5 December, 2025
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I sindaci dell’Unione dei Comuni del Sulcis hanno inviato una richiesta urgente di potenziamento e infrastrutturazione della rete irrigua nei Comuni del Sulcis – Sviluppo agricolo, occupazione giovanile e contrasto allo spopolamento, alla presidente della Regione Alessandra Todde, al presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Meridionale Efisio Perra, agli assessori regionali dei Lavori pubblici Antonio Piu, dell’Agricoltuyra Gian Franco Satta e della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, all’amministratore straordinario della provincia del Sulcis Iglesiente Sergio Murgia e, infine, alla Coldiretti sede di Cagliari.

Il testo integrale.

Noi sottoscritti Sindaci dei Comuni Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias e Villaperuccio, uniti da obiettivi condivisi e da esigenze territoriali comuni, sottopongono alla Vostra cortese attenzione la presente istanza formale e urgente: il potenziamento funzionale e infrastrutturale della rete irrigua nei rispettivi territori comunali. Le aree interessate sono storicamente caratterizzate da una solida vocazione agricola e zootecnica, che tuttavia risulta oggi fortemente limitata dalla carenza di una rete irrigua adeguata. Un sistema di irrigazione efficiente rappresenterebbe non solo uno strumento tecnico, ma una leva strategica per favorire lo sviluppo economico locale, creare occupazione stabile – in particolare giovanile – e contrastare in modo concreto il fenomeno dello spopolamento rurale. Tale urgenza si inserisce nel più ampio contesto della crisi occupazionale derivante dalla progressiva dismissione del polo industriale del Sulcis. In tale quadro, l’agricoltura e l’allevamento possono svolgere un ruolo chiave nel rilancio socio-economico del territorio, a condizione che siano supportati da un’infrastruttura irrigua moderna e capillare. Nel comprensorio sono già presenti due dighe operative, che tuttavia non risultano ancora integrate in una rete efficiente e diffusa. Si segnala, inoltre, la presenza nel territorio del comune di Nuxis di un bacino idrico naturale, noto come “Crabi”, che potrebbe essere adeguatamente valorizzato se inserito in un sistema infrastrutturale coerente e pianificato.

Alla luce di quanto sopra, si chiede:

  • la progettazione e la realizzazione di un sistema irriguo efficiente e diffuso nei territori agricoli dei Comuni firmatari;
  • l’ammodernamento e l’estensione delle condotte esistenti, molte delle quali obsolete o frammentarie;
  • l’integrazione delle risorse idriche naturali e industriali, inclusi gli invasi attualmente presenti;
  • il coinvolgimento attivo dei Comuni interessati nella pianificazione, nella progettazione e nella definizione delle priorità;
  • l’attivazione di specifiche linee di finanziamento regionali, nazionali e/o comunitarie finalizzate alla realizzazione delle opere.

Siamo convinti che tale intervento rappresenti non solo un doveroso sostegno a comunità da sempre legate alla terra, ma anche un’occasione concreta per rilanciare l’economia locale, incentivare l’insediamento rurale e tutelare il paesaggio agricolo. Manifestiamo sin d’ora la nostra disponibilità per partecipare a un incontro istituzionale operativo, volto ad approfondire gli aspetti tecnici e procedurali della proposta. Ringraziando sin d’ora per l’attenzione, porgiamo i più cordiali saluti. I Sindaci dei Comuni di Giba, Masainas, Narcao, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias e Villaperuccio.

 

La Giunta regionale ha assegnato le dotazioni finanziarie degli interventi in corso di attuazione nei porti di Alghero e di Buggerru. Con una delibera, proposta dall’assessore dei Lavori pubblici Antonio Piu, la Giunta ha approvato l’importo complessivo di 1.520.000 euro per le opere dei due scali portuali turistici le cui assegnazioni si distinguono, per il comune di Alghero, in nuove attribuzioni, mentre per il comune di Buggerru in un ripristino di risorse. Si tratta di fondi stanziati, complessivamente pari a 9 milioni di euro, per l’attuazione di un programma di interventi sulla portualità regionale ripartito negli esercizi finanziari 2025, 2026 e 2027.

«Pur non supplendo in maniera definitiva alle esigenze complessive relative alla portualità regionale spiega Antonio Piu – consente l’attuazione di interventi di messa in sicurezza e ripristino della funzionalità delle opere in diversi porti della Sardegna. Nel caso di Alghero, è emersa la necessità di provvedere quanto prima al ripristino delle pavimentazioni, illuminazione e impianti del porto. Per Buggerru la necessità di intervenire con celerità al ripristino della testata del molo di sopraflutto.»

Con la delibera approvata si dispone di utilizzare parte delle risorse disponibili per consentire la realizzazione degli interventi necessari al ripristino delle condizioni di sicurezza, quantificati dal comune di Alghero in 700mila euro per pavimentazioni, illuminazione e impianti del porto, «interventisottolinea l’assessore dei Lavori pubblici che rivestono, anche sulla base di quanto evidenziato dall’Autorità Marittima competente, carattere di urgenza ai fini del mantenimento delle condizioni di sicurezza».

Al porto di Buggerru, vengono ripristinate le risorse precedentemente assegnate in complessivi 820mila euro per la riparazione dei danni causati dalle intense mareggiate nella testata del molo del sopraflutto. I lavori, già oggetto di appalto, non hanno avuto esecuzione da parte della ditta appaltatrice e il comune di Buggerru, beneficiario delle somme stanziate, ha proceduto alla risoluzione del contratto. Il riappalto dei lavori per il ripristino delle strutture del molo di sopraflutto riveste carattere di urgenza in quanto con l’approssimarsi della prossima stagione autunno-invernale, durante la quale si registrano le mareggiate più gravi, potrebbe determinarsi ulteriori e maggiori danni alle opere di difesa del porto.

«Dobbiamo prenderci cura della portualità regionale evidenzia Antonio Piuche rappresenta una risorsa fondamentale per il turismo e l’economia dei territori in cui insiste e dell’intera regione.»

I sindaci dei 23 Comuni del Sulcis Iglesiente hanno chiesto un intervento urgente all’amministratore straordinario della provincia del Sulcis Iglesiente Sergio Murgia, al presidente della Regione Autonoma della Sardegna Alessandra Todde, all’assessore regionale dei Lavori pubblici Antonio Piu e, infine, al prefetto di Cagliari Giuseppe Castaldo, per l’esecuzione della manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade provinciali del Sulcis Iglesiente.

«Noi Sindaci del Sulcis Iglesiente intendiamo sottoporre alla Vostra attenzione la grave e crescente criticità relativa allo stato di numerose strade provinciali ricadenti nel nostro territorio, frequentemente teatro di gravi incidenti stradalisi legge nella richiesta -. Le arterie viarie in questione, che collegano diversi centri abitati e rappresentano percorsi fondamentali per la mobilità locale, versano in condizioni particolarmente precarie, a causa della: 

  • presenza diffusa di buche, crepe e dissesti del manto stradale;
  • mancanza o inadeguatezza della segnaletica orizzontale e verticale;
  • assenza di guardrail in tratti pericolosi;
  • crescita incontrollata di erbacce e vegetazione ai margini della carreggiata, che riducono la visibilità, ostacolano la circolazione e aumentano il rischio di incidenti.»

«L’attuale stato di degrado di queste infrastrutture compromette seriamente la sicurezza degli utenti della strada, in particolare dei mezzi di soccorso, del trasporto pubblico e dei cittadini che quotidianamente vi transitano – aggiungono i sindaci -. Inoltre, le difficoltà nei collegamenti intercomunali rischiano di aggravare ulteriormente l’isolamento di alcune aree e di ostacolare l’accesso ai servizi essenziali. Alla luce di quanto esposto, si richiede un intervento tempestivo da parte della provincia Sud Sardegna, volto al ripristino delle condizioni di sicurezza e funzionalità dell’infrastruttura viaria attraverso l’esecuzione delle opere di rifacimento del manto stradale, della rimozione della vegetazione infestante e la messa in sicurezza dei tratti più a rischio. Fiduciosi nella Vostra sensibilità istituzionale e nella consapevolezza della gravità della situazione, chiediamo un incontro per gli indispensabili approfondimenti tecnici e i sopralluoghi congiunti», concludono i 23 sindaci dei Comuni del Sulcis Iglesiente.

Giampaolo Cirronis

Nella foto di copertina, la strada provinciale 81 che collega Cortoghiana a Nuraxi Figus

Lo stato di precarietà in cui si trova la SP2 nel tratto compreso tra i comuni di Siliqua e Uta, ha portato i sindaci dell’Unione del Sulcis (Giba, Carbonia, Masainas, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias e Villaperuccio) a chiedere un intervento urgente al commissario straordinario della provincia del Sulcis Iglesiente Sergio Murgia, al sindaco della Città metropolitana di Cagliari Massimo Zedda, al presidente della Regione Autonoma della Sardegna Alessandra Todde, all’assessore regionale dei Lavori pubblici Antonio Piu e, infine, al prefetto di Cagliari Giuseppe Castaldo, per l’esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria dell’arteria.

«Questa arteria rappresenta un collegamento strategico tra il nostro territorio e la Città metropolitana di Cagliari: ogni giorno viene percorsa da centinaia di cittadini per motivi lavorativi, scolastici, sanitari e turisticisostengono i sindaci di Giba, Carbonia, Masainas, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias e Villaperuccio -. Dopo i 22 km di curve della SS 293 da Nuxis fino a Siliqua, si prosegue su un tracciato che risulta pericoloso, con manto stradale in condizioni disastrose, assenza di segnaletica visibile e gravi criticità strutturali dovute a smottamenti e cedimenti.»

«Gli eventi degli ultimi mesi dimostrano l’urgenza del problemaaggiungono i sindaci -: il 26 ottobre 2024, l’arteria è stata chiusa a causa di frane e smottamenti seguiti all’alluvione; nel febbraio 2025, la strada ha nuovamente ceduto, a dimostrazione dell’inefficacia delle soluzioni temporanee finora adottate. È inammissibile che una via di comunicazione così rilevante per l’economia e la vivibilità del Basso Sulcis venga sistematicamente trascurata.»

«Per questo motivo concludono i sindaci di Giba, Carbonia, Masainas, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso,San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias e Villaperuccio -, chiediamo con determinazione: 

  • un piano straordinario di manutenzione e rifacimento completo del manto stradale;
  • il ripristino e potenziamento della segnaletica stradale orizzontale e verticale;
  • interventi strutturali definitivi per garantire la sicurezza a lungo termine;
  • un cronoprogramma pubblico e trasparente delle opere previste.

La sicurezza dei cittadini e lo sviluppo del nostro territorio passano anche da infrastrutture adeguate e sicure: la SP2 non è solo una strada ma è una via di accesso al lavoro, alla sanità, al turismo e alla dignità di un’intera area geografica. »

È stata approvata una nuova delibera di Area (Azienda regionale per l’edilizia abitativa) che dispone di procedere alla consegna del contratto di locazione anche in presenza di condizioni non ottimali dell’immobile, ma in condizioni di abitabilità, purché queste siano conosciute e accettate dall’inquilino al momento della firma. Restano ferme le prescrizioni minime riguardanti la salubrità dell’alloggio e la verifica degli impianti elettrici e idraulici, garantendo così un equilibrio tra rapidità di assegnazione e tutela della qualità abitativa .

«Abbiamo lavorato in questi mesi con Area per trovare soluzioni in grado di rispondere in modo più veloce ai cittadini e alle cittadine in attesa di un alloggio. Si tratta di una rivoluzione nel modo di gestire gli alloggi di risulta spiega l’assessore dei Lavori pubblici Antonio Piu che ci consente di accorciare i tempi di inoccupazione degli alloggi e di mettere i comuni nelle condizioni di scorrere le graduatorie predisposte.»

Su tutto il territorio regionale, come risulta da una apposita rilevazione effettuata, l’Area dispone di alloggi di risultati, ovvero immobili che, dopo interventi di manutenzione, minimi o profondi, vengono riassegnati a nuovi nuclei familiari in graduatoria. I tempi necessari per programmare e realizzare questi interventi, spesso legati alle risorse disponibili, non sempre permettono all’Azienda di rispondere prontamente all’aumento delle esigenze abitative dei nuclei svantaggiati, talvolta con una conseguente occupazione abusiva degli alloggi vuoti.

«Non si può tollerare che ci siano alloggi vuoti e al contempo centinaia di persone in graduatoria in attesa di una casaafferma Matteo Sestu, amministratore unico di AREA -. Questa delibera nasce da un principio sacrosanto di dignità sociale. Attraverso delle disposizioni di natura tecnica amministrativa da parte della Direzione generale saremo impegnati a dare gambe nel più breve tempo possibile e con risultati tangibili a questo provvedimento.»

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Antonio Più, ha assegnato un finanziamento di 820.000 euro al comune di Buggerru, destinato al ripristino e la messa in sicurezza delle infrastrutture portuali danneggiate dalle mareggiate verificatesi l’inverno scorso e per il completamento del ripristino della testata e del molo di sopraflutto del porto. Le risorse sono state individuate in quelle assegnate con la Legge di stabilità 2023 e non ancora programmate per l’annualità 2025. Con la legge di stabilità del 2022 è stato assegnato un finanziamento di tre milioni di euro per gli esercizi 2022-2023-2024 (un milione per ciascuna annualità) per il ripristino e messa in sicurezza delle infrastrutture portuali danneggiate a causa di eventi meteorologici e marini avversi. Con la legge di stabilità 2023 è stata aggiunta l’annualità 2025, pari ad un milione di euro.

«Sono risorse già stanziate che oggi possiamo programmare per l’anno correntespiega Antonio Piuandando incontro alla richiesta di un comune che sostiene il suo sistema produttivo anche grazie al porto ea tutte le attività ad esso correlate. I porti, sia i grandi che i piccoli, rappresentano per l’Isola una porta d’accesso e di scambio fondamentale per la nostra economia. Aiutando le nostre comunità trae beneficio tutta la regione. Rimangono in cassa per l’annualità 2025 ulteriori risorse che potranno essere impiegate per altre infrastrutture portuali che hanno subito danni da eventi meteomarini.»

Nel corso dei lavori in esecuzione nel porto di Buggerru, a causa delle condizioni meteo marine avverse, accentuatisi in quest’ultima stagione invernale, la morfologia dei fondali è cambiata in seguito allo scalzamento di alcuni tetrapodi collassati lungo le pendenze della scarpa della mantellata e il cedimento di ulteriori blocchi della massicciata di sovraccarico, determinando anche, l’impossibilità per le imbarcazioni di maggiore stazza di entrare ed uscire dal porto. Il Comune ha chiesto un finanziamento per un nuovo appalto dei lavori, per un importo complessivo di 820.000 euro, destinato al ripristino della testata e della mantellata del molo di sopraflutto.

 

Il ministero della Cultura, direzione generale Archeologia belle arti e paesaggio di Roma, ha espresso il parere positivo di competenza nell’ambito della procedura di valutazione d’impatto ambientale (Via) sul progetto della Statale 130 Iglesiente, che prevede l’eliminazione degli incroci a raso da Cagliari a Decimomannu (dal km 3+000 al km 15+600). “È un passaggio fondamentale che attendevamo – spiega l’assessore dei Lavori pubblici e sub commissario ( delegato all’esercizio dei poteri commissariali) per l’infrastruttura viaria, Antonio Piu – e ci permette di poter dire che con questo parere non ci sono più motivi ostativi alla conclusione della procedura”.

Si tratta dell’ultimo parere endoprocedimentale necessario affinché la Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale Via e Vas (Ctva) del ministero dell’Ambiente completi l’istruttoria per la definizione della procedura di Valutazione di impatto ambientale. L’ultimo atto istruttorio dovrebbe arrivare a giorni, a quel punto si potrà procedere con l’iter d’avvio dell’opera.

L’assessorato dei Lavori pubblici e il delegato all’esercizio dei poteri commissariali Piu stanno lavorando con Anas per trovare soluzioni per ridurre al massimo le criticità che incidono sul tasso d’incidentalità in vista dell’inizio dei cantieri. A novembre l’assessore si è recato a Roma per un incontro al ministero dell’Ambiente con all’ordine del giorno la statale 130, con l’obiettivo di agevolare quanto più possibile il percorso della Valutazione d’impatto ambientale.

«Abbiamo impresso un’accelerata all’iter istruttorio ministeriale per un’opera necessaria e attesa dai cittadini e dalle cittadine dei comuni coinvolti. Questa strada ha segnato troppe croci e abbiamo il dovere per la memoria delle tante vittime e per le famiglie coinvolte da questi tragici eventi di mettere in atto ogni azione possibile per restituire sicurezza a quel tratto.»

Il progetto interessa complessivamente circa 10 km del suo tracciato, nei comuni di Elmas, Assemini e Decimomannu. La SS 130 collega il capoluogo sardo con Iglesias, inizia da Cagliari, a nord della città, e scorre per i primi chilometri in direzione nord, passando a fianco dell’aeroporto di Cagliari-Elmas. La strada in oggetto è attualmente classificata come extraurbana secondaria, con due corsie per senso di marcia. Gli interventi hanno l’obiettivo di migliorare le condizioni di percorribilità e implementare il livello di sicurezza, nel tratto compreso tra il bivio di Elmas Sud ed il bivio di Decimomannu. L’azione di miglioramento prevede l’eliminazione delle intersezioni a raso che comportano la realizzazione di svincoli a livelli sfalsati (realizzazione di uno svicolo ad Elmas, due svincoli ad Assemini ed uno svicolo a Decimomannu), l’adeguamento della sede stradale, sempre a due corsie per senso di marcia, la realizzazione di strade complanari a servizio della viabilità locale, oltre a opere idrauliche ed ulteriori opere complementari.

Questa mattina, nella casa di guardia del cantiere della diga di Monti Nieddu, a Sarroch, si è svolta la consegna delle attività relative alla progettazione esecutiva dei lavori di completamento della diga principale sul rio Monti Nieddu. Un’opera strategica da oltre 171 milioni, con un volume utile di regolazione pari a 35,4 milioni di metri cubi, di cui 9,6 milioni per l’uso potabile e 25,8 milioni per l’irrigazione. All’incontro con la stampa hanno partecipato l’assessore dei Lavori pubblici Antonio Piu, la commissaria straordinaria per le dighe della Sardegna Angelica Catalano e il presidente del Consorzio di bonifica Sardegna meridionale Efisio Perra.

«Quello di oggi è un passo importantespiega l’assessore Antonio Piu – in un momento in cui stiamo fronteggiando una severa emergenza idrica regionale, la consegna della progettazione esecutiva della diga di Monti Nieddu, segna il cambio di passo di questa amministrazione sulla realizzazione di opere necessarie per il bene della comunità che vanno nella direzione della programmazione oltre le contingenze emergenziali. Dobbiamo con sempre maggiore determinazione guardare al tema idrico con un’ottica sistemica sia in termini di approvvigionamento che di mitigazione del rischio idrogeologico.»

La diga svolge anche un’importante funzione di laminazione delle piene per mitigare il rischio idraulico e proteggere dalle inondazioni gli abitati di Villa San Pietro e Pula situati a valle. L’opera che si articola in tre infrastrutture, la diga sul rio Monti Nieddu, la traversa di Medau Aingiu sul rio Is Canargius e la galleria di collegamento tra gli invasi di Monti Nieddu ed Is Canargius, è inserita nel Sistema Idrico multisettoriale Regionale e dopo il collaudo tecnico amministrativo sarà gestita dall’Ente acque della Sardegna. Il soggetto attuatore è il Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale che svolge le funzioni di stazione appaltante.

«Non possiamo negare che i tempi si siano dilatati eccessivamentesottolinea il presidente del Consorzio, Efisio Perra – ma ora, superati tutti gli ostacoli, i lavori procedono nella giusta direzione. Indispensabile concentrarsi anche sulle opere a valle, le risorse già stanziate dalla Regione devono essere utilizzate immediatamente per avviare la progettazione.»

La consegna lavori di oggi arriva dopo un lungo contenzioso cominciato nel 2001 tra la prima stazione appaltante e l’Ati, che si è concluso nel 2020. Il 16 aprile 2021, con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, il Direttore Generale per le Dighe e le Infrastrutture idriche del Ministero delle Infrastrutture ed i Trasporti, Angelica Catalano, è stata nominata Commissaria straordinaria degli interventi prioritari, tra i quali c’è la diga di Monti Nieddu.

Nel novembre 2021, il progetto definitivo per l’appalto integrato ha portato all’integrazione del finanziamento per il completamento della diga principale sul rio Monti Nieddu, con un quadro economico di 150.390.000 euro. L’appalto integrato del 1° lotto, sulla base del progetto definitivo redatto dal Consorzio di Bonifica Sardegna Meridionale, è stato affidato all’Impresa appaltatrice ICM (Impresa Costruzioni Maltauro) che ha redatto il progetto esecutivo e si occuperà della realizzazione dei lavori. Il cronoprogramma prevede, a partire dal 15 gennaio, sei mesi per il completamento della consegna del progetto esecutivo previsto per il 15 luglio 2025, quattro mesi per la validazione e l’ottenimento delle autorizzazioni, arrivando al novembre 2025 per l’avvio delle lavorazioni di costruzione. Il temine dei lavori è previsto dopo 36 mesi (dicembre 2028).

 

La prima Giunta regionale del nuovo anno, convocata dalla presidente Alessandra Todde, si è riunita questo pomeriggio nel palazzo di viale Trento. Durante la seduta sono state discusse e approvate tre delibere, con la prima è stato dato il via libera all’immediata esecutività, su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici Antonio Piu, della deliberazione dell’Amministratore Unico dell’Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa (AREA), con la quale è stato approvato il Bilancio di previsione per gli anni 2025-2027.

Le altre due delibere all’ordine del giorno sono state proposte dall’assessora degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione, Mariaelena Motzo. La Giunta ha deliberato di impartire gli indirizzi al Co.Ra.N. per l’attuazione della legge regionale 17 ottobre 2022, per destinare una parte dei proventi derivanti da oneri dovuti per l’istruzione di pratiche riguardanti autorizzazioni, permessi o concessioni per reti elettriche o per lo stoccaggio di prodotti e risorse energetiche di interesse regionale. Per l’incentivazione del personale incaricato all’attività di assistenza tecnica sono stati individuati 100mila euro. Con la seconda delibera approvata sono stabiliti gli indirizzi al Co.Ra.N. per l’attuazione della legge regionale 21 febbraio 2023. Per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025 sono stati individuati 70mila euro inserendo all’interno del Contratto Collettivo regionale dei dipendenti una disposizione che disciplina il trattamento economico del personale istruttore in materia di valutazioni di impatto ambientale. Tra gli indirizzi viene proposto che all’interno del contratto, sia definita una regola generale che preveda la possibilità di attribuire incarichi (art. 100 CCRL) con risorse specifiche differenti dal fondo di posizione.

L’assessora, infine, propone che i fondi, in caso di mancato utilizzo nell’esercizio di riferimento, rimangano disponibili per le stesse finalità per gli esercizi successivi o a disposizione per conguagli de destinare agli esercizi di riferimento.

 

 

«Si intervenga subito per porre rimedio a una situazione che da troppi anni causa incidenti e morti nel Sulcis Iglesiente.
E’ necessario trovare quanto prima delle soluzioni alternative che permettano di eliminare ogni ingresso laterale presente, affinché non si possano creare interferenze tra i flussi veicolari in transito sulla strada statale e la viabilità secondaria delle aree attigue.»

La sollecitazione arriva da Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.

«I tristi fatti di cronaca di questi giorni, riportano alla luce la necessità urgente di una revisione della viabilità nel tratto in cui la SS 130 si innesta con il centro abitato di Iglesiassottolinea Gianluigi Rubiu -. Si ponga in essere subito ogni strumento idoneo alla messa in sicurezza dei tratti più a rischio. Rallentatori ad effetto acustico-vibratorio, markers stradali (occhi di gatto) porre subito in campo ogni soluzione temporanea per limitare velocità e garantire una adeguata visibilità, in attesa di una rimodulazione degli svincoli. La viabilità della zona di innesto tra la strada statale e il centro abitato necessita una
revisione totale e sostanziale, che permetta di dividere i flussi veicolari in ingresso e in uscita dalla cittàconclude Gianluigi Rubiu -. Troppi incidenti, troppe morti, troppe giovani vite stroncate.»
L’interrogazione presentata questa mattina, di cui sono è primo firmatario Gianluigi Rubiu con tutti i consiglieri di Fratelli d’Italia, chiede alla presidente Alessandra Todde e all’assessore regionale dei Lavori pubblici Antonio Piu delle risposte in tal senso.