29 March, 2024
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Operazione del Corpo forestale a Corrumanciu (Porto Pino)

A partire dal dicembre dello scorso anno, l’Ispettorato Ripartimentale del Corpo forestale di Iglesias ha programmato una serie di servizi mirati alla prevenzione e repressione di reati in materia di abusivismo edilizio e di violazione alle norme sulla tutela del paesaggio.

Nell’ambito di questi servizi il Nucleo Investigativo ripartimentale ha individuato, sull’isolotto di Corrumanciu, agro di Sant’Anna Arresi,  un lotto di terreno nel quale erano state realizzate, e non ancora ultimate, una serie di sistemazioni a verde del terreno, una grande tettoia attrezzata, un’area piscina. Non semplici opere edili ma, piuttosto, una radicale trasformazione del sito con la quale si preannunciava una sempre più marcata perdita delle sue originarie peculiarità naturalistiche/paesaggistiche.

Trattandosi di area di particolare pregio dal punto di vista naturalistico e paesaggistico, di fatto soggetta a vincolo di inedificabilità assoluta poiché territorio costiero situato a meno di trecento metri dalla linea di battigia del mare, i Forestali hanno avviato una serie di attività investigative accertando che le opere risultavano totalmente abusive, prive del permesso di costruire e dell’autorizzazione paesaggistica.

Considerati gli elementi di carattere probatorio acquisiti nel corso degli accertamenti dagli investigatori del CFVA, a tutela del prevalente interesse pubblico di preservazione dei beni naturalistici e paesaggististici, l’Autorità giudiziaria ha ritenuto di procedere al sequestro preventivo dell’intero terreno, della superficie di circa 11.000 m2.

I responsabili risultano indagati per la realizzazione abusiva delle opere (violazione agli artt. 44 DPR 380/2001 e 181 D. Lgs. 42/2004 – pene previste: arresto fino a due anni e l’ammenda da 5.164 a 51.645 euro) ed in caso di condanna saranno obbligati al rimessione in pristino dello stato dei luoghi.

Un fatto analogo

Un fatto analogo si era verificato sempre sull’isolotto di Corrumanciu, in un terreno adiacente all’area attualmente sottoposta a sequestro, con la realizzazione di un intero complesso residenziale turistico.

Al termine delle indagini, anche allora eseguite ad opera del Nucleo Investigativo CFVA di Iglesias, l’intero Resort era stato posto sotto sequestro su disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Conclusa la vicenda giudiziaria con la condanna definitiva di proprietario e direttore lavori, l’Autorità giudiziaria aveva imposto ed eseguito nel 2013 la demolizione dell’intero intero villaggio turistico. Il fatto aveva suscitato diverso clamore mediatico con la pubblicazione della notizia sui principali media isolani.

Di particolare interesse la Sentenza della Suprema Corte che, facendo propria la tesi del Pubblico ministero, introduceva nella piccola Isola il vincolo di inedificabilità assoluta, poiché zona costiera inclusa nella fascia tutelata dei 300 metri dalla linea di battigia del mare.

                               

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