16 December, 2025
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La Commissione europea ha dato finalmente il via libera, oggi, allo schema proposto dall’Italia per sostenere finanziariamente le industrie “energivore”. Secondo l’antitrust europeo, le misure promuovono gli obiettivi dell’Unione europea in materia di energia e clima e garantiscono la competitività delle industrie ad alta intensità energetica sul mercato internazionale, preservando nel contempo la concorrenza nel mercato unico.
Nello specifico, l’Italia fornisce sostegno all’energia elettrica da fonti rinnovabili ed alla cogenerazione di energia elettrica e calore: l’aiuto è finanziato mediante maggiorazioni su consumi e connessioni di energia elettrica riscosse dai fornitori e dai distributori. In base ai piani presentati dall’Italia, le riduzioni delle maggiorazioni destinate a finanziare il sostegno all’energia elettrica da fonti rinnovabili e alla cogenerazione, saranno limitate alle imprese ad alta intensità energetica che operano nei settori esposti agli scambi internazionali e ad un massimo dell’85% delle maggiorazioni. L’Italia ha anche presentato un piano di adeguamento per sopprimere gradualmente le riduzioni destinate alle imprese non ammissibili.

«Questo è il più grande intervento di politica industriale degli ultimi 20 anni. Cambia un paradigma sulle produzioni energivore e mette in condizioni di competere e, dunque, di mantenere e creare lavoro con grandi numeri – dichiara Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente -. Proprio per questo è un ulteriore merito aver contribuito, con le nostre lotte e buone ragioni, alla sua definizione. Per il territorio e per lo stabilimento è poi fondamentale per andare verso risultato pieno, che non è raggiunto ma che ora è meno lontano.»

«Un altro tassello del programma per le produzioni energivore e per noi per la ripresa produttiva per l’ex Alcoa, della salvaguardia della Portovesme srl e di tutto il Polo Industriale! – aggiunge Roberto Puddu –. Ora al Governo il compito di completare l’iter emanando il provvedimento ed al ministro Calenda un buon valido motivo per rispondere alle Parti sociali ed alla Regione, convocando l’incontro per fare il punto sulla Vertenza per il riavvio della produzione di alluminio.»

 

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E’ stato presentato questo pomeriggio, nella sala conferenze della provincia del Sud Sardegna (rappresentata dal dirigente Fulvio Bordignon), in via Mazzini 39, a Carbonia, il progetto della rete di distribuzione del gas nell’isola proposto dalla società Gasdotti Italia, che riguarderà anche il territorio provinciale, giungendo da Sarroch a Portoscuso. La presentazione rientra nella procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) che prevede altre due appuntamenti, giovedì 18 maggio ad Assemini e lunedì 22 maggio a Oristano. Con i dirigenti della Gasdotti Italia, secondo trasportatore di gas naturale in Italia per estensione della rete, con 1.500 km di rete e oltre 250 punti di riconsegna a utenze industriali, termoelettriche e reti di distribuzione urbana, società che ha sede a Frosinone, il direttore tecnico Paolo Alessio, l’architetto Marcello Michetti e il dottor Claudio Mordini, erano presenti tre dirigenti del Servizio di Valutazione Ambientale dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, guidati dalla dottoressa Rosanna Carcangiu.

Il cantiere, nella sua totalità, consiste nella realizzazione della rete di trasporto di gas naturale nel territorio regionale, come previsto dalle linee di indirizzo strategico del Piano energetico ambientale regionale (PEARS). Il progetto prevede la costruzione della dorsale del gas naturale in Sardegna; la realizzazione da parte di altri operatori degli impianti per l’immissione del gas naturale in rete (Oristano, Sarroch, Portovesme, Cagliari e Porto Torres); gli impianti di consegna per l’allacciamento alle reti cittadine di distribuzione, molte di queste già realizzate in diverse città. Le fasi di realizzazione saranno tre: Centro-Sud, da Sarroch verso Oristano e verso sud-est, da Cagliari al Sulcis; Centro-Nord, da Oristano a Porto Torres, com deviazione verso Ottana e Nuoro (quest’ultima in regime di rete regionale), Nord-Est, da Codrongianus a Olbia. La dorsale si svilupperà per 598 km, di cui 409 km di rete nazionale, cui si aggiungeranno una serie di allacci minori per 50-100 km ulteriori.

Il progetto prevede l’attraversamento di 29 Comuni, 11 nella prima fase.

Se i tempi autorizzativi verranno rispettati, l’avvio dei lavori della tratta Centro-Sud (Fase 1) dovrebbe avvenire tra il 2018 e il 2019; le prime tratte di rete operative dal 2019 e connesse a reti di distribuzione già in esercizio; tra il 2020 e il 2022 la realizzazione della tratta Centro/Sud (Fase 2); tra il 2022 e il 2025 la realizzazione delle tratte Centro/Nord e Nord/Est (Fase 3).

Il diametro massimo del gasdotto, realizzato in acciaio, sarà di 40 cm per le linee principali; l’opera sarà completamente interrata, a una profondità di 1,5/2 metri; la fascia di servitù prevista è di 12 metri e mezzo per lato del tracciato del gasdotto, limite entro il quale non saranno possibili nuove costruzioni, mentre non è previsto alcun limite alle attività agricole e pastorali; la pressione in esercizio sarà di 50-70 bar.

Sono previsti inoltre 4 terminali di ingresso del gas, per un’estensione massima di circa 4.300 metri quadri (circa 55 metri x 80 metri), a Oristano, Sarroch, Macchiareddu e Portoscuso. 2 stazioni di lancio/ricevimento Pig, per un’estensione massima di circa 3.700 metri quadri (circa 50 metri x 70 metri), a Palmas Arborea e Villaspeciosa; 35 punti di intercettazione di linea, per un’estensione di circa 150 metri quadri (circa 8 metri x 18 metri), ubicati lungo la linea a intervalli regolari per sezionare la condotta e consentire l’allacciamento alle reti di distribuzione cittadine.

E’ stata inoltre riassunta la fase di realizzazione della dorsale, che è prevista per l’85%/90% su terreni agricoli, con alcuni attraversamenti di arterie stradali e ferroviarie che avverranno in profondità, senza interruzioni della funzionalità delle stesse. Sono state presentate, infine, le implicazioni ambientali previste nella fase di realizzazione dei lavori.

Al termine della presentazione, come prevede la procedura di VIA, è stata data la parola al pubblico e sono intervenuti tre sindacalisti, Rino Barca (FSM CISL), Roberto Puddu (segretario della Camera del Lavoro CGIL) e Francesco Bardi (FIOM CGIL).

Rino Barca ha chiesto se sono state già avviate le procedure per l’acquisizione dei terreni e, in mancanza di accordi, per gli eventuali espropri; garanzie sull’impiego di manodopera locale nei cantieri e celerità nella realizzazione dei lavori.

Il direttore tecnico Paolo Alessio ha risposto così.

Roberto Puddu ha detto che il progetto è molto atteso dalla Sardegna, in quanto più rispondente a quelle che sono le necessità, rispetto al progetto Galsi, che prevedeva lo sfruttamento dell’Isola per l’attraversamento della condotta, senza concreti vantaggi per i sardi, ed ha invitato tutti a vigilare sugli sviluppi delle procedure e sui tempi.

 

   

 

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Giovanni Zedde è il nuovo segretario generale della Funzione Pubblica CGIL del Sulcis Iglesiente. E’ stato eletto ieri, 22 marzo 2017, dall’Assemblea generale, alla presenza della segreteria della Camera del Lavoro e della segreteria regionale della categoria.

Il nuovo segretario, dipendente della Asl, succede nell’incarico ad Antonio Congiu che ha guidato la Funzione Pubblica CGIL dal 2009.

«Un passaggio di consegne alla Guida della Federazione – spiega Roberto Puddu, segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente – che da una parte consegna una fortissima responsabilità al complesso della Funzione Pubblica della CGIL ad ogni livello, ma che va anche a riconfermare la caratteristica e la storia della nostra organizzazione che la vede operare il rinnovamento del suo quadro dirigente, nel rispetto delle regole che definiscono i limiti di mandato negli incarichi esecutivi ad ogni livello organizzativo. Per Giovanni Zedde il massimo incarico nella Funzione Pubblica del Sulcis Iglesiente, arriva a seguito della sua pluriennale esperienza nella segreteria della categoria e la presidenza della RSU nella Asl 7, giusto risultato della lunga militanza nell’Organizzazione nei vari ruoli di delegato di base e componente degli organismi direttivi della categoria e della Confederazione.»

«La segreteria della Camera del Lavoro, la segreteria regionale della Funzione Pubblica CGIL, a nome di tutto il gruppo dirigente del territorio – aggiunge Roberto Puddu -, esprimono il più grande ringraziamento a Antonio Congiu, al quale è riconosciuta la fortissima competenza e l’impegno profuso con dedizione, passione e totale disponibilità verso l’Organizzazione e verso le lavoratrici e i lavoratori. Ad Antonio Congiu, che proseguirà in altro ruolo la sua esperienza nella CGIL, si riconosce la grande capacità di analisi, di contrattazione, di proposta in un settore complesso come quello della Pubblica Amministrazione. E insieme di  aver contribuito alla crescita della Funzione Pubblica e della CGIL attraverso un’azione attenta ai temi della confederalità con l’interazione con le altre categorie.»

«Giovanni Zedde assume l’incarico nel pieno della delicatissima fase per la riaffermazione dei diritti nel lavoro. Avrà un impegno gravoso per la positiva definizione delle importantissime vertenze della categoria come di quelle più generali che interessano tutti gli altri settori per la ripresa dell’economia e dell’occupazione del territorio. Situazioni – conclude Roberto Puddu – che impongono la prosecuzione dello straordinario impegno nella guida della Funzione Pubblica CGIL, che saranno garantiti dal nuovo segretario unitamente a tutto il gruppo dirigente.»

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Sugli sviluppi della vertenza Alcoa, i segretari CGIL Roberto Puddu e Roberto Forresu scrivono al governatore Francesco Pigliaru e al ministro Carlo Calenda.

«Nella riunione tenutasi a Cagliari il 1 dicembre dello scorso anno, per quanto ci riguarda – scrivono Roberto Puddu e Roberto Forresu -, abbiamo formulato il riconoscimento per il cambio di passo impartito alla vertenza sia con l’accordo con l’Alcoa, sia per quanto riguarda la decretazione dell’Area di Crisi Industriale Complessa e le conseguenti soluzioni per superare in larghissima parte la perdita degli ammortizzatori sociali, oltre l’impegno a dare soluzione al resto dei lavoratori del bacino escluso da quel vitale provvedimento.»

«Al contempo – aggiungono Roberto Puddu e Roberto Forresu – abbiamo però sollecitato la prosecuzione del rispetto degli impegni nel merito e nel metodo con quest’ultimo che, a partire dalla natura della richiesta del Ministro di procedere indispensabilmente “giocando in squadra”, assume importante sostanza nell’esercizio della condivisione e nella responsabilità, ciascuno nell’ambito del proprio ruolo. Questione che comporta chiaramente il fatto che i componenti di quella “squadra” – che per noi sono e rimangono i lavoratori, le lavoratrici, il territorio nelle loro rappresentanze sindacali e istituzionali – devono essere parte attiva della stessa. Per questo, confermando l’apprezzamento per il cambio di passo ma consci che il tempo passa velocemente, dobbiamo anche ribadire e questo mal si sostanzia con le notizie a “gocce” nei Social; con quelle preziose e sempre informalissime frutto dell’interesse e delle interlocuzioni di Parlamentari del territorio; infine da quelle altrettanto informali e apparentemente “sfuggite” alle varie Parti in campo.»

«Infine, in considerazione della inusuale risposta domanda del Ministro in un twitt “se ci si possa vedere dopo il 15 marzo?”, riteniamo di poter affermare che per quanto ci riguarda è necessario anticipare e di molto quella data. Pertanto, ci permettiamo di sollecitare la Convocazione urgente della riunione della “squadra” – concludono Roberto Puddu e Roberto Forresu –  nella quale fare il punto e condividere lo stato della Vertenza, da tenersi possibilmente in Sardegna.»

Silos occupato

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Gli esiti della Conferenza dei Servizi relativi alla procedura VIA per la ripresa produttiva dell’Eurallumina sono chiari a tutti: 23 pareri positivi; 1 (last minute) contrario sul “paesaggio”, ritenuto non ostativo e vincolante. Unico NO rimasto e sul quale trovano appiglio alcune delle strumentalizzazioni di natura pseudo ambientalista e politico populista in atto in questi giorni.

23 pareri positivi frutto di 930 giorni di analisi, di verifica e di rispondenza alle normative sempre più restrittive di cui, i noti personaggi, come al solito, dimostrano di non tenere in alcun conto, cosi come degli 8 anni di mobilitazione delle Tute Verdi per la riconquista del Lavoro e della Dignità per loro e per il Territorio. Non ci sfugge e invece ci preoccupa il livello di decadimento comunicativo di alcuni rappresentanti delle istituzioni che, probabilmente vedendo la possibilità di una insperata e gratuita visibilità, si spingono ad affermazioni prive di qualsiasi fondamento scientifico, piuttosto che normativo, fino a sconfinare nel catastrofismo da codice penale nazionale (“omicidi”) ed internazionale (“genocidi”).

Per questo apprezziamo e sosteniamo la fermezza, la coerenza, la responsabilità ed il realismo dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu e della Giunta regionale, con la quale si afferma la correttezza delle procedure, del Lavoro degli Enti preposti alla valutazione dei progetti rispetto alle normative, prima ancora che delle scelte dei diversi livelli Istituzionali. Così come ne condividiamo l’analisi sull’accanimento ideologico e pregiudiziale verso l’Industria e verso il Sulcis Iglesiente.

Territorio che ha 128mila abitanti dei quali 37.860 disoccupati iscritti ai CSL; con la disoccupazione al 40% e quella giovanile e femminile al 77%. Territorio di cui si riempiono la bocca alcuni “professionisti” della politica e non solo, senza conoscere e spesso confondendo le realtà di cui sparlano a sensazione.

Per quanto ci riguarda ribadiamo che il territorio sta lottando unitariamente per l’uscita dalla recessione, per la ripresa economica e sociale che passa dalla salvaguardia di ogni posto di lavoro, dalla ripresa delle attività produttive, dall’infrastrutturazione e dallo sviluppo equilibrato, sostenibile e compatibile di tutti i settori e delle loro rilevanti potenzialità.

Il tutto rivendicando l’accelerazione dei tempi delle scelte e delle autorizzazioni nell’industria come nel turismo, nell’agricoltura, nell’artigianato, ecc. ecc., nelle bonifiche come nei Servizi, che stanno in capo alle precise responsabilità politiche e Istituzionali, le quali poi non possono che essere subordinate alla sostenibilità ambientale e sociale e al pieno rispetto delle leggi. Infine, quando si arriva alla conclusione di tutte le dovute procedure, di quel Lavoro se ne tenga semplicemente e rispettosamente conto.

Roberto Puddu segretario generale CGIL

Francesco Garau segretario generale FILCEM CGIL

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Questa mattina si è tenuta la riunione convocata dall’Assessorato al Lavoro della Regione, sulla problematica inerente la situazione dei 52 Lavoratori Socialmente Utili della Sardegna di cui 37 operanti negli EE.LL. del Sulcis Iglesiente.

La Regione ha confermato il proprio impegno per tentare di ottenere la proroga della convenzione, che com’è noto è di totale competenza del Ministero del Lavoro, ma per la quale è condizione indispensabile la formalizzazione da parte delle Amministrazioni locali di un preciso e specifico piano di stabilizzazione dei lavoratori. Inoltre che sono confermate e disponibili le risorse per la stabilizzazione con la copertura totale dei costi per 3 anni e di ulteriori 2 al 75%.

I Sindaci presenti, il Presidente dell’Unione dei Comuni del Sulcis e la ex Provincia di Carbonia Iglesias, hanno evidenziato che, per loro, le maggiori criticità oltre quelle di natura economica, derivano dalle limitazioni normative relative alle possibilità assunzionali e di impossibilità per gli Enti Locali al superamento delle spese del personale. Situazioni che per alcune di esse impedirebbero totalmente le possibilità di assumere i lavoratori, mentre altre avrebbero la possibilità di operare solo per un numero limitato.

Per parte nostra abbiamo evidenziato che questi lavoratori sono utilizzati, praticamente senza oneri, dalle amministrazioni locali da oltre 20 anni e che tale pratica deve avere finalmente un termine con l’assunzione e con la piena garanzia lavorativa, retributiva e contributiva. Cioè con la stabilizzazione negli Enti dove hanno prestato la loro opera oppure, nel caso in assenza della loro volontà, individuando altre soluzioni e con l’utilizzo delle stesse risorse.

Abbiamo poi sollecitato la valutazione e verifica della possibilità di parificare alcune norme già vigenti per alcuni Enti, che di fatto derogano alle regole sulla capienza degli organici e soprattutto alla capienza del costo del personale, legata appunto alla precisa stabilizzazione di queste unità lavorative. Infine abbiamo richiesto un ulteriore coinvolgimento con un’altra chiamata precisamente dedicata ai Sindaci interessati e non presenti alla riunione.

In definitiva l’assessore ha raccolto le sollecitazioni con l’impegno a verificare la possibilità di intervenire nel verso delle limitazioni normative e insieme, le prime formali disponibilità dei presenti, alle quali (si spera) facciano seguito altre almeno nella misura che gli permettano di relazionarsi con motivazioni convincenti nei confronti del Ministero del Lavoro per ottenere l’indispensabile proroga e con il quale è già prevista una precisa interlocuzione la prossima settimana.

La riunione si è dunque chiusa con l’aggiornamento da effettuarsi a valle della determinazione positiva o negativa delle interlocuzioni con il Ministero.

Roberto Puddu

Segretario CGIL Sulcis Iglesiente

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Il 2017 inizia male. Da oggi i 50 LSU della Sardegna, di cui la stragrande maggioranza nel Sulcis Iglesiente, non hanno rinnovata la norma per il loro utilizzo nei lavori di pubblica utilità nei Comuni e con essa la loro attività lavorativa che garantisce Servizi alla collettività, sostentamento economico e dignità.

Come spesso capita, soprattutto quando la politica si occupa dei problemi in modo sporadico e con scarsa azione sinergica,  ci si trova davanti a inefficienze ai vari livelli istituzionali ma soprattutto ad incongruenze e paradossi fra le normative.

Da una parte vi sono Leggi e Risorse, sia nazionali che regionali, dedicate alla stabilizzazione degli LSU nelle attività che svolgono proficuamente da lungo tempo per le amministrazioni comunali e, salvo appunto qualche inefficienza  locale, le altre norme che limitano le assunzioni negli EE.LL e che di fatto ne impediscono l’applicazione.

Ci si trova dunque davanti alla previsione, definizione di norme e impegno di risorse in capitoli che non possono di fatto produrre alcun effetto. Lo sanno bene i Comuni che peraltro in molte attività materiali per l’interesse della loro Comunità, da alcuni lustri riescono ad operare sole e quasi esclusivamente con quel bacino di lavoratori.

Occorre dunque una piena assunzione di responsabilità e collaborazione di tutti i livelli istituzionali per dare corso all’adozione di tutti quei provvedimenti, a partire dalla indispensabile ed urgentissima proroga per il 2017 dei progetti e finanziamenti per attività o Lavori Socialmente Utili in capo al Ministero del Lavoro, per consentire il prosieguo delle attività, del Lavoro e garantire la reale attuazione del processo di stabilizzazione dei lavoratori.

Roberto Puddu

Segretario Generale CGIL Sulcis Iglesiente

 

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Domani, 17 novembre, alle ore 10.30, in via Liguria a Carbonia, sarà inaugurato il Centro sperimentale di attività sociali dell’Auser Carbonia e Sa.Sol. Point n. 9 Carbonia.

Si tratta del risultato di un lungo percorso che ha visto i volontari dell’Auser impegnati nella ristrutturazione di una parte della ex scuola materna di via Liguria, del cortile adiacente e del parco alberato.

Grazie all’importante lavoro dei volontari l’edificio ospiterà numerose attività di aggregazione sociale per i meno giovani  e il soccorso del 118, a cura dell’Auser, mentre il Centro Servizi per il Volontariato (CSV) – Sardegna Solidale, Sa. Sol Point n. 9, punto di riferimento per le associazioni del territorio, metterà a disposizione un centro di eccellenza formativa, assistenza fiscale e legale e supporto per le richieste di sostegno economico o di riorganizzazione delle diverse attività di volontariato.

Programma dell’inaugurazione prevede, alle ore 10.30: proiezione del filmato “PromuoviAmo il Volontariato”; i saluti di Rosy Orecchioni, presidente Auser Carbonia; Paola Massidda, sindaco di Carbonia; Andrea Piras, referente Sa.Sol. Point n. 9 Carbonia e Franca Cherchi, presidente regionale Auser Sardegna.

Dalle ore 11.30, gli interventi di Giampiero Farru, Presidente CSV – Sardegna Solidale; Marco Di Luccio, responsabile Area Amministrativa e organizzativa Auser Nazionale; Roberto Puddu, segretario territoriale CGIL Sulcis Iglesiente; e, infine, don Amilcare Gambella, parroco della chiesa di San Ponziano Carbonia.

L’iniziativa è organizzata dall’Auser Carbonia in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato – Sardegna Solidale, Sa. Sol Point n. 9 e con il comune di Carbonia.

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Ancora una settimana di attesa per i lavoratori Alcoa: la Glencore prende tempo con nuove richieste, il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda propone una riunione conclusiva ai massimi livelli di rappresentanza del Governo e dell’Azienda entro la prossima settimana, per poi definire le azioni utili all’obiettivo di garantire la produzione di alluminio nel Sulcis, strategica per l’intero Paese.

E’ quanto emerso stamattina al tavolo con il ministro Carlo Calenda e il vice Teresa Bellanova, il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore Maria Grazia Piras, al quale hanno partecipato il segretario generale Cgil Michele Carrus, il  segretario nazionale Fiom Rosario Rappa, i territoriali Cgil e Fiom Roberto Puddu e Roberto Forresu, insieme ad una delegazione di rappresentanti RSU Alcoa e Appalti: la Glencore non ha ancora sciolto la riserva sulla proposta avanzata dal governo che riguarda i costi energetici e gli strumenti di incentivazione già considerati conformi dalla Commissione europea e giudicati positivamente dalla stessa azienda che, però, rimette sul tavolo le richieste di stabilità di quelle condizioni per un periodo di dieci anni.

«E’ evidente – hanno detto il segretario generale della Cgil Michele Carrus e il segretario nazionale Fiom Rosario Rappa – che la Glencore dovrà sciogliere la riserva una volta per tutte: confermare, come chiediamo, le proprie intenzioni di acquisire lo stabilimento, avviando immediatamente la due diligence funzionale sia alla redazione del piano industriale che alla predisposizione del Contratto di Sviluppo proposto dal governo, oppure dichiarare il suo disimpegno.»

Le organizzazioni sindacali chiedono che l’azienda sciolga positivamente la propria riserva: «E’ indispensabile assicurare una prospettiva e ridare fiducia alle centinaia di lavoratori che attendono da anni il riavvio di un’attività produttiva strategica e unica per l’intero Paese». In ogni caso, le organizzazioni sindacali chiedono che siano adottate, nella fase di transizione, misure di sostegno per i lavoratori, rafforzate dal riconoscimento dello status di Area di crisi complessa che la Regione si è impegnata a chiedere immediatamente.

Il Governo nazionale, al quale i sindacati riconoscono i passi avanti compiuti insieme alla Giunta regionale per risolvere la vertenza, si è detto disponibile a vagliare, nella valutazione conclusiva che sarà oggetto di un confronto con i vertici Glencore la prossima settimana, le eventuali richieste mettendo a disposizione tutto ciò che è legittimo e possibile fare nel rispetto delle regole, costruendo gli ulteriori avanzamenti possibili.

«Se Glencore dovesse disimpegnarsi – concludono Michele Carrus e Rosario Rappa – che lo dica subito in modo che, sulla base delle positive condizioni già acquisite e offerte a Glencore su energia e incentivi, si possa avviare una nuova fase di ricerca di altri investitori nazionali e internazionali, a partire da alcuni soggetti per cui è già ipotizzabile una manifestazione di interesse.»

Il tavolo di oggi tra Governo, Giunta e Sindacato confederale e di categoria, è stato quindi aggiornato al 5 settembre, per fare il punto della situazione alla luce dei nuovi sviluppi.

Alcoa 22 dicembre 2015 8.jpog

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Alcoa a Rioma 16 febbraio 2016 10

Il segretario generale della Camera del Lavoro del Sulcis Iglesiente, Roberto Puddu, in un post pubblicato su facebook, chiarisce lo stato della vertenza ex Alcoa.

«A scanso di equivoci e anche perché ne leggo di veramente fantasiose, sulla vertenza ex Alcoa la situazione di cui abbiamo conoscenza è la seguente – scrive Roberto Puddu -. Alla Glencore è stata fornita tutta la documentazione sulla formazione del prezzo dell’energia e sulla durata temporale che, di fatto, è conforme al Memorandum del novembre 2014; Vengono confermati totalmente gli altri impegni sul Contratto di Sviluppo e sulle infrastrutture (è peraltro notizia di questi giorni l’aggiudicazione dei lavori per la strada periportuale, ed è al termine la gara per il dragaggio del Porto industriale); gli è stata data ogni spiegazione in merito ai provvedimenti e, a conferma del tutto, ha già in mano “carta che canta” sul primo e fondamentale pezzo della strumentazione: il contratto bilaterale con un produttore energetico che risponde alla misura e alla durata. L’intera partita degli strumenti avrà la decorrenza 2016 e il Governo è impegnato a darne avvio ed operatività entro il mese di settembre, ma ovviamente in caso della risposta positiva sull’interesse della Glencore per l’acquisizione dello stabilimento e che al momento rimane l’interlocutore unico. Il Ministro vorrebbe avere la risposta della Multinazionale prima di convocare l’incontro con Regione e OO.SS. ma, per quanto ci riguarda – conclude Roberto Puddu -, riteniamo maturi i tempi sia per la convocazione dell’incontro nel quale ufficializzare lo stato delle cose, e sia per dare corso agli atti e azioni per avere conoscenza, entro e non oltre il mese di luglio, della decisione della Glencore.»