertazione sui temi dell’istruzione ed in particolare per quelli che attengono il piano del dimensionamento scolastico e la prevista cancellazione delle pluriclassi, in una serie di piccoli centri dell’Isola.

«La cancellazione delle pluriclassi è una scelta politica che non condividiamo», ha dichiarato la responsabile dell’istruzione di Rifondazione comunista, Laura Stocchino, nel corso dell’incontro con la stampa tenutosi questa mattina in Consiglio regionale, insieme con il segretario regionale del Prc, Giovannino Deriu ed al consigliere regionale, Alessandro Unali.

I vertici della sinistra hanno ribadito l’urgenza di una legge regionale per «affrontare la riorganizzazione del sistema scolastico e dell’alta formazione in Sardegna» ed hanno sottolineato la validità delle indicazioni contenute nel disegno di legge approvato nel 2006 dalla Giunta guidata da Renato Soru, su proposta dell’allora assessore Maddalena Salerno (“Principi e norme per l’educazione, l’istruzione e la formazione professionale”).

«Aggredire il fenomeno della dispersione scolastica – ha spiegato il segretario Deriu – è un compito al quale non possiamo sottrarci e le iniziative da adottare non possono essere in contrasto con la lotta allo spopolamento dei piccoli paesi, dove dovrà essere sempre garantito un presidio di cultura e conoscenza». Il riferimento alla paventata chiusura delle pluriclassi è stato ripreso da Laura Stocchino nel richiamare l’opportunità di un’intesa con il Governo perché si «riaffermino le prerogative dell’Autonomia e si scongiuri l’applicazione nell’Isola delle rigide disposizioni ministeriali». L’esempio di successo citato dalla Sinistra sarda è quello della Regione Puglia, dove nell’arco di un quinquennio, a seguito di un apposito accordo siglato con lo Stato, si è ridotto di circa dieci punti in percentuale il tasso di dispersione scolastica.

«Non conosciamo su quali dati si basi l’affermazione che la dispersione scolastica si possa ridurre con l’eliminazione delle pluriclassi», hanno proseguito gli esponenti della sinistra che, con il consigliere Alessandro Unali, hanno concluso con un invito rivolto alla Giunta «perché apra un dibattito pubblico che coinvolga istituzioni, sindacati, famiglie e associazioni studentesche, per promuovere una legge che riaffermi la specialità sarda e chiarisca cosa intende l’esecutivo Pigliaru per diritto all’istruzione in Sardegna».  

Durissima presa di posizione del capogruppo e del segretario regionale di Sinistra Sarda, Fabrizio Anedda e Giovannino Deriu, sulle vicende politiche che animano il dibattito nel centrosinistra che governa la Regione.

«Le cronache politiche isolane descrivono un teatrino dal quale Sinistra Sarda afferma e ribadisce con nettezza la propria estraneità – sostengono Anedda e Deriu -. Si legge di raggruppamenti che si sciolgono e di altri la cui costituzione sarebbe imminente; si sente di assessori bocciati da rimuovere e di altri pronti al trasloco. E’ evidente che ci sia uno scollamento tra la Giunta, la maggioranza consiliare e i partiti della coalizione. Tuttavia non ci pare che la via di uscita della Sardegna dalla crisi vada ricercata in operazioni tattiche per tutelare rendite di posizione che da troppo tempo ingessano l’amministrazione regionale. E’ giunta l’ora di cambiare passo.»

«La crisi del sistema produttivo, il dramma della disoccupazione, le gravi limitazioni al diritto allo studio per tutti i sardi, sono i veri temi al centro dell’agenda politica. E’ giunta l’ora di cambiare passo; nel metodo e nella sostanza. E’ necessario che idealità, ispirazioni e programmi su cui si fondava l’alleanza progressista e sovranista – aggiungono Anedda e Deriu – tornino ad essere bussola di orientamento per l’azione di governo.»

«Aldilà dei teatrini, per noi di Sinistra Sarda occorre fissare tempi e modalità per una profonda verifica politica in seno alla Coalizione che ha vinto le elezioni un anno fa. All’ordine del giorno non c’è il semplice avvicendamento di qualche assessore; all’ordine del giorno – concludono Anedda e Deriu – c’è la condizione di difficoltà vissuta da sempre più persone in Sardegna.»

Giovannino Deriu

Giovannino Deriu

«Il bando tanto atteso dei corsi regionali per il conseguimento della qualifica di operatore socio sanitario è stato pubblicato il 16 gennaio con scadenza al 16 febbraio – spiega Giovannino Deriu -. Un mese di tempo per produrre tutta la documentazione richiesta da allegare alla domanda tra cui il nuovo indicatore della situazione economica (ISEE 2015). Ad oggi nessun aspirante può allegare l’attestazione  ISEE 2015 in quanto i CAF, che aiutano nella compilazione della DSU, hanno ancora la procedura bloccata con l’INPS a causa del mancato rinnovo della convenzione. Queste condizioni, rendono sostanzialmente impossibile il rilascio dell’attestazione e la regolare presentazione della domanda.»

«Per superare situazioni analoghe, altre Regioni e diversi Comuni capoluogo nel resto d’Italia hanno emanato direttive finalizzate alla proroga della validità dell’ISEE 2014. Sinistra Sarda – conclude il segretario regionale del PRC ritiene indispensabile un intervento risolutivo da parte dell’Assessorato regionale del Lavoro che garantisca trasparenza e opportunità di accesso per tutte e per tutti.»

Giovannino Deriu

Una legge di riordino sull’istruzione e la formazione professionale in Sardegna. E’ la proposta del segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra sarda, Giovannino Deriu.

«La Giunta Pigliaru – propone Deriu – riprenda in esame la proposta di legge “Principi e norme per l’educazione, l’istruzione e la formazione professionale” approvata dalla Giunta Soru e mai passata in Consiglio regionale. L’unica proposta di legge di riordino di cui il centro sinistra ha memoria è quella depositata nei cassetti regionali ed approvata dalla Giunta Soru nel 2006: “Principi e norme per l’Educazione, l’Istruzione e la Formazione Professionale”.»

«Una proposta di legge organica di riforma del mondo dell’educazione, dell’istruzione e della formazione professionale – aggiunge il segretario del PRC – Sinistra Sarda – risulta necessaria in Sardegna per superare le storture delle varie leggi regionali che si sono succedute (la legge legionale n.31/84 per esempio), per poter contrastare il fenomeno sempre più preoccupante della dispersione scolastica e per affrontare le forti criticità del sistema scolastico sardo a tutti i livelli, evidenti in modo particolare nei territori più svantaggiati.»

«Le numerose criticità del sistema scolastico sardo sono evidenziate  in particolare dall’elevato tasso di abbandono scolastico che si avvicina al 25 per cento (fonte Istat – 2013), dal basso indice di copertura delle scuole nei vari comuni (scuole di ogni ordine e grado e il conseguente pendolarismo reso problematico dalla  inadeguata rete dei trasporti locali etc.), da una gestione discutibile della formazione professionale che ha generato nel tempo forti distorsioni, e un’infinità di corsi erogati senza un’adeguata programmazione. Tutto ciò impone alla Regione Sardegna di ridare centralità al sistema scolastico pubblico integrandolo con la formazione professionale e l’alta formazione, per favorire la crescita delle persone e per lo sviluppo socio economico dell’Isola. Tale sistema – conclude Giovannino Deriu – garantirebbe la risposta ai bisogni delle cittadine e dei cittadini, e delle famiglie, anche in termini di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.»

Assemblee_segretari

La Segreteria regionale del Partito della Rifondazione comunista ha convocato un’assemblea regionale dei segretari di circolo e degli organismi dirigenti per domenica 9 novembre, presso l’Hotel Grillo, in Via Mons Melas 14, a Nuoro, con inizio alle ore 9.30.

«Abbiamo la necessità di un dibattito nel quale i temi concreti prendano il sopravvento su discussioni sterili e astratte – spiega il segretario regionale Giovannino Deriu -, pertanto i temi in discussione saranno prioritariamente:

esame della situazione politica generale e sarda in particolare;

stato organizzativo del partito e tesseramento;

processi unitari a sinistra in Europa, in Italia e in Sardegna.

La riunione dovrà avere necessariamente un carattere aperto sui contenuti, sulle modalità e sulla partecipazione. Si tratta di un Attivo regionale al quale si invitano calorosamente:

le segretarie e i segretari di circolo;

le segretarie e i segretari di federazione, il CPR con invitati permanenti e CRG;

le segreterie provinciali e i componenti dei comitati politici federali;

compagne e i compagni militanti, giovani comunisti.»

«Vogliamo un Partito che agisce e discute per essere utile – conclude Deriu -. Parteciperà Giovanna Capelli, responsabile nazionale dell’organizzazione. L’assemblea terminerà intorno alle ore 14.00».

Mario Carta

Mario Carta, già assessore comunale di Sinnai e dirigente regionale PRC, è il nuovo segretario provinciale di Cagliari di Rifondazione Comunista. E’ stato eletto al termine di una lunga e partecipata riunione del direttivo federale del Partito, alla presenza del segretario regionale, Giovannino Deriu. Carta, appena nominato, ha annunciato una mobilitazione straordinaria per l’autunno a partire dall’adesione alle manifestazioni politiche e sindacali previste nelle prossime settimane contro le politiche del Governo Renzi. Particolare attenzione è rivolta alle iniziative contro le servitù e l’occupazione militare della Sardegna; il partito della Rifondazione Comunista, a livello regionale, ha già aderito alla manifestazione prevista a Cagliari per il 13 dicembre.

SEGRETERIA Rifondazione Comunista 2014

E’ stata eletta oggi, a larga maggioranza, la nuova Segreteria regionale di Rifondazione Comunista. Ne fanno parte, oltre al segretario Giovannino Deriu, Giulia Suella, Francesco Falchi, Giovanna Ticca e Enrico Lai. Ciriaco Davoli, Paolo Pisu, Giuseppe Stocchino e Alessandro Unali sono invitati permanenti al Comitato politico. Mario Carta è presidente del Collegio di garanzia.

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Le politiche per il lavoro della #Giunta Pigliaru non hanno prodotto finora risultati apprezzabili. Il giudizio negativo sull’operato dell’esecutivo regionale non arriva dall’opposizione di centrodestra ma da #Sinistra Sarda, partito della maggioranza di centrosinistra: «La nostra vuole essere una critica costruttiva – precisa il segretario regionale Giovannino Deriu – il tema del lavoro è stato al centro della nostra campagna elettorale e, in questo momento di forte difficoltà per la Sardegna,  deve essere la priorità dell’azione della Giunta». Sinistra Sarda rileva “un forte ritardo” da parte dell’assessorato competente: «In questi mesi abbiamo assistito a qualche annuncio ma – prosegue Deriu – i risultati sono davvero pochi».  

Per la responsabile del Dipartimento Lavoro di Sinistra Sarda, Lorena Cordeddu, ciò che manca è una programmazione seria che permetta di avere un efficiente sistema di governance delle politiche per il lavoro. Il partito della sinistra contesta la mancata istituzione della Commissione regionale per i servizi e le politiche del lavoro (organismo previsto dalla legge n.20 del 2005).

«Si tratta di uno strumento fondamentale – ha spiegato Lorena Cordeddu – per la definizione delle scelte strategiche e di indirizzo della Regione.»

Secondo Sinistra Sarda, le iniziative portate avanti dalla Giunta in questi mesi per rilanciare l’occupazione sono insoddisfacenti. In qualche caso, come per il microcredito ed il bando “Lunga estate”, si tratta della conferma di misure già adottate dalla precedente Giunta di centrodestra; in altri, si è assistito ad un autentico flop. Il riferimento è al piano “Garanzia Giovani”, ancora al palo per la mancata attuazione dei programmi e la mancanza di coordinamento tre le strutture incaricate di mandare avanti le iniziative.

«Il risultato è che oggi i servizi per il lavoro si trovano a dover dare risposte a centinaia di persone su un piano che si è rivelato un contenitore vuoto: mancano infatti gli avvisi e i bandi necessari alla sua operatività.» Critiche anche sul fronte degli ammortizzatori sociali («serve un intervento urgente per impedire che 12mila sardi perdano gli indennizzi della mobilità in deroga come previsto dal Decreto Poletti») e sulla mancata riprogrammazione dei fondi #Por.

Sinistra Sarda chiede dunque una cambio di rotta al presidente, Francesco Pigliaru, e all’assessore del lavoro, Virginia Mura. «E’ necessaria un’iniziativa forte per ridare fiato alle piccole e medie imprese – afferma il consigliere regionale dei Comunisti Italiani, Fabrizio Anedda – con il congelamento dei loro debiti con l’erario e l’abbattimento del costo del lavoro attraverso un bonus occupazionale finanziato con le risorse destinate agli ammortizzatori sociali e quelle recuperate grazie all’allentamento dei vincoli del Patto di stabilità.»

Più collegialità nelle scelte chiede, infine, il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Alessandro Unali: «Il lavoro deve essere la priorità assoluta di questa Giunta. All’impegno preso in campagna elettorale devono seguire i fatti. Abbiamo il dovere di dare risposte ai giovani senza lavoro e a chi il lavoro lo ha perso. Su questo versante notiamo una certa lentezza da parte dell’esecutivo e dell’assessorato competente.»

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Fibrillazioni nella maggioranza di centrosinistra che guida la Regione. Nuova critica dei segretari di PDCI e PRC.

«La maggioranza di centrosinistra che guida la Regione – scrivono in una nota Alessandro Corona – segretario del Partito dei Comunisti Italiani e Giovannino Deriu – segretario del Partito della Rifondazione Comunista – si trova ad affrontare passaggi cruciali. Occorre riconoscere da subito che vi sono difficoltà di ordine squisitamente politico da non sottovalutare né da nascondere. La coalizione del centrosinistra sardo nel suo insieme riprenda al più presto la pienezza delle sue funzioni. Chiediamo che il presidente Pigliaru convochi una riunione urgente tra i partiti della coalizione recuperando il metodo della collegialità per dare sostanza e incisività al cambio di passo tanto atteso dopo il disastroso quinquennio di Cappellacci. Un’azione incisiva e corale, mirata a determinare elementi di controtendenza rispetto alla crisi occupazionale e al deficit di sviluppo nella nostra terra.

«Sinistra sarda – conclude la nota di Corona e Deriu – manterrà l’impegno di sostenere la Giunta a condizione che si metta mano con sempre maggior efficacia e competenza a strumenti e risorse per creare nuove opportunità di lavoro per i giovani sardi.»

Giovannino Deriu

Giovannino Deriu è il nuovo segretario regionale del #Partito della Rifondazione Comunista. E’ stato eletto domenica 13 luglio a Santa Cristina di Paulilatino, al termine del Congresso regionale celebrato alla presenza del segretario generale Paolo Ferrero, ex ministro della Solidarietà Sociale.

Tra i numerosi interventi nel corso del dibattito, Paolo Pisu ha posto l’accento sulle problematiche delle zone interne, dallo spopolamento alla crisi dei comparti produttivi. Lorena Cordeddu ha sviluppato un’analisi sulla crisi occupazionale e sulle possibili risposte da mettere in campo. Ciriaco Davoli ha sottolineato i passi avanti fatti nell’ultimo anno per il rilancio politico e organizzativo di Rifondazione Comunista in Sardegna. Giulia Suella si è soffermata sulla tutela del paesaggio e delle risorse ambientali. Ha partecipato ai lavori anche il neo consigliere regionale Alessandro Unali.