17 December, 2025
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Si è conclusa ieri, domenica 10 agosto, alla Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, la decima edizione del Big Blue Festival, unico ecofestival della Sardegna, organizzato da 011Solution & Associazione Argonautilus con il patrocinio del Comune di Portoscuso. Tre giornate intense che hanno trasformato il mare in un grande palcoscenico di idee, scienza, arte e partecipazione, celebrando un traguardo simbolico: dieci anni di amore e impegno per l’ambiente marino.
Dall’8 al 10 agosto, un pubblico variegato fatto di famiglie, bambini, curiosi, turisti, ed esperti – è stato protagonista di laboratori, talk, presentazioni e performance. I BIG BLUE LAB hanno portato i piccoli “Lupi di Mare” a scoprire la biodiversità insieme ad Alberto Bardi e Maurizio Cristella, mentre la creatività è esplosa nei laboratori di magliette e accessori fluorescenti con Alessia, Stefania e Valeria. Il gran finale è stato affidato al coloratissimo Carnevale del Mare, tra musica, bolle e sorrisi.
La sezione scientifica ha regalato momenti di grande intensità: Daniele Grech ricercatore dell’IMC Oristano ha condotto il pubblico tra le specie aliene cosiddetti “invasori climatici”; Marco Colombo giornalista e fotografo di fama internazionale ha incantato il pubblico con gli avvistamenti della foca monaca nel Mediterraneo; Giorgia Bollati, giornalista scientifica ha fatto sognare con i suoi “vagabondo del mare”; Monica Pais, veterinaria e fondatrice della Clinica due Mari ci ha portato la sua testimonianza di cura e salvataggio degli animali più indifesi; e, infine, Sara Porru – archeologa subacquea – ci ha condotti in un viaggio senza fiato attraverso la bellezza della sua professione.
Grande protagonista dell’edizione 2025 è stata la mostra “Terra di Maree”, esperienza immersiva di altissimo valore artistico curata da Gabriella Locci per Casa Falconieri. Un progetto ideato e realizzato specificamente per dialogare con l’architettura della Sala Corpus della Tonnara, esaltando luci, volumi e suggestioni.
Non sono mancati gli approfondimenti sul rapporto tra territorio, economia e cultura: il progetto “Viticoltura e rigenerazione” ha messo al centro pratiche sostenibili e radici del territorio, con le Cantine Erbi protagoniste nelle degustazioni che hanno accompagnato gli incontri, mettendo in dialogo produzioni locali e buone pratiche sia in senso ambientale che economico.
Angolo di benessere e relax nel cuore del festival, lo stand della Riflessologia Facciale Italiana ha permesso al pubblico di sperimentare questa pratica rigenerante proprio mentre si svolgevano gli eventi.
Ampio spazio anche a cinema e letteratura: è stato proiettato il cortometraggio “Progresso Renaissance” (Marta Anatra, 2019), che indaga la grande illusione delle industrie di Portovesme, liberamente ispirato al romanzo Fili di Fabrizio Frisan, con l’intervento dell’autore per approfondire temi di forte rilevanza territoriale.
A chiudere la manifestazione, un momento inatteso e di grande impatto scenico offerto dall’Associazione Sa Fabbrica, partner storico di Argonautilus, che ha salutato il pubblico con una sorpresa capace di emozionare.
Dieci anni di Big Blue Festival significano dieci anni di incontri, di nuove consapevolezze e di un messaggio che resta forte: il mare è patrimonio di tutti e la sua tutela è una responsabilità condivisa.
Argonautilus ringrazia ospiti, volontari, partner, commercianti e cittadini che hanno reso possibile questa edizione e rinnova il suo impegno a farsi motore del cambiamento.
L’appuntamento è già fissato al prossimo anno, per continuare a navigare insieme tra cultura e sostenibilità.

Compie dieci anni il Big Blue Festival, organizzato dall’associazione ArgoNautilus, l’unica manifestazione che promuove l’ecologia e la difesa della biodiversità in Sardegna. Nata come progetto di educazione a una nuova coscienza ambientale, da venerdì 8 a domenica 10 agosto, nell’Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, la tre giorni alternerà momenti di confronto culturale a esperienze dirette sul campo, tavole rotonde e presentazioni di libri ai cosiddetti “Big Blue Lab” per i lettori in erba. Bambini e ragazzi, difatti, hanno sempre avuto uno spazio dedicato all’interno del programma con laboratori creativi, escursioni – anche in barca – e attività direttamente sulle spiagge. A cominciare proprio dal manifesto con un bimbo che cavalca una Caretta caretta, la tartaruga che nidifica sulle coste tirreniche e simboleggia la necessità di un turismo più lento e sostenibile, nonché tra le creature messe a dura prova dall’inquinamento marino. Le session di lettura e scrittura per creare una storia illustrata con i più piccoli, invece, sono seguite dalla scrittrice Eleonora Carta con Valeria Mulas ed Erika Carta di ArgoCircolo Letterario, ispirandosi a titoli quali Ti voglio bene, Blu (Babalibri) di Barroux –Bigbluefestival.it

Il Big Blue Festival è stato concepito a favore degli abitanti della Sardegna sud-occidentale: «Portoscuso è stata fondata intorno alla Tonnara Su Pranu come espansione di quello che era soltanto un villaggio di pescatoriafferma Maurizio Cristella, direttore artistico e biologo marinoper via del passaggio dei tonni. Allora la cattura del grande pesce pelagico era una tra le pratiche sostenibili per eccellenza, che si atteneva ai cicli della natura e scandiva la vita della comunità. Il nostro è un territorio che nei decenni ha subito violenze, contaminazioni, alterazioni profonde in nome di un progresso industriale che si è rivelato un bluff speculativo». Non a caso, tutte le sere sarà proiettato “Progresso Renaissance” (2019), un corto incentrato sull’illusione del “Piano di Rinascita” che ha lasciato un ambiente devastato e impoverito; corto liberamente ispirato al romanzo Fili (Robin) di Fabrizio Frisan, che sarà presente per commentarlo con la regista Marta Anatra.

La mostra “Terra di Maree”

Per celebrare il decennale del Big Blue Festival, è stata realizzata un’installazione nello spazio a cura di Gabriella Locci di Casa Falconieri, con la partecipazione di Daniela e Francesca Manca. Si tratta di un viaggio sensoriale tra arte, mare e memoria, di un’esperienza immersiva che trasforma le antiche architetture della Sala Corpus – il cuore cinquecentesco dell’Antica Tonnara – in arte contemporanea, ad evocare la potenza e la bellezza del nostro essere “Terra di Maree”. Casa Falconieri di Gabriella Locci e Dario Piludu è un centro di ricerca artistica con sede a Dolianova, in Sardegna, attivo dal 1992. Specializzata in tecniche di incisione e grafica d’arte contemporanea, l’associazione promuove progetti internazionali, mostre, workshop e residenze per artisti. Il laboratorio si distingue per l’attenzione al libro d’artista e all’incontro tra pratiche tradizionali e linguaggi visivi contemporanei. Negli anni, Casa Falconieri è diventata un punto di riferimento nel panorama della grafica d’arte a livello europeo.

La vita segreta della foca monaca

Alle 21.30, il ricercatore del progetto Aliem Vigil Daniele Grech illustrerà gli “Invasori climatici: viaggio nel Mediterraneo globalizzato”. Alle 22.30, il naturalista e fotografo Marco Colombo racconterà Out of the blue: la foca monaca nel Mediterraneo (Quercuslibris), volume realizzato con Bruno D’Amicis e Ugo Mellone: «Da sempre è una specie a rischio di estinzione, perseguitata dai pescatori poiché ritenuta ingiustamente una competitrice. Stanno aumentando gli avvistamenti dalle coste sarde e nell’Arcipelago Toscanospiega Marco Colombo perché le colonie greche sono in salute e alcuni esemplari ritornano nei luoghi in cui erano in passato. Se microplastiche sono state ovviamente trovati nei tessuti degli esemplari analizzati, purtroppo nelle grotte in cui riposano e si riproducono spesso le spiaggette sono ricoperte da bottiglie, tappi e altri rifiuti di plastica. L’appello che lancerò durante il festival sarà di non disturbarle almeno in alcuni frangenti, proprio per questa nuova dimostrazione di adattamento, come le grotte dove partoriscono».

Ecosistema oceano

Sabato, alle 21.30, la giornalista scientifica Giorgia Bollati presenterà I vagabondi del mare (Codice) sulla tutela delle innumerevoli forme di plancton,  microorganismo che garantisce la conservazione della vita sulla terra, poiché cambiamenti climatici, inquinamento e perdita di habitat lo stanno riducendo drasticamente. E la sua scomparsa avrebbe delle conseguenze irreparabili sull’intera catena alimentare degli esseri viventi, non solo acquatici. «Il saggio redatto con Marta Musso è scaturito dalla volontà di approfondire una tematica sconosciuta ai più e che rimane in superficie – sostiene Giorgia Bollati -. Comunemente si sa che il plancton nutre le balene, ma si ignora che all’interno dell’ecosistema oceanico ci fornisce metà dell’ossigeno respirabile. Con plancton s’intende tutto ciò che non è ancorato al fondale, ma fluttua nel mare e si lascia trasportare dalla corrente. Si tratta degli organismi viventi più antichi del pianeta, che nonostante le dimensioni microscopiche ci insegnano come si può creare una strategia a lungo termine di sopravvivenza e coevoluzione tra organismi diversi, partecipando a una rete alimentare ecologica e fisiologica molto ampia, in una maniera che si possa nutrire l’intero sistema. E creare condizioni di vita di qualità che consentano a ogni forma di vita di stare bene».

Alle 22.30, invece, la veterinaria e scrittrice Monica Pais parlerà de “La mia vita per gli animali”. La domenica, dalle 18:30, sarà il Carnevale del Mare a caratterizzare le vie del porto del sedicesimo secolo con la sfilata dei più piccoli, seguito, alle 21:15, dal progetto “Viticoltura come rigenerazione” del suolo, illustrato da Federico Erbi. Alle 21.45, in conclusione, l’archeologa Sara Porru tratterà del “Mare, custode del tempo”.

Compie dieci anni il Big Blue Festival, organizzato dall’associazione ArgoNautilus, l’unica manifestazione che promuove l’ecologia e la difesa della biodiversità in Sardegna. Nata come progetto di educazione a una nuova coscienza ambientale, da venerdì 8 a domenica 10 agosto, nell’Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, la tre giorni alternerà momenti di confronto culturale a esperienze dirette sul campo, tavole rotonde e presentazioni di libri ai cosiddetti “Big Blue Lab” per i lettori in erba. Bambini e ragazzi, difatti, hanno sempre avuto uno spazio dedicato all’interno del programma con laboratori creativi, alle escursioni – anche in barca -alle attività direttamente sulle spiagge. A cominciare proprio dal manifesto con un bimbo che cavalca una Caretta caretta, la tartaruga che nidifica sulle coste tirreniche e simboleggia la necessità di un turismo più lento e sostenibile, nonché tra le creature messe a dura prova dall’inquinamento marino. Le session di lettura e scrittura per creare una storia illustrata con i più piccoli, invece, sono seguite dalla scrittrice Eleonora Carta con Valeria Mulas ed Erika Carta di ArgoCircolo Letterario, ispirandosi a titoli quali Ti voglio bene, Blu (Babalibri) di Barroux – Bigbluefestival.it

Il Big Blue Festival è stato concepito a favore degli abitanti della Sardegna sud-occidentale: «Portoscuso è stata fondata intorno alla Tonnara Su Pranu come espansione di quello che era soltanto un villaggio di pescatoriafferma Maurizio Cristella, direttore artistico e biologo marinoper via del passaggio dei tonni. Allora la cattura del grande pesce pelagico era una tra le pratiche sostenibili per eccellenza, che si atteneva ai cicli della natura e scandiva la vita della comunità. Il nostro è un territorio che nei decenni ha subito violenze, contaminazioni, alterazioni profonde in nome di un progresso industriale che si è rivelato un bluff speculativo». Non a caso, tutte le sere sarà proiettato “Progresso Renaissance” (2019), un corto incentrato sull’illusione del “Piano di Rinascita” che ha lasciato un ambiente devastato e impoverito; corto liberamente ispirato al romanzo Fili (Robin) di Fabrizio Frisan, che sarà presente per commentarlo con la regista Marta Anatra.

La vita segreta della foca monaca

Se venerdì, alle 19.30, nella Sala Corpus inaugurerà la mostra “Terra di Maree” a cura di Casa Falconieri, alle 21:30 il ricercatore del progetto Aliem Vigil Daniele Grech illustrerà gli “Invasori climatici: viaggio nel Mediterraneo globalizzato”. Alle 22.30, il naturalista e fotografo Marco Colombo racconterà Out of the blue: la foca monaca nel Mediterraneo(Quercuslibris), volume realizzato con Bruno D’Amicis e Ugo Mellone: «Da sempre è una specie a rischio di estinzione, perseguitata dai pescatori poiché ritenuta ingiustamente una competitrice. Stanno aumentando gli avvistamenti dalle coste sarde e nell’Arcipelago Toscano spiega Marco Colomboperché le colonie greche sono in salute e alcuni esemplari ritornano nei luoghi in cui erano in passato. Se microplastiche sono state ovviamente trovati nei tessuti degli esemplari analizzati, purtroppo nelle grotte in cui riposano e si riproducono spesso le spiaggette sono ricoperte da bottiglie, tappi e altri rifiuti di plastica. L’appello che lancerò durante il festival sarà di non disturbarle almeno in alcuni frangenti, proprio per questa nuova dimostrazione di adattamento, come le grotte dove partoriscono».

Ecosistema oceano

Sabato, alle 21.30, la giornalista scientifica Giorgia Bollati presenterà I vagabondi del mare (Codice) sulla tutela delle innumerevoli forme di plancton, microorganismo che garantisce la conservazione della vita sulla terra, poiché cambiamenti climatici, inquinamento e perdita di habitat lo stanno riducendo drasticamente. E la sua scomparsa avrebbe delle conseguenze irreparabili sull’intera catena alimentare degli esseri viventi, non solo acquatici. «Il saggio redatto con Marta Musso è scaturito dalla volontà di approfondire una tematica sconosciuta ai più e che rimane in superficiesostiene Giorgia Bollati -. Comunemente si sa che il plancton nutre le balene, ma si ignora che all’interno dell’ecosistema oceanico ci fornisce metà dell’ossigeno respirabile. Con plancton s’intende tutto ciò che non è ancorato al fondale, ma fluttua nel mare e si lascia trasportare dalla corrente. Si tratta degli organismi viventi più antichi del pianeta, che nonostante le dimensioni microscopiche ci insegnano come si può creare una strategia a lungo termine di sopravvivenza e coevoluzione tra organismi diversi, partecipando a una rete alimentare ecologica e fisiologica molto ampia, in una maniera che si possa nutrire l’intero sistema. E creare condizioni di vita di qualità che consentano a ogni forma di vita di stare bene».

Alle 22.30, invece, la veterinaria e scrittrice Monica Pais parlerà de “La mia vita per gli animali”. La domenica, dalle 18.30, sarà il Carnevale del Mare a caratterizzare le vie del porto del sedicesimo secolo con la sfilata dei più piccoli, seguito, alle 21.15, dal progetto “Viticoltura come rigenerazione” del suolo, illustrato da Federico Erbi. Alle 21:45, in conclusione, l’archeologa Sara Porru tratterà del “Mare, custode del tempo”.

Dall’8 al 10 agosto è in programma la IX edizione il Big Blue Festival di Portoscuso – unico ecofestival in Sardegna.
Nella suggestiva ambientazione dell’Antica Tonnara Su Pranu, l’evento è patrocinato dal comune di Portoscuso e dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato Turismo, Artigianato e Commercio, e rientra nel programma della rassegna etiva portoscusese. Il programma dei tre giorni comprende, ogni pomeriggio, laboratori ludico didattici per bambini di ogni età e una ricca sessione di incontri serali dedicati alla divulgazione scientifica, che spaziano dalla botanica alla geologia, dall’archeologia alla biologia.
Tra gli ospiti: il geologo Luigi Sanciu, l’archeologo Nicola Dessì; il fotografo e naturalista Marco Colombo; ma spazio anche a due studiose e ricercatrici di Portoscuso, ormai affermate a livello internazionale: Silvia Cera, botanica e Sara Porru, archeologa.
Per tutti i giorni del Festival sarà visitabile presso i locali dell’Antica Tonnara la mostra “Orchidee di Sardegna” del fotografo e naturalista Alessandro Spiga.
A coronamento del Festival, la favola ecologica di animazione “Ponyo sulla scogliera” del grande maestro Hayao Miyazaki, con l’introduzione della scrittrice Raffaella Fenoglio.
«L’unico Festival che parla dell’ambiente nell’isola, nonostante la Sardegna sia una regione la cui economia si basa proprio sulla fruizione sostenibile e la valorizzazione delle risorse ambientali – osserva Eleonora Carta, componente dello staff Argonautilus -. L’obiettivo, adesso, è quello di creare un luogo in cui studiosi da tutta Italia e oltre possano incontrarsi e discutere su temi di attualità stringente come la biodiversità e la sua tutela».

Per un’estate che non finisce e che non teme né le temperature più alte, né tutte le polemiche che circondano – e spesso strangolano – le attività culturali, arriva il Big Blue Festival, giunto alla sua ottava edizione. Dal 23 al 25 agosto, a ridosso del tramonto, una lunga serie di eventi avrà luogo a Portoscuso grazie alla tenacia di Argonautilus, con focus su biodiversità, biologia, geologia, nonché tavoli tecnici, seminari, incontri con esperti nella divulgazione scientifica.

Con il patrocinio dell’assessorato alla cultura del comune di Portoscuso, nell’Antica Tonnara Su Pranu, ogni agosto il Mediterraneo abbraccia il Big Blue Festival. Una tre giorni dedicata al Mare in tutte le sue sfumature. Dalla letteratura alla biologia, dalla scienza alla musica, dalla ricerca alla scoperta. Un’esperienza rivolta al pubblico di tutte le età e provenienze: «Non a caso, il manifesto firmato da Ezechiele Camboni tratteggia un bimbo sul carapace di una tartaruga marina Caretta carettaafferma il direttore artistico Maurizio Cristellaspecie in via di estinzione che con l’aumento delle temperature è tornata a nidificare significativamente anche in Sardegna. Sulla nostra isola è necessario un festival in blu per parlare della ricchezza delle nostre coste, delle risorse immense che custodiscono, del patrimonio che abbiamo ricevuto e che è dobbiamo lasciare in eredità ai nostri figli».

Domani, mercoledì 23, alle 20:30, dopo i saluti istituzionali inaugurerà il palinsesto del BBF un allestimento immersivo sensoriale, a cura di Argonautilus e tratto da un’idea di Massimo Lumini, la “Big Blue Room – Il Sogno del Rais”. Venerdì 25, alle 21, l’ospite d’eccezione sarà Marco Colombo, fotografo naturalista e ospite fisso di “Geo” su Rai Tre, che si dedicherà alla varietà di cavallucci marini e al loro habitat. A seguire, alle 23.00, sarà proiettato il docufilm Man Kind Man di Iacopo Patierno, in collaborazione con Rai Cinema. Durante la manifestazione non mancheranno altre personalità di spessore, così il fotografo e guida naturalistica Giovanni Paulis (mercoledì 23, alle 21.00), la giovanissima archeologa Sara Porru (mercoledì 23, alle 22.30), il geologo Luigi Sanciu (giovedì 24, alle 21.00) e il trekker Stefano Vascotto (giovedì 24, alle 22.30).

Tutti i pomeriggi sono previsti laboratori pensati per i più piccoli e per la loro formazione, senza trascurare il divertimento e la curiosità: i “Big Blue Lab” sono stati organizzati da Hoppipolla. Lo staff di 001solution, in collaborazione con Argonautilus – per il comune di Portoscuso e per l’associazione “Sa Fabbrica”, il gruppo di Teatro Su Pranu – rendono possibile questa immersione nel blu della cultura ecologica.

Nuovo appuntamento per la Fiera del Libro 2023 Il Festival MAPPE, sabato 12 agosto, a Villamassargia. Il fotografo naturalista Marco Colombo, celebre per la sua partecipazione al programma Geo&Geo di Rai3, guiderà una passeggiata tra gli olivi secolari di S’Ortu Mannu, per rivelare a tutti i partecipanti piccoli trucchi da esperto di fotografia e composizione. Non è un corso per professionisti! Non serve la macchina fotografica, basta un cellulare! Possono partecipare anche i bambini! (su prenotazione: argonautiluslab@gmail.com).
La serata proseguirà alle ore 21.00 presso il Giardino di Casa Casula Villamassargia, per un talk di Marco Colombo dedicato alla “Citizen Science”, ovvero la Scienza dei Cittadini: in che modo ciascuno di noi può contribuire al monitoraggio e alla conoscenza dell’ambiente che ci circonda, offrendo utili strumenti agli studiosi e ai ricercatori.
L’evento è patrocinato dal comune di Villamassargia.

Da oggi 16 agosto e fino al 18 presso Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, torna per la sua settima edizione il Big Blue Festival, l’unico Ecofestival della Sardegna.

Come tutti gli anni, sarà una tre-giorni dedicata al mare, alla sostenibilità, all’ecologia: un invito alla complessità  nella riflessione sul tema “Ambiente”, con l’obiettivo, perseguito fin dalla prima edizione, di creare una nuova coscienza ambientale. A tal fine, grande spazio sarà riservato ai laboratori per i più piccoli con un ricco programma a cura di Argo Circolo Letterario – sezione Fantadìa – e Associazione Hoppipolla che comprenderà un’escursione guidata a Sa Punta e’S’Aliga, area SIC del comune di Portoscuso per scoprirne la preziosa biodiversità; laboratori artistici dedicati al mare e alla natura, con esposizione finale delle opere realizzate, e – l’ultima sera – il Carnevale estivo dedicato al MARE che si appresta a diventare un nuovo appuntamento fisso all’interno del Big Blue Festival.

Nelle tre serate invece, dalle ore 21.00, interventi di professionisti ed esperti di grande competenza: l’archeologo Nicola Dessì, il geologo Luigi Sanciu e il fotografo naturalista e divulgatore scientifico Marco Colombo. Ancora, un approfondimento a cura di Giovanni Paulis responsabile WWF dell’Oasi del Cervo e della Luna di Monte Arcosu; una Rappresentazione a cura del Gruppo di Teatro Su Pranu dedicata a identità e memoria della gente di mare e in chiusura proiezione di un film, definito “audace e straordinario” ambientato nel regno del realismo magico e con un forte messaggio ambientalista: “Vita di Pi” dal premio Oscar Ang Lee.

Fuori programma nella serata del 17: “Escursioni e incursioni musicali” a cura del duo romano Ale&Tom con lira, voce, surpeti e chitarra arpa.

Per tutti i tre giorni del Festival, spazio inoltre alla Mostra fotografica “Natura: femminile plurale” a cura di Alessandro Spiga che celebra la bellezza della natura con opere realizzate dalle bravissime fotografe Elisa Confortini, Daniela Demontis, Vyvys Marras, Nicoletta Muscas, Bettina Puddu e Simona Tedesco.

“Nel 2016, ovvero sette anni fa abbiamo parlato di cambiamento climatico, inquinamento e dell’urgenza di porre rimedio con il nostro comportamento della vita di tutti i giorni a una situazione che si preannunciava fatale. Oggi, nel 2022, non c’è spazio informativo che non tratti la materia. E tutti i giorni assistiamo alle conseguenze disastrose di politiche dissennate. Nel nostro Festival cerchiamo di creare cultura, ampliando la visione e le conoscenze del nostro pubblico. Siamo sempre convinti che questa sia l’unica via per giungere alla tanto attesa inversione di tendenza”, dice Maurizio Cristella, direttore artistico della manifestazione.

Il Big Blue Festival gode del patrocinio del comune di Portoscuso, ed è un progetto 011 Solution, organizzato in collaborazione con l’Associazione Argonautilus.

E’ iniziata oggi 20 agosto, alle ore 10.00, al porticciolo di Portoscuso, la sesta edizione del Big Blue Festival, l’unico ecofestival della Sardegna, realizzato dall’Associazione Argonautilus in collaborazione con l’assessorato della Cultura del comune di Portoscuso, per la direzione artistica di 011solution.

La formula dei tre giorni 20-21-22 agosto è classica. La prima parte delle tre giornate sarà dedicata ai laboratori per i bambini, a cura di Argo Circolo Letterario Fantadìa e di una nuova proficua collaborazione con l’associazione Hoppipolla.

La seconda parte, dedicata agli approfondimenti, alla divulgazione scientifica, alla letteratura e all’informazione, sempre e tutti legati al MARE, vero protagonista del Festival.

Tra gli ospiti: Daniele Mocci e Luca Usai autori di “Coda di Castoro – un’avventura per salvare la natura”; il professor Massimo Lumini con una performance di grande effetto dedicata alla AQUA Mater; il geologo Luigi Sanciu con un approfondimento sulle spiagge sarde; il fotografo e naturalista Marco Colombo, direttamente da Geo con un approfondimento in tema di Citizen Science, la scienza dei cittadini, e gli esperti del Centro Conservazione Biodiversità dell’Università di Cagliari per un excursus dedicato al loro impegno in questi anni a tutela dell’ecosistema.

A contorno, le preziose collaborazioni con il Gruppo Teatrale Su Pranu per il classico appuntamento di letture di mare “Il mare intorno”; il Posidonia Green Project per lo sviluppo del tema della conservazione degli Oceani, secondo le indicazioni UNESCO; una mostra fotografica realizzata dai bambini per il progetto “I giardini possibili” e, infine, il ricordo di un amico carissimo a cura del Gruppo di Lettura ALTAVOCE.

 

Verrà inaugurato questa sera, alle 19.30, a Portoscuso, il Big Blue Festival, tre giorni di eventi nell’Antica Tonnara Su Pranu. Sono previsti i saluti istituzionali del sindaco, dell’assessore e del comandante della Capitaneria di porto e l’inaugurazione della mostra fotografica. Fin dal pomeriggio ci saranno i laboratori per i bambini. Alle 21.00 è previsto l’intervento del fotografo e naturalista Marco Colombo, noto al grande pubblico per le numerose partecipazioni televisive. Domani, 17 agosto, sempre alle 21.00, interverranno i responsabili dell’IMC di Oristano, per la firma del protocollo Plastic Free, alla presenza dei rappresentanti di alcune associazioni e del comune di Portoscuso. A seguire, talk con Pippo Civati, “Seguendo Greta”. Domenica 18 agosto, infine, sono previsti gli interventi dei rappresentanti del CES Capo Carbonara e, a seguire, del geologo Luigi Sanciu, con l’incontro dal titolo “L’Antropocene, ovvero l’era della plastica”.

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Dal 17 al 19 agosto 2018, nella suggestiva cornice dell’Antica Tonnara di Su Pranu, a Portoscuso, si terrà la terza edizione del Big Blue Festival.

Una tre giorni dedicata al mare, all’ambiente e al territorio per riflettere, conoscere, imparare e costruire insieme una nuova coscienza ambientale, in un’area (come il comprensorio di Portoscuso) dove i progetti di industrializzazione non hanno portato ai risultati sperati e attesi.

All’urgente necessità di trovare nuovi equilibri, il Big Blue Festival risponde con un modello di formazione etico e professionale, innovativo ed efficace, in grado di essere esportato in tutto Sulcis Iglesiente.

Il Big Blue Festival si propone pertanto l’ambizioso progetto di aprire nuovi orizzonti, e di prospettare una visione delle risorse che ci circondano in vista di nuove opportunità di sviluppo economico.

Gli incontri si distribuiscono sulle tre giornate lasciando spazio nel pomeriggio ai laboratori ludico-scientifici per i bambini, finalizzati a trasmettere un nuovo modello comportamentale effettivo (es: stop all’uso delle cannucce; stop ai pesciolini nel secchiello, sì all’utilizzo di materiali ecocompatibili).

Laboratori:

– RICICLART – Costruzione di un Moby Dick a grandezza quasi naturale di bottiglie di plastica a cura di Associazione Argonautilus

“Moby Dick” Laboratorio musicale e reading a cura di Daniele Aristarco e Giufà Galati

–  DISEGNI, PENSIERI, POESIE E PICCOLE STORIE A ZONZO SULLE GRANDI ONDE – Laboratorio di SCRITTURA, PITTURA E CARPENTERIA DI CARTA, con Lettura della storia a puntate “Big e Blue, un mare di Avventure!”

– Big Blue Festival + Big Colors

Tutti i colori della vita, Laboratorio di cromatologia dei viventi

–  Laboratorio e creazione di un diorama marino con la plastilina a cura di Monica Tronci.

–  Laboratorio di nodi a cura dell’ANMI Portoscuso

“Cosa Fare Quando in Mare” in collaborazione con Associazione Argonautilus ANMI e Capitaneria di Porto di Portoscuso

Nella serata invece, gli appuntamenti divulgativi, dedicati a un pubblico più adulto.

Ospiti della terza edizione:

Marco Colombo, naturalista e fotografo, noto per le sue partecipazioni alla rubrica Geo su Raitre, con una conferenza dedicata a “Tropicalizzazione e meridionalizzazione: l’invasione biologica in atto nel Mediterraneo”

Daniele Aristarco, autore Einaudi Ragazzi, che terrà il reading su Moby Dick e un suggestivo reading di mezzanotte, accompagnato alla chitarra dal maestro Giufà Galati

Luigi Sanciu, geologo, direttore del Museo Naturalistico Aquilegia di Cagliari, del Parc dei Cavallini della Giara e del Geomuseo Monte Arci di Masullas, con una conferenza sulla Fauna in Sardegna;

Alessandra Viola, giornalista e autore RAI e Piero Martin, Professore di Fisica all’Università di Padova  autori di “Trash – tutto ciò che dovreste sapere sui rifiuti”  -Edizioni Codice

Monica Tronci Pau, artista della plastilina autrice del tutorial italiano del Film “I primitivi”

Bruno Manunza, fotografo naturalista, con una mostra dedicata alle conchiglie del mediterraneo e un Workshop di Fotografia Notturna.

Stefano Vascotto e Nicola Mascia, autori di “Le miniere sul mare”, video divulgativo dedicato agli sport outodoor praticabili lungo la costa

Inoltre:

Proiezione del film: L’Odissea (2016) di Jérôme Salle

Gli eventi, i laboratori ludico-scientifici e tutta la programmazione eventi sono svolti in collaborazione  con Associazione ArgoNautilus.

La manifestazione si svolge con il patrocinio del Comune di Portoscuso e dell’Assessorato alla Cultura, Beni Culturali, Turismo e Spettacolo del Comune di Portoscuso

Direzione Artistica: Maurizio Cristella.