5 December, 2025
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L’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione M.O.V.M. Ten. Marco Pittoni ODV di Sant’Antioco, in collaborazione con AIL e con il patrocinio del comune di Sant’Antioco, ha organizzato il convegno “La lotta contro le leucemie, linfomi e mielomi oggi”, che si terrà sabato 29 novembre 2025, con inizio alle ore 10.30, presso il Comando di Polizia Municipale di Sant’Antioco in via Iglesias n. 3

L’evento vuole essere un momento di informazione e confronto aperto a tutta la cittadinanza, con l’obiettivo di fare il punto sui progressi della ricerca e sulle cure oggi disponibili. «Siamo onorati di poter ospitare un evento di così alto valore sociale e scientifico dice il presidente cav. Claudio Moica. Come Associazione Nazionale Carabinieri, sentiamo il dovere di essere al servizio del territorio anche nella promozione di iniziative che possano portare beneficio alla comunità. Con questo convegno vogliamo offrire un’opportunità concreta di informazione e supporto a quanti stanno affrontando queste patologie e alle loro famiglie.»

Interverranno: prof. Giovanni Caocci, direttore della Struttura Complessa di Ematologia e del Centro Trapianti Midollo Osseo del P.O. Oncologico “A. Businco” – relatore su “L’evoluzione delle cure in ematologia: Leucemie e Linfomi”; dott. Daniele Derridas, dirigente Medico della Struttura Complessa di Ematologia – Centro Trapianti Midollo Osseo del P.O. Oncologico “A. Businco” – relatore su “Il mieloma multiplo”; avv. Luigi Trudu, consulente legale A.I.L. Cagliari; dott. Renzo Pili, presidente AIL Cagliari Medio Campidano Sulcis  Iglesiente ODV “Antonella Olla”. Saranno presenti anche rappresentanti dell’Amministrazione comunale. La moderazione è affidata al dott. Paolo Angioni, consulente scientifico A.I.L. Cagliari. Al termine dei lavori è previsto un momento conviviale per salutare tutti i partecipanti. L’ingresso è libero e aperto a tutta la cittadinanza.

Sabato 14 giugno, dalle 17.30, la sala convegni “F.lli Fois”, a Portoscuso, ospiterà una conferenza in occasione della Giornata mondiale del donatore di sangue, organizzata dall’Avis comunale di Portoscuso, con il patrocinio del comune di Portoscuso, ASido e ThaladssAzione, e la collaborazione di Althunnus Tonnare Sulcitane srl.

Dopo i saluti del sindaco di Portoscuso, Ignazio Atzori, interverranno: la dottoressa Maria Serrau, dirigente medico del Centro trasfusionale della Asl Sulcis Iglesiente, su “Una donazione di sangue può salvare una vita”; Graziano Castelli, presidente dell’Avis provinciale Carbonia Iglesias, su “La donazione di sangue in Sardegna e nella nostra Provincia”; la dottoressa Carlotta Locci, dirigente medico del Centro trasfusionale della Asl Sulcis Iglesiente, su “HHT è davvero una malattia rara?”, con la testimonianza della coordinatrice regionale HHT onlus Giorgia Grussu; Graziella Secci, presidente di ThalassAzione, su “L’esperienza di vita grazie al dono”; il dottor Paolo Angioni, responsabile scientifico AIL, su “La sottile linea rossa”; Pinuccio Collu, dirigente Aido, su “Il sì alla donazione degli organi: un gesto di solidarietà e responsabilità sociale”. Porterà i suoi saluti don Antonio Mura, parroco delle chiese di Portoscuso e Paringianu e responsabile dell’ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Iglesias.

La conferenza verrà presentata dalla dottoressa Giancarla Sussarello, presidente dell’Avis comunale di Portoscuso.

Nel 2024 analizzando i dati del centro nazionale sangue il fabbisogno regionale del 2024 è stato di quasi 105.000 sacche ed è stato coperto da poco meno di 79.000 da parte dei donatori sardi il resto è arrivato extra Sardegna…

Nel 2024 le donazioni da parte dei sardi sono state 2.500 unità in meno (indispensabili per i talassemici), insufficienti a garantire l’attività chirurgica regionale.

Donare il sangue, significa farsi diretti portavoce di un messaggio di solidarietà, altruismo e generosità incondizionati. Significa anche avere a cuore la salute e il benessere psico-fisico di sé, assumendo e promuovendo uno stile di vita sano basato su un’alimentazione corretta, su una costante attività fisica e sulla prevenzione di alcune patologie come quelle sessualmente trasmissibili. Però ci vuole costanza e continuità. Il 70,32% del sangue raccolto in Sardegna arriva dall’attività delle Avis comunali, che con spirito di abnegazione lavorano affinché le persone prendano coscienza che la donazione è un atto di amore verso se stessi e gli altri, indispensabile per la cura di tutti e maggiormente in Sardegna, regione ancora tormentata della talassemia. Tutti i cittadini hanno diritto a potersi curare e ad avere una vita.

La missione dell’Avis è promuovere la donazione di sangue volontaria, periodica, associata, gratuita, anonima e consapevole, intesa come valore umanitario universale ed espressione di solidarietà e civismo

Un giorno una dottoressa immunologa disse: Grazie, ogni donazione è una goccia importantissima nel mare della solidarietà

A proposito della donazione Papa Francesco disse: in questi gesti per i quali uno non si aspetta nulla in cambio c’è la “carezza di Dio” .

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Verrà messa in scena sabato 9 marzo, alle 20.45, al Teatro Centrale di Carbonia, la produzione Quinte Emotive “Il berretto a sonagli”, di Luigi Pirandello, con Cristina Pillola, Giusy Fogu, Gisella Biggio, Leonardo Pani, Efisio Deiola, Manuela Perria, Andrea Zucca, musiche dal vivo di Pinuccio Pumoni, costumi di Rosa Pinna, regia di Paolo Angioni.

“Il Berretto a Sonagli” mette in scena le vicende di Ciampa, un impiegato di mezza età alle dipendenze del ricco Cavalier Fiorica. Ciampa vive con la giovane moglie Nina in una piccola città siciliana dove tutto scorre tranquillo in un clima di generale indifferenza.

Gli avvenimenti prendono una piega diversa quando la moglie del suo datore di lavoro, Beatrice, si convince che il marito sia divenuto amante della moglie di Ciampa. La donna denuncia la coppia alle autorità, immaginando di avere la famiglia al suo fianco.

Questo gesto sconvolge il paese; di conseguenza, i personaggi della commedia si danno da fare per manipolare Beatrice e disinnescare la vicenda per paura che questo possa distruggere lo status quo.

Per acquistare i biglietti venerdì 8, dalle 17.00 alle 19.00 e sabato 9 marzo, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 18.30 alle 20.40, prenotazioni al 328 1719747.

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Verrà rappresentato domenica 27 gennaio, alle 18.00, nella sala consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, dall’associazione culturale teatrale “Quinte Emotive”“Il Processo”, opera liberamente tratta da “L’Istruttoria” di Peter Weiss, regia di Paolo Angioni con Leonardo Pani, Efisio Deiola, Andrea Zucca, Corrado Cicilloni, Giusy Fogu, Manuela Perria, Cristina Pillola e Gisella Biggio.

“L’Istruttoria” è un dramma documentario scritto da Peter Weiss dopo aver assistito al processo di Francoforte sul Meno, tenutosi dal dicembre 1963 all’ottobre 1965 e voluto dalla giustizia tedesca contro i crimini di guerra nazisti.

L’opera è strutturata in 11 canti, nonostante nello spettacolo se ne prendano in esame solo 5, e racconta in forma di oratorio poetico gli accadimenti del processo. Costò 5 anni di ricerche, durò 20 mesi, vennero imputati 22 ufficiali SS, si tennero 183 udienze con 17 condannati di cui 6 all’ergastolo.

La sopraffazione umana, lo smarrimento della propria identità e l’assenza di una responsabilità individuale sono i caratteri che emergono dalle dichiarazioni di testimoni e imputati. Un testo di poesia che integra ed approfondisce i dati della storia. 

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Tra ironia e pathos con la Stagione de La Grande Prosa e Danza 2018-2019 al Teatro Centrale di Carbonia organizzata dal CeDAC – con il patrocinio e il sostegno del comune di Carbonia – nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna. Dieci i titoli in cartellone tra gennaio e aprile – tra divertenti commedie e drammi moderni, ricchi di spunti di riflessione sui temi cruciali del presente – dalle ingiustizie sociali ai confini dell’etica e della morale, dalla passione per il gioco al ruolo degli anziani, dal potere della ricchezza alle storie degli “invisibili” che abitano le nostre città.

Focus sulla drammaturgia contemporanea – con testi originali accanto ai grandi classici della storia del teatro, oltre a affascinanti racconti sulle punte e coreografie d’autore – per una programmazione pensata per gli amanti della prosa e della danza ma anche per attrarre nuovi pubblici specialmente tra le giovani generazioni e rispondere alle istanze di spettatori attenti e curiosi.

Tra i protagonisti Andrea Giordana e Galatea Ranzi con Luchino Giordana, Ascanio Celestini, Marina Massironi e Roberto Citran, Nunzia Antonino e i Solisti della Compagnia di Daniele Cipriani. Spazio ad alcune tra le più interessanti realtà della scena contemporanea – come la Compagnia Gank ed il coreografo Emiliano Pellisari – che firma il visionario “Comix” per NoGravity Dance Company – e ensembles isolani come le Quinte Emotive con “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello diretto da Paolo Angioni, Batanea Teatro con “I am Hamlet” scritto, diretto e interpretato da Andrea Tedde, in scena con Marta Proietti Orzella e Carlo Antonio Angioni e Il Calderone che propone “Tre sull’altalena” di Luigi Lunari per la regia di Dario Siddi.

Il sipario si alzerà – domenica 13 gennaio, alle 20.45 – su “Poker” di Patrick Marber – drammaturgo di punta del teatro britannico, già autore del testo cult “Closer” – nella mise en scène della Compagnia Gank per la regia di Antonio Zavatteri. Sul palco Alberto Giusta, Enzo Paci, Federico Vanni, Fabio Fiori, Daniele Madeddu e Massimo Brizi prestano corpo e voce ai protagonisti di una partita a carte che diventa metafora dell’esistenza. Nello scantinato di un ristorante di periferia il proprietario e il figlio, due camerieri e il cuoco ogni domenica si riuniscono per giocare tutta la notte, in un rito in cui frustrazioni, desideri e sogni si condensano finché l’arrivo inatteso di un personaggio cambierà le regole e deciderà il finale – sul filo della suspense.

Il fascino dei grandi capolavori della storia del balletto e le originali creazioni coreografiche di Amedeo Amodio e Mauro Bigonzetti – domenica 20 gennaio, alle 20.45 – per il Gala di Danza firmato Daniele Cipriani Entertainment. Sotto i riflettori i Solisti della Compagnia di Daniele Cipriani: Alessandro Burini, Andrea Caleffi, Paola De Filippis, Umberto Desantis, Susanna Elviretti, Ilaria Grisanti, Marco Lo Presti, Francesco Moro, Davide Pietroniro, Madoka Sasaki – Maître de Ballet Stefania Di Cosmo. Un’antologia di assoli, pas de deux e scene “corali” tra un’avvincente Suite da “Carmen”, l’incantevole “Lago dei Cigni” e le atmosfere oniriche de “Lo Schiaccianoci” accanto al “Prélude à l’après-midi d’un faune” sulle note di Debussy, la storia di “Coppelia” e le suggestioni di “Mediterranea”.

Viaggio tra i ricordi di una vita – sabato 16 febbraio, alle 20.45 – ne “Le Ultime Lune” di Furio Bordon con Andrea Giordana (nel ruolo che fu di Marcello Mastroianni) e Galatea Ranzi accanto a Luchino Giordana per la regia di Daniele Salvo: un vecchio professore, in procinto di trasferirsi in una casa di riposo, in un immaginario dialogo con la moglie defunta ripensa al passato, medita sul presente e il futuro, e sogna. La fortunata pièce (Premio IDI 1993 come miglior novità teatrale) affronta la questione della terza età nella moderna civiltà dell’apparenza, tra il miraggio di un’eterna giovinezza e il difficile dialogo tra le generazioni. Il protagonista, stanco e amareggiato, ripercorre a ritroso gli istanti significativi della propria esistenza, riflettendo sull’amore, i legami, il difficile rapporto con il figlio e l’enigma della morte.

La magia del nouveau cirquegiovedì 21 febbraio, alle 20.45 – con “Comix / La fantasia al potere” – una creazione di Emiliano Pellisari per NoGravity Dance Company, con coreografie di Mariana Porceddu, che intreccia invenzioni grafiche e acrobazie, teatro, danza, musica e illusionismo in un poetico racconto per quadri tra coreografie aeree e fondali marini. Un’opera visionaria – fra classici accenti e variazioni in jazz – che attinge al mondo dei fumetti e dell’illustrazione come all’immaginario pittorico, spaziando dalla Linea di Cavandoli e dalla cifra di Keith Haring ai dipinti di Marc Chagall e René Magritte. Un raffinato divertissement a ritmo di swing tra scheletri danzanti e scomposizioni di corpi, per sperimentare l’emozione del volo al chiaro di luna o di un’immersione per nuotare con i pesci, in un’atmosfera fantastica e surreale.

Un dramma della gelosia – sabato 9 marzo, alle 20.45 – con “Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, nella versione delle Quinte Emotive con Cristina Pillola, Giusy Fogu, Gisella Biggio, Leonardo Pani, Efisio Deiola, Manuela Perria ed Andrea Zucca per la regia di Paolo Angioni. Il dilemma di Ciampa, impiegato alle dipendenze del Cavalier Fiorica, esplode in tutta la sua crudele evidenza di fronte all’inattesa pubblica rivelazione di una liaison tra la sua giovane sposa e il suo principale. Il segreto gridato con grande scandalo dalla moglie del cavaliere, che sporge addirittura una denuncia, costringerebbe l’uomo a punire l’adulterio con un “delitto d’onore”, ma egli propone un’alternativa paradossale, per evitare le tragiche conseguenze della “verità”, invitando alla ragionevolezza in una società in cui «siamo solo pupi».

Un intrigante gioco di specchi – sabato 16 marzo, alle 20.45 – con “I am Hamlet” di Batanea Teatro: la pièce scritta, diretta e interpretata da Andrea Tedde, anche protagonista sulla scena insieme con Carlo Antonio Angioni e Marta Proietti Orzella, mostra un attore alle prese con la sua migliore interpretazione della tragedia shakespeariana, al confine tra vita e arte. Vittima di un incidente stradale, l’uomo entra in coma e in quello stato di incoscienza si identifica con il principe di Danimarca: il risveglio è faticoso e amaro, con la consapevolezza di aver solo “sognato” e l’avvertimento di un pericolo reale. Il termine di quel singolare processo di “immedesimazione” dell’attore con il personaggio, coincide con un passaggio irrevocabile per entrambi: una soglia fatale, per una recita senza testimoni né spettatori.

L’eco di un’antica ferita – venerdì 22 marzo, alle 20.45 – in “Else” di Nunzia Antonino, anche protagonista sulla scena, in un’intensa prova d’attrice e Carlo Bruni (che firma anche la regia), moderno dramma liberamente ispirato a “La signorina Else” di Arthur Schnitzler: una donna, imprigionata nel passato, rivive l’osceno scambio che ha segnato la fine dell’innocenza. Il tempo si è fermato, per lei, a quell’istante bruciante di vergogna, alla sfida temeraria contro l’ipocrisia di una società corrotta dal potere del denaro: la fanciulla sacrificata all’incoscienza paterna, il corpo violato dallo sguardo impudico di un estraneo in cambio della salvezza dalla rovina. Un trauma irrisolto – e insuperabile – frutto di un terrificante rito di passaggio, un triste ingresso nel mondo degli adulti, forse ignari o indifferenti alla bellezza e alla fragilità dell’adolescenza.

Storie ai margini – sabato 30 marzo, alle 20.45 – con “Pueblo” scritto e interpretato da Ascanio Celestini, straordinario affabulatore contemporaneo che tratteggia un affresco delle periferie urbane – in un giorno di pioggia – tra ironia e disincanto, note struggenti e delicata poesia. Un microcosmo fatto di immigrati e clochards, in cui spicca una bambina cresciuta alla dura scuola della strada, che fa il suo apprendistato di ladra sotto la guida del padre e di un giovane zingaro, per poi scoprire, da orfana, che perfino la carità e l’assistenza pubblica possono avere un lato oscuro. Una narrazione avvincente – impreziosita dalle musiche di Gianluca Casadei – per avventurarsi in un altrove che in realtà è dietro l’angolo, tra i nuovi poveri del terzo millennio, tra sorprendenti e crude tranches de vie, tra i sogni e le speranze degli “ultimi” – al di là del bene e del male.

Incrocio di destini – venerdì 5 aprile, alle 20.45 – con “Le verità di Bakersfield” di Stephen Sachs, una commedia brillante interpretata da Marina Massironi e Roberto Citran per la regia di Veronica Cruciani, per riflettere sui pregiudizi e il divario tra le classi sociali. Sulle tracce di una preziosa opera d’arte, un esperto di livello mondiale s’imbatte in una barista disoccupata, nella cui caotica roulotte – stando agli indizi – potrebbe celarsi un dipinto di Jackson Pollock. L’incontro fra i due – il raffinato uomo di mondo e la donna amareggiata e sconfitta – riserva però delle sorprese: i privilegi dati dalla cultura e dall’ambiente non sempre bastano per avere la meglio su creature più sfortunate, costrette a lottare per sopravvivere, anzi l’equilibrio tra i due si sposta insensibilmente fino all’inatteso epilogo.

Finale con brio – sabato 13 aprile, alle 20.45 – con “Tre sull’altalena” di Luigi Lunari, nell’allestimento de Il Calderone con Assunta Piras, Carla Calabrò, Francesco Corgiolu e Loredana Marzeddu, per la regia di Dario Siddi, alle prese con una pièce ricca di humour nero sui grandi misteri della vita e della morte. Tre personaggi diversissimi si ritrovano a trascorrere un’intera notte nello stesso appartamento, in una situazione ambigua, tra strani e inquietanti fenomeni, tanto da sospettare di trovarsi nell’anticamera dell’aldilà. Tra pungenti battute e divagazioni filosofiche, i protagonisti continueranno a indagare sulla propria condizione, in attesa di un segno inconfutabile che li liberi dall’incertezza, fino all’apparizione di un’enigmatica figura femminile… preludio all’ultimo coup de théâtre.

La Stagione de La Grande Prosa e Danza 2018-2019 al Teatro Centrale di Carbonia è organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna con il patrocinio e il sostegno del MiBAC/ Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Sardegna e del Comune di Carbonia, con il contributo della Fondazione di Sardegna e con l’importante supporto di Sardinia Ferries, che ospita sulle sue navi artisti e compagnie in viaggio per e dall’Isola.

 

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La Libreria Mondadori di Iglesias, in collaborazione con l’Associazione Culturale Teatrale “Quinte Emotive” organizza “La letteratura incontra il teatro”, il passaggio dalla parola letteraria all’azione scenica, progetto ideato e condotto dal regista Paolo Angioni.

L’analisi drammaturgica dei personaggi protagonisti di alcuni tra i più importanti romanzi della scrittrice Grazia Deledda (Canne al vento, Marianna Sirca, Elias Portolu e Incendio nell’oliveto) delinea l’argomento principale del laboratorio didattico.

L’evento si terrà mercoledì 16 maggio, dalle ore 18.00, nella sala Remo Branca di Piazza Municipio, coordinato dal regista Paolo Angioni, con la partecipazione degli allievi del laboratorio permanente e dai membri della Compagnia teatrale.

L’approccio teatrale al personaggio letterario si sviluppa in molteplici percorsi convergenti, il cui punto di partenza è rappresentato dalla comprensione del testo. Vengono poi definite le cosiddette “azioni esterne” e “azioni interne” che determinano “la spina” del personaggio, il senso d’identità (o il carattere) e l’obiettivo da perseguire. L’individuazione di questi requisiti, fondamentali per lo studio drammaturgico, si fanno spazio nel tessuto narrativo per individuare il percorso di ciascun personaggio e raggiungere così la consapevolezza di se stessi, all’interno della narrazione.

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“Il berretto a sonagli” di Luigi Pirandello, inizialmente in programma venerdì 4 maggio alle 19.00 presso la sede dell’Associazione Terza Età in via XX Settembre a Sant’Antioco, è stato rinviato di una settimana. La rappresentazione teatrale andrà dunque in scena venerdì 11 maggio, alle 19.00, sempre nella sede della Terza Età (ex Mercato Civico). La decisione è stata assunta alla luce delle insistenti piogge che hanno creato infiltrazioni d’acqua, e del protrarsi del maltempo.

Promosso dal comune di Sant’Antioco, lo spettacolo è a cura dell’associazione culturale teatrale di Iglesias “Quinte Emotive”. Regia di Paolo Angioni. L’ingresso è gratuito.

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Venerdì 4 maggio, alle 19.00, presso la sede dell’Associazione Terza Età, in via XX Settembre, a Sant’Antioco. andrà in scena “Il berretto a sonagli”, di Luigi Pirandello, con Cristina Pillola | Beatrice la Bella, Giusy Fogu | Saracena, Assunta la Bella, Gisella Biggio | Fana, Mirko Cacciarru | Fifì la Bella, Leonardo Pani | Ciampa, Efisio Deiola | Delegato Spanò e Manuela Perria | Nina. Promosso dal comune di Sant’Antioco, lo spettacolo teatrale è a cura dell’associazione culturale teatrale di Iglesias “Quinte Emotive”. Regia di Paolo Angioni. L’ingresso è gratuito.

“Il berretto” mette in scena le vicende di Ciampa, un impiegato di mezza età alle dipendenze del ricco Cavalier Fiorica. Ciampa vive con la giovane moglie Nina in una piccola città siciliana dove tutto scorre tranquillo in un clima di generale indifferenza. Gli avvenimenti prendono una piega diversa quando la moglie del suo datore di lavoro, Beatrice, si convince che il marito sia divenuto amante della moglie di Ciampa. La donna denuncia la coppia alle autorità, immaginando di avere la famiglia al suo fianco. Questo gesto sconvolge il paese; di conseguenza, i personaggi della commedia si danno da fare per manipolare Beatrice e disinnescare la vicenda per paura che questo possa distruggere lo status quo.

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Questa sera, alle ore 20.30, al Teatro Centro Giovani di Corso Europa 37, ad Assemini, l’associazione culturale teatrale Quinte Emotive mette in scena “Il Berretto a Sonagli”, di Luigi Pirandello, regia di Paolo Angioni, con Cristina Pillola | Beatrice la Bella, Giusy Fogu | Saracena, Assunta la Bella, Gisella Biggio | Fana, Mirko Cacciarru | Fifì la Bella, Leonardo Pani | Ciampa, Efisio Deiola | Delegato Spanò e Manuela Perria | Nina.

“Il berretto a sonagli” mette in scena le vicende di Ciampa, scrivano alle dipendenze del Cavalier Fiorica, personaggio influente e stimato di una piccola e tranquilla città siciliana.
Ad interrompere tale serenità è Beatrice, moglie del Cavaliere, che scopre di essere stata tradita dal marito proprio con la moglie di Ciampa, la giovane Nina. Beatrice, disperata per l’infedeltà del marito, decide di denunciare i due amanti alle autorità. Nonostante la complicità di personaggi poco raccomandabili come la Saracena e confusionari come il Delegato Spanò, Beatrice spera di avere suo fratello Fifì, sua madre Assunta e la sua fedele domestica Fana, in accordo con la sua decisione. In realtà, il folle gesto sconvolge tutto il paese tanto che, gli stessi familiari, tentano di dissuaderla. La paura che questo fatto possa turbare ulteriormente il normale status quo prende il sopravvento e i personaggi si ritrovano a dover combattere contro le furie dell’ormai irrefrenabile moglie ferita.

La rappresentazione è organizzata dall’assessorato della Cultura con ingresso libero e gratuito.

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La Compagnia teatrale Quinte Emotive sabato 27 gennaio presenterà a Portoscuso, nella Sala Corpus della Tonnara “Su Pranu”, con inizio alle 19.00, “Il processo”, opera liberamente tratta da “L’Istruttoria” di Peter Weiss, regia di Paolo Angioni, con Leonardo Pani, Efisio Deiola, Mirko Cacciarru, Corrado Cicilloni, Giusy Fogu, Manuela Perria, Cristina Pillola e Gisella Biggio.

L’Istruttoria è un dramma documentario scritto da Peter Weiss dopo aver assistito al processo di Francoforte sul Meno, tenutosi dal dicembre 1963 all’ottobre 1965 e voluto dalla giustizia tedesca contro i crimini di guerra nazisti.

L’opera è strutturata in 11 canti, nonostante nello spettacolo se ne prendano in esame solo 5, e racconta in forma di oratorio poetico gli accadimenti del processo. Costò 5 anni di ricerche, durò 20 mesi, vennero imputati 22 ufficiali SS, si tennero 183 udienze con 17 condannati di cui 6 all’ergastolo.

La sopraffazione umana, lo smarrimento della propria identità e l’assenza di una responsabilità individuale sono i caratteri che emergono dalle dichiarazioni di testimoni e imputati. 
Un testo di poesia che, quindi, integra ed approfondisce i dati della storia.