11 October, 2024
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Il 12 agosto a Carbonia, nella splendida location di Monte Sirai, un caloroso pubblico ha assistito allo spettacolo “Lucio Battisti – Emozioni”. Voce recitante del bellissimo e bravissimo Cesare Bocci, accompagnato al clarinetto dal talentuosissimo Rocco Debernardis e al pianoforte dal mitico Leo Binetti. Una produzione dell’Orchestra Saverio Mercadonte, testo di Michele Mirabella, inserito nella rassegna “Notti a Monte Sirai Carbonia 2022”, seconda data, dopo “L’asino d’oro”, a cui seguirà la terza ed ultima, il 21 agosto, che vedrà in scena Sergio Muniz & sonos in “El tango”: mitologia di musica e parola.
 

Un luogo magico, non a caso abitato da sempre. Un evento, in tre step, capace di coinvolgere e appassionare sia la comunità locale che i turisti. Un programma a carattere nazionale, pronto a suscitare emozioni intense. ‘Notti a Monte Sirai’ giunge quest’anno alla XIV edizione e vuole invecchiare come il buon vino, migliorando di anno in anno.
Già le civiltà neolitiche e nuragiche, che occuparono per prime l’area, e successivamente fenici e punici, che decisero di costruirvi anche una città, avevano capito le potenzialità del luogo. Oggi Monte Sirai è frequentato in quanto parco archeologico, che d’estate ben si presta come location d’autore per gli spettacoli della rassegna capace di coniugare teatro, musica e poesia. Una manifestazione ormai molto popolare, e anche per questo particolarmente attesa, che dà lustro alla città di Carbonia e a tutto il territorio sulcitano.
Notti a Monte Sirai è promossa dal comune di Carbonia, con il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla P.I.BB.CC. e con il coordinamento organizzativo dell’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo. Anche quest’anno tre le date in cartellone, sempre con inizio dell’evento alle 21.30: il 30 luglio, il 12 ed il 21 agosto. Tre spettacoli diversi ma uniti dal filo conduttore della qualità.
La rassegna si aprirà con lo spettacolo ‘L’Asino d’oro – Mostri Magia e Metamorfosi’.
La rappresentazione di Orlando Forioso e TrisEtMas trasmette frammenti di illusioni teatrali e musicali, tra maschere, ombre, giochi di prestigio, Amore, Psiche e altre meraviglie ispirate all’omonimo romanzo latino di Lucio Apuleio. Il protagonista della storia si trasforma in asino ed è obbligato a vivere diverse avventure e disavventure, dolorose, burlesche e deliranti, e nella disperata ricerca delle rose ha anche l’opportunità di ascoltare la storia di Amore e Psiche. Un viaggio nel mistero e nei misteri, ma in forma grottesca. Uno spettacolo nuovo e
originale, non pedissequa messa in scena del romanzo ma creazione coerente con il teatro del tempo presente.

Il 12 agosto ecco Cesare Bocci, protagonista di un viaggio di musica e parole nella storia di uno dei più grandi cantautori italiani: Lucio Battisti, l’artista che ha saputo personalizzare e innovare in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica italiana, arrivando a vendere oltre 25 milioni di dischi. Grazie anche alla collaborazione con Mogol, autore dei suoi testi, rilanciò temi ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, quali il coinvolgimento sentimentale e i piccoli avvenimenti della vita quotidiana, ma seppe anche esplorare argomenti nuovi e inusuali, a volte controversi, spingendosi fino al limite della sperimentazione pura. Cesare Bocci racconta questa storia su testo di Michele Mirabella, affiancato dalle raffinate citazioni musicali del Duo Debernardis-Binetti.
Terzo ed ultimo appuntamento il 21 agosto con Sergio Múñiz & Tango Sonos, protagonisti di El tango: mitologia di musica e parola. Nell’occasione l’artista spagnolo è contemporaneamente attore, narratore, cantante e chitarrista, in uno spettacolo che celebra il tango nella sua forma più completa. Per raccontarlo nella sua pienezza espressiva si punta sull’incontro tra due miti della cultura argentina quali Astor Piazzolla e Jorge Luis Borges, approfondendo il disco fatto insieme nel 1965. E se da un lato Borges rievoca un tango delle origini, quasi primitivo, dall’altro riconosce nella rivoluzione di Astor Piazzolla nuova linfa vitale.
In un alternarsi di narrazione, musiche e testi poetici, l’evento propone un viaggio nell’anima profonda del tango, capace di trasmettere felicità, che è poi anche l’auspicio degli autori per lo spettacolo.
«Confermiamo con soddisfazione la partnership con l’associazione Enti localicommenta entusiasta il sindaco di Carbonia Pietro Morittu – che con il ciclo ‘Notti a Monte Sirai’ porta ogni anno un valore aggiunto a uno dei siti di maggiore bellezza e richiamo turistico della città quale è il nostro parco archeologico. Tre appuntamenti di rilievo – sottolinea ancora il Primo cittadino – il 30 luglio prossimo, e poi il 12 ed il 21 agosto, tra teatro e musica d’autore, che abbiamo inserito nel cartellone degli eventi estivi realizzato dal comune di Carbonia e reso possibile grazie a collaborazioni preziose come questa, con l’auspicio di continuare a lavorare insieme per offrire una proposta culturale di livello.»
I carboniesi potranno raggiungere il parco archeologico anche tramite il bus navetta, gratuitamente. La partenza del pullman con direzione Monte Sirai è prevista alle ore 21,00 da piazza Roma. Il servizio include anche il rientro a Carbonia, con stessa destinazione della partenza. Inoltre, grazie alla collaborazione con il sistema museale (www.carboniamusei.it) chi acquisterà il biglietto per il Festival avrà diritto ad accedere gratuitamente, entro il 31 agosto 2022, al Parco Archeologico.

Ai blocchi di partenza, a Villacidro, la trentaseiesima edizione del Premio “Giuseppe Dessì“. Lunedì (20 settembre) prende il via la settimana culturale che fa da cornice al concorso letterario promosso dalla Fondazione Dessì con l’Amministrazione Comunale della cittadina del Sud Sardegna: un ricco cartellone di appuntamenti giornalieri, con presentazioni letterarie, incontri con gli autori, spettacoli e concerti. Protagonisti, tra i tanti ospiti che si avvicenderanno tra il Mulino Cadoni e Casa Dessì fino a domenica 26 settembre, il giornalista Federico Rampini e la cantautrice Roberta Giallo, gli attori Tullio Solenghi e Marco Baliani, l’attore e conduttore televisivo Michele Mirabella, l’ex magistrato Gherardo Colombo, il duo formato dalla pianista Rita Marcotulli e il sassofonista Gavino Murgia, e quello del trombettista Fabrizio Bosso con il fisarmonicista Luciano Biondini.
Sabato (25 settembre) l’attesa cerimonia conclusiva del trentaseiesimo Premio Dessì. In lizza per l’alloro nella sezione Narrativa, Eugenio Baroncelli con “Libro di furti. 301 vite rubate alla mia” (Sellerio), Marco Belpoliti con “Pianura” (Einaudi) e Antonio Franchini con “Il vecchio lottatore e altri racconti postemingueiani” (NN Editore); per la sezione Poesia, invece, Franca Mancinelli con “Tutti gli occhi che ho aperto” (Marcos Y Marcos), Francesca Mazzotta con “Gli eroi sono partiti” (Passigli) e Alessandro Rivali con “La terra di Caino”. Le due terne dei finalisti sono state selezionate dalla Giuria del premio presieduta da Anna Dolfi (professoressa ordinaria di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Firenze e studiosa dell’opera di Giuseppe Dessì), tra le 321 pubblicazioni iscritte quest’anno al concorso letterario: 197 per la narrativa e 124 per la poesia.
Nel corso della serata di sabato 25, in programma in piazza Municipio, con inizio alle 18.00, verranno consegnati anche gli altri due riconoscimenti abituali dell’appuntamento villacidrese: il Premio Speciale della Giuria, che va quest’anno alla scrittrice, saggista e sceneggiatrice Dacia Maraini, ed il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, assegnato al compositore e pianista Nicola Piovani.

Eugenio Baroncelli con “Libro di furti. 301 vite rubate alla mia” (Sellerio), Marco Belpoliti con “Pianura” (Einaudi) ed Antonio Franchini con “Il vecchio lottatore e altri racconti postemingueiani”, (NN Editore) per la sezione Narrativa; Franca Mancinelli con “Tutti gli occhi che ho aperto” (Marcos Y Marcos), Francesca Mazzotta con “Gli eroi sono partiti” (Passigli) ed Alessandro Rivali con “La terra di Caino” (Mondadori) per la sezione Poesia: sono questi i finalisti del trentaseiesimo Premio “Giuseppe Dessì”, in programma nell’abituale scorcio di fine settembre, dal 20 al 26, a Villacidro, la cittadina che fu così importante nella vita e nell’opera dello scrittore (1909-1977) cui è intitolato il concorso letterario, e dove oggi ha sede la Fondazione Dessì che promuove l’iniziativa con l’Amministrazione comunale.
Sono state 321 le pubblicazioni presentate entro il termine del 15 giugno scorso, previsto dal regolamento di questa edizione: 197 per la narrativa e 124 per la poesia, con la consueta partecipazione delle principali case editrici nazionali. Vagliate le opere, la giuria presieduta da Anna Dolfi (e composta da Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Luigi Mascheroni, Gino Ruozzi, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci) ha selezionato i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni. Tra queste terzine gli stessi giurati avranno il compito di proclamare i vincitori nella cerimonia conclusiva del trentaseiesimo Premio Dessì, in programma sabato 25 settembre alle 18.00 in piazza Municipio; in palio, anche quest’anno, cinquemila euro per i primi di ciascuna sezione e millecinquecento per gli altri finalisti.
Nella stessa serata verranno assegnati anche gli altri due riconoscimenti abituali dell’appuntamento villacidrese: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro), che la commissione giudicatrice assegna a un autore o a un’opera di vario genere letterario, ed il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, che viene invece riconosciuto a un personaggio del panorama culturale, artistico o musicale per l’attività svolta nell’annualità di riferimento. Il primo, nel cui albo d’oro figurano personalità del calibro di Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis, Remo Bodei, Ernesto Ferrero, Claudio Magris e Luciano Canfora, quest’anno verrà consegnato alla scrittrice, saggista e sceneggiatrice Dacia Maraini. Va invece al compositore e pianista Nicola Piovani il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, che nelle passate edizioni è stato riconosciuto a Vinicio Capossela, Giacomo Mameli, i Tenores di Neoneli, Carlo Ossola, Massimo Bray, Vittorino Andreoli, Ferruccio de Bortoli, Lina Bolzoni, Tullio Pericoli, Renata Colorni e Andrea Kerbaker.
Condotta da Neri Marcorè, con intermezzi musicali di Vanni Masala e Andrea Pisu, e letture affidate a Emilia Agnesa e Giacomo Casti, la cerimonia delle premiazioni – in sarà il momento culminante della consueta settimana culturale che da lunedì 20 a domenica 26 accompagnerà il Premio Dessì con un ricco e variegato cartellone di appuntamenti a Villacidro: presentazioni di libri, incontri con autori, spettacoli, concerti. Tra i protagonisti il giornalista Federico Rampini e la cantautrice Roberta Giallo con lo spettacolo “Morirete Cinesi”; Tullio Solenghi con il Nidi Ensemble nel recital musicale “Dio è morto e neanch’io mi sento tanto bene”; Marco Baliani con Cesare Chiacchiaretta alla fisarmonica e Giampaolo Bandini alla chitarra in “Rigoletto: la notte della maledizione”; Michele Mirabella che racconta Dante nello spettacolo “Ma misi me per l’alto mare” accompagnato dal Duo Mercadante; e, ancora, Gherardo Colombo intervistato sulla scorta dell’ultimo saggio dell’ex magistrato, “Anche per giocare servono le regole”; e poi il jazz del trombettista Fabrizio Bosso con il fisarmonicista Luciano Biondini, e per finire, il concerto fra jazz e musica mediterranea con la pianista Rita Marcotulli ed il sassofonista Gavino Murgia.

Ma misi me per l’alto mare aperto…” Si chiude così, sabato 31 luglio, la XIII edizione di Notti a Monte Sirai, con uno spettacolo dedicato al Sommo Poeta, Dante Alighieri, nel 700° anniversario della morte. Uno spettacolo composito, composto ed elegante allo stesso tempo, che andrà in scena il 31 luglio alle ore 21.30, sotto il cielo stellato del parco archeologico di Carbonia, a Monte Sirai. Sarà Michele Mirabella a deliziare il pubblico per l’ultima data in cartellone della manifestazione targata 2021. Il “professore” dallo stile accattivante della televisione italiana, condurrà infatti gli spettatori in un coinvolgente percorso su Dante: un viaggio arricchito da molteplici riferimenti ad altri “grandi” della tradizione letteraria, che fa di questo spettacolo un vero e proprio excursus nella storia della letteratura italiana nei secoli. La narrazione, che si struttura nella forma di chiacchierata con il pubblico, si unisce alla lettura di alcuni passi immortali.

La manifestazione è stata organizzata dall’Amministrazione comunale di Carbonia, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica e il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Regione. Lo spettacolo, organizzato dall’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo, aveva tre appuntamenti in calendario: il 18 luglio Stefania Rocca, il 25 luglio Ascanio Celestini, e si chiuderà appunto il 31 luglio, con lo spettacolo di Michele Mirabella.

Questa sera si accendono le luci al Parco Archeologico di Carbonia, sullo spettacolo di Ascanio Celestini: “Radio Clandestina”. Celestini salirà sul palco per il secondo appuntamento della XIII edizione di Notti a Monte Sirai, aperta domenica scorsa dallo spettacolo di Stefania Rocca.

La manifestazione è stata organizzata dall’Amministrazione Comunale di Carbonia, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica e il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Regione. Organizzato dall’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacolo, si concluderà il 31 luglio con l’omaggio a Dante da parte di Michele Mirabella.

«L’edizione 2021 di Notti a Monte Sirai è stata per noi molto sentita e desiderata – dice Sabrina Sabiu, assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo del comune di Carbonia -. Siamo ancora in una fase di incertezza davanti agli effetti della pandemia e rispetteremo tutte le norme anti-Covid, esattamente come lo scorso anno. Ma questa edizione ha tutto il sapore della ripartenza, rispetto al buio totale dell’estate 2020, durante la quale non si sapeva davvero in quale direzione si sarebbe andati. Nonostante tutte le difficoltà del 2021, dopo tanti mesi di stop per tutti e, soprattutto, per il mondo dello spettacolo, adesso finalmente si riparte. Si riparte con nuova carica vitale, con la voglia di stare insieme, uscire e trarre nutrimento dall’arte e dalla Cultura. Per questo motivo abbiamo deciso di destinare ingenti risorse allo spettacolo dal vivo: perché c’era necessità di dare linfa al settore e perché la cittadinanza, i turisti e tutte le persone in generale, hanno desiderio di uscire dalle proprie case e di assistere dal vivo, e non più da uno schermo, a queste manifestazioni.»

Ascanio Celestini in “Radio Clandestina” racconta l’occupazione nazista a Roma, partendo dall’eccidio delle Fosse Ardeatine per dare voce alle migliaia di familiari e amici colpiti dalla morte delle 335 persone assassinate. In Radio Clandestina si fa rivivere quella parte orale della storia che ancora racconta quei giorni in maniera diretta e non rovesciata.

 

Domenica 18 luglio si accendono le luci per Notti a Monte Sirai. La manifestazione sulcitana, giunta alla sua XIII edizione, illuminerà anche per l’estate 2021 il parco archeologico di Carbonia con musica, poesia e notti magiche. Tre date, per tre spettacoli, tutto nel rispetto delle misure di prevenzione anti Covid-19. La manifestazione è stata organizzata dall’Amministrazione comunale di Carbonia, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica ed il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Regione. Organizzato dall’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacoloNotti a Monte Sirai ha in calendario tre appuntamenti: si parte il 18 luglio con Stefania Rocca, segue il 25 luglio Ascanio Celestini, e si chiude il 31 luglio con lo spettacolo di Michele Mirabella.

«L’edizione 2021 di Notti a Monte Sirai è stata per noi molto sentita e desideratadice Sabrina Sabiu, assessore della Cultura, Spettacolo e Turismo del comune di Carbonia -. Siamo ancora in una fase di incertezza davanti agli effetti della pandemia e rispetteremo tutte le norme anti-Covid, esattamente come lo scorso anno. Ma questa edizione ha tutto il sapore della ripartenza, rispetto al buio totale dell’estate 2020, durante la quale non si sapeva davvero in quale direzione si sarebbe andati. Nonostante tutte le difficoltà del 2021, dopo tanti mesi di stop per tutti e soprattutto per il mondo dello spettacolo, adesso finalmente si riparte. Si riparte con nuova carica vitale, con la voglia di stare insieme, uscire e trarre nutrimento dall’arte e dalla Cultura. Per questo motivo abbiamo deciso di destinare ingenti risorse allo spettacolo dal vivo: perché c’era necessità di dare linfa al settore e perché la cittadinanza, i turisti e tutte le persone in generale, hanno desiderio di uscire dalle proprie case e di assistere dal vivo, e non più da uno schermo, a queste manifestazioni.»

Stefania Rocca, Preghiera in mare” domenica 18 luglio ore 21.30. Apre la manifestazione uno spettacolo molto delicato e toccante, scritto dalla stessa attrice, accompagnata da due astri nascenti del jazz nostrano già apprezzati a livello internazionale, il sassofonista Raffaele Casarano e il pianista Antonio Fresa. “Preghiera in mare”lo spettacolo tocca il tema delle migrazioni e della libertà dell’uomo, con un particolare sguardo alla situazione femminile. E’ concepito come un viaggio, intrapreso e raccontato dalla protagonista al pubblico, attraverso i suoi occhi, il suo udito: dove ha visto e sentito accoglienza e indifferenza, solidarietà e solitudine. Uno spettacolo multiforme, che non è teatro ma è anche teatro, non è un concerto ma è anche un concerto. Più in generale è uno spettacolo sulla stupidità dei ragionamenti dell’uomo.

Condivisione, accoglienza e cultura come ponte tra gli esseri umani. Stefania Rocca vanta un’intensa presenza in televisione con oltre trenta produzioni tra film e miniserie e una cinquantina di film tra i quali ricordiamo i celebri «Nirvana» di Gabriele Salvatores e “L’amore è bello finché dura” di Carlo Verdone. Considerato tra i più talentuosi esponenti della New Generation Jazz, il salentino Raffaele Casarano è un fiore all’occhiello per la creativa etichetta Tùk Music di Paolo Fresu. Dalla Mostra del Cinema di Venezia al Festival di Sanremo, da “Piano Verticale” alle Vatican Chapels. sta potrebbe essere la sintesi per raccontare Antonio Fresa, ma questo artista è molto di più, è compositore, direttore d’orchestra, produttore, side-man fra i più sensibili e ricercati.

Ascanio Celestini, sarà il protagonista del secondo appuntamento di Notti a Monte Sirai con il suo spettacolo Radio Clandestina”il 25 luglio. Michele Mirabella, 31 luglio, chiude la rassegna con Ma misi me per l’alto mare aperto…”un coinvolgente percorso su Dante Alighieri, nel settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta.

Domenica 18 luglio si accendono le luci per la rassegna Notti a Monte Sirai.
La manifestazione sulcitana, giunta alla sua XIII edizione, illuminerà anche per l’estate 2021 il parco archeologico di Carbonia con musica, poesia e notti magiche. Tre date, per tre spettacoli, tutto nel rispetto delle misure di prevenzione anti Covid 19. La manifestazione è stata organizzata dall’Amministrazione comunale di Carbonia, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica e il sostegno della Fondazione di Sardegna e della Regione. Organizzato dall’Associazione Enti Locali per le attività culturali e di spettacoloNotti a Monte Sirai ha in calendario tre appuntamenti: si parte il 18 luglio con Stefania Rocca, segue il 25 luglio Ascanio Celestini, e si chiude il 31 luglio con lo spettacolo di Michele Mirabella.

Sabrina Sabiu, assessore alla Cultura – Spettacolo – Turismo del comune di Carbonia. »L’edizione 2021 di Notti a Monte Sirai è stata per noi molto sentita e desiderata. Siamo ancora in una fase di incertezza davanti agli effetti della pandemia e rispetteremo tutte le norme anti -Covid, esattamente come lo scorso anno. Ma questa edizione ha tutto il sapore della ripartenza, rispetto al buio totale dell’estate 2020, durante la quale non si sapeva davvero in quale direzione si sarebbe andati. Nonostante tutte le difficoltà del 2021, dopo tanti mesi di stop per tutti e soprattutto per il mondo dello spettacolo, adesso finalmente si riparte. Si riparte con nuova carica vitale, con la voglia di stare insieme, uscire e trarre nutrimento dall’arte e dalla cultura. Per questo motivo abbiamo deciso di destinare ingenti risorse allo spettacolo dal vivo: perché c’era necessità di dare linfa al settore e perché la cittadinanza, i turisti e tutte le persone in generale, hanno desiderio di uscire dalle proprie case e di assistere dal vivo, e non più da uno schermo, a queste manifestazioni.»

Notti a Monte Sirai 2021, Stefania Rocca, 18 luglio. Apre la manifestazione uno spettacolo molto delicato e toccante, scritto dalla stessa attrice, accompagnata da due astri nascenti del jazz nostrano già apprezzati a livello internazionale, il sassofonista Raffaele Casarano e il pianista Antonio Fresa. “Preghiera in mare”, lo spettacolo tocca il tema delle migrazioni e della libertà dell’uomo, con un particolare sguardo alla situazione femminile. E’ concepito come un viaggio, intrapreso e raccontato dalla protagonista al pubblico, attraverso i suoi occhi, il suo udito: dove ha visto e sentito accoglienza e indifferenza, solidarietà e solitudine.

Ascanio Celestini, 25 luglio. Il secondo appuntamento di Notti a Monte Sirai è con Ascanio Celestini e il suo spettacolo “Radio Clandestina”. Ascanio Celestini racconta l’occupazione nazista a Roma, partendo dall’eccidio delle Fosse Ardeatine per dare voce alle migliaia di familiari e amici colpiti dalla morte delle 335 persone assassinate. In Radio Clandestina si fa rivivere quella parte orale della storia che ancora racconta quei giorni in maniera diretta e non rovesciata.

Michele Mirabella, 31 luglio“Ma misi me per l’alto mare aperto…” Chiude la rassegna sulcitana 2021 il “Professore” dallo stile accattivante della televisione italiana, che conduce gli spettatori in un coinvolgente percorso su Dante Alighieri, nel settecentesimo anniversario della morte del Sommo Poeta. Un viaggio arricchito da molteplici riferimenti ad altri “grandi” della tradizione letteraria, che fa di questo spettacolo un vero e proprio excursus nella storia della letteratura italiana nei secoli. La narrazione, che si struttura nella forma di chiacchierata con il pubblico, si unisce alla lettura di alcuni passi immortali.

In allegato foto (Stefania Rocca recitazione, Raffaele Casarano sassofoni, Antonio Fresa pianoforte)
e locandina.

Torre Calasetta 20 copiaCalasetta C copia

E’ prevista per sabato 16 agosto la serata conclusiva della rassegna cameristica Colori & Note, iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale di Calasetta ed organizzata dall’Associazione Culturale Anton Stadler, sotto la direzione artistica del Maestro Fabio Furia. Un raro connubio tra musica e arte che ogni anno vede protagonisti artisti di fama internazionale, chiamati ad esibirsi nella magica cornice del Museo d’Arte Contemporanea di Calasetta.

Dopo il successo del primo appuntamento, dedicato alle sonorità e al virtuosismo del flauto traverso di Claudi Arimany ed Edward Sanchez, accompagnati al pianoforte da Michel Wagemans, sabato 16 agosto 2014, sarà la volta del duo formato da Giacomo Desiante, fisarmonica e Pietro Laera, pianoforte. Due musicisti d’eccezione nel panorama musicale nazionale ed internazionale, fortemente apprezzati dal pubblico e dalla critica. La loro carriera artistica li ha portati ad esibirsi nelle più importanti sale da concerto di tutto il mondo e a collaborare con i più noti personaggi della cultura e dello spettacolo quali, per citarne alcuni, Arnoldo Foà, Ugo Pagliai, David Riondino, Michele Mirabella, etc.

Sabato 16 agosto alle ore 22.00 si esibiranno nello spettacolo “Tango e dintorni”. Un repertorio in cui il tango diviene perno attorno al quale ruota l’intenso ingranaggio musicale. Un mèlange di suoni, di colori e sfumature, in cui il virtuosismo strumentale si interseca perfettamente con abilità tecniche ed improvvisative dal sapore squisitamente jazzistico.