Cinema, giornalismo, musica e teatro protagonisti a Villacidro il 18 e il 19 settembre: cinque appuntamenti che proseguono il cartellone della XL edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì, aperto a maggio.
A Villacidro prosegue il ricco programma culturale (aperto a maggio) che prevede incontri, presentazioni, concerti e spettacoli, che culminerà con la premiazione dei vincitori della XL edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì.
Il cartellone settembrino entra nella sua seconda settimana di appuntamenti con una due giorni che propone cinque variegati spunti. Si parte giovedì 18 settembre, alle 17.00, a Casa Dessì, con la presentazione degli esiti del Laboratorio Claymation di cinema di animazione condotto dalla regista Michela Anedda. L’incontro, dal titolo “Siamo noi i registi”, conclude il laboratorio dedicato al cinema di animazione che fa parte del progetto “Nuovi linguaggi per l’immaginario” organizzato dalla Fondazione Dessì grazie al sostegno della Fondazione di Sardegna. Il laboratorio di Claymation di è svolto nella primavera del 2025 e ha coinvolto le classi medie dell’Istituto Comprensivo Loru-Dessì di Villacidro.
Alle 18.00, al Mulino Cadoni, si prosegue con l’incontro “Ricordando Gianni Filippini”, storico direttore de L’Unione Sarda (1977-1986), successivamente editorialista e, dal Duemila, più volte direttore editoriale della testata. La serata, dedicata alla memoria del giornalista scomparso nel 2022, sarà condotta da due suoi compagni di strada: Lorenzo Paolini, attuale direttore editoriale e condirettore de L’Unione Sarda e la giornalista e scrittrice Maria Francesca Chiappe.
Alle 21,30, nel cortile di Casa Dessì, spazio alla musica dal vivo, con il live set “Apnea” con Matteo Muntoni (basso elettrico/chitarra acustica), Matteo Leone (voce/chitarra elettrica/percussioni), Matteo Orani (chitarra elettrica) e Nicola Vacca (batteria e percussioni). Sul palco prenderà vita, riprodotto dal vivo, l’universo sonoro dell’ultimo lavoro di Muntoni, artista capace di intrecciare radici classiche e sperimentazione contemporanea. La sua musica nasce da un tradizionale approccio di studio e composizione, che si rinnova con l’apporto offerto dalle tecnologie digitali e dall’attitudine, dal sapore jazzistico, all’improvvisazione.
Venerdì 19 settembre al teatro Don Bosco, alle 18, andrà in scena “Il muro dell’orto”, l’incontro tra Giuseppe Dessì e la famiglia Mundula – Crespellani, reading di e con Teresa Porcella, Gianluca Medas (voce) e Gianni Cammilli (chitarra). Il lavoro prende spunto dal fitto dialogo umano e culturale che Giuseppe Dessì intrecciò con la famiglia Mundula-Crespellani, un legame di amicizia e di scambio intellettuale che segnò profondamente la vita letteraria e artistica del Novecento sardo e non solo. Una proposta che restituisce un ritratto inedito di Dessì: non solo uomo di lettere, ma anche amico ironico e vitale, come emerge dagli scambi epistolari e dalla memoria degli incontri villacidresi.
Alle 21,30, nel cortile di Casa Dessì, chiuderà gli appuntamenti della settimana lo spettacolo teatrale “La Catena” tratto dall’opera di Emilio Lussu, nel cinquantenario della sua scomparsa. La drammaturgia è di Nicola Fano, con Andrea Bosca e le musiche di Johanees Schlosser. “La catena“ porta in scena l’attualità del pensiero e della lotta di Emilio Lussu, voce scomoda contro ogni dittatura; e un secolo dopo quegli accadimenti, traccia un potente ritratto di un uomo che, contro violenza e soprusi, non smise mai di credere nella libertà.
La XIV edizione del Festival Culturale LiberEvento 2025 dal 1 all’6 agosto, LiberEvento approda a Calasetta, davanti alla Torre Sabauda. Anche quest’anno, oltre alle tante presentazioni di libri, ritorna l’appuntamento con un festival nel festival. Prenderà avvio la terza straordinaria edizione di “Musichevento”, il festival musicale del festival Liberevento, nel comune di Calasetta, che porterà tanti ospiti prestigiosi del panorama musicale, per una serie di concerti nei luoghi più suggestivi della cittadina.
Il sipario sugli appuntamenti calasettani del Festival Liberevento si alzerà il 1 agosto, alle 22.00, con lo straordinario concerto d’estate della banda musicale “Giacomo Puccini di Calasetta”.
Il 2 agosto invece, arriva lo scrittore, analista, consulente filosofico, e psicopedagogista Danilo Mauro Castiglione con il suo “Solitudini. Da problema a opportunità” (San Paolo Edizioni 2025) per un’intensa e profonda chiacchierata con il direttore artistico del festival, poeta, giornalista e scrittore Claudio Moica. I presenti saranno coinvolti in una riflessione su come chi vive la solitudine possa reinterpretarla, scoprendo il suo valore e prevenendo l’isolamento. La serata proseguirà con il concerto del circuito Musichevento, “Etnojazz nella Terra sospesa del “KI”” del Natascia Capurro & Gold Pink Band. Saliranno sul palco: Natascia Capurro (voce); Enea Cocco (batteria e cajon); Federico Cocco (basso) e Valentino Serafini (pianoforte, fisarmonica e sax).
L’autore replicherà la presentazione sempre in dialogo con Claudio Moica, il giorno dopo presso la Cagliari Airport Library, dell’Aeroporto di Cagliari-Elmas (ore 17.00).
Il 3 agosto la Torre Sabauda di Calasetta ospiterà il noto agronomo Daniele Paci che in dialogo con Manuela Perria, presenterà il suo libro “La Spesa felice” (Sperling & Kupfer 2023). Al termine dell’evento seguirà una degustazione dei vini della Cantina di Calasetta con la partecipazione del direttore commerciale Dott. Gianluca Usai.
Daniele Paci replicherà la presentazione anche il giorno dopo a Gonnesa (ore 21.30), presso lo scenografico Parco S’Olivariu. Anche in quest’occasione, al termine della stessa seguirà una degustazione enogastronomica in collaborazione con la Cantina Funtana ‘e Mari di Gonnesa.
Il 4 agosto invece l’ospite rinomato sarà Marcello Veneziani. Giornalista e scrittore, Veneziani presenterà al pubblico la sua ultima opera “C’era una volta il Sud” (Rizzoli 2023). “Sarà un viaggio di immagini e pensieri nel sud e nella fotografia, nei sentimenti e nei ricordi, alla ricerca di un mondo e di un tempo perduti per metterne in salvo la memoria prima che cali la notte. L’evento sarà moderato dal Direttore de “Il Borghese” Giuseppe Sanzotta. La serata proseguirà con il concerto del circuito Musichevento “Dancing”, del duo chitarristico “Better Call Duo”. Saliranno sul palco Chieko Hata e Stefano Palamidessi (chitarre).
Il giorno dopo la Torre Sabauda accoglierà il giornalista e scrittore Giacomo Mameli, che in dialogo col giornalista Carlo Floris presenterà il suo “Hotel Nord America” (Il Maestrale 2020). L’autore ci introduce ad una vicenda femminile senz’altro poco nota, inserita nel contesto sociale sardo a partire dalla fine degli anni Trenta. Chiuderà la serata il concerto “Sfumature di danza da Oriente a Occidente”. Sul palco saliranno Fabrizio Signorile (violino) e Leo Binetti (pianoforte).
In contemporanea, martedì 5 agosto Liberevento sarà anche a Sant’Anna Arresi, qui, nel suggestivo scenario della Piazza del Nuraghe, la giornalista Barbara Serra presenterà al pubblico il suo libro “Fascismo in famiglia” (Garzanti 2025). L’opera ricostruisce una storia che affonda le proprie radici nell’aspra terra del Sulcis e nel destino di un uomo costretto a una scelta lacerante. Modera la serata la giornalista Sara Vigorita.
Il sipario su Calasetta calerà mercoledì 6 agosto con la serata di premiazione dei vincitori della quinta edizione di “A vuxe de Câdesédda”, Premio Letterario Internazionale intitolato a Bruno Rombi, poeta, scrittore, critico letterario e artista nato a Calasetta nel 1932, vissuto a Genova per oltre 60 anni e venuto a mancare nel 2020. Gli interventi musicali saranno a cura di Matteo Leone (chitarra).
Sarà una notte all’insegna del groove più autentico e delle sonorità profonde di New Orleans quella che domani, sabato 26 luglio, chiuderà la trentacinquesima edizione del festival Narcao Blues. Dopo tre serate cariche di musica, la rassegna volgerà al termine con un doppio appuntamento nel segno dell’energia travolgente della Honey Island Swamp Band e della classe inconfondibile di Jon Cleary & The Absolute Monster Gentlemen. Un finale dal respiro internazionale, capace di coniugare raffinatezza musicale, ritmo contagioso e un tributo vibrante alla grande tradizione afroamericana.
Ad aprire l’ultima tappa in piazza Europa, alle 21.30 saranno i cinque musicisti della Honey Island Swamp Band, formazione nata a San Francisco ma profondamente radicata nello spirito musicale di New Orleans. Con Aaron Wilkinson alla voce e alla chitarra, Chris Spies all’organo Hammond e alle tastiere, Lee Yankie alla slide guitar e alla voce, Sam Price al basso elettrico e alla voce e Garland Paul alla batteria e voce, la band porterà a Narcao un’esplosione di suoni del delta, mescolando blues, southern rock, soul e funky in un impasto sonoro caldo e contagioso, capace di trasformare la piazza in un angolo del Bayou.
A raccogliere il testimone e chiudere festosamente il cerchio sarà Jon Cleary, raffinato pianista e cantante britannico di nascita ma ormai adottato da tempo dalla città di New Orleans, dove ha forgiato un linguaggio musicale personalissimo, fondendo la tradizione funk della Crescent City con una scrittura sofisticata e vibrante. Con la sua band, The Absolute Monster Gentlemen, composta da Cornell Williams al basso e ai cori, Thomas Glass alla batteria e Pedro Segundo alle percussioni, Jon Cleary offrirà al pubblico uno spettacolo che sarà molto più di un concerto: un’immersione nel ritmo e nella storia, tra groove sinuosi, voce magnetica e una presenza scenica capace di incantare.
Dopo lo spettacolo principale, il dopofestival – ancora in piazza Europa – vedrà tornare in scena il duo Don Leone di Donato Cherchi e Matteo Leone: un ultimo, intenso atto notturno che riaffermerà ancora una volta la forza essenziale del blues più autentico, quello che nasce da voce e chitarra e arriva dritto all’anima.
Si chiuderà così un’edizione di Narcao Blues destinata a entrare nella storia del festival, non solo per la qualità artistica del programma, ma anche per la nutrita partecipazione di pubblico: il botteghino, infatti, ha registrato il tutto esaurito degli abbonamenti e un record di biglietti venduti per il periodo post-pandemico, a conferma del rinnovato legame tra Narcao e il suo festival, segno evidente di una comunità che non ha mai smesso di credere nella forza aggregante della musica.
Il palco di Narcao Blues questa sera accoglie un altro appuntamento con la musica vissuta, fatta di suoni ruvidi e racconti sinceri al 35° Festival Narcao Blues. A inaugurare la serata, alle 21.30, saranno i Don Leone, che torneranno a Narcao, in un’inedita versione in quintetto: accanto ai me m bri del il duo, Donato Cherchi (voce e chitarra) e Matteo Leone (chitarra slide e voce), saliranno sul palco di piazza Europa Marta Loddo ai sintetizzatori, Gianluca Lo Piccolo al basso elettrico e Alessandro Cau alla batteria; e c’è da attendere un set denso di suggestioni, radicato nella tradizione ma aperto alla sperimentazione, in un equilibrio vibrante. Nati nel 2016, i Don Leone hanno conquistato il pubblico e la giuria vincendo l’anno dopo l’Italian Blues Challenge, per poi rappresentare l’Italia sia all’European Blues Challenge che all’International Blues Challenge. Il loro suono, ruvido e diretto, è un blues viscerale, un incontro perfetto tra le radici profonde del Mississippi e la terra rossa della Sardegna.
Alle 23.00, tutte le luci saranno per Walter Trout, autentica leggenda del blues mondiale. Con una carriera iniziata nei primi anni Settanta e consolidata accanto a nomi come John Mayall ei Canned Heat, il musicista statunitense, classe 1951, rappresenta un punto di riferimento assoluto per il blues chitarristico contemporaneo. A Narcao si presenterà con una formazione solida e affiatata: alla chitarra ritmica e ai cori ci sarà il figlio Jon Trout, all’Hammond e alle tastiere Roland Bakker al basso elettrico e ai cori John Avila mentre alla batteria siederà Michael Leasure, per dare vita a un concerto che si annuncia tra i momenti più attesi e intensi dell’inter o festival.
Al termine dei concerti principali, come ogni sera, l’appuntamento dopofestival animerà ancora piazza Europa: domani (venerdì) sarà la volta di Vince Melchiorre, voce profonda e magnetica, per un set che attraverserà il blues più viscerale con contaminazioni soul, in un’atmosfera raccolta e vibrante.
Sarà una notte di grande musica, memoria e vibrazioni elettriche quella che oggi accompagnerà il pubblico del festival Narcao Blues nella seconda tappa della sua edizione numero trentacinque. Dopo la serata inaugurale di mercoledì, piazza Europa si prepara ad ospitare altri due set d’eccezione che abbracceranno le radici più autentiche del blues e le sue più vibranti metamorfosi contemporanee.
Si comincia, alle 21.30, con Eric Steckel, enfant prodige del blues rock ai tempi in cui , appena dodicenne, calcava i palchi accanto a John Mayall, oggi considerato tra i più grandi talenti emergenti del blues rock. Con il suo stile incendiario, la voce graffiante e la chitarra tagliente, porterà a Narcao un’esibizione dal forte impatto emotivo, in equilibrio tra classicismo e modernità. Sul palco con lui ci saranno Elia Micheletto al basso e Robbin Van de Borre alla batteria, per un power trio che promette scintille e assoli ad alto voltaggio.
Dopo Steckel, sarà la volta di una vera icona: Jimmie Vaughan. Fratello maggiore del leggendario Stevie Ray e fondatore dei Fabulous Thunderbirds, l’artista di Dallas salirà sul palco con la sua inconfondibile Stratocaster, pronto a raccontare il Texas blues con l’eleganza e la solidità che lo hanno reso uno degli interpreti più rispettati della scena americana. Al suo fianco, la storica Tilt-A-Whirl Band: Mark “Kaz” Kazanoff al sax tenore e John Mills al sax baritono daranno corpo alla sezione fiati; William Horton, anche lui al sax baritono, aggiungerà profondità al timbro orchestrale; William Pitman alla chitarra ritmica e Chris Conley al basso (e contrabbasso) sosterranno l’impalcatura armonica e ritmica, mentre Ralph Vega alla batteria scandirà con precisione e dinamismo il tempo del set. Insieme offriranno al pubblico di Narcao un concerto intriso di storia e virtuosismo, tra tradizione, autenticità e impeccabile raffinatezza.
E come ogni sera, al termine dei concerti principali, il dopofestival accenderà ancora le notti del Sulcis: domani (giovedì 24 luglio) sarà la De Luca Blues Band a far vibrare le corde della notte in piazza Europa, con il suo repertorio carico di energia e soul. Un’occasione per vivere il blues in modo più intimo, diretto, viscerale, tra jam session spontanee e incontri sotto le stelle.
La penultima serata del festival (venerdì 25 luglio) vedrà protagonisti i Don Leone, in un’inconsueta versione quintetto, con Marta Loddo (sintetizzatori), Gianluca Lo Piccolo (basso) e Alessandro Cau (batteria), in aggiunta ai fondatori Donato Cherchi e Matteo Leone, per un set che promette di fondere le radici profonde del blues con un suono contemporaneo, stratificato e personale. A seguire, salirà sul palco Walter Trout, leggenda vivente del blues mondiale, accompagnato dal figlio Jon Trout (chitarra ritmica, cori), Roland Bakker (hammond, tastiere), John Avila (basso, cori) e Michael Leasure (batteria).
Il gran finale della trentacinquesima edizione (sabato 26 ) sarà affidato alla Honey Island Swamp Band formazione ispirata alle sonorità di New Orleans, e, a seguire, a Jon Cleary & The Absolute Monster Gentlemen, che chiudendo il festival con una scarica di funk, soul e groove della migliore scuola cresciuta tra il Mississippi e il Regno Unito.
È uno degli appuntamenti più longevi e riconoscibili dell’estate musicale sarda, una tappa fissa per appassionati e cultori del blues: il festival Narcao Blues si prepara a spegnere le candeline della sua trentacinquesima edizione, in programma da mercoledì 23 a sabato 26 luglio, in piazza Europa.
Anche quest’anno il festival conferma il suo respiro internazionale, con un cartellone ricco di qualità: dagli Stati Uniti arriveranno Jimmie Vaughan, Walter Trout, Eric Steckel, la Honey Island Swamp Band e Jon Cleary dalla Serbia, ma di base negli States, la carismatica Ana Popovic; mentre dall’Europa nordorientale giungeranno i Blues Fields, ensemble composto da musicisti provenienti da Lituania e Polonia. A rappresentare la Sardegna sarà invece il duo Don Leone, formato da Matteo Leone e Donato Cherchi, a Narcao in versione allargata.
In programma due concerti per ciascuna serata, con inizio alle 21.30, e l’immancabile spazio del dopofestival, quest’anno ancora in piazza Europa. Una formula ben rodata, che coniuga da sempre coerenza artistica e altissimo livello esecutivo.
l festival è organizzato con il contributo del Ministero della Cultura, dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo e dell’ Assessorato del Turismo della Regione Autonoma della Sardegna, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e il patrocinio del comune di Narcao. Il Narcao Blues è membro dell’Italian Blues Union, e partecipa alla rete dell’European Blues Union.
La trentacinquesima edizione del Narcao Blues si svolgerà idealmente il via già domani, sabato 19, con un’anteprima d’eccezione ospitata in uno scenario unico: il sito geo-speleoarcheologico di Sa Marchesa, nel territorio di Nuxis, dove alle 21.30 si esibiranno i Lazy boys, formazione di base nel nord Sardegna. Nei loro live set, Aldo Gallizzi alla voce e alla chitarra, Claudio Spanu al banjo e Danilo Mura al contrabbasso, propongono brani tratti dal repertorio di grandi folk singer americani del passato, con un occhio al presente e agli artisti contemporanei, ma anche con personali e inaspettate rivisitazioni in chiave country di canzoni del panorama pop/rock internazionale. Oltre alla musica, l’appuntamento offrirà anche un’esperienza enogastronomica speciale: il biglietto d’ingresso, al costo di 15 euro, includerà una degustazione dei vini della Cantina di Santadi e un piatto composto, preparato con cura dall’associazione Speleo Club Nuxis. Una ghiotta occasione per vivere una serata tra note, sapori e bellezza paesaggistica, immersi nella magia di uno dei luoghi più affascinanti del Sulcis. Per partecipare è richiesta la prenotazione via email all’indirizzo infoblues@narcaoblues.it , indicando nome, cognome e numero dei partecipanti.
La trentacinquesima edizione di Narcao Blues verrà inaugurata mercoledì 23 alle 21.30 dai Blues Fields, formazione nata l’anno scorso che riunione artisti di grande esperienza provenienti da Lituania e Polonia. Alla guida del progetto ci sono Aleksandr Belkin (voce, chitarra e armonica) e Bogdan Topolski (chitarra), un affiatato sodalizio artistico con una lunga carriera internazionale alle spalle; a completare i ranghi del gruppo, che fonde la tradizione del blues con energia elettrica e passione pura, saranno sul palco di piazza Europa, a partire dalle 21.30, Olegas Sochinas (chitarra), Sergejus Sopelevas-Vysocki (basso) e Vitalijus Katyšovas (batteria). Un debutto del festival che promette scintille.
Alle 23.00 sarà il momento di Ana Popovic, già ospite a Narcao in passato, pronta a riabbracciare e travolgere nuovamente il pubblico con la sua carica scenica e la sua chitarra potente. Nata a Belgrado e oggi cittadina del mondo, la Popovic ha saputo fondere funk elettrico, slide guitar, jazz e soul groove in un linguaggio personale e coinvolgente. Artista dalla tecnica sopraffina e dal magnetismo trascinante, è stata l’unica chitarrista donna a partecipare all’Experience Hendrix Tour, ed è oggi una delle figure più influenti del blues internazionale. Ad affincarla mercoledì a Narcao saranno Claudio Giovagnoli e Davide Ghidoni ai fiati Michele Papadia all’hammond e alle tastiere, Buthel Burns al basso e Jeremy Thomas alla batteria.
Giovedì 24 luglio, alle 21.30, salirà sul palco Eric Steckel, già enfant prodige del blues rock, oggi artista maturo e affermato. Classe 1990, il chitarrista americano ha inciso il suo primo disco (dal vivo) a soli undici anni, ea dodici è stato invitato a far parte del tour dei The Bluesbreakers del grande John Mayall, che nel 2005 l’ha anche voluto per la registrazione di un brano dell’album “Road Dogs”. Con un suono graffiante e potente, unisce le radici del blues classico all’energia del rock contemporaneo. Album come “Havana”, “Black Gold” e “Polyphonic Prayer” confermano il suo talento visionario. Con lui saliranno sul palco di piazza Europa Elia Micheletto al basso e Robbin Van de Borre alla batteria.
Alle 23.00 la scena sarà tutta per Jimmie Vaughan, uno dei massimi esponenti del Texas Blues, fondatore dei leggendari Fabulous Thunderbirds e fratello maggiore di Stevie Ray Vaughan. Vincitore di quattro Grammy Awards, ambasciatore instancabile del blues autentico, Jimmie Vaughan, chitarra e voce, salirà sul palco insieme alla sua band storica, i Tilt-A-Whirl – Mark “Kaz” Kazanoff (sax tenore), John Mills (sax baritono), William Horton (sax baritono), William Pitman (chitarra ritmica), Chris Conley (basso, contrabbasso), Ralph Vega (batteria) – per un’esibizione che si annuncia indimenticabile. Stile sobrio, suono essenziale, carisma senza tempo, Jimmie Vaughan rappresenta l’essenza del blues.
Ad aprire la serata di venerdì 25 , sempre alle 21.30, sarà l’atteso ritorno dei Don Leone , protagonisti di un’evoluzione importante rispetto alla loro storica veste di duo. In questa occasione , infatti, si presenta in quintetto, arricchendo il proprio impianto sonoro con nuove sfumature e profondità. Accanto a Donato Cherchi (voce) e Matteo Leone (chitarra), saliranno sul palco Marta Loddo (sintetizzatori), Gianluca LoPiccolo (basso) e Alessandro Cau (batteria), per un set che promette di fondere le radici profonde del blues con un suono contemporaneo, stratificato e personale. Vincitori dell’Italian Blues Challenge nel 2017 e rappresentanti italiani in Europa e negli Stati Uniti, i Don Leone offriranno al pubblico un live viscerale, che unisce potenza dell’esecuzione e cura nella ricerca timbrica, in un’esperienza musicale immersiva, capace di guardare al futuro senza dimenticare le origini.
Alle 23.00 riflettori puntati su Walter Trout, veterano del blues mondiale con una brillante carriera solista iniziata nel 1989. Ex chitarrista dei Canned Heat e dei Bluesbreakers di John Mayall, Trout è uno dei nomi più amati dagli appassionati, capace di coniugare tecnica, pathos e storytelling musicale in ogni brano. Il suo nuovo album, “Sign Of The Times”, in uscita prevista il prossimo 5 settembre, promette nuova linfa a un percorso artistico già leggendario. Con Walter Trout (chitarra solista, voce) venerdì 25 a Narcao suoneranno suo figlio Jon Trout (chitarra ritmica, cori), Roland Bakker (hammond, tastiere), John Avila (basso, cori) e Michael Leasure (batteria).
Il gran finale di sabato 26 luglio si aprirà con l’energia contagiosa della Honey Island Swamp Band, formazione nata a San Francisco dopo l’uragano Katrina ma profondamente legata alle sonorità di New Orleans. Il suo stile, definito “Bayou Americana”, intreccia blues, soul, rock, country e funk in un mix esplosivo. Guidata da Aaron Wilkinson (chitarra, voce), la Honey Island Swamp Band – Chris Spies (Hammond, tastiere), Lee Yankie (chitarra slide, voce), Sam Price (basso elettrico, voce) e Garland Paul (batteria, voce) trasformeranno piazza Europa in una festa collettiva, all’insegna del groove.
Infine, il compito di calare il sipario sulla trentacinquesima edizione del festival spetterà a Jon Cleary con il suo gruppo The Absolute Monster Gentlemen Quartet . Il pianista e cantante londinese di nascita ma da tempo trapiantato a New Orleans, è tra i massimi interpreti contemporanei del funk e dell’R&B della Crescent City, vincitore di un Grammy Award e collaboratore di artisti come Dr. John, Bonnie Raitt e Taj Mahal. Il suo set con Cornell Williams (basso, cori), Thomas Glass (batteria) e Pedro Segundo (percussioni) concluderà in grande stile una quattro giorni di musica, radici ed emozione pura come è nello stile di Narcao Blues.
Accanto ai concerti principali, ogni serata avrà come sempre una “coda” nel consueto spazio dopofestival, quest’anno trasferito in piazza Europa. A partire dal termine dei live ufficiali, il pubblico potrà continuare ad immergersi nella musica tra jam session, sorprese e calde atmosfere. Mercoledì 23 si esibiranno due veterani del polveroso genere di matrice afroamericana in Sardegna: Williboy Taxi e Vittorio Pitzalis, per un set dalle tinte acustiche e profonde. Giovedì 24 sarà invece la volta della De Luca Blues Band, che porterà a Narcao il suo repertorio ruvido ed energico. Venerdì 25 toccherà a Vince Melchiorre, artista dalla voce intensa e dalla forte carica soul, che guiderà il pubblico in un viaggio notturno tra blues e contaminazioni. Sabato 26, a chiudere i giochi saranno ancora i Don Leone, stavolta in duo, per un’ultima iniezione di blues viscerale e isolano.
I biglietti per ciascuna serata, a 18,45 euro (più 1,20 di diritti di prevendita), l’abbonamento per l’intero festival, a 43,40 euro (più 2,82 di diritti) si possono acquistare su clappit.com e su narcaoblues.com/tickets . Per informazioni, la segreteria del festival risponde all’indirizzo di posta elettronica infoblues@narcaoblues.it e al numero 0781 87 50 71.
Ai concerti organizzati grazie al bando regionale “Cartellone degli eventi di capodanno 2024” (il 23 con Giorgio Vanni, il 29 con Dj Jad e Wlady from Articolo 31 e il 30 con i storici Tazenda), grazie alla collaborazione tra l’Amministrazione comunale e alcuni commercianti di Sant’Antioco, si aggiunge una serata extra in programma sabato 28 dicembre, ancora una volta in piazza Ferralasco. E scorrendo i nomi degli artisti, si arriva immediatamente a una solida certezza: sarà musica di alto livello. Sul palco fronte lungomare salirà infatti la formazione dei “Ramblers street music” con Matteo Gallus, Matteo Leone, Antonio Firinu, Francesco Atzori e Riccardo Sanna; seguirà il dj set con Nando Campesi.
«La collaborazione produce i suoi frutti – commenta l’assessora del Turismo e delle Attività produttive Roberta Serrenti -, garantendo un evento che arricchirà ulteriormente il nostro programma. I commercianti, che ben conoscono le esigenze e le preferenze della nostra comunità, hanno pensato alla musica, creando un’atmosfera vivace e coinvolgente, mentre l’amministrazione, in collaborazione con la ditta aggiudicataria, ha curato la logistica, il palco e i servizi tecnici necessari. Questo scambio di risorse, idee e competenze è la dimostrazione tangibile di quanto possa essere potente la sinergia tra pubblico e privato, in grado di arricchire il nostro territorio e offrire esperienze straordinarie. Dopo la riprogrammazione in aula consiliare dell’evento di Vanni, sperando in un tempo più clemente, ci prepariamo ad accogliere con entusiasmo gli altri appuntamenti in programma per queste festività. La bellezza della nostra comunità emerge proprio in momenti come questo, in cui le sfide vengono affrontate con determinazione e spirito di collaborazione.»
Ma con i grandi concerti si inizia domani, mercoledì 25 dicembre: la Chiesa di Santa Maria Goretti, a partire dalle 19.00, accoglierà la musica evangelica dei “Cedric Shannon Rives and the Unlimited Praise Gospel Singers”, per l’immancabile spettacolo gospel che ormai da anni fa tappa anche a Sant’Antioco, nel segno della tradizione.
A Sant’Antioco sono in programma, dunque, meravigliosi eventi che vivacizzeranno le piazze, regalando a tutti momenti di allegria e svago, vivendo la magia del Natale anche con la musica, gli spettacoli e l’atmosfera festiva che invita a rallentare, riflettere e, soprattutto, a godere insieme della bellezza delle tradizioni.
Quando la cultura si unisce al volontariato diventa “Libro solidale”. L’associazione assistenza sofferenti psichici di Carbonia ha sposato l’idea di Giorgio Ariu di Gia editore e il 7 dicembre realizzerà la prima edizione di “Libro solidale”. Dalle 10 della mattina alle 20.00 la sera si alterneranno nella sede dell’Asp, conferenzieri, scrittori, poeti, musicisti e cantanti tutti uniti in nome della solidarietà. A fare da sfondo alla giornata una mostra del libro organizzata dagli editori afferenti all’associazione Editori Sardi Indipendenti e parte del ricavato sarà devoluto all’Asp.
«E’ una prima edizione a cui tutti hanno aderito immediatamente – dichiara Claudio Moica, direttore artistico dell’evento e presidente di ESI -. L’idea principale è quella di coinvolgere attivamente i disabili psichici e contemporaneamente promuovere la cultura e l’editoria. La commistione delle due cose sono certo sia una formula interessante e, soprattutto, unirà tutti coloro che sono vicino a queste tematiche.»
Alle 10.00 sarà inaugurata l’edizione 2024 di “Libro solidale” con la partecipazione di amministratori e autorità e l’apertura degli stand espositivi. Subito dopo inizierà il convegno sulla lingua sarda e minoritarie dal titolo “Situatzione a die de oe de su sardu, deretos linguìsticos e polìticas de amparu dae s’Europa a sa RAS” con Nicola Merche e Enrico Putzolu.
A seguire Margherita Crasto e Gabriella Olanda che parleranno della lingua di Carloforte e Calasetta con “La lingua Tabarchina ai giorni nostri”.
Alle 11,30, sarà la volta della presentazione del libro “S’intelligèntzia de Elias” (Janus editore), di Giuseppe Corongiu. Il tutto accompagnato dagli interventi musicali di Natascia Capurro e Matteo Leone. Alle 13,00, una pausa con un ricco buffet a cui potranno partecipare ospiti e pubblico.
Il pomeriggio sarà dedicato agli scrittori e ai laboratori. Alle 14,30, il laboratorio con la plastilina di Monica Tronci, tra le poche artiste italiane del settore.
Alle 15,30, ci sarà Sergio Onnis che parlerà di Santi e di Frati con i libri “Il colle dei Santi” e “Il servo di Dio. Fra Nazareno di Pula” (Pettirosso editore), mentre alle 16,30, Francesco Artuso presenterà il suo nuovo libro di poesie il libro “Un orizzonte nel mezzo della notte” (Pettirosso editore).
Subito dopo, alle 17,30, spazio alla musica con il concerto del DUO DORIAN, con i maestri Davide Mocci e Cristina Scalas.
Sarà poi Giorgio Ariu a parlare di Gigi Riva, come amico ed esperto, con i libri “Quando il Cagliari vinse lo scudetto e la Juve tentò di rapire Gigi Riva” e “La mia maglia numero 11” (Gia Editore).
Chiuderà la prima edizione della kermesse culturale, Monica Tronci con il suo libro “Il diario di Eleonora d’Arborea. L’infanzia di una Regina” (S’alvure editrice).
A patrocinare l’evento è stata la Presidenza del Consiglio Regionale della Sardegna e il comune di Carbonia, partner d’eccezione il CSS di Cagliari e l’associazione degli Editori Sardi Indipendenti.