10 November, 2024
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Gianfranco Piras è il nuovo presidente dell’associazione bocciofila Bacu Abis. Sarà affiancato dal vice presidente Silvano Broi, dalla cassiera Giuliana Deriu e dai consiglieri Carlo Dessì e Stefano Piccioni. Il nuovo Consiglio direttivo si è messo subito al lavoro per programmare la prossima stagione. La società si appresta ad affrontare i prossimi campionati di società, con l’obiettivo di ben figurare. Da quest’anno verrà prestata una maggiore attenzione ai giovani, cercando di attirare il maggior numero di ragazzi che saranno il naturale ricambio generazionale nel prossimo futuro. L’associazione bocciofila Bacu Abis si propone anche di essere un punto di riferimento per favorire l’aggregazione sociale.

Straordinaria impresa dell’ASD Bocciofila Comunale Carbonia, neo campione sarda di 1ª Categoria. Dopo aver perso la gara di andata della finalissima, sabato 3 luglio, sul campo della Bocciofila Gallura Olbia, con il largo punteggio di 7 a 1, ieri gli atleti guidati dal presidente Gianluca Saiu e dal direttore Bruno Manca, hanno clamorosamente travolto la squadra gallurese, con un perentorio 8 a 0 che è valso loro il titolo di campioni regionali e li ha qualificati per le finali nazionali che avranno inizio nel prossimo mese di ottobre, in Sicilia.

La squadra dell’ASD Bocciofila Carbonia era composta dal capitano Carlo Dessì e da Enrico Orrù, Mariano Balia, Davide Pusceddu e Luciano Roccasalva. Gli incontri sono stati arbitrati da Antonino Podda e Carlo Madeddu, direttore di gara Michele Alastra.

Nella foto di copertina di Fabio Murru, Luciano Roccasalva.

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“Forza Dinamo! Sono veneto, però tenevo questa squadra”. È quasi una dedica ai giganti di Gianmarco Pozzecco quella dell’attore Roberto Citran, per il premio ricevuto dal Sardinia Film Festival sul palco del Cinema Miramare di Alghero. Nella serata conclusiva, a Citran è stata assegnata la Menzione speciale per l’interpretazione nel cortometraggio “Mon clochard”, di Gian Marco Pezzoli. È la storia di un insegnante frustrato le cui abitudini sono sconvolte dall’arrivo di un misterioso vagabondo.

L’artista ha ricevuto il riconoscimento dal produttore Giannandrea Pecorelli, componente della prestigiosa giuria internazionale formata inoltre dal direttore dell’Ufficio promozione culturale SIAE, Danila Alda Confalonieri e dal giornalista marocchino Abdelkarim Oakrim.

Il vincitore assoluto del festival organizzato dal Cineclub Sassari, miglior cortometraggio della 14esima edizione, è “My Tyson” di Claudio Casale, già detentore nei giorni scorsi del Premio Villanova Monteleone per il Miglior documentario italiano. L’opera racconta la storia di Alaoma Tyson, pugile di origini nigeriane divenuto campione italiano di boxe. Sua madre Patience è il cuore narrante della storia di famiglia, del viaggio migratorio e delle difficoltà incontrate. Come ha raccontato Casale, la donna è stata vittima di un terribile caso giudiziario, condannata ingiustamente a sei anni di prigione per poi essere scagionata.

Il giovane regista romano ha ricevuto la Medaglia della Presidenza della Repubblica dalle mani di Angelo Tantaro, presidente del festival. Al suo fianco la presentatrice Rachele Falchi e la project manager Marta Manconi. Casale, che a Villanova Monteleone aveva dedicato la vittoria alla “capitana” Carola Rackete, ha dedicato questo ulteriore successo ai due protagonisti del suo film.

Miglior Vetrina Sardegna – Premio Obus, è andato a “Klepsydra” di Adriana Perra e Roberto Fara. Miglior fiction italiana a “Solstizio d’inverno” di Alessandra Pescetta; miglior fiction internazionale a “Beetween the lines” del francese Frederic Farrucci; e miglior documentario internazionale a “The European Dream: Serbia” del regista spagnolo Jaime Alekos, che conquista anche il premio Giuria Ristretta maschile. La Giuria Ristretta femminile è stata assegnata a “Ian, a moving story” di Abel Goldfarb (Argentina).

La Medaglia del presidente della Camera, Premio scuola under 18 è andata a “Giustino, uccellino coraggioso” di Mena Solipano, mentre il Premio Diari di Cineclub a “Noi soli” di Francesco Alessandro Cogliati.

Tra gli altri premiati, il Miglior Cortometraggio sperimentale va a “4664” dell’argentino Federico Robles (Argentina), e Miglior Video art a “Orbit” dell’olandese Martin Tess. Il Bosa Animation Award a “Mercurio” di Michele Bernardi.

Tra i protagonisti sul palco del Miramare anche gli attori Marit Nissen e Paolo Sassanelli. Quest’ultimo ha parlato del suo progetto “La grande fuga”, un’esperienza di volontario per portare il cinema all’interno delle carceri. Un’esperienza che da Regina Coeli si vorrebbe replicare nelle carceri di tutta Italia, e tra queste nella struttura di Bancali.

Nell’incontro, moderato dal giornalista napoletano Alberto Castellano, assieme a Paolo Sassanelli sono intervenuti Mario Dossoni, garante dei diritti delle persone detenute e coordinatore delle “giurie ristrette”, Lia Camboni, volontaria del carcere di Bancali (SS) per la sezione femminile, e quindi Vittorio ed Alessandro Gazale, che hanno presentato il progetto “Dalle carte alle storie liberate”, e proiettato il video-clip dell’omonimo brano di Piero Marras.

Il Cineclub Sassari ormai da tempo coinvolge la casa circondariale di Bancali all’interno del Sardinia Film festival, organizzando un vero e proprio Premio “Giuria ristretta” per le sezioni femminile e maschile.

Nei giorni scorsi gli autori e gli ospiti hanno inoltre visitato l’ex colonia penale di Tramariglio, nel corso una location scouting organizzata dalla Fondazione Sardegna Film Commission, che li ha portati a scoprire il meraviglioso territorio di Alghero, la cultura e la gastronomia locale.

«Il Sardinia Film Festival si conferma sempre più un evento dal respiro internazionale, grazie anche alla collaborazione dei Comuni di Sassari, Villanova Monteleone, Alghero, Bosa e di importanti partner privati – ha affermato il direttore artistico Carlo Dessì -. Ciò che è emerso in tanti giorni trascorsi insieme è la volontà di comunicare, all’insegna dello scambio culturale, della tolleranza, dell’accoglienza. Valori tipici della nostra terra che si fanno così bandiera di democrazia e di interscambio nel mondo intero.»

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Il Premio Villanova Monteleone per il miglior documentario italiano del Sardinia Film Festival è andato al cortometraggio “My Tyson” del regista romano Claudio Casale, una narrazione che restituisce speranza e riscatto in un momento assai delicato del processo di accoglienza dell’altro. Nelle motivazioni della giuria, il film è stato capace di «mettere a confronto due destini e due generazioni, quelli di una madre e di un figlio, che ha in sé una forza drammaturgica anche grazie a una grammatica cinematografica curata ed elegante».

Il docufilm racconta la storia di Alaoma Tyson, pugile di origini nigeriane, campione italiano di boxe dei pesi Youth. Sua madre Patience racconta la storia della famiglia, dal viaggio migratorio alle difficoltà economiche incontrate in Italia.

Il premio è stato consegnato domenica sera sul palco di Piazza Piero Arru dalle mani del sindaco Quirico Meloni, al fianco della presentatrice Rachele Falchi, del direttore artistico Carlo Dessì e dei giurati Gianfranco Pannone, attivissimo regista cinematografico e docente di regia documentaria al DAMS dell’Università Roma Tre e al Centro Sperimentale di Cinematografia, e Antonietta De Lillo, importante regista tra le più titolate in Italia.

La commissione tecnica ha conferito inoltre una menzione speciale a “Retour au village” di Flora Pesenti, perché è stato capace di affrontare il tema importante dello spopolamento dei paesi rurali. Un problema che riguarda non solo la Corsica e la Sardegna, ma l’intera Europa.

Dal 1 luglio il circuito del Sardinia Film Festival si è spostato a Bosa per l’Animation Award, che vedrà contendersi il premio per l’Animazione a cortometraggi provenienti da tutto il mondo.

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Classe 1934, Nando Scanu è stato fondatore del Cineclub Sassari nel 1951 e ha proseguito per tutta la vita il suo impegno nel volontariato culturale cinematografico, restando fino alla fine uno tra i maggiori sostenitori e collaboratori di Diari di Cineclub. Alla memoria di questo straordinario animatore culturale scomparso lo scorso novembre, è stata assegnata la medaglia di rappresentanza della presidenza del Senato collegata al Sardinia Film Festival.

Mercoledì sera a Palazzo di Città, l’importante riconoscimento è stato consegnato alla vedova Angela, accompagnata da cinque figli Carla, Silvana, Sabrina, Beppe e Proto. È stato un momento di forte commozione che ha coinvolto tutto il teatro.

La medaglia è stata conferita dalle mani del presidente del festival, Angelo Tantaro, affiancato dal direttore artistico Carlo Dessì. Nelle motivazioni del premio, Nando Scanu è stato ricordato «per il suo impegno morale e civile che ha contribuito ad esaltare i valori formativi del Cinema, come strumento di dialogo e promozione sociale. Al suo ricordo e all’eredità di 67 anni di ininterrotta attività culturale, che ha sempre svolto con quella necessaria leggerezza e sorriso sulle labbra, esempio che vorremmo perseguire».

La cerimonia è stata anticipata dalla proiezione di Speciale Cineclub Sassari “Ricordando Nando”, un video-documentario realizzato nei primi anni Duemila da Rosanna Castangia in occasione del cinquantenario del Cineclub Sassari. Assieme a Nando Scanu sono stati ricordati altri pionieri del cinema sassarese come Bruno Ricci e Silvio Bredo, quindi Pinuccio Fara e Benito Castangia, i quali avevano costituito il primo nucleo portante del Cineclub.

Quest’ultima serata del festival presentata da Rachele Falchi ha goduto di una massiccia presenza di pubblico. Per la Vetrina Sardegna, molto apprezzati sono stati i lavori in concorso “Still here” di Chiara Porcheddu, “Peeping Nicholas” di Emanuel Cossu, “Are your thoughts your own?” di Matteo Zara e quindi un applauditissimo “Klepsydra” di Adriana Perra e Roberto Fara.

Applausi anche per la pellicola restaurata di “Altura – Rocce insanguinate”, il primo film sardo del dopoguerra, girato da Mario Sequi con gli attori Massimo Girotti, Eleonora Rossi Drago e Roldano Lupi e le musiche di Ennio Porrino. La pellicola è stata recuperata grazie all’intervento del Gremio dei sardi di Roma e alle ricerche di Franca Farina del centro sperimentale di cinematografia Cineteca Nazionale. L’opera restaurata è stata presentata dalla stessa Farina assieme a Roberto Liberatori (autore di una monografia su Massimo Girotti) e al presidente del Gremio, Antonio Maria Masia.

Dal 28 al 30 giugno il Sardinia Film Festival è a Villanova Monteleone per il Premio al miglior documentario italiano. Per la giuria saranno presenti la produttrice Marina Piperno e i registi Antonietta De Lillo e Gianfranco Pannone.

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Venerdì 31 maggio, alle 11.00, nella sala Info point dell’Aeroporto di Alghero, si terrà la conferenza stampa di presentazione del programma del Sardinia Film Festival 2019.

La XIV edizione della kermesse coinvolgerà la città di Sassari, Alghero, Bosa e Villanova Monteleone. Tutti i dettagli del programma saranno illustrati dal direttore artistico Carlo Dessì e dalla project manager Marta Manconi, ai quali seguiranno gli interventi dei rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private partner della manifestazione.

Parteciperanno all’incontro Nevina Satta, Ceo della Fondazione Sardegna Film Commission, il sindaco di Sassari Nicola Sanna con l’assessore della Cultura Manuela Palitta, il primo cittadino di Alghero, Mario Bruno, il sindaco di Villanova Monteleone, Quirico Meloni, l’assessore alla Cultura del comune di Bosa, Alfonso Campus, e il direttore generale della fondazione META Alghero, Paolo Sirena.

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Enel X Mobility, la Società del Gruppo Enel dedicata a prodotti innovativi e soluzioni digitali che promuove la mobilità elettrica in un’ottica di sostenibilità ambientale, ha firmato un protocollo d’intesa con il Comune di Sant’Antioco per installare dieci infrastrutture di ricarica (IDR) per veicoli elettrici nel territorio comunale.

Le dieci IDR che saranno installate sono della nuova tipologia JuicePole dall’esclusivo design, ognuna dotata di due prese trifase per consentire la ricarica di due veicoli in contemporanea con una potenza complessiva a pieno carico di 44 kW e sono idonee alla ricarica di tutti i tipi di veicoli elettrici senza vincoli di operatore; i tempi per una ricarica completa variano tra 1 e 2 ore a seconda del veicolo e dello stato della batteria.

Il protocollo d’intesa, i cui aspetti commerciali e tecnici sono stati gestiti rispettivamente dal key account manager Milena Manis e dal tecnico direzione lavori Enrico Malduca per Enel X Mobility e dal responsabile Tecnico Paolo Pinna per il comune di Sant’Antioco, prevede che quattro IDR saranno installate nel Piazzale Pertini, due nel piazzale antistante il Lungomare C. Colombo, due in località Maladroxia e altre due in prossimità del posteggio antistante il Museo nei pressi della via Insula Plumbaria.

Non vi sarà alcun costo per i cittadini di Sant’Antioco, Enel X Mobility si farà infatti carico di tutti gli oneri connessi alla fornitura e posa delle stazioni di ricarica, inclusi i progetti, le autorizzazioni necessarie, la realizzazione della segnaletica orizzontale e la manutenzione della rete per un periodo di 8 anni al termine del quale, salvo diversa volontà delle parti, Enel X Mobility rimuoverà le stazioni di ricarica ripristinando lo stato originario dei luoghi.

«Per Sant’Antioco – commenta il sindaco Ignazio Locci – la mobilità elettrica rappresenta una grande opportunità che, oltre ai vantaggi di natura ambientale, ci consentirà di intercettare un turismo sostenibile e a impatto zero: le statistiche, infatti, ci dicono che in futuro sempre più cittadini sceglieranno questi mezzi. La sottoscrizione del protocollo, dunque, è un traguardo importante: consentirà alla nostra città di entrare nel piano nazionale della mobilità elettrica.»

«Siamo lieti che il Comune di Sant’Antioco abbia aderito con interesse alla nostra proposta – ha dichiarato Carlo Dessì, responsabile Zona Sardegna di Enel X -. Il piano Italia di Enel X, che prevede la realizzazione di una rete di stazioni di ricarica su tutto il territorio nazionale, ad oggi conta in Sardegna circa 130 infrastrutture installate, parte delle quali già operative. Sant’Antioco rappresenta un’importante realtà sia per la sua vocazione turistica che per la posizione strategica nel sud Sardegna.»

 

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L’Amministrazione comunale di Narcao ed Enel Sole, la società di Enel X che si occupa di pubblica illuminazione, hanno stipulato il contratto di concessione per lo svolgimento del servizio di gestione ordinaria e straordinaria degli impianti di pubblica illuminazione, comprensivo di fornitura di energia elettrica, realizzazione di interventi di adeguamento normativo e di efficienza energetica.

Sostenibilità ambientale, innovazione, risparmio energetico e sicurezza: sono queste le parole chiave della nuova gestione dell’illuminazione pubblica a Narcao. Sono oltre 1100 i punti luce che Enel Sole ha il compito di gestire per i prossimi diciotto anni nel territorio comunale. La riqualificazione della rete di illuminazione pubblica prevede la sostituzione delle lampade a vapori di sodio e di mercurio presenti attualmente con le nuove tecnologie a Led che, oltre che consentire un’elevata resa cromatica e l’uniformità della luce, comportano un risparmio energetico di circa il 70% all’anno, pari a 76 tonnellate equivalenti di petrolio, e la riduzione dell’emissione di CO2 in atmosfera, pari a 244 tonnellate all’anno.

E’ inoltre prevista la messa in sicurezza di elementi strutturali come sostegni e quadri di alimentazione, la realizzazione di 23 nuovi punti luce a tecnologia LED in aree precedentemente non servite, la fornitura e la posa delle luminarie natalizie e, infine, l’installazione di 5 colonnine di ricarica per veicoli elettrici nell’ottica della mobilità ecosostenibile.

A questo importante risultato, si è pervenuti tramite lo strumento del project financing su iniziativa privata, la successiva gara e infine la stipula della concessione. Il vicesindaco ed assessore dell’Ambiente Andrea Tunis ed il responsabile dell’Ufficio Tecnico Gianroberto Cani del Comune di Narcao con la Key Account Manager Milena Manis e i Tecnici Alessandro Rotolo e Alessandro Pichiri di Enel Sole hanno definito il progetto che vestirà di nuova luce  il paese.

Dal lato economico il Comune pagherà un canone annuale di 134.000 euro per 18 anni ad Enel Sole che si farà carico di tutte le spese, inclusi gli investimenti per i lavori di oltre 560.000 euro che avranno inizio a valle della presentazione e approvazione del progetto esecutivo e che si concluderanno entro i 12 mesi successivi. Il servizio di manutenzione ordinario e straordinario è invece già operativo, così come il Numero Verde 800901050 a cui i cittadini di Narcao possono già rivolgersi per eventuali segnalazioni.

«La riqualificazione  dell’impianto di illuminazione pubblica, ormai vetusto e obsoleto e pertanto non adeguato in termini di efficacia, efficienza energetica e sicurezza, non poteva più essere rimandata – ha detto il sindaco di Narcao, Danilo Serra -. Garantire il rinnovo e il miglioramento di questo servizio essenziale, era diventato assolutamente una priorità per questa amministrazione che, cogliendo l’opportunità di ricorrere alla formula del partenariato tra pubblico e privato, offrirà per il tramite di Enel Sole, società di indiscussa affidabilità, un puntale servizio alla cittadinanza. Con questa iniziativa, tra le altre cose, si assicura all’Ente un risparmio economico, si rende alla comunità una prestazione di qualità e, cosa di non poco conto, si contribuisce in maniera importante a migliorare l’ambiente, riducendo le emissioni inquinanti in atmosfera.»

«Quella con il comune di Narcao è la prima concessione di project financing per l’illuminazione pubblica nel Sud Sardegna – ha detto Carlo Dessì, responsabile per la Zona Sardegna di Enel Sole -. Rappresenta a nostro avviso un’ importante occasione per dimostrare la validità dello strumento che consente forme di parternariato tra soggetti privati e pubblici. Vogliamo ringraziare l’amministrazione di Narcao che ha creduto fermamente in questo progetto.»

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Il bilancio della campagna antincendi 2017 è stato tracciato oggi dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, nell’incontro con la stampa a cui erano presenti il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale Gavino Diana, il direttore generale della Protezione civile della Sardegna Graziano Nudda, il direttore generale dell’agenzia Forestas, Antonio Casula, il direttore dell’Arpas Alessandro Sanna, il meteorologo del Dipartimento Meteo climatico Arpas, Carlo Dessì.
Nonostante la particolare aridità ed il prolungarsi della stagione antincendi 2017, la macchina di spegnimento regionale ha dimostrato tutta la sua efficacia: il numero di incendi è stato infatti maggiore rispetto la scorsa stagione ma sono inferiori le superfici bruciate rispetto al passato.
Un plauso per «il grandissimo lavoro della struttura regionale della Sardegna» è arrivato da Luigi D’Angelo, direttore operativo per il coordinamento delle emergenze del Dipartimento nazionale della Protezione civile, che oggi è intervenuto in videoconferenza e ha definito il sistema di spegnimento sardo “resiliente”, invitando la Regione a Roma per raccontare l’esperienza isolana come esempio di buona pratica da imitare.
«Rendicontare azioni e risultati è non solo un preciso dovere nei confronti dei cittadini, che così sono messi in grado di valutare le politiche, ma è anche il modo migliore per imparare da ciò che si è fatto e migliorare continuamente – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Come tutti sanno, è stata un’estate particolarmente difficile, con un forte incremento di incendi ma anche un’importante riduzione dei danni: i problemi sono aumentati, dunque, anche a causa dei cambiamenti climatici con cui dobbiamo confrontarci ogni giorno di più, ma la capacità di gestirli è cresciuta – ha aggiunto Francesco Pigliaru -. Siamo consapevoli che molto si deve ancora fare per ridurre l’origine del problema incendi, ma intanto si sta intervenendo con molta efficienza per mitigare le conseguenze e ridurre il danno. Ciò è possibile grazie ad un’organizzazione certamente migliorata, ma soprattutto per l’impegno e la generosità di quanti che lavorano per la difesa dei cittadini a una frontiera così pericolosa, dai professionisti ai volontari: tutti lo fanno con estrema dedizione – ha concluso -, e i risultati sono evidenti.» 
«È stata una campagna particolarmente difficile per le ondate di calore e le altissime temperature ma abbiamo registrato una maggiore efficacia del sistema di spegnimento», ha sottolineato la titolare dell’Ambiente con delega alla Protezione civile, che ha oggi fornito tutti i numeri della stagione durata quasi sei mesi. Ed ha aggiunto: «Voglio ringraziare le donne e gli uomini impegnati nella macchina antincendi, un sistema pubblico coadiuvato dal prezioso apporto dei volontari. Nessuno si è risparmiato, mettendo in gioco la propria incolumità, per proteggere le vite umane e il nostro ambiente. La Sardegna è la prima parte lesa dalla piaga degli incendi e si costituirà sempre parte civile contro questo crimine assurdo che danneggia in primo luogo i sardi». 
L’assessora Spano ha poi parlato, oltre che dell’attività di contrasto al fuoco, di quelle di prevenzione, a partire dalle Prescrizioni antincendi, e di formazione.«Abbiamo approntato una flotta regionale e siamo sempre attenti a sperimentare innovazioni che ci consentano di aumentare l’efficacia dello spegnimento in maggiore sicurezza per le squadre in campo. Naturalmente – ha concluso – abbiamo operato in costante raccordo con la Protezione civile nazionale e avviato importanti azioni con i Comuni tramite l’Anci, le associazioni agricole e quelle alberghiere». 

La Seconda Commissione del Consiglio regionale, nella tarda serata di ieri ha concluso il ciclo delle audizioni con i rappresentati dei settori del cinema e della musica, in difficoltà a causa delle poche risorse pubbliche a disposizione e dei ritardi nella programmazione.

I primi ad essere sentiti sono stati i responsabili della Consulta regionale delle scuole civiche di musica che hanno illustrato al presidente della Commissione Gavino Manca (Pd) e ai commissari la drammatica situazione in cui si trovano ad operare. «I ritardi nella erogazione dei finanziamenti regionali stanno paralizzando l’attività didattica – ha detto il presidente della Consulta, Antonio Puglia – le scuole civiche devono ancora ricevere il saldo dei contributi regionali del 2013 e l’intera anticipazione del 2014. L’inizio dell’anno scolastico 2014-2015, previsto per novembre, è a rischio».

Leonardo Sarigu, direttore della Scuola civica di musica di Capoterra, ha invece segnalato l’esiguità delle risorse messe a disposizione della Regione per un settore nel quale operano circa 700 insegnanti. «Da oltre dieci anni, nonostante l’aumento del numero degli iscritti e le tante attività portate avanti, il finanziamento regionale è fermo a 1,5 milioni di euro – ha detto Sarigu – risorse ulteriormente ridotte di circa 400mila euro (un taglio del 25%) con l’assestamento di bilancio». Dai rappresentanti delle scuole civiche, infine, è arrivata la richiesta alla Commissione di una modifica radicale del Regolamento che disciplina la loro attività «serve un nuovo strumento, fatto con il contributo di persone competenti, che consenta di programmare e distribuire le risorse con criteri trasparenti e di premiare le scuole attraverso parametri meritocratici – ha detto Francesco Pilia, direttore della Scuola di San Sperate -. L’attuale Regolamento lascia troppi spazi alla discrezionalità».

Il presidente della Commissione, Gavino Manca, ha spiegato ai rappresentanti della Consulta che i tagli operati con l’assestamento di bilancio riguardano, purtroppo, tutti i settori dello spettacolo e della cultura. Manca ha però assicurato la volontà di confermare i finanziamenti anche per il  2015 e di procedere a una verifica sui ritardi nei pagamenti. Il presidente ha infine garantito che «sarà attentamente valutata l’opportunità di procedere a una modifica del Regolamento delle Scuole civiche di musica di concerto con l’assessore della Cultura.»

I lavori della Commissione sono poi proseguiti con l’audizione dei  rappresentanti dell’Associazione “Moviementu” #Rete Cinema Sardegna da tempo impegnata in una battaglia per sollecitare l’attenzione delle istituzioni sulla necessità di sostenere l’industria cinematografica e di trasformarla in un’opportunità di sviluppo per l’Isola, così come avviene in altre regioni dell’Italia e dell’Europa. Marco Benoni ha denunciato il pesante taglio per il settore previsto dall’assestamento di bilancio (da 2,9 a 1,4 milioni di euro) e spiegato le difficoltà a spendere i pochi soldi a disposizione. «Se non vengono fatti i bandi previsti dalla legge – ha sottolineato Benoni – le risorse sono inutilizzabili». Aspetto, quest’ultimo, evidenziato anche da Antioco Floris: “Di fatto – ha detto Floris – le produzioni cinematografiche stanno andando avanti senza soldi pubblici. L’ultimo lungometraggio del regista Giovanni Coda “Il rosa nudo”, vincitore del film festival di Melbourne, è stato realizzato grazie a contributi privati. In questi giorni, inoltre, si gira a Cagliari il film di Enrico Pau che ha ricevuto un contributo regionale di soli 60mila euro contro i 600mila investiti dalla #Film Commission dell’Irlanda. Manca una programmazione seria – ha concluso Floris – ogni anno si deve ripartire da zero». 

Carlo Dessì, invece, ha segnalato la necessità di ridistribuire le risorse: «I tagli operati con l’assestamento di bilancio hanno cancellato i fondi per tutte le attività collaterali o complementari allo sviluppo del cinema. Rimangono solo le voci relative alla spese di funzionamento della Film Commission e i contributi per la coproduzione di cortometraggi». Dessì ha evidenziato la paradossale situazione in cui si trovano alcune associazioni che hanno organizzato diversi festival cinematografici e che oggi rischiano di perdere i contributi.

Dai rappresentanti di Moviementu, infine, anche una critica alla #Film Commission: «I soldi messi a disposizione dell’organismo sono stati spesi rapidamente ma in modo del tutto discrezionale».

Il presidente della Commissione Cultura Gavino Manca, concordando sulla necessità di intervenire sulla legge del cinema per rendere più agili i canali di finanziamento e più trasparenti le procedure di assegnazione delle risorse, ha spiegato che i tagli operati con l’assestamento di bilancio riguardano soldi difficilmente spendibili entro la fine dell’anno. «Da parte nostra – ha sottolineato Manca – c’è la volontà di reperire con la prossima finanziaria regionale, finalmente libera dai vincoli del Patto di stabilità, più risorse per il cinema, settore che potrebbe offrire, se ben governato, grandi opportunità di lavoro e di sviluppo».

Ufficio Stampa