10 November, 2024
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Diego Lopez ritrova Leonardo Pavoletti, Joao Pedro e Nicolò Barella per la sfida con la Spal dell’ex Marco Borriello, una delle tappe fondamentali nel cammino che conduce alla salvezza. All’andata, a Ferrara, i rossoblu fecero bottino pieno ma questo felice precedente non deve illudere che quella odierna possa essere una partita facile. Classifica alla mano, una vittoria sarebbe fondamentale perché dilaterebbe da 4 a 7 punti il vantaggio sulla terz’ultima posizione, occupata dalla stessa Spal, a meno di una vittoria del Verona sulla Roma, che porterebbe gli scaligeri a scavalcare la Spal, a cinque lunghezze dal Cagliari.

Diego Lopez con il recupero di Pavoletti, Joao Pedro e Nicolò Barella può contare sull’organico quasi al completo, dovendo fare a meno dei soli Pisacane, Miangue e Ceter. La partita sarà diretta da Davide Massa di Imperia, assistenti di linea Alberto Tegoni di Milano e Lorenzo Manganelli di Valdarno. Quarto ufficiale Niccolò Baroni di Firenze. Addetti al VAR Paolo Silvio Mazzoleni di Bergamo e Daniele Minelli di Varese.

«Sarà una partita diversa rispetto al Crotone – ha detto alla vigilia Diego Lopez -. Domenica scorsa avevo detto che sarebbe stata più una partita da lotta, domenica sarà più da giocare, sempre tenendo in mente che dovremo anche lottare su ogni pallone. In altre gare abbiamo dimostrato quel che sappiamo fare in termini di gioco, dovremo essere all’altezza anche contro la Spal.»
«Sappiamo che verrà tanta gente allo stadio, ripeto sempre che spetta a noi trascinare il pubblico; non solo quando non abbiamo la palla, intervenendo magari in scivolata, ma anche quando siamo in possesso, mettendo velocità, arrivando sulla fascia, crossando sulle punte. Dobbiamo trasmettere qualcosa ai tifosi. Questa gara andrà aggredita con personalità: affrontiamo una Spal che apprezzo molto per come approccia le partite. Anche loro vorranno giocare – ha concluso Diego Lopez -, noi dobbiamo essere concentrati sino alla fine, avere la testa giusta e cercare di fare male.»

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Il Cagliari c’è. La squadra di Massimo Rastelli ha espugnato il campo della Spal dell’ex Marco Borriello con un netto 2 a 0 (reti di Nicolò Barella e Joao Pedro) ed ha risalito la classifica fino all’8° posto, alla pari con Fiorentina e Roma (la squadra di Eusebio Di Francesco deve recuperare la partita di Genova con la Sampdoria).

I buoni segnali emersi nelle prime due sfortunate trasferta, sui campi di Juventus e Milan, sono stati confermati nelle due partite successive, contro avversari di pari livello e ambizioni, e le vittorie maturate sono il risultato del buon lavoro fatto dal gruppo guidato da Massimo Rastelli.

Oggi il tecnico rossoblu aveva chiesto ai suoi ragazzi di portare lo spirito espresso in casa anche in trasferta ed è stato accontentato con una prova autoritaria, di carattere. Il Cagliari ha ridimensionato la Spal con una condotta di gara praticamente perfetta.

Il primo goal del Cagliari è arrivato al 17’: conclusione di Sau, respinta di Gomis e conclusione vincente di Nicolò Barella. La Spal non è riuscita a reagire ed il Cagliari ha controllato la partita con autorità.

La “musica” dell’incontro non è cambiata nel secondo tempo ed il portiere ferrarese Gomis s’è dovuto superare per negare a Leonardo Pavoletti il primo goal con la maglia rossoblu ed il raddoppio.

Massimo Rastelli ha inserito Diego Farias al posto di Marco Sau. Il brasiliano è entrato bene in partita, ma ha trovato sulla sua strada ancora il portiere Gomis. Altre occasioni per Pavoletti che ha sfiorato il palo e per Farias, preludio del goal del raddopppio che, ormai nell’aria, è arrivato puntuale: Joao Pedro dalla sinistra si è accentrato, ha saltato un difensore ed ha una parabola straordinaria per potenza e precisione, imparabile per Gomis. Un autentico capolavoro.

Il Cagliari ha sfiorato la terza segnatura in più occasioni, sempre con Farias. Nel finale s’è messo in vetrina anche il portiere rossoblu Alessio Cragno, bravissimo sia su una punizione di Marco Borriello deviata in barriera da Nicolò Barella, sia su un gran tiro di Viviani, deviata da un difensore. E’ finita 2-0 per il Cagliari, vittorioso a Ferrara per la prima volta nella sua storia. Ora la squadra rossoblu attende la visita del Sassuolo, nel turno infrasettimanale di mercoledì.

«Era una di quelle quattro-cinque partite chiave che capitano nell’arco di una stagione, la prima di un trittico di tre gare in una settimana – ha commentato a fine partita il tecnico rossoblu Massimo Rastelli -. Punti doppi che abbiamo portato a casa con una prova di carattere, soffrendo solo negli ultimi minuti del primo tempo e nei primi della ripresa. Abbiamo tenuto bene la gestione del pallone e nel finale abbiamo legittimato. Se proprio devo muovere un rimprovero ai ragazzi è proprio quello di non avere chiuso definitivamente la partita: poteva bastare poco per riaprirla e soffrire nel finale. Fortunatamente è stato bravissimo Cragno.»

 

Mercoledì arriva il Sassuolo. «Qualcosina cambierò senza stravolgere troppo. Ho in testa cosa fare, ma faremo la conta – ha concluso Massimo Rastelli -, valuteremo e prenderò atto della condizione di tutti per effettuare eventuali modifiche».

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Dopo la vittoria sul Crotone, nuova trasferta per il Cagliari, a Ferrara, prima di un trittico che porterà i rossoblù a giocare tre partite in sette giorni. Spal, Sassuolo e Chievo, una dopo l’altra. Tre gare impegnative, come tutte in Serie A, ma contro avversari teoricamente più alla portata rispetto a Milan e Juventus; e due partite nel giro di quattro giorni da giocare nel covo della Sardegna Arena. Insomma, è una settimana cruciale che può indirizzare il campionato dei rossoblù: bisogna approfittarne per mettere fieno in cascina.

La Spal, neo promossa, reduce dalla prima sconfitta subita sul campo dell’Inter, ha conquistato finora 4 punti nelle prime due partite. Un motivo di interesse in più è suscitato alla vigilia dalla presenza nelle sue fila dell’ex Marco Borriello.

Il Cagliari si presenta all’appuntamento forte delle sue sicurezze, aumentate dopo la vittoria magari non brillantissima ma mai in discussione ottenuta contro il Crotone. A Torino e Milano i rossoblù hanno giocato bene ma non sono stati premiati dai risultati. Oggi si chiede di replicare la prestazione portando qualcosa a casa. Massimo Rastelli fa affidamento sul momento di grazia di Marco Sau, decisivo contro il Crotone, e sulla voglia di gol di Leonardo Pavoletti. Scalpita la coppia brasiliana, Farias-Joao Pedro. Per la retroguardia sarà un nuovo esame.

Se Andreolli non dovesse smaltire in tempo i suoi guai fisici niente paura: c’è pronto Luca Ceppitelli. Un risultato positivo al “Paolo Mazza” (dove il Cagliari non ha una grande tradizione) e poi occhio e testa ai due impegni casalinghi: una piccola fetta di salvezza passa da questi sette giorni.

 

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Buona la prima. Il Cagliari ha bagnato con la prima vittoria e quindi i primi 3 punti stagionali il debutto nel nuovo stadio, la Sardegna Arena, superando il Crotone con un goal di Marco Sau. Non è stata una grande partita ma il Cagliari l’ha fatta sua con sufficiente autorità, sbloccando il risultato poco dopo la mezz’ora e controllando il vantaggio acquisito riuscendo ad andare vicino al raddoppio pi di quanto non sia riuscita ad andare vicina al pareggio la squadra calabra che non ha saputo mai creare problemi ad Alessio Cragno.

Il goal partita, dopo alcuni tentativi rossoblu non andati a buon fine, è arrivato al 33′. Joao Pedro sulla trequarti ha inventato un assist perfetto per Marco Sau, che si è presentato solo davanti al portiere ospite e lo ha superato con freddezza, con un tiro preciso sul palo più lontano. Il primo goal alla Sardegna Arena porta quindi la firma di un calciatore sardo.

Dopo soli tre minuti Joao Pedro ha realizzato il secondo goal, annullato per posizione di fuorigioco.

Nel secondo tempo i due tecnici hanno operato diverse sostituzioni ma non sono arrivate grandi emozioni, con un solo brivido per Cragno su una punizione di Barberis, spentasi sul fondo a fil di palo.

Al triplice fischio finale, il Cagliari ha festeggiato con i suoi tifosi la prima vittoria e i primi 3 punti in classifica che rimettono a posto la classifica, dopo le due sconfitte iniziali subite con Juventus e Milan.

Domenica prossima seconda trasferta stagionale, a Ferrara, contro la Spal dell’ex Marco Borriello, reduce dalla prima sconfitta rimediata a Milano con l’Inter. Sarà un secondo testa a testa consecutivo con una diretta concorrente per la salvezza.

 

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Il nuovo centravanti del Cagliari Leonardo Pavoletti è sbarcato poco fa all’aeroporto di Elmas, in un clima di grande entusiasmo. Il colpo messo a segno dalla società rossoblu per rimpiazzare il partente Marco Borriello, dopo quello che ha portato a Cagliari il difensore olandese Gregory van der Wiel, accresce notevolmente il potenziale dell’organico a disposizione di Massimo Rastelli ma potrebbe anche non essere l’ultima operazione in ingresso, a due giorni dalla chiusura del mercato.

Leonardo Pavoletti arriva a titolo definitivo dal Napoli per 10 milioni di euro + bonus. Ha firmato un contratto quinquennale e guadagnerà 1 milione euro all’anno + bonus. Con Leonardo Pavoletti, il calciatore più caro mai acquistato nella sua storia, il Cagliari ha coperto brillantemente il vuoto lasciato dall’improvvisa partenza di Marco Borriello, passato alla Spal, la neopromossa squadra di Ferrara, con la quale è già andato in goal nella vittoriosa partita con l’Udinese. Con il bomber toscano (è nato a Livorno il 26 novembre 1988, 188 cm per 78 kg), dopo l’arrivo del difensore olandese Gregory van der Wiel, la società guidata dal presidente Tommaso Giulini ha completato l’organico che si presenta ora molto competitivo per il raggiungimento di una salvezza tranquilla e magari anche di posizioni di classifica più ambiziose, nonostante le due onorevolissime sconfitte subite all’esordio in campionato contro Juventus e Milan.

Dopo aver maturato esperienza nei campionati minori (dalla serie D alla Prima divisione), Leonardo Pavoletti nel 2012 è approvato in serie B al Sassuolo, contribuendo alla promozione in serie A della squadra emiliana, con 11 reti in 33 partite. L’anno successivo è passato al Varese, realizzando 20 reti in 36 partite, per tornare poi al Sassuolo, nelle cui fila, in serie A, ha vissuto una stagione poco fortunata, giocando solo 9 partite e realizzando il primo goal in serie A.

Il 30 gennaio 2015 è passato al Genoa, dove ha spiccato il volo che lo ha portato fino alla convocazione in Nazionale, con Antonio Conte. Ha giocato 10 partite, realizzato 6 reti e ha dato un apporto determinante alla squadra rossoblu, giunta a fine stagione, al sesto posto in classifica. Riscattato a titolo definitivo dal Genoa, è andato a segno 14 volte in 25 partite. Iniziata alla grande la scorsa stagione, nonostante alcuni infortuni, con 9 reti in 20 partite, il 3 gennaio di quest’anno è stato acquistato dal Napoli a titolo definitivo per 18 milioni di euro. Con la squadra di Maurizio Sarri ha trovato poco spazio ed ora tenta il grande rilancio in maglia rossoblu.

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Leonardo Pavoletti è il nuovo centravanti del Cagliari. Arriva a titolo definitivo dal Napoli per 10 milioni di euro + bonus. Ha firmato un contratto quinquennale e guadagnerà 1 milione euro all’anno + bonus. Con Leonardo Pavoletti, il calciatore più caro mai acquistato nella sua storia, il Cagliari ha coperto brillantemente il vuoto lasciato dall’improvvisa partenza di Marco Borriello, passato alla Spal, la neopromossa squadra di Ferrara, con la quale è già andato in goal nella vittoriosa partita con l’Udinese. Con il bomber toscano (è nato a Livorno il 26 novembre 1988, 188 cm per 78 kg), dopo l’arrivo del difensore olandese Gregory van der Wiel, la società guidata dal presidente Tommaso Giulini ha completato l’organico che si presenta ora molto competitivo per il raggiungimento di una salvezza tranquilla e magari anche di posizioni di classifica più ambiziose, nonostante le due onorevolissime sconfitte subite all’esordio in campionato contro Juventus e Milan.

Dopo aver maturato esperienza nei campionati minori (dalla serie D alla Prima divisione), Leonardo Pavoletti nel 2012 è approvato in serie B al Sassuolo, contribuendo alla promozione in serie A della squadra emiliana, con 11 reti in 33 partite. L’anno successivo è passato al Varese, realizzando 20 reti in 36 partite, per tornare poi al Sassuolo, nelle cui fila, in serie A, ha vissuto una stagione poco fortunata, giocando solo 9 partite e realizzando il primo goal in serie A.

Il 30 gennaio 2015 è passato al Genoa, dove ha spiccato il volo che lo ha portato fino alla convocazione in Nazionale, con Antonio Conte. Ha giocato 10 partite, realizzato 6 reti e ha dato un apporto determinante alla squadra rossoblu, giunta a fine stagione, al sesto posto in classifica. Riscattato a titolo definitivo dal Genoa, è andato a segno 14 volte in 25 partite. Iniziata alla grande la scorsa stagione, nonostante alcuni infortuni, con 9 reti in 20 partite, il 3 gennaio di quest’anno è stato acquistato dal Napoli a titolo definitivo per 18 milioni di euro. Con la squadra di Maurizio Sarri ha trovato poco spazio ed ora tenta il grande rilancio in maglia rossoblu.

Leonardo Pavoletti è atteso all’aeroporto di Elmas alle 23.00. Da domani si aggregherà alla squadra che giovedì, alle 17.30, disputerà una partita amichevole contro il Tortolì, squadra neopromossa in serie D, allo stadio Tharros di Oristano.

Tommaso Giulini

 

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E’ iniziato con una prevedibile sconfitta sul campo della Juventus campione d’Italia il nuovo campionato del Cagliari. 3 a 0 il risultato finale, sicuramente troppo severo per quello che è stato l’andamento della partita, soprattutto nel primo tempo. Il Cagliari, senza Marco Borriello, passato con una trattativa lampo alla Spal dopo la rottura maturata ieri, insieme al difensore Bartosz Salamon, ha saputo tenere il campo a testa alta e, dopo aver subito il primo goal di Mario Mandžukić, alla prima occasione costruita dalla Juventus, è andato vicino al pari co0n una bella conclusione di Diego Farias, respinta alla grande da Gianluigi Buffon, poi graziato da Paolo Faragò che ha calciato sopra la traversa. Al 35′ il Cagliari ha avuto un’occasione per pareggiare ancora più clamorosa, quando l’arbitro Fabio Maresca, con l’ausilio del VAR, ha concesso ai rossoblu un calcio di rigore, per un fallo commesso da Alex Sandro su Duje Čop. Diego Farias s’è fatto ipnotizzare da Gianluigi Buffon, fermandosi sul dischetto e poi calciando centrale, rendendo facile la parata del portierone bianconero.

Il doppio pericolo scampato ha messo le ali alla Juventus che allo scadere del tempo ha raddoppiato, con una bella azione di Paulo Dybala, lanciato da Miralem Pjanić. Paulo Dybala dopo aver stoppato il pallone, se l’è portato avanti aiutandosi col braccio, l’arbitro ha lasciato proseguire e per Alessio Cragno non c’è stato scampo.

Il secondo tempo ha avuto poca storia. Paulo Dybala ha colpito una traversa con un bel tiro a giro dal limite, poi i due tecnici hanno iniziato la girandola dei cambi ed è arrivato il terzo goal, autore Gonzalo Higuaín, con un sinistro on diagonale molto preciso, su assist di Alex Sandro. Il Cagliari, tutto sommato, ha lasciato l’Allianz Stadium a testa alta ed ora già guarda alla prossima trasferta, in programma sul campo del Milan.

«Il risultato è troppo pesante per quanto si è visto oggi in campo, soprattutto nel primo tempo dove abbiamo tenuto la pressione alta, chiudendo le traiettoria di passaggio ed essendo pronti a ripartire con qualità – ha commentato il tecnico rossoblu Massimo Rastelli -. La Juventus ha sbloccato il risultato praticamente alla prima occasione, avremmo potuto pareggiare con Faragò e il rigore ci avrebbe dato la possibilità di riequilibrare la gara. Poi siamo stati ingenui sul secondo gol di Dybala, preso in contropiede mentre noi stavamo gestendo il pallone. Nella ripresa abbiamo avuto un’altra buona occasione per accorciare le distanze con Faragò, quindi sul terzo gol di Dybala la partita si è definitivamente chiusa.»

La società, intanto, prosegue le trattative per completare l’organico. Resta calda la pista che porta al centravanti del Napoli Leonardo Pavoletti ed in serata ha preso piede la trattativa con il Fenerbahçe per il trasferimento in Sardegna del difensore olandese Gregory Van der Wiel, 29 anni, che dovrebbe arrivare con la formula del prestito oneroso. Lunedì sono previste le visite mediche e la firma.

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Ora è ufficiale: Marco Borriello ha firmato il nuovo contratto che lo lega al Cagliari per la stagione 2017/2018 con opzione per la stagione successiva.

«Era quello che volevo – ha detto il centravanti rossoblu in conferenza stampa-. L’anno scorso si è creato un rapporto bellissimo con i compagni, l’allenatore e i tifosi. Non avevo motivo per cambiare, è stata una decisione presa quasi in modo naturale.»

Il primo degli obiettivi della nuova stagione è la salvezza del Cagliari, poi il raggiungimento del traguardo dei 100 gol, al quale ne mancano ancora 5, spero di superare quota 100, quindi il sogno Mondiale con la maglia della Nazionale.

Marco Borriello ha sottolineato il bellissimo rapporto creatosi con il mister rossoblu Massimo Rastelli. «Leale, sincero, ci diciamo le cose a viso aperto. L’anno scorso mi faceva svolgere un lavoro differenziato per recuperare energie, qualora avessi avuto bisogno all’inizio della settimana. Gli devo molto se in questo finale di carriera sto rendendo così tanto. Questo non vuol dire che abbia il posto assicurato, dovrò sudarmelo come sempre. Stiamo lavorando tanto con il pallone, è un tipo di allenamento che mi piace».

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Il Cagliari supera il Milan (non accadeva da 19 anni) con un goal di Pisacane a tempo scaduto e chiude nel miglior modo possibile il campionato di serie A 2016/2017.

La partita con la squadra di Vincenzo Montella era priva di particolari interessi di classifica per entrambe le squadre che si sono affrontate a viso aperto, a dispetto della temperatura estiva, cercando entrambe la vittoria. Il Cagliari l’ha raggiunta forse perché l’ha voluta di più, con un finale di grande generosità, sicuramente avvantaggiato dall’uomo in più nell’ultimo quarto d’ora, dopo l’espulsione di Gabriel Paletta.

Il Cagliari ha fatto esordire dall’inizio il giovanissimo portiere Luca Crosta, contro la squadra dove è cresciuto e, nel finale, un secondo ragazzo molto promettente, Roberto Biancu. I rossoblu sono passati in vantaggio al 17′ con Joao Pedro, su splendido assist di Marco Borriello. La reazione del Milan è stata immediata e su una conclusione di Carlos Bacca, Luca Crosta con una prodezza ha deviato sulla traversa e poi si è ritrovato il pallone tra le mani.

Alla mezz’ora Suso ha lasciato il campo infortunato, sostituito da Lucas Ocampos, poi protagonista di una buona partita.

Nel secondo tempo il Milan ha accelerato alla ricerca del goal del pari e al 16′ ha ottenuto un calcio di rigore, assegnato per un fallo di Ionita su Paletta. Il rasoterra è stato neutralizzato da una prodezza di Luca Crosta. Gianluigi Donnarumma ha negato due volte il raddoppio al Cagliari, prima su tiro di Joao Pedro deviato da Gomez, poi su una deviazione ravvicinata di Alessandro Deiola.

Al 27’ l’arbitro ha concesso un secondo calcio di rigore al Milan, per un fallo di Luca Crosta che, in uscita, ha travolto Carlos Bacca. Stavolta è stato Gianluca Lapadula a incaricarsi del tiro e a pareggiare sull’1 a 1. Alla mezz’ora è stato espulso Paletta per doppia ammonizione, dopo un fallo su Han (subentrato a Marco Borriello) a centrocampo. Fino al 90′ Donnarumma ha neutralizzato tutti i tentativi del Cagliari ma al 3’ di recupero, su una velenosa conclusione di Joao Pedro deviata da Donnarumma. Fabio Pisacane ha ribadito in rete, regalando la vittoria al Cagliari.

«Sognavo una giornata così – ha commentato a fine partita Massimo Rastelli -. Vado in vacanza da allenatore felice. La partita di oggi sembra una perfetta sceneggiatura da film. Una squadra ridotta nei minimi termini, con un giovane portiere come Crosta esordiente in Serie A che non sbaglia un intervento, Han che entra e fa impazzire tutti, Tachtsidis centrale di difesa che fa un partitone, Senna Miangue che non giocava da mesi e sostituisce alla grande Nicola Murru… salvezza a parte, reputo la giornata di oggi la più grande soddisfazione della stagione.»

«La gente si è divertita – ha aggiunto il tecnico rossoblu -. Avevo chiesto ai ragazzi una prestazione così, per salutare nel modo migliore la fine della stagione e l’addio in gara ufficiale Sant’Elia. Uscire tra gli applausi è stata la giusta conclusione. Il bilancio della stagione  non può essere che positivo. Tantissime vittorie, quattordici, appena una meno del primo anno di gestione di Allegri, 55 gol all’attivo. Ho cercato di sfruttare al massimo il potenziale offensivo di cui disponevo anche se presto si è ridotto ai minimi termini. Ci siamo salvati presto, anzi forse anche troppo presto: chiaramente l’andamento lento di chi stava dietro ci ha agevolato ma i nostri 47 punti li abbiamo fatti tutti.»

 

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L’umiliante sconfitta per 6 a 2 subita sul campo del Sassuolo nell’ultima trasferta stagionale, a salvezza già acquisita da diverse settimane, ha rimesso in discussione il rinnovo del contratto per il tecnico del Cagliari Massimo Rastelli, protagonista della promozione un anno fa e in questa stagione di una salvezza tranquilla, caratterizzata però da alcune sconfitte pesantissime, subite con 4, 5 e 6 goal al passivo.

Il passivo pesantissimo è maturato già nel primo tempo, con tre goal subiti nei primi 13 minuti, segno evidente dell’approccio completamente sbagliato, poi confermato dallo stesso tecnico, con il quale i rossoblu hanno affrontato la trasferta al Mapei Stadium di Reggio Emilia. E neppure il goal realizzato da Marco Sau a metà tempo, ha modificato la situazione, tanto che a 11 minuti dal riposo, un clamoroso autogoal di Marco Borriello ha riportato a tre reti il margine tra le due squadre. Nel secondo tempo, gli altri due goal del Sassuolo (il secondo messo a segno al 90′ dall’ex Alessandro Matri) e il secondo rossoblu di Artur Ionita, hanno segnato solo il punteggio finale di una partita senza storia.

La stagione del Cagliari, come già sottolineato, va considerata sicuramente positiva, ma la ripetitività di umilianti rovesci come quello di ieri, inducono a riflettere su quella che, al di là degli aspetti, è la tenuta psicologica di una squadra che in certe giornate sembra quasi assente e priva di alcuna reazione.

«E’ stato uno dei peggiori approcci della stagione – ha ammesso a fine partita Massimo Rastelli -: tre gol dopo il primo quarto d’ora e partita di fatto chiusa. Praticamente non siamo scesi in campo. Mi assumo tutte le responsabilità per questa sconfitta: evidentemente non sono stato bravo durante la settimana a fare salire la tensione e la concentrazione al punto giusto. Venivamo da un’ottima prestazione contro l’Empoli, mi auguravo che mantenendo lo stesso atteggiamento di vedere un risultato diverso. Mi spiace perché la stagione è stata positiva e speravo di chiuderla nel modo migliore. Ho provato a cambiare modulo ed avevamo trovato un equilibrio. Nulla oggi faceva presagire che potessimo ricadere nei soliti errori. Si vede che alcune cose non riusciamo a farle funzionare, nonostante ci mettiamo tanta attenzione in allenamento. Questi errori però – ha concluso il tecnico rossoblu – possono essere un punto di partenza su dove iniziare a lavorare per l’anno prossimo.»