20 May, 2025
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“Il mio giro del mondo a 360°”. Il grande velista cagliaritano Andrea Mura si racconta a Sant’Antioco, in un mix tra narrazione e immagini video che, come recita il titolo dell’evento, spazierà a 360° in un viaggio metaforico (e non soltanto) attorno al globo. L’appuntamento è fissato per venerdì 23 maggio, alle 19.00, presso Piazza Ferralasco. Con l’utilizzo del ledwall installato nella piazza del Lungomare, il velista, in compagnia della moglie Daniela Faranna, racconterà al pubblico presente le sue esperienze in mare, sospinto solo dal vento, con un’attenzione speciale al progetto “Vento di Sardegna”, imbarcazione battente bandiera sarda che nella livrea riporta i “Quattro Mori”: un vero e proprio orgoglio sardo.

«Per noi è un vero onore poter ospitare Andrea Mura commenta il sindaco Ignazio Locciun sardo che rende grande la Sardegna e appassiona tutti, non solo gli amanti della vela. È un evento unico, libero e gratuito, che consentirà a tutti di poter ascoltare direttamente dal protagonista alcuni racconti su imprese passate alla storia di questo sport. Invito tutta la cittadinanza a partecipare.»

Quest’anno l’evento più importante Carloforte si allunga con “Aspettando il Girotonno”, una settimana di appuntamenti imperdibili che, dal 23 al 29 maggio, si snoderanno tra cultura, arte e gastronomia, scaldando i motori per i giorni clou del festival, dal 30 maggio al 2 giugno. Si comincia giovedì 22 maggio alle 18.30 con l’inaugurazione della mostra “Fili di seta e di luce” dedicata all’antica arte del bisso, visitabile dal 23 al 28 maggio dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 17.30 alle 20.30 all’Exmè, in via XX Settembre. L’esposizione presenta i manufatti di Marianna Pischedda, artigiana discreta e appassionata, che con umiltà e dedizione intreccia fili di bisso in creazioni delicate e preziose.

«Siamo entusiasti di annunciareha detto il sindaco di Carloforte, Stefano Rombiche quest’anno il Girotonno si arricchisce di una grande novità: l’iniziativa ‘Aspettando il Girotonno’, in programma dal 23 al 29 maggio. Un’intera settimana di eventi, cultura, gastronomia e spettacolo che anticiperà la manifestazione principale, rendendo ancora più speciale questo appuntamento ormai simbolo della nostra isola. È un’occasione straordinaria per valorizzare il territorio, accogliere i visitatori e far vivere ancora più intensamente la magia del Girotonno. Invitiamo tutti a partecipare e a scoprire il fascino di Carloforte in ogni sua sfumatura.»

Venerdì 23 e sabato 24 maggio, alle ore 18.00, all’Exmè, gli appuntamenti con “Buon compleanno Faber, non una cover non un omaggio e nemmeno un ricordo”, eventi della Federazione italiana dei Circoli del Cinema con la direzione artistica di Gerardo Ferrara. Venerdì 23 si presenta il libro di Fabio Fiori “L’abbraccio del mare”, cui seguirà la proiezione del film “Madre acqua”, un omaggio allo scrittore Sergio Atzeni, alla presenza del regista Daniele Atzeni; sabato 24 la proiezione dei corti “La luce dell’Isola”, alla presenza della regista Valeria Patanè, e “Raixe”, con il regista Andrea Mura. Domenica, al Cine teatro Cavallera, alle ore 11.00 e alle ore 18.00 la proiezione di film e cortometraggi alla presenza degli autori; alle ore 20.30 il concerto “….da quale parte del mare” del trio composto da Battista Dagnino, Gerardo Ferrara e Francesco Bachis.

Sabato 24 maggio, alle ore 10.30, all’Exmè il convegno dal titolo “Le tonnare, patrimonio di cultura e tradizione millenaria: la candidatura Unesco” che intende valorizzare le tonnare come la più antica forma di attività industriale dell’uomo al mondo, promuovendo il riconoscimento Unesco di questo patrimonio unico. Previsti gli interventi di Stefano Rombi, sindaco di Carloforte; Antonio Di Natale, segretario generale della Fondazione Acquario di Genova, Pierantonio Addis, professore Associato del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università di Cagliari, Sandro Chiriotti, consulente marketing per lo sviluppo territoriale e di prodotto, Giuliano Greco, Procuratore Generale della Carloforte Tonnare Piam e di Secondo Borghero, chef tabarchino.

Sabato 24 maggio, alle 21.30, sul palco di Corso Battellieri lo spettacolo, dal titolo “Storie Sconcertanti”, di Dario Vergassola, con il suo inconfondibile mix di satira tagliente e ironia pungente. Lo spettacolo intreccia battute e riflessioni in un viaggio comico e intelligente che si chiuderà con un bis tratto dal suo libro “Liguria, terra di mugugni e di bellezze”. L’ingresso è libero.

Da non perdere le “Tuadde”, le tavolate conviviali tra i suggestivi caruggi di Carloforte a base di specialità di tonno preparate da chef e dalle signore locali, in abbinamento a vini e a racconti delle tradizioni gastronomiche dell’Iglesiente. Sabato alle ore 13.00 sarà protagonista la chef Barbara Ecca che, insieme ad un gruppo di signore tabarchine, abitanti dello storico “carruggiu” di via Magenta, proporranno un menù interamente dedicato al tonno; domenica alle 13.00 è il turno dello chef di Portoscuso Alberto Gai che cucinerà con un gruppo di signore del “carruggeto” di via Cagliari.

Degustazioni esclusive a bordo dei traghetti accolgono i visitatori tra piatti e storie sul tonno rosso da lunedì 26 a giovedì 29 maggio alle ore 19.05 sulla rotta Portovesme-Carloforte. Un benvenuto speciale che anticipa l’atmosfera e i sapori del Girotonno, realizzato in collaborazione con “Sa mesa nostra” – “Sorsi di Sud”, promosso da Confcommercio Sud Sardegna. Lunedì si comincia con Luigi Pomata, martedì è il turno di Luca Poma, mercoledì di Cristiano Rosso e giovedì si chiude con Secondo Borghero.

Sabato 24 maggio (dalle 1.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30) e domenica 25 (dalle 10.00 alle 13.00) la possibilità di conoscere meglio Carloforte con l’iniziativa dei monumenti aperti, ad ingresso libero. I visitatori saranno accompagnati dagli studenti dell’Istituto globale Carloforte, che faranno da “Ciceroni”. Sarà possibile visitare, tra gli altri, l’Osservatorio astronomico, la Chiesa dei Novelli Innocenti, le Necropoli di largo Giacomo Parodo e il Museo civico Casa del Duca.

Con “La Sagra incontra il mercato”, iniziativa promozionale che si è tenuta ieri al Mercato Civico di via Quirra, a Cagliari, sono cominciati gli appuntamenti della 35ª Sagra del carciofo di Samassi. L’anteprima è stata organizzata con l’obiettivo di coinvolgere i frequentatori del rinomato e frequentato mercato cagliaritano: un momento per far conoscere la manifestazione e un invito ad esserci nelle giornate del 22 e 23 marzo quando Samassi aprirà i suoi portoni e le sue piazze, ma anche l’occasione per poter degustare il prodotto tipico e il re del Medio Campidano: sua maestà il carciofo. Al mercato, una folla di curiosi, ha potuto apprezzare il prodotto nelle sue varietà e nelle diverse forme nelle quali può essere cucinato: da assaporare cotto o crudo, solo o con altri prodotti tipici, quali pani tradizionali o bottarga, primi o secondi piatti, intero o in creme spalmabili.

Gli appuntamenti entreranno nel vivo giovedì 20 e venerdì 21 marzo attraverso il coinvolgimento di studentesse e studenti con il laboratorio didattico “Il carciofo Violetto di Samassi tra proprietà nutritive e coltivazione sostenibile”, con degustazione guidata prodotti del territorio (pane e carciofo) e presentazione del quaderno didattico Mensarda, rivolto agli alunni della Scuola primaria, curato dall’Agenzia LAORE.

Dalle ore 18.00 degustazione guidata dei piatti tradizionali a base di carciofo Violetto in abbinamento con le birre artigianali, a cura dell’Agenzia LAORE, presso il ristorante Sole Luna in Corso Repubblica 79/81.

Per la mattina di venerdì 21 marzo è prevista la visita degli alunni della Scuola Primaria a Casa Pau e Casa Zara. Il pomeriggio, alle 17,30, la tavola rotonda “La filiera del carciofo: la sfida dei nuovi mercati. Educazione tour, marchi di qualità, innovazione” curata dal comune di Samassi e dall’Agenzia LAORE, nell’Aula Consiliare in Via Grazia Deledda, 5. Alle 18,30, ci sarà la presentazione del docufilm “Il Violetto di Samassi” del regista Andrea Mura e il racconto da parte dei protagonisti del progetto, sempre nell’Aula consiliare in via Grazia Deledda, 5.

 

Prenderà il via giovedì 10 ottobre alle ore 21.00 presso la Sala Fabio Masala della Fabbrica del Cinema l rassegna di Cinema promossa dal CSC Carbonia della Società Umanitaria “Cinema in Fabbrica – Aspettando il Carbonia Film Festival”. Il cartellone prevede 5 appuntamenti ad ingresso libero e gratuito, il martedì alle ore 18.00 ed il giovedì alle ore 21.00, tutti accompagnati dalla presenza degli autori in sala, dal 10 ottobre al 5 novembre.

Partenza giovedì 10 ottobre, alle ore 21.00, con la proiezione del film “Anna” di Marco Amenta, presentato in anteprima alle “Giornate degli Autori” a Venezia nel 2023 è il ritratto di una giovane donna e di una terra in conflitto tra il miraggio di uno sviluppo economico e la difesa della sua dignità. Dialogherà con il pubblico al termine della proiezione il regista Marco Amenta.

Si prosegue poi giovedì 17 ottobre, sempre alle ore 21.00, con “Castelrotto”, opera prima del regista marchigiano Damiano Giacomelli. Noir esistenziale, comico e grottesco, ambientato nella profondità di un’area interna del nostro Paese. Al termine dell proiezione interverranno il regista Damiano Giacomelli e l’attore protagonista Giorgio Colangeli.

Giorgio Colangeli è tra gli attori più prolifici e apprezzati del nostro cinema italiano. Vincitore di un David di Donatello e di un Nastro d’Argento, ha recitato in oltre 100 film.
Martedì 22 ottobre, cambio di orario, con inizio alle ore 18.00, per il documentario realizzato dall’autore sulcitano Roberto Carta, dal titolo “Donne di Miniera”. A margine della proiezione ci sarà un omaggio a cura della cantante Gabriella Cambarau.
La rassegna riprenderà due giorni dopo, giovedì 24 ottobre alle ore 21.00, con la proiezione del film “Il sogno dei pastori” di Tomaso Mannoni, nello sfondo di una società pastorale in lotta per la propria sopravvivenza il miraggio di un nuovo sviluppo arriverà sotto forma di un insolito ospite.

Chiusura martedì 5 novembre, alle ore 18.00, con un appuntamento speciale ovvero la prima assoluta del film di Filippo Petrucci “Guido Segre – una storia dimenticata” alla presenza del regista e del produttore e direttore della fotografia Andrea Mura, in collaborazione con l’associazione Amici della Miniera e la Sezione di Storia Locale della Cooperativa Lilith di Carbonia.
Il film racconta e descrive, attraverso varie testimonianze, la figura di Guido Segre, ebreo alla fine perseguitato dal regime e storico presidente dell’A.Ca.I., (Azienda Carboni Italiani), la società statale che controllava la gestione e l’organizzazione di tutti i bacini carboniferi dell’Italia.
Nelle intenzioni dei promotori la rassegna “Cinema in Fabbrica” intende riprendere le attività del Centro, dopo la pausa agostana, creando per il pubblico un ponte verso quelle che saranno le date in cui si svolgerà il Carbonia Film Festival che quest’anno avrà luogo nella città di Carbonia dal 13 al 17 novembre.

Promuovere la Sardegna attraverso il connubio tra prodotti artigianali e produzioni musicali. E’ questo l’intento della prima edizione del “Festival degli Artigiani” che si terrà a Giba domenica 24 settembre, con l’organizzazione della Pro Loco di Giba e il patrocinio dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Pisanu.

A partire dalle 18.00, presso Casa Ibba, in piazza Chiesa, stand espositivi con prodotti artigianali locali e, a seguire l’incontro dal titolo “Artigiani Musicali”, presentato da Matteo Murgia, con Michele Atzori (Su Dotori), Alessandro Pintus (Alex P), Alessio Mura (Su Maistu), Andrea Mura (Lepa), Andrea Planu (DJ Zep) e Andrea Andrillo.

Alle 20.30 è prevista una “Cena conviviale” e, dalle 21.30, uno spettacolo musicale con la presentazione dei dischi “Raju” di Su Dotori, “Le giuste parole” di Balentia” e “Bella Cantendi” di Andrea Andrillo.

La partecipazione alla manifestazione è libera e gratuita e gli artigiani che vorranno partecipare ne potranno ed esporre le loro opere e i loro lavori potranno contattare la Pro Loco di Giba attraverso i canali social o al numero 347.9081044.

Si è concluso con un’ottima risposta di pubblico il secondo appuntamento con il Festival Vivere la Terra. L’evento, promosso dall’Unione dei Comuni “I Nuraghi di Monte Idda e Fanaris” che comprende i Comuni di Decimoputzu, Siliqua, Vallermosa e Villaspeciosa, sostenuto della Fondazione di Sardegna e della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato alla P.I. BB. CC ed è organizzato dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, è giunto alla sua seconda edizione e sabato 10 e domenica 11 ha avuto come palcoscenico il paese di Siliqua.

«Questa seconda edizione del Festival Della Terra si è potuta finalmente svolgere nel suo periodo idealedichiara la sindaca di Siliqua, Francesca Atzoriun’organizzazione che non è stato possibile proporre lo scorso anno, a causa dell’emergenza sanitaria. Emergenza dalla quale, seppure con fatica, ci stiamo allontanando se pre di più.»

E con il Covid alle spalle, la risposta dei partecipanti è stata sicuramente soddisfacente, tanto che la due giorni dedicata alle tradizioni e alle contaminazioni tra passato, presente e futuro si conferma come un appuntamento imperdibile per giovani e meno giovani, per residenti e per visitatori.

«Le due giornate del Festival Vivere la Terra a Siliqua dichiara il viceSindaco della cittadina Bachisio Bachis sono state molto positive, sia in termini di accoglienza che in termini di partecipazione. Le associazioni e le attività produttive coinvolte hanno risposto con entusiasmo, e questo fatto, dopo due anni di pausa forzata, non era affatto scontato. Il giudizio è dunque decisamente positivo.» 

Molto apprezzati i momenti didattici con il laboratorio curato dall’Associazione Terras per conto dell’Associazione Città della terra Cruda e quelli artistici con le esibizioni musicali dei giovani artisti emergenti Charles Dillinger e Valucre e l’arte sublime di Jorghe, al secolo Giorgio Casu, che ha inaugurato e portato a termine, anche grazie alla collaborazione con i ragazzi del territorio, un murale che contribuisce a rendere più bello e colorato il paese del Cixerri.

Tanto spazio, come ormai di consueto, anche alle esposizioni d’artigianato e alle degustazioni dei prodotti locali. Sapori e saperi che per due giorni hanno permesso ai visitatori di conoscere meglio un territorio ospitale e sempre più apprezzato anche da migliaia di giovani.

Emozionante l’atteso momento cinematografico con le proiezioni del film Terra Cruda del regista Andrea Muraun opera prodotta dall’Associazione Internazionale Città della Terra Cruda, e del documentario Ladiri. Al termine della proiezione, Andrea Deidda, direttore di Istorias ha dialogato con Marco Sideri, presidente dell’associazione Città della Terra Cruda e Walter Secci, segretario organizzativo di Città della Terra Cruda sulle dinamiche che hanno portato l’associazione a produrre un film come Terra Cruda e di quanto, simili iniziative possano essere importante per tramandare, innovando, l’identità di un popolo.

I prossimi appuntamenti del Festival Vivere la Terra, sono in programma nel mese di Ottobre con le date di Vallermosa, il primo e il due ottobre e di Decimoputzu l’otto e il nove ottobre.

«Obiettivi futuri sono quelli di creare le condizioni affinché manifestazioni di questo tipo possano svolgersi con regolarità, con il supporto e la partecipazione di tutti i soggetti attivi del territorioconclude il vicesindaco Bachisio Bachis -. Un evento di questo tipo serve a promuovere le capacità produttive del territorio, a mostrare a chi viene a visitarci le nostre competenze e tutte le diverse declinazioni che l’espressione “vivere la terra” può assumere.»

 

Un ospite d’eccezione, sabato mattina a Portoscuso, su invito di Giuseppe Cherchi: Andrea Mura. In vacanza in zona qualche giorno con la famiglia prima di tuffarsi nella nuova avventura, il giro del mondo in solitaria, su in vito di Giuseppe Cherchi, ha voluto rendere omaggio alla memoria di un grande amico del mondo velico, Livio Rivano. Abbiamo colto l’occasione per intervistarlo.

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Il comune di Bitti dedicherà due giornate al cinema isolano nell’ambito del progetto ‘Visioni made in Sardegna’ promosso dalla Fondazione Sardegna Film Commission e realizzato dall’Associazione Malik. Due le date in programma: giovedì 30 gennaio e giovedì 6 febbraio (entrambe alle 20.30, ingresso gratuito) al Cinema Ariston in via Deffenu. Questi i nove titoli in programma: “Dans l’attente” di Chiara Porcheddu, “Eccomi (Flamingos)” di Sergio Falchi, “Il nostro concerto” di Francesco Piras, “La notte di Cesare” di Sergio Scavio, “Sonus” di Andrea Mura, “Spiritosanto – Holy spirit” di Michele Marchi, “The wash – la lavatrice” di Tomaso Mannoni, “Warlords” di Francesco Pirisi e “L’Unica Lezione” di Peter Marcias.

Riflettori accesi, dunque, su una selezione di opere presenti alla rassegna cinematografica ‘Visioni Sarde’, una sezione del Festival ‘Visioni italiane’ organizzato dalla Cineteca di Bologna nella scorsa primavera. La rassegna è nata nel 2014 come vetrina per il cinema di qualità prodotto in Sardegna e per la valorizzazione dei giovani talenti sardi.

Il progetto ha per obiettivo la realizzazione di una rete di collaborazioni che coinvolgerà scuole, Comuni e centri di aggregazione sociale di tutta l’Isola per affrontare tematiche legate al territorio sardo. Le opere (41 in tutto tra film, audiovisivi, cortometraggi e documentari) sono state selezionate tra quelle prodotte nell’ambito del progetto ‘Heroes 20.20.20’, promosso dalla Fondazione Sardegna Film Commission e nato dalla necessità di informare i cittadini sulle azioni di risparmio ed efficientamento energetico attive e disponibili in Sardegna.

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La Giunta comunale di San Nicolò Arcidano, guidata dal Sindaco Emanuele Cera, ha aderito con convinzione e votazione unanime al progetto regionale “Visioni Sarde”, condividendo i suoi fini di valorizzazione del cinema prodotto in Sardegna e di scoperta di giovani talenti sardi, a cui è offerta l’occasione di raggiungere il pubblico più vasto.

«Abbiamo aderito con entusiasmo all’iniziativa – sottolinea il primo cittadino –  crediamo sulla necessità di promuovere e valorizzare il cinema sardo e attraverso i cortometraggi far conoscere le nostre peculiarità e la nostra splendida Isola.»

Dopo numerose tappe in Italia e all’estero, la rassegna cinematografica tocca dunque un comune campidanese legato sì alle tradizioni, ma al contempo ricettivo verso le proposte culturali più varie, uno dei tanti centri della “Sardegna da scoprire”.

San Nicolò d’Arcidano è adagiato in una piana chiusa tra le catene del Monte Linas e del Monte Arci, a circa 27 chilometri da Oristano, dista una mezz’ora di macchina dalla splendida Costa Verde. Nel paese, conosciuto per la caratteristica “sa mitza de fagoi” (un’antica fonte ad uso di pastori e migranti), vivono ancora molte antiche tradizioni, si possono ammirare nelle strade del centro storico e non solo, una lunga serie di murales, rappresentazioni artistiche che raffigurano spaccati della civiltà contadina del passato, antichi mestieri e personaggi del luogo.

I prodotti locali – sono frutto di un’economia basata principalmente su artigianato, allevamento ed agricoltura.

“Visioni Sarde” sarà proposta il 12 gennaio, alle ore 18.00, presso la Sala Conferenze di Viale Repubblica.

Saranno proiettati i cortometraggi: “Dans l’attente” di Chiara Porcheddu, “Eccomi (Flamingos)” di Sergio Falchi, “Il nostro concerto” di Francesco Piras, “La notte di Cesare” di Sergio Scavio, “Sonus” di Andrea Mura, “Spiritosanto – Holy spirit” di Michele Marchi, “The wash – la lavatrice” di Tomaso Mannoni, “Warlords” di Francesco Pirisi, “L’Unica Lezione” di Peter Marcias.

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L’Istituto di Istruzione Superiore I.T.I. ha infatti inserito la rassegna cinematografica nel quadro delle iniziative previste dal progetto “Alternanza Scuola Lavoro”. Tale progetto, oltre a perseguire l’obiettivo di permettere agli studenti di conoscere da vicino la realtà aziendale nei suoi molteplici aspetti, si propone di arricchire culturalmente e professionalmente il loro percorso formativo in modo da agevolare il loro ingresso nel mercato del lavoro.

La proiezione dei cortometraggi di “Visioni Sarde” consentirà di illustrare il mondo produttivo dietro la macchina da presa e il lavoro complesso e articolato di una troupe cinematografica.

Oltre alle figure chiave del regista e del produttore, la realizzazione di un film necessita infatti di figure professionali altamente specializzate che devono assolvere compiti via via artistici, tecnici e logistici. L’elenco è lungo: dallo sceneggiatore all’operatore di macchina, dal montatore al fonico, dal direttore della fotografia allo scenografo. Fare cinema significa inoltre impiegare costumisti, truccatori, attrezzisti, microfonisti, sarti, responsabili degli effetti speciali e, naturalmente, doppiatori e attori.

Il Cinema offre, insomma, tante possibilità di lavoro e l’iniziativa del 23 gennaio permessa dal dirigente Giacomo Murgia, e voluta dalla professoressa  Maria Antonietta Littera, che coinvolge gli studenti della 3ª B del Liceo Scientifico di Tortolì, fornirà agli interessati una visione d’insieme su questi sbocchi lavorativi, oltre a rappresentare un incontro con il cinema sardo di qualità.

All’appuntamento cinematografico non hanno voluto mancare, quali spettatori d’eccezione, gli adulti dell’Università della terza età per i quali è stata programmata, in altra data, una proiezione speciale presso la Biblioteca comunale “Emilio e Joyce Lussu”.

Questi i titoli che saranno proposti ai giovani studenti: “Dans l’attente” di Chiara Porcheddu, “Eccomi (Flamingos)” di Sergio Falchi, “Il nostro concerto” di Francesco Piras, “La notte di Cesare” di Sergio Scavio, “Sonus” di Andrea Mura, “Spiritosanto – Holy spirit” di Michele Marchi, “The wash – la lavatrice” di Tomaso Mannoni, “Warlords” di Francesco Pirisi, “L’Unica Lezione ” di Peter Marcias.