5 December, 2025
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Si è svolta ieri a Iglesias una riunione del Consiglio provinciale in modalità aperta per favorire la discussione sulla vertenza Eurallumina e sul futuro del polo industriale di Portovesme. Dopo la votazione all’unanimità degli altri due punti all’ordine del giorno, adesione alle Province d’Italia e qualità servizi erogati, il presidente Mauro Usai ha aperto la seduta al confronto e all’esposizione coinvolgendo i rappresentanti di tutte le sigle sindacali, la classe politica provinciale regionale e la Chiesa grazie alla presenza del Cardinale Arrigo Miglio e del vescovo diocesano Mario Farci. La cronistoria dell’azienda Eurallumina è stata ripercorsa nei suoi 16 anni travagliati fatti di lotte operaie, cassaintegrazione e un proprietario, la Rusal, che non ha mai abbandonato il territorio e i lavoratori. Ma da tutti gli interventi è arrivata la richiesta di un impegno maggiore e definitivo alla risoluzione di questa vertenza e di tutte le altre in corso. A mettere l’accento su questo aspetto lo stesso assessore regionale all’Industria, Emanuele Cani, che plaude alla sinergia tra le varie istituzioni e all’agenda di unitarietà del Sulcis Iglesiente che «rappresenta un elemento di forza per le istanze». Il ragionamento a detta di Emanuele Cani «si deve necessariamente spostare su un vero cronoprogramma del polo industriale per rivendicare il principio fondamentale della competitività delle nostre imprese in ambito europeo».
Il vescovo Mario Farci ha assicurato la vicinanza della Chiesa a sostegno del fragile tessuto sociale che si vede ulteriormente minacciato dal crollo di questa importante fetta di economia legata al lavoro nelle industrie.
Ma spetta alla Provincia, come ha sottolineato Mauro Usai, l’attività di pianificazione territoriale: «Siamo convinti che una politica industriale non solo sia necessaria ma rappresenta la base per lo sviluppo della nostra società e delle nostre comunità. I processi di innovazione tecnologica e di progresso in tutto il mondo non prescindono da una politica industriale seria, moderna e sostenibile. E noi la percorreremo come consiglio provinciale e di pari passo con le altre economie del Sulcis Iglesiente».

Dopo le visite odierne del vescovo mons. Mario Farci, del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Marina Elvira Calderone. del presidente della provincia del Sulcis Iglesiente Mauro Usai e dell’intero Consiglio provinciale, domani mattina, tredicesimo giorno del presidio sul silo, alle 9.30, i lavoratori dell’Eurallumina si riuniranno in assemblea. Saranno presenti le organizzazioni sindacali confederali e di categoria.

Il messaggio del vescovo di Iglesias, mons. Mario Farci, alla comunità diocesana dopo la tragedia stradale sulla S.S. 130 di domenica 23 novembre
Carissimi fratelli e sorelle,

oggi le nostre comunità di Gonnesa, Nuraxi Figus e Cortoghiana si ritrovano ferite e smarrite davanti alla morte improvvisa di Marco e di Emanuele. Due vite diverse, due cammini unici e preziosi, accomunati da un destino che ci appare duro e incomprensibile. L’incidente che li ha portati via così all’improvviso ci lascia senza parole, ci colpisce nel profondo, e ci fa sperimentare la fragilità della nostra esistenza.
In queste occasioni tocchiamo con mano il valore immenso della vita umana. La vita è il più grande dono che abbiamo ricevuto. Immeritato: nessuno di noi ha fatto nulla per riceverlo! Anche se, a volte, sembriamo sottovalutare la sua preziosità.
In questo momento, tante sono le domande presenti nel nostro cuore. Non siamo qui per cercare risposte, che forse non avremo; ma vogliamo stringerci attorno alle loro famiglie, e affidare Marco e Emanuele con fiducia alla misericordia di Dio.
Il Signore li accoglie non come numeri nella statistica di un incidente, ma come figli amati, conosciuti per nome, preziosi ai suoi occhi.
A voi, familiari, che oggi portate un dolore che nessuna parola può colmare, desidero dire con cuore sincero: la nostra Chiesa vi è vicina! Condivide il vostro pianto, porta con voi questo peso e prega perché vi sia data la forza di attraversare questi giorni tristi senza sentirvi soli.
La fede non elimina il dolore, ma ci apre al grande mistero della vita: ci ricorda che la morte non è l’ultima parola. Dico a tutti, in modo particolare ai giovani: solo la Risurrezione di Cristo può dare senso alla nostra esistenza! La nostra vita, merita di essere vissuta e fondata sui valori che non passano!
Nella fede cristiana, crediamo che Marco ed Emanuele ora siano nelle mani del Padre, nella luce che non conosce tramonto. Il loro amore, il loro sorriso, il loro ricordo continueranno a essere una presenza viva; saranno per tutti e tutte un invito ad apprezzare sempre più il dono della nostra esistenza.
Chiediamo oggi al Signore di trasformare la nostra tristezza in speranza, la rabbia in fiducia, lo smarrimento in un nuovo desiderio di bene.
Mentre salutiamo Marco ed Emanuele, lo facciamo con la certezza che ciò che abbiamo condiviso con loro non è perduto, ma custodito per sempre nel cuore di Dio. Ogni gesto d’amore ha sempre un valore eterno!
Il Signore della vita dia pace a loro e speranza a tutti noi.

+ Mario
vescovo

Nella suggestiva cornice della caserma “Trieste”, sede della Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias, si è svolta questa mattina la cerimonia solenne di giuramento e conferimento degli alamari al 1º ciclo di Allievi Carabinieri del 144º corso formativo.
Alla presenza del Generale di Corpo d’Armata Giuseppe La Gala, Comandante delle Scuole dell’Arma dei Carabinieri, e delle principali autorità civili, militari e religiose regionali e locali, i 500 allievi hanno ufficialmente concluso il percorso formativo, entrando a far parte della grande famiglia dell’Arma.
Il corso è stato intitolato al carabiniere Lorenzo Gennari, Medaglia d’Oro al Valor Militare, nato a Quattro Castella (RE) il 18 febbraio 1921 e barbaramente ucciso dai nazi-fascisti il 19 febbraio 1945 a Bibbiano (RE), al grido di “Viva l’Italia”. Un tributo alla memoria e al coraggio di chi ha sacrificato la propria vita per la Patria.
Durante la cerimonia, particolarmente sentita dai familiari presenti, le autorità, fra le quali, con il colonnello Saverio Ceglie comandante della Scuola allievi carabinieri della Caserma Trieste di Iglesias, c’erano il cardinale Arrigo Miglio, il vescovo della diocesi di Iglesias mons. Mario Farci e il neo presidente della provincia del Sulcis Iglesiente e sindaco di Iglesias Mauro Usai, hanno apposto personalmente gli alamari ai primi sette allievi classificati per merito. Gli alamari, filettati di rosso, rappresentano il simbolo distintivo dell’appartenenza all’Arma dei Carabinieri.
Nel suo intervento, il Generale Giuseppe La Gala ha voluto ricordare i tre carabinieri recentemente scomparsi nell’esplosione di un casolare a Castel d’Azzano (VE), tra i quali il brigadiere Valerio Daprà, che aveva mosso i primi passi nella carriera proprio presso la Scuola di Iglesias. Rivolgendosi agli allievi, ha sottolineato: «La comunità che andrete a servire sarà la vostra nuova famiglia, così come lo è l’Arma. Da voi il cittadino si aspetta una risposta pronta, una parola di conforto, attenzione alle situazioni di difficoltà».
Ha concluso con un messaggio di forte valore istituzionale: «Ora che siete parte della grande famiglia dell’Arma, siete uomini e donne nuove, che saranno da qui in avanti il volto dello Stato e punti di riferimento inamovibili».

«Una memoria impressa nell’identità di Villamassargia, con la rievocazione di antichi fasti descritti nella celebre opera firmata da Vittorio Angius che racconta di una fiera di quattro giorni, in grado di attrarre gente da tutta la Sardegna», ha dichiarato la sindaca Debora Porrà.
E così è stato: Villamassargia ha ritrovato la sua festa.
Dopo la spettacolare corsa dei Barberi svoltasi sabato, ieri traccas e trattori adornati a regola d’arte hanno scortato le statue della Madonna del Pilar e di San Ranieri e i gruppi folk provenienti da tutta l’isola che hanno riempito le vie del paese per la processione. Una folla di persone ha partecipato alle manifestazioni popolari e religiose, in occasione della festa della Madonna del Pilar e di San Ranieri di cui oggi, lunedì 13 ottobre, è la ricorrenza che conclude la manifestazione tornata a vivere dopo sessant’anni.
«Il legame dei massargesi con la Madonna del Pilar e San Ranieri, summa della nostra storiaha commentato la sindaca Debora Porràè un legame antico che si è rafforzato nel tempo e siamo davvero lieti di essere riusciti a riportare in paese questa viva testimonianza di storia e cultura sarda.»
Come in una cartolina d’autore, nella piazza, addobbata con bandierine multicolori, a richiamo della tradizione spagnola con cui la storia di Villamassargia si intreccia, si sono allineati i meravigliosi abiti dei gruppi Folk provenienti da Sassari (gruppo folk San Nicola); Assemini (associazione culturale gruppo folk di Assemini); Cabras (associazione culturale Folkloristica Sa Crabarissa); Tortolì (associazione Tradizioni Popolari Sant’Anna); Sanluri (gruppo Polifonico Folkloristico); Usini (gruppo folk San Giorgio); Burcei (associazione culturale Passu Antigu) e Nuoro (associazione gruppo folk Saludos Pro Loco). Ad aprire il corteo il gruppo folk Pilar di Villamassargia che con il presidente Luigi Usai ha affiancato il Comune, e in particolare l’assessorato alla Cultura di cui ha la delega Sara Cambula, nella organizzazione dell’evento, insieme al Comitato parrocchiale Madonna della Neve, Madonna del Pilar e San Ranieri.
Come sapientemente raccontato da Emanuele Garau, speaker d’eccezione della manifestazione, nella ricca e antica storia di Villamassargia non c’è solo la Spagna, ma anche Pisa. Alla messa, nella quale i fedeli, le autorità civili e religiose hanno accolto calorosamente il vescovo della diocesi di Iglesias mons. Mario Farci, ha partecipato, in rappresentanza del Priore, anche una delegazione proveniente da Pisa, di cui è patrono San Ranieri e al quale è stata dedicata la Luminara posta sulle facciate del Comune e della chiesa a lui originariamente intitolata durante la dominazione pisana.
Fuochi d’artificio, tanto buon cibo e musica hanno concluso un pomeriggio ricco di emozioni e devozione.
Il prossimo appuntamento è per sabato e domenica 18 e 19 ottobre con la Festa dessu Pilaieddu a S’Ortu Mannu, in coincidenza con la Sagra delle Olive per la quale  fervono già i tanti preparativi.
 

Con l’insediamento del Presidente Mauro Usai e dei dieci consiglieri eletti il 29 settembre scorso, è iniziato questo pomeriggio nella sala consiliare del comune di Iglesias il nuovo corso della Provincia del Sulcis Iglesiente che pone fine al commissariamento iniziato dopo il referendum abrogativo del 6 maggio 2012 e durato oltre tredici anni.

Alla prima seduta sono stati invitati tutti i sindaci dei Comuni della Provincia (5 dei 6 candidati sono stati eletti consiglieri), consiglieri e assessori regionali del territorio (presenti l’assessore dell’Industria Emanuele Cani e il consigliere Luca Pizzuto) le massime autorità militari e religiose (il vescovo, monsignor Mario Farci, impossibilitato a partecipare, ha delegato don Giorgio Fois). Grande partecipazione anche di altri amministratori comunali e cittadini.

I lavori sono stati aperti con l’appello del segretario generale del comune di Iglesias, il dottor Marco Marcello, affiancato dal direttore generale della provincia del Sulcis Iglesiente, la dottoressa Speranza Schirru, e la convalida degli eletti.

Il passaggio successivo è stato il giuramento del presidente Mauro Usai che ha poi ha tenuto il discorso inaugurale sulla nuova realtà della Provincia, il ruolo che sarà chiamata a svolgere per il rilancio del territorio in una fase particolarmente difficile della sua storia, rimandando l’approfondimento dei temi alla presentazione delle dichiarazioni programmatiche, che avverrà nella prossima seduta.

Concluso l’intervento di Mauro Usai, è stato dato spazio agli interventi dei consiglieri e degli ospiti. Sono intervenuti la consigliera provinciale Maria Beatrice Collu, il consigliere provinciale (il più votato) Gianluigi Loru, l’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani, don Giorgio Fois, il consigliere regionale Luca Pizzuto, il sindaco di Giba e presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis Andrea Pisanu, il sindaco di Santadi Massimo Impera.

Al termine, il presidente Mauro Usai ha riunito i consiglieri e i sindaci, per portarli a conoscenza dell’esito di un incontro avuto ieri in Regione, all’assessorato della Pubblica Istruzione, sul dimensionamento scolastico.

Allegate le interviste al presidente della Provincia del Sulcis Iglesiente, Mauro Usai, e al consigliere Pietro Morittu, sindaco di Carbonia, co-capoluogo con Iglesias.

Giampaolo Cirronis

Un fine settimana all’insegna della devozione, della comunità e della crescita del territorio attende Villamassargia, che si prepara a celebrare con grande partecipazione le festività dedicate alla Madonna del Pilar e a San Ranieri.

Il programma prenderà il via la mattina di sabato 11 ottobre, nell’oratorio parrocchiale di via Stazione 13, con un convegno promosso dal Comitato Parrocchiale Madonna della Neve del Pilar e San Ranieri. L’incontro, presieduto dalla dottoressa Patrizia Giranu, presidente della Sardaleasing, sarà dedicato al tema “Il leasing e le nuove opportunità di sviluppo per le aziende agricole”.

Un argomento di grande attualità, che mira a fornire strumenti concreti agli operatori del settore primario, in un momento storico in cui l’innovazione e l’accesso al credito risultano fondamentali per garantire competitività e sostenibilità alle imprese agricole locali. Il convegno offrirà uno spazio di confronto aperto tra esperti, istituzioni e agricoltori, per riflettere su nuove strategie di crescita e sull’importanza di una gestione moderna e consapevole delle risorse economiche e territoriali. A margine dell’incontro, è previsto un momento di dialogo informale tra i partecipanti e i relatori, occasione preziosa per costruire reti e condividere esperienze.

Il weekend proseguirà con i momenti più attesi della festa: domenica 12, alle 17,00, le vie del paese si animeranno con la solenne processione religiosa, che vedrà la partecipazione dei cavalieri provenienti da diversi comuni della Sardegna, dei gruppi folk, delle traccas trainate dai trattori, del gruppo scout e di numerosi fedeli.

La celebrazione liturgica sarà presieduta da monsignor Mario Farci, vescovo di Iglesias. Al termine, la serata si concluderà con uno spettacolo pirotecnico e il concerto di Maria Giovanna Cherchi, che festeggia i trent’anni di carriera musicale, portando sul palco le sue più amate interpretazioni della musica sarda e contemporanea. Le celebrazioni si concluderanno lunedì, giornata interamente dedicata a San Ranieri. Alle 18,30, si terrà la Santa Messa presieduta da don Alessandro Muggianu, parroco di Orosei. A seguire, la festa continuerà in piazza con un vivace spettacolo di balli di piazza.

«Il valore spirituale della festa in onore della Madonna del Pilar e di San Ranieri raggiunge la profondità del cuore commenta il parroco Don Maurizio Mirai -. Non si tratta di una gioia effimera o di una felicità passeggera, ma di un’esperienza che orienta alla ricerca del vero bene.Per ciascuno di noi questa festa diventa un momento di autentica comunione, in cui fede e vita si intrecciano nella gioia della condivisione fraterna.»

Grande partecipazione, nel sito geo-speleologico archeologico Sa Marchesa, a Nuxis, all’iniziativa organizzata dallo Spleo Club di Nuxis per la deposizione di una lastra in bronzo scolpita dall’artista Gianni Argiolas in ricordo dei morti sul lavoro. Ne sito è già presente un’opera che ricorda i morti nella miniera di Sa Marchesa, e questo aggiunge un ulteriore tassello alla natura dello stesso.
Hanno partecipato autorità civili, sindacali e militari, tra le quali il vescovo della diocesi di Iglesias sua Eminenza monsignor Mario Farci che ha benedetto il monumento; il sindaco del comune di Nuxis Romeo Ghilleri che ha ideato l’iniziativa, i comandanti del 1° Reggimento Corazzato e del 3° Reggimento Bersaglieri di Teulada, diversi assessori e consiglieri comunali.
Nel corso del convegno che ha preceduto la deposizione della lastra in bronzo, sono intervenuti:
Romeo Ghilleri, sindaco di Nuxis;
Roberto Curreli, presidente dello Speleo Club Nuxis;
Elisa Siracusa, vice prefetto aggiunto di Cagliari;
Antonio Nicolli, vice questore di Cagliari;
Eleonora Atzei, consigliera comunale di Piscinas;
Gianluca Pittoni, sindaco del comune di Masainas;
Marcellino Piras, sindaco del comune di Villaperuccio;
Riccardo Cicilloni; docente universitario, direttore della campagna di scavi nella Grotta di Acquacadda;
Emanuele Madeddu, segretario della Filctem CGIL della Sardegna Sud Occidentale;
Giuseppe Masala, segretario territoriale della Fsm CISL;
Roberto Puddu, ex segretario generale della Camera del Lavoro CGIL del Sulcis Iglesiente;
il colonnello Alessandro Latino, comandante del 3° Reggimento bersaglieri di Teulada;
monsignor Mario Farci, vescovo della diocesi di Iglesias.
Al termine, è stata scoperta la lastra in bronzo, benedetta da monsignor Mario Farci, e la fanfara del 3° Reggimento bersaglieri ha eseguito alcuni brani. E’ poi intervenuta Rosalba Castelli, l’artivista viandante a Nuxis per una tappa del progetto “Orme d’ombra” ed è stata visitata la grotta di Acquacadda.
Sia il convegno sia la cerimonia all’esterno sono stati presentati dalla socia dello Speleo Club Agnese Delogu, presidente dell’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra della sede di Carbonia.

Venerdì 19 settembre, a Domusnovas, il Gruppo Marteddu ha tagliato il traguardo del 40° anno di attività e ha inaugurato la nuova sede operativa, con un grande evento cui hanno partecipato circa 500 invitati. Tra loro numerosi rappresentanti delle istituzioni locali e regionali ed il vescovo della diocesi di Iglesias, monsignor Mario Farci, che ha benedetto la nuova struttura dopo il taglio del nastro.

Il Gruppo Marteddu venne fondato nel 1985 dal geometra Ignazio Marteddu, con la creazione della Edil.Sar., azienda che opera nella realizzazione di reti idriche. Affiancato dalla moglie Giuditta, ha riposto grande fiducia nei tre figli, Arianna, Matteo e Andrea ed i risultati raggiunti con la creazione di due nuove società, Sardegna Piscine e M Group, sono l’orgoglio della famiglia.

La leader del Gruppo, nel quale ricopre l’incarico di direttrice generale, è la dottoressa in Economia e Commercio Arianna Marteddu, classe 1980, che nel corso della serata dei festeggiamenti ha ricostruito il percorso imprenditoriale della famiglia.

 

I fratelli, il geometra Matteo (classe 1982) e Andrea (classe 1993), guidano le due società che nel corso degli anni sono arrivate ad affiancare la Edil.Sar.: Sardegna Piscine, nata nel 2004, e M Group, l’ultima nata, nel 2021.

L’evento del 19 settembre è stato una grande festa che ha regalato grandissime emozioni, importantissimo momento di riflessione su quel che il Gruppo Marteddu ha fatto nei suoi 40 anni di attività, ma non rappresenta certamente un punto d’arrivo, piuttosto un punto di transito e di ulteriore crescita verso un futuro che lascia già intravedere nuovi im-portanti e significativi successi.

«Siamo in pieno cambio generazionale e l’inaugurazione di questa struttura sancisce questo importante momento storico sia per il contesto familiare, sia per quello legato alle aziendesottolinea la dott.ssa Arianna Marteddu -. Oggi stiamo festeggiando un sogno realizzato, un obiettivo raggiunto, un’autentica realtà che nel nostro territorio si è contraddistinta in 40 anni di attività per serietà, impegno e valore, creando continuità e futuro. Attualmente sono in forza 85 dipendenti, doveroso e responsabile sarà portare avanti un progetto di cui siamo solo all’inizio, ma di cui siamo consapevoli, ci impegneremo al massimo per ottenere obiettivi ancora più importanti.»

Giampaolo Cirronis

    

         

 

L’intera comunità di Sant’Antioco e del Sulcis Iglesiente ha dato l’estremo saluto ieri a don Giulio Corongiu, morto domenica pomeriggio in un incidente stradale verificatosi nei pressi della località di Maladroxia. La chiesa di Nostra Signora di Bonaria, che don Giulio Corongiu ha guidato da parroco per tantissimi anni, come previsto non è stata sufficiente ad accogliere tutti e centinaia di fedeli si sono ritrovati sulla piazza antistante, dove è stato sistemato uno schermo gigante per consentire a tutti di seguire la cerimonia funebre officiata dal vescovo della diocesi di Iglesias, monsignor Mario Farci.

Al termine della cerimonia, sono stati numerosi gli interventi, tra questi quello del sindaco Ignazio Locci, che hanno rimarcato l’opera svolta da don Giulio Corongiu nella comunità antiochense, in particolare per i giovani e per i meno fortunati, con il sostegno dei ragazzi e delle ragazze dell’oratorio Don Bosco.

Il vescovo ha comunicato che temporaneamente il vuoto lasciato da don Giulio Corongiu, in attesa della nomina del nuovo parroco, verrà ricoperto come amministratore parrocchiale da don Elio Tinti, parroco della chiesa di Santa Maria Goretti Vergine Martire e amministratore parrocchiale della chiesa di San Pietro Apostolo, affiancato da don Leonardo Crobu, vicario parrocchiale presso la parrocchia San Carlo Borromeo di Carloforte.