28 March, 2024
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E’ stata festa grande, ieri a Carloforte, in occasione dell’ultima giornata del girone A del campionato di Prima Categoria. Il calendario proponeva alla Verde Isola, già promossa in Promozione la domenica precedente dopo il pareggio nel derby di Sant’Antioco con l’Antiochense, un altro derby, con l’Atletico Villaperuccio dell’ex Michele Mileddu, da parte sua tranquillo perché già salvo.

La partita, sul piano tecnico, ha detto poco, com’era facilmente prevedibile, sono maturati 6 goal per la vittoria della Verde Isola per 4 a 2, con il temporaneo 4 a 0 della squadra di casa e poi due goal della squadra ospite, con la ciliegina finale del calcio di rigore trasformato proprio da Michele Mileddu, 46 anni, sceso in campo nell’ultimo scorcio di partita. Al fischio finale sono iniziati i festeggiamenti.

Allegati un ampio album fotografico e le interviste al presidente Giuseppe Buzzo, all’allenatore Pasquale Lazzaro ed al sindaco Salvatore Puggioni.

   

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12 nuovi casi di positività al Covid-19 sono stati accertati nell’ultima settimana a Carloforte. A fronte di 6 persone già positive che si sono definitivamente negativizzate, salgono a 20 gli attualmente positivi nell’Isola di San Pietro. Lo ha comunicato poco fa, con il consueto appuntamento social con i cittadini, il sindaco, Tore Puggioni. Il primo cittadino ha sottolineato che, dal momento che tutte le attività sono chiuse, l’aumento dei numeri conferma che il virus circola tra le persone, in particolare in ambito familiare, ragione per la quale è necessario continuare a rispettare rigorosamente le misure preventive più elementari. Tore Puggioni ha evidenziato un chiaro allentamento delle attenzioni ed ha sottolineato l’importanza dell’avvio del servizio con i tamponi antigenici rapidi che hanno consentito di individuare diversi casi di positività al virus, poi confermata dai tamponi molecolari.

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«La Giunta Comunale di Carloforte non è in quarantena.»

Lo ha scritto questa sera il sindaco Tore Puggioni, in un post di aggiornamento Covid pubblicato su Facebook.

«Questa sera, non farò la diretta streaming in quanto non ho aggiornamenti da comunicarvi, ma approfitto per chiarire e rispondere ad alcune domande che mi sono state poste e alle solite dicerie della piazza, che altro non fanno che alimentare la confusione e generare paura.
I numeri dichiarati ieri sono confermati. Aspettiamo gli aggiornamenti dell’ATS, che sta continuando a comunicarli come sempre immediatamente.
La Giunta Comunale non è in quarantena. Precauzionalmente ieri siamo rimasti a casa e oggi abbiamo ripetuto un tampone antigenico che ha confermato l’esito negativo del tampone molecolare di martedì scorso.
Pertanto, a parte l’Assessore risultato positivo, che prosegue la sua quarantena, il Sindaco e altri tre assessori hanno avuto esito negativo su entrambi i tamponi eseguiti. Un assessore completerà gli accertamenti la prossima settimana. Manterremo un atteggiamento responsabile, lavorando anche in smart working, ma siamo in piena operatività.
I dipendenti comunali non sono in quarantena. A parte i tre dipendenti risultati positivi, sono in quarantena i loro conviventi e i contatti stretti dichiarati dai positivi e confermati dall’ATS. Solo precauzionalmente, abbiamo preferito mantenere gli uffici comunali chiusi e continuato l’attività amministrativa in lavoro agile. La quarantena viene stabilita dall’ATS, sia per i positivi e i loro conviventi, sia per i contatti stretti dichiarati, anche se negativi.
I tre dipendenti risultati positivi, lavorano tutti nella stessa area e hanno avuto contatti stretti solo fra di loro e con alcuni colleghi con i quali condividevano lo stesso ufficio. Tutti gli altri contatti sono stati sporadici e nel rispetto delle normative e non possono essere considerati contatti stretti.
Sarà l’ATS sulla base delle indicazioni che verranno fornite dai positivi, a comunicare quali altre persone dovranno stare in regime di quarantena, in attesa di eventuali tamponi.
Ribadisco ancora che il tampone antigenico in caso di negatività è considerato un dato certo, mentre in caso di positività deve essere confermato dal tampone molecolare. Il motivo dipende dal fatto che il tampone antigenico stabilisce la eventuale positività alla famiglia dei Coronavirus e non specificatamente al Covid 19, che può essere confermata solo dal tampone molecolare.
Pertanto, chi di propria iniziativa, farà il tampone antigenico e dovesse risultare positivo, dovrà aspettare la conferma del tampone eseguito dall’ATS. Sarà lo stesso laboratorio, nel quale viene eseguito l’esame, che provvederà a segnalare la positività all’ATS. È evidente che in quel caso presunto positivo, i suoi conviventi e i contatti stretti dovranno sottoporsi ad una quarantana fiduciaria, in attesa di essere contattati dall’ATS per essere sottoposti al tampone.
Un’ultima informazione riguarda il ritiro dei rifiuti. I positivi e i loro conviventi, non devono fare la raccolta differenziata, ma conferire tutti i rifiuti in un’unica busta sigillata e posta all’interno di una seconda busta.
Sarà l’ufficio responsabile della raccolta rifiuti che contatterà queste persone, per concordare i giorni e le modalità del ritiro.
Continuiamo a seguire le indicazioni ufficiali ed evitiamo di seguire le dicerie, che altro non fanno che giocare sulle nostre paure.
Non è questo il momento di lasciarci trasportare nella caccia all’untore e ricordiamoci che nessuno di noi è immune. Perciò, continuiamo a seguire le regole e ad essere responsabili.
Ai prossimi aggiornamenti.»

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L’ordinanza firmata dal sindaco di Carloforte, Tore Puggioni, prevede con decorrenza 11 maggio 2020 la riapertura degli esercizi commerciali di vendita al dettaglio (a titolo di esempio, negozi di abbigliamento, calzature, profumerie, gioiellerie, bigiotteria, souvenir, articoli da regalo, vendita mobili) e comunque inseriti nel Codice Ateco 47.1 nel rispetto del distanziamento personale, del divieto di assembramento e delle seguenti disposizioni:

– L’accesso al negozio dovrà essere consentito ad un numero di clienti non superiore al numero di addetti alla vendita e comunque in modo tale da garantire costantemente la distanza di almeno 2 metri tra persone;

– Gli operatori ed i clienti all’interno delle strutture hanno l’obbligo di indossare adeguati dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine chirurgiche) e, preferibilmente, di guanti;

– Gli ambienti andranno opportunamente arieggiati tra un turno e l’altro di accesso al negozio ed infine sanificati prima della successiva riapertura;

– I titolari degli esercizi sono responsabili della sanificazione dei prodotti che siano stati misurati o comunque siano venuti a contatto con altri clienti, preventivamente alla loro rimessa in vendita;

– I titolari dell’esercizio devono, altresì, mettere a disposizione dei clienti, prima e dopo l’accesso, idonee soluzioni idroalcoliche per l’igienizzazione delle mani.

Il sindaco con cadenza giornaliera, verificherà sul Sito Istituzionale della Regione Autonoma della Sardegna il parametro dell’indice di trasmissibilità Rt (R con t) rilevato per ciascun Comune della Sardegna e qualora dovesse risultare al di sopra del valore di 0,5, l’ordinanza sarà immediatamente revocata, informandone la Regione ed il Dipartimento di Prevenzione dell’ATS territorialmente competente.

 

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Le problematiche sul collegamento marittimo per l’Isola do San Pietro determinate dall’emergenza Covid-19 sono al centro di una lettera inviata dal sindaco di Carloforte, Tore Puggioni, al presidente della Giunta regionale, Christian Solinas, e all’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde.

«Com’era prevedibile scrive Christian Solinas -, il protrarsi di questo fenomeno pandemico ha prodotto una condizione di forte sofferenza nel tessuto socio-economico locale che, per nostra vocazione e tradizione, è fortemente legato all’ambito turistico. Ciò ha esposto tutte le nostre realtà artigianali ed imprenditoriali ad un’inaspettata condizione di crisi mai verificatasi in passato. Nessuno avrebbe potuto immaginare ciò che è accaduto. Vi dico, molto francamente, che nonostante l’attuale andamento epidemiologico potrebbe indurci ad un cauto ottimismo, temo che la prossima stagione turistica, senza interventi straordinari, sarà fortemente compromessa.»

«Seppur in questa fase la nostra priorità sia garantire l’incolumità, la protezione e l’assistenza alla nostra comunità, la responsabilità di amministratore m’impone l’obbligo di lavorare incessantemente per programmare il domani, al fine di consentire la ripartenza ed il rilancio dello sviluppo turistico di Carloforte, così da assicurare un futuro prospero, o almeno dignitoso, ai miei concittadini. Naturalmente nel contempo, garantendo ai nostri visitatori, tutte le misure di sicurezza necessarie e le opportune di accessibilità e fruibilità dei servizi presenti nell’isola di San Pietroaggiunge il sindaco di Carloforte -. Compatibilmente con tutte le disposizioni che saranno progressivamente emanate a livello governativo e regionale, e nella consapevolezza che non potremo certamente sperare su presenze significative di provenienza extra-regionale o internazionale, abbiamo l’assoluta necessità di operare affinché l’Isola di San Pietro non sia tagliata fuori dai flussi regionali che, come sembrano indicare gli esperti, potrebbero costituire la fetta preponderante dell’economia turistica del 2020. Si aggiunga inoltre che le restrizioni derivanti dalle doverose direttive regionali nell’ambito del trasporto pubblico locale hanno creato alcune difficoltà in ordine alle emergenze sanitarie, soprattutto in relazione ad eventi notturni. Ciò, a causa della mancanza in loco di un presidio ospedaliero e del servizio di elisoccorso che, in attesa di un punto di atterraggio adeguato, per il momento è attivo solo in ambito diurno.»

Fatte queste premesse, Tore Puggioni ha chiesto al presidente Solinas e all’assessore Todde:

  1. la possibilità di rendere fruibile in tempi rapidi, come già in precedenza concordato con l’assessorato dei Trasporti, i fondi messi a disposizione annualmente dalla Regione per incentivare ed agevolare i flussi di transito verso le Isole minori per la categoria dei “non residenti”. Da questo punto di vista, si deve considerare che permane l’annosa questione ripetutamente sollevata dalla mia Amministrazione riguardante l’illogica condizione che non consente al popolo sardo di muoversi liberamente verso le Isole minori, in quanto assoggettato allo status di non residente, il che comporta un notevole esborso finanziario per chiunque – ad eccezione dei residenti – desideri o debba recarsi a Carloforte o a La Maddalena. Per questa ragione, vorrei ricordarVi che ritengo davvero necessario battersi in sede di Unione europea al fine di porre fine a questa palese discriminazione infraregionale. So bene che si tratta di una battaglia di medio-lungo periodo, ma senza il Vostro costante e vigoroso impegno non avremo nessuna possibilità di vincerla. Nel breve periodo, Vi chiedo, anche al fine di consentirci di competere alla pari nell’attrazione dei flussi turistici regionali, di valutare la possibilità di aumentare sostanzialmente la capacità finanziaria prevista per l’anno un corso per ciò che riguarda il contributo regionale previsto, ad oggi pari a € 250.000.
  2. riportare, seppur gradualmente, ma in tempi stretti, perlomeno il collegamento notturno con una condizione di piena operatività e regolarità, allo scopo di garantire tutte le emergenze sanitarie che si possano creare nell’Isola, evitando ogni rischio dovuto alle condizioni di criticità succitate.

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«Ieri il Governo ha messo in campo risorse destinate ai Comuni al fine di offrire alcune prime risposte d’emergenze ai cittadini maggiormente in difficoltà. Ne siamo felici. Devo tuttavia fare due precisazioni. Una buona, l’altra cattiva.»

Lo scrive, in una nota diffusa questa sera, Tore Puggioni, sindaco di Carloforte.

«Inizio da quella buona – dice Tore Puggioni -: salvo modifiche dell’ultim’ora, stando alle bozze che stanno circolando, il comune di Carloforte è destinatario di circa 43.000 euro che gestiremo al fine di dare un primo ristoro all’emergenza alimentare che sta colpendo alcuni nostri concittadini costretti a non lavorare. Si tratta della quota a nostro favore dei 400 milioni annunciati ieri dal Presidente del Consiglio.
La precisazione cattiva è, invece, legata al Fondo di Solidarietà Comunale (FSC). Il cui principio è il seguente: i Comuni ritenuti più ricchi rimpinguano le finanze dei Comuni ritenuti più poveri. Il nostro Comune rientra tra i contributori netti dell’FSC. Cosa vuol dire? Vuol dire che quel che dà è molto, molto di più di quel che prende. Per il 2020 si prevede, tra dare e avere, una perdita per le nostre casse di circa 840.000 euro.»

«Quali conseguenze ha questa circostanza che condividiamo con altri 531 comuni italiani? Molto semplice: il nostro Comune non vedrà mezzo euro dei 4,3 miliardi annunciati ieri sera. In questa situazione ci sono altri 38 Comuni sardi (su 377). Carloforte è al 107° posto per importo prelevato a livello nazionale, al nono posto a livello regionale ed al primo posto in tutta la provincia del Sud Sardegna – aggiunge Tore Puggioni –. Potrei dilungarmi nel contestare i criteri, ma non voglio farlo in questa sede: ci penseranno i tribunali.»

«In questo momento voglio chiedere al nostro Governo di pensare anche a noi, di trattarci alla stregua di tutti gli altri e di ragionare su finanziamenti ad hoc per i Comuni che contribuiscono, senza avere nulla in cambio, al Fondo di Solidarietà. Trovate voi la forma (compensazioni, erogazioni una tantum, ecc.), ma fate in fretta – conclude Tore Puggioni -. Non vi chiediamo di smettere di aiutare i Comuni che stanno peggio, ma di lavorare per uno sforzo che preservi tutti.»

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Il sindaco di Carloforte, Tore Puggioni, ha convocato il Consiglio comunale per il 31 gennaio, alle 17.00, per discutere delle problematiche legate all’ipotesi di istituzione dell’Area Marina Protetta. Per l’attuazione del progetto, come è noto, il ministero dell’Ambiente ha stanziato 500.000 euro per la prima annualità, ma niente è ancora deciso e il progetto deve passare necessariamente al vaglio della popolazione. Per questo il sindaco ha convocato il Consiglio comunale ma il confronto proseguirà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.

Vediamo l’intervista realizzata con il sindaco di Carloforte, Tore Puggioni.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10221641369851479/

 

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«Qualche giorno fa il ministero dell’Ambiente ha stanziato 500.000 euro per finanziare la fase istruttoria finalizzata all’istituzione dell’Area Marina Protetta dell’Isola di San Pietro. L’Amministrazione comunale di Carloforte intende incentivare lo sviluppo economico delle attività legate alla nautica, alla pesca e, più in generale, al turismo del mare.»

Lo scrive, in una nota, Tore Puggioni, sindaco di Carloforte.

«Anche alla luce della maggior parte delle esperienze italiane, l’Area Marina Protetta potrebbe essere anche per noi una grande opportunità di sviluppo per il tessuto socioeconomico. Sviluppo attraverso l’ambiente – aggiunge Tore Puggioni -. Detto questo: nulla è stato deciso, tutto è ancora da scrivere insieme. Respingiamo al mittente le accuse di chi afferma che non ci sarebbe più nulla da discutere, perché tutto sarebbe già precostituito. Non è così. Siamo tutti chiamati responsabilmente a dire la nostra.»

«L’Amministrazione comunale non permetterà mai che l’eventuale istituzione di un’Area Marina Protetta avvenga dall’alto, senza il pieno coinvolgimento delle categorie e dei cittadini di Carloforte – sottolinea ancora Tore Puggioni -. Se Area Marina Protetta sarà, lo sarà tenendo conto delle esigenze degli abitanti di un’isola che ha delle tradizioni ed un’identità precisa.»

«Proprio per questo, inizieremo tra qualche giorno una serie di incontri con tutte le categorie interessate al tema e subito dopo arriveremo ad una o più assemblee aperte – conclude il sindaco di Carloforte -. Guardiamo al futuro con ottimismo e fiducia, avendo a cuore esclusivamente l’interesse collettivo.»

 

 

 

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Stanno nascendo due nuove aree marine protette in Sardegna, nell’Isola di San Pietro e a Capo Spartivento. Ad annunciarlo, ieri sera, con un post pubblicato nel suo profilo Facebook, è stato il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa.

«Anno nuovo, ministero nuovo. Ed è una notizia che riguarda tutti noi e il nostro futuro – ha scritto Sergio Costa -. Oggi inizia un nuovo anno e combacia con il primo giorno di un ministero completamente rinnovato. Innanzitutto, voglio porre l’accento su una bellissima notizia che riguarda i nostri mari. È nata infatti una direzione generale che si occuperà ESCLUSIVAMENTE della tutela del mare. Da questo giorno finalmente la tutela del nostro mare e delle coste diventa prioritaria non solo a parole ma con atti concreti. Non pensate che sia solo un fatto amministrativo: è un importante tassello di una visione ampia, che stiamo costruendo, nello spirito di servizio per il bene del Paese.»

«Proprio per questo – ha aggiunto il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare – oggi voglio annunciarvi che nell’ultimo provvedimento del 2019 in Consiglio dei Ministri (pochi giorni fa) abbiamo stanziato oltre due milioni di euro per ben 4 aree marine protette: Capri, di cui vi ho già parlato, Capo Spartivento e Isola San Pietro, in Sardegna, Costa di Maratea in Basilicata. È un passaggio importante perché voglio far crescere le aree marine protette in tutta Italia, e ciò costituirà una eccezionale occasione di sviluppo ecosostenibile. In questo si inserisce la legge Salvamare, che deve essere al più presto approvata al Senato dopo il primo si alla Camera. Il Paese non può più aspettare oltre!»

«Quello che voglio costruire, per il futuro di questo ministero e del Paese – ha concluso Sergio Costa – è una VISIONE che superi le logiche di partito ed elettorali, e che guardi al futuro. Quello dei nostri figli e dei nostri nipoti.»

«Il ministero dell’Ambiente già da decenni ha individuato l’ isola di San Pietro come area marina da proteggere – ha scritto, sempre su Facebook, il sindaco di Carloforte, Tore Puggioni -. Personalmente, assieme ai miei più stretti collaboratori ed al funzionario che si occupa dell’ambiente ho avuto diverse interlocuzioni con il Ministero competente, proprio perché voglio e vogliamo capire se questo progetto è fattibile, che problematiche esistono, se ci sono le condizioni tecniche per attuarlo, e sopratutto se può portare dei benefici alla nostra comunità.»

«Il Ministero è disponibile ad aprirci una strada, ma questo non vuol dire che si farà – ha aggiunto Tore Puggioni -. E’ chiaro che adesso siamo noi, cittadini di Carloforte, che dobbiamo decidere se procedere e come procedere. Dovremo farlo con grande serenità, raziocinio, competenza e cercando di evitare le inutili e sterili polemiche che non servono a nulla.»
«Da domani inizia una seconda fase, è chiaro che tutte le categorie devono essere interessate, la gente deve capire e discutere su questo argomento. Sono convinto che l’ambiente è una risorsa anche economica, dobbiamo capire ora i pro ed i contro di questo importante progetto. Le condizioni ci sono – ha concluso Tore Puggioni -, adesso si tratta di capire se la nostra isola potrà averne dei benefici.»

 

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La sala consiliare del comune di Sant’Antioco ha ospitato questa sera il terzo ed ultimo incontro organizzato dall’OPI, l’Ordine delle Professioni Infermieristiche del Sulcis Iglesiente, per dibattere i temi legati alla riforma del Servizio sanitario nella XVI legislatura del Consiglio regionale. All’invito dell’OPI hanno risposto gli amministratori del comune di Sant’Antioco, guidati dal sindaco Ignazio Locci, che ha messo a disposizione la sala consiliare, come in precedenza avevano fatto i comuni di Calasetta e Carbonia; il sindaco di Carbonia Paola Massidda, presidente della conferenza dei sindaci dei comuni del Sulcis Iglesiente; l’assessore della Sanità del comune di Carloforte Gianfranco Grosso; il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai; alcuni sindacalisti e cittadini sensibili alle tematiche della sanità.

Nel corso del dibattito, aperto dagli interventi del sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, del presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche del Sulcis Iglesiente Graziano Lebiu, del sindaco di Carbonia e presidente della Conferenza socio-sanitaria del Sulcis Iglesiente Paola Massidda, sono emerse tutte le problematiche del sistema sanitario pubblico nel territorio, acuitesi negli ultimi anni dopo la cancellazione delle ASL e l’istituzione dell’ATS Sardegna, emergenze determinate principalmente dalla carenza di personale che ha portato all’accorpamento di alcuni servizi, al depotenziamento di altri; e ancora del mancato superamento dell’emergenza delle liste d’attesa lunghissime, della crescente mobilità passiva, della vertenza dei lavoratori AIAS che ha raggiunto livelli drammatici per 1.200 lavoratori che rivendicano ben dieci mensilità arretrate.

Diversi gli interventi, tra i quali quello dell’assessore di Carloforte Gianfranco Grosso, che ha evidenziato l’emergenza del servizio dialisi che, a causa della mancanza di personale, ha rischiato la sospensione, scongiurata solo dal fermo intervento del sindaco Tore Puggioni; e di Mauro Puddu, lavoratore dell’AIAS, che ha esposto la situazione difficilissima che si trascina ormai da anni e che – ha sottolineato, rivolto al consigliere regionale Fabio Usai – risale ad un periodo precedente alla XV legislatura, nel corso della quale è stato approvato il piano di riordino della rete ospedaliera ed è stata istituita l’ATS Sardegna. Mauro Puddu ha aggiunto che i lavoratori sono arrivati al punto, in molti casi, di non poter garantire la loro presenza sul posto di lavoro, in quanto non hanno neppure i soldi per coprire i costi di trasporto ed ha lanciato un appello perché si arrivi finalmente a sbloccare la situazione di stallo che si trascina ormai da troppo tempo ed ha evidenziato la preoccupazione per gli sviluppi che potrebbe prendere l’istanza di fallimento che pende sul capo dell’Azienda.

Gianluca Lindiri, ex amministratore del comune di Tratalias, dializzato all’ospedale Sirai di Carbonia, ha evidenziato la scarsa presenza di amministratori dei Comuni del territorio, ad un incontro su un tema così importante qual è quello del Servizio sanitario pubblico.

Il consigliere regionale Fabio Usai ha replicato rimarcando quanto fatto dalla nuova maggioranza in pochi mesi dall’insediamento, con l’istituzione della commissione d’inchiesta che è arrivata ad accertare finalmente l’entità dei crediti vantati dall’AIAS nei confronti della Regione, circa un milione e mezzo di euro, una cifra nettamente inferiore ai crediti vantati ai lavoratori, complessivamente circa 10 milioni di euro, e quanto pagato dalla Regione all’AIAS negli ultimi cinque anni, oltre 100 milioni di euro. Fabio Usai ha assicurato il massimo impegno sia per cercare di chiudere, finalmente, in un modo o nell’altro, la vertenza AIAS, sia per dare risposte alle legittime richieste avanzate dai sindaci per assicurare ai cittadini del Sulcis Iglesiente, servizi sanitari adeguati.

Il dibattito è proseguito con gli interventi di Sergio Lai, delegato del comune di Calasetta in materia sanitaria; Efisio Aresti UIL Fpl e Giovanni Zedde Fp CGIL; Raffaele Pistis, direttore del reparto Dialisi di Iglesias; Peppino La Rosa, ex consigliere regionale; e, infine, Eleonora Spiga, vicesindaco del comune di Sant’Antioco.

L’appuntamento è ora fissato per il 16 novembre, quando in piazza Roma, a Carbonia, si terrà una manifestazione territoriale per rivendicare risposte adeguate alle emergenze denunciate a più riprese e rilanciate nell’incontro odierno.