24 April, 2024
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Anche la Dinamo partecipa al primo maggio, con la finale di ritorno di Eurocup contro i tedeschi del Wurzburg. La partita sarà trasmessa alle 17.00 in diretta nel maxischermo allestito ai giardini di via Tavolara, grazie alla sensibilità e disponibilità del presidente Stefano Sardara che ha voluto favorire l’iniziativa delle associazioni. Tutte le persone che decideranno di trascorrere il 1 maggio a Sassari e di partecipare alle manifestazioni e alle iniziative programmate sin dal 30 aprile avranno la possibilità di assistere all’importante match di basket e di vivere tutti assieme l’emozione della partita. L’evento sportivo, particolarmente atteso in città, si inserisce perfettamente all’interno degli eventi programmati ai giardini.

Sarà, dunque, un primo maggio dedicato allo stare insieme, a condividere spazi e momenti di riflessione, all’intrattenimento, all’arte e alla musica, e, come detto, allo sport. Il ricco cartellone di appuntamenti ed eventi promosso da Heliogabalus e dal Comitato 1 maggio è stato completato ed è pronto per essere proposto nella due giorni di manifestazioni allestita nella cornice dei giardini pubblici di Via Tavolara. Si parte infatti domani martedì 30 aprile in pieno centro e con l’obiettivo di regalare a tutto il nord ovest dell’isola una grande festa. Il tema centrale rimane ovviamente il lavoro con tutte le implicazioni e gli aspetti ad esso direttamente o indirettamente collegati. E dunque la lotta contro le disuguaglianze e la povertà, il rispetto dell’ambiente, l’integrazione. Le associazioni che hanno deciso di dare il proprio contributo per organizzare il primo maggio sassarese, Acli, Uisp, Endas su tutte ma sono numerose le altre realtà associative che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa, hanno cercato di allestire un programma a misura di tutte le fasce di età. Il programma musicale di domani parte dalle 17,00 sul palco allestito ai giardini di vis Tavolara. Tre gli artisti più attesi della prima serata: gli One Dimensional Man, un power rock trio attivo dal 1995. Composto da Pierpaolo Capovilla (basso e voce), Carlo Veneziano (chitarra) e Franz Valente (batteria. In tanti anni di carriera il gruppo è passato per numerose vicissitudini che hanno visto la sua formazione cambiare più volte. Tre i chitarristi avvicendatisi (Massimo Sartor nel disco d’esordio, Giulio Ragno Favero nel secondo, terzo e quinto LP, Carlo Veneziano nel quarto e sesto album), tre i batteristi (Dario Perissutti dagli esordi al quarto LP, Luca Bottigliero nel quinto album, e Franz Valente nel sesto album), un unico e irremovibile cantante e bassista, Pierpaolo Capovilla. Una pietra miliare della scena underground italiana.

E poi gli Apollo Beat. Il progetto musicale della band sassarese nasce nel 2012 ed è caratterizzato da una spiccata componente funk anni ’70. Nel 2015 producono il primo disco “Stereofonie Moderne”. Nello stesso anno vincono il prestigioso concorso Time Out del Festival Time in Jazz, ideato e diretto dal trombettista Paolo Fresu. Progettano una mini serie web dal titolo “Apollo Beat”, la cui puntata pilota vince il premio World-wide Web-Serie al Festival Internazionale del Cinema di Taormina. Seguono una serie di tour musicali nazionali e un primo tour europeo. Suonano per importanti festival locali assieme ad artisti del calibro di Baba Sissoko (Mali), Cave (USA), Tiromancino (ITA). A partire dal 2018 il progetto Apollo Beat si riporta sulla musica, mettendo in cantiere un nuovo album musicale, “Sfera”. Il concerto del 30 Aprile a Sassari sarà l’occasione per presentare in anteprima dal vivo i brani presenti nel disco per un viaggio musicale a metà fra lo spazio, la terra e la zona abitabile. Spazio poi ad uno dei dj/produttori più affermati della scena italiana, D-Lewis. Inizia a suonare musica elettronica nelle discoteche romane non appena superata la maggiore età e parallelamente si avvicina al mondo delle produzioni discografiche. Nei primi anni ’90 incontra dj Emix con il quale inizia una collaborazione che li porterà a produrre più di cinquanta vinili. “Scariche” uno dei suoi dischi più apprezzati segna l’inizio di una stretta collaborazione con l’Antibemusic Records Company di Claudio Donato, cui fanno parte la Acid 80′, la Zig Zag, l’ABM, la Mr disc, la Sound Real e la Fulltime Records. Nel 2007 pubblica il suo primo album D. Lewis & Emix “Ofcine Romane”, distribuito in Italia, Francia, Svizzera, Spagna, Russia e licenziato in Germania dalla Zyx Records, cui segue il video di Baby il primo singolo estratto, trasmesso dalle più importanti emittenti televisive del settore. Sempre insieme ad Emix crea il progetto discografico Audiosafe dove poter sperimentare nuove sonorità. Sempre domani sono previste anche le esibizioni di Slania, Kapula, Alfrenk, Mildred, Devid Bassu, Vera Project e Massimo Solinas.

Sempre domani sarà possibile ammirare anche l’installazione video dedicata alle lotte operaie e studentesche in Sardegna. Le foto sono di Salvatore E. Masala in collaborazione con Ogros Fotografi.

Uno spaccato del meglio dello street food isolano sarà presente al Primu Maju ai giardini pubblici. Eat&buffas – felice gioco di parole tra il sardo e l’inglese – è un progetto che ha lo scopo di diffondere la cultura del cibo di strada. Lo street food è da sempre, soprattutto nel nostro paese, un fattore di aggregazione sociale in grado di abbattere la maggior parte dei pregiudizi etnici e culturali. Grazie al cibo, le culture si incontrano, si mischiano e si contaminano, producendo un valore positivo che va aldilà di un pasto o di una ricetta. Come la lingua e la musica, anche il cibo può essere un veicolo di stabilità in grado di aggregare i popoli. Dice Davide Facci presidente dell’associazione ed aggiunge: «Noi sappiamo che Il cibo può diventare anche produttore di pace, nel momento in cui si rispetta la terra e chi la terra ogni giorno la coltiva; ed il rispetto passa anche attraverso il classico fluire delle stagioni, con un’agricoltura di tipo biodinamico che punti di più alla qualità che alla quantità».

«La terra si rispetta altresì, contrastando l’inquinamento delle falde acquifere, comprando e mangiando non solo prodotti genuini, ma anche dotati di certificazioni etiche che dimostrino la mancanza di sfruttamento dell’uomo sull’uomo – aggiungono Giovanni Cocco e Lillo Carboni, soci fondatori di Eat&buffas –, perché mangiare un pomodoro figlio del caporalato significa accettare che sia rosso non solo perché baciato dal sole, ma perché in esso c’è il sudore e il sangue di una donna o di un uomo morti nei campi della Puglia. Noi crediamo che il cibo sia invece, energia per la vita, una vita che non può e non deve essere fatta di sfruttamento né della terra e tanto meno dell’uomo. Dobbiamo sforzarci di promuovere ogni giorno di più l’idea per cui nella semplicità delle materie prime ci sia la via per vivere in modo più sano ed equilibrato. Occorre ripartire dalle nostre tradizioni, elaborando sistemi di fruizione del cibo innovativi, che assecondino i ritmi frenetici della vita attuale, senza snaturare la natura e la convivialità del pasto. In questa ottica nasce l’idea di valorizzare ancora di più il cibo strada; un cibo semplice, genuino, fantasioso, colorato e rispettoso del territorio. Il cibo di strada su ruota è uno strumento accattivante per allontanare i giovani dal cibo spazzatura, avvicinando le persone ad un tipo di cucina rapida, ma allo stesso tempo di qualità.»

Un richiamo, questo sul lavoro, che rafforza la presenza di Eat&buffas in questo primo di maggio, festa dei lavoratori.

Tra gli stand e i truck colorati si potranno gustare le migliori produzioni isolane – dai würstel artigianali made in Sardegna agli hamburger di Bortigalesa, passando per i fritti di pesce, gli arrosticini di pecora. Non mancheranno menù dedicati ai più piccoli e a chi soffre di intolleranze alimentari. I prezzi saranno alla portata di tutti nel rispetto della miglior tradizione del cibo di strada.

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Martedì 16 aprile, alle ore 10.30, in Palazzo Ducale, a Sassari, verrà presentata la IV edizione di Promo Autunno, la fiera regionale del Nord Sardegna.

All’incontro parteciperanno il sindaco di Sassari Nicola Sanna; l’ideatore e organizzatore della manifestazione, Claudio Rotunno; l’assessore delle Politiche per le attività produttive Alessandro Boiano e l’assessore delle Politiche culturali e Turismo Manuela Palitta; il presidente della Camera di Commercio di Sassari-Nord Sardegna: Gavino Sini; la presidente di Promocamera Sassari, Maria Amelia Lai; il direttore di Confindustria Nord Sardegna, Gian Simone Masia; il presidente della Dinamo Banco di Sardegna, Stefano Sardara; i consiglieri di amministrazione dell’Atp Sassari, Antonio Idini e Loredana Chessa; il presidente di Confcommercio Nord Sardegna, Antonio Sole, e l’amministratrice delegata del Gruppo Unione Sarda, Lia Serreli.

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Gianmarco Pozzecco. Fonte: www.dinamobasket.com .

Dopo la pesante sconfitta subita ieri a Torino con l’Auxilium (102 a 83), Vincenzo Esposito s’è dimesso dalla guida della Dinamo e la società guidata dal presidente Stefano Sardara lo ha sostituito con Gianmarco Pozzecco.

Di seguito il comunicato ufficiale della società sassarese.

«La Dinamo Banco di Sardegna comunica che nella giornata di oggi, per ragioni personali e indipendenti dal progetto sportivo, Vincenzo Esposito ha dato le dimissioni dalla guida tecnica della squadra. A malincuore e con grande dispiacere il Club ha accettato la decisione del tecnico biancoblu e nel ringraziarlo per il lavoro svolto con grande serietà e impegno lo saluta, augurandogli il meglio con l’auspicio che in futuro le strade possano reincrociarsi.»

Nato a Gorizia, classe 1972, conosciuto come uno dei migliori playmaker italiani di sempre, nel 2012 Gianmarco Pozzecco ha iniziato la sua carriera da allenatore alla guida dell’Orlandina Basket, che ha risollevato dopo un inizio di stagione che l’aveva relegata in ultima posizione, conducendola all’undicesimo posto. In estate ha firmato il prolungamento con il club siciliano, ritrovandosi ad allenare due suoi ex grandi compagni di squadra della Nazionale, Matteo Soragna e Gianluca Basile. Ha chiuso la stagione al secondo posto, perdendo la finale playoff per salire in A con Trento (0-3)
A giugno del 2014 la firma con la squadra del suo cuore, Varese, il Club con cui nel 1999 ha vinto il titolo di campione d’Italia e la Supercoppa.
Con i biancorossi ha debuttato in serie A, vincendo il derby con Cantù e a poco più di metà stagione, il 24 febbraio, con una sofferta decisione si è dimesso dall’incarico di capo allenatore. E’ ripartito dall’estero, facendo da vice allenatore ad un suo grande ex compagno e amico come Veljko Mršić al Cedevita dove è rimasto due stagioni, dal 2016 al 2017. A marzo del 2018 ha sostituito Matteo Boniccioli sulla panchina della Fortitudo, altra sua grande squadra del cuore da giocatore. Ha chiuso con un bilancio di 10 vittorie e 5 sconfitte.

Gianmarco Pozzecco farà il suo esordio sulla panchina della Dinamo venerdì 15 febbraio, alle 18.00, al Mandela Forum di Firenze, nel quarto di finale delle Final Eight della Coppa Italia 2018-2019, contro Venezia.

 

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Neppure il tempo di festeggiare la quarta vittoria consecutiva e la conseguente qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia, in programma a metà febbraio, che la Dinamo Banco di Sardegna s’è trovata ieri a fronteggiare l’emergenza creata dal grave infortunio rimediato da Scott Bamforth nel finale della partita con l’Acqua San Bernardo Cantù, a Desio. «Gli accertamenti eseguiti nella giornata di oggi – si legge in una nota diffusa ieri dalla società sassarese – hanno evidenziato la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Il giocatore di Albuquerque dovrà sottoporsi a intervento chirurgico in seguito al quale potrà iniziare il percorso di recupero». Scott Bamforth tornerà a giocare nella prossima stagione.

La società guidata dal presidente Stefano Sardara s’è attivata subito ed è tornata sul mercato, chiudendo in poche ore la trattativa per l’ingaggio della guardia statunitense Tyrus Mcgee, che nei prossimi giorni raggiungerà Sassari per unirsi al gruppo di coach Vincenzo Esposito, già suo allenatore lo scorso anno a Pistoia. Nato a Stringtown (Oklahoma), il 14 marzo del 1991, 188 centimetri per 90 chilogrammi, sarà una pedina fondamentale nella pattuglia biancoblu in questo momento importantissimo della stagione. Esperto del campionato italiano, dove ha giocato con le maglie di Orlandina, Cremona, Venezia e Pistoia, ha buone capacità di mettersi al servizio dei compagni e grandi doti di precisione come tiratore dalla distanza con un’ottima mano da tre.

Tyrus Mcgee in azione lo scorso anno con la maglia di Pistoia, contrastato da Jack Devecchi. Fonte www.dinamobasket.com .

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La lotta contro l’HHT ora può contare su un alleato d’eccezione. Nell’ambito del progetto denominato #stars4HHT, Dinamo Banco di Sardegna e Fondazione Dinamo hanno scelto di contribuire fattivamente alla battaglia contro la Telengiectasia Emorragica Ereditaria, conosciuta anche come sindrome di Oslu Render Weber. Una patologia rara che, a dispetto dei soli 60 casi ufficialmente riconosciuti, colpisce almeno 400 persone in tutta l’Isola.

Il sodalizio biancoblù, con il presidente Stefano Sardara in prima linea, ha fin da subito mostrato grande sensibilità per l’argomento, mettendosi a disposizione dell’associazione benefica HHT Onlus come prezioso “megafono” per la sensibilizzazione sui temi di una patologia ancora poco conosciuta.

Dopo aver trasmesso sul canale tematico Dinamo TV un video informativo che ha visto come testimonial d’eccezione i giocatori Jack Devecchi, Marco Spissu e Stefano Gentile, in occasione della gara di sabato 6 gennaio contro l’Alma Trieste la Dinamo Banco di Sardegna ha ospitato la “squadra” di HHT Onlus Sardegna, che ha potuto così allestire dei desk informativi tra i corridoi del PalaSerradimigni.

Sono stati oltre 4.500 i volantini distribuiti ai tifosi biancoblù accorsi ad assistere alla 14ª giornata di LBA: senz’altro un importante passo avanti verso una delle principali “mission” di HHT Onlus, ovvero far conoscere la sintomatologia di una malattia che purtroppo, al momento, non ha ancora una cura.

«Lo sport ha un inestimabile valore sociale – afferma Giorgia Grussu, coordinatrice per la Sardegna di HHT Onlus – e la Dinamo Banco di Sardegna lo ha compreso da tempo. A nome dell’associazione desidero ringraziare di cuore il presidente Stefano Sardara e tutta la società per la sensibilità mostrata nei nostri confronti e per aver voluto dar voce al nostro messaggio. Unendo le forze si può fare tanto nella battaglia contro l’HHT.»

L’HHT – HHT è l’acronimo internazionale di Teleangiectasia Emorragica Ereditaria, una malattia genetica rara che causa malformazioni vascolari. E’ conosciuta anche come Sindrome di Rendu-Osler-Weber. Il sintomo principale è l’epistassi, ovvero il sanguinamento dal naso.

L’HHT si presenta in 1 persona su 5.000 senza distinzione di sesso o gruppo etnico. La probabilità di contrarre la malattia è all’incirca del 50%. Su 200 membri di una famiglia in cui è presente l’HHT, dunque, 100 presenteranno la malattia.

Nel 2004 un gruppo di pazienti provenienti da diverse regioni d’Italia ha dato vita alla HHT Onlus, che si fa portavoce delle esigenze di tutte le persone coinvolte direttamente o indirettamente dalle conseguenze dell’HHT: i Pazienti, i loro Familiari ed i Medici impegnati nel trattamento e la diagnosi della patologia. HHT Onlus si adopera per abbattere i tempi di diagnosi, fornire dei servizi di assistenza in ogni Regione, vincere la solitudine di chi è affetto dalla sindrome di Rendu-Osler-Weber e per trovare una cura.

In Sardegna – L’HHT Onlus Sardegna vanta il maggior numero di tesserati in Italia ed è attivissima in tutto il territorio isolano. Nella prossima primavera proprio l’Isola sarà al centro di un importantissimo appuntamento: il 26 e il 27 aprile a Portoscuso, infatti, si terrà il CAMP, ovvero la conferenza annuale medici pazienti, che sarà utile per fare il punto su ciò che è stato fatto e ciò che ancora si può fare per combattere l’HHT.

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Dodici mesi in compagnia dei giocatori della Dinamo Banco di Sardegna Sassari e delle bellezze del patrimonio archeologico della Sardegna: è il calendario Dinamo Island 2019, presentato stamattina all’assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessora Barbara Argiolas, il presidente del club biancoblu Stefano Sardara ed il fotografo Nanni Angeli, autore degli scatti.
«Il calendario – dice Barbara Argiolas – rientra nel progetto di collaborazione tra la Regione e le società sportive sarde di alto livello che, in virtù della loro visibilità nazionale e internazionale, dal 2015 sono veicolo di promozione della Sardegna. La Dinamo Sassari, eccellenza della pallacanestro nazionale, si conferma ancora una volta nel ruolo di testimonial turistico dell’isola, delle sue bellezze, del suo patrimonio storico e culturale. In questi anni, il club sassarese è stato protagonista di tante iniziative promozionali della Sardegna: penso alla partecipazione all’Expo di Milano, ai concorsi che mettono in palio soggiorni nell’isola, alla presenza di prodotti agroalimentari e materiale informativo nelle trasferte. Il turismo culturale è un segmento sul quale stiamo puntando sempre di più nell’ottica della costruzione di nuove stagionalità e di diversificazione dell’offerta turistica: col calendario abbiamo una nuova occasione per far conoscere un patrimonio storico archeologico unico al vasto pubblico delle competizioni sportive.»

«Siamo lieti – dice Stefano Sardara, presidente della Dinamo Banco di Sardegna Sassari – di presentare il calendario Dinamo Island, giunto alla terza edizione, che ha come protagonisti i nostri ragazzi e il coach nelle vesti di ambasciatori della Sardegna. In questi tre anni abbiamo voluto raccontare attraverso le immagini una Sardegna inedita, lontana dalle affollate spiagge, provando a rappresentare alcune delle innumerevoli sfaccettature della nostra isola. Il primo anno abbiamo rappresentato alcune feste tradizionali ed eccellenze che sono patrimonio dell’umanità, lo scorso anno abbiamo voluto dare un volto alla Sardegna che lavora, riproponendo antichi mestieri ancora vivi tramandati di generazione in generazione. Quest’anno invece ci siamo focalizzati sull’incredibile patrimonio archeologico isolano, scegliendo tredici siti archeologici sparsi da Arzachena a Fluminimaggiore, da Paulilatino a Dorgali. Crediamo fortemente nella nostra mission di ambasciatori dell’isola, attività che da anni portiamo avanti in Italia ed Europa: poter rappresentare la Sardegna attraverso l’appeal dei nostri giocatori è per noi motivo di orgoglio.»

Il calendario Dinamo Island 2019 è stato ideato e prodotto interamente dallo staff Marketing e Comunicazione della società biancoblu, con la direzione artistica e la realizzazione del fotografo Nanni Angeli. Ha richiesto due mesi di lavoro e 3000 km percorsi in giro per la Sardegna per raggiungere nuraghi, necropoli, menhir, tombe dei giganti, pozzi sacri che hanno fatto da scenario delle fotografie ai 12 giocatori della prima squadra e al coach Vincenzo Esposito: 13 siti in tutto il territorio regionale, grazie alla collaborazione del MiBac, del Polo museale della Sardegna, delle Soprintendenze di Cagliari e Sassari e delle cooperative che gestiscono e curano i luoghi di visita. Ogni fotografia è corredata da una didascalia esplicativa sulla location, curata dall’archeologa Clara Corona.

CALENDARIO DINAMO ISLAND 2019 

1. Altare preistorico di Monte d’Accoddi a Sassari – Achille Polonara

2. Nuraghe Santa Barbara a Macomer – Terran Petteway

3. Necropoli di Sant’Andrea Priu a Bonorva – Marco Spissu

4. Menhir di Pranu Muttedu a Goni – Ousmane Diop

5. Nuraghe Arrubiu a Orroli – Jack Devecchi

6. Necropoli neolitica di Li Muri ad Arzachena – Scott Bamforth

7. Necropoli Anghelu Ruju ad Alghero – Daniele Magro

8. Complesso nuragico di Su Romanzesu a Bitti  – Jaime Smith

9. Pozzo sacro di Santa Cristina a Paulilatino – Jack Cooley

10. Fonte sacra di Su Tempiesu a Orune – Dyshawn Pierre

11. Tomba dei Giganti di S’ena e Thomes a Dorgali – Rashawn Thomas

12. Sito rupestre Santo Stefano a Oschiri – Stefano Gentile

13. Tempio di Antas a Fluminimaggiore – Vincenzo Esposito

 

 

La campagna di conquista per la Coppa America di vela partirà da Cagliari. Si svolgerà, infatti, nelle acque del Golfo degli Angeli la tappa inaugurale delle America’s Cup World Series, che metteranno in palio la Prada Cup e selezioneranno, nel corso di diverse tappe tra il 2019 e il 2020, la barca che sfiderà il defender New Zealand nel 2021.

L’annuncio è stato dato stasera allo Yacht Club di Monaco, durante l’evento di presentazione della competizione organizzata dal team Luna Rossa Challenge, alla presenza dell’assessore del Turismo Barbara Argiolas, di Mauro Cadoni, direttore generale dell’assessorato, di Tommaso Giulini e Mario Passetti, presidente e direttore generale del Cagliari Calcio, e Stefano Sardara, presidente della Dinamo Sassari, in rappresentanza del mondo dello sport isolano. “La Sardegna ancora una volta dimostra di avere tutte le carte in regola per organizzare e ospitare eventi di levatura internazionale. Accogliere nella nostra regione la prima fase di una competizione sportiva così antica e prestigiosa, in grado di garantire ampia visibilità nternazionale, è certamente motivo di soddisfazione – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Come sempre quando ci troviamo davanti a simili opportunità, anche in questo caso abbiamo fatto la nostra parte per coglierla al meglio, investendo energie e risorse e portando avanti una proficua collaborazione con tutti gli attori coinvolti. Grazie al lavoro di tutti, oggi abbiamo raggiunto il risultato che abbiamo fortemente voluto e sostenuto: dalla Sardegna riparte la campagna per la conquista della Coppa America di vela e saranno proprio le nostre coste a fare da scenario a una delle sfide preliminari. La nostra Isola è terra ideale per moltissimi sport, ma discipline come la vela e le attività a essa connesse, sportive, professionali, turistiche, sono ancora più benvenute – ha concluso il presidente Pigliaru -, perché rientrano nel progetto di sviluppo sostenibile che la Regione ha perseguito in questi anni.”L’arrivo dell’ACWS – ha detto Barbara Argiolas, assessore del Turismo, Artigianato e Commercio intervistata sul palco dalla presentatrice dell’evento Charlie Webster – è il culmine di un lavoro che, negli anni ha visto la Regione impegnata a ospitare e supportare eventi sportivi sempre più importanti. Penso ai tanti eventi mondiali di vela, alle varie tappe dei campionati di rally, alla centesima edizione del Giro d’Italia di Ciclismo. Abbiamo le condizioni ideali per ospitare un appuntamento della più importante manifestazione di vela del mondo: mare con vento costante, infrastrutture sempre migliori, professionalità di altissimo livello, grandi capacità organizzative e l’entusiasmo dei sardi per una manifestazione di questo livello. Per chi non la conosce, la Sardegna sarà una grande – e spero bellissima – sorpresa”.“Come amministrazione regionale – ha aggiunto l’assessore – in questi anni abbiamo investito molto su manifestazioni di carattere nazionale e internazionale che siano in armonia con la natura più autentica della nostra isola, all’insegna del contatto con la natura e col paesaggio, del rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Vogliamo che, grazie a ACWS e alla collaborazione con Luna Rossa Challenge, la Sardegna e le sue bellezze diventino ancora più note a livello mondiale: l’auspicio è che chi vedrà le regate alla televisione poi abbia il desiderio di visitare e conoscere la nostra isola, meta privilegiata per il turismo lento ed esperienziale”.Soddisfazione è stata espressa anche del sindaco di Cagliari Massimo Zedda. “Ancora una volta – ha detto – Cagliari sarà protagonista con la grande vela e con un evento di livello mondiale che siamo orgogliosi di ospitare in città e nel Golfo degli angeli. La Prada Cup sarà una nuova e importante vetrina per il nostro mare e per tutto il territorio, il pubblico isolano saprà sostenere con entusiasmo il team di Luna Rossa, che ha scelto la nostra città come base per preparare le tappe di avvicinamento alla Coppa America del 2021. Ma il buon vento non basta, per questo siamo al lavoro per la riqualificazione della zona di Marina Piccola e del porto storico a sostegno della vela e della nautica di Cagliari, che hanno una grande tradizione. Sarà fondamentale per un nuovo e importante slancio alle attività e agli sport di mare, allo sviluppo e alla creazione di posti di lavoro”.

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Tirrenia e la Dinamo hanno rinnovato per un altro anno l’accordo grazie al quale la Compagnia del Gruppo Onorato Armatori sarà gold sponsor dei giganti biancoblu nel corso del campionato della massima serie italiana.

Un accordo fortemente voluto da entrambe, e che permette alle due società di proseguire nella strada intrapresa ormai cinque anni fa. Tirrenia è orgogliosa di correre al fianco della Dinamo, una delle più importanti realtà sportive presenti in Sardegna, esempio di forza, lealtà, correttezza, da sempre vicina ai valori più importanti che lo sport insegna, e che contribuisce a diffondere l’immagine della Sardegna a livello internazionale.

Il Gruppo Onorato conferma in questo modo la sua vicinanza alla città di Sassari e alla Sardegna, e a una grande squadra che da anni ormai dimostra come grazie al lavoro, alla professionalità e all’impegno si possono ottenere risultati importanti.

«Sostenere la Dinamo da cinque anni è per noi un onore e un privilegio – spiega Pietro Manunta, presidente di Tirrenia -. Questa società rappresenta tutti quei valori, umani e sportivi, ai quali il Gruppo Onorato tiene in modo particolare. Per noi è importante proseguire questo cammino che vede due eccellenze sarde, con testa e cuore in Sardegna, proseguire in quel processo di crescita che da anni ci accomuna e ci rende così vicini.»

«Siamo orgogliosi e onorati del rinnovo della partnership con Tirrenia – afferma il presidente della Dinamo, Stefano Sardara – Il fatto che questo sia il quinto anno assume una valenza che va ben oltre una semplice sponsorizzazione ma significa dare continuità e quindi concretezza a un progetto che cresce anno dopo anno, con la volontà di farlo insieme e nella consapevolezza del valore che riveste per la squadra, per le due società e per l’intero territorio.»

Dopo la vittoriosa trasferta di Lisbona, nel retour match del turno preliminare della Fiba Europe Cup (111 a 92), che l’ha qualificata alla fase ai gironi con gli ungheresi del Falco, del Szolnoki e gli inglesi del Leicester, la Dinamo prepara ora la prima partita interna stagionale in campionato, in programma domenica alle 12.00 al PalaSerradimigni contro la Pallacanestro Varese, fortemente motivata, per riscattare la sconfitta subita all’esordio sul campo della Grissin Bon, a Reggio Emilia.

GRISSIN BON REGGIO EMILIA vs BANCO DI SARDEGNA SASSARI, Campionato Lega Basket Serie A 2018/2019, PalaBigi 7 ottobre 2018 – FOTO: Bertani/Ciamillo

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La Dinamo Banco di Sardegna s’è aggiudicata il 2° Trofeo “Città di Carbonia” superando il Fenerbahce per 95 a 86 (primo tempo 52 a 45). E’ stata una grande festa per il pubblico sulcitano che ha affollato le tribune del Palazzetto dello Sport di via delle Cernitrici, ma è stata soprattutto una partita molto combattuta tra la squadra di Vincenzo Esposito, reduce dal successo nell’8° “International Tournament City of Cagliari”, e i vicecampioni d’Europa guidati dal plurititolato coach Željko Obradović.

I biancoblu hanno iniziato alla grande, disputando un primo quarto praticamente perfetto, senza non sbagliare neanche una conclusione (14 su 14) e chiudendo avanti di 8 lunghezze: 32 a 24. In evidenza Scott Bamforth, Jack Ryan Cooley e Terran Petteway, ma non sono stati da meno Marco Spissu, Achille Polonara e Stefano Gentile.

Nel secondo quarto la Dinamo ha saputo tenere testa alla reazione turca, andando al riposo dell’intervallo lungo sul 52 a 45.

In avvio del terzo quarto, il Fenerbahce ha piazzato un parziale di 8 a 0, firmando il sorpasso per un punto, 53 a 52, ma la reazione biancoblu è stata immediata, con una tripla di Marco Spissu e un canestro di Terran Petteway. In questa fase ha fatto la differenza un ottimo Jack Ryan Cooley che ha portato la Dinamo nuovamente a + 10, poi 73 a 67 al 30′.

Nell’ultimo quarto non sono mancate le emozioni. Il Fenerbahce è cresciuto ed ha riagganciato la Dinamo a metà quarto, sull’80 pari, a 5’30’’ dalla fine. Ma la Dinamo di Vincenzo Esposito ha confermato il grande carattere mostrato al torneo di Cagliari, tornando subito avanti di 4 punti con Rashawn Thomas e Scott Bamforth, con quest’ultimo che con due triple ha ampliato il vantaggio, rendendolo praticamente incolmabile. Terran Petteway ha realizzato il canestro del +11 a 90’’ dalla fine ed il Fenerbahce s’è arreso sul 95 a 86.

La Dinamo ha chiuso con tre uomini in doppia cifra: Scott Bamfort (22), Jack Ryan Cooley (20) e Terran Petteway (17); il Fenerbahce ha avuto quattro uomini in doppia cifra: Ennis (13), Biberovis (10), Muhammed (21) e Lauvergne (19).

Al termine, Bruno Perra, presidente della Fip Sardegna, ha omaggiato Maurizio Gherardini, general manager del Fenerbahce e Stefano Sardara, presidente della Dinamo. Il vice sindaco di Carbonia Gian Luca Lai ha consegnato il premio del secondo classificato al capitano del Fenerbahce Sinan Guler. La Dinamo ha ricevuto il premio per la vittoria nel Trofeo Città di Carbonia dall’assessore comunale dello sport del comune di Carbonia, Valerio Piria, che ha premiato anche il coach della Dinamo, Vincenzo Esposito ed il coach del Fenerbahce Željko Obradović. Anna Cani, titolare dell’Universal Design, responsabile della campagna pubblicitaria dell’evento, ed il vicesindaco di Carbonia Gian Luca Lai, hanno premiato Bruno Perra, presidente della Fip Sardegna; Anna Cani ha premiato Mauro Barlini, impegnato nell’organizzazione dell’evento, alla quale ha concorso anche il gruppo sportivo Carbonia Calcio a 5.

I premi, ceramiche raffiguranti la torre della miniera di Serbariu, un canestro e due giocatori di basket, sono stati realizzati dall’artista Gianni Pulli.

Jack Ryan Cooley è stato premiato come Mvp della sfida dall’assessore dello Sprt del comune di Carbonia, Valerio Piria.

Dinamo Banco di Sardegna 95 – Fenerbahce Erkek 86

Parziali: 32-24; 20-21; 21-22; 22-19.

Progressivi: 32-24; 52-45; 73-67; 95-86.

Dinamo Banco di Sardegna Sassari: Spissu 7, Marzaioli, Bamforth 22, Petteway 17, Devecchi, Magro 4, Gentile 9, Thomas 9, Polonara 5, Diop 2, Cooley 20. All. Vincenzo Esposito.

Fenerbahce Erkek: Tirpaci, Hersek 2, Sankali, Ennis 13, Biberovic 10, Arna 5, Minchev, Guduric 7, Guler 6, Muhammed 21, Lauvergne 19, Omic 3. All. Željko Obradović.

Alleghiamo un primo album fotografico dell’evento con un filmato del finale di gara. Domani pubblicheremo un album di fotografie completo e le interviste all’artista Gianni Pulli e all’assessore dello Sprt del comune di Carbonia, Valerio Piria.

                                    

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La presentazione della Dinamo Banco di Sardegna 2018/2019. Fonte www.dinamobasket.com .

Questa sera, nel parco delle Tenute Sella&Mosca, la Dinamo Banco di Sardegna 2018-2019 è stata presentata a sponsor e autorità. Ad accompagnare nella prima uscita ufficiale i ragazzi di coach Vincenzo Esposito, Francesca Rossi, attrice e modella sassarese anche nella passata stagione madrina dell’evento, e Mino Taveri, storico volto del giornalismo sportivo. A fare gli onori di casa Antonio Posadinu, responsabile Relazioni esterne Sella& Mosca, ormai tradizionale location degli eventi biancoblu.

Ad aprire il saluto alle autorità Gianfranco Ganau, Presidente del Consiglio Regionale. In rappresentanza del Comune di Sassari interviene Alba Canu, assessore allo sport. Presente anche il presidente LBA Egidio Bianchi cha ha fatto il suo personale in bocca al lupo al club per l’imminente stagione. Quindi il saluto di Bruno Perra, presidente Fip Sardegna.

Sul palco sulle rive del laghetto delle Tenute Sella&Mosca, gli sponsor che hanno sposato il progetto Dinamo abbracciando una vera e propria filosofia. A partire dal main sponsor Banco di Sardegna, legato alla Dinamo da un matrimonio che dura da oltre 25 anni. E i gold sponsor: Reale Mutua, AirItaly, Tirrenia, Tiscali, Ep Produzione; lo sponsor tecnico Eye Sport ed il partner Numera. Presenti in platea anche tutte le piccole e medie realtà che accompagnano la Dinamo in questo cammino, nel segno dell’eccellenza e dell’ambizione.

È il momento di presentare la squadra che sarà protagonista in questa intensa stagione tra campionato LBA e Fiba Europe Cup. Sul palco viene chiamato l’amministratore delegato Renato Nicolai: «Ho sempre ammirato tanto questa società dall’esterno e oggi sono sinceramente orgoglioso di farne parte. Vesto un ruolo in parte nuovo: quando mi ha chiamato il presidente Stefano Sardara mi ha chiesto di fare l’allenatore della squadra – non quella che va sul parquet – composta da tutti coloro che lavorano dietro le quinte. Sono orgoglioso di essere l’allenatore di questa squadra e sono pronto a rimboccarmi le maniche perché la società cresca sempre di più. Sassari è visto come un esempio nel panorama cestistico non solo per i risultati sportivi del recente passato ma soprattutto per l’organizzazione societaria: questo è quello in cui voglio dare il mio massimo contributo e mettere in campo la mia esperienza»

New entry anche il team manager Luca Rossini, arrivato a Sassari dopo l’esperienza come alla Cagliari Dinamo Academy. Spazio dunque allo staff tecnico: primo a salire sul palco accolto da un grande applauso è coach Vincenzo Esposito al debutto sulla panchina sassarese in questa stagione di tante sfide. Insieme a lui gli assistant coach Edoardo Casalone e Giorgio Gerosa, il preparatore fisico Matteo Boccolini. Spazio dunque ai giocatori con l’ingresso del capitano Jack Devecchi, Ousmane Diop, Terran Petteway e Daniele Magro. Spazio, dunque, al giovane talento Marco Antonio Re prodotto del settore giovanile biancoblu e aggregato per la prima volta in prima squadra. È quindi il turno di Achille Polonara, Scott Bamforth, Marco Spissu, Jaime Smith, Jack Cooley, Rashawn Thomas e Stefano Gentile. Unico assente giustificato l’ala statunitense Dyshawn Pierre, impegnato con la nazionale canadese.

In chiusura il saluto del presidente Stefano Sardara: «Ringrazio come sempre di cuore gli sponsor, le istituzioni, i tifosi e tutti coloro che lavorano senza sosta dietro le quinte. Gli sponsor sono davvero qualcosa di più, queste realtà condividono il percorso con noi dando il massimo, in un cammino continuo di incontro e scambio molto proficuo, che permette a tutti di uscire dalla comfort zone e migliorarsi. Oggi Dinamo è il frutto del connubio tra una società sportiva e un’azienda, ed è un sistema che funziona grazie a un progetto di valori e pratiche comuni».

Sul nuovo gruppo: «Sono rimasto colpito dall’approccio di Enzo con i suoi giocatori – ha spiegato il numero uno biancoblu – è un papà in tutte le sue accezioni positive e negative, e non è vero che il Diablo non c’è più: ho visto la sua tempra durante le partite. Credo che questo sarà l’imprinting di questo gruppo e ne sono felice».