18 April, 2024
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Tre appuntamenti a Villacidro (Sud Sardegna) all’insegna del “Maggio letterario”: ritorna la consueta iniziativa di primavera promossa dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” (organizzatrice dell’omonimo Premio Letterario, quest’anno alla trentaquattresima edizione, in calendario dal 23 settembre al 2 ottobre prossimi), nella sua sede al civico 65 di via Roma, in quella che fu la casa di famiglia dello scrittore di “Paese d’ombre”.

Si parte questo sabato (18 maggio), alle 18.30, con la presentazione della grammatica “Su Sardu Standard / Il Sardo Standard”, pubblicata di recente da Alfa Editrice. Un comitato scientifico di ricercatori che lavorano quotidianamente con la Lìngua sarda, operatori di sportello, docenti, traduttori e semplici attivisti per i diritti linguistici, propongono una norma ortografica, cioè un solo alfabeto per scrivere tutto il Sardo e uno standard linguistico a doppia norma: una proposta di standard che prende dunque in considerazione il Sardo campidanese e il Sardo logudorese/nuorese, in conformità con quanto già affermato da tempo dalla scienza accademica, e cioè che il Sardo è un’unica lingua, ma espressa in due macrovarietà. A trattare l’argomento e presentare l’opera, dopo i saluti del sindaco di Villacidro Marta Cabriolu e del presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci, saranno il coordinatore del comitato scientifico de s’Academia de su Sardu ONLUS Stefano Cherchi e l’assessore della Cultura e della Lingua sarda del comune di Villacidro Giovanni Spano, rispettivamente coordinatore e coautore di “Su Sardu Standard“.

Di lingua, ma in questo caso di quella italiana, si parlerà anche sette sere dopo, sempre alle 18.30, in una conversazione con Giorgio Kadmo Pagano. “Per l’internazionalizzazione della e nella lingua italiana” è il titolo dell’incontro – organizzato in collaborazione con il Lions Club di Villacidro – con il pittore, scultore, architetto, esperto di economia linguistica, da tempo impegnato perché l’arte, la lingua e la cultura italiana non scompaiano; un impegno che nel 2014 l’ha portato a condurre uno sciopero della fame di cinquanta giorni, in auto davanti al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca, e, due anni dopo, alla pubblicazione del saggio “Come divenire la super potenza culturale che si è”, che presenterà sabato 25 con interventi di Paolo Lusci, del sindaco Marta Cabriolu, e di Franco Gioi (presidente) e Marco Cherchi del Lions Club di Villacidro.

Per il suo terzo e ultimo appuntamento il “Maggio letterario” della Fondazione Dessì sconfina di poco nel mese di giugno: domenica 2, alle 21.00, si accendono i riflettori sulla compagnia teatrale La Maschera, in scena con “Federico García Lorca”, uno spettacolo di Nino Landis dedicato al grande poeta spagnolo (fucilato nel 1936 per le sue idee liberali dalle milizie fedeli a Francisco Franco, durante la guerra civile di Spagna). Sul palco di Casa Dessì, insieme allo stesso Nino Landis, un cast formato da Enzo Parodo, Valentina Trincas (danza), Erminia Contu (canto), Carlo Plumitallo (percussioni) e Carlo Mura (chitarra), con l’assistenza tecnica e video di Peppe Pili.

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Domani, a Villacidro, la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori del trentatreesimo Premio Dessì: Maria Pia Ammirati, Giuseppe Marcenaro e Sandra Petrignani sono gli autori in lizza per la Narrativa; Alberto Bertoni, Paolo Fabrizio Iacuzzi e Vincenzo Mascolo quelli per la Poesia. Nel corso della cerimonia verranno assegnati anche il Premio speciale della Giuria ad Ernesto Ferrero ed il Premio Speciale Fondazione di Sardegna a Vittorino Andreoli e Ferruccio de Bortoli.

Arriva domani, sabato 29 settembre, a Villacidro (Sud Sardegna) la giornata più attesa, il momento clou, quello dei verdetti finali della trentatreesima edizione del Premio Dessì: la cerimonia di proclamazione e premiazione dei vincitori del concorso letterario, in programma a partire dalle 18.00 nella Palestra della Scuola Media n.2 in via Stazione (anziché in piazza del Municipio, per via delle avverse previsioni meteo).

Maria Pia Ammirati con “Due mogli. 2 agosto 1980” (Mondadori), Giuseppe Marcenaro con “Dissipazioni. Di carte, corpi e memorie” (Il Saggiatore) e Sandra Petrignani con “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza) sono gli autori in lizza per la Narrativa; Alberto Bertoni con “Poesie 1980-2014” (Nino Aragno), Paolo Fabrizio Iacuzzi con “Folla delle vene. Il museo che di me affiora” (Corsiero Editore) e Vincenzo Mascolo con “Q. e l’allodola” (Mursia) quelli per la Poesia. Alla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis con il presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci, spetterà il compito di scegliere e incoronare i vincitori.

In palio per il primo classificato di ciascuna delle due sezioni ci sono cinquemila euro (millecinquecento, invece, agli altri finalisti), insieme all’onore di imprimere il proprio nome nell’albo d’oro del concorso letterario, accanto a scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini, Carmen Pellegrino, e a poeti come Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone.

Condotta dalla giornalista Roberta Floris, la serata sarà intercalata dalle letture di pagine dei libri finalisti affidate agli attori Emilia Agnesa e Giacomo Casti, e dagli intermezzi musicali di Nicola Agus, virtuoso delle launeddas e di altri strumenti con cui esplora un originale connubio tra sonorità e linguaggi musicali diversi, spaziando dal bacino mediterraneo alla Scozia, all’Oriente.

Nel corso della stessa cerimonia verranno consegnati anche gli altri due riconoscimenti che affiancano quelli più strettamente letterari. Come già reso noto, il Premio Speciale della Giuria quest’anno va allo scrittore e critico letterario Ernesto Ferrero: il suo nome si aggiunge così all’albo d’oro dove compaiono personalità come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis, Remo Bodei.

Il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, alla sua terza edizione, viene invece assegnato allo psichiatra, e scrittore, Vittorino Andreoli e al giornalista e scrittore Ferruccio de Bortoli. E la giornata di domani (sabato 29) si aprirà la mattina proprio con l’incontro con i tre vincitori dei premi speciali: alle 10.00, al Mulino Cadoni, Ferrero, Andreoli e de Bortoli dialogheranno con i giornalisti Stefano Salis (membro della giuria del Dessì) e Giacomo Mameli (Premio Speciale Fondazione di Sardegna nel 2016).

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Prosegue a vele spiegate la navigazione del 33° Premio Dessì, in programma fino al 3 ottobre a Villacidro. Domani (mercoledì 26 settembre), il menù di giornata propone ancora incontri letterari e un concerto per la consueta sezione serale dedicata allo spettacolo.

Apre, alle 18.00, in Piazza Zampillo, Pino Imperatore, vincitore dei maggiori premi italiani per la scrittura umoristica, autore di quattro romanzi e di opere teatrali. Lo scrittore campano presenterà il suo “Aglio, olio e assassino” (pubblicato da DeA Planeta Libri), un romanzo in cui mescola commedia e indagine poliziesca, tra passioni e allegria, bassezze e colpi di genio, con un pirotecnico finale. Al presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci, il compito di fare gli onori di casa.

Freschissimo di stampa, “L’apprendista geniale”, storia di una ragazza guidata dal sogno di diventare giornalista, segna invece il debutto letterario di Anna Dalton, attrice per il cinema, il teatro e la televisione (tra i suoi recenti impegni sul piccolo schermo, la seguitissima serie tv “L’allieva”). Il romanzo verrà presentato dalla sua autrice nell’incontro con il pubblico condotto dal giornalista Massimiliano Rais, alle 19.00, sempre in Piazza Zampillo.

Musica, in serata, nel cortile di Casa Dessì: Danilo Rea, nome di primissimo piano sulla scena del jazz nazionale, ma assai ricercato anche in ambito pop (dove conta collaborazioni con artisti come Mina, Pino Daniele, Claudio Baglioni e Gino Paoli, tra gli altri), presenta alle 21.00 “Il jazzista imperfetto”, il libro scritto con Marco Videtta (e edito da Rai Eri) dove racconta la sua “vita di passione e improvvisazione”, come recita il sottotitolo. Poi, alle 22.00, raggiunto sul palco da un altro grande protagonista della musica di casa nostra, Peppe Servillo, il pianista romano darà vita a un tributo alla tradizione napoletana: un concerto in cui le melodie di autori come Murolo, Bovio, Carosone, brani come “I’ te vurria vasà”, “Reginella”, “Era de maggio”, rivivono nell’appassionata interpretazione del cantante campano e nell’eleganza jazz di Danilo Rea.

 

 

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1986-2018: giunge all’edizione numero trentatré il Premio “Giuseppe Dessì”, il concorso letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977), che dal 23 settembre al 3 ottobre si svolgerà nel suo tradizionale luogo deputato, a Villacidro, la cittadina del Sud Sardegna, alle pendici del Monte Linas, dove l’autore di “Paese d’ombre” (Premio Strega nel 1972) aveva le sue radici.

Promossa e organizzata dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro, con il contributo dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, il patrocinio del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del GAL Linas Campidano e la collaborazione dei festival letterari Tuttestorie e Marina Cafè Noir, l’edizione 2018 del Premio estende la sua durata: si snoderà, infatti, nell’arco di dieci giornate rispetto alla canonica settimana della cultura che ha caratterizzato le precedenti edizioni.

Il Premio ha registrato anche quest’anno un alto numero di adesioni, con 402 opere iscritte alle due sezioni in cui si articola: 263 per la Narrativa e 139 per la Poesia, con la consueta partecipazione delle principali case editrici nazionali. Maria Pia Ammirati con “Due mogli. 2 agosto 1980” (Mondadori), Giuseppe Marcenaro con “Dissipazioni. Di carte, corpi e memorie” (Il Saggiatore) e Sandra Petrignani con “La corsara. Ritratto di Natalia Ginzburg” (Neri Pozza) per la sezione Narrativa; Alberto Bertoni con “Poesie 1980-2014” (Nino Aragno), Paolo Fabrizio Iacuzzi con “Folla delle vene. Il museo che di me affiora” (Corsiero Editore) e Vincenzo Mascolo con “Q. e l’allodola” (Mursia) per la Poesia: sono i finalisti selezionati dalla giuria presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis ed il presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci. Agli stessi giurati spetterà il compito di proclamare e premiare i vincitori nella consueta cerimonia in programma sabato 29 settembre a partire dalle 18.00, nella piazza del Municipio di Villacidro.

Cinquemila euro il premio per il primo classificato di ciascuna delle due sezioni (millecinquecento, invece, agli altri finalisti), insieme all’onore di imprimere il proprio nome nell’albo d’oro del concorso letterario accanto a quello di poeti come Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone e di scrittori come Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini, Carmen Pellegrino, tra i vincitori delle precedenti trentadue edizioni del “Dessì”.

Nel corso della stessa cerimonia verranno conferiti anche gli altri due riconoscimenti che affiancano quelli più strettamente letterari: il Premio Speciale della Giuria e il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo viene assegnato a una personalità di spicco della vita pubblica o culturale nazionale: nel palmares compaiono scrittori, intellettuali, giornalisti e personaggi dello spettacolo come Luigi Pintor, Giovanni Dettori, Maria Giacobbe, Antonio Romagnino, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Maria Lai, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis. Dopo il filosofo Remo Bodei, nel 2017, il Premio speciale della Giuria viene assegnato quest’anno a Ernesto Ferrero, scrittore e critico letterario (è stato il direttore del Salone internazionale del Libro di Torino fino al 2016).

Torna invece per il terzo anno consecutivo l’altro premio speciale, quello istituito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna, che viene assegnato a una personalità del panorama culturale o artistico: dopo il Coro di Neoneli e Giacomo Mameli nel 2016, e Carlo Ossola e Massimo Bray nella scorsa edizione, il Premio Speciale Fondazione di Sardegna quest’anno va al noto psichiatra, e scrittore, Vittorino Andreoli, e all’altrettanto conosciuto giornalista e scrittore Ferruccio De Bortoli.

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Venerdì 7 settembre, a Cagliari (alle ore 10.30, presso la Fondazione di Sardegna), verrà presentato il 33° Premio Dessì, in programma a Villacidro da domenica 23 fino al 3 ottobre. Nel corso della conferenza stampa verranno annunciati i finalisti delle sezioni narrativa e poesia del concorso letterario e i vincitori dei Premi Speciali della giuria e della Fondazione di Sardegna.

Un ricco cartellone di eventi culturali – incontri con gli autori, presentazioni editoriali, spettacoli, musica, laboratori – farà come sempre da cornice e prologo alla serata dedicata alle premiazioni, in programma sabato 29. A contendersi gli allori, i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni, Narrativa e Poesia, in cui si articola il premio, selezionati fra gli autori delle 402 opere iscritte quest’anno al concorso (263 per la Narrativa e 139 per la Poesia) dalla commissione giudicatrice presieduta da Anna Dolfi: ne fanno parte Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis ed il presidente della Fondazione Dessì, Paolo Lusci.

All’incontro con i giornalisti, con inizio alle 10.30, interverranno il sindaco di Villacidro Marta Cabriolu, il responsabile delle relazioni esterne della Fondazione di Sardegna Graziano Milia, il presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci e Duilio Caocci in rappresentanza della giuria del Premio. Nel corso della conferenza stampa verranno annunciati i nomi dei finalisti delle due sezioni (narrativa e poesia) del concorso letterario e dei vincitori dei due Premi Speciali assegnati rispettivamente dalla giuria e dalla Fondazione di Sardegna.

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Il periodo è sempre quello, tra l’estate che finisce e l’autunno ai primi passi. Consueto anche il luogo: Villacidro, dove Giuseppe Dessì sentiva le sue radici. Qui, da lunedì 24 a domenica 30 settembre, si rinnova per la trentatreesima volta l’appuntamento con il premio letterario intitolato allo scrittore sardo (1909 -977) promosso e organizzato dalla Fondazione “Giuseppe Dessì” e dal comune di Villacidro, con il patrocinio dell’assessorato regionale della Pubblica Istruzione, della Fondazione di Sardegna, del ministero per i Beni e le Attività culturali e del GAL Linas Campidano.

Un’intensa settimana di eventi – spettacoli, musica, incontri con gli autori, presentazioni editoriali – farà come sempre da cornice e prologo alla serata dedicata alle premiazioni, sabato 29 settembre. Vi approderanno i tre finalisti di ciascuna delle due sezioni letterarie, Narrativa e Poesia, in cui si articola il premio. Il compito di individuarli fra tutte le 402 opere iscritte quest’anno al concorso letterario – 263 per la sezione Narrativa e 139 per la sezione Poesiaè affidato a una qualificata commissione giudicatrice presieduta da Anna Dolfi e composta da Mario Baudino, Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Massimo Onofri, Stefano Salis, Gigliola Sulis e dal presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci. Agli stessi giurati spetterà il compito di proclamare e premiare i vincitori, che si aggiudicheranno i cinquemila euro in palio (agli altri finalisti andranno invece 1.5oo euro).

Insieme alle due sezioni propriamente letterarie (che nell’albo d’oro del premio annoverano tra i vincitori i poeti Elio Pecora, Maria Luisa Spaziani, Giancarlo Pontiggia, Alda Merini, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Gian Piero Bona, Alba Donati, Mariagiorgia Ulbar, Milo De Angelis, Maria Grazia Calandrone e gli scrittori Sandro Petroni, Nico Orengo, Laura Pariani, Salvatore Mannuzzu, Marcello Fois, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Salvatore Silvano Nigro, Antonio Pascale, Maurizio Torchio, Edgardo Franzosini e Carmen Pellegrino), anche quest’anno sono previsti altri due riconoscimenti: il Premio Speciale della Giuria (sempre dell’importo di cinquemila euro) ed il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna. Il primo, che la giuria si riserva di attribuire a un autore o a un’opera di vario genere letterario, in passato è andato ad esponenti della società o della cultura italiana come Luigi Pintor, Sergio Zavoli, Alberto Bevilaqua, Arnoldo Foà, Francesco Cossiga, Marco Pannella, Piero Angela, Ascanio Celestini, Mogol, Philippe Daverio, Toni Servillo, Piera Degli Esposti, Salvatore Settis e Remo Bodei. Torna invece per il terzo anno consecutivo l’altro premio speciale, quello istituito dal consiglio d’amministrazione della Fondazione Dessì con la Fondazione di Sardegna, che viene assegnato a una personalità del panorama culturale o artistico: il Coro di Neoneli e Giacomo Mameli sono stati i vincitori nel 2016, Carlo Ossola e Massimo Bray nell’ultima edizione.

 

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Battute finali a Villacidro (Sud Sardegna) del “Maggio Letterario 2018”. Inaugurata sabato scorso (19 maggio), l’iniziativa della Fondazione Giuseppe Dessì sfoglia questo fine settimana le sue pagine conclusive. 

Sabato 26 maggio, alle 18,30 nella storica Casa Dessì (sede della Fondazione ed epicentro del premio letterario intitolato allo scrittore sardo, alla trentatreesima edizione dal 24 al 30 settembre), è in agenda l’incontro “Perché ho scelto la narrativa”: a colloquio con Paolo Lusci, presidente della Fondazione Dessì, il giornalista e scrittore Ottavio Olita presenta il suo sesto romanzo, “L’oltraggio della sposa” (Città del Sole edizioni). È la storia della giovane Adele Mori, ricca fanciulla di provincia calabrese, data in sposa, non ancora diciottenne, il 2 maggio del 1871, all’eroe di guerra Giacomo Perra, capitano dell’esercito del neonato Regno d’Italia; un matrimonio destinato a durare pochi anni: lei, insoddisfatta, ritorna a vivere dai suoi, ritrova la serenità e poi l’amore per un altro uomo che però, per averla solo per sé, uccide il capitano, trascinando così la vita di Adele nello scandalo e in un processo che si concluderà con la condanna dei due amanti. Una misteriosa storia di sangue e tradimenti sulla quale, circa centocinquanta anni dopo, attraverso le carte dei processi, le pagine di un diario e articoli di giornali, farà luce una giovane ricercatrice universitaria, Simonetta Cerri. 

Chiude il ciclo di appuntamenti, domenica 27, la serata dal titolo “‘Caro Giorgio’, ‘Carissimo Beppe'”. Dalle 18.00, l’attore Giacomo Casti legge alcuni stralci di “Meditare, studiare, scrivere”, il volume a cura di Francesca Nencioni (dottore di ricerca in Letteratura e Filologia italiana dell’Università degli Studi di Firenze), che raccoglie il carteggio tra lo scrittore ferrarese Giorgio Bassani e Giuseppe Dessì tra il 1936 e il 1959. Edito lo scorso gennaio da Giorgio Pozzi, il carteggio inaugura – nel centenario della nascita di Bassani, sotto l’egida della Fondazione a lui intitolata – la pubblicazione di una serie di sue corrispondenze inedite.“Meditare, studiare, scrivere” non solo contribuisce a dirci di più dell’autore de “Il giardino dei Finzi-Contini”, ma aggiunge un nuovo, importante tassello alle corrispondenze di Giuseppe Dessì, su cui tanto si è lavorato nell’ultimo decennio. Le cinquantacinque lettere, proposte con cura e attenzione filologica (ventisette di Bassani, ventotto di Dessì), affrontano temi squisitamente letterari, con riferimenti specifici all’officina narrativa dei due scrittori, mostrando uno spiccato interesse per il contesto storico, in particolare negli anni del secondo conflitto mondiale. 

L’ingresso ai due appuntamenti del “Maggio Letterario” di sabato e domenica, entrambi inseriti tra gli eventi speciali della manifestazione Monumenti aperti a Villacidro, è libero e gratuito.

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Presentazioni editoriali, letture e musica a Villacidro per il “Maggio Letterario 2018“, l’iniziativa della Fondazione Giuseppe Dessì in programma questo sabato, 19 maggio, e nel fine settimana successivo (sabato 26 e domenica 27), nella storica Casa Dessì, la dimora di famiglia dove lo scrittore di “Paese d’ombre” ha trascorso gli anni dell’infanzia e della giovinezza e compiuto la sua prima formazione.

Due diversi appuntamenti scandiscono la serata d’apertura di sabato 19. Alle 18,30 Maurizio Corona, in conversazione con il presidente della Fondazione Dessì Paolo Lusci, presenta la sua opera storica “Càller 1535. Carlo V, Cagliari e la crociata contro gli infedeli”. Per l’autore, notaio e storico, cagliaritano di nascita e di cuore, lo splendido specchio di mare che lambisce la città, l’antica Càller, da dove la flotta di Carlo V salpa alla conquista di Tunisi, è il movente di un’approfondita indagine sullo scontro feroce che oppose le culture d’Oriente e d’Occidente. Corona racconta come è nato e come si è sviluppato questo libro che unisce al sentimento dello scrittore la passione del ricercatore e il rigore dello storico.

Tiene invece banco la musica tradizionale irlandese nella seconda parte della serata: protagoniste del concerto in programma alle 21.00 (ingresso gratuito) Fiona O’Reilly, soprano dalla vasta esperienza nell’opera, nell’operetta, nell’oratorio e nel recital, e la pianista Hilary O’Neill (insegnante, compositrice per voci e musica da camera, trapiantata dal 2009 in Sardegna), con Gabriele Pianti, Filippo Demontis e Filippo Marras alle chitarre, Tommaso Ortu al basso, Mario Marongiu al sassofono, Roberto Marras alla batteria e Gandhi Manohara alle congas e allo xilofono. In scaletta brani e canzoni di tradizione orale ma anche pezzi originali firmati da Hilary O’Neill.

Il “Maggio Letterario 2018” ritorna sette sere dopo, sabato 26, con un nuovo appuntamento letterario: alle 18,30 in Casa Dessì (sede della Fondazione ed epicentro del premio letterario intitolato allo scrittore sardo, alla trentatreesima edizione dal 24 al 30 settembre) – il giornalista e scrittore Ottavio Olita, al centro dell’incontro “Perché ho scelto la narrativa”, con la partecipazione di Paolo Lusci, presenta il libro “L’oltraggio della sposa” (Città del Sole edizioni). Il romanzo narra la vita della giovane Adele Mori ricca fanciulla di provincia non ancora diciottenne, data in sposa all’eroe di guerra Giacomo Perra, trentacinquenne capitano dell’esercito del neonato Regno d’Italia – travolta dallo scandalo e da un processo. Una misteriosa storia di sangue e tradimenti sulla quale, circa centocinquant’anni dopo, farà luce Simonetta Cerri, una giovane ricercatrice universitaria.

Caro Giorgio”, “Carissimo Beppe”. È infine il titolo della terza e ultima serata del maggio villacidrese. Domenica 27, a partire dalle 18, l’attore Giacomo Casti legge alcuni stralci di “Meditare, studiare, scrivere”, il volume a cura di Francesca Nencioni (dottore di ricerca in Letteratura e Filologia italiana dell’Università degli Studi di Firenze), che raccoglie il carteggio tra lo scrittore ferrarese Giorgio Bassani e Giuseppe Dessì tra il 1936 ed il 1959. Edito lo scorso gennaio da Giorgio Pozzi, il carteggio inaugura – nel centenario della nascita di Bassani, sotto l’egida della Fondazione a lui intitolata – la pubblicazione di una serie di sue corrispondenze inedite.“Meditare, studiare, scrivere” non solo contribuisce a dirci di più dell’autore de “Il giardino dei Finzi-Contini”, ma aggiunge un nuovo, importante tassello alle corrispondenze di Giuseppe Dessì, su cui tanto si è lavorato nell’ultimo decennio. Le cinquantacinque lettere, proposte con cura e attenzione filologica (ventisette di Bassani, ventotto di Dessì), affrontano temi squisitamente letterari, con riferimenti specifici all’officina narrativa dei due scrittori, mostrando uno spiccato interesse per il contesto storico, in particolare negli anni del secondo conflitto mondiale.

 

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Anche la Fondazione Giuseppe Dessì rende omaggio al mese dei libri con quattro appuntamenti in programma tra il Salone internazionale del libro di Torino e Villacidro, che dal 24 al 30 settembre ospiterà la trentatreesima edizione del premio letterario intitolato allo scrittore sardo (1909-1977).

Il primo impegno in agenda è per questo sabato pomeriggio (12 maggio) nel capoluogo piemontese: nello stand della Regione Sardegna al trentunesimo Salone del Libro, il presidente della Fondazione Paolo Lusci ed il direttore Mauro Pittau presentano alle 16.30 un “Menù letterario” stampato per l’occasione e stilato sulla base di ricette e ingredienti citati nel romanzo “Paese d’ombre”, l’opera più famosa di Giuseppe Dessì: cardi selvatici in umido, zuppa di fave con lardo, porchetto e capretto allo spiedo, croccante di mandorle, sono alcuni dei piatti elencati nella lista che accompagna, in un originale abbinamento, le regole di partecipazione al Premio Dessì. Un accostamento, quello tra gusto del palato e letteratura, che rientra del resto tra le caratteristiche del programma con cui la Sardegna partecipa a questa edizione della kermesse torinese.

Dopo Torino, tre serate fra presentazioni editoriali, letture e musica scandiranno a Villacidro il “Maggio Letterario” in Casa Dessì, epicentro del premio e sede della Fondazione. La serie di appuntamenti si apre sabato 19 maggio, alle 18.30, con il notaio e storico Maurizio Corona in conversazione con Paolo Lusci sulla sua opera “Càller 1535. Carlo V, Cagliari e la crociata contro gli infedeli”. Per l’autore, cagliaritano di nascita e di cuore, lo splendido specchio di mare che lambisce la capitale della Sardegna, l’antica Càller, da dove la flotta di Carlo V salpa alla conquista di Tunisi, è il movente di un’approfondita indagine sullo scontro feroce che oppose le culture d’Oriente e d’Occidente. Maurizio Corona racconta come è nato e come si è sviluppato questo libro che unisce al sentimento dello scrittore la passione del ricercatore e il rigore dello storico.

Nella seconda parte della serata di sabato 19, alle 21.00, spazio alle musiche irlandesi con una formazione guidata dal soprano Fiona O’ Reilly (una vasta esperienza nell’opera, nell’operetta, nell’oratorio e nel recital) e dalla pianista Hilary O’Neill (insegnante, compositrice per voci e musica da camera), che schiera Mario Marongiu al sassofono, Gabriele Pianti, Filippo Demontis e Filippo Marras alle chitarre, Tommaso Ortu al basso, Roberto Marras alla batteria e Gandhi Manohara alle congas e allo xilofono.

Sette giorni dopo, sabato 26 maggio, sarà invece la volta di Ottavio Olita, al centro dell’incontro “Perché ho scelto la narrativa”: a colloquio con Paolo Lusci, il giornalista e scrittore presenta il libro “L’oltraggio della sposa” (edizioni Città del Sole). Il romanzo narra la vita della giovane Adele Mori – ricca fanciulla di provincia non ancora diciottenne, data in sposa all’eroe di guerra Giacomo Perra, trentacinquenne capitano dell’esercito del neonato Regno d’Italia – travolta dallo scandalo e da un processo. Una misteriosa storia di sangue e tradimenti sulla quale, circa centocinquant’anni dopo, farà luce Simonetta Cerri, una giovane ricercatrice universitaria.

“Caro Giorgio, Carissimo Beppe” è il titolo dell’ultima serata del “Maggio Letterario” a Villacidro: domenica 27 (con inizio alle 18) l’attore Giacomo Casti legge alcuni stralci di “Meditare, studiare, scrivere“, il volume a cura di Francesca Nencioni (dottore di ricerca in Letteratura e Filologia italiana dell’Università degli Studi di Firenze), che raccoglie il carteggio tra lo scrittore ferrarese Giorgio Bassani e Giuseppe Dessì tra il 1936 e il 1959. Edito lo scorso gennaio da Giorgio Pozzi, il carteggio inaugura – nel centenario della nascita di Bassani, sotto l’egida della Fondazione a lui intitolata – la pubblicazione di una serie di sue corrispondenze inedite. Il volume non solo contribuisce a dirci di più dell’autore de “Il giardino dei Finzi-Contini”, ma aggiunge un nuovo, importante tassello alle corrispondenze di Giuseppe Dessì, su cui tanto si è lavorato nell’ultimo decennio. Le cinquantacinque lettere, proposte con cura e attenzione filologica (ventisette di Bassani, ventotto di Dessì), affrontano temi squisitamente letterari, con riferimenti specifici all’officina narrativa dei due scrittori, mostrando uno spiccato interesse per il contesto storico, in particolare negli anni del secondo conflitto mondiale.

 

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Convegni, festival, laboratori per le scuole, realizzazione di nuovi murales. E ancora: apertura di spazi da cui valorizzare il prezioso patrimonio culturale di San Sperate e accogliere le idee artistiche capaci di esprimere la dimensione internazionale in cui il comune è proiettato.

Il 2108 è l’anno in cui cadono i cinquant’anni della nascita del Paese Museo, e l’amministrazione comunale ha deciso di celebrarlo dichiarandolo “Anno del Paese Museo, Paese della creatività”.

Un anniversario che vale doppio: non solo perché era proprio nella primavera del 1968 che, dietro la regia di Pinuccio Sciola, San Sperate conobbe quella rivoluzione artistica da cui nacque un nuovo modo di pensare il rapporto tra spazio e comunità, ma anche perché questo è l’Anno europeo del patrimonio culturale di cui, pochi giorni fa, il Cinquantennale ha ottenuto il riconoscimento dall’Unione Europea dopo un’attenta selezione.

Per celebrare l’importante ricorrenza è stato pensato un ricco calendario di attività che accompagneranno lungo tutto l’anno. Attività che vedono lavorare a stretto gomito una rete di partenariato composta da diverse associazioni locali e internazionali tutte unite, per la prima volta, nella realizzazione di un unico progetto la cui direzione artistica è affidata al muralista Angelo Pilloni, e quella scientifica a Paolo Lusci e all’associazione Noarte, fondata nel 2005 da Pinuccio Sciola, Paolo Lusci e dall’artista Mariano Corda.

Momenti clou dell’intera programmazione saranno due convegni – il primo il 25 maggio, il secondo a ottobre-, l’inaugurazione del Centro civico culturale, nell’ex Palazzo civico (un polo turistico volto alla valorizzazione e comunicazione del patrimonio esistente), e la realizzazione -entro la fine dell’anno- dell’Exe, il Centro internazionale di scambi e confronti culturali, concepito come luogo di produzione e ospitalità di artisti.

Dopo una fase preparatoria partita a marzo, con attività dedicate alle scuole (ai ragazzi è stato chiedere di immaginare il paese tra cinquant’anni e di ripensare il Monumento alla frutta, opera-simbolo di una rivoluzione culturale figlia di una società contadina), la relizzazione del logo “50 anni del Paese Museo” da parte degli artisti Archimede Scarpa e Angelo Pilloni, e la “pulizia” del paese, una tradizione introdotta da Pinuccio Sciola, ora si entra nel vivo.

Sabato 5 e domenica 6 maggio, in concomitanza con la manifestazione Monumenti aperti, San Sperate inaugura ufficialmente l’Anno del Paese Museo. Per l’occasione nel palazzo municipale Angelo Pilloni realizzerà un murale con in logo del Cinquantennale. Domenica alle 18 sarà inoltre proposto “Semjai”, spettacolo itinerante, per la regia di Mariano Corda, in cui attraverso la riproposizione della semina si omaggiano i 50 anni del Paese Museo, centro dalle spiccate origini contadine.

I quatto mesi di laboratori che hanno portato a questo esito scenico saranno ripercorsi nella mostra fotografica di Lieven Loots, esposta nel Museo del crudo.

Venerdì 25 maggio, l’appuntamento è con “50 anni di Paese museo… Il Paese della creatività_Socializzare l’arte, Socializzare la Vita”, convegno organizzato dall’amministrazione comunale, con cui si apre il festival Sant’Arte organizzato dalla Fondazione Sciola, che proseguirà sino a domenica 27. Questo primo appuntamento seminaristico sarà incentrato sulla storia del Paese Museo che verrà ripercorsa dalla stessa voce dei suoi protagonisti (Nino Landis, Giampaolo Mameli e Ottavio Olita), ma anche dal punto di vista di accademici di grande levatura e studiosi, tra cui il filosofo Diego Fusaro.

A giugno arriva “Da nuraghes a murales”, iniziativa del Circolo scientifico della cultura italiana dell’Università di Varsavia e dell’Associazione culturale polacco-sarda.

Tra luglio e settembre un nuovo murale impreziosirà la via Cagliari, porta d’ingresso al paese: a realizzarlo sarà Angelo Pilloni in collaborazione con diversi artisti stranieri. Il progetto prevede la ripartizione in quadranti del muro di cinta del campo sportivo, ognuno dei quali ospiterà l’opera di un artista diverso. Oltre alla realizzazione di nuovi murales è previsto anche il restauro di alcuni di quelli già esistenti: il lavoro, che vedrà all’opera Angelo Pilloni ed Archimede Scarpa, sarà promosso e finanziato dall’associazione Art&venti.

A luglio ritornano anche i consueti appuntamenti con la Sagra delle pesche e con il festival Cuncamias, curato dall’associazione Antas.

A ottobre arriva anche il secondo appuntamento seminaristico, dedicato stavolta all’architettura della terra cruda dall’età nuragica agli anni Sessanta: «La terra alle radici dell’Arte. Dai muri di fango alle tele d’autore: la nascita e lo sviluppo del Paese Museo inquadrata da un punto di vista architettonico e archeolgico», realizzato in collaborazione con l’Associazione della Terra cruda e l’Unione dei comuni del Basso Campidano.

Questo primo scorcio d’autunno vedrà anche ospitare artisti stranieri grazie alla Residenza artistica LXL, curata da Noarte. Un progetto, questo, che vedrà parallelamente avviare in tutta la Sardegna una campagna di diffusione e condivisione del messaggio culturale del Paese Museo.

A novembre è in programma la “Festa d’autunno”, a cura dell’associazione Gruppo micologico “Donato Zanda”.