19 March, 2024
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La nuova Dinamo Banco di Sardegna 2018/2019. Fonte: http://www.dinamobasket.com/

Ecco la nuova Dinamo Banco di Sardegna 2018/2019. Questa mattina, al GeoVillage Sport&Convention Resort di Olbia, sede per il settimo anno consecutivo del ritiro biancoblu, la squadra è stata presentata ai media. Nello spazio allestito a bordo piscina i giornalisti di televisione, carta stampata, agenzie e testate on line hanno conosciuto i giganti e lo staff tecnico che da mercoledì è al lavoro per preparare al meglio l’intensa stagione di sfide nazionali e continentali dell’agenda biancoblu.

Ad aprire la presentazione è coach Vincenzo Esposito, che il 1°settembre esordirà sulla panchina biancoblu nel primo impegno della preseason dei giganti con il Torneo AirItaly: «Siamo molto contenti e le impressioni iniziali sono molto positive – ha esordito El Diablo -. Abbiamo iniziato a lavorare da un paio di giorni e sono molto soddisfatto sia della disponibilità dei ragazzi sia della struttura in cui ci stiamo preparando, dove abbiamo trovato grande serietà, organizzazione e professionalità che ci permettono di lavorare al meglio». Non è scaramantico coach Esposito che ha chiuso con ironia: «Abbiamo uno staff tecnico e medico di prima fascia, adesso resta da fare la cosa più semplice: vincere lo scudetto».

Sono stati presentati alla stampa i due assistant che affiancheranno coach Esposito quest’anno: Edoardo Casalone, proveniente dall’esperienza a Tortona, e Giorgio Gerosa, negli ultimi due anni responsabile tecnico del settore giovanile del Banco. I giocatori si sono presentati uno ad uno, introdotti da una breve scheda con carriera, e peculiarità tecnico tattiche. I giganti hanno condiviso con la platea impressioni, obiettivi, entusiasmo e aspettative sulla nuova stagione. Grande entusiasmo per la prima uscita ufficiale in maglia Dinamo dei nuovi arrivati: Jaime Smith, Stefano Gentile, Terran Petteway, Daniele Magro, Rashawn Thomas, Ousmane Diop e Jack Cooley. A fare da padrone di casa il capitano Jack Devecchi, alla stagione numero 13 in maglia Dinamo, e perfettamente a loro agio Marco Spissu, sassarese doc rientrato in Sardegna lo scorso anno dopo essersi fatto le ossa in A2, Scott Bamforth e Achille Polonara, entrambi al secondo anno nelle file biancoblu. Debutto davanti alla stampa per il giovanissimo Marco Antonio Re, talento classe 2000 prodotto delle giovanili biancoblu, aggregato alla prima squadra.

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Enzo Esposito pronto a firmare un biennale con la Dinamo, a Cagliari resta Riccardo Paolini. Le panchine delle due squadre sono ormai prossime alla definizione e Sassari e Cagliari (che poi sono la stessa famiglia).

La Dinamo ripartirà dalla prossima settimana gli allenamenti con Vincenzo Esposito a valutare il materiale umano a disposizione tra i giocatori sotto contratto. Il tecnico casertano ratificherà nel weekend il contratto biennale con il club del presidente Stefano Sardara e inizierà a lavorare in palestra da lunedì, agendo di concerto al confermato general manager Federico Pasquini per la costruzione del roster futuro sulla base dei contratti in essere e delle possibili integrazioni.

Da capire se si punterà sul 5+5 o sul 6+6 con la possibilità di optare per una squadra più snella se si deciderà di rinunciare alla ricerca di una wild card per la Champions League. Nella prima ipotesi il nuovo coach dovrà stabilire quali contratti italiani tra Jack Devecchi, Achille Polonara, Marco Spissu, Jonathan Tavernari, Lorenzo Bucarelli e Roberto Rullo faranno al caso dei suoi programmi, cercando poi playmaker, ala piccola e centro stranieri a supporto dei già confermati  (l’unico considerato tra gli stranieri del roster 2017-18 sembra Josh Bostic, in chiusura il rapporto con Rok Stipcevic). Vacante anche il posto di primo assistente che potrebbe essere affidato a Giorgio Gerosa, attuale responsabile del settore giovanile della Dinamo. In uscita invece Zare Markovski, destinato in un primo momento a un incarico da direttore tecnico, che non risulta gradito ad Enzo Esposito con cui i rapporti sono freddi dai tempi in cui l’italo-macedone venne esonerato a Caserta a favore dell’ex tecnico di Pistoia.

Cagliari e Riccardo Paolini hanno definito la prosecuzione del rapporto per la stagione 2018-19. In attesa di formalizzare un accordo comunque già stabilito a grandi linee, la Dinamo Lab vuole ripartire da Michele Ebeling (MVP) e dal tentativo di trattenere DeShawn Stephens che però sembra deciso ad attendere proposte da una prima lega europea. Le scelte del club saranno effettuate anche in funzione delle decisioni della casa madre Dinamo sugli italiani, a partire da Jonathan Tavernari, ma non escludendo neppure Lorenzo Bucarelli e Roberto Rullo che, tramite la nuova regola del tesseramento tecnico potrebbero muoversi da e per Sassari.

Fonte Spicchi d’arancia

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La Dinamo ritorna alla vittoria in Champions League, 93 a 78 alla Juventus Utena (primo tempo 47 a 44). L’incontro è stato equilibrato per tutto il primo tempo, poi la Dinamo ha trovato gli spunti giusti per allungare nel terzo quarto, concluso con un margine di 11 punti (22 a 11) e nell’ultimo ha controllato tutti i tentativi di reazione degli ospiti, riuscendo ad imporsi con autorità.

A trascinare la squadra è stato un super Scott Bamforth, ritrovato ai massimi livelli, autore di ben 28 punti, ben coadiuvato da Darko Planinic (21 punti con 9 su 11 da 2 punti e 9 rimbalzi in 22’37”) e Dyshawn Pierre (17 punti, 11 rimbalzi e 4 assist). Menzione speciale per l’ottimo lavoro difensivo di tutto il gruppo che per 40’ ha difeso senza sosta, arginando i tentativi di rimonta degli avversari. Bene Shawn Jones, a referto con 9 punti, 7 rimbalzi in 17’, fondamentale il lavoro difensivo del capitano Jack Devecchi partito in quintetto, buona prestazione di William Hatcher (9 punti, 7 rimbalzi e 5 assist) e ottimo apporto dalla panchina di Marco Spissu.

Da domani la squadra lavorerà in vista del prossimo impegno di campionato, sabato sera contro l’Auxilium Torino.

«Abbiamo approcciato male, forse perché avevamo ancora delle tossine mentali e ci sono voluti un paio di contropiede per scioglierci – ha commentato alla fine Federico Pasquini -. Poi siamo stati bravi a lavorare bene a livello difensivo e anche nelle letture a zona mista. Sono contento che li abbiamo tenuti a 34 punti nel secondo tempo e questo è il tipo di atteggiamento e di energia che ci volevano. Sono anche molto contento – ha concluso il coach sassarese – che non siamo entrati nel panico negli ultimi 5 minuti, mantenendo lucidità e concentrazione fino alla fine.»

Dinamo Banco di Sardegna 93 – Juventus Utena 78

Parziali: 19-23; 28-21; 22-11;24-23.

Progressivi: 19-23; 47-44; 69-55; 93-73.

Banco di Sardegna: Spissu 5, Gallizzi, Bamforth 28, Planinic 21, Devecchi, Pierre 17, Jones 9, Hatcher 8, Polonara 2, Picarelli, Tavernari 3. All. Federico Pasquini.

Juventus Utena: Gaines 10, Bickauskis 5, Ireland 8, Siksnius 16, Guscikas 12, Komiienko 14, Buterlevicius 3, Dendy 4, Flowers 6, Kupsas. All. Zydrunas Urbonas.

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E’ una Dinamo Banco di Sardegna in forma e carica di entusiasmo, dopo le ultime vittorie conquistare in campionato e in Champions League. quella che alle 19.15 sfida la capolista Germani dell’ex Brian Sacchetti, a Brescia.

La squadra lombarda è la grande rivelazione di questo avvio di stagione, letteralmente dominato, con 9 vittorie in 9 partite. Oggi la squadra della presidentessa Graziella Bragaglio cerca la “decima” ma per centrare il prestigioso traguardo, dovrà fermare una Dinamo capace di qualsiasi risultato, contro qualsiasi avversario.

La sfida della 10° giornata siglerà un altro importante traguardo: per il capitano Jack Devecchi, bandiera del club biancoblu con le 12 stagioni consecutive in Sardegna, record nella massima serie, che giocherà la partita numero 500 in maglia Dinamo. Un record destinato a crescere ancora, considerato che ad inizio stagione il capitano ha rinnovato il contratto fino al 2024, praticamente a vita, considerato che oggi ha 32 anni e mezzo.

«Giochiamo contro una squadra prima in classifica che non ha mai perso, quindi non bisogna parlare dei singoli giocatori ma del sistema squadra che si è creato. Quello di Brescia è un sistema in cui qualsiasi tipo di giocata sia offensiva sia difensiva viene fatta con grande fiducia e lucidità, a livello difensivo hanno l’abilità di giocare sia a uomo sia a zona 3-2 in tutti i modi, soprattutto con la capacità di adattarsi sulla base delle caratteristiche degli avversari. Bisogna essere bravi a leggerla ma neanche fermarsi troppo, è il concetto su cui tolgono ritmo della partita e dettano il loro – ha ammonito alla vigilia coach Federico Pasquini -. Siamo pronti per una sfida di questo genere, vogliamo vedere a che livello siamo, vogliamo andare avanti in questa crescita costante a prescindere dai risultati positivi che abbiamo ottenuto. A prescindere dal valore di Brescia vogliamo pensare a noi stessi, perché in questo momento è importante andare avanti su questa strada.»

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Tra Dinamo Sassari e New Basket Brindisi, non c’è stata partita. La squadra di Federico Pasquini ha impiegato solo 10′ per chiudere i conti di una partita praticamente mai nata. L’avvio di gara di Achille Polonara e compagni è stato devastante, al 10′ il tabellone del PalaSerradimigni segnava 30 a 9 per i biancoblu ed il resto del match è stato una semplice formalità.

E’ stata la vittoria di una squadra compatta, agguerrita e determinata: tutti gli uomini a referto eccetto Rok Stipcevic, non ancora al meglio delle condizioni fisiche dopo l’infortunio, ben 5 giocatori in doppia cifra. Doppia doppia di Achille Polonara a referto con 14 punti, 4 su 6 da due punti 2 su 3 da tre, 11 rimbalzi per 24 di valutazione; bene anche William Hatcher, 12 punti e 6 assist, 11 punti ex aequo per i lunghi biancoblu: Darko Planinic, conditi da 6 rimbalzi, e Shaw Jones, 7 rimbalzi. Prestazione solida quella di Marco Spissu a segno con 10 punti e 6 assist nei 20’ in cui è rimasto sul parquet, bene anche il capitano Jack Devecchi (7 punti e 5 rimbalzi) e Scott Bamforth (8 punti, 3 rimbalzi e 3 assist). Nel finale, a punteggio abbondantemente acquisito, Federico Pasquini ha dato spazio anche a chi gioca sempre molto poco (o niente), Jonathan Tavernari e Andrea Picarelli, entrambi a referto, rispettivamente con e (una tripla) e 1 punto.

«Abbiamo fatto una buona partita, quello che mi interessava era l’approccio contro una squadra in un momento di fiducia per farle perdere i punti di riferimento – ha detto a fine match Federico Pasquini -. Occorreva sporcare le situazioni, specie con Moore, che avevano permesso di battere la Virtus domenica scorsa e prima che arrivasse Moore la vittoria contro Avellino e la buona partita a Pesaro. Abbiamo fatto in modo che ci fosse la possibilità di correre molto in contropiede alternando la difesa ed essendo molto svegli su ogni loro passaggio, il fatto di aver fatto 30 punti nel primo quarto, di cui 18 in contropiede primario, ha deciso la partita. Poi siamo stati bravi a tenere sempre il controllo nei successivi trenta minuti.  Siamo contenti per questa sera, domani partiremo per una serie di impegni fuori casa importanti con trasferte lunghe e impegnative. C’è ancora molto da fare, abbiamo bisogno di essere al completo per lavorare al meglio. Quello che si è visto stasera non è un caso – ha concluso il coach sassarese – perché stanno tutti lavorando duro e se continuiamo così sono convinto che riusciremo a dare sempre il massimo.»

Deluso il coach della New Basket Brindisi Sandro dell’Agnello: «Se ti presenti a Sassari prendendo 30 punti nel primo quarto e con quella difesa non puoi pensare di poter passare. Abbiamo fatto un grande passo indietro, un atteggiamento del genere non è ammissibile, e sono io il primo a mettermi in discussione. Credo che su questa gara non ci sia altro da dire».

La Dinamo domani partirà per la tripla trasferta – tra Basketball Champions League e campionato – che porterà la squadra in Russia, per il match con Krasnoyarsk, poi a Brescia e, infine, in Turchia per la sfida con Pinar Karsyiaka.

Dinamo Banco di Sardegna 90 – New Basket Brindisi 66

Parziali: 30-9; 13-11; 24-18; 23-28.

Progressivi: 30-9; 43-20; 67-38; 90-66

Banco di Sardegna: Spissu 10, Bamforth 8, Planinic 11, Devecchi 7, Randolph 7, Pierre 6, Jones 11, Stipcevic, Hatcher 12, Polonara 14, Picarelli 1, Tavernari 3. All. Federico Pasquini.

NBB Brindisi: Suggs 10, Tepic 5, Oleka 7, Smith 6, Mesicek 11, Cardillo, Sirakov, Moore 12, Donzelli, Canavesi, Giuri 2, Lalanne 13. All. Sandro Dell’Agnello.

William Hatcher.

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Al termine della partita persa con l’Orlandina Capo d’Orlando (la quarta consecutiva, tra campionato e Champions League), ieri sera, negli spogliatoi del PalaSerradimigni, il coach della Dinamo Banco di Sardegna ha rassegnato le dimissioni ma il presidente Stefano Sardara le ha respinte.

«Contrariamente a quella che è l’abitudine comune del club di tenere al proprio interno le vicende societarie ritengo sia corretto condividere con voi cosa è successo dopo la partita – ha detto Stefano Sardara nella conferenza stampa post partita -. Al termine del match coach Federico Pasquini ha rassegnato le dimissioni perché riteneva che, sia per l’economia sia per il bene del club, fosse giusto dare una smossa alla squadra. Il compito del presidente è quello di verificare tutte le soluzioni e vi dico onestamente che io non avrei mai pensato di cambiare il coach, perché quando si inizia un percorso bisogna portarlo avanti con convinzione e l’abbiamo fatto nei momenti passati, lo rifarei oggi e anche domani. Quindi ho parlato con la squadra spiegando in maniera trasparente le intenzioni dell’allenatore e aggiungendo che da parte mia non c’era nessun tipo di problema: se avessero voluto seguire questa strada li avrei seguiti ma con un punto fermo e cioè che da domattina avremmo dovuto cambiare atteggiamento, perché con questo timore non si va nessuna parte. Hanno parlato tra loro e dopo un lungo faccia a faccia mi hanno comunicato che la squadra è una, la barca è la stessa e si va avanti tutti insieme. Quindi ho respinto le dimissioni di Federico Pasquini, si procede in questa direzione tutti insieme e si troveranno le soluzioni adatte. Voglio ringraziare doppiamente Federico per la scelta che ha fatto perché lui non pensava di essere il problema ma voleva provare a essere la soluzione: ci vuole grande coraggio a fare un gesto del genere che dimostra un grande affetto per il club, e lui ne ha da vendere.»

«Il presidente nello spogliatoio ci ha spiegato la situazione – ha detto il capitano Jack Devecchi -, noi abbiamo parlato e non c’è stato un solo giocatore che volesse Federico fuori dalla panchina. Siamo tutti consapevoli che non lo stiamo ripagando con la giusta grinta alla fiducia che ci dà ogni partita. Sappiamo che non stiamo rendendo al 100 per cento ma neanche al 70 per cento, abbiamo dimostrato in alcune partite che se giochiamo con entusiasmo e voglia di fare possiamo davvero fare bene. Lo sappiamo e siamo consapevoli, e nessuno di noi ritiene che sia un problema tecnico ma di noi giocatori che non stiamo rispondendo come si deve alla fiducia che ci stanno dando il coach e lo staff tecnico che lavorano al massimo e ci ascoltano sempre per trovare sempre nuove soluzioni. Questo è quello che è emerso dalla riunione in spogliatoio: tutti noi giocatori – compreso Rok che oggi non c’è – vogliamo uscire da questa situazione insieme a Federico e allo staff tecnico e ripagarli dell’energia e dell’entusiasmo che ci danno ogni giorno. Dobbiamo tutti dare di più a partire da me, stiamo rendendo sotto le nostre potenzialità: da domattina si torna a lavorare a testa bassa – ha concluso Jack Devecchi –, piegando le gambe e mettendo il sedere per terra.»

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Basket spettacolo alle 17.00 al PalaSerradimigni con la sfida tra Dinamo Sassari e Olimpia Milano. E’ la sfida numero 40 tra le due squadre, la prima tra Federico Pasquini e l’ex ct della Nazionale Simone Pianigiani, al ritorno nel campionato italiano, dove ha vinto tutto sulla panchina della Mens Sana Siena, reduce dall’esperienza dello scorso anno in Israele. In campo anche alcuni ex: Rok Stipcevic ha vestito la maglia dell’EA7 all’inizio della stagione 2012/2013 mentre Marco Cusin iniziò l’annata 2014/2015 a Sassari. Il capitano Jack Devecchi si è formato nelle giovanili biancorosse così come Andrea Picarelli, al primo anno in Sardegna.

«Con Milano dovremo essere molto bravi a limitare i loro pick and roll che giocano in continuazione, anche tre o quattro nella stessa azione, da qui parte la grande qualità di questi giocatori soprattutto Jordan Theodore che riesce a creare vantaggio per sé e per i compagni – ha detto Federico Pasquini alla vigilia -. Sono convinto che noi dovremo fare la nostra partita, senza pensare troppo all’avversario: nel momento in cui giochi contro Milano ti devi concentrare sull’aspetto tecnico-tattico dove loro sono molto bravi e devi fare meglio nelle altre situazioni che nascono dall’uno contro uno e dal talento. Loro sono forti e profondi, hanno capacità di essere fisici e atletici, affrontiamo la squadra migliore in Italia con grande rispetto ma nessuna paura. Non siamo ancora perfetti e sappiamo che contro l’Olimpia bisogna esserlo, ma sicuramente sarà una partita vera e faremo di tutto per portarla a casa.»

Le partite con l’Olimpia non sono mai state ordinarie, fin dal primo anno di serie A. Nella stagione di debutto nella massima serie, 2010/2011, infatti, la Dinamo incontrò l’Olimpia ai quarti di finale dei playoff, scrivendo una nuova pagina di storia biancoblu: i sassaresi vinsero la prima sfida espugnando il Mediolanum Forum. Nella stagione 2013/2014 il Banco incontrò i meneghini nella semifinale playoff finita in gara 6 al PalaSerradimigni con la vittoria di Gentile e soci. All’inizio della stagione successiva, quella del Triplete, i giganti affrontarono Milano nella finale di Supercoppa, primo trofeo messo in bacheca, e poi quella di Coppa Italia, imponendosi due volte su due. Quello stesso anno la volata allo storico Scudetto passò dalla infinita e appassionante serie di semifinale con l’EA7, finita con la magia di Sanders che portò la gara all’overtime. Lo scorso anno il Banco ha incontrato l’Olimpia nella finale di Coppa Italia di Rimini, la terza nella sua storia e la seconda contro le scarpette rosse.

Shawn Jones.

 

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Anticipo di lusso, per la Dinamo Banco di Sardegna, nella terza giornata della regular season del nuovo campionato di A1. Al PalaSerradimigni arriva la Pallacanestro Reggiana di coach Max Menetti, l’ormai storica rivale di tante sfide, la più importante delle quali resterà per sempre nella memoria dei tifosi biancoblu, la gara 7 dei play off scudetto 2014/2015 che consegnò alla Dinamo il primo storico scudetto di una squadra sarda, legato ad un’impresa ancora più prestigiosa, il “triplete”: Campionato, Coppa Italia, Supercoppa. Quest’anno Sassari-Reggio Emilia ha un motivo di interesse in più, rappresentato dalla presenza nelle fine della Dinamo, dell’ex Achille Polonara.

«La partita contro la Reggiana non è una partita qualunque perché ormai le sfide tra Sassari e Reggio Emilia negli anni hanno segnato quella che è la pallacanestro in Italia – ha detto alla vigilia coach Federico Pasquini -. Mi aspetto una partita estremamente dura contro una squadra giovane ed interessante che ovviamente ha bisogno di crescere ma che già a Buducnost – tre giorni fa- ha fatto una partita di gran livello come aveva fatto contro Avellino nella prima giornata. Con l’assenza di Cervi noi dovremo essere bravi a sfruttare gli eventuali vantaggi a livello di stazza e di post basso, quello che siamo riusciti a fare bene la scorsa partita. Chiaramente ci sarà bisogno di maggiore collaborazione: quello che ci sta mancando è la capacità di finire la difesa, nel senso che ci sono dei momenti, intorno al diciottesimo-ventesimo secondo, in cui ci manca l’ultimo step per poter chiudere bene.»

Oggi il capitano biancoblu Jack Devecchi toccherà quota 262 presenze in A, raggiungendo Brian Sacchetti.

«Il doppio impegno tra campionato e coppa ci mette subito davanti a nuovi obiettivi – ha detto alla vigilia il coach emiliano Max Menetti -. Il prossimo è quello con la Dinamo Sassari che ormai è diventata una sfida storica, piena di emotività, Vogliamo continuare nel nostro percorso di miglioramento e di crescita per trovare la cattiveria e il desiderio di conquistare i due punti in trasferta. Vogliamo trovare continuità nei quaranta minuti la concentrazione per portare avanti i nostri fondamentali e le scelte tecniche senza abbandonarle nei minuti di difficoltà. Sassari è una squadra di grande talento ma noi abbiamo tante motivazioni per fare una grande partita.»

           

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Al via la seconda edizione della Champions League FIBA che vedrà al via 4 formazioni italiane: Capo d’Orlando, Sassari, Venezia ed Avellino, sulle 32 partecipanti.

La formula prevede 4 gironi da 8 squadre che si chiuderanno il 7 febbraio; si qualificheranno ai playoff le prime 4 classificate di ogni girone, mentre la quinta e la sesta ripartiranno dai playoff della FIBA Europe Cup (per il secondo anno consecutivo senza italiane). Il format dei play off prevede gare di andata e ritorno per ottavi e quarti di finale, il titolo sarà assegnato in una Final Four che si terrà dal 4 al 6 maggio. Oltre alle 4 italiane, al via 4 turche, 4 francesi, 4 tedesche, 3 greche, 3 spagnole, 2 lituane, 2 polacche, 1 russa, 1 lettone, 1 israeliana, 1 slovena, 1 ceca, 1 belga.

GIRONE A: Oldenburg, Hapoel Holon, Enisey Krasnoyarsk, Murcia, Sassari, Monaco, Juventus Utena, Pinar Karsiyaka.

GIRONE B: Chalon, PAOK Salonicco, Ventspils, Tenerife, Neptunas Klaipeda, Gaziantep,Ludwigsburg, Capo d’Orlando.

GIRONE C: Strasburgo, AEKAtene, Banvit Bandirma, Olimpia Lubiana, Reyer Venezia, Bayreuth, Estudiantes Madrid, Rosa Radom.

GIRONE D: Avellino, Besiktas Istanbul, Nymburk, Aris Salonicco, Ostenda, Zielona Gora, Nanterre, Bonn.

Questa mattina, nella Club House di via Nenni a Sassari, coach Federico Pasquini ha incontrato i giornalisti di carta, televisione e agenzie in vista dello start della regular season di Basketball Champions League. Domani, palla a due alle 20.30, i suoi ragazzi esordiranno nella prima sfida europea contro il Pinar Karsiyaka, fresco di qualificazione alla competizione.

«Credo si importante fare un passaggio su noi: domani sera mi aspetto da parte della squadra una grande reazione dal punto di vista nervoso perché il secondo tempo di Torino non ci è piaciuto e ho visto voglia di reagire da parte dei ragazzi – ha detto Federico Pasquini -. Sappiamo che non possiamo pretendere di avere dei meccanismi difensivi perfetti perché lavoriamo insieme da troppo poco tempo, ma sono convinto che saremo pronti a fare una prestazione difensiva di livello e ognuno di noi sarà pronto ad andare oltre ai piccoli meccanismi da oliare. Penso che questo sarà un punto fondamentale rispetto alla partita di domani sera e in generale, da qui passerà secondo me la crescita di questa squadra durante la stagione.»

«Conosciamo bene il valore di una squadra come il Pinar Karsiyaka – ha aggiunto Federico Pasquini -, e credo sia un’ottima occasione per noi per vedere i miglioramenti che possiamo portare in campo. Adesso calano gli allenamenti e aumentano le partite, questo significa che abbiamo la possibilità di verificarci con avversari di livello. Il Pinar ha battuto Efes Pilsen l’altro giorno quindi arriverà qui al massimo della carica e dell’ottimismo. Hanno uno dei migliori esterni dell’intera Champions League, David Kennedy, e l’ex Pesaro Jarod Jones che sta viaggiando con una media di 20 punti tra BCL e campionato, il playmaker è Dominic Waters che lo scorso anno ha iniziato a Cantù poi è finito all’Olimpiakos, ed hanno un ottimo tiratore come Wood insieme a tanti giocatori di livello e intercambiabili. Dobbiamo essere pronti contro tutti e fare una buona prestazione, quello che mi interessa è vedere una reazione nervosa a partire dalle più classica delle difese di uno contro uno con un atteggiamento più forte e più duro di quello visto a Torino.»

Sempre questa mattina, nella Club House di via Nenni, a Sassari, è stata presentata la maglia ufficiale della Dinamo Banco di Sardegna per la stagione di Basketball Champions League 2017/2018. Al tavolo della conferenza, di fronte alla platea di giornalisti di carta stampata, televisioni e agenzie, il capitano Jack Devecchi, il play Marco Spissu e Alessandro Ariu, amministratore unico di Eye Sport, sponsor tecnico del club dal 2011.

Dopo il successo dello scorso anno, con il ritorno ai colori degli anni ’90 del club, con il bianco e il verde, anche in questa stagione europea si conferma la scelta del filone vintage. In versione bianco e verde da casa e trasferta, la maglia che accompagnerà i giganti nella sesta stagione continentale è volutamente un richiamo vintage: la stampa a sublimazione regala un effetto retrò alle scritte, che risultano pigmentate. Sulle spalle i Giganti di Mont’e Prama che invece accompagnano da tre anni il Banco di Sardegna nelle maggiori ribalte europee e nazionali. Il tessuto usato è ilmicro dry fit, eccellenza della Eye Sport, altamente performante, mentre gli inserti sono nell’innovativa lycra meshstudiata e progettata dal team di Eye Sport per rendere più confortevole l’attività agonistica.

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La Dinamo Banco di Sardegna ha esordito brillantemente nel nuovo campionato di A1, travolgendo la Red October Cantù al PalaSerradimigni, con il punteggio di 94 a 80 (primo tempo 47 a 45). Gli uomini di coach Federico Pasquini, dopo un primo tempo equilibrato, al ritorno in campo dopo l’intervallo lungo, hanno trovato l’energia e la grinta per firmare il break che ha permesso loro di condurre il secondo tempo e conquistare i due punti in palio, senza patire le assenze di due die nuovi acquisti, Hatcher e Bamforth. I principali protagonisti del successo biancoblu sono stati uno stratosferico Shawn Jones, autore di 19 punti e ben 17 rimbalzi per un 28 totale di valutazione, e un super Levi Randolph, autore di 18 punti, 5 rimbalzi e 5 assist. Determinante anche l’apporto di Marco Spissu, partito in quintetto nel giorno del ritorno a casa e a referto con 11 punti e 4 assist, protagonista del break decisivo del terzo quarto. Doppia cifra a referto anche per Dyshawn Pierre (13 punti e 6 rimbalzi), Darko Planinic (10 punti), Rok Stipcevic (11 punti, 7 rimbalzi e 8 assist) e Achille Polonara (9 punti).

Dinamo Banco di Sardegna 94 – Pallacanestro Cantù 80

21-22; 26-23; 28-16; 19-19

Banco di Sardegna. Spissu 11, Gallizzi, Bamforth, Planinic 10, Devecchi 3, Randolph 18, Pierre 13, Jones 19, Stipcevic 11, Polonara 9, Picarelli, Tavernari. All. Federico Pasquini.

Cantù.  Smith 22, Culpepper 11 Cournooh 5, Parrillo 4, Tassone, Crosariol 4, Maspero, Raucci, Chappell 10, Burns 15, Thomas 9. All. Kirill Bolshakov.