19 December, 2025
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L’assemblea pubblica organizzata dal Movimento spontaneo “No alla discarica” nel salone circoscrizionale di Is Urigus, ieri sera ha ribadito un “NO ” unanime alla realizzazione di una discarica per “rifiuti speciali” nel sito della cava di materiali di natura vulcanica ubicata in località “Su Giri de sa Murta”, alla periferia di Is Urigus, frazione del comune di San Giovanni Suergiu, proposta dall’Ekosarda Srl. Hanno partecipato all’incontro, tra gli altri, la sindaca di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, il presidente ed il vice presidente della provincia del Sulcis Iglesiente Mauro Usai e Gianluigi Loru, il consigliere regionale Alessandro Pilurzu, il sindaco di Masainas Gian Luca Pittoni, il vice sindaco di Carbonia Michele Stivaletta, assessori e consiglieri del comune di San Giovanni Suergiu e di altri comuni della provincia del Sulcis Iglesiente.

L’assemblea si è svolta esattamente un mese dopo l’inchiesta pubblica svoltasi nella sala consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, alla quale parteciparono i tecnici della Regione Sardegna e i massimi responsabili dell’Ekosarda Srl, e 11 giorni dopo il termine per la presentazione delle osservazioni di soggetti pubblici e privati, prevista dalla procedura regionale. Il dibattito è stato lungo e animato e al di là di alcune differenziazioni, tutti gli interventi hanno ribadito il “NO” alla realizzazione di una discarica a ridosso dei centri abitati di Is Urigus, San Giovanni Suergiu e Carbonia. Il presidente della provincia del Sulcis Iglesiente, Mauro Usai, ha assicurato l’impegno dell’ente per contrastare la realizzazione della discarica, nei termini previsti dalle leggi vigenti, ribadendo che non ci sono le condizioni per il rilascio delle autorizzazioni richieste dalla società proponente. Lo stesso impegno è stato ribadito dal consigliere regionale Alessandro Pilurzu che ha sottolineato l’adesione unanime dei partiti di maggioranza del Consiglio regionale alla mozione presentata dal consigliere regionale di Sinistra Futura Luca Pizzuto in rappresentanza della coalizione provinciale Noi per il Sulcis – che riunisce Sinistra Futura, Movimento 5 Stelle, PSI e Orizzonte Comune, sottoscritta dai consiglieri regionali di Sinistra Futura (Paola Casula, Peppino Canu), Movimento 5 Stelle (Michele Ciusa, Gianluca Mandas, Lara Serra, Emanuele Matta, Roberto Li Gioi, Alessandro Solinas), Partito Democratico (Roberto Deriu, Gianluigi Piano, Carla Fundoni, Salvatore Corrias, Alessandro Pilurzu, Valter Piscedda, Antonio Sau, Antonio Solinas, Camilla Soru) e Orizzonte Comune (Sandro Porcu, Salvatore Cau).

Il Movimento spontaneo “No alla discarica”, guidato da Sergio Porceddu, ha ribadito la richiesta alla politica di accelerare i tempi per bloccare definitivamente il progetto, per “liberare” la comunità dal peso insopportabile di un progetto che minaccia la loro salute e il loro futuro. E di richiedere, al tempo stesso, la fermata dell’attività di cava e la rinaturalizzazione dei luoghi, come previsto dalle autorizzazioni regionali, l’ultima delle quali, sulla richiesta di ampliamento all’esercizio dell’attività per  la coltivazione di una cava, di materiali di natura vulcanica costituiti in prevalenza da argille destinate “quasi esclusivamente per la realizzazione di sottofondi e capping in discariche e bonifiche di siti contaminati”, risale al mese di giugno 2023 (delibera di Giunta n° 21/93 del 22 giugno 2023).

Tra gli interventi, quello della consigliera provinciale di Fratelli d’Italia Daniela Garau, che ha proposto al presidente Mauro Usai l’inserimento dell’argomento all’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio provinciale – proposta accolta -, e quello del vicesindaco di Carbonia, Michele Stivaletta, che ha messo in evidenza che proprio nei giorni scorsi il comune di Carbonia ha ottenuto un finanziamento di 9.997.698,40 euro nell’ambito del Programma Nazionale Just Transition Fund – Piano Territoriale Sulcis, dedicato alla bonifica e rifunzionalizzazione di siti da destinare a nuove attività economiche, che ricadono a ridosso del sito in cui si trova la cava, in località “Su Giri de sa Murta”, sottolineando – come peraltro rimarcato dalle osservazioni presentate dal comune di Carbonia – che lo stesso è assolutamente incompatibile con la presenza della discarica proposta dall’Ekosarda Srl.

Al termine dell’assemblea pubblica, abbiamo intervistato il presidente della provincia del Sulcis Iglesiente, Mauro Usai.

 

 

La coalizione provinciale Noi per il Sulcis – che riunisce Sinistra Futura, Movimento 5 Stelle, PSI e Orizzonte Comune – esprime la propria ferma contrarietà alla realizzazione della discarica di Is Urigus, nel territorio di San Giovanni Suergiu.
La costruzione di un impianto di questo tipo si inserisce in un territorio già provato da criticità ambientali e sociali, minando la prospettiva di uno sviluppo realmente sostenibile.
«La gestione dei rifiuti dichiarano i rappresentanti della coalizionenon può essere affrontata con logiche che non tengono conto del contesto in cui si inseriscono. Serve una pianificazione seria, trasparente e partecipata, che punti alla riduzione dei rifiuti, al riciclo e alla tutela dell’ambiente, non a nuove discariche vicino alle case.»
Le forze di Noi per il Sulcis annunciano «di aver realizzato la mozione che sarà presentata in Consiglio regionale, sostenuto anche da tutto il gruppo del Partito democratico – che ringraziamo, con l’obiettivo di fermare il progetto e aprire un confronto pubblico ampio e informato. Aderiscono anche i consiglieri di riferimento nella massima assemblea sarda».
La mozione è stata sottoscritta dai consiglieri di Sinistra Futura (Luca Pizzuto, Paola Casula, Peppino Canu), Movimento 5 Stelle (Michele Ciusa, Gianluca Mandas, Lara Serra, Emanuele Matta, Roberto Li Gioi, Alessandro Solinas), Partito Democratico (Roberto Deriu, Gianluigi Piano, Carla Fundoni, Salvatore Corrias, Alessandro Pilurzu, Valter Piscedda, Antonio Sau, Antonio Solinas, Camilla Soru) e Orizzonte Comune (Sandro Porcu, Salvatore Cau).
«Siamo felici che il Campo Largo a livello regionale dimostri serietà e interesse su un tema molto importante per il territorio.»

Fine settimana a Neoneli con Wine, Fregula e Cassola, l’evento enogastronomico promosso dal Comune per valorizzare l’immagine del paese del Barigadu attraverso i prodotti tipici locali. Sabato 20 e domenica 21 il caratteristico borgo accoglierà i visitatori nel suo centro storico per un weekend all’insegna dei piaceri del palato, e non solo: le degustazioni, il pranzo tipico neonelese, il laboratorio sulla preparazione artigianale della fregula, la gara degli chef, ma anche musica e visite guidate caratterizzano infatti il variegato cartellone della due giorni. Un appuntamento che solo per quest’anno, in via eccezionale, è a novembre, ma che già dal prossimo si terrà nuovamente nel consueto periodo di inizio ottobre, sotto la nuova insegna che debutta in questa occasione: «Wine, fregula e cassola è il nome con il quale da oggi in poi si chiamerà il nostro evento enogastronomico, in onore dei piatti principe della nostra tradizione culinaria – sa fregula e sa cassola – e del vino» spiega il sindaco di Neoneli, Salvatore Cau: «Attraverso questa iniziativa puntiamo a far conoscere il nostro territorio per le sue tradizioni legate al mondo rurale e alle sue produzioni, che vogliamo diventino il volano principale della nostra economia legata anche al turismo».
 

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È un bilancio positivo quello dell’edizione 2019 di Licanìas, festival di parole, arti e paesaggi che si è chiuso a Neoneli domenica scorsa 9 giugno. Un’edizione sperimentale e coraggiosa, per la prima volta realizzata nel mese di giugno, anziché nel consueto periodo di inizio autunno, e scorporata dall’evento enogastronomico Sa Fregulada (che resta invece in calendario per i primi di ottobre).
«Il livello complessivo di partecipazione del pubblico è stato importante – spiega il sindaco di Neoneli Salvatore Cau -. Molte persone sono arrivate da Cagliari e Sassari e hanno alloggiato in paese grazie ai cittadini che hanno messo a disposizione camere e appartamenti, oltre che nei B&B dei centri vicini. Per la prima volta il cento per cento degli spettatori ha raggiunto il Barigadu perché interessato unicamente agli incontri del festival.»
Soddisfatto anche il direttore artistico di Licanìas Alessandro Marongiu: «Ci piace sottolineare la qualità, elevata, di tutti gli appuntamenti in programma, e il coinvolgimento del pubblico, che ha sempre trovato spunti per dialogare con gli ospiti nel corso degli incontri».
Da sempre promosso dall’amministrazione comunale, Licanìas è parte di un progetto culturale più articolato che coinvolge le scuole del territorio, il futuro della biblioteca e l’intera comunità di Neoneli. Un laboratorio ambizioso che individua nella cultura uno strumento per combattere lo spopolamento dei piccoli paesi della Sardegna.
«L’obiettivo – aggiunge il sindaco Salvatore Cau – è quello di fare del festival la punta dell’iceberg di un discorso culturale attivo tutto l’anno. Stiamo trasferendo la biblioteca in un edificio storico del paese: verrà trasformata in un centro culturale aperto tutti i giorni con il coinvolgimento degli studenti, degli anziani, dei portatori di disabilità, delle scuole e delle altre biblioteche del territorio.»

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Si annuncia con un’importante novità la decima edizione di Licanìas, il festival letterario di casa a Neoneli, in provincia di Oristano; la manifestazione promossa dall’Amministrazione comunale del piccolo e antico paese del Barigadu, si sposta infatti dall’autunno alla tarda primavera: appuntamento da giovedì 6 a domenica 9 giugno, dopo una serie di anteprime in programma in diversi altri centri della Sardegna.

Resta invece fissata per il mese di ottobre “Sa Fregulada”, la tradizionale sagra enogastronomica all’interno della quale è nato e si è sviluppato nel corso degli anni Licanìas, come testimonia il titolo stesso del festival che, tradotto in italiano vuol dire leccornie: a sottolineare il legame tra i piaceri del palato con quelli della letteratura e dell’arte.

«Da quest’anno i due eventi si terranno in distinti momenti perché ciascuno abbia il proprio specifico spazio e il rilievo che gli spetta», spiega il sindaco di Neoneli Salvatore Cau
. Licanìas cambia quindi collocazione temporale ma non rinuncia alla sua vocazione, quella di una comunità rurale che scommette sulla cultura per sopravvivere allo spopolamento. Una piccola realtà che vuol far conoscere la propria storia e al tempo stesso aprirsi al mondo.

Ancora una volta, l’affascinante borgo dalle caratteristiche case in trachite si appresta ad accogliere nelle sue strade, case e piazze, un denso cartellone di appuntamenti culturali, presentazioni di libri e incontri con gli autori, ma anche laboratori didattici per i bambini, mostre d’arte e concerti. Tanti gli ospiti in arrivo: tra quelli già confermati, Valeria Parrella e Roberto Cotroneo con i loro ultimi romanzi, rispettivamente “Almarina” e “Niente di personale”; e poi Massimo Zamboni, musicista di culto (è stato una delle anime dei CCCP e dei C.S.I.) ma anche scrittore prolifico, il giornalista Matteo Cruccu con il suo primo libro “EX • Storie di uomini dopo il calcio”, e, per restare in ambito sportivo, Riccardo Gazzaniga con “Abbiamo toccato le stelle”, storie di campioni e campionesse che hanno cambiato il mondo.

Primi nomi di un cartellone come sempre ricco che verrà ufficialmente presentato alla stampa ai primi del prossimo mese di maggio e preceduto da una serie di anteprime: tre incontri con lo scrittore Andrea Pomella, finalista dell’ultimo Premio Strega: giovedì 11 aprile a Oristano (al Caffè Aroma), venerdì 12 a Sassari (Libreria Koinè) e sabato 13 a Cagliari (Libreria Ubik); il mese dopo sarà invece la volta di Bruno Di Marino, storico dell’immagine in movimento, atteso il 16 maggio a Cagliari (Caffè Letterario Babeuf), il 17 a Oristano (Librid) ed il 18 all’UNLA di Macomer; e infine il sardo Gesuino Nemus, già protagonista dell’exploit letterario di tre anni fa con il suo romanzo d’esordio “La teologia del cinghiale”: il 23 maggio a Neoneli, il 24 a Oristano e il 25 a Ghilarza.

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Uno spazio integrato aperto all’esterno, flessibile e polifunzionale. E, soprattutto, un luogo del sapere che si candida ad essere un punto di riferimento dell’istruzione e della formazione dei bambini nel Barigadu. A Neoneli vedrà la luce un’altra creatura di Iscol@, asse 1 (scuole del Nuovo Millennio). Dalla riqualificazione dell’edificio che ospita la scuola elementare e da quella di una casa storica, partirà un moderno polo scolastico proiettato nel territorio, in linea con le mutate esigenze di alunni e insegnanti.

Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha presentato l’intervento insieme al sindaco di Neoneli Salvatore Cau, ai primi cittadini degli altri comuni del territorio, al dirigente scolastico Luca Tedde con alunni e insegnanti, e al progettista Sebastiano Gaias. I bambini, attraverso i loro disegni, secondo lo spirito di Iscol@, hanno offerto un prezioso contributo allo sviluppo dell’idea progettuale.

«Ancora una volta Iscol@ dimostra di avere un grande valore su molti fronti – ha detto il presidente Pigliaru nel corso della presentazione . Ancora una volta siamo davanti a un progetto ispirato direttamente dai bambini, ascoltando le loro richieste, osservando i loro disegni, cercando di trasformare in realtà il loro sogno di una scuola bella, moderna, accogliente. E ancora una volta ci siamo arrivati con il coinvolgimento di insegnanti, famiglie, amministratori che sempre più lavorano insieme, capaci di pensarsi come un territorio, superando le divisioni di campanile per condividere una prospettiva di crescita comune. Questo non significa dimenticare le specificità di ognuno, ma anzi, al contrario, valorizzarle. Lo dimostra la particolarità di questo progetto, che disegna una scuola diffusa, con più laboratori che aule, ospitati in un’antica casa che sarà restaurata secondo i desideri dei giovanissimi e che sarà destinata proprio a questo. Uno spazio bellissimo – ha concluso Francesco Pigliaru – che insieme alle altre sedi educative e didattiche distribuite nel paese diventerà un luogo di conoscenza da frequentare volentieri e di cui sentirsi orgogliosi.»

I Comuni del Barigadu, interessati alla scuola innovativa, hanno individuato Neoneli come polo di riferimento dei servizi della Primaria, per la sua centralità e per le caratteristiche delle strutture già esistenti. Inoltre la ridotta distanza tra i centri che supera di poco gli otto chilometri, favorisce lo svolgimento anche negli altri paesi di attività extra didattiche. I Comuni coinvolti sono Ardauli, Nughedu Santa Vittoria, Bidonì, Ula Tirso e appunto Neoneli, che sarà la sede della scuola primaria diffusa. La Regione mette a disposizione un finanziamento di un milione e 500mila euro a cui si aggiungono i 400mila euro stanziati dal comune di Neoneli. I lavori avranno inizio entro il prossimo mese di giugno per concludersi nell’arco di due anni.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru lunedì 21 gennaio sarà a Neoneli, per la presentazione del progetto vincitore per la riqualificazione del Polo scolastico intercomunale, inserito nell’Asse 1 di Iscol@ (Scuole del Nuovo Millennio). Alle 10.30 è previsto, in Municipio, l’incontro con il sindaco Salvatore Cau e con gli altri primi cittadini dell’Unione dei Comuni del Barigadu. Alle 10.45 è in programma la visita nella scuola elementare, in via Scano. Alle 11.45, dopo la tappa a Casa Cherchi, verrà illustrato nella sala comunale “Corale”, in via Roma 83, il progetto della nuova scuola. Oltre al presidente Francesco Pigliaru e ai sindaci, interverranno il dirigente scolastico Luca Tedde, con gli alunni e gli insegnanti, e i progettisti.

 

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Alberto Iacoboni è il vincitore di “Sa fregulada”, momento clou dell’omonima rassegna enogastronomica collegata alla nona edizione di Licanìas, il festival letterario che ha tenuto banco a Neoneli da giovedì 4 a domenica 7 ottobre.

Lo chef della “Salsamenteria” di Cagliari si è imposto nella gara di cucina, appuntamento immancabile nella manifestazione promossa dal Comune del piccolo centro del Barigadu, che sabato 6 ha visto sfidarsi tra i fornelli nove cuochi provenienti da tutta l’isola nella preparazione di ricette originali a base di “fregula”, la caratteristica pasta sarda di semola di grano duro, particolarmente presente nella tradizione locale. 

Alberto Iacoboni ha conquistato le preferenze della giuria con un piatto di “fregula” con zucchine, bottarga e rafano. Secondo classificato Daniele Senis di Sa Scolla di Baradili con una ricetta di “fregula” con distillato e ragù di pecora, zucca e barbabietola in agrodolce e pera semicotta. Al terzo posto Enrico Carta del Brix di Oristano con una minestra di fregula con pecora, verdure croccanti e cas’axedu.

All’insegna della varietà e dell’alta qualità anche i piatti elaborati dagli altri sei chef in gara: Alberto Sanna del ristorante “Il Campidano” di Samassi, Marina Ravarotto del “Chiaroscuro” di Cagliari, Gavino Piu dello “Janas” di Alghero, Mario Loi del “Baja Bianca” di capo Coda Cavallo, Michelangelo Loi della bottega “Frades” di Porto Cervo e Daniele Craba dell'”Antica Dimora del Gruccione” di Santu Lussurgiu.

Presidente della giuria Martino Ruggieri, lo chef pugliese finalista al Bocuse d’Or, il campionato mondiale per giovani cuochi che il 29 e 30 gennaio vedrà in gara a Lione, in Francia, ventiquattro promettenti cuochi in rappresentanza di altrettanti paesi. «Io sono qui a Neoneli per la prima volta, ma a sentire gli altri giurati, il livello del concorso è stato più alto degli anni scorsi – ha dichiarato Martino Ruggieri prima della premiazione -. Tutti i piatti proposti erano buoni, ma tre più di tutti. Il primo e il secondo, in particolare, se la sono giocata alla pari. Siamo stati molto incerti nella decisione finale. Quello che ha vinto ha avuto la marcia in più del coraggio: Alberto Iacoboni ha voluto osare con delle zucchine acidissime ma con un contrasto molto dolce, il rafano salato, la bottarga: un piatto coraggioso».

Il vincitore, insieme al plauso della giuria, ha portato a casa il premio in palio per questa edizione di “Sa Fregulada”: una cena per due persone al prestigioso ristorante Piazza Duomo di Enrico Crippa (Tre Stelle Michelin) ad Alba (Cuneo), uno dei cinquanta migliori ristoranti al mondo. E per tutti e nove i concorrenti, una terracotta realizzata ad hoc per Licanìas dalle ceramiche Terrapintada di Bitti.

Soddisfatto il sindaco di Neoneli, Salvatore Cau, nonostante la pioggia abbia ridotto la presenza del pubblico rispetto alle precedenti edizioni della gara. «Siamo molto onorati della partecipazione di chef così altamente qualificati – ha detto il primo cittadino -. Ho visto la passione che hanno messo tutti e nove: sembravano dei calciatori che dovessero affrontare una finale di Champions League. E questo ci ha fatto molto piacere».

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Due appuntamenti a cavallo tra la cultura del buon bere e la fotografia d’autore, domani (venerdì 28) e sabato 29  Neoneli, ultime anteprime del festival letterario Licanìas e della rassegna enogastronomica “Sa Fregulada”, in programma la settimana prossima nell’antico borgo del Barigadu.  

Domani (venerdì), a partire dalle 19.00, il Salone di Corrale ospita la presentazione in anteprima della “Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2019 di Doctor Wine”, con un incontro con il suo direttore e curatore: Daniele Cernilli, giornalista e scrittore, già insegnante di storia e letteratura, ha trasformato nel tempo la sua passione in lavoro, pubblicando libri tecnici di divulgazione, di degustazione e analisi dei vini, per le più prestigiose case editrici italiane. Co-fondatore di Gambero Rosso, Cernilli ha vinto diversi premi per il suo contributo alla diffusione della cultura enogastronomica. Seguirà la presentazione una degustazione dei vini delle cantine presenti nella guida.

Sabato 29 settembre l’appuntamento è invece in Piazza Italia, per l’inaugurazione – alle 18.00 – di “Sogni meridiani. Viaggio nella poesia contemporanea in Sardegna”, una mostra fotografica di Salvatore Ligios, artista e fotografo le cui opere sono state esposte in tutta Europa. La mostra si compone di 63 ritratti di grande formato in bianconero. L’autore utilizza ancora il sistema della pellicola che sviluppa personalmente in camera oscura. Da oltre quarant’anni Ligios continua a battere la Sardegna con gli strumenti del linguaggio visivo e dell’esplorazione fotografica nella cultura contemporanea. Questa volta ha puntato l’obiettivo sul mondo della poesia isolana in tutte le sue varianti: lingua sarda, lingua italiana, scritta, orale, improvvisata, recitata o cantata, versioni locali e municipalistiche, superando ostacoli e diffidenze.

L’inaugurazione sarà preceduta dagli interventi del sindaco di Neoneli Salvatore Cau, di Martino Demuro, presidente di Vigne Surrau, di Sandro Marchi, sindaco di Villa Verde, di Gigi Littarru sindaco di Desulo, di Sonia Borsato, storica dell’arte, e dello stesso Salvatore Ligios. La mostra rimarrà aperta sino al 28 ottobre 2018 e potrà essere visitata senza limiti di orario.

Nicola Farina, Orgosolo, 2018

Poetessa Antonella Anedda, Roma, 2018

Alberto Masala, Bologna 2018

 

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Anteprima di Licaniàs, il festival letterario di casa a Neoneli, il piccolo e antico borgo del Barigadu in provincia di Oristano, che dal 4 al 7 ottobre taglia il traguardo della sua nona edizione. Domani pomeriggio (venerdì 21), alle 17.00, nel Salone di Corrale, la squadra del progetto “Ricerca di comunità – Ricostruiamo la storia comunitaria – Azioni per conoscere e conoscersi”, presenterà alla comunità di Neoneli i risultati del lavoro nato dall’elaborazione dell’archeologa Maria Antonietta Mongiu e dal sociologo Nicolò Migheli. La serata servirà a fissare il punto sull’opera di restituzione che “incrocia” analisi storiche, geografiche ed archivistiche, con la testimonianza video di undici “archivi viventi”, donne e uomini del territorio che hanno messo a disposizione la propria storia personale e familiare per farne un patrimonio collettivo, attraverso interviste e confronto tra le informazioni da loro fornite e più ampi materiali di confronto.

Da tale lavoro, messo in essere da Andrea Laterza, designer, Miriam Stara, architetta, Enrico Trogu, archivista, col coordinamento amministrativo di Apeiron – Cooperativa sociale, è scaturita una piattaforma multimediale flessibile, che ha sì quale base l’attività di ricerca, interviste e riordino dei materiali, ma che si presta ad essere esponenzialmente ampliata grazie al contributo attivo delle cittadine e dei cittadini di Neoneli che vorranno fare dono della propria, di memoria familiare, attraverso un’apposita sezione social. Ciò perché il progetto mira a indicare un metodo riapplicabile nel tempo, e non a creare un contenitore statico che si cristallizzi a quanto prodotto in un ciclo di interviste e ricerche.

Il progetto, promosso dal comune di Neoneli – porterà i saluti il sindaco Salvatore Cau – e finanziato dal Comune stesso e dalla Fondazione di Sardegna, traccia un percorso non usuale in tale ambito di interventi; la finalità è infatti quella di valicare i limiti dei memoriali, per natura statici: cosa gli archivi confermano di quanto affermato? Quale il rapporto tra i ricordi di infanzia inerenti al patrimonio boschivo e i documenti relativi? La percezione di un territorio, della propria esperienza di vita, della comunità di appartenenza, è mediata da “ciò che vorremmo che sia (o che fosse…)”.

L’approccio del progetto mira appunto a fornire un altro punto di vista, basato sulla dialettica tra più livelli di testimonianza formali e informali. Un sistema dinamico quindi, che non può prescindere, come appunto accadrà venerdì 21 settembre, dal confronto con i suoi veri protagonisti.