28 April, 2024
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Dopo l’ubriacatura di gioia seguita alla storica conquista della Coppa Italia di Eccellenza, il Carbonia si rituffa nel campionato, il suo primo e più grande obiettivo, che potrebbe portarlo alla promozione in serie D. La squadra di Andrea Marongiu, ad un terzo dalla fine del campionato, comanda la classifica con 1 punto di vantaggio sul Castiadas, 5 sull’Ossese e 6 sulla Nuorese. Questo pomeriggio affronta una trasferta assai insidiosa a Li Punti, sul campo di una squadra reduce da quattro vittorie casalinghe consecutive, sconfitta all’andata per 2 a 1 con il goal decisivo realizzato da Samuele Curreli al 93′ (dirige Marco Casula di Ozieri, assistenti di linea Daniele Di Maggio di Ozieri e Sandro Lisi di Olbia).

Il testa a testa con il Castiadas (senza trascurare Ossese e Nuorese, con quest’ultima che ci crede ancora, come emerge chiaramente dal tesseramento del giovane centrocampista Andrea Porcheddu, classe 1999, reduce da una positiva esperienza all’Arzachena, con 20 presenze in Lega Pro, al termine della quale è stato svincolato.

La tabella di marcia per la promozione in serie D non consente passi falsi ed impone oggi al Carbonia una vittoria contro il Li Punti. Andrea Marongiu conosce bene le insidie e si attende dai suoi giocatori una partita accorta in fase difensiva (con 15 goal subiti il Carbonia ha ampiamente la miglior difesa del campionato, davanti a quelle di Ossese – 20 -, Castiadas ed Atletico Uri – 21 -) e si affida all’esperienza ed al grande stato di forma dei due centravanti Giuseppe Meloni ed Alessio Figos, senza trascurare l’esterno Suku Kassama Sariang, 19 anni, miglior realizzatore del Carbonia fin qui in campionato con 9 reti, nonostante non sempre abbia fatto parte dell’undici iniziale.

Il Castiadas affronta il Taloro, a Gavoi, una trasferta che, a dispetto della precaria posizione di classifica, è tutt’altro che agevole (ne sanno qualcosa il Carbonia, impostosi non senza fatica con un goal realizzato da Luigi Pinna nella ripresa, e la Nuorese, sconfitta 3 a 2).

Anche l’Ossese, reduce dalla sconfitta interna subita ad opera della Nuorese, gioca in trasferta, contro un avversario molto ostico, la Ferrini, assoluta protagonista della prima parte del campionato, poi scivolata indietro ma in ripresa, con due vittorie consecutive, dopo la sconfitta di misura subita a Castiadas.

La Nuorese ospita la Kosmoto Monastir, con l’obbligo di vincere se vuole continuare a coltivare l’ambizione di restare agganciata al treno della promozione in serie D.

Completano il programma della sesta giornata del girone di ritorno, le partite Arbus-Porto Rotondo, Atletico Uri-La Palma, Bosa-Ghilarza e, infine, San Marco Assemini ’80-Guspini.

 

 

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Il Carbonia ha vinto la Coppa Italia di Eccellenza 2019/2020. Battuto l’Atletico Uri 1 a 0 con goal di Giuseppe Meloni, nella finalissima disputata sul campo in erba sintetica del Centro Federale di Sa Rodia, ad Oristano. La squadra di Andrea Marongiu ha così sfatato il tabù della Coppa che aveva sfiorato ben tre volte, tra Eccellenza e Promozione, negli ultimi 10 anni, perdendo sempre ai calci di rigore (nel 2010 in Eccellenza con il Porto Torres; nel 2016 e nel 2018 in Promozione con Bosa e Dorgalese (in queste ultime due occasioni con Andrea Marongiu in panchina, nella prima con Graziano Mannu). Continua, invece, il tabù dell’Atletico Uri, finalista sfortunato per la terza volta nelle ultime tre edizioni della Coppa Italia di Eccellenza regionale.

Il goal partita è arrivato al 14′ del primo tempo, autore il nuovo bomber Giuseppe Meloni che ha sfruttato con grande tempismo e precisione, con un perfetto colpo di testa, un preciso assist di Suku Kassama Sariang. L’Atletico Uri, inizialmente ha subito il colpo, poi ha reagito, in alcune fasi della partita ha anche messo in difficoltà il Carbonia, ma solo in rare occasioni è riuscito a creare seri pericoli alla difesa bianco blu, sempre fortissima nella coppia centrale formata da Federico Boi e Luigi Pinna e con un attentissimo Antonio Fortuna tra i pali, mentre dall’altra parte, nel secondo tempo il Carbonia avrebbe potuto andare in goal in più occasioni, con Giuseppe Meloni e Suku Kassama Sariang, ma ha trovato sulla sua strada un ottimo portiere.

Nel finale si è assistito ad una continua girandola di cambi, ma il risultato non è cambiato e al termine, dopo 6 minuti di recupero, in campo e in tribuna, sulla sponda biancoblu è esplosa la festa per un traguardo inseguito a lungo e, fino a questo pomeriggio, sempre mancato, mentre su quella giallorossa, inevitabilmente, è stata grande la delusione per un traguardo mancato per la terza volta, in finale, nelle ultime quattro edizioni (in precedenza aveva perso 2 a 1 con il Tortolì e 1 a 0 con il Tonara).

Il capocannoniere del torneo è Samuele Curreli, con 10 reti, realizzate tutte nelle prime quattro partite, con San Marco Assemini ’80 e Ferrini.

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E’ iniziato il conto alla rovescia per la finalissima della Coppa Italia di Eccellenza regionale, che vedrà di fronte sabato pomeriggio, alle 15.00, sul campo in erba sintetica del Centro Federale di Sa Rodia, ad Oristano, Carbonia ed Atletico Uri.

La partita verrà diretta da Alberto Enrico Argiolas di Cagliari, coadiuvato dagli assistenti di linea Riccardo Loi di Oristano e Matteo Laconi di Cagliari.

Le due squadre, protagoniste in campionato, il Carbonia di Andrea Marongiu capolista solitario con un punto di vantaggio sul Castiadas, 5 sull’Ossese e 6 sulla Nuorese, l’Atletico Uri di Massimiliano Paba risalito al sesto posto dopo un incerto avvio di stagione, puntano al successo in Coppa Italia che finora è sempre sfuggito loro in sfortunate finali.

Il capocannoniere della Coppa Italia è Samuele Curreli, autore di ben 10 goal in 6 partite (realizzati tutti nelle prime quattro), che come è noto non sarà protagonista della finale, perché alla vigilia di Natale, è tornato alla Monteponi, nel girone A del campionato di Promozione regionale.

Il Carbonia ha raggiunto la finalissima dieci anni fa, perdendola 5 a 4 ai calci di rigore, il 10 febbraio 2010, al Quadrivio di Nuoro, con il Porto Torres, dopo essere passato in vantaggio con Chicco Trogu; ha raggiunto e perso altre due finali nella Coppa Italia di Promozione, nel 2016 e 2018, contro Bosa e Dorgalese (sia ai tempi regolamentari sia a quelli supplementari, terminò in parità: 1 a 1 con il Bosa – goal di Stefano Demontis, 3 a 3 con la Dorgalese, dopo il 3 a 1 del primo tempo – goal di Claudio Cogotti, Lorenzo Loi e Simone Giovagnoli).

L’Atletico Uri è approdato in finale per la terza volta nelle ultime quattro stagioni. Ha perso le prime due di misura, rispettivamente 2 a 1 con il Tortolì e 1 a 0 con il Tonara.

La squadra che sabato pomeriggio riuscirà a sollevare la Coppa al cielo, affronterà i laziali del Real Monterotondo Scalo nel primo turno delle finali nazionali. La squadra laziale, ieri pomeriggio, ha conquistato la Coppa, superando di misura il Villalba Ocres Moca, per 2 a 1.

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Il Carbonia ha battuto 4 a 0 il Guspini (2 goal di Giuseppe Meloni, 1 a testa di Marcello Angheleddu ed Alessio Figos) e si è confermato capolista solitario del campionato di Eccellenza regionale. Alle sue spalle, ad un solo punto, il Castiadas, impostosi di misura sul Li Punti, 2 a 1. L’Ossese è stata battuta in casa dalla Nuorese in rimonta, 4 a 2, e scivola a 5 punti dal Carbonia, 1 punto avanti alla stessa Nuorese.
La Kosmoto Monastir ha interrotto la serie di 7 vittorie consecutive dell’Atletico Uri, battuto 3 a 1 e scavalcato dalla Ferrini che ha vinto 4 a 2 sul campo del La Palma Monte Urpinu di Graziano Mannu, sempre più solo all’ultimo posto in classifica.
L’Atletico Uri sabato 8 febbraio sarà protagonista con il Carbonia della finalissima della Coppa Italia, sul campo del Centro Federale di Sa Rodia, ad Oristano.
Il Guspini ha impegnato il Carbonia nella prima mezz’ora, giocata con il vento alle spalle, creando qualche problema alla difesa biancoblu. Il Carbonia ha reclamato un rigore per un evidente trattenuta su Alessio Figos, subito dopo le proteste si sono trasferite nell’area del Carbonia per un fallo apparso altrettanto evidente ma il direttore di gara, Andrea Senes di Cagliari, in entrambi i casi non ha concesso il penalty.
La partita si è sbloccata nel finale del tempo, prima con il goal di Giuseppe Meloni, poi con il raddoppio di Marcello Angheleddu, pronto a ribadire in rete di testa un pallone respinto dalla traversa su conclusione di Alessio Figos.
Chiusi i primi 45 minuti avanti di due goal, il Carbonia ha controllato con relativa tranquillità il risultato nella ripresa, Per il Guspini, brillante nella prima mezz’ora, tutto è diventato più difficile ed il Carbonia ha messo al sicuro il risultato con autentiche prodezze di Alessio Figos e Giuseppe Meloni, autori di due tiri al volo bellissimi per coordinazione, potenza e precisione, sulle quali nulla ha potuto il portiere del Guspini Nicola Loddo. Diego Pinna, preferito inizialmente a Suku Kassama Sariang, ha poi sciupato una grande opportunità per il quinto goal, ma la partita, a quel punto, era ormai chiusa, con un punteggio forse troppo severo per il Guspini.

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«Abbiamo risposto all’ennesimo rinvio con l’occupazione dell’Aula e delle commissioni, oggi non parteciperemo ai lavori e da domani inizieremo una battaglia sempre più forte.»

Lo ha annunciato il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau, aprendo la conferenza stampa dei gruppi di minoranza sulla continuità territoriale aerea. «Chiediamo da 10 mesi – ha protestato Gianfranco Ganau – che il Consiglio sia messo nelle condizioni di esercitare il suo ruolo, cosa che la maggioranza ha cercato di impedire con motivazioni inconsistenti e false ma ora parlano i fatti: c’era un band che è stato revocato, quello nuovo non c’è e la Sardegna sarà bloccata dal prossimo 18 aprile con danni gravissimi per i sardi, il sistema economico e la stagione turistica.»

«Ci aspettavamo una reazione diversa alla nostra protesta – ha commentato il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus -, invece da una maggioranza in grande confusione sono arrivate solo chiacchiere senza serietà ed insulti, rivolti in particolare alla collega Desirè Manca alla quale va tutta la nostra solidarietà. Noi continueremo a batterci per i sardi ed i loro diritti, coinvolgendo anche il Parlamento e il mondo economico.»

«Per definire ciò che è accaduto ieri non ci sono parole – ha affermato Desirè Manca, capogruppo del M5S -. Sono 10 mesi che la Giunta regionale non fa nulla per risolvere i problemi dei sardi e si occupa invece di proporre leggi che moltiplicano spese e poltrone. La continuità, ha concluso, non è solo turismo ma anche diritti fondamentali come lavoro, studio e (purtroppo per chi ne ha bisogno) salute.»

«Ormai è chiaro che presidente della Regione, maggioranza ed assessore dei Trasporti sono nel caos per colpa della loro inerzia e delle loro scelte – ha sintetizzato il consigliere di Leu Eugenio Lai -: prima hanno revocato il bando della Giunta precedente e poi hanno sparato chiacchiere al veto compresa quella del vertice Ue del 28. Non solo non c’era nessun vertice, ha detto infine, ma c’è già la certezza dei danni gravissimi che la Sardegna ha già subito.»

Piena solidarietà a Desirè Manca è stata espressa anche dal consigliere dei Progressisti Massimo Zedda «perché – ha sottolineato – le offese nei confronti delle donne devono riguardare anche gli uomini».

Polemizzando nei confronti della maggioranza, Massimo Zedda ha affermato che «di fronte ad una Sardegna isolata dal resto del mondo la Giunta organizza una conferenza per parlare dei voli nello spazio: siamo alla follia!»

Entrando nel merito delle problematiche legate alla continuità territoriale l’esponente dei Progressisti ha messo in evidenza che non solo il tempo perso è denaro ma la cosa più grave, in questo momento delicatissimo, è che il governo regionale non ha nessuna idea: non c’è più la tariffa unica e nemmeno quella cosiddetta low cost che richiede comunque risorse pubbliche ingenti mentre la Regione non ha nemmeno un bilancio. «Nonostante gli annunci – ha previsto Zedda – non ci sarà nessuna proroga se non in cambio di un bando scritto secondo le regole europee, quindi non cambierà nulla.»

Per il M5S Roberto Roberto Li Gioi ha detto che «ci si trova di fronte ad una Giunta ed una maggioranza di incoscienti, ormai sempre più lontani dalla realtà, che si occupano solo di poltrone. A proposito, quelle nuove non saranno solo 34 ma forse 90/100 perché dovrebbero essere inseriti anche altri organismi a partire dai consorzi industriali. Sulla continuità Li Gioi ha ribadito il diritto del Consiglio a sapere come stanno davvero le cose, uscendo finalmente dall’incertezza della quale approfitta la maggioranza, dicendo tutto ed il contrario di tutto».

Sulla mancanza di informazioni che ha colpito anche il Consiglio regionale si è soffermato il consigliere del Pd Giuseppe Meloni (componente della commissione Trasporti nella precedente legislatura). Giuseppe Meloni ha ricordato di aver presentato nello scorso mese di gennaio una richiesta di accesso agli atti a Bruxelles per conoscere lo stato delle interlocuzioni fra Regione ed Unione europea sulla continuità territoriale. «Ebbene – ha spiegato – da quella documentazione si capisce tutto: c’è la richiesta al ministro ri revocare il bando dell’ex assessore Careddu ed una seconda richiesta per la proroga dello stesso bando per un solo anno ma non (ed un è un dettaglio molto significativo) per il tempo necessario a preparare il nuovo. La verità, ha concluso, è che il nuovo bando doveva essere pronto già ad ottobre; non saremmo arrivati a questo punto.»

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Il Carbonia è passato a Decimomannu sul campo della San Marco Assemini ’80 con un goal per tempo e mantiene il primato in classifica in solitudine, con margini immutati sulle dirette concorrenti, tutte vittoriose. Il Castiadas ha vinto a Bosa 3 a 0, dopo che il Bosa ha sciupato un calcio di rigore; l’Ossese è passata di misura a Guspini, 1 a 0; la Nuorese è tornata alla vittoria rimontando un goal all’Arbus, 2 a 1;  l’Atletico Uri ha rifilato un altro 5 a 1 (dopo quello alla Nuorese di due settimane fa) al Porto Rotondo, settima vittoria consecutiva.

Il campionato diventa ogni settimana più interessante ed incerto, con distanze minime tra le prime tre: Carbonia 42, Castiadas 41, Ossese 40. Il campionato è ancora lungo ma i 6 punti di ritardo della Nuorese e i 9 dell’Atletico Uri, visto l’equilibrio al vertice, sembrano tanti, forse troppi…per pensare ad un riaggancio in vetta.

Il Carbonia oggi non ha giocato una grande partita ma ha vinto con autorità. Nel primo tempo ha avuto sempre in mano il pallino del gioco, ha sbloccato il risultati al 27′ con Federico Boi, bravo a risolvere una mischia a due passi dalla linea di porta, ha sciupato una grande occasione per raddoppiare pochi minuti dopo con Suku Kassama Sariang che ha calciato sul fondo da ottima posizione a porta vuota, e poi ha controllato la reazione della San Marco Assemini ’80, senza correre rischi fino al riposo.

Nel secondo tempo la squadra di Bebo Antinori è cresciuta, ha guadagnato campo ed ha cercato di mettere in difficoltà la difesa biancoblu, disimpegnatasi sempre con decisione, evitando particolari pericoli per la porta di Antonio Fortuna. Il risultato, comunque, è rimasto in bilico fino ad una decina di minuti dalla fine, quando Giuseppe Meloni, fino a quel momento in ombra, ha ricevuto un pallone prezioso sulla trequarti, si è inserito con grande mestiere ed ha superato imparabilmente il bravo portiere della San Marco Assemini ’80 Werther Carboni.

La partita, a quel punto, non ha avuto più storia, la San Marco Assemini ’80 ha tentato ancora qualche incursione ma senza grande convinzione, perché comunque un goal non avrebbe più cambiato il risultato finale.

Allegate le fotografie della partita e le interviste all’allenatore della San Marco Assemini ’80, Bebo Antinori; all’allenatore del Carbonia Andrea Marongiu e al centrale difensivo del Carbonia, autore del primo goal, Federico Boi.

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La Commissione speciale sull’insularità ha concluso in mattinata il primo ciclo di audizioni con i parlamentari sardi e gli ex presidenti della Regione Sardegna. Oggi è stato il turno di Ugo Cappellacci che, nella doppia veste di deputato ed ex presidente della giunta regionale ha illustrato alla Commissione le iniziative portate avanti nel corso della sua esperienza alla guida della Regione e le proposte che potrebbero essere messe in campo a livello nazionale ed europeo.

«L’insularità è il tema dei temi, assorbe tutte le problematiche che frenano lo sviluppo economico e sociale della Sardegna – ha detto Ugo Cappellacci – in passato si sono portate avanti battaglie storiche che purtroppo non hanno dato risultati concreti. Bene fa oggi la Commissione a lavorare su due fronti: il sostegno alla proposta di legge per l’inserimento del principio di insularità in Costituzione e le iniziative per cambiare le regole europee sugli aiuti di Stato.»

Sollecitato dagli interventi del presidente della Commissione Michele Cossa e dei consiglieri regionali Giuseppe Meloni (Pd), Roberto Li Gioi (M5S), Antonello Peru (Udc-Cambiamo), Roberto Caredda (Misto) Angelo Cocciu (Forza Italia) e Giovanni Satta (Psd’Az), l’ex presidente Ugo Cappellacci ha indicato alcune soluzioni possibili: «Per vincere la battaglia sugli aiuti di Stato occorre fare rete con tutte le isole d’Europa. Durante la mia esperienza alla guida della Regione abbiamo partecipato e presieduto la Commissione Isole della Conferenza delle regioni periferiche e marittime e la Commissione Enve del comitato delle regioni europee. In tutte le occasioni d’incontro si è cercato di portare all’attenzione delle istituzioni europee la necessità di attuare politiche differenziate che favorissero la coesione, oltre che economica e sociale, anche territoriale delle Isole. Grazie a quelle alleanze la Sardegna è riuscita ad ottenere il riconoscimento dello status di Regione “in transizione” che hanno permesso di incamerare 400 milioni di euro aggiuntivi per lo sviluppo rispetto ai tagli che si prospettavano per l’uscita dall’Obiettivo 1».

Ugo Cappellacci si è detto d’accordo anche sulla proposta di stringere un patto con la Sicilia per sostenere la proposta di legge in Parlamento: «Siamo pochi e i numeri sono decisivi, ben venga un’alleanza che rafforzi le nostre istanze».

Nel corso dell’audizione si è parlato inevitabilmente anche di continuità territoriale aerea e marittima. «Sulla prima, purtroppo, siamo fermi al modello disegnato dalla mia Giunta – ha detto Ugo Cappellacci – oggi il rischio è che si giochi al ribasso. In altre Regioni europee come la Corsica funziona in modo diverso con importanti risorse messe a disposizioni per garantire il diritto alla mobilità (circa 70 milioni di euro per 350mila abitanti). L’Europa deve rispettare le sue leggi come il Regolamento 1008/2008 che legittima gli oneri di servizio imposti dagli Stati membri alle compagnie per garantire collegamenti essenziali allo sviluppo economico e sociale dei territori».

Sulla continuità marittima, l’ex presidente della Regione è andato oltre: «Dobbiamo pretendere una riforma che trasferisca alla Sardegna la competenza primaria con le relative risorse. Grazie ai nostri ricorsi, la Corte Costituzionale ha stabilito che la Regione partecipi a pieno titolo alla firma della convenzione con le compagnie navali, è il momento di fare un passo in avanti e chiedere il trasferimento delle funzioni sulla continuità marittima».

Rispondendo alle domande dei consiglieri, Ugo Cappellacci è tornato sull’esperienza della flotta sarda: «Fu un’operazione dovuta – ha detto – fatta per ripristinare le regole del libero mercato. Oggi sarebbe più difficile ripeterla perché le imprese operano su mercati di vasta scala»

Ugo Cappellacci, infine, ha parlato anche di fiscalità e infrastrutture: «Da tempo mi batto per la zona franca integrale – ha concluso – la leva fiscale consentirebbe di ottenere risultati immediati rispetto agli altri interventi da mettere in campo per ridurre il gap dell’insularità. Sulle infrastrutture, credo invece che fino a quando non eserciteremmo la nostra competenza primaria sul paesaggio poco si potrà fare per migliorare la situazione. I nostri progetti, come quello del porto canale di Cagliari, vedono la Regione ostaggio del Mibact. E’ arrivato il momento di affermare la nostra autonomia».

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Proseguono i lavori della Commissione d’inchiesta sull’insularità. Dopo la seduta della scorsa settimana con una delegazione di senatori sardi, oggi la riunione del parlamentino presieduto da Michele Cossa (Riformatori sardi) è stata interamente dedicata alle audizioni dei deputati eletti in Sardegna. Alla chiamata della Commissione hanno risposto, per ragioni diverse, solo quattro deputati dei 17 eletti in Sardegna: i democratici Andrea Frailis e Romina Mura, il leghista Guido de Martini e Pietro Pittalis di Forza Italia. Da parte di tutti è arrivata la piena disponibilità a lavorare per raggiungere l’obiettivo dell’inserimento del principio di insularità in Costituzione.

Secondo Romina Mura (Pd): «Vivere in un Isola può rappresentare un’opportunità ma prima occorre superare il gap infrastrutturale rispetto ad altre regioni d’Europa – ha detto Romina Mura – sul principio di insularità è opportuno mettere in campo una battaglia di popolo simile a quella portata avanti alcuni anni fa sulla vertenza entrate. Forse sarebbe opportuno, visto lo stallo in cui si trova il Senato, presentare una proposta di legge anche alla Camera. Per portare avanti questa iniziativa serve però creare un fronte comune dei deputati sardi e trovare il sostegno dei rispettivi gruppi parlamentari. Il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia, ha mostrato sensibilità su questo tema. Un’altra strada da seguire è quella dell’attuazione della legge delega sul federalismo fiscale che obbliga lo Stato a trovare strumenti perequativi a favore delle regioni più deboli». Dalla deputata del Pd, infine, un invito a tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio regionale e in Parlamento: «Occorre cambiare le regole europee sugli aiuti di Stato – ha sottolineato Romina Mura – le regioni svantaggiate hanno necessità di un allentamento dei vincoli. Per raggiungere questo obiettivo serve assoluta unità tra tutte le forze politiche».

Argomentazioni condivise da Pietro Pittalis che ha però indicato un’altra strada per dare più forza ad un’eventuale iniziativa parlamentare: «Sono d’accordo sulla necessità di presentare una proposta di legge alla Camera – ha detto Pietro Pittalis – per questo ho fatto preparare una bozza all’ufficio legislativo di Montecitorio. Se però vogliamo avere la certezza che la proposta vada avanti è necessario coinvolgere anche i colleghi della Sicilia. Il gruppo dei parlamentari sardi è troppo piccolo per incidere, su un tema come questo il contributo dei siciliani potrebbe essere decisivo. Da tempo stanno chiedendo di potere mutuare un sistema di continuità territoriale simile al nostro e sono d’accordo con la nostra iniziativa sull’insularità».

Proposta sulla quale si è detto d’accordo anche il deputato del Pd Andrea Frailis: «Credo che sia un percorso da seguire. Ho il timore che il clima non sia favorevole in Parlamento. Oggi si discute di autonomia differenziata e le rivendicazioni delle regioni più deboli non sono viste di buon occhio – ha detto Andrea Frailis – bisogna per questo rafforzare le nostre rivendicazioni. Il tema dell’insularità deve essere portato fuori dal palazzo. Magari con un’iniziativa che coinvolga le scuole e spieghi ai giovani quali sarebbero i vantaggi economici e sociali che scaturirebbero dall’inserimento del principio di insularità in Costituzione».

Anche per il deputato della Lega Guido De Martini l’unità delle forze politiche è la condizione irrinunciabile per sperare di ottenere qualche risultato: «La Sardegna è una regione superidentitaria. Caratteristica che manca però in Parlamento tra i rappresentanti eletti nell’Isola. Su questi temi non si può non essere d’accordo. La Commissione d’inchiesta può fare molto e svolgere un ruolo di raccordo che ci consenta di portare avanti una battaglia unitaria».

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri regionali Antonio Mario Mundula (Fratelli d’Italia), Roberto Li Gioi (M5S), Eugenio Lai (Leu), Giuseppe Meloni (Pd), Roberto Caredda (Misto), Antonello Peru (Udc-Cambiamo) e Francesco Agus (Progressisti). Tutti d’accordo, con diverse sottolineature, nel portare avanti una battaglia comune sull’insularità con un obiettivo prioritario: la modifica delle norme europee sugli aiuti di Stato.

Soddisfatto il presidente della Commissione: «Questa è una battaglia che ci vede tutti coinvolti. E’ una questione che va oltre la trasversalità tra le forze politiche perché investe i sentimenti di tutti i sardi – ha detto Michele Cossa – oggi abbiamo sentito proposte molto interessanti. Su una nuova iniziativa da portare avanti alla Camera suggerisco un confronto con il Comitato promotore della proposta di legge di iniziativa popolare sull’insularità. Ciò che è certo è che la Sardegna ha condizioni differenti rispetto a tutte le altre regioni d’Italia. Da questo concetto occorre partire per vedere riconosciuti i nostri diritti».

La Commissione si riunirà giovedì prossimo. In programma l’audizione dell’ex presidente della Regione Ugo Cappellacci.

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Nella giornata che avrebbe potuto segnare una tappa fondamentale nella corsa verso la serie D, nel confronto diretto casalingo con la prima inseguitrice Ossese, il Carbonia ha sciupto una grande occasione, facendosi imporre il pareggio, 2 a 2, nel finale di partita, giocato con un uomo in più. E’ stata una partita difficile, come previsto, che il Carbonia ha sempre condotto, sciupando più volte le occasioni create per chiuderla. L’Ossese ha avuto il merito di non arrendersi mai, di rispondere colpo su colpo, sia sullo 0 a 1 maturato sul bel goal di Suku Kassama Sariang (al nono centro in campionato) su assist di Giuseppe Meloni nel primo tempo, chiuso in parità con goal di Carlo Nurra; sia sull’1 a 2 arrivato nel secondo tempo, con goal di Giuseppe Meloni (al terzo goal in quattro partite) e la successiva espulsione di Francesco Zichi, quando Antonio Cocco ha trovato una conclusione forte ed angolata che non ha lasciato scampi ad Antonio Fortuna.

Il Carbonia recrimina, perché ha avuto tante opportunità per chiudere i conti e, soprattutto, perché ha subito il pari quando aveva la superiorità numerica. E’ accaduto, a parti invertite, esattamente quanto accadde ad Ossi, quando il Carbonia andò sotto di un goal, rimase in 10 al 28′ per l’espulsione di Samuele Curreli e riuscì a pareggiare con Marcello Angheleddu, sfiorando poi ripetutamente anche il goal della vittoria che avrebbe meritato. Sull’1 a 0, nel primo tempo, prima Suku Kassama Sariang, poi Giuseppe Meloni, non hanno concretizzato due occasioni molto favorevoli; sul 2 a 1, nel finale, altre opportunità, tra queste una del neo entrato Daniele Contu, prima del pareggio ospite. Va detto che Andrea Marongiu a metà del primo tempo ha perso per infortunio il centrale difensivo Luigi Pinna, sostituito da Matteo Saias, e la sua assenza ha pesato parecchio sull’assetto difensivo del Carbonia.

Il secondo tempo è stato ricco di emozioni anche per le notizie che arrivavano dagli altri campi, dove ad un certo punto, la Nuorese perdeva 3 a 0 a Gavoi (finale 3 a 2) ed il Castiadas perdeva in casa con la Ferrini. A quel punto, con il Carbonia avanti 2 a 1 sull’Ossese, la classifica ha rischiato di prendere una fisionomia clamorosamente favorevole al Carbonia, primo con 5 punti di vantaggio sull’Ossese, 6 sul Castiadas e 8 sulla Nuorese. Poi è arrivata la rimonta del Castiadas con la Ferrini (ancora un goal dello spagnolo Alvaro Fernandez, il sesto in 4 partite) che, insieme al pareggio dell’Ossese, ha ridotto sensibilmente le distanze tra le prime tre: Carbonia ancora primo solitario con 39 punti, Castiadas ora secondo ad un punto, l’Ossese terza a due. La Nuorese segue ancora più distanziata, a sei punti, dopo la terza sconfitta consecutiva (10 goal subiti in tre partite, esattamente quanti ne aveva subiti nell’intero girone d’andata). L’Atletico Uri continua la sua risalita, ora la squadra di Massimiliano Paba, corsara in rimonta ad Arbus, è quinta, con 30 punti, un punto avanti alla Ferrini di Sebastiano Pinna.

Sugli altri campi, sconfitta del La Palma Monte Urpinu in casa con la San Marco Assemini ’80, 0 a 2, primo stop della gestione di Graziano Mannu; pirotecnico, 3 a 3, tra Porto Rotondo e Li Punti; prima vittoria esterna del Guspini di Giampaolo Murru, a Ghilarza, 2 a 1; pari, 1 a 1, tra Kosmoto Monastir e Bosa.

                           

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Il Carbonia ha travolto il Ghilarza 4 a 0 ed è tornato solitario in vetta alla classifica del campionato di Eccellenza regionale. La seconda giornata di ritorno ha registrato la sconfitta del Castiadas sul campo del Guspini di Giampaolo Murru (2 a 3), il crollo della Nuorese ad Uri (1 a 5) ed il pari in extremis del La Palma Monte Urpinu di Graziano Mannu ad Ossi (1 a 1). Ha perso in casa anche la Ferrini con la Kosmoto Monastir, 1 a 2. La squadra di Andrea Marongiu conduce ora con 2 punti di vantaggio sull’Ossese, 3 sul Castiadas, 5 sulla Nuorese e 9 sulla Ferrini. E domenica prossima al Comunale “Carlo Zoboli” ci sarà lo scontro diretto con la prima inseguitrice, la matricola Ossese.

La partita odierna con il Ghilarza è stata dominata dal Carbonia dall’inizio alla fine. Ci sono voluti 20 minuti per sbloccare il risultato, con un preciso colpo di testa del 19enne Suku Kassama Sariang, giunto all’ottavo goal stagionale e da lì in avanti il risultato non è mai stato in discussione. Numerose le palle goal costruite dalla squadra biancoblu, alcune svanite d’un soffio, anche per la bravura portiere del Ghilarza, ma prima del riposo Alessio Figos ha trovato il varco giusto per il goal del 2 a 0.

Nella ripresa il Carbonia ha continuato a comandare il gioco, Alessio Figos ha firmato il secondo goal personale e Giuseppe Meloni ha cercato ripetutamente la via del goal all’esordio casalingo, sfiorandolo ripetutamente, fino a quando lo ha trovato, al termine di un’azione tambureggiante, su preciso assist di Mattia Cordeddu.

Nel finale il Ghilarza, orgogliosamente, ha provato in ogni modo di creare i presupposti il goal della bandiera, senza riuscirvi per l’attenzione sempre alta della difesa del Carbonia, impeccabile anche nella giornata in cui Andrea Marongiu ha tenuto a riposo Federico Boi per un leggero infortunio. Nell’ultimo scorcio di partita il tecnico biancoblu ha effettuato alcuni cambi.

E’ finita tra gli applausi del pubblico e, in particolare, il solito ringraziamento dei giocatori ai Briganti che non hanno mai smesso di incitare la squadra, dal primo all’ultimo minuto.

Sono poi arrivate le notizie ufficiali da Guspini, Ossi ed Uri, a mettere la classica ciliegina sulla torta per festeggiare una domenica importantissima nella corsa verso la serie D.

Nell’intervallo sono state festeggiate le conquiste della Coppa Santa Barbara e della Coppa Capodanno delle squadre allievi e giovanissimi che nelle due finali hanno superato, con l’identico punteggio di 4 a 0 (lo stesso risultato poi maturato sul campo tra la prima squadra ed il Ghilarza), rispettivamente la Marco Cullurgioni Giba e la Monteponi. Anche nella passata stagione allievi e giovanissimi avevano vinto insieme le due coppe.

Giampaolo Cirronis