29 March, 2024
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Area, l’azienda regionale per l’edilizia abitativa ha scelto Carbonia per iniziare un percorso vicino alle comunità e alle esigenze del territorio.
«La Regione Sardegna con Area torna ad essere in prima lineaha detto l’assessore regionale dei Lavori pubblici, Aldo Salaris -, si è trattato di un’inaugurazione molto importante, perché costituisce una risposta che viene data al territorio. Carbonia, in Italia, è la città con la maggiore presenza urbana di edilizia popolare.»

«Con la rinuncia da parte dell’esecutivo nazionale dell’impugnazione dell’articolo 1 della legge regionale recante disposizioni in materia di Enti locali, si apre una nuova fase per il governo dei territori nella nostra isola.»

Lo ha detto questa sera il consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione Fabio Usai.

«La Giunta regionaleha aggiunto Fabio Usaipuò finalmente procedere alla sostituzione degli Amministratori straordinari in carica nominati dalla precedente Amministrazione con altri che sappiano stimolare ed indirizzare meglio l’azione degli enti intermedi, coerentemente con le crescenti necessità dei territori coinvolti ed i bisogni delle relative popolazioni.»

«In attesa del pronunciamento degli enti preposti sul futuro della legge di ricostituzione delle province, recentemente approvata dal Consiglio regionale, il nuovo commissariamento è assolutamente necessarioha concluso il consigliere regionale sardistaaffinché gli enti coinvolti riacquistino funzionalità e corrispondenza rispetto alle esigenze provenienti dalle comunità, e siano adeguatamente preparati alla transizione verso i nuovi enti intermedi che ricalcheranno nella conformazione territoriale quelli aboliti con il referendum del 2012.»

A seguito di conclusione di un accordo quadro per le manutenzioni stradali, l’Amministrazione comunale di Sant’Anna Arresi ha dato il via ad una prima serie di interventi di bitumazione nel territorio comunale di Sant’Anna Arresi.
L’ufficio tecnico di concerto con l’Amministrazione comunale ha predisposto il progetto, individuando gli interventi e la priorità in relazione al livello di degrado del manto stradale di ogni zona.
La ditta incaricata dei lavori ha iniziato con la fresatura ed il rinnovo del manto stradale della via Is Uccheddus, fino a completare l’anello della via XXV Aprile.

E’ ufficiale l’apertura del reparto Covid al quarto piano dell’ospedale Sirai di Carbonia. Lo ha comunicato oggi la dottoressa Giovanna Gregu, direttore del POU ASL Sulcis, ai direttori delle UU.OO. dei PP.OO. ASL Sulcis e, per conoscenza, al direttore generale dottoressa Giuliana Campus e al direttore sanitario dottor Giuseppe Pes.

«Si comunica alle SS.LL. che dal 25/01/2022, è stato aperto il reparto Covid, su disposizione della Direzione Generale, situato al 4° piano del P.O. Sirai, per far fronte ai numerosi ricoveri dei pazienti positivi che giungono presso il ns. nosocomio.

Il reparto è costituito da 16 posti letto, peraltro già occupati. Attualmente si sta provvedendo al completamento di alcuni aspetti organizzativi.

Si evidenzia che il personale in dotazione è sufficiente a garantire la presenza di un medico per turno in zona Covid, pertanto si confida nella più ampia collaborazione di tutto il personale del presidio.»

Il reparto Covid che in un primo momento, ad inizio pandemia, la Giunta regionale programmò di realizzare al CTO di Iglesias, trovando la ferma opposizione del sindaco di Iglesias e dell’intera classe politica iglesiente che portò all’individuazione del Centro Covid all’ospedale Santa Barbara, mai nato, è stato dunque creato all’ospedale Sirai di Carbonia, per «far fronte all’emergenza dei numerosi ricoveri dei pazienti positivi». L’emergenza, come è ben noto, dura ormai da quasi due anni.

Ricostruiamo i passaggi che si sono susseguiti dai primi giorni di marzo 2020.

L’11 marzo 2020 la Giunta regionale approvò il “Piano strategico per l’attivazione progressiva di strutture di area critica” predisposto dal Governatore, Christian Solinas, in risposta all’emergenza Covid-19. Per far fronte alle necessità che avrebbero potuto presentarsi, il Piano prevedeva una progressiva riorganizzazione dei presidi sanitari dell’Isola, individuando le strutture ospedaliere, comprese quelle private, dedicate alla cura dei pazienti contagiati da Covid-19 e le strutture dove sarebbe stata garantita l’assistenza a tutti gli altri pazienti.

Il Piano prevedeva la realizzazione di 33 posti letto Covid al Cto di Iglesias e individuava l’ospedale Sirai di Carbonia tra le strutture di supporto per la cura ai pazienti non affetti dal Coronavirus. La scelta del Cto venne contestata dalla comunità locale e la sede del Centro venne spostata all’ospedale Santa Barbara.

Il 6 giugno 2020 la Giunta regionale approvò in via preliminare il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid-19, così come previsto dal decreto legge licenziato dal Governo il 19 maggio 2020.

Per l’incremento delle terapie intensive e subintensive, il piano individuava diverse strutture su tutto il territorio e, in via prioritaria, i presidi ospedalieri dell’Isola già predisposti nell’emergenza alla gestione dei casi Covid-19 (Santissima Trinità di Cagliari, San Francesco di Nuoro e cliniche San Pietro dell’Aou di Sassari), venivano integrati con gli ospedali San Martino di Oristano e Santa Barbara di Iglesias.

«In caso di emergenza – spiegò l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu, in riferimento al caso specifico del Santa Barbara la struttura consentirebbe la gestione dei pazienti affetti da Coronavirus mantenendo libero il vicino Cto e potrebbe, se necessario, fornire supporto al Santissima Trinità.»

Al Santa Barbara nulla è mai stato fatto e, in piena emergenza Covid-19, i pazienti positivi sono stati parcheggiati a più riprese nei Pronto Soccorso del Sirai e del Cto, in attesa della disponibilità di posti letto al Santissima Trinità di Cagliari. 

Ora, a distanza di oltre un anno e mezzo, il reparto Covid della ASL Sulcis vede la luce non, come previsto, all’ospedale Santa Barbara di Iglesias, ma al quarto piano dell’ospedale Sirai di Carbonia.

Giampaolo Cirronis

Sono 1.224 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Sardegna, su 24.871 test eseguiti (4.476 molecolari, 20.395 antigenici), il 4,92%.

E’ rimasto invariato il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva, 32; quelli ricoverati in area medica sono 331 (4 in più rispetto a ieri).

Sono 22.494 le persone in isolamento domiciliare (83 in meno di ieri).

Si registrano 7 decessi: 1 uomo di 38 anni, residente nella Città Metropolitana di Cagliari; 1 donna di 64 anni, residente nella provincia del Sud Sardegna; 3 uomini di 49, 86 e 91 anni e 2 donne di 86 e 94 anni, tutti residenti nella provincia di Sassari.

 

Sono 644 i positivi al Covid-19 tra i residenti nel comune di Iglesias. Lo ha comunicato poco fa il sindaco, Mauro Usai.

«Il rapido aumento dei casi, analogamente a quanto sta avvenendo negli altri Comuniha detto Mauro Usaiimpone la massima attenzione, grazie anche alla sinergia costante con gli operatori sanitari e con le altre Istituzioni.»
«Malgrado il numero delle persone positive sia consistenteha concluso Mauro Usai -, abbiamo solamente due casi di pazienti ospedalizzati, un dato confortante che testimonia come sia importante proseguire nella strada della vigilanza sanitaria e dell’adesione alla campagna vaccinale.»

Nella giornata di ieri, a Villacidro, per cause in corso di accertamento si è verificato un sinistro stradale che ha coinvolto una Renault Scenic condotta da un imprenditore cinese di 44 anni residente ad Oristano ed una Renault Twingo guidata da una 61enne impiegata del luogo. A seguito dell’evento, la donna è stata trasportata con ambulanza da personale del 118 presso l’ospedale “Nostra Signora di Bonaria” di San Gavino Monreale per accertamenti, non in pericolo di vita. Sul posto è intervenuto per i rilievi personale della Stazione dei carabinieri di Villacidro. I documenti di guida e di circolazione di entrambi le parti sono risultati essere regolari.

Sono iniziati, a Calasetta, i lavori di riqualificazione con la messa in sicurezza delle strade urbane ed extraurbane.

Con le risorse di un finanziamento regionale ottenuto, l’Amministrazione comunale, grazie al lavoro degli uffici, ha predisposto il progetto, individuando gli interventi e la priorità in relazione al livello di degrado del manto stradale di ogni zona.

Nello scorso mese di dicembre si sono concluse le procedure d’appalto di gara e sono stati affidati i lavori che riguarderanno in particolare i tratti di via Palestro, via Garibaldi, via Fiume, via Dante, via Calalunga, piazza Villanova, strada Mercureddu, strada S’Acqua Sa Murta ed il piazzale di manovra autobus a Cussorgia.

L’ordinanza sindacale del 23 gennaio scorso, impone per le zone di intervento la necessaria temporanea limitazione di sosta e circolazione dei veicoli.

Anche se impossibilitata a programmare eventi in presenza a causa del procrastinarsi della situazione critica legata alla pandemia, l’Amministrazione comunale di Carbonia celebra la “Giornata della Memoria” e commemora le vittime dell’Olocausto con una serie di iniziative rivolte a tutta la cittadinanza.

Su proposta dell’assessorato alla Cultura sarà proiettato, sulla piattaforma streaming della società Umanitaria Sardegna, “Racconti di un viaggio dentro la memoria”, un documentario di 63 minuti che ha coinvolto ragazze e ragazzi sardi tra i 18 ed i 25 anni, protagonisti dei viaggi nei luoghi chiave della Shoah che hanno dato la genesi a un vero e proprio corso di formazione storica.

«Ringrazio per la preziosa e imprescindibile collaborazione la Fabbrica del Cinema ha sottolineato l’assessore alla cultura Giorgia Meli -: un modo per tenere vivi nella memoria collettiva gli orrori dei campi di sterminio. Manteniamo la speranza di poter tornare alla normalità al più presto ed essere nelle condizioni di organizzare l’anno prossimo ulteriori iniziative di sensibilizzazione in presenza su questa importante tematica.»

Chi è interessato a vedere il documentario, a partire dalle ore 10.00 di giovedì 27 gennaio, si può collegare all’indirizzo onlinesardegna.umanitaria.it . Lo streaming del film è gratuito previa registrazione e sarà disponibile per tutta la giornata.

Un’altra iniziativa gratuita, fortemente voluta dall’assessore della Cultura Giorgia Meli, è prevista per domenica 30 alle ore 18.30 al Teatro Centrale, con l’organizzazione di uno spettacolo a cura dell’Associazione Culturale-Teatrale “Quinte Emotive”, La performance si intitola “Il Processo” ed è tratta liberamente da “L’Istruttoria”, un dramma documentario scritto da Peter Weiss dopo aver assistito al processo di Francoforte sul Meno, tenutosi dal dicembre 1963 all’ottobre 1965 sui crimini di guerra perpetrati dai tedeschi.

Per poter partecipare è necessario prenotarsi contattando la segreteria del Cedac al seguente numero: 338.9838142. Si ricorda che l’accesso è consentito a chi possiede il green pass.

«Per dare un segnale e contribuire a un momento di riflessioneha dichiarato il sindaco Pietro Morittuabbiamo inviato con l’assessora alla Pubblica Istruzione Antonietta Melas e a nome di tutta l’Amministrazione comunale, una lettera indirizzata a tutte le scuole cittadine. Siamo convinti che ricordare una delle pagine più drammatiche della nostra storia non sia solo un dovere di amministratori, ma una questione di coscienza collettiva.»

«Cito le parole dell’onorevole Liliana Segre che è miracolosamente scampata allo sterminio: A che serve la memoria? A difendere la democrazia, dice bene una degli ultimi testimoni che la storia ci ha consegnatoha concluso il sindaco di Carbonia -; sono certo che soprattutto i nostri giovani siano consapevoli di questo.»

Le associazioni dei diabetici chiedono la riapertura del laboratorio di Analisi della ASSL 7 Carbonia Iglesias agli esterni.
«Ci chiediamo – dice Fabio Sabeddu, presidente dell’Associazione Diabete Sulcis Iglesiente ETS-ODV – quale sia la logica che impedisce alla politica regionale di trovare soluzioni immediate, che potrebbero momentaneamente consistere, in un ordine di priorità, nel richiamare in servizio i tecnici di laboratorio andati in pensione, nel potenziamento dell’organico del laboratorio o nell’aumento del budget del laboratori privati/convenzionati.»
 «Un territorio dove circa 10.000 persone risultano colpite dalla patologia diabetica e per le quali dunque il laboratorio di analisi rappresenta un presidio sanitario necessario per la diagnosi, il monitoraggio e la cura della malattia – aggiunge Riccardo Trentin, presidente della Federazione Rete Sarda Diabete ETS-ODV -. Nessuna comunità e struttura ospedaliera può rimanere viva senza il supporto di un laboratorio di analisi efficiente e aperto anche agli esterni.»  
«Aldilà delle soluzioni temporanee però la comunità del Sulcis iglesiente attende e merita una risposta definitiva – conclude Riccardo Trentin -, incardinata sul modello strutturato di una sanità che si qualifichi  “pubblica” perché capace di garantire sempre e per tutti il diritto alla salute dei cittadini.»