26 April, 2024
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L’aula consiliare del comune di San Giovanni Suergiu ha ospitato sabato 25 novembre l’evento “Parole e Musica contro la violenza”, nella “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”.

L’evento si è sviluppato in due parti. La prima dedicata alla Scuola Secondaria di 2° grado di San Giovanni Suergiu, con gli interventi della professoressa Barbara Cao, docente dell’Istituto “Guglielmo Marconi” di San Giovanni Suergiu; della dottoressa Maria Mameli, psicoterapeuta e coordinatrice del Centro antiviolenza Associazione Donne al Traguardo ODV Carbonia-Iglesias;  e del dottor Enrico Santurri, capitano della Compagnia dei carabinieri di Carbonia.

La seconda parte, dalle 10.30, è stata dedicata ad un convegno, moderato da Marco Zusa, vicesindaco del comune di San Giovanni Suergiu, nel corso del quale sono intervenuti Elvira Usai, sindaco del comune di San Giovanni Suergiu; Maria Mameli, psicoterapeuta e coordinatrice del Centro antiviolenza Associazione Donne al Traguardo ODV Carbonia-Iglesias; Alessandra Manca, assessore delle Politiche sociali del comune di San Giovanni Suergiu; Enrico Santurri, capitano della Compagnia dei carabinieri di Carbonia; Marta Barabino, rappresentante della Consulta giovanile di San Giovanni Suergiu; Simona Quaglia, psicologa dello sviluppo e dei processi socio organizzativi, specializzanda in Psicologia della Salute all’Università di Cagliari. Seguirà uno spazio di condivisione con il pubblico. Nei vari interventi sono state esaminate le tante problematiche connesse al fenomeno della violenza sulle donne e sono state portate anche esperienze personali

I lavori del convegno sono intervallati dalle letture musicali di Alessandra Sanna, accompagnate dai musicisti della Scuola Civica di Musica don Tore Armeni di Sant’Antioco e di San Giovanni Suergiu, Manuel Serrenti (chitarra e voce) e Nicole Cossu (voce).

Nell’aula consiliare sono stati esposti i lavori realizzati dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “Guglielmo Marconi”.

Per tutta la giornata di sabato, nella piazza Quattro Novembre, un gruppo spontaneo di volontarie ha curato l’allestimento delle “Scarpe Rosse”.

Allegati un album fotografico e le interviste all’assessora dei Servizi sociali Alessandra Manca, alla dottoressa Maria Mameli e alla sindaca Elvira Usai.

 

“Parole e Musica contro la violenza”, è l’incontro che si terrà sabato 25 novembre nell’aula consiliare del comune di San Giovanni Suergiu nella “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, organizzato dall’Amministrazione comunale.

L’incontro è suddiviso in due parti. La prima, dalle 8.30 alle 10.00, sarà dedicata alla Scuola Secondaria di 2° grado di San Giovanni Suergiu. Interverranno la professoressa Barbara Cao, docente dell’Istituto “Guglielmo Marconi” di San Giovanni Suergiu; la dottoressa Maria Mameli, psicoterapeuta e coordinatrice del Centro antiviolenza Associazione Donne al Traguardo ODV Carbonia-Iglesias; il dottor Enrico Santurri, capitano della Compagnia dei carabinieri di Carbonia.

La seconda parte, dalle 10.30, è dedicata ad un convegno, moderato da Marco Zusa, vicesindaco del comune di San Giovanni Suergiu. Interverranno: Elvira usai, sindaco del comune di San Giovanni Suergiu; Maria Mameli, psicoterapeuta e coordinatrice del Centro antiviolenza Associazione Donne al Traguardo ODV Carbonia-Iglesias; Alessandra Manca, assessore delle Politiche sociali del comune di San Giovanni Suergiu; Enrico Santurri, capitano della Compagnia dei carabinieri di Carbonia; Marta Barabino, rappresentante della Consulta giovanile di San Giovanni Suergiu; Simona Quaglia, psicologa dello sviluppo e dei processi socio organizzativi, specializzanda in Psicologia della Salute all’Università di Cagliari. Seguirà uno spazio di condivisione con il pubblico.

Alle 12.30, saluti in musica.

I lavori del convegno saranno intervallati dalle letture musicali a cura di Alessandra Sanna, accompagnate dai musicisti della Scuola Civica di Musica don Tore Armeni di Sant’Antioco e di San Giovanni Suergiu, Manuel Serrenti (chitarra e voce) e Nicole Cossu (voce).

Per tutta la giornata di sabato, nella piazza Quattro Novembre, un gruppo spontaneo di volontarie curerà l’allestimento delle “Scarpe Rosse”.

Si è svolta sabato sera, nella sala consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, nell’ambito della rassegna letteraria “Io leggo” promossa dal Comune e dall’associazione Acli, la presentazione del romanzo di Giuseppe Corongiu “S’intelligèntzia de Elias”. Oltre all’autore, sono intervenuti il sindaco Elvira Usai e l’assessore comunale della Cultura e vice sindaco Marco Zusa. 

Al termine, spazio musicale curato da Natascia Capurro con Etno Jazz (Enea Cocco, Federico Cocco e Valentino Serafini).  

Il Consiglio comunale di San Giovanni Suergiu ha approvato all’unanimità nella seduta di ieri 23 maggio, la delibera che istituisce la Consulta Giovanile.
«Ora auspichiamo una forte partecipazione dei nostri giovanidichiara entusiasta l’assessore della Cultura e vicesindaco Marco Zusae siamo certi che i risultati positivi si vedranno sul nostro tessuto sociale già a partire dall’anno in corso.»

L’Aula consiliare del comune di San Giovanni Suergiu ospiterà, mercoledì 29 dicembre, alle ore 18.00, la presentazione del libro “Sulle ali del ricordo”, di Marco Pascai.

Interverranno la sindaca Elvira Usai e l’assessore della Cultura Marco Zusa. Sono previste letture di Manuela Puddu, modererà i lavori Francesco Artuso.

L’autore, Marco Pascai, è originario di Matzaccara. Ha iniziato a scrivere le sue poesie fin da giovanissimo e nel 1985 si è arruolato nella Guardia di Finanza e ha frequentato la Scuola Sottufficiali di Ostia Lido, dove è rimasto due anni. Ha lavorato poi a Vibo Valentia Marina, in Calabria, e a Civitavecchia per tredici anni. E’ rientrato in Sardegna nel 2005, dove ha lavorato per altri tredici anni a Sant’Antioco. E’ in pensione dal 24 gennaio 2019 e vive con la moglie ed una figlia.

E’ iniziata questo pomeriggio la nuova consiliatura del comune di San Giovanni Suergiu. La sindaca Elvira Usai, confermata sindaca con il 65,80% dei voti, ha prestato giuramento e ha presentato la nuova Giunta.

L’esecutivo è così composto:

Marco Zusa, 46 anni, vicesindaco e assessore con deleghe alla Pubblica istruzione, Cultura, Sport e Spettacolo e Politiche giovanili;

Gianfranco Ghisu, 63 anni, assessore con deleghe ai Lavori pubblici, Territorio e Viabilità, Servizi cimiteriali ed Archeologia;

Camilla Melis, 30 anni, assessore con deleghe ai Servizi e Innovazione tecnologica, Ambiente, Transizione ecologica e Mobilità sostenibile;

Efisio Locci, 60 anni, assessore con deleghe al Turismo, Decoro urbano, Attività commerciali, Pesca e Agricoltura;

Alessandra Manca, 53 anni, assessore con deleghe alle Politiche sociali, Socio-sanitarie, Famiglia, Lavoro e Pari opportunità.

Elvira Usai ha tenuto a sé le deleghe al Bilancio e Programmazione, Urbanistica e Sanità.

La sindaca ha presentato in breve le linee programmatiche ed ha poi pronunciato il discorso di avvio di consiliatura. E’ seguito un breve dibattito sulle dichiarazioni programmatiche. La prima ad intervenire è stata Eloise Carboni, candidata sindaca della lista SiAmo San Giovanni Suergiu, seguita dagli altri quattro consiglieri di minoranza, Antonio Fanni, Mario Cocco, Eliano Cocco ed Erika Floris, e dagli assessori Marco Zusa, Gianfranco Ghisu, Camilla Melis, Efisio Locci ed Alessandra Manca.

Non è mancato qualche spunto polemico sui rapporti tra maggioranza e minoranza, talvolta accesi, con l’auspicio di entrambe le parti, una volta archiviato il clima della campagna elettorale, per un rapporto corretto e costruttivo, nell’interesse esclusivo della comunità di San Giovanni Suergiu.

Giampaolo Cirronis

 

 

La sindaca uscente, Elvira Usai, a San Giovanni Suergiu ha ufficializzato la composizione della lista “Riprendiamo il filo” per le elezioni amministrative del 10 e 11 0ttobre, comprendente 11 conferme e cinque novità.

«L’esperienza amministrativa maturata in questi 5 annispiega Elvira Usaiha portato alla ricandidatura del gruppo originario (Marco Zusa, Camilla Melis, Gianfranco Ghisu, Giuseppe Pinna, Alessandra Manca, Giampiero Cabras, Barbara Forresu, Nadia Piras, Marco Lambroni, Francesco Cocco, Michele Colella), nell’ottica di rafforzare la continuità progettuale sulla crescita del paese.»
Il simbolo è rimasto lo stesso, nel segno della ricucitura del tessuto sociale, economico e dell’unità cittadina, «in un coerente e responsabile processo di sviluppo del paese iniziato nel 2016».

La squadra è stata completata con l’inserimento di ulteriori idee e competenze professionali: Giorgia Garau, Alessia Coni, Arianna Steri, Efisio Locci ed Andrea Basciu.
«Desideriamo raccogliere e proporre le sfide che ci pone l’agenda europea per il 2030, in termini di sviluppo sostenibile, tutela ambientale, inclusione, innovazione tecnologicaconclude Elvira Usaiper questo ci proponiamo di portare avanti la programmazione e la progettazione che abbiamo già “imbastito” in questo quinquennio, con nuove e brillanti personalità, con giovani che hanno deciso di mettersi al servizio del proprio paese, affinché si inverta la tendenza dello spopolamento e si concretizzi il futuro per le prossime generazioni.»

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«Sono positivo al COVID. Ritengo di dover utilizzare questo mezzo, per comunicarlo, per due motivi.
Il primo è che, per mia personalissima convinzione, in una situazione come quella che stiamo vivendo, la propria privacy non possa non cedere il passo alla trasparenza. La salute di tutti prevale nettamente su possibili pettegolezzi.»
Inizia così il post pubblicato su Facebook da Marco Zusa, vicesindaco ed assessore della Cultura, Pubblica Istruzione, Sport e Spettacolo del comune di San Giovanni Suergiu.
«Non sono mai andato a ballare in Costa Smeralda, ma non ho mai rinunciato a vivere la mia vita (sono stato tre settimane in vacanza in Abruzzo), sempre rispettando in modo rigoroso l’uso della mascherina e il distanziamento.
Fortunatamente, al momento, sono totalmente asintomaticoaggiunge Marco Zusa -. Le Autorità Sanitarie non ritengono di dover fare alcun tracciamento poiché sono volontariamente in isolamento da oltre dieci giorni.
Il secondo motivo per cui sto scrivendo è la voglia di mettermi a disposizione per chiunque volesse conoscere le dinamiche, gli obblighi, le sensazioni, le necessità in una situazione come questa. Sono, infatti, convinto che la condivisione delle conoscenze, come sempre, possa fare molto bene. Chiunque voglia potrà quindi contattarmi in privato e chiedermi ciò che vuole.»
«Detto che, al momento, stiamo bene, mi piace sottolineare come queste situazioni siano uniche per farti capire se stai vivendo bene la tua vita. I messaggi e i gesti di concreta solidarietà che sto ricevendo sono quanto di più bello possa augurare a chiunque. Tasto dolente: la dieta che avevo fatto, con buoni risultati, post lockdown, rischia di essere gravemente pregiudicata da queste settimane di isolamentoconclude Marco Zusa -! La cantina si sta vuotando ed il piacere di cucinare e di mangiare non trova freni.»

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A Tratalias, la famiglia di Dario Garau, 67 anni, attende da un anno giustizia per la morte dell’uomo, deceduto il 10 luglio dello scorso anno in seguito ad un incidente sul luogo di lavoro, le Saline di Sant’Antioco.
Alla famiglia fu raccontato di una caduta accidentale dal mezzo su cui Dario Garau stava lavorando, ovvero una pala meccanica. L’uomo morì in ospedale dopo più di un’ora, in seguito alle numerose fratture riportate nell’incidente.
Dai primi dati di anamnesi riportati dai verbali dell’ambulanza che soccorse l’uomo e da quelli del pronto soccorso dell’ospedale “Sirai” di Carbonia dove fu trasportato, si leggono i numerosi traumi e le fratture riportate dal 67enne. Tuttavia, i dati dell’autopsia a cui fu sottoposto non sono mai stati depositati ed i risultati non sono stati resi noti.
La moglie e i figli del signor Dario, non credono alle circostanze della morte del loro congiunto e ritengono che le fratture riportate dall’uomo siano troppo gravi ed estese, per essere relative ad una semplice caduta da un’altezza di poche decine di centimetri.
Anche su questo punto, le teorie si fanno confuse, perché in alcuni verbali è riportata un’altezza di circa 60 centimetri, mentre altre testimonianze parlano addirittura di due metri.
Insomma, sulle cause che portarono al decesso di Dario Garau, c’è ancora molta nebbia.
Dalle prime analisi, risultarono traumi costali sul fianco sinistro, con fratture multiple e scomposte dalla prima alla dodicesima costola e conseguente foratura della pleura; un danno importante alla milza; fratture al bacino e all’osso dell’anca ed una leggera contusione cranica, con taglio del sopracciglio sinistro.
L’uomo, però, a quanto è stato comunicato verbalmente ai familiari, all’arrivo in ospedale risultava cosciente. In seguito, era sopraggiunto un arresto cardiaco, ma la morte resta imputata alla diffusa perdita emorragica.
I figli di Dario Garau però non si danno pace e hanno deciso di mettere tutto in mano agli avvocati, per cercare di far luce su quello che realmente successe quel pomeriggio al loro padre, durante il turno di lavoro appena iniziato.
«Noi familiari chiediamo di sapere la verità su quanto è accaduto il 10 luglio del 2019 dice Simona Garau -. Per noi è necessario conoscere la verità perché è stato un anno di dolore, sia per la morte di nostro padre ma anche per il fatto che non conosciamo appieno le cause che hanno portato a questa caduta e a questi traumi così importanti che ha riportato. Quindi chiediamo che la magistratura ci dia delle risposte, perché meritiamo di sapere la verità e di mettere la parola fine. Per darci finalmente pace.»
In questa vicenda sono tante le cose che la famiglia non sa, perché la carenza di informazioni in merito alle modalità dell’incidente, all’orario in cui è realmente avvenuto e a cosa sia realmente successo quel giorno, è veramente enorme. Una risposta sarebbe potuta arrivare dal referto dell’autopsia, effettuata due giorni dopo l’accaduto, ma neppure su quei dati le cose sono andate come dovevano.
«La famiglia attende da un anno il deposito dell’esame autoptico che doveva essere depositato entro 60 giorni – afferma l’avvocato Alberto Cani -. Ad oggi non si sa come sia deceduto il povero Dario Garau. Noi attendiamo il deposito, da parte dei consulenti del Pubblico ministero, del referto dell’autopsia.»
Si brancola nel buio, quindi, mentre la giustizia aspetta in un angolo, in attesa di poter fare il suo corso senza ulteriori ostacoli.
«Noi chiediamo di avere accesso agli atti di indagineribadisce l’avvocato Marco Zusa, secondo legale incaricato dalla famiglia Garau -. Chiediamo di sapere gli esiti della perizia autoptica. Chiediamo di avere contezza delle sommarie informazioni rilasciate nell’immediatezza, dell’ordine delle chiamate fatte da parte dei presenti. Quello che chiediamo, sostanzialmente, sono degli elementi che ci facciano capire cosa sia realmente successo.»
Fino a quando questo non avverrà, i figli di Dario Garau, operaio di 67 anni che, nonostante l’età, ancora lavorava per continuare a dare un sostegno economico alla propria famiglia, non potranno trovare la giusta pace.
Federica Selis

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«L’emergenza sanitaria generata dalla pandemia del Covid-19 ha imposto la chiusura forzata di tutti gli istituti scolastici ed il proseguimento delle lezioni attraverso la didattica a distanza. Se da un lato si è salvaguardata la salute dei nostri scolari e la prosecuzione dei programmi ministeriali, dall’altro si è perso il contatto sociale tra gli alunni e la capacità di interagire con il gruppo classe. Per tale motivo l’Amministrazione comunale di San Giovanni Suergiu ha deciso di dare la possibilità ai suoi studenti di incontrarsi e di salutare gli insegnanti per la chiusura dell’anno scolastico.»

Sabato 6 giugno, alle 9.30 e alle 10.30 presso il parco giochi di San Giovanni Suergiu, suddivisi in gruppi, nel pieno rispetto delle norme sanitarie anti-Covid, gli studenti che terminano la scuola dell’infanzia e quelli che terminano la primaria, potranno rivedersi per l’ultima volta prima di affrontare un nuovo corso di studi.

«E’ un’opportunità che il mondo degli adulti, amministratori, insegnanti e genitori, vogliono donare ai più piccolispiega il sindaco Elvira Usai la parte più fragile e anche quella che in questi ultimi 100 giorni ha sofferto maggiormente per la reclusione forzata a casa e l’impossibilità di giocare con i propri coetanei.»
«Per l’occasioneprecisa Marco Zusa, assessore dell’Istruzione e della Cultura sarà donato un simbolico segno di vicinanza alle famiglie che in questi mesi hanno affrontato spese non previste per la didattica o l’intrattenimento dei loro figli. A ogni bambino sarà consegnato un buono da spendere nelle cartolibrerie.»