5 December, 2025
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Grande soddisfazione per l’ArgoCircolo Letterario di Iglesias, una delle realtà vincitrici del Primo Premio Ernesto Ferrero – Fondazione CRT 2025, promosso dal Salone Internazionale del Libro di Torino in collaborazione con la Fondazione CRT e presentato il 3 ottobre a Genova, nella cornice di Book Pride, la Fiera Nazionale dell’Editoria Indipendente.
Il Premio Ernesto Ferrero – Fondazione CRT, istituito nel 2025, nasce per valorizzare le scelte editoriali più innovative presentate al Salone del Libro di Torino e per rafforzare il legame tra editoria e impegno sociale nei territori. Attraverso la distribuzione di oltre 1.200 copie di opere pubblicate dagli editori vincitori – Tamu, Sabìr Editore e Edizioni Henry Beyle – il premio sostiene biblioteche, scuole, associazioni e gruppi di lettura virtuosi in tutta Italia, riconoscendone il ruolo fondamentale nella promozione della lettura come pratica di comunità.
Tra le 75 candidature pervenute da ogni parte del Paese, il riconoscimento al Circolo Letterario di Argonautilus di Iglesias rappresenta un importante traguardo per la Sardegna e per la rete culturale dell’associazione, da anni partner del Salone Internazionale del Libro di Torino e parte integrante della RetePYM di Fiere e Festival.
L’ArgoCircolo si distingue per un’intensa attività di incontri, letture e iniziative aperte al pubblico, tra cui le apprezzatissime “Passeggiate letterarie” organizzate in collaborazione con Iglesiasturismo: un vero e proprio trekking urbano letterario alla scoperta dei luoghi della città legati ai grandi autori della letteratura italiana – da Dante a Pirandello, da D’Annunzio ai contemporanei – dove la parola scritta si intreccia con la memoria e l’identità dei luoghi.
“Questo riconoscimento è una grande emozione e un segnale di fiducia per il nostro lavoro quotidiano-  dichiara Erika Carta, ideatrice e coordinatrice dei Circoli Letterari Argonautilus -. ArgoCircolo è nato per avvicinare le persone ai libri, ma anche per creare legami tra le persone attraverso i libri. Vedere questo impegno riconosciuto a livello nazionale ci dà nuova energia per continuare a far crescere la comunità della lettura nel nostro territorio.”
«Il Premio Ferrero rappresenta una conferma del valore sociale e culturale dei progetti che nascono dal basso ma si connettono a reti più ampie, come quella del Salone del Libro di Torino – aggiunge Maurizio Cristella, direttore artistico della Fiera del Libro di Iglesias -. La Fiera e gli ArgoCircoli sono due anime della stessa visione: la cultura come bene comune, capace di unire, formare e rigenerare.»
«Un riconoscimento importante per l’impegno culturale nella nostra comunità – conclude l’assessora Carlotta Scema -. Come assessora della Cultura, a nome del Sindaco e di tutta l’amministrazione, ci tengo ad esprimere grande soddisfazione per il riconoscimento ricevuto, che premia il lavoro quotidiano svolto all’interno della nostra comunità. L’ArgoCircolo di Iglesias, che in questi anni si è distinto per aver dato vita a una vera e propria comunità letteraria. Con passione, ha saputo arricchire l’offerta culturale del territorio, offrendo nuove opportunità di incontro, confronto e crescita. Un esempio sono le “Passeggiate Letterarie”realizzate in collaborazione con l’Ufficio Turistico di Iglesias che rappresentano un perfetto esempio di integrazione tra cultura e promozione del territorio, contribuendo a valorizzare Iglesias come meta di turismo culturale.»
Con questa selezione, Argonautilus consolida ulteriormente il proprio legame con il Salone Internazionale del Libro di Torino, di cui è partner da anni, e conferma il proprio impegno costante nella costruzione di una rete di lettura partecipata e inclusiva che, partendo dalla Sardegna, dialoga con le più importanti realtà culturali del Paese.

Si è conclusa ieri, domenica 10 agosto, alla Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, la decima edizione del Big Blue Festival, unico ecofestival della Sardegna, organizzato da 011Solution & Associazione Argonautilus con il patrocinio del Comune di Portoscuso. Tre giornate intense che hanno trasformato il mare in un grande palcoscenico di idee, scienza, arte e partecipazione, celebrando un traguardo simbolico: dieci anni di amore e impegno per l’ambiente marino.
Dall’8 al 10 agosto, un pubblico variegato fatto di famiglie, bambini, curiosi, turisti, ed esperti – è stato protagonista di laboratori, talk, presentazioni e performance. I BIG BLUE LAB hanno portato i piccoli “Lupi di Mare” a scoprire la biodiversità insieme ad Alberto Bardi e Maurizio Cristella, mentre la creatività è esplosa nei laboratori di magliette e accessori fluorescenti con Alessia, Stefania e Valeria. Il gran finale è stato affidato al coloratissimo Carnevale del Mare, tra musica, bolle e sorrisi.
La sezione scientifica ha regalato momenti di grande intensità: Daniele Grech ricercatore dell’IMC Oristano ha condotto il pubblico tra le specie aliene cosiddetti “invasori climatici”; Marco Colombo giornalista e fotografo di fama internazionale ha incantato il pubblico con gli avvistamenti della foca monaca nel Mediterraneo; Giorgia Bollati, giornalista scientifica ha fatto sognare con i suoi “vagabondo del mare”; Monica Pais, veterinaria e fondatrice della Clinica due Mari ci ha portato la sua testimonianza di cura e salvataggio degli animali più indifesi; e, infine, Sara Porru – archeologa subacquea – ci ha condotti in un viaggio senza fiato attraverso la bellezza della sua professione.
Grande protagonista dell’edizione 2025 è stata la mostra “Terra di Maree”, esperienza immersiva di altissimo valore artistico curata da Gabriella Locci per Casa Falconieri. Un progetto ideato e realizzato specificamente per dialogare con l’architettura della Sala Corpus della Tonnara, esaltando luci, volumi e suggestioni.
Non sono mancati gli approfondimenti sul rapporto tra territorio, economia e cultura: il progetto “Viticoltura e rigenerazione” ha messo al centro pratiche sostenibili e radici del territorio, con le Cantine Erbi protagoniste nelle degustazioni che hanno accompagnato gli incontri, mettendo in dialogo produzioni locali e buone pratiche sia in senso ambientale che economico.
Angolo di benessere e relax nel cuore del festival, lo stand della Riflessologia Facciale Italiana ha permesso al pubblico di sperimentare questa pratica rigenerante proprio mentre si svolgevano gli eventi.
Ampio spazio anche a cinema e letteratura: è stato proiettato il cortometraggio “Progresso Renaissance” (Marta Anatra, 2019), che indaga la grande illusione delle industrie di Portovesme, liberamente ispirato al romanzo Fili di Fabrizio Frisan, con l’intervento dell’autore per approfondire temi di forte rilevanza territoriale.
A chiudere la manifestazione, un momento inatteso e di grande impatto scenico offerto dall’Associazione Sa Fabbrica, partner storico di Argonautilus, che ha salutato il pubblico con una sorpresa capace di emozionare.
Dieci anni di Big Blue Festival significano dieci anni di incontri, di nuove consapevolezze e di un messaggio che resta forte: il mare è patrimonio di tutti e la sua tutela è una responsabilità condivisa.
Argonautilus ringrazia ospiti, volontari, partner, commercianti e cittadini che hanno reso possibile questa edizione e rinnova il suo impegno a farsi motore del cambiamento.
L’appuntamento è già fissato al prossimo anno, per continuare a navigare insieme tra cultura e sostenibilità.

Compie dieci anni il Big Blue Festival, organizzato dall’associazione ArgoNautilus, l’unica manifestazione che promuove l’ecologia e la difesa della biodiversità in Sardegna. Nata come progetto di educazione a una nuova coscienza ambientale, da venerdì 8 a domenica 10 agosto, nell’Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, la tre giorni alternerà momenti di confronto culturale a esperienze dirette sul campo, tavole rotonde e presentazioni di libri ai cosiddetti “Big Blue Lab” per i lettori in erba. Bambini e ragazzi, difatti, hanno sempre avuto uno spazio dedicato all’interno del programma con laboratori creativi, escursioni – anche in barca – e attività direttamente sulle spiagge. A cominciare proprio dal manifesto con un bimbo che cavalca una Caretta caretta, la tartaruga che nidifica sulle coste tirreniche e simboleggia la necessità di un turismo più lento e sostenibile, nonché tra le creature messe a dura prova dall’inquinamento marino. Le session di lettura e scrittura per creare una storia illustrata con i più piccoli, invece, sono seguite dalla scrittrice Eleonora Carta con Valeria Mulas ed Erika Carta di ArgoCircolo Letterario, ispirandosi a titoli quali Ti voglio bene, Blu (Babalibri) di Barroux –Bigbluefestival.it

Il Big Blue Festival è stato concepito a favore degli abitanti della Sardegna sud-occidentale: «Portoscuso è stata fondata intorno alla Tonnara Su Pranu come espansione di quello che era soltanto un villaggio di pescatoriafferma Maurizio Cristella, direttore artistico e biologo marinoper via del passaggio dei tonni. Allora la cattura del grande pesce pelagico era una tra le pratiche sostenibili per eccellenza, che si atteneva ai cicli della natura e scandiva la vita della comunità. Il nostro è un territorio che nei decenni ha subito violenze, contaminazioni, alterazioni profonde in nome di un progresso industriale che si è rivelato un bluff speculativo». Non a caso, tutte le sere sarà proiettato “Progresso Renaissance” (2019), un corto incentrato sull’illusione del “Piano di Rinascita” che ha lasciato un ambiente devastato e impoverito; corto liberamente ispirato al romanzo Fili (Robin) di Fabrizio Frisan, che sarà presente per commentarlo con la regista Marta Anatra.

La mostra “Terra di Maree”

Per celebrare il decennale del Big Blue Festival, è stata realizzata un’installazione nello spazio a cura di Gabriella Locci di Casa Falconieri, con la partecipazione di Daniela e Francesca Manca. Si tratta di un viaggio sensoriale tra arte, mare e memoria, di un’esperienza immersiva che trasforma le antiche architetture della Sala Corpus – il cuore cinquecentesco dell’Antica Tonnara – in arte contemporanea, ad evocare la potenza e la bellezza del nostro essere “Terra di Maree”. Casa Falconieri di Gabriella Locci e Dario Piludu è un centro di ricerca artistica con sede a Dolianova, in Sardegna, attivo dal 1992. Specializzata in tecniche di incisione e grafica d’arte contemporanea, l’associazione promuove progetti internazionali, mostre, workshop e residenze per artisti. Il laboratorio si distingue per l’attenzione al libro d’artista e all’incontro tra pratiche tradizionali e linguaggi visivi contemporanei. Negli anni, Casa Falconieri è diventata un punto di riferimento nel panorama della grafica d’arte a livello europeo.

La vita segreta della foca monaca

Alle 21.30, il ricercatore del progetto Aliem Vigil Daniele Grech illustrerà gli “Invasori climatici: viaggio nel Mediterraneo globalizzato”. Alle 22.30, il naturalista e fotografo Marco Colombo racconterà Out of the blue: la foca monaca nel Mediterraneo (Quercuslibris), volume realizzato con Bruno D’Amicis e Ugo Mellone: «Da sempre è una specie a rischio di estinzione, perseguitata dai pescatori poiché ritenuta ingiustamente una competitrice. Stanno aumentando gli avvistamenti dalle coste sarde e nell’Arcipelago Toscanospiega Marco Colombo perché le colonie greche sono in salute e alcuni esemplari ritornano nei luoghi in cui erano in passato. Se microplastiche sono state ovviamente trovati nei tessuti degli esemplari analizzati, purtroppo nelle grotte in cui riposano e si riproducono spesso le spiaggette sono ricoperte da bottiglie, tappi e altri rifiuti di plastica. L’appello che lancerò durante il festival sarà di non disturbarle almeno in alcuni frangenti, proprio per questa nuova dimostrazione di adattamento, come le grotte dove partoriscono».

Ecosistema oceano

Sabato, alle 21.30, la giornalista scientifica Giorgia Bollati presenterà I vagabondi del mare (Codice) sulla tutela delle innumerevoli forme di plancton,  microorganismo che garantisce la conservazione della vita sulla terra, poiché cambiamenti climatici, inquinamento e perdita di habitat lo stanno riducendo drasticamente. E la sua scomparsa avrebbe delle conseguenze irreparabili sull’intera catena alimentare degli esseri viventi, non solo acquatici. «Il saggio redatto con Marta Musso è scaturito dalla volontà di approfondire una tematica sconosciuta ai più e che rimane in superficie – sostiene Giorgia Bollati -. Comunemente si sa che il plancton nutre le balene, ma si ignora che all’interno dell’ecosistema oceanico ci fornisce metà dell’ossigeno respirabile. Con plancton s’intende tutto ciò che non è ancorato al fondale, ma fluttua nel mare e si lascia trasportare dalla corrente. Si tratta degli organismi viventi più antichi del pianeta, che nonostante le dimensioni microscopiche ci insegnano come si può creare una strategia a lungo termine di sopravvivenza e coevoluzione tra organismi diversi, partecipando a una rete alimentare ecologica e fisiologica molto ampia, in una maniera che si possa nutrire l’intero sistema. E creare condizioni di vita di qualità che consentano a ogni forma di vita di stare bene».

Alle 22.30, invece, la veterinaria e scrittrice Monica Pais parlerà de “La mia vita per gli animali”. La domenica, dalle 18:30, sarà il Carnevale del Mare a caratterizzare le vie del porto del sedicesimo secolo con la sfilata dei più piccoli, seguito, alle 21:15, dal progetto “Viticoltura come rigenerazione” del suolo, illustrato da Federico Erbi. Alle 21.45, in conclusione, l’archeologa Sara Porru tratterà del “Mare, custode del tempo”.

Compie dieci anni il Big Blue Festival, organizzato dall’associazione ArgoNautilus, l’unica manifestazione che promuove l’ecologia e la difesa della biodiversità in Sardegna. Nata come progetto di educazione a una nuova coscienza ambientale, da venerdì 8 a domenica 10 agosto, nell’Antica Tonnara Su Pranu di Portoscuso, la tre giorni alternerà momenti di confronto culturale a esperienze dirette sul campo, tavole rotonde e presentazioni di libri ai cosiddetti “Big Blue Lab” per i lettori in erba. Bambini e ragazzi, difatti, hanno sempre avuto uno spazio dedicato all’interno del programma con laboratori creativi, alle escursioni – anche in barca -alle attività direttamente sulle spiagge. A cominciare proprio dal manifesto con un bimbo che cavalca una Caretta caretta, la tartaruga che nidifica sulle coste tirreniche e simboleggia la necessità di un turismo più lento e sostenibile, nonché tra le creature messe a dura prova dall’inquinamento marino. Le session di lettura e scrittura per creare una storia illustrata con i più piccoli, invece, sono seguite dalla scrittrice Eleonora Carta con Valeria Mulas ed Erika Carta di ArgoCircolo Letterario, ispirandosi a titoli quali Ti voglio bene, Blu (Babalibri) di Barroux – Bigbluefestival.it

Il Big Blue Festival è stato concepito a favore degli abitanti della Sardegna sud-occidentale: «Portoscuso è stata fondata intorno alla Tonnara Su Pranu come espansione di quello che era soltanto un villaggio di pescatoriafferma Maurizio Cristella, direttore artistico e biologo marinoper via del passaggio dei tonni. Allora la cattura del grande pesce pelagico era una tra le pratiche sostenibili per eccellenza, che si atteneva ai cicli della natura e scandiva la vita della comunità. Il nostro è un territorio che nei decenni ha subito violenze, contaminazioni, alterazioni profonde in nome di un progresso industriale che si è rivelato un bluff speculativo». Non a caso, tutte le sere sarà proiettato “Progresso Renaissance” (2019), un corto incentrato sull’illusione del “Piano di Rinascita” che ha lasciato un ambiente devastato e impoverito; corto liberamente ispirato al romanzo Fili (Robin) di Fabrizio Frisan, che sarà presente per commentarlo con la regista Marta Anatra.

La vita segreta della foca monaca

Se venerdì, alle 19.30, nella Sala Corpus inaugurerà la mostra “Terra di Maree” a cura di Casa Falconieri, alle 21:30 il ricercatore del progetto Aliem Vigil Daniele Grech illustrerà gli “Invasori climatici: viaggio nel Mediterraneo globalizzato”. Alle 22.30, il naturalista e fotografo Marco Colombo racconterà Out of the blue: la foca monaca nel Mediterraneo(Quercuslibris), volume realizzato con Bruno D’Amicis e Ugo Mellone: «Da sempre è una specie a rischio di estinzione, perseguitata dai pescatori poiché ritenuta ingiustamente una competitrice. Stanno aumentando gli avvistamenti dalle coste sarde e nell’Arcipelago Toscano spiega Marco Colomboperché le colonie greche sono in salute e alcuni esemplari ritornano nei luoghi in cui erano in passato. Se microplastiche sono state ovviamente trovati nei tessuti degli esemplari analizzati, purtroppo nelle grotte in cui riposano e si riproducono spesso le spiaggette sono ricoperte da bottiglie, tappi e altri rifiuti di plastica. L’appello che lancerò durante il festival sarà di non disturbarle almeno in alcuni frangenti, proprio per questa nuova dimostrazione di adattamento, come le grotte dove partoriscono».

Ecosistema oceano

Sabato, alle 21.30, la giornalista scientifica Giorgia Bollati presenterà I vagabondi del mare (Codice) sulla tutela delle innumerevoli forme di plancton, microorganismo che garantisce la conservazione della vita sulla terra, poiché cambiamenti climatici, inquinamento e perdita di habitat lo stanno riducendo drasticamente. E la sua scomparsa avrebbe delle conseguenze irreparabili sull’intera catena alimentare degli esseri viventi, non solo acquatici. «Il saggio redatto con Marta Musso è scaturito dalla volontà di approfondire una tematica sconosciuta ai più e che rimane in superficiesostiene Giorgia Bollati -. Comunemente si sa che il plancton nutre le balene, ma si ignora che all’interno dell’ecosistema oceanico ci fornisce metà dell’ossigeno respirabile. Con plancton s’intende tutto ciò che non è ancorato al fondale, ma fluttua nel mare e si lascia trasportare dalla corrente. Si tratta degli organismi viventi più antichi del pianeta, che nonostante le dimensioni microscopiche ci insegnano come si può creare una strategia a lungo termine di sopravvivenza e coevoluzione tra organismi diversi, partecipando a una rete alimentare ecologica e fisiologica molto ampia, in una maniera che si possa nutrire l’intero sistema. E creare condizioni di vita di qualità che consentano a ogni forma di vita di stare bene».

Alle 22.30, invece, la veterinaria e scrittrice Monica Pais parlerà de “La mia vita per gli animali”. La domenica, dalle 18.30, sarà il Carnevale del Mare a caratterizzare le vie del porto del sedicesimo secolo con la sfilata dei più piccoli, seguito, alle 21.15, dal progetto “Viticoltura come rigenerazione” del suolo, illustrato da Federico Erbi. Alle 21:45, in conclusione, l’archeologa Sara Porru tratterà del “Mare, custode del tempo”.

Crescono le manifestazioni iscritte alla Rete Pym di Fiere e Festival, fondata nel 2019 a Iglesias durante la Fiera del Libro, per l’incontro di volontà di Argonautilus, Festival Giallo Garda ed Elba Book Festival.
Il patto stipulato tra gli operatori culturali con formazioni e professionalità complementari, comporta l’aiuto e il supporto reciproco nell’attività condivisa di promozione della lettura quale strumento di benessere individuale e sociale. Non solo, da sempre la Rete aiuta la piccola e media editoria indipendente, nonché le espressioni culturali associative dei territori di appartenenza, specialmente se periferici.
A Elba Book, la Fiera Argonautilus del Libro di Iglesias, Giallo Garda e le Officine Wort, si aggiungono alla squadra anche il Festival Grisù 451 di Ferrara e la rassegna poetica Una Scontrosa Grazia di Trieste. E proprio la proclamazione dei vincitori del Premio Giallo Garda 2024, a Padenghe, nel bresciano, è stato il momento di rito per annunciare i nuovi membri della Rete, oltre al tema che caratterizzerà i palinsesti di ogni singola iniziativa nel corso del prossimo anno e che sarà “Chiavi di volta”.
«La chiave di volta, in architettura afferma Eleonora Carta, fondatrice di Argonautilusè l’elemento centrale che permette all’intera struttura di reggersi. Allo stesso modo, nel contesto culturale e letterario, rappresenta l’elemento portante di idee, sistemi di pensiero, progetti e movimenti; i concetti fondamentali che, come la pietra che chiude e sorregge l’arco, reggono e danno senso all’intero sistema.»

Riunirsi intorno al tavolo simbolico della Rete Pym è stato un invito ulteriore a riflettere sui punti di svolta e sugli elementi essenziali che modellano i flussi conoscitivi attuali e i paradigmi del contemporaneo.

Il concetto di attenzione sarà il filo rosso della nona edizione della Fiera del Libro di Iglesias, da lunedì 22 a giovedì 25 aprile, un progetto dal respiro internazionale che parte dalla volontà di rivalutare culturalmente il territorio sardo. In quasi un decennio lo staff di Argonautilus ha ampliato il festival attraverso collaborazioni e partnership con le Librerie Italiane a Barcellona, Parigi e Lisbona, con il Salone Internazionale del Libro di Torino, nonché con partner storici come la Fondazione di Sardegna, la Regione, i Comuni di Iglesias, Gonnesa, Portoscuso, Quartu Sant’Elena, l’Arma dei Carabinieri, il Cepell – Centro per il Libro e la Lettura del Mic, la Fondazione “Cammino Minerario” di Santa Barbara, il Premio “Morrione” per il giornalismo investigativo.

«Ormai conosciuto è il cosiddetto “effetto fiera” esordisce il direttore artistico Maurizio Cristella e cioè la capacità intrinseca della nostra manifestazione di fungere da catalizzatore nella creazione di connessioni e sinergie che perdurino nel tempo e nello spazio, generando impatti successivi e imprevedibili. Il tema di quest’anno è comune a tutta la Rete Pym e rappresenta una sfida, una provocazione, un auspicio per attraversare il contemporaneo.»

L’attenzione è un processo cognitivo da allenare affinché si impari a selezionare i tanti stimoli che arrivano in ogni momento, ma soprattutto a ignorarne altri.

«Perseverare a parlare di libri, di storia, di geopolitica e di attualità significa per noi insistere sull’attenzione alla cultura, alla società, al territorio e alle nostre radici – aggiunge la scrittrice Eleonora CartaUn’attenzione che nasce per essere reciproca, che mette in relazione e in dialogo ambienti e civiltà diverse, che crea ponti di narrazioni, che rianima il silenzio lasciato dal lungo periodo del Covid. La letteratura, l’arte in generale è ciò che rimane dopo ogni catastrofe, dopo ogni paura collettiva, dopo la malattia e, proprio attraverso la malattia della società, si fa storia di un popolo. Nonostante i conflitti mondiali in corso, proprio l’arte continua a essere una fondamentale funzione dell’umanità che proprio nello spazio neutro e vitalistico dell’espressione artistica si riappropria della sua indivisibilità.»

Il programma della Fiera si snoda nel corso di quattro giorni, dalle colazioni d’autore fino a sera. In cartellone si alternano  presentazioni, masterclass di formazione gratuita, laboratori di lettura per gli alunni di ogni ordine e grado e tavoli tematici. Grande spazio avrà la dimensione fieristica, con la partecipazione di editori partner della media e piccola editoria indipendente. Tra gli ospiti più autorevoli in programma, risaltano Michela Marzano, Carmen Lasorella, Antonio Manzini, Piergiorgio Pulixi, Stefano Lamorgese, Lucio Luca, Riccardo Cavallero, Rocco Pinto, i rappresentanti della Rete Pym, Alosha il danzastorie di Sicilia, le libraie delle Librerie Italiane di Barcellona, Parigi, Lisbona Cecilia Ricciarelli, Flores Raut, Sara Cappai; i rappresentanti Biblioteche Civiche Torinesi con Alessio Pavarallo; i rappresentanti del collettivo Sicilia Niura con Rosario Russo; Massimo Battista, Giorgio Lupo, Letizia Vicidomini, Ciro Auriemma, Livio Milanesio, Susanna Trossero, Matteo Giusti, Andrea Maggi e Annamaria Petolicchio da Il Collegio.

Per concludere, il 25 aprile la Fiera del Libro di Iglesias celebrerà l’universo letterario di Harry Potter con una giornata eccezionale. Allestimento di scenografie spettacolari nel centro cittadino, una riproduzione di Diagon Alley, giochi di magia, laboratori di pozioni, la cerimonia di smistamento, l’assegnazione del patronus, sfilate di animali fantastici e di figuranti travestiti da personaggi della celebre saga.

Tra le attività previste, la partecipazione del più grande collezionista di libri di Harry Potter, Massimo Battista, che arricchirà l’occasione con letture direttamente dai romanzi e condividerà la sua passione per la magia del mondo creato da J.K. Rowling. Il gran finale sarà curato dal Circolo Musicale Verdi con un concerto dedicato alla celebre colonna sonora dei film del mago più famoso della letteratura.

 

Il concetto di attenzione sarà il filo rosso della nona edizione della Fiera del Libro di Iglesias, da lunedì 22 a giovedì 25 aprile, un progetto dal respiro internazionale che parte dalla volontà di rivalutare culturalmente il territorio sardo. In quasi un decennio lo staff di Argonautilus ha ampliato il festival attraverso collaborazioni e partnership con le Librerie Italiane a Barcellona, Parigi e Lisbona, con il Salone Internazionale del Libro di Torino, nonché con partner storici come la Fondazione di Sardegna, la Regione, i comuni di Iglesias, Gonnesa, Portoscuso, Quartu Sant’Elena, l’Arma dei Carabinieri, il Cepell – Centro per il Libro e la Lettura del Mic, la Fondazione “Cammino Minerario” di Santa Barbara, il Premio “Morrione” per il giornalismo investigativo.
«Ormai conosciuto è il cosiddetto “effetto fiera”esordisce il direttore artistico Maurizio Cristellae cioè la capacità intrinseca della nostra manifestazione di fungere da catalizzatore nella creazione di connessioni e sinergie che perdurino nel tempo e nello spazio, generando impatti successivi e imprevedibili. Il tema di quest’anno è comune a tutta la Rete Pym e rappresenta una sfida, una provocazione, un auspicio per attraversare il contemporaneo.»
Una Fiera per tutti
L’attenzione è un processo cognitivo da allenare affinché si impari a selezionare i tanti stimoli che arrivano in ogni momento, ma soprattutto a ignorarne altri.
«Perseverare a parlare di libri, di storia, di geopolitica e di attualità significa per noi insistere sull’attenzione alla cultura, alla società, al territorio e alle nostre radiciaggiunge la scrittrice Eleonora Carta -. Un’attenzione che nasce per essere reciproca, che mette in relazione e in dialogo ambienti e civiltà diverse, che crea ponti di narrazioni, che rianima il silenzio lasciato dal lungo periodo del Covid. La letteratura, l’arte in generale è ciò che rimane dopo ogni catastrofe, dopo ogni paura collettiva, dopo la malattia e, proprio attraverso la malattia della società, si fa storia di un popolo. Nonostante i conflitti mondiali in corso, proprio l’arte continua a essere una fondamentale funzione dell’umanità che proprio nello spazio neutro e vitalistico dell’espressione artistica si riappropria della sua indivisibilità.»
Gli ospiti in programma
Il programma della Fiera si snoda nel corso di quattro giorni, dalle colazioni d’autore fino a sera. In cartellone si alternano presentazioni, masterclass di formazione gratuita, laboratori di lettura per gli alunni di ogni ordine e grado e tavoli tematici. Grande spazio avrà la dimensione fieristica, con la partecipazione di editori partner della media e piccola editoria indipendente. Tra gli ospiti più autorevoli in programma, risaltano Antonio Manzini, Carmen Lasorella, Piergiorgio Pulixi, Michela Marzano, Lucio Luca, Rocco Pinto, i rappresentanti della Rete Pym, Alosha il danzastorie di Sicilia, le libraie delle Librerie Italiane di Barcellona, Parigi, Lisbona Cecilia Ricciarelli, Flores Raut, Sara Cappai; i rappresentanti Biblioteche Civiche Torinesi con Alessio Pavarallo; i rappresentanti del collettivo Sicilia Niura con Rosario Russo; Massimo Battista, Riccardo Cavallero, Giorgio Lupo, Letizia Vicidomini, Ciro Auriemma, Livio Milanesio, Susanna Trossero, Matteo Giusti, Annamaria Petolicchio da Il Collegio.
Letteratura e magia
Per concludere, il 25 aprile la Fiera del Libro di Iglesias celebrerà l’universo letterario di Harry Potter con una giornata eccezionale. Allestimento di scenografie spettacolari nel centro cittadino, una riproduzione di Diagon Alley, giochi di magia, laboratori di pozioni, la cerimonia di smistamento, l’assegnazione del patronus, sfilate di animali fantastici e di figuranti travestiti da personaggi della celebre saga.
Tra le attività previste, la partecipazione del più grande collezionista di libri di Harry Potter, Massimo Battista, che arricchirà l’occasione con letture direttamente dai romanzi e condividerà la sua passione per la magia del mondo creato da J.K. Rowling. Il gran finale sarà curato dal Circolo Musicale Verdi con un concerto dedicato alla celebre colonna sonora dei film del mago più famoso della letteratura.

Per un’estate che non finisce e che non teme né le temperature più alte, né tutte le polemiche che circondano – e spesso strangolano – le attività culturali, arriva il Big Blue Festival, giunto alla sua ottava edizione. Dal 23 al 25 agosto, a ridosso del tramonto, una lunga serie di eventi avrà luogo a Portoscuso grazie alla tenacia di Argonautilus, con focus su biodiversità, biologia, geologia, nonché tavoli tecnici, seminari, incontri con esperti nella divulgazione scientifica.

Con il patrocinio dell’assessorato alla cultura del comune di Portoscuso, nell’Antica Tonnara Su Pranu, ogni agosto il Mediterraneo abbraccia il Big Blue Festival. Una tre giorni dedicata al Mare in tutte le sue sfumature. Dalla letteratura alla biologia, dalla scienza alla musica, dalla ricerca alla scoperta. Un’esperienza rivolta al pubblico di tutte le età e provenienze: «Non a caso, il manifesto firmato da Ezechiele Camboni tratteggia un bimbo sul carapace di una tartaruga marina Caretta carettaafferma il direttore artistico Maurizio Cristellaspecie in via di estinzione che con l’aumento delle temperature è tornata a nidificare significativamente anche in Sardegna. Sulla nostra isola è necessario un festival in blu per parlare della ricchezza delle nostre coste, delle risorse immense che custodiscono, del patrimonio che abbiamo ricevuto e che è dobbiamo lasciare in eredità ai nostri figli».

Domani, mercoledì 23, alle 20:30, dopo i saluti istituzionali inaugurerà il palinsesto del BBF un allestimento immersivo sensoriale, a cura di Argonautilus e tratto da un’idea di Massimo Lumini, la “Big Blue Room – Il Sogno del Rais”. Venerdì 25, alle 21, l’ospite d’eccezione sarà Marco Colombo, fotografo naturalista e ospite fisso di “Geo” su Rai Tre, che si dedicherà alla varietà di cavallucci marini e al loro habitat. A seguire, alle 23.00, sarà proiettato il docufilm Man Kind Man di Iacopo Patierno, in collaborazione con Rai Cinema. Durante la manifestazione non mancheranno altre personalità di spessore, così il fotografo e guida naturalistica Giovanni Paulis (mercoledì 23, alle 21.00), la giovanissima archeologa Sara Porru (mercoledì 23, alle 22.30), il geologo Luigi Sanciu (giovedì 24, alle 21.00) e il trekker Stefano Vascotto (giovedì 24, alle 22.30).

Tutti i pomeriggi sono previsti laboratori pensati per i più piccoli e per la loro formazione, senza trascurare il divertimento e la curiosità: i “Big Blue Lab” sono stati organizzati da Hoppipolla. Lo staff di 001solution, in collaborazione con Argonautilus – per il comune di Portoscuso e per l’associazione “Sa Fabbrica”, il gruppo di Teatro Su Pranu – rendono possibile questa immersione nel blu della cultura ecologica.

Per il IV anno nel cartellone estivo del comune di Gonnesa spazio a CONNESSIONI, il Festival delle idee ideato da Argonautilus con il patrocinio del comune di Gonnesa, e con gli auspici del sindaco Pietro Cocco e del delegato alla Cultura e allo Spettacolo Domenico Usai.
Già fissate le date degli incontri che si terranno come sempre in alcuni dei  luoghi più suggestivi della cittadina, come il Nuraghe Seruci, la Tonnara di Porto Paglia, il Parco Urbano S’Olivariu e il Villaggio Normann.
«La promozione della cultura è promozione del territorio e della cultura del territoriodice Maurizio Cristella, direttore artistico della manifestazione -, e tutte le azioni di Argonautilus sono improntate a questa visione.» 
In programma, il 25 giugno alle 21:30, presso Nuraghe Seruci, primo incontro della rassegna, con la partecipazione di Francesco Abate, Ciro Auriemma, Eleonora Carta, Maria Francesca Chiappe e Barbara Sessini, autori della raccolta “Giallo Sardo 2 – Un’altra estate” (Piemme).
L’8 luglio, sempre al Nuraghe Seruci, Piergiorgio Pulixi presenterà “La libreria dei gatti neri” (Marsilio), mentre il 15 luglio, alla Tonnara di Porto Paglia, Antonio Boggio racconterà al pubblico “Delitto alla baia d’argento” (Piemme).
Il 25 luglio, in collaborazione con il “Progetto Percorsi” di Villaggio Normann, sarà protagonista Claudia Aloisi con il suo ultimo romanzo “Controluce”, ambientato tra le miniere dell’Iglesiente, e seguito ideale di “Flavia’s End” (Condaghes); e il 12 agosto, a S’Olivariu, Vanni Lai presenterà “La Cantadora” storia di Candida Mara, la prima donna sarda del canto a chitarra (Minimum fax).

Dopo il seguito ottenuto dalla Fiera del Libro di Iglesias, tutta la squadra dell’associazione ArgoNautilus è già all’opera per dimostrare come l’Effetto Fiera continui a propagarsi non solo nel territorio regionale, ma anche in quello nazionale per promuovere i libri e la cultura, e per solidificare la coscienza ambientale. Al prossimo Salone Internazionale del Libro di Torino, realtà culturale cui si sono ispirati Maurizio Cristella ed Eleonora Carta per l’ideazione della Fiera iglesiente, ArgoNautilus avrà un vasto stand (W169) nella Padiglione Oval.

«Questa è stata la prima edizione della Fiera dopo il Covid – dichiara Maurizio Cristella -. Abbiamo ritrovato l’entusiasmo e l’energia degli anni precedenti ma con una marcia in più: la necessità di puntare più che mai sul territorio, sugli enti locali e sui partenariati con enti e realtà di altri luoghi lontani ma con intenti culturali comuni.»

FLAVIA’S END, UN TEASER DA OSCAR

Le località iglesienti dell’“Isola dalle vene d’argento”, bellissime e spesso desolate, sono pervase da un’archeologia industriale fortemente incastonata nel paesaggio e, soprattutto, spesso abbandonata a sé stessa.

Domenica 21, alle 13, nella Sala Sardegna, il regista premio Oscar Anthony LaMolinara, l’autrice Claudia Aloisi, l’editore Francesco Cheratzu di Condaghes e il direttore artistico Maurizio Cristella lanceranno il teaser di Flavia’s end, romanzo ambientato a Porto Flavia, nel Comune di Iglesias. Il nuovo libro di Claudia Aloisi, Controluce (Condaghes Edizioni), prosegue la storia della protagonista Estelle Moreau che, sullo sfondo delle miniere dismesse, non riesce a lasciarsi alle spalle la Sardegna e il bisogno di cercare la verità.

«Spesso mi sorprendo quando incontro persone in Sardegna che non sanno dove o cosa sia Porto Flaviaaggiunge LaMolinara sulla sua esperienza umana, professionale e artistica nel territorio iglesiente -. Se da un lato è un esempio unico di ingegneria creativa, dall’altro è anche un punto di forza. Quando lo mostro a persone che non lo sanno, pensano che sia un castello. Da vicino e dalle colline, la bellezza è inconfutabile. Nel corso degli anni ha attirato molte persone, tra cui il prolifico scrittore Honoré de Balzac. È un terreno fertile per il dramma. La Jana, nel sud della Sardegna, è una fata buona (anche se in Gallura la sua reputazione non è altrettanto buona). Si pensa che porti con sé una lanterna che brilla per il fortunato minatore che la incontra nella notte. Questa leggenda si è intrecciata con la storia di Flavia’s end, utilizzando le luci della fotografa per evocare i fantasmi della miniera e della zona. Ci sono segreti che vengono alla luce, in senso letterale e figurato, e che minacciano di sconvolgere la vita di coloro che li hanno tenuti all’oscuro.»

LETTERATURA E MERAVIGLIA

Il direttore del Cepell, Piero Cappello, durante le giornate del Salone, dialogherà con Cristella sul tema di “Educare alla lettura – leggere la meraviglia”. Tale progetto si è appena concluso sul plesso Meloni composto, dai Comuni di Villamassargia e di Domusnovas, nonché con l’ausilio della rete dei musei civici. Questi enti fanno parte del Patto intercomunale per la Letteratura, l’unico in vigore nella Regione, curato da ArgoNautilus su suggerimento dello stesso Cappello.

UN PATTO TRA BIBLIOTECHE

Sarà presentato “Un libro in Comune”, che è nato nel 2020 e continua a essere attivo. Il progetto è rivolto al personale delle Biblioteche con incontri dedicati a chi lavora o fa volontariato, nonché ai numerosi gruppi di lettura che continuano a crearsi e a stabilizzarsi intorno a esse. Le prime a essere coinvolte sono state le BCT – Biblioteche Civiche Torinesi, per allargarsi al Sistema Bibliotecario del Sulcis, entrambi partner di ArgoNautilus e della Fiera del Libro di Iglesias. L’idea di coinvolgere Comuni, scuole e biblioteche nei progetti di lettura e divulgazione culturale sta diventando un volano di entusiasmo e impegno civile che abbatte i confini regionali, contrastando le difficoltà del singolo territorio e facendo emergere i punti di forza di ogni tradizione.