26 April, 2024
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«Il lavoro non può essere considerato come una merce né un mero strumento nella catena produttiva di beni e servizi, ma, essendo basilare per lo sviluppo, ha la priorità rispetto a qualunque altro fattore di produzione, compreso il capitale». Sono le parole che il sindacalista della UGL Simone Testoni ha rivolto in una lettera inviata alle istituzioni politiche Sarde.

«Di qui – la riflessione del dirigente sindacale – l’imperativo etico e categorico di “difendere i posti di lavoro”, di crearne di nuovi in proporzione all’aumento della redditività economica, come pure è necessario garantire la dignità del lavoro stesso. Tuttavia, non bisogna esagerare la “mistica” del lavoro. La persona “non è solo lavoro”; ci sono altre necessità umane che dobbiamo coltivare e considerare, come la famiglia, gli amici e il riposo.»

Simone Testoni ha ricordato tra l’altro che «qualunque lavoro dev’essere al servizio della persona, e non la persona al servizio di esso, e ciò implica che dobbiamo mettere in discussione le strutture che danneggiano o sfruttano le persone, le famiglie, le società e la nostra madre terra, terra che a volte si ribella a gli sbagli dell’Uomo, e per questo che le istituzioni devono e possono far meglio a tutela di tutti». 

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«Dobbiamo correre ai ripari ripristinando gli ammortizzatori sociali ed erogando nuovi sussidi, in modo tale da non mettere sulla strada migliaia di famiglie a causa del Jobs Act, che ha creato solo danni ai lavoratori rendendo il mercato sempre più precario e incerto.»

E’ Simone Testoni, segretario Territoriale dell’UGL a sollecitare l’intervento del governo alla vigilia dell’incontro con i sindacati metalmeccanici sugli ammortizzatori sociali in scadenza in questi giorni.

«È un grave allarme sociale, per cui migliaia di lavoratori del settore perderanno la copertura della cassa integrazione e dei contratti di solidarietà – dice chiedendo con urgenza un tavolo di confronto con il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio – per studiare delle misure da inserire nella prossima Legge di Bilancio, in grado di bloccare l’ondata di disoccupazione prevista a fine settembre.»

«Non possiamo permetterci che vengano messe al bando le tutele antecedenti al 2015 per i lavoratori altamente usuranti. Siamo a caccia di risposte concrete: basta riforme che danneggiano il lavoro, il sistema occupazionale ha bisogno di finanziamenti per cui non siamo disposti a fare sconti», conclude Simone Testoni.

 

 

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Il 7 e l’8 agosto a Marcinelle, in Belgio, arriva l’iniziativa dell’UGL “Lavorare per Vivere” per commemorare le 262 vittime, di cui 136 italiani, che persero la vita nell’incendio in miniera, l’8 agosto del 1956. 

È questo il tema scelto dal sindacato che oltrepassa i confini nazionali per sensibilizzare le autorità europee sul fenomeno delle morti bianche.

Inoltre, in virtù di questa ricorrenza l’8 agosto è stata proclamata la Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo.

«L’UGL sarà a Marcinelle con 262 sagome bianche – ha dichiarato Simone Testoni, segretario territoriale dell’UGL sarda –, sarà presente all’evento una delegazione di minatori di Bauxite di Olmedo per onorare -, in ricordo dei minatori che persero la vita, a causa di un incendio in una miniera di carbone. Investire nella prevenzione e nella sicurezza sul lavoro è un dovere civico a livello globale – ha concluso il sindacalista -, che deve coinvolgere le Istituzioni, le parti sociali, le aziende e i loro dipendenti.»

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Simone Testoni è il nuovo segretario Ugl/Utl di Nuoro- E’ stato eletto dau delegati al terzo Congresso che si è celebrato il 9 e 10 luglio nella sede Ugl sita, in via Nino di Gallura 29, a Nuoro, presidente del congresso il segretario generale Ugl Sardegna Sandro Pilleri, presidente della commissione elettorale Davide Secchi, coadiuvato dai componenti Mario Condemi e Paolo Angelo Medde.

Ha aperto i lavori Sandro Pilleri, portando i saluti del segretario generale Paolo Capone e di tutta l’Ugl. Hanno partecipato la dottoressa Valeria Pintori, relazionando sulle necessità di intervento su lavoro nero e morti bianche.

Il neo eletto segretario Simone Testoni, nel suo intervento, ha voluto sottolineare come quello di Nuoro sia un territorio complicato e in profonda crisi economica, politica e sociale, con un Pil crollato con la fine del sogno industriale.

«Oggi – ha detto il sindacalista – serve guardare al futuro con una visione moderna e proiettata a nuovi traguardi. La scommessa passa dalla tutela dell’ambiente, dalle infrastrutture e dalla capacità di saper offrire in un unico paniere le eccellenze della terra e del mare, la tradizione enogastronomica Sarda e Nuorese, il tutto raccontato nella cornice unica delle aree archeologiche, delle aree e riserve protette, accompagnato dal vino, prodotto unico e di grande valore simbolico

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Simone Testoni è stato rieletto alla guida della Ugl Chimici di Sassari e riconfermato segretario durante i lavori del terzo congresso provinciale che si è svolto nella sala conferenze dell’UGL. I delegati hanno eletto anche 18 componenti del consiglio generale ed i rappresentanti della segreteria provinciale composta da Luca Cadoni, Salvatore Demontis e Sandro Soro. L’evoluzione del sindacato, il progetto della chimica verde, la miniera di Olmedo, il settore tessile e le piccole imprese oltre al settore dei servizi sono stati gli argomenti al centro del dibattito della due giorni congressuale.

Nella vertenza “Miniera di Bauxite” una boccata d’ossigeno ai primi 12 minatori di Olmedo a cui è scaduta la mobilità, dalla prossima settimana riprenderanno i lavori nel giacimento minerario tramite l’IGEA, ma è solo un primo passo, attendiamo che l’assessorato all’industria dimostri la volontà politica di rilanciare il sito industriale in un bando di interesse internazionale per dare speranze occupazionali e di continuità.

«Eni deve continuare a finanziare questo progetto come previsto – ha detto Simone Testoni – come la sua etica gli impone di rispettare accordi presi con il mondo sindacale e con il mondo politico e sociale». Matrìca ha previsto la costruzione di una caldaia (era a biomasse ora la richiesta di biomasse e metano) per autoprodursi vapore, stessa cosa per Versalis che deve sostituire l’attuale centrale termica in una caldaia per solo vapore, «ora si sta aggiungendo anche Syndial che ha l’intenzione di costruirsi la sua caldaia per le sue necessità e poi Eni che nelle aree Syndial costruirà un impianto di pannelli fotovoltaici», aggiunge Testoni.

«Su quest’ultima iniziativa sarebbe il caso di capire il perché le aree non vengano destinate a nuove attività produttive o alla coltivazione del cardo visto la difficoltà di reperimento dei terreni per ottenere materia prima. Insomma ognuno per sé – prosegue il sindacalista – come se non siano della stessa casa madre ma soprattutto ognuno indipendente dall’altro in modo tale che se uno chiude non danneggia l’altro e tutto questo in barba all’integrazione del sito delle aziende». Nell’intervento del neo eletto segretario generale, Simone Testoni, facendo riferimento alla situazione della chimica verde a Porto Torres ha dichiarato che «Eni vuol fare pochi investimenti e solo sulla partita Gnl dimenticandosi in toto il protocollo della chimica verde stipulato anche con la Ugl Chimici nel 2011. La Regione che ci ha chiesto se era fattibile modificare il protocollo abbiamo risposto che per noi andava bene così com’era». Ma la Ugl Chimici essendo un sindacato propositivo «siamo disponibili a qualsiasi discussione senza perdere di vista l’obiettivo della chimica verde. Perché la regione Sardegna – aggiunge – si sta giocando il suo futuro politico sulla partita del piano energetico regionale e non deve cadere nelle trappole delle multinazionali».

In tutto questo «centinaia di lavoratori hanno perso il posto di lavoro e lo stanno perdendo, e rimaniamo solo noi – conclude Simone Testoni – a continuare a lottare nella speranza di dare dignità a quel poco che è rimasto in un territorio martoriato dalla crisi occupazionale».

 

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Stanno sfidando il gelo e l’acqua i 13 minatori del sito per l’estrazione di bauxite di Olmedo, giunti al terzo giorno di occupazione della miniera a 80 metri di profondità. Negli spazi angusti delle gallerie i lavoratori stanno cercando di ripararsi dal freddo come possono, ma il vero problema è l’acqua che, alimentata dalle piogge, scorre accanto ai loro giacigli.

L’Ugl Chimici, con Simone Testoni, lancia un nuovo appello alla Regione. «Occorre sbloccare al più presto la situazione e permettere a questi 13 minatori che hanno perso gli ammortizzatori sociali di transitare in Igea secondo il programma prefissato dalla Regione stessa – dice il rappresentante sindacale -. Sollecitiamo ancora una volta un incontro che deve necessariamente essere presieduto dal governatore Francesco Pigliaru, visto che gli assessori competenti in materia non stanno dando seguito agli accordi».

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Nuova clamorosa protesta dei minatori della miniera di bauxite di Olmedo, in provincia di Sassari: tredici lavoratori sono scesi a circa 150 metri nel pozzo scavato per estrarre il minerale, chiudendo i cancelli ed occupando il sito. 

A meno di tre mesi dalla conclusione della protesta durata oltre 90 giorni e che aveva portato i minatori a 180 metri di profondità, la vertenza riprende vigore.

“Stanchi di attendere” per la ricollocazione in Igea, la società partecipata dalla Regione che si occupa di bonifiche dei siti minerari, i minatori hanno deciso di alzare il livello della lotta per il diritto al lavoro.

A disposizione, per il reinserimento di 13 maestranze in Igea ci sono oltre 900mila euro. «La procedura sta andando avanti ma non capiamo dove sia l’inghippo che frena – spiega Simone Testoni, dirigente della Ugl -. L’ultimo incontro con l’assessore regionale dell’Industria e Lavoro hanno evidenziato una situazione di stallo. Ora chiediamo un faccia a faccia urgente con gli assessorati competenti ed il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, per la risoluzione della vertenza infinita dove a farne le spese sono sempre gli ultimi.»

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Ieri pomeriggio il segretario regionale dell’Ugl Sardegna (Unione Generale del Lavoro) Sandro Pilleri ha incontrato sindacalisti, iscritti e simpatizzanti di Nuoro alla presenza del neo eletto segretario Simone Testoni. 

L’iniziativa è stata l’occasione per fare il punto sul sindacato sia a livello locale che regionale e per le strategie future.

Il segretario della Unione Territoriale di Nuoro, neo eletto dalla segreteria confederale Simone Testoni, proveniente dalla Ugl chimici di Sassari, ha sottolineato: «L’obiettivo primario, porre in campo tutte le iniziative relative a potenziare i servizi messi a disposizione del sindacato, attraverso le proprie strutture di Patronato e Caf Ugl, mediante apertura di nuove delegazioni Comunali; con l’intendimento di dare adeguate risposte ai più bisognosi e ai più deboli, mettendo al centro la persona, per consentire a quest’ultimi l’accesso agli strumenti di inclusione sociale e di contrasto alla povertà. In ultimo rilanciare il ruolo del sindacato attraverso la formazione continua dei dirigenti sindacali di tutte le federazioni, porre al centro dell’attenzione le politiche giovanili potenziando la UGL scuola, promuovendo la sottoscrizione di protocollo d’intesa sulla relazioni sindacali con i comuni della provincia di Nuoro, e indire conferenze programmatiche i cui temi saranno rivolti alle politiche sociali». 

Il segretario Sandro Pilleri ha pubblicamente assunto l’impegno che «nella sede in via Nino di Gallura 29 da gennaio 2018 verranno attivati i servizi di assistenza fiscale e legale, di patronato e di consulenza in materia di lavoro».

Soddisfazione per la decisione è stata espressa dal segretario provinciale della Funzione pubblica, da quello dei chimici Davide Sechi e della funzione pubblica, per un rilancio rivoluzionario del sindacalismo a Nuoro e provincia. 

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«Assicurare ai lavoratori di Olmedo la stessa dignità degli altri minatori sardi.»

Lo ha chiesto stamane alla politica regionale il vescovo di Ozieri, monsignor Corrado Melis, che ha fatto visita ai minatori in lotta nello stabilimento estrattivo fermo da due anni. Li ha incontrati, ha pregato con loro e gli ha manifestato la solidarietà sua e della comunità che guida. Nel giorno di Santa Barbara, protettrice dei minatori, gli operai hanno apprezzato la sua visita e le sue parole, un chiaro appello a procedere senza perdite di tempo ed adottare a Olmedo la stessa soluzione prevista per dipendenti del parco Geominerario.

Anche il parroco di Olmedo, don Paolo Secchi, durante la messa nella miniera, ha sostenuto l’importanza della lotta «per perseguire la giustizia sociale nella legittima rivendicazione dei minatori». Il segretario di Ugl Chimici, Simone Testoni, ricordando che i lavoratori sono senza ammortizzatori sociali da luglio, ha annunciato la convocazione di un incontro in Regione per il 12 dicembre.

«Auspichiamo che l’incontro serva per definire presente e futuro del sito e dei minatori di Olmedo – ha concluso Simone Testoni – e siano trattati con la stessa dignità degli altri.»

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Dovranno attendere sino al 3 gennaio i 45 lavoratori ex Ati Ifras ancora da assumere all’interno di Igea. 

Quello stesso giorno, infatti, l’agenzia formativa convenzionata comincerà l’attività di formazione. Nel frattempo, va avanti il percorso per il reimpiego dei 490 lavoratori dell’Area Parco Geominerario: complessivamente sono ormai definite in modo certo le posizioni di 189 lavoratori, mentre per altri 151 devono essere ancora completate anche con i progetti di enti locali e pubblici. 

E’ quanto emerso dall’ultimo incontro tenutosi ieri sera tra la Regione e i sindacati, sulla vertenza che si protrae da più di un anno.

I lavoratori che portano avanti dai primi di ottobre i due presidi sul tetto del Duomo di Sassari e sotto i portici del palazzo della Regione, però, non smobilitano in attesa del prossimo incontro del tavolo partenariale convocato, sempre dall’assessore degli Affari generali, Filippo Spanu, per il 20 dicembre.

Dopo il pressing dei lavoratori del presidio, intanto, il comune di Sassari ha presentato cinque progetti per l’inserimento lavorativo di 46 persone per le quali saranno avviate le procedure finalizzate all’assunzione. L’Aspal e l’assessorato degli Enti locali hanno istruito i piani finanziari ed i cronoprogrammi di alcuni degli Enti firmatari dell’accordo procedimentale. 

Sono 88 le assunzioni in programma, mentre il Parco Monte Arci non ha sottoscritto l’accordo e ha comunicato l’intenzione di riproporre un progetto ridimensionato. Un avviso dell’assessorato del Lavoro, con scadenza il prossimo 22 dicembre, servirà a tutelare il personale anche assunto a tempo determinato, collaboratori e consulenti a contratto del bacino ex Ati Ifras, mentre 111 lavoratori hanno sinora sottoscritto gli atti transattivi.

«Purtroppo, dal mese di marzo 2017, quando si era parlato per la prima volta delle assunzioni a oggi con la scadenza, al 31 dicembre, della Naspi da 400 euro per diversi lavoratori, possiamo affermare che la Regione non ha rispettato i tempi – dice Simone Testoni, dirigente sindacale dell’Ugl – a parte una quarantina di assunzioni già incamerate tutte le altre sono per ora solo sulla carta. Bisogna accelerare le procedure e la Regione non deve scaricare le responsabilità sui sindacati.»