21 December, 2025
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A Carloforte, per la terza giornata di Creuza de Mà, è il giorno delle prime volte. La prima volte del festival alle Ex Tonnare, con il concerto al tramonto dell’arpista Marcella Carboni; e la prima volta di Massimo Zamboni, che regala al pubblico sardo un concerto-evento dedicato a Enrico Berlinguer, con l’esecuzione live della colonna sonora di Arrivederci Berlinguer, che lo storico chitarrista dei CCCP ha composto per i registi Michele Mellara e Alessandro Rossi.

Due eventi inediti, domani, venerdì 25 luglio, che impreziosiscono la diciannovesima edizione del festival. Ma Creuza de Mà si apre come sempre al mattino con le masterclass del Progetto Campus, il percorso di alta formazione che, negli anni, è diventato la colonna portante del festival, operativo lungo tutto l’anno e finalizzato all’apertura, a Cagliari, di una Sede Regionale della Centro Sperimentale di Cinematografia dedicata alla Musica e Suono per Cinema e Audiovisivi.
Negli spazi dell’Exme, a partire dalle 10,30, appuntamento con il regista Paolo Zucca, il compositore Fabio Massimo Capogrosso, la produttrice Francesca Cima e il tecnico del suono Stefano Campus.

Alle 19,30, il festival approda  alle Ex Tonnare di Carloforte, per un suggestivo concerto al tramonto con vista sul mare, in un luogo carico di storia, bellezza, cultura. Protagonista sarà l’arpista Marcella Carboni che propone il solo Trame, un concerto intimo tra corde, elettronica e riverberi naturali. Per info e biglietti boxol.it .

La serata prosegue alle 23.00 al Giardino di Note con un unicum pensato apposta per Creuza de Mà: il cineconcerto di Massimo Zamboni, storico chitarrista dei CCCP, che eseguirà dal vivo la colonna sonora del film Arrivederci Berlinguer, di cui è il compositore. Saranno presenti, per un incontro con il pubblico, anche i due registi del documentario dedicato al leader sardo del PCI, Michele Mellara e Alessandro Rossi.

Il film raccoglie materiali d’epoca provenienti dal documentario “L’addio a Enrico Berlinguer”, che fu realizzato durante i funerali del segretario del PCI da alcuni dei più importanti registi italiani. Tra i molti, Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Roberto Benigni, Carlo Lizzani, Giuliano Montaldo, Ettore Scola e Gillo Pontecorvo si misero dietro alla macchina da presa per omaggiare questo straordinario leader, venuto improvvisamente a mancare l’11 giugno 1984. Queste scene della cerimonia sono assemblate assieme ad alcune riprese di Berlinguer durante la sua attività politica, in un montaggio che vuole restituire all’oggi tutta l’umanità, la forza e la dignità di un personaggio centrale nella politica italiana degli anni Settanta e Ottanta.

L’estate festivaliera in Sardegna tra musica e cinema si accende con Creuza de Mà – Musica per Cinema, il festival ideato e diretto dal regista Gianfranco Cabiddu e organizzato dall’associazione culturale Backstage La diciannovesima edizione si terrà dal 23 al 27 luglio a Carloforte, tra la suggestione dei carruggi, il fascino delle vecchie sale cinematografiche, la magia del Giardino di note e dell’ex Stabilimento Tonnare.

Anche quest’anno Creuza de Mà conferma la sua vocazione ad intrecciare profondamente musica e cinema, in un dialogo costante tra suoni e immagini che si traduce in un’unione armoniosa e necessaria che il Festival declina nei suoi vari aspetti e formati: cinema di finzione, documentari, film d’archivio sonorizzati dal vivo, cortometraggi. Tra i momenti più attesi, spiccano il doppio omaggio a Berlinguer con il cinema di Andrea Segre e le note di Massimo Zamboni, le suggestive sonorità di Round Midnight con la pianista Rita Marcotulli, e l’emozionante concerto per arpa di Marcella Carboni, l’imperdibile concerto finale con Anna Tifu e Romeo Scaccia.

Come ogni anno, accanto al ricco programma di proiezioni, concerti e incontri con gli ospiti, Creuza de Mà si conferma anche come spazio di crescita e confronto sulla musica e il suono applicati al cinema, per le nuove generazioni di artisti. Grazie a Campus – musica e suono per il cinema e per laudiovisivo, che è parte integrante del festival sin dal 2017 con la SummerSchool per registi e giovani compositori, un progetto che da allora è diventato la colonna portante di Creuza de Mà. Un percorso di alta formazione che riconnette tutti gli elementi della filiera del suono per il cinema e gli audiovisivi. A Carloforte si studia, si impara, si crea: un’opportunità concreta e unica per le ragazze ei ragazzi di tutta Italia. Oltre alle masterclass e agli incontri con i maestri, in programma tutte le mattinine, il Campus offre l’opportunità di assistere alla proiezione dei cortometraggi realizzati dagli studenti del Centro di Cinematografia Sperimentale e musicati nell’ambito del progetto, testimoniando il valore formativo e creativo di questo percorso.

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Carloforte, Creuza de Mà XVI Edizione, Gianfranco Cabiddu,

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Mercoledì 13 novembre, a Cagliari, la 12ª edizione del PuntodiVistaFilmFestival, Concorso itinerante internazionale di cinematografia, ospiterà Enrico Lo Verso. Il popolare attore siciliano vanta una lunga carriera in teatro, sul piccolo e grande schermo evidenziando grande talento e versatilità come dimostra anche la sua partecipazione alla trasmissione televisiva “Ballando con le stelle”.

Tra i numerosi film ricordiamo “Il Ladro di Bambini”“Così ridevano” e “Lamerica “ di Gianni Amelio, “La Scorta” di Ricky Tognazzi, “Mario Maria e Mario” di Ettore Scola, “Hannibal” di Ridley Scott, “Il turno di notte lo fanno le stelle” di Edoardo Ponti. Vincitore di numerosi premi internazionali, tra i quali un Gran Premio Speciale della Giuria a Cannes, due Oscar Europei, un Golden Globe, la nomination nella cinquina degli Oscar con “Farinelli” di Gerard Corbiau e il Leone d’Oro a Venezia con “Così ridevano” di Gianni Amelio. Con un cortometraggio di Edoardo Ponti è entrato nella Short List degli Oscar ed ha vinto il prestigioso Tribeca Film Award. Attualmente è prevalentemente impegnato in teatro con diversi spettacoli: uno sul genio musicale di Morricone, le Metamorfosi di Ovidio, l’Apologia di Socrate e Uno Nessuno Centomila che in tre anni ha superato le 400 repliche (la maggior parte delle quali sold out) e che gli ha fruttato il premio Delia Cajelli ed il premio Franco Enriquez 2017.

La seconda serata del PuntodiVistaFilmFestival prenderà il via, a partire dalle 20.30, con la proiezione del I gruppo di cortometraggi finalisti del Concorso. A seguire “Racconti di cinema: la recitazione” con “L’attore si racconta”, incontro con l’attore Enrico Lo Verso.

La serata sarà accompagnata dalle divagazioni musicali di Marcella Carboni. La musicista, diplomata in arpa classica e laureata presso i corsi superiori sperimentali di Jazz, ha dedicato tutte le sue forze alla ricerca di una sintesi. Grazie all’ incontro con l’arpista newyorchese Park Stickney ha conosciuto le potenzialità dell’arpa jazz che hanno evidenziato un talento straordinario della compositrice cagliaritana.

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Mercoledì 13 novembre a Cagliari la 12ª edizione del PuntodiVistaFilmFestival, Concorso itinerante internazionale di cinematografia, ospiterà Enrico Lo Verso. Il popolare attore siciliano vanta una lunga carriera in teatro, sul piccolo e grande schermo evidenziando grande talento e versatilità come dimostra anche la sua partecipazione alla trasmissione televisiva “Ballando con le stelle”.

Tra i numerosi film ricordiamo “Il Ladro di Bambini”, “Così ridevano” e “Lamerica “ di Gianni Amelio, “La Scorta” di Ricky Tognazzi, “Mario Maria e Mario”di Ettore Scola, “Hannibal” di Ridley Scott, “Il turno di notte lo fanno le stelle” di Edoardo Ponti. Vincitore di numerosi premi internazionali, tra i quali un Gran Premio Speciale della Giuria a Cannes, due Oscar Europei, un Golden Globe, la nomination nella cinquina degli Oscar con “Farinelli” di Gerard Corbiau e il Leone d’Oro a Venezia con “Così ridevano” di Gianni Amelio. Con un cortometraggio di Edoardo Ponti è entrato nella Short List degli Oscar ed ha vinto il prestigioso Tribeca Film Award. Attualmente è prevalentemente impegnato in teatro con diversi spettacoli: uno sul genio musicale di Ennio Morricone, le Metamorfosi di Ovidio, l’Apologia di Socrate e Uno Nessuno Centomila che in tre anni ha superato le 400 repliche (la maggior parte delle quali sold out) e che gli ha fruttato il premio Delia Cajelli ed il premio Franco Enriquez 2017.

La seconda serata del PuntodiVistaFilmFestival prenderà il via, a partire dalle 20.30, con la proiezione del I gruppo di cortometraggi finalisti del Concorso. A seguire “Racconti di cinema: la recitazione” con “L’attore si racconta”, incontro con l’attore Enrico Lo Verso.

La serata sarà accompagnata dalle divagazioni musicali di Marcella Carboni. La musicista, diplomata in arpa classica e laureata presso i corsi superiori sperimentali di Jazz, ha dedicato tutte le sue forze alla ricerca di una sintesi. Grazie all’ incontro con l ‘arpista newyorchese Park Stickney ha conosciuto le potenzialità dell’arpa jazz che hanno evidenziato un talento straordinario della compositrice cagliaritana.

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Al via martedì 29 ottobre a Cagliari la dodicesima edizione de PuntodiVistaFilmFestival, Concorso itinerante internazionale di cinematografia, che fino al 12 dicembre ospiterà al Teatro Adriano di Cagliari proiezioni, incontri, spettacoli e degustazioni coinvolgendo protagonisti ed esperti del mondo, del cinema, del giornalismo, del teatro, della musica e del fumetto.

Oltre 1200 cortometraggi in gara arrivati da tutto il mondo: Norvegia, Argentina, Colombia, Algeria, Cile, Messico, Cuba, Iran, Iraq, Corea, Kenya, Indonesia, Israele e Venezuela. Opere che saranno selezionate dalla commissione artistica presieduta dal direttore della fotografia Pippo Ciliberto.

Tra gli ospiti della XII edizione Ferdinando Vicentini Orgnani, autore del film ”Ilaria Alpi: il giorno più lungo”, l’attore siciliano Enrico Lo Verso, il popolare attore Remo Girone, interprete del celebre Tano Cariddi nello sceneggiato televisivo La piovra, l’attore, comico e cantante Francesco Salvi. Madrina della serata finale l’attrice Eliana Miglio.

Tra le novità del Festival, che da dodici anni offre uno spazio di scambio e incontro tra pubblico e professionisti del settore, il Concorso/Festival in viaggio, che trova ospitalità in diversi Comuni dell’Isola dove saranno organizzati eventi di spettacolo tra cinema e musica, teatro, letteratura in relazione alle peculiarità culturali, ambientali, economiche e turistiche del singolo territorio. Altra novità è il concorso “Il cinema in tasca”, dedicato ai giovani dei comuni aderenti al progetto e riservato a corti inediti prodotti con videotelefonino.

La prima serata in programma martedì 29 ottobre sarà dedicata al cinema e al giornalismo d’inchiesta. Ospite della serata il regista Ferdinando Vicentini Organi, autore del film, Nastro d’argento nel 2003, “Ilaria Alpi – Il più crudele dei giorni”, pellicola che ripercorre l’ultimo mese di vita della giornalista Rai e del suo operatore di riprese Miran Hirovatin, uccisi il 20 marzo 1994 a Mogadiscio in Somalia.

Ad aprire la serata l’attrice Manuela Loddo, che presenterà in anteprima un estratto dello spettacolo “Donne, passione… rivoluzioni”, dedicato alla prima giornalista investigativa che tra la fine dell’’800 e i primi del ‘900 rivoluzionò il modo di fare giornalismo attraverso metodi esemplari e percorsi di indagine diventati punto di riferimento e stimolo del successivo e odierno giornalismo.

PROGRAMMA

Martedì 29 ottobre

Il cinema denuncia. Tra petrolio, guerre e sporchi affari “Verità celate: il caso Ilaria Alpi” ore 10.30 – Matinée per le scuole al Cinema Greenwich Proiezione del film “Ilaria Alpi: il giorno più lungo”. A seguire incontro con il regista ore 20.30 – Teatro Adriano, monologo introduttivo a cura di Manuela Loddo. A seguire incontro con il regista Ferdinando Vicentini Orignani e l’ex ambasciatore Antonio Marongiu Divagazioni musicali a cura di Simone Pittau. Conduce la giornalista Simonetta Selloni, vice presidente dell’Assostampa sarda

Mercoledì 30 ottobre Il cinema denuncia. Tra petrolio, guerre e sporchi affari “Verità celate: il caso Ilaria Alpi” ore 11.00 – Matinée per le scuole nella Sala Teatro di Sorgono Proiezione del film “Ilaria Alpi: il giorno più lungo”. A seguire incontro con il regista Ferdinando Vicentini Orignani ore 18.30 – Premiazione Concorso giovani “Il cinema in tasca”.

Martedì 5 novembre ore 20.30 – Teatro Adriano, proiezioni I gruppo cortometraggi finalisti A seguire Racconti di cinema: l’esperienza del mestiere Incontro con l’attore Remo Girone. Divagazioni musicali, con Gianni Coscia.

Mercoledì 13 novembre ore 20.30 – Teatro Adriano, proiezioni II gruppo cortometraggi finalisti. A seguire Racconti di cinema: la recitazione “L’attore si racconta” Incontro con l’attore Enrico Lo Verso Divagazioni musicali con Marcella Carboni.

Venerdì 22 novembre ore 20.30 – Teatro Adriano, proiezioni III gruppo cortometraggi finalisti. A seguire I Maestri del Cinema. Il cinema di Sergio Leone “Quando i fuorilegge diventano eroi” Incontro con Italo Moscati e Sergio Naitza Divagazioni musicali con Daniele Di Bonaventura.

Mercoledì 27 novembre 

Ore 20.30 – Teatro Adriano, proiezioni IV gruppo cortometraggi finalisti. A seguire Cinema e sport. L’attore e il campione “Passioni, tensioni” Incontro con Francesco Salvi e Bepi Vigna Divagazioni musicali a cura di GianMario Solinas

Giovedì 12 dicembre 

Ore 20.30 – Teatro Adriano Premiazioni con la presenza dei vincitori. A seguire incontro con l’attrice Eliana Miglio, in dialogo con il giornalista e scrittore Diego Pisati Divagazioni musicali a cura di Fabio Piazzalunga e Manuela Loddo

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Oltre cento musicisti per un happening itinerante nelle strade di Posada: si chiude così domani sera, venerdì 30, con l’immancabile saggio/concerto finale, la 31ª edizione del Seminario Nuoro Jazz, che quest’anno ha come “teatro” del suo atto conclusivo il caratteristico borgo della Baronia, sulla costa nord orientale sarda.

Protagonisti, a partire dalle 21.00, i centoventicinque iscritti, quest’anno, ai corsi organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro, e i docenti con cui hanno condiviso undici giornate di studio, tra lezioni di teoria e pratica, prove aperte di gruppo e musica d’insieme: Emanuele Cisi (in cattedra per il corso di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Dado Moroni (pianoforte e tastiere), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Salvatore Maltana (basso elettrico), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (pianoforte e tastiere), Giovanni Agostino Frassetto (flauto, teoria e armonia jazz), Dino Rubino (tromba) ed Enrico Merlin (storia del jazz). Una collaudata e affiatata squadra che annovera musicisti di vaglia della scena jazzistica nazionale, coordinati dal pianista Roberto Cipelli.

Guidato da una marching band, il saggio/concerto si svilupperà attraverso un itinerario che culminerà in piazza Eleonora d’Arborea, di fronte alla Casa delle Dame. Lungo il percorso sono dislocati tre palchi principali su cui si esibiranno i gruppi di musica d’insieme guidati dai docenti. Nutrita la presenza di fiatisti: questa edizione dei corsi nuoresi ha registrato infatti un alto numero di trombettisti, in virtù anche della masterclass tenuta da Tom Harrell. Insieme agli allievi e docenti dei Seminari nuoresi, a infoltire ulteriormente il cast e aggiungere colori alla tavolozza di suoni dell’evento di domani sera (venrdì 30) a Posada, anche i dodici giovani musicisti che sono stati impegnati, dal 16 agosto, in una residenza artistica, l’Intercultural Creation Session, che per il secondo anno consecutivo si è tenuta a Nuoro: un progetto realizzato col supporto della rete internazionale Medinea (il Mediterranean Network for Emerging Artists, di cui è membro l’Ente Musicale di Nuoro) e del programma Creative Europe dell’Unione Europea.

Prima del suo atto finale a Posada, il Seminario Jazz ha in agenda a Nuoro un altro appuntamento immancabile della giornata conclusiva di ogni edizione: l’assegnazione, a partire dalle 15.00 alla Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi” in via Mughina, delle diverse borse di studio previste per i migliori allievi. Una consiste nell’iscrizione gratuita alla prossima edizione dei Seminari di Nuoro; un’altra permette invece di partecipare al premio internazionale “Massimo Urbani” di Camerino; c’è poi una borsa di studio che vale per frequentare i seminari di Siena Jazz dell’anno prossimo, e quella intitolata alla memoria di Billy Sechi, il batterista cagliaritano prematuramente scomparso nel 2005, che offre l’iscrizione al corso di batteria sempre a Siena Jazz; i docenti dovranno infine scegliere un allievo da ciascuna classe per formare il gruppo che l’estate prossima avrà modo di suonare in varie rassegne e festival, compreso quello abbinato ai seminari nuoresi.
Ma la giornata di domani (venerdì 30) coincide anche con un significativo congedo dai Seminari Jazz nuoresi: quello, dopo trentuno edizioni, di Roberto Cipelli, protagonista fin dalle origini dell’iniziativa fondata nel 1989 dall’allora presidente dell’Ente Musicale di Nuoro, la compianta Antonietta Chironi, insieme a Paolo Fresu, da cui ha poi raccolto il testimone di direttore artistico cinque anni fa; testimone che ora passa nelle mani di un musicista di primo piano della scena jazzistica sarda, il contrabbassista algherese Salvatore Maltana.

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E’ tutto pronto per la trentunesima edizione dei Seminari Jazz di Nuoro, in programma da questo martedì (20 agosto), e fino a venerdì 30, nel capoluogo barbaricino. Un’edizione che si presenta al via con ben 125 iscritti, a conferma dell’apprezzamento di cui godono i corsi organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro nel panorama della didattica jazzistica nazionale.

A guidare gli allievi nelle undici, intense giornate di studio, tra lezioni di teoria e pratica, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, il collaudato corpo docente formato da Emanuele Cisi (in cattedra per il corso di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Dado Moroni (pianoforte e tastiere), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Salvatore Maltana (basso elettrico), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (pianoforte e tastiere), Giovanni Agostino Frassetto (flauto, teoria e armonia jazz), Dino Rubino(tromba) e Enrico Merlin (storia del jazz). Una squadra affiatata che annovera musicisti di vaglia della scena jazzistica nazionale, coordinati dal pianista Roberto Cipelli, che al termine di questa edizione passerà il timone dei Seminari nuoresi a Salvatore Maltana, dopo averlo raccolto a sua volta, nel 2014, da Paolo Fresu.

Insieme alle lezioni, ospitate come sempre nelle aule della Scuola Civica di Musica “Antonietta Chironi”, in via Mughina, tre diverse masterclass impreziosiscono anche quest’anno il programma didattico: da lunedì 26 a giovedì 29 si tiene quella internazionale del trombettista statunitense Tom Harrell con il suo quartetto (il pianista Danny Grissett, il contrabbassista Ugonna Okegwo ed il batterista Adam Cruz); lunedì 26 è in programma anche la masterclass dedicata alla musica tradizionale, che quest’anno ha per protagonisti il bandoneon, lo strumento simbolo del tango, e uno dei suoi più apprezzati interpreti, il marchigiano Daniele di Bonaventura. Da martedì 20 a lunedì 26, ma allo Spazio Giovani #1, in via Calamida, si svolge invece il corso per fonici della sound engineer Marti Jane Robertson.

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Trentuno candeline per il Seminario Nuoro Jazz: dal 20 al 30 agosto ritornano i corsi organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro, una delle iniziative più consolidate e apprezzate nel panorama della didattica jazzistica nazionale, come dimostra anche l’alto numero di iscritti a ogni edizione (oltre centocinquanta in quella scorsa). E, come sempre, saranno undici giornate dense di impegni, tra lezioni di teoria e pratica, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, sotto la guida di un corpo docente formato da musicisti di vaglia della scena jazzistica nazionale; una squadra affiatata, coordinata dal pianista Roberto Cipelli, che dal 2014 è al timone del seminario fondato nel 1989 da Paolo Fresu (che l’ha diretto per venticinque anni) e da Antonietta Chironi, la cantante lirica, all’epoca presidente dell’Ente Musicale di Nuoro, scomparsa nel 1996 e alla quale è intitolata la Scuola Civica di Musica in via Mughina dove si tengono i corsi.

In cattedra Emanuele Cisi (per il corso di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Dado Moroni (pianoforte e tastiere), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Salvatore Maltana (basso elettrico), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (pianoforte e tastiere), Giovanni Agostino Frassetto (flauto, teoria e armonia jazz), Dino Rubino (tromba) e Enrico Merlin (storia del jazz), oltre allo stesso Roberto Cipelli (teoria e armonia jazz).

Tre diverse masterclass caratterizzano e impreziosiscono l’offerta formativa di ogni edizione del seminario. Come già annunciato, a tenere quella internazionale – dal 26 al 29 agosto – quest’anno sarà un jazzista del calibro del trombettista statunitense Tom Harrell con il suo quartetto (il pianista Danny Grissett, il contrabbassista Ugonna Okegwo ed il batterista Adam Cruz), mentre è affidata a un autentico virtuoso del bandoneon, il marchigiano Daniele di Bonaventura, l’altra immancabile masterclass, quella dedicata alla musica tradizionale, il 26 agosto. Ritorna poi, per la quinta volta consecutiva, il corso per fonici tenuto dalla sound engineer Marti Jane Robertson: dal 20 al 26.

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Ha un valore speciale, quest’anno, l’immancabile appuntamento dell’estate con i Seminari Jazz di Nuoro: dal 21 al 31 agosto, l’iniziativa promossa dall’Ente Musicale di Nuoro taglierà infatti il traguardo della sua trentesima edizione. Un traguardo ragguardevole per quella che, nata quasi in sordina nel 1989 su invito della compianta Antonietta Chironi con il gruppo docente formato dal quintetto di Paolo Fresu (che avrebbe poi diretto i seminari per ben cinque lustri) e la partecipazione di trentasette allievi, anno dopo anno si è consolidata tra le realtà più rappresentative nel campo della didattica jazz in Italia. Lo dimostra anche il numero (e la composizione) degli allievi già confermati: più di centoventi (10 sardi, 115 in arrivo dalla penisola, 6 da Norvegia, Austria, Belgio, Germania, Inghilterra e Spagna), un numero ormai prossimo a un nuovo record di iscritti, dopo quello della scorsa edizione.

Anche stavolta, la formula dei seminari prevede undici giornate dense di impegni, tra lezioni teoriche e pratiche, prove aperte di gruppo e musica d’insieme, sotto l’insegnamento di un corpo docente formato da musicisti di vaglia della scena jazzistica nazionale (alcuni dei quali, in passato, sono stati essi stessi allievi dei corsi nuoresi), coordinati dal direttore artistico Roberto Cipelli: oltre allo stesso pianista cremonese (teoria e armonia jazz le sue materie), ne fanno parte Emanuele Cisi (in cattedra per la classe di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Dado Moroni (pianoforte e tastiere), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Salvatore Maltana (basso elettrico), Stefano Bagnoli (batteria), Salvatore Spano (pianoforte e tastiere) e Enrico Merlin (storia del jazz), più la novità del chitarrista Angelo Lazzeri, già tra i docenti dei corsi invernali, qui “a rinforzo” di una delle classi che conta il maggior numero di iscritti (ben venticinque, come quella di canto).

L’offerta formativa è impreziosita anche quest’anno da due masterclass: come già annunciato, spetterà a Paolo Angeli il compito di condurre, il 24 agosto, quella dedicata alla musica tradizionale, mentre sarà un altro chitarrista, l’americano Peter Bernstein, a tenere la masterclass internazionale dal 23 al 27. Ritorna, infine, ed è la quarta volta consecutiva, il corso per fonici condotto dall’ingegnere del suono Marti Jane Robertson: dal 21 al 28 agosto.

Varie borse di studio verranno assegnate, come ogni anno, al termine dei Seminari: c’è quella riservata al migliore allievo di ogni classe di strumento per l’iscrizione gratuita alla prossima edizione di Nuoro Jazz; c’è poi la borsa “Billy Sechi” (in memoria del batterista sardo scomparso nel novembre 2005) che offre invece la possibilità di partecipare ai seminari di Siena Jazz; ai docenti spetta poi anche il compito di scegliere un allievo da proporre come finalista all’annuale premio “Massimo Urbani” di Camerino riservato ai solisti jazz under 30, mentre un’altra borsa di studio immancabile è quella dedicata alla formazione del gruppo dei migliori allievi che avrà modo di esibirsi l’anno venturo in apertura di Nuoro Jazz.

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Gran finale, venerdì 1 settembre, a Nuoro, per il ventinovesimo Seminario Jazz: l’immancabile saggio-concerto degli allievi suggella le undici giornate di teoria e pratica jazzistica che li hanno visti impegnati alla scuola civica di musica Antonietta Chironi da martedì 22 agosto.

Un’edizione da record per l’iniziativa didattica organizzata dall’Ente Musicale di Nuoro con la direzione artistica del pianista Roberto Cipelli: quest’anno sono stati infatti ben centotrenta gli iscritti (novantacinque provenienti dalla penisola e nove dall’estero, da Francia, Turchia, Palestina, Belgio e Austria; il più giovane è un batterista di Merano, di dodici anni, il più anziano un pianista cagliaritano di settantasei) che hanno seguito le lezioni lezioni strumentali, di teoria e storia, di musica di insieme e prove aperte di gruppo, sotto la guida del gruppo docente dei Seminari nuoresi in cattedra da tre edizioni a questa parte: Emanuele Cisi (per la classe di sassofono), Fulvio Sigurtà (tromba), Francesca Corrias (canto jazz e laboratorio vocale), Marcella Carboni (arpa jazz), Max De Aloe, (armonica cromatica e fisarmonica), Bebo Ferra (chitarra), Paolino Dalla Porta (contrabbasso), Stefano Bagnoli (batteria), Enrico Merlin (per il corso di storia del jazz), Salvatore Maltana (basso elettrico) e Giovanni Agostino Frassetto (flauto, armonia e tecnica dell’improvvisazione), oltre allo stesso Roberto Cipelli (armonia) e a Dado Moroni e Salvatore Spano per il corso di pianoforte, dove si è raggiunto il numero più alto di iscritti, ben ventisette.

Per tradizione, il saggio/concerto finale di Nuoro Jazz è un evento articolato in vari momenti e diverse situazioni musicali che coinvolge in prima persona gli allievi, coadiuvati qui e là dai loro docenti e in stretta connessione con il luogo e gli spazi in cui va in scena. Quest’anno è la volta dell’area archeologica del nuraghe Tanca Manna, all’interno del moderno abitato del capoluogo barbaricino dove, a partire dalle 19.00, cominciando con una “processione” lungo il percorso archeologico, i musicisti si avvicenderanno in vari punti e su due palchi per i gruppi di musica d’insieme. In scaletta brani originali di ciascuno gruppo con un tema guida, un” leitmotiv” elaborato dalla classe di composizione di Salvatore Spano.

A precedere il saggio, come ogni anno, un altro appuntamento immancabile dell’ultima giornata del Seminario Nuoro Jazz: l’assegnazione di diverse borse di studio agli allievi più meritevoli: quella riservata al migliore allievo di ogni classe di strumento che consiste nell’iscrizione gratuita alla prossima edizione dei Seminari jazz di Nuoro; quella intitolata alla memoria del batterista cagliaritano Billy Sechi, che offre invece la possibilità di frequentare il seminario di Siena Jazz. C’è poi la borsa di studio che permette di partecipare come finalista al premio “Massimo Urbani” di Camerino e quelle destinate alla formazione del gruppo dei migliori allievi che l’estate prossima avrà modo di suonare, tra gli altri, al festival Time in Jazz di Berchidda e alla rassegna collegata ai seminari jazz di Nuoro, che nel 2018 taglieranno il traguardo delle trenta edizioni. Novità di quest’anno, infine, una borsa di studio per frequentare il Seminario jazz di Ponferrada, nel nord della Spagna,

Ora è già tempo di bilanci: «Oltre alla soddisfazione per il notevole numero di iscritti – commenta il direttore artistico Roberto Cipelli – sì è rivelata fantastica la masterclass di Kenny Barron, venuto qua con grande disponibilità, e poi la qualità dei concerti. Ma intanto siamo già proiettati verso le celebrazioni dell’anno venturo per il trentennale del Seminario Nuoro Jazz».