Il presidente Federico Fantinel ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia presso la sala polifunzionale, in Piazza Roma, in seduta straordinaria e pubblica, per giovedì 30 gennaio alle ore 14,30 in prima convocazione e, eventualmente, alle ore 16,30, in seconda convocazione, per la trattazione del seguente ordine del giorno:
1. Interrogazioni, interpellanze, mozioni e ordini del giorno;
2. Approvazione schema di convenzione tra il comune di Cagliari e il comune di Carbonia per l’esercizio in forma associata della segreteria generale;
3. Approvazione del regolamento per l’occupazione del suolo pubblico con dehors, strutture leggere prontamente amovibili e strutture semirigide amovibili;
4. Approvazione del regolamento per l’uso dello stemma, del gonfalone, delle bandiere, della fascia tricolore e di quella del presidente del Consiglio comunale;
5. Adesione al Gruppo di azione locale denominato GAL Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari s.c.a.r.l.
Il rito antico e crudele della pesca del tonno si traduce in musica con “L’Ultima Mattanza”, il concerto che vede protagonista il sassofonista e polistrumentista nuorese Gavino Murgia insieme con Fabio Giachino al pianoforte e alle tastiere e Patrice Heral alla batteria e alle percussioni – in cartellone sabato 25 gennaio, alle 21.00, al Teatro Comunale di San Gavino Monreale per la Stagione 2024-2025 di Prosa | Musica | Danza e Circo Contemporaneo organizzata dal CeDAC Sardegna – per un suggestivo itinerario sonoro sulle tracce dell’album omonimo, ispirato a una storia millenaria intrisa di violenza e cupa bellezza.
Sotto i riflettori il Trio Mattanza, affiatato ensemble in cui s’intrecciano voci e strumenti, tra echi ancestrali e sonorità contemporanee, reinterpretati in chiave jazz, per evocare una importante e plurisecolare tradizione, un’arte marinaresca dove trionfano l’abilità e la forza, ma anche il fascino della natura selvaggia incarnata dai grandi predatori, dalle forme eleganti e allungate, imprigionati nella camera della morte. Il sapore epico della lotta si sposa agli aromi salmastri, sulle note di “Prima della Battaglia”, come della title track “L’Ultima Mattanza”, accanto a “Tabarka”, tra paesaggi africani, suoni e luci della città della Tunisia, patria dei genovesi esuli a Carloforte tra il mito de “I Danzatori delle Stelle” per un omaggio a Sergio Atzeni e la profondità degli “Abissi”, e ancora brani come “Rais” e “Cascà”, in un percorso sonoro che rimanda alle grandi civiltà mediterranee e agli orizzonti sconfinati del mare, simbolo di libertà.
Il Consorzio AUSI, a Iglesias, presso la sede di Palazzo Bellavista (Monteponi), ospiterà due nuovi percorsi di formazione realizzati a cura della Fondazione ITS Academy MO.SO.S.
La Fondazione MO.SO.S., appartenente al segmento di formazione terziaria parauniversitaria del ministero dell’Istruzione e del Merito, agisce nell’area tecnologica della mobilità sostenibile, con particolare riferimento alla mobilità aerea, marittima e terrestre di persone e beni, alla manutenzione dei mezzi di trasporto, delle relative infrastrutture e della logistica.
I percorsi a cura della Fondazione, realizzati in collaborazione con le aziende del territorio e il mondo del lavoro, sono finalizzati alla formazione di Tecnici Superiori delle scienze applicate, con competenze trasversali altamente tecnologiche, spendibili in diversi ambiti a livello nazionale ed internazionale.
I due percorsi formativi in fase di attivazione, che verranno ospitati nella sede del Consorzio AUSI, sono:
▪ Tecnico Superiore per i sistemi meccatronici per la mobilità
▪ Tecnico superiore per la gestione e manutenzione dell’idrogeno applicato al trasporto.
Il Tecnico Superiore per i sistemi meccatronici per la mobilità (diploma di V° livello EQF (European Qualification Framework), possiede le competenze adatte a sviluppare le nuove tecnologie nate dall’unione della meccanica con il digitale, nell’ambito dell’industria 5.0.
Competenze sia tecniche specifiche che multidisciplinari, per mettere a sistema conoscenze differenti e farne sintesi originali e innovative.
Accedono al corso, della durata di 2 anni (2.000 ore tra lezioni e stage in azienda), persone in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado.
Il Tecnico superiore per la gestione e manutenzione dell’idrogeno applicato al trasporto (diploma di V livello EQF (European Qualification Framework), opera nel sistema di produzione, stoccaggio e rifornimento di idrogeno.
Nei contesti produttivi, cura la pianificazione delle diverse fasi di lavoro e organizza risorse umane e materiali.
Si occupa inoltre della manutenzione delle parti idrauliche, meccaniche ed elettriche di un impianto per la produzione, dello stoccaggio e rifornimento, effettua ispezioni visive per identificare eventuali perdite, verifica soglie e livelli, e comunica tempestivamente alla centrale operativa eventuali anomalie.
Accedono al corso, della durata di 2 anni (2.000 ore tra lezioni e stage in azienda), persone in possesso di diploma di scuola secondaria di secondo grado.
Il comune di Iglesias è stato ufficialmente riconosciuto dal CEPELL (Centro per il Libro e la Lettura) come “Città che legge” per il triennio 2024-2026. Questo prestigioso titolo testimonia l’impegno costante del territorio nella promozione della lettura e della cultura del libro, grazie alla sinergia tra istituzioni pubbliche, scuole, biblioteche, librerie e operatori culturali.
Essere “Città che legge” significa garantire ai propri cittadini l’accesso ai libri e alla lettura come strumenti fondamentali di crescita personale e collettiva. Alla base di questo riconoscimento vi è il Patto per la Lettura, sottoscritto dal Comune di Iglesias insieme a scuole, biblioteche, librerie e numerosi operatori culturali, tra cui l’associazione Argonautilus, che ha svolto ruolo di coordinamento nella stesura del documento. Questo Patto rappresenta un impegno condiviso a favore della promozione della lettura come diritto fondamentale di ogni cittadino.
La presenza di iniziative consolidate come la Fiera del Libro di Iglesias, organizzata da Argonautilus che celebrerà nel prossimo aprile 2025 la sua decima edizione, è stata un elemento essenziale per ottenere questo riconoscimento. Eventi come la Fiera, insieme ad altre attività culturali che animano il territorio, dimostrano l’importanza di una rete culturale attiva e partecipata.
L’assessora della Cultura del comune di Iglesias, Claudia Sanna, e l’Associazione Argonautilus hanno espresso grande soddisfazione per il risultato raggiunto. «Questo riconoscimento non è solo un titolo o un logo sulle nostre locandine: è una porta che si apre verso nuove opportunità. Essere
‘Città che legge’ ci permette di accedere a bandi, finanziamenti e progetti specifici dedicati alla promozione della lettura e alla diffusione del libro. È una spinta a fare ancora meglio, a costruire nuove occasioni di crescita culturale per la nostra comunità», ha dichiarato l’assessora Claudia Sanna.
L’associazione Argonautilus ha aggiunto: «Questo riconoscimento è il frutto di un lavoro collettivo, di una visione condivisa e della volontà di fare della lettura un pilastro della vita culturale di Iglesias. Continueremo a lavorare con entusiasmo e impegno per trasformare questa opportunità in nuovi progetti e iniziative che possano coinvolgere tutta la cittadinanza».
Il titolo di “Città che legge” rappresenta un valore aggiunto per Iglesias, che rafforza il suo ruolo di riferimento culturale nel panorama regionale e nazionale. Il Comune e gli operatori culturali sono già al lavoro per sviluppare nuove attività, con l’obiettivo di rendere la lettura un elemento centrale nella vita quotidiana di ogni cittadino.
«Si attui finalmente il comparto unico del pubblico impiego per fermare la migrazione dei dipendenti dai Comuni verso la Regione, attratti da un migliore trattamento economico e giuridico.»
Nino Spanu, consigliere comunale del gruppo Carbonia Avanti, ha presentato una mozione al sindaco Pietro Morittu, firmata anche dal capogruppo Giacomo Floris, fortemente preoccupato dal crescente impoverimento della pianta organica del comune di Carbonia, con la continua perdita di professionalità che sta provocando grandi problemi al funzionamento della macchina amministrativa.
«A causa della mancata attuazione del comparto unico del pubblico impiego del sistema dell’amministrazione pubblica della Sardegna, sempre più dipendenti partecipano a concorsi o migrano, utilizzando i sistemi e gli strumenti di mobilità previsti per legge, verso la Regione e/o enti del sistema pubblico regionale – si legge nella mozione -, l’equiparazione del trattamento economico e giuridico dei dipendenti degli enti locali a quello del personale della Regione, peraltro prevista dall’articolo 12 della legge regionale 12 giugno 2006 è rimasta lettera morta per almeno 17 anni.»
«Con la DGR n. 47/33 è stata decisa la strutturazione di un disegno di legge per la realizzazione del comparto unico e dell’approvazione delle condizioni giuridiche ed economiche per riequilibrare le differenze tra personale delle diverse amministrazioni – sottolinea Nino Spanu -. Per queste ragioni, chiediamo al sindaco di avviare interlocuzioni e sollecitazioni con il presidente della Regione e il presidente del Consiglio regionale della Sardegna sulla Sardegna del comparto unico del pubblico impiego del sistema dell’amministrazione pubblica in Sardegna – conclude il consigliere comunale di Carbonia Avanti – e, infine, di riferire, in particolare, sui tempi di attuazione dello stesso.»
«L’organico è al minimo storico, i turni massacranti: la cinghia è stata tirata fino all’ultimo foro disponibile e oltre.»
A dichiararlo è Marco Zurru, dirigente sindacale NurSind Sulcis Inglesiente e RSU Asl. La denuncia dell’esponente del sindacato delle professioni infermieristiche è chiara: «La carenza del personale nella Asl Sulcis è tale che la vita lavorativa e personale degli infermieri è ormai divenuta insostenibile. Con la mancata sostituzione dei professionisti andati in pensione siamo arrivati al limite: turni massacranti con un gravissimo danno lavorativo e umano. Le nuove assunzioni vengono concesse con il contagocce e il personale in servizio è messo costantemente sotto pressione».
Il sindacato denuncia che si è costretti a ricorrere a prestazioni aggiuntive e straordinarie per poter garantire la continuità assistenziale e il turno di servizio, come accade per il reparto di Medicina del presidio ospedaliero del Sirai di Carbonia dove il rapporto infermiere paziente, nelle migliori situazioni dovrebbe essere di 1 a 6 ma nella realtà, anche a causa dell’aggiunta di ulteriori 8 posti letto, il rapporto arriva ad essere anche di 1 a 12 con pazienti talvolta ad alta assistenza di cura.
«Ci sono poi altre realtà assistenziali – ha aggiunto Marco Zurru – come l’Unità Operativa di Psichiatria dove il rapporto infermiere e paziente dovrebbe essere di 1 a 2 e invece si arriva a 1 a 5 e dove il tasso di aggressioni al personale è sempre più allarmante e preoccupante. In questa ASL gli infermieri sono costretti a programmare turni sempre più pesanti, rinunciando alla propria vita privata e in più affrontando il progressivo invecchiamento della popolazione infermieristica con una età media che ormai supera i 52 anni.»
Il sindacato NurSind denuncia «un atteggiamento irrispettoso delle norme contrattuali», quindi diffida l’Azienda a uniformare le relazioni sindacali come previsto dalle normative.
«Infatti – conclude il sindacalista – dopo la chiusura avvenuta di recente delle Unità Operative di Urologia, Neurologia e Ortopedia, la mobilità del personale infermieristico è avvenuta senza il relativo confronto con le organizzazioni sindacali, condizione prevista dall’ art. 6 del Ccnl vigente, finalizzata alla ricollocazione interna dei dipendenti momentaneamente e localmente individuati in relativo esubero, garantendo pari opportunità e riconoscimento delle prerogative di ognuno con la partecipazione attiva delle OO SS. Non da ultimo, esortare l’azienda all’attivazione di un piano straordinario e immediato di assunzioni di personale infermieristico, perché questa condizione non è più sopportabile.»
Da venerdì 17 gennaio e sino al 7 febbraio possono essere presentate le istanze di accesso al Micro Nido Comunale, destinato ai bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi residenti nel comune di Buggerru.
«Si tratta per ora di un servizio sperimentale che verrà fornito in primavera, per 14 settimane, dal lunedì al venerdì per 5 ore al giorno – dice l’assessora delle Politiche sociali Martina Andreuccetti -. Sarà totalmente gratuito e verrà effettuato nei locali comunali appositamente approntati per accogliere i bambini in tenera età. La spesa attualmente prevista è di 15.000 € attraverso fondi ministeriali, ma se come sembra la misura dovesse rivelarsi strutturale, saremo in grado di garantire un servizio permanente.»
«Con questo servizio miriamo a completare l’offerta di servizi ad una comunità svantaggiata per la propria posizione geografica e dare un contributo alla lotta allo spopolamento ampliando le misure già messe in atto negli scorsi anni dalla Regione Sardegna», aggiunge la sindaca, Laura Cappelli.