27 April, 2024
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Michele Cossa copia

«L’assessore dei Trasporti Massimo Deiana – duce Michele Cossa – continua ad affermare cose che non stanno né in cielo né in terra, e la continuità territoriale funzionava molto meglio quando era a costo zero, cioè fino al 2013. Adesso la Regione paga per la CT1 48 milioni di euro l’anno e assistiamo al disastro attuale, per di più con l’assessore regionale che parla di “imprevedibilità”! Come se si trattasse di esoterismo e non di questioni che nel mondo civile di affrontano sulla base di precisi modelli matematici. La verità è un’altra, è che  nulla impedisce alla Regione di agire per arginare il disastro, e di farlo all’interno (non contro) le regole comunitarie. Invece – conclude il coordinatore regionale dei Riformatori sardi – non c’è alcuna volontà di agire. A questo punto, per Pigliaru c’è un’unica opzione: mandare a casa il suo assessore dei trasporti.»

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Municipio Sant'Antioco 6 copia

Il Consiglio comunale di Sant’Antioco ha approvato, con nove voti favorevoli, compreso il sindaco, il bilancio di previsione 2016 e il DUP 2016/2018. I gruppi di opposizione hanno votato contro.

Il gruppo Sant’Antioco Attiva, composto da Massimo Melis, Luca Cabras e Valerio Lecca, ha motivato il voto contrario, con la mancata riduzione delle tasse e la mancata realizzazione degli investimenti tesi all’occupazione, nonostante la disponibilità delle risorse finanziarie.

«Di fronte alle nostre osservazioni, propositive e, soprattutto, nell’interesse della collettività – spiegano Massimo Melis, Luca Cabras e Valerio Lecca -, la maggioranza è rimasta impassibile preoccupata più che altro di chiudere la pratica approvazione del Bilancio, mettendo, quindi, in primo piano l’incombenza della scadenza, fra l’altro con forte ritardo, rispetto ai contenuti dello stesso documento di programmazione.»

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Conservatorio di Cagliari 35 copia

Con la conferenza dal titolo “Busoni: pensiero estetico e prassi compositiva” proseguono, lunedì 30 maggio, alle 18.00, nell’aula magna del conservatorio di Cagliari “Giovanni Pierluigi da Palestrina, gli incontri organizzati all’interno della VI edizione del “Festival Pianistico del Conservatorio” dedicato quest’anno a Ferruccio Busoni, nel 150° anniversario della nascita.

L’appuntamento sarà una conversazione a tre voci che vedrà protagonisti Marco Vincenzi, direttore artistico del Centro studi musicali “Ferruccio Busoni” di Empoli, Mario Carraro, docente di Armonia al Conservatorio di Cagliari, e Mirko Atzori, brillante allievo dell’istituzione musicale cagliaritana.

Sommo pianista e compositore, Ferruccio Busoni è stato una personalità tra le più versatili e stimolanti del panorama musicale internazionale. Il Conservatorio di Cagliari lo omaggia con l’edizione 2016 del Festival Pianistico che, negli anni passati, è stato dedicato rispettivamente a Dino Ciani, Claudio Arrau, all’esecuzione integrale delle 32 sonate di Beethoven, a Frydrich Gulda e ad Alexis Weissenberg.

Nato da un progetto di Stefano Figliola, docente di pianoforte al Conservatorio di Cagliari, il Festival Pianistico è organizzato dai Dipartimenti “Strumenti a Tastiera” e “Teoria e Analisi, Composizione, Direzione e Musicologia”, in collaborazione col Dipartimento di “Musiche d’insieme”.

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«Il Consiglio regionale affronti lo scandalo delle rinegoziazioni sui tassi di interesse ai mutui prima casa negate dagli istituti di credito convenzionati con la Regione, e valuti l’opportunità di creare un fondo dedicato (da affidare alla Sfirs) per la concessione dei fidi per l’acquisto della prima abitazione, che sia equo e vada finalmente incontro alle esigenze dei cittadini.»

Lo scrive in una nota Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Apprezziamo la presa di posizione dell’assessore Paolo Maninchedda (invero un po’ tardiva) su un tema così delicato, che interessa migliaia di sardi e non ha colore politico. Ma se è vero che le convenzioni con le banche le firma la Giunta – conclude Ignazio Locci -, è altrettanto vero che i fondi li stanzia il Consiglio regionale che deve valutare se sia il caso di rivedere gli accordi con gli stessi istituti e orientare la Giunta attraverso impegni chiari, che non lascino spazio a interpretazioni.»

Ignazio Locci 3 copia

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Buggerru percorso costiero della Galleria Henry

L’annullamento improvviso della visita alla Galleria Henry prenotata il 20 aprile per la giornata di giovedì 19 maggio, da 34 escursionisti della sezione di Bologna del Club Alpino Italiano, ha portato il suo presidente, Vinicio Ruggeri, ad inviare una richiesta di chiarimenti al commissario IGEA, Michele Caria; al commissario straordinario del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, Francesco Mascia; all’assessore dell’Industria della Regione Sardegna, Maria Grazia Piras; all’assessore del Turismo, artigianato e commercio della Regione Sardegna, Francesco Morandi; e, infine, per conoscenza, al presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, e al ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.

Di seguito, il testo integrale.

«Scrivo per segnalare e chiedere spiegazioni dell’annullamento improvviso della visita alla Galleria Henry a Buggerru, nell’Iglesiente, che era stata programmata per il giorno 19 maggio 2016 per il nostro gruppo di 34 escursionisti della Sezione di Bologna del Club Alpino Italiano, di cui anche il sottoscritto faceva parte.

La cancellazione, avvenuta al momento stesso della visita, ha creato un disagio evidente per la programmazione dell’intera giornata del gruppo di escursionisti, ma soprattutto ha dato una pessima immagine della capacità di accoglienza turistica del territorio e determinato un danno economico alla gestione della galleria per la mancata vendita dei biglietti di ingresso, oltre che per l’inutile mobilitazione delle guide turistiche del Parco Geominerario.

La visita era stata prenotata un mese prima, il 20 aprile 2016, e soltanto il giorno prima abbiamo avuto dal coordinatore delle Guide del Parco la conferma definitiva che si sarebbe potuta effettuare. Giovedì 19 maggio 2016 abbiamo quindi raggiunto Buggerru alle 9.15 del mattino, per prender parte alle visita guidata delle 9.30.

Arrivati sul posto, ci è stato comunicato dalle Guide Turistiche del Parco Geominerario che erano sorti problemi di imprecisata natura e che la galleria non sarebbe stata immediatamente visitabile. Siamo stati invitati ad attendere, perché venisse valutata la situazione. Poco dopo, si è saputo che il trenino che permette di visitare la galleria non era in funzione e, successivamente, è stata comunicata la notizia che il personale dell’IGEA non era stato convocato per fornire il servizio di sicurezza.

Nonostante queste criticità, siamo stati ancora invitati ad attendere che venisse coordinato il team composto da Guide e personale IGEA per svolgere la visita, eventualmente senza l’uso del trenino. Un dipendente IGEA giunto dopo almeno un’ora dal nostro arrivo ha affermato di non essere a conoscenza della visita guidata. Ha poi contattato il proprio responsabile, Andrea Macciò, per chiedere istruzioni. Pare che questi non abbia dato il nullaosta a convertire l’impegno degli operai IGEA in un accompagnamento ai visitatori, disposti a muoversi in galleria senza il trenino.

Il responsabile delle visite guidate del Parco Geominerario pare che abbia contattato Lele Madeddu, responsabile dell’IGEA che cura i rapporti con l’ente Parco Geominerario per l’organizzazione dei team di operai adibiti alle visite guidate nei siti minerari.

Questi colloqui telefonici non hanno portato ad alcuna soluzione.

Alle 10.30, Riccardo Atzei, consigliere comunale del Comune di Buggerru, ha proposto al gruppo di usufruire di una visita guidata al Museo del minatore di Buggerru per compensare la mancata e ormai impossibile visita alla galleria, ma il gruppo ha deciso di partire alla volta del territorio di Fluminimaggiore, per non stravolgere ulteriormente il programma della giornata.

Nel frattempo anche altri turisti ed una scolaresca sono stati rimandati indietro.

Segnalo il fatto in maniera particolareggiata per sottolineare come si sia prodotto uno spiacevole disservizio per cause apparentemente legate a una carenza organizzativa e di comunicazione, disservizio che non giova certo all’immagine della Sardegna, alla valorizzazione e alla  promozione del suo grande patrimonio naturale e culturale e, in definitiva, alla economia dell’isola.»

Cordiali saluti

Il Presidente della sezione di Bologna del Club Alpino Italiano

Vinicio Ruggeri

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Un altro passo verso il biologico. La Cantina Siddùra punta sempre di più sulla tutela dell’ambiente e la genuinità del prodotto. Per raggiungere l’obiettivo ha scelto un tipo di coltivazione più naturale, completando un processo di trasformazione che da azienda convenzionale la identifica come “azienda integrata”. Uno status acquisito in questi giorni e definito ufficialmente (al termine di una procedura burocratica) da un disciplinare dell’Unione Europea, recepito dal ministero delle Politiche agricole e dall’agenzia regionale sarda Laore, che impone limiti più restrittivi rispetto ai consueti trattamenti chimici. In pratica, da quest’anno le attività saranno sottoposte a una serie di controlli periodici che verificheranno il rispetto del disciplinare e, di conseguenza, confermeranno la qualifica di azienda “green”. Le regole non devono essere applicate solo nella tenuta principale di Luogosanto ma anche in tutti vigneti da cui arrivano le uve dei conferitori dei vitigni Cannonau e Cagnulari. Anche loro sono obbligati a garantire uguali standard qualitativi.

L’ultimo riconoscimento in ordine di tempo è “il Trofeo” all’Iwc (International Wine Challenge) per Bàcco, il Cagnulari della Cantina Siddùra. Ogni anno, la giuria IWC assegna delle medaglie d’oro ai vini considerati “best in class” e, successivamente, torna a degustare le sole medaglie d’oro, decretando i fuoriclasse di ogni categoria. Bàcco è stato considerato un “fuoriclasse”. Solo 13 vini italiani, sui 14mila in concorso provenienti da ogni parte del Pianeta, hanno ricevuto questo prestigioso premio e Bàcco è stato l’unico vino sardo a ottenere il Trophy Iwc. «Questo Cagnulari ha bisogno di una lavorazione sul campo davvero certosina – spiega Luca Vitaletti, agronomo di Siddùra – infatti gli acini di questo vitigno autoctono hanno bucce molto sottili e rischiano di perdere la loro consistenza a causa degli sbalzi termici. Per questo motivo è necessario controllarli costantemente attraverso concimazioni fogliari e irrigazioni contenute».

luca vitaletti agronomo siddura

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“Il contributo delle Regioni d’Europa per lo sviluppo sostenibile: la Sardegna al centro del Mediterraneo”: è questo il tema dell’intervento del presidente Pigliaru ieri pomeriggio nella sala della Fondazione di Sardegna, nell’ambito del convegno “L’Unione energetica ha un futuro? Integrazione europea, opportunità per l’Italia e il contributo delle Regioni”. L’iniziativa era organizzata dalla Fondazione “Centro per un futuro sostenibile”, presieduta da Francesco Rutelli, in collaborazione con Institute of European Democrats.

Francesco Pigliaru, intervenuto all’incontro nel duplice ruolo di presidente della Regione e Chair della Commissione ENVE del Comitato europeo delle Regioni, ha fatto il punto sulla posizione portata dai territori ai tavoli di Bruxelles. «Gli obiettivi fissati dalla Conferenza mondiale di Parigi sul clima, la COP21, sono ambiziosi, ma quelli portati avanti dalle regioni e città d’Europa lo sono ancora di più: puntiamo a raggiungere la riduzione del 50% delle emissioni nocive entro il 2030 – ha detto Francesco Pigliaru -. Ma per farlo abbiamo bisogno degli strumenti. Per quanto riguarda la Sardegna, che è in una fase di transizione energetica, oltre che naturalmente economica, strumento fondamentale è il Piano energetico realizzato da questa Giunta».

Il presidente della Regione, illustrandone i punti principali, ha sottolineato come la Sardegna possa essere luogo ideale di sperimentazione per le energie rinnovabili, verso le quali tendere rispettando la gradualità del passaggio. «E per quanto riguarda le rinnovabili – ha aggiunto Francesco Pigliaru – ci interessa che ci sia una produzione che crea benefici immediatamente percepibili nei territori dove quella produzione avviene. L’aumento dei vantaggi per le comunità locali è il più importante degli incentivi».

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Tra le priorità del Piano triennale dello sport, presentato ieri dall’assessore Claudia Firino alla sesta Conferenza regionale, ci sono la promozione degli eventi sportivi d’eccellenza, il sostegno agli operatori impegnati in campionati nazionali federali e l’attenzione agli atleti con disabilità, all’attività sportiva giovanile, e alla tutela sanitaria degli atleti.
«Nel Bilancio 2016 è previsto – ha detto l’assessore Firino – uno stanziamento di 100mila euro per ogni annualità, dal 2016 al 2018, a favore della Sezione sarda del Cip ( Comitato italiano Paralimpico). Tra i vari interventi, sono state modificate le modalità di calcolo dei contributi a favore degli agonisti, prevista la dotazione di defibrillatori nelle strutture sportive e riorganizzate le borse di studio a favore degli atleti che frequentano scuole e Università». L’assessore Firino ha ricordato come la giornata di oggi non sia un punto di arrivo né di partenza ma «il momento più importante di un processo iniziato con la presentazione delle proposte del Piano al Comitato regionale dello Sport, perché possano essere integrate con utili contributi».
«La Regione investe sul turismo sportivo promuovendo la Sardegna quale punto di riferimento internazionale per chi vuole fare un’esperienza di vacanza attiva – ha detto l’assessore Francesco Morandi -. Puntiamo sui grandi eventi, sfruttando un palcoscenico naturale magnifico che ci ha restituito una grandissima visibilità soprattutto su centro e nord Europa e a livello nazionale. È necessario ora capitalizzare lo sforzo, favorendo il posizionamento dell’isola anche su nuovi mercati, raccontando che la Sardegna è la terra della qualità della vita, con uno straordinario rapporto tra ambiente, storia e cultura. Questa strategia – ha concluso – ci consente anche di presentare un prodotto turistico nuovo, finalizzato alla destagionalizzazione, carico di contenuti e stimolanti occasioni di viaggio.» 

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Il Servizio Ambiente del comune di Iglesias comunica che lunedì 30 maggio 2016, in occasione della giornata di sciopero dei lavoratori del settore, potrebbe non essere garantito l’espletamento dei servizi di raccolta della frazione “umido” e “vetro”, come da calendario 2016.

I cittadini sono invitati a non depositare per strada, nella giornata di sciopero, contenitori e rifiuti. L’ecocentro comunale svolgerà servizio regolare (aperto lunedì dalle ore 12.00 alle ore 18.00).

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L’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, incontrerà lunedì pomeriggio, alle 15.30, una delegazione dei manifestanti che questa mattina hanno messo in atto una nuova iniziativa contro il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera approvato dalla Giunta e, a breve, all’esame del Consiglio regionale. L’incontro è stato convocato a seguito della manifestazione organizzata dal “Comitato Uniti Per La Salute” e da CGIL, CISL e UIL del Sulcis Iglesiente, sfociata nell’occupazione del Consiglio comunale di Iglesias, «per la tutela dei diritti alla Salute pubblica e per la classificazione del CTO ad ospedale di 1° livello». La delegazione, con il supporto politico di alcuni consigliere regionali e comunali, ha interloquito telefonicamente con l’assessore Luigi Arru che ha loro comunicato la convocazione dell’incontro per sentire le motivazioni della protesta.

L’assemblea ha accolto positivamente la comunicazione dell’assessore regionale ed ha deciso di sospendere l’occupazione della sala consiliare fino all’esito dell’incontro di lunedì.

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