29 April, 2024
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A Porto Cervo, nella splendida cornice della Promenade du Port, nel nuovo spazio Lamborghini lounge di fronte al Porto Vecchio, è stato presentato l’8° Rally Terra Sarda-Rally della Gal. Il Rally, su asfalto, valido come prova della Coppa Rally di Zona ACI Sport e per il Sardegna Rally Cup, è organizzato dalla Porto Cervo Racing, Scuderia che in questa stagione festeggia i primi vent’anni di attività. “E’ tutto pronto”, ha affermato Mauro Atzei, presidente della Porto Cervo Racing, “è una gara molto attesa che coniuga sport e turismo, e abbraccia a 360 gradi una serie di eventi molto importanti di valorizzazione del nostro territorio. C’è un ottimo riscontro da parte degli equipaggi, sono già 65 gli iscritti, di cui cinque dall’estero, questo è un altro segnale importante del valore della gara. Ringrazio gli sponsor, i nostri soci che da mesi lavorano per la realizzazione dell’evento e lo staff che sarà composto da circa 300 persone”. Alla conferenza stampa, oltre al direttivo della Scuderia, erano presenti Andrea Biancareddu assessore allo sport della Regione Sardegna, Angelo Cocciu consigliere regionale, Cristina Usai vicesindaco del comune di Arzachena, Valentina Geromino delegata allo sport del comune di Arzachena, Gianni Addis sindaco del comune di Tempio Pausania, Marco Tatti assessore al bilancio del comune di Calangianus. Marco Pala vicepresidente dell’Automobile Club Sassari, Ciro Pignatelli direttore del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, Mauro Furlanetto direttore di gara, numerosi rappresentanti delle scuderie e organizzatori della Sardegna. “E’ un Rally importante a cui tengo, sia come assessore allo sport e sia come appassionato di motori”, ha detto Andrea Biancareddu, assessore allo sport della Regione Sardegna, “un rally che quest’anno ha una valenza che va oltre lo sport e i motori. Ci saranno manifestazioni collaterali che riguarderanno l’educazione stradale, ambientale, la valorizzazione dei nostri paesaggi interni, i beni culturali, in un periodo di cosiddetta bassa stagione, quindi ben vengano le manifestazioni di questo tipo. Inoltre, è un rally organizzato da una Scuderia seria come la Porto Cervo Racing, e la partecipazione di tanti Sindaci dimostra la passione che c’è in questo territorio per il rally, tutti i Comuni avranno un ritorno economico considerevole”. Tra i piloti, erano presenti Maurizio Diomedi vincitore di ben quattro edizioni del Rally Terra Sarda (2013, 2016, 2017 e 2018), Vittorio Musselli leader in due edizioni della gara (2014 e 2015), e uno degli equipaggi provenienti dalla Corsica, Kevin Ducos e Laura Rovina. Il termine per l’invio delle iscrizioni è fissato per il 27 settembre, e c’è già un importante numero di equipaggi iscritti a conferma del forte apprezzamento della gara che, in questa edizione, coinvolge ben 15 Comuni. Sei i Trofei che verranno assegnati: Costa Smeralda, il “Trofeo Marcello Orecchioni”, Omp, Cala Costruzioni, “Aido Alberto Ganau” e il “Trofeo Pinky” in ricordo dell’amico Gianni Pitturru. Il “Terra Sarda” non sarà solo Rally, ma anche eventi collaterali che riguardano la sicurezza stradale, la sostenibilità ambientale, la possibilità di effettuare visite ed escursioni nel territorio, la presenza degli stuntman per far divertire ulteriormente il pubblico, i fuochi d’artificio il 5 ottobre ad Arzachena offerti dalla Pirotecnica Laziale, sempre sabato la festa al villaggio Rally Golfo di Arzachena, il Festival Mirtò, la Settimana dello Sport e l’incontro con i giovani, e inoltre, sarà presente un noto regista per la realizzazione di un trailer. La campagna di sensibilizzazione alla sicurezza stradale, curata da Sandra Medda, relatrice per il Team e organizzatrice degli eventi collaterali, si terrà anche in questa edizione del Rally Terra Sarda. Io per la strada? Sicuro!” è un progetto in costante crescita che sensibilizza i ragazzi alla sicurezza stradale, una serie di eventi rivolta a tutti e in particolar modo agli studenti delle scuole primarie e secondarie. Il progetto, che farà tappa ad Aggius, è in ricordo di Marcello Orecchioni, il co-pilota dai grandi valori sportivi e amico della Scuderia, venuto a mancare nel 2011. In occasione del Rally, la Porto Cervo Racing in collaborazione con il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, il Comitato Arzachena Pulita, l’associazione Gaia tra le Onde e l’Exchange by MiniWiz Lab organizza una serie di incontri sulla tutela e sostenibilità ambientale e sul riciclo dei rifiuti. Il “Terra Sarda” sarà il Rally delle 3R: recupera, riusa, ricicla. “È un evento organizzato nell’ottica del riciclo”, ha spiegato Sandra Medda, “ma anche nell’evitare l’uso della plastica e di tutto ciò che può essere inquinante e disperso nell’ambiente. Nove le prove speciali, tre i giorni dedicati all’evento e due i giorni di gara, 82,56 chilometri cronometrati e 410,55 complessivi; è questo, in cifre, l’8° Rally Terra Sarda-Rally della Gallura, evento che gode della partnership della Regione Sardegna e del patrocinio dell’ACI Sport e, come Ente di appartenenza, dell’Automobile Club Sassari. Il programma prevede, nella giornata di venerdì, a Tempio Pausania, le verifiche sportive e tecniche (dalle 19.00 alle 21.00) per gli equipaggi che intendono partecipare allo shakedown in programma sabato mattina, dalle 8.00 alle 11.00, ad Aggius, nello splendido scenario della Valle della Luna. Dempre sabato mattina, a Tempio Pausania, dalle 8.00 alle 11.30, sono previste le verifiche sportive e tecniche per tutti gli altri concorrenti. La partenza dell’8° Rally Terra Sarda si terrà sabato 5 ottobre alle 14.30 da Tempio Pausania (Corso Matteotti). Successivamente gli equipaggi affronteranno due prove speciali da ripetere altrettante volte, la “Calangianus”, la mitica Lovia Avra in mezzo alle rocce della Gallura e la “Sant’Antonio di Gallura”, la novità di questa edizione. Dopo le prime due speciali del sabato, è previsto un riordino a Luras e l’assistenza a Tempio Pausania. In serata, dopo le quattro prove speciali, l’arrivo è previsto alle 18.30, in piazza Risorgimento, ad Arzachena, dove si potranno ammirare i fuochi d’artificio, un ulteriore spettacolo offerto ai partecipanti e al pubblico. Domenica, le ultime cinque impegnative prove speciali, il teatro della prima sfida della giornata sarà la “Luogosanto-Aglientu”, prova speciale molto tecnica di 13 chilometri (la più lunga della gara) da ripetere tre volte e l’immancabile “Porto Cervo” che terminerà nei tornanti di Liscia di Vacca. Domenica sono previsti due riordini a Luogosanto e le assistenze ad Arzachena dove sarà allestito il quartier generale della gara, che ospiterà la segreteria, la sala stampa, il centro classifiche e la direzione gara affidata all’esperto Mauro Furlanetto. L’arrivo e la premiazione si terranno ad Arzachena, nell’accogliente piazza Risorgimento, alle 17.00.

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L’occasione della pubblicizzazione del verbale istruttorio delle ispettrici UNESCO, prima del pronunciamento definitivo e ufficiale della Commissione, quasi a volerne determinare gli esiti infausti per il geoparco sardo, ci dà ancora una volta l’opportunità di ribadire l’immane difficoltà e la solitudine in cui il Parco Geominerario si è trovato ad operare, per ribaltare una situazione incancrenita da anni di gestione impropria dei rapporti, delle scelte, delle azioni per riunire, in un sistema integrato la vasta realtà dei geositi della Regione, tutti nominalmente facenti capo al Parco Geominerario, ma abbandonati a se stessi ed esistenti solo sulla carta. Una situazione che ci ha visto operare nell’assenza quasi totale delle altre istituzioni, per confrontarci con i rappresentanti dell’Ente internazionale di riferimento, l’UNESCO.

Circa venti anni di commissariamenti, 3.840 kmq., 87 Comuni, pochissimi dipendenti, un lavoro immane – che richiederebbe una presenza di quaranta unità di personale a tempo indeterminato – svolto cercando di ignorare chi da sempre ha remato contro una decisione positiva della Commissione, chi da sempre ha tifato per un cartellino rosso, perché tifa contro il Parco e perché il Parco non riesca ad uscire dalle secche e dalle inefficienze in cui noi l’abbiamo trovato.

Ce la stiamo mettendo tutta per dare al Parco una dignità di Ente autonomo, motore di una valorizzazione del patrimonio storico e ambientale di cui la Sardegna deve essere fiera rappresentante.

Il fatto che l’UNESCO possa – eventualmente – ritenerci non ancora in grado di proporci come sistema integrato, non toglie niente all’impegno che abbiamo di perseguire gli obiettivi di ottimizzazione e di maggior coinvolgimento istituzionale, di enti e associazioni, della costruzione di Centri visita attraverso una reale Rete dei laboratori Ceas e del variegato sistema museale esistente fino alla promozione dei geositi e delle aree ad alta valenza mineraria e ambientale.

L’esperienza dell’UNESCO ci insegna che senza il concorso politicamente consapevole e all’unisono, di tutte le istituzioni locali e nazionali, oltre che l’interessamento costante dell’associazionismo e della cittadinanza attiva, nessuna promozione delle nostre ricchezze e del nostro patrimonio potrà avere il successo che merita in qualsivoglia consesso internazionale.

Il Presidente

Prof. Tarcisio Agus

Il Direttore

Dott. Ciro Pignatelli

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Domenica 28 luglio 2019 giungeranno in Sardegna le Commissarie scelte dall’Unesco Global Geoparks per effettuare l’attività di controllo presso il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna secondo i criteri di rivalidazione previsti per i Geoparchi facenti parte della rete. Si tratta della dott.ssa Marie Louise Frey, proveniente dal Vulkaneifel Geopark situato nel Land Renania – Palatinato e della dott.ssa Cathrien Posthumus, Manager dell’Hondsrug Geopark in Olanda.

Le Commissarie si tratterranno nell’Isola fino al 1° agosto.

Il primo appuntamento sarà all’aeroporto di Olbia – Costa Smeralda, domenica pomeriggio 28 luglio. All’incontro saranno presenti il dott. Settimo Nizzi, sindaco di Olbia, il prof. Tarcisio Agus ed il dott. Ciro Pignatelli, presidente e direttore del Parco Geominerario, il dott. Gianluca Lioni, Rappresentate MiBAC presso il Consiglio direttivo dell’Ente.

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Giovedì 27 giugno, presso l’Aula Magna dello storico Istituto Minerario “Asproni” di Iglesias, Vin via Roma 47, con inizio alle ore 10.00, si terranno i lavori del corso di aggiornamento per giornalisti su temi ambientali intitolato “Comunicare l’Ambiente”.

L’evento, che si inquadra nell’ambito della formazione professionale continua dei giornalisti, è organizzato dal Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna e dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna in collaborazione con la direzione dell’I.I.S. IT Minerario “Asproni” – ITCG “Fermi” di Iglesias.

Parteciperanno ai lavori Giornalisti ed esperti di comunicazione scientifica ed ambientale. Saranno presenti Mauro Usai, sindaco di Iglesias, Francesco Birocchi, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Sardegna, Tarcisio Agus e Ciro Pignatelli, rispettivamente presidente e direttore del Parco Geominerario.

Il corso prevede l’assegnazione ai partecipanti di 6 crediti validi per la formazione professionale continua.

Programma

10.00. Apertura dei lavori e saluti. Mauro Usai, Sindaco di Iglesias – Francesco Birocchi, Presidente Ordine dei Giornalisti della Sardegna – Ciro Pignatelli, Direttore del Parco Geominerario

10.30 – Tarcisio Agus, presidente del Parco Geominerario

11.00 – Simonetta Lombardo, giornalista ambientale. La Comunicazione ambientale

11.30-12.30 – Coffee Break

12.30. Gianluca Lioni, Giornalista, Rappresentate MiBAC Consiglio Direttivo Parco Geominerario. La sfida della Comunicazione dei Beni culturali ed il Patrimonio materiale e immateriale dell’UNESCO

13.00 – 15.00 – Lunch Break

15.00 – Licia Corsale, Settore Divulgazione e Comunicazione scientifica Istituto Nazionale Vulcanologia di Palermo. Il Piano di comunicazione volto al potenziamento della ricerca scientifica e dell’innovazione

15.30 – Franco Foresta Martin, docente Master in Comunicazione della Scienza Università di Padova, giornalista scientifico “Corriere della Sera”. I Cambiamenti climatici

16.00 – Giorgio Galleano, giornalista RAI TG3 Redazioni Speciali. Scienza, Ambiente, Potere

16.30 – Antonio Cianciullo, “La Repubblica”. Clima: la battaglia comincia dalle parole

17.00 – Dibattito e conclusioni.

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Si è svolta ieri, presso Villa Pertusola, sede del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna, la cerimonia di insediamento del Consiglio Direttivo dell’Ente.

L’importanza dell’evento è stata sottolineata dalla presenza della dott.ssa Carmela Giarratano, direttore della Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare e del dott. Antonio Maturani, dirigente della Divisione II – Biodiversità, aree protette, flora e fauna del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Il presidente del Parco Geominerario, prof. Tarcisio Agus, dopo aver pronunciato un breve intervento di saluto, ha presentato gli autorevoli componenti del Consiglio:

– dott. Simone Deplano, rappresentante del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;

– dott. Gianluigi Sanetti, rappresentante del ministero dello Sviluppo economico;

– dott. Luigi Giovanni Leoni, rappresentante ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo;

– prof. Giacomo Oggiano, rappresentante del ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca;

– dott. Giovanni Pilia e la dott.ssa Debora Porrà, rappresentanti della Regione Sardegna;

– dott. Luciano Ottelli, rappresentante Regione Sardegna invitato permanente senza diritto di voto;

– dott. Antonio Ecca e il dott. Mario Calia, rappresentanti della Comunità del Parco;

– dott. Paolo Mascia, rappresentante della Comunità del Parco senza diritto di voto.

Il direttore del Parco Geominerario, dott. Ciro Pignatelli, ha successivamente illustrato le molteplici attività svolte ed in itinere e presentato i tecnici ed i funzionari in servizio presso l’Ente.

Hanno preso parte alla cerimonia il dott. Emilio Gariazzo, sindaco di Iglesias e presidente della Comunità del Parco, il dott. Gian Luca Zicca ed il dott. Francesco Fresu, membri del Collegio dei Revisori del Conti dell’Ente.

Con l’insediamento del Consiglio Direttivo il Parco Geominerario ha finalmente i suoi organi istituzionali al completo assumendo così la pienezza del suo ruolo.

Foto reportage a cura dell’Ufficio Stampa Parco Geominerario.

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Sabato mattina, presso la Grande Miniera di Serbariu, il sindaco di Carbonia, Paola Massidda, il prof. Gian Luigi Pillola, il commissario Tarcisio Agus ed il direttore del Parco Geominerario, Storico ed Ambientale della Sardegna, Ciro Pignatelli, hanno ricevuto i ragazzi dell’’Associazione italiana giovani per l’’Unesco e gli studenti dell’’Istituto Ipsia Meucci di Cagliari.

La visita guidata a Carbonia rientra nel progetto “Unesco Edu”, realizzato dall’’Associazione Giovani per l’’Unesco, in accordo con il MIUR, con l’’obiettivo di sensibilizzare gli studenti sulle attività portate avanti dall’’Unesco. E, proprio in questo contesto, si colloca la Grande Miniera di Serbariu, sito del Parco Geominerario, appartenente alla rete Unesco Global Geoparks.

I giovani visitatori, guidati da Mauro Villani, hanno potuto ammirare il Museo del Carbone, i locali della lampisteria, della galleria sotterranea e della sala argani. Luoghi di cui è intessuta la storia della città di Carbonia.

«“È stata un’’occasione per promuovere nei giovani la conoscenza diretta del nostro territorio e del patrimonio storico artistico ed ambientale, incentivandone nel contempo la cura e la tutela»”, ha detto il sindaco di Carbonia, Paola Massidda.

 

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Nel corso di un’affollato incontro, tenutosi ieri a Roma presso lo spazio Ex.Gil di Largo Ascianghi, Tarcisio Agus, commissario straordinario del Parco Geominerario Storico ed Ambientale della Sardegna, ha presentato i risultati della prima edizione del progetto “Patrimonio e Paesaggio tra ieri, oggi e domani”, parte del Progetto Nazionale UNESCO EDU ideato e realizzato dal team Sardegna del Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO. 

Si tratta di un progetto culturale unico nel suo genere che per la prima volta ha proposto un progetto educativo coordinato su scala nazionale e declinato a livello locale che ha visto il coinvolgimento delle comunità e delle scuole nell’intento di far conoscere e valorizzare il ricco patrimonio UNESCO italiano e sardo. 

Il ministro della Pubblica Istruzione e Ricerca Valeria Fedeli, presente ai lavori, ha ha manifestato vivo apprezzamento per la relazione del commissario Agus, intrattenendosi con il Direttore Generale dell’Ente Ciro Pignatelli ed esprimendo i migliori voti per il successo del Parco Geominerario.

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Conferenza stampa Bonanno Pignatelli

Si è svolta presso il Centro di educazione del Parco a Stagnali sull’isola di Caprera la conferenza stampa di fine anno della struttura dirigente del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena. Alla presenza del presidente Giuseppe Bonanno e del direttore Ciro Pignatelli è stato tracciato un bilancio delle attività svolte durante il corso dell’anno e sono state definite le nuove linee di indirizzo per il 2016. Per tutto il 2015 la vicenda relativa all’acquisizione al patrimonio pubblico dell’isola di Budelli ha orientato le energie dell’Ente, catalizzando l’attenzione dell’opinione pubblica in un ampio e complesso dibattito tuttora in corso e sul quale sono attesi ulteriori sviluppi nei primi mesi del nuovo anno.

«La vicenda Budelli – ha spiegato il presidente Bonanno, ribadendo la sua posizione fortemente critica rispetto alle ultime evoluzioni dell’asta fallimentare – ha sicuramente occupato parte delle energie dell’Ente. Qualsiasi tentativo di speculazione sull’isola deve essere bloccato attraverso l’utilizzo di strumenti di pianificazione e tutela integrale che rendano Budelli un patrimonio da restituire intatto alle generazioni future. Budelli rappresenta la chiave di volta di un sistema complesso che coinvolge le isole a nord dell’Arcipelago. Le nostre isole, vera ricchezza devono rimanere intatte mentre quanti vogliano investire sul territorio lo devono fare dove esiste un tessuto economico e sociale senza depauperare le risorse del territorio e perciò sull’isola madre o per  valorizzare il patrimonio demaniale dismesso sulle isole maggiori.»

Il presidente Bonanno ha rilevato la diversità di posizioni all’interno del nuovo Consiglio Direttivo dell’Ente insediato lo scorso giugno: «Le posizioni divergenti rispetto al contesto Budelli in seno al Consiglio direttivo non rappresentano un problema, posta la buona fede da parte dell’assemblea di avere come obiettivo prioritario la tutela ambientale del nostro territorio – ha spiegato Bonanno –. Nel corso dei mesi abbiamo avviato un intenso confronto che riguarda la necessità di chiudere rapidamente il percorso di adozione degli strumenti di pianificazione necessari affinché si definiscano i perimetri di intervento legittimi su ciascuna area all’interno dei confini del Parco.»

L’insediamento del nuovo Consiglio Direttivo ha impegnato l’Ente in un lungo lavoro di comunicazione, verifica, confronto e ratifica rispetto a tutti gli atti riguardanti l’attività pregressa. A questo, si è aggiunto il cambio della guardia all’interno dell’Amministrazione comunale di La Maddalena con l’elezione del nuovo sindaco Luca Montella e del nuovo Consiglio comunale «Abbiamo sicuramente assistito ad un cambio di passo rispetto alla precedente amministrazione avviando un’interlocuzione attiva con il Sindaco e con il nuovo esecutivo, un’interlocuzione concreta – ha sottolineato il presidente – che ha determinato immediati risvolti operativi, tra tutti ricordiamo la sottoscrizione del protocollo di intesa per la manutenzione e l’allestimento del decoro urbano con un investimento di 40 mila euro da parte dell’Ente. Un impegno questo che speriamo di far crescere nei prossimi anni compatibilmente con gli obiettivi prioritari assegnati dalle finalità istitutive dell’Ente Parco: non siamo un bancomat ma siamo al servizio della comunità e delle sue esigenze nel rispetto del mandato che la legge ci assegna.»

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Arcipelago de La Maddalena

Per il settimo anno consecutivo parte la campagna “MA IL MARE NON VALE UNA CICCA?” promosso dall’associazione ambientalista Marevivo. E per il terzo anno consecutivo anche il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena parteciperà all’iniziativa nazionale che prevede, nello stesso weekend, la distribuzione di 120.000 posacenere su oltre 450 spiagge italiane, comprese le Aree Marine Protette.

Il weekend dell’1 e del 2 agosto, infatti, lungo gli 8mila km di coste italiane mille volontari saranno impegnati nella distribuzione di 120 mila posacenere tascabili, lavabili e quindi riutilizzabili. Un’iniziativa che permetterà di risparmiare al mare una fila di mozziconi che, percorrendo la dorsale adriatica, lega il Veneto all’Abruzzo, coprendo una distanza di oltre 550 km.

Come ogni anno, la campagna è promossa dall’associazione Marevivo in collaborazione con JTI (Japan Tobacco International), con il supporto del Sindacato Italiano Balneari, il sostegno del Corpo delle Capitanerie di Porto e il patrocinio del ministero dell’Ambiente. Testimonial dell’edizione 2015 è Federica Pellegrini, oro olimpico a Pechino 2008 e prima nuotatrice italiana a vincere la medaglia dal metallo più prezioso ai Giochi, che dopo aver dimostrato un feeling davvero speciale con il mondo dell’acqua ha deciso di sostenere la campagna, condividendo l’impegno di Marevivo a difesa del mare italiano.

Saranno 49 le località della Sardegna coinvolte nell’iniziativa. Il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena vedrà i volontari impegnati nelle spiagge libere Bassa Trinita, Due Mari e Relitto a Caprera, Cala Corsara a Spargi.

«L’iniziativa di oggi – spiega il presidente del Parco, Giuseppe Bonanno – si inserisce nell’ambito delle azioni volte a sensibilizzare i fumatori. L’Ente Parco quest’anno ha già avviato una distribuzione massiccia di posacenere da tasca che vengono distribuiti gratuitamente negli uffici del Parco, negli infopoint, dagli operatori economici sulle spiagge e dal personale dell’Ente a mare e in spiaggia. Quella con Marevivo è una partnership importante che ringraziamo per l’impegno.»

«Anche quest’anno l’Ente Parco partecipa con i suoi volontari all’iniziativa “Ma il mare non vale una cicca” – aggiunge il Direttore dell’Ente, Ciro Pignatelli -. Le guide del Parco presenti nelle spiagge distribuiranno ai turisti i posacenere da spiaggia, sensibilizzando gli utenti sulla gravità che un gesto simile causa all’ambiente. Quest’anno abbiamo deciso di aumentare il numero di spiagge e includere anche una delle isole minori: Spargi, in modo da coinvolgere il maggior numero di persone che fruiscono delle meraviglie del nostro Arcipelago. Le spiagge in cui potrete trovare i nostri volontari sono a La Maddalena Bassa Trinita, Due Mari e Relitto a Caprera, Cala Corsara a Spargi.»

«Basta con i mozziconi sulla spiaggia e in mare, una volta e per tutte impariamo a considerare la cicca di sigaretta per quella che è effettivamente: un rifiuto e, come tale, va gettato in maniera corretta. E’ di pochi giorni fa la notizia dell’ennesima multa di 20 milioni di euro che l’Italia dovrà pagare per il mancato adeguamento alle regole Ue del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti. Nulla più di una semplice cicca di sigaretta dimostra quanto possiamo fare tutti, ogni giorno e con i gesti più semplici, per migliorare l’ambiente che ci circonda – ha commentato Carmen di Penta, Direttore Generale di Marevivo – Anche quest’anno la nostra iniziativa ‘Ma il mare non vale una cicca?’ mostra come, attraverso l’impegno di ciascuno e assumendo comportamenti più responsabili e rispettosi dell’ecosistema marino, si possa difendere e tutelare le nostre spiagge e le nostre coste”.

Perché difendere il mare iniziando da una cicca? Basti pensare che il tempo necessario per smaltire un mozzicone di sigaretta va da 1 a 5 anni. Un problema solo apparentemente limitato, ma che se considerato non su base individuale ma a livello aggregato raggiunge dimensioni davvero importanti.

Considerando un consumo medio di 12 sigarette al giorno per fumatore (dati dell’Istituto Superiore di Sanità) è ragionevole affermare che per effetto delle sette edizioni, la distribuzione di oltre 600.000 posacenere ha consentito di evitare che quasi 20 milioni di cicche finissero nel mare e nelle spiagge. Un contributo non di poco conto per la tutela dell’ambiente marino, grazie all’informazione e sensibilizzazione di migliaia di bagnanti.

Numeri che spiegano l’importanza della campagna “Ma il Mare non vale una cicca?” e i risultati potenziali dell’iniziativa. Ogni posacenere può contenere fino a un massimo di sei mozziconi, e ipotizzando che venga riempito e svuotato due volte al giorno, si può calcolare che verranno risparmiati al mare 1.440.000 mozziconi al giorno (120.000 posacenere x 12 mozziconi), 2,8 milioni considerando soltanto i due giorni della campagna.

Premio studenti La Maddalena 2 Premio studenti La Maddalena 1

Da oggi 70 giovanissimi delle scuole di di Moneta e Palau possono fregiarsi del distintivo di “Delfini Guardiani” e agire concretamente per la salvaguardia della propria isola.

A La Maddalena, presso la scuola di Via Carducci, si è, infatti, tenuta questa mattina la cerimonia di consegna degli attestati agli studenti delle classi 4ª A , 4ª B e 3ª E e 5ª che hanno frequentato, durante gli scorsi mesi, il percorso di educazione ambientale ideato da Marevivo e organizzato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena con l’obiettivo di formare giovani ranger del mare.

Il distintivo di “Guardiani dell’Isola” dà ai ragazzi il diritto di presentarsi, senza accompagnatori adulti, alla Capitaneria di Porto o al Comune per segnalare eventuali problemi di carattere ambientale.

Alla cerimonia sono intervenuti: la dirigente scolastica Donatella Arzedi, il Direttore del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena Ciro Pignatelli, il sindaco di La Maddalena Luca Montella e il direttore generale di Marevivo Carmen Di Penta.

In questi mesi, gli alunni delle scuole dell’Arcipelago di La Maddalena sono stati impegnati in escursioni sulle spiagge e su tutto il territorio isolano e, grazie alla collaborazione con la Marina Militare, sono saliti anche a bordo della nave scuola Orsa Maggiore per osservare e capire il mare e i venti e tutte le manovre che si eseguono durante la navigazione a vela.

Oltre a La Maddalena, le isole mobilitate sono Il Giglio, Ponza, Capri, Ischia, Lampedusa, Linosa, Vulcano e sono migliaia i ragazzi coinvolti nell’iniziativa. La scelta di “insegnare il territorio” – dall’archeologia al mare alla tutela dell’ambiente in generale –  è volta a sollecitare il senso civico e di appartenenza delle nuove generazioni: solo una coscienza diffusa, che parta dai più giovani, può provocare un cambiamento di rotta, indispensabile per proteggere un territorio tanto prezioso e fragile come le piccole isole del nostro Paese.