19 April, 2024
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Si è concluso questa mattina, con un convegno svoltosi nell’aula consiliare del comune di San Giovanni Suergiu, il progetto “Convivium: un viaggio tra sapore e culture”, organizzato da “Gno’Nu, associazione sarda di cooperazione internazionale allo sviluppo e al supporto alle donne, con il sostegno del Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari e della Fondazione di Sardegna ed il patrocinio del comune di San Giovanni Suergiu.
Nell’ambito del progetto di Educazione alimentare e interculturale “Convivium: un viaggio tra sapore e culture”, volto alla promozione della socialità, dell’identità culturale e della convivialità interculturale nell’ottica della crescita del buon comportamento alimentare per il benessere psicofisico della persona, l’associazione Gno’Nu, dopo la fase teorica e gli incontri con gli alunni delle classi quinte della Scuola Primaria e prime, seconde e terze della Secondaria di Primo grado di San Giovanni Suergiu del precedente anno scolastico, a conclusione delle attività progettuali, ha proposto una fase laboratoriale alla riscoperta della gastronomia tipica sarda a confronto con quella dei paesi di origine degli immigrati del territorio, per promuovere il valore della diversità e della convivialità interculturale. Tale fase si è svolta nei giorni 5, 6, 7 ottobre 2023 e ha visto la realizzazione di laboratori di cucina nell’area esterna dell’edificio scolastico, con preparazione di cibi e degustazioni.
Al convegno odierno hanno partecipato, con il sindaco del comune di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, l’assessore regionale del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza sociale Ada Lai; il presidente del Gal Sulcis Iglesiente Capoterra e Campidano di Cagliari Luciano Cristoforo Piras; il dottor Francesco Sanna, agronomo del Servizio sviluppo rurale dell’Agenzia Laore; Felix C.C. Adandedjan, nutrizionista referente del progetto; Barbara Cao, referente scolastica del progetto; alcuni sindaci dei comuni del Sulcis. Hanno collaborato l’associazione culturale sociale Is Suerxinus; Sa Reina; la Pro Loco di San Giovanni Suergiu; Co.Di.Sard, Coordinamento diaspore di Sardegna; la Cantina Santadi. I lavori sono stati moderati da Claudio Rojas.
Durante lo svolgimento dei lavori, abbiamo intervistato l’assessore regionale del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione Sicurezza sociale Ada Lai e il sindaco del comune di San Giovanni Suergiu Elvira Usai.

San Giovanni Suergiu ha un’altra ultracentenaria. A oltrepassare il secolo stavolta è Giovanna Collu, originaria di Is Urigus che ieri, 31 ottobre, circondata dall’affetto della sua numerosa famiglia, ha spento le 101 candeline.

Tzia Giuannica, carattere di ferro temprato dal lavoro in campagna, ha ricevuto anche la visita e gli auguri del sindaco Elvira Usai che, a nome dell’Amministrazione comunale, ha donato un omaggio floreale.
«Una preziosa eredità per il nostro paese ha detto il primo cittadinoche ha la fortuna di conoscerli e di apprendere il loro stile di vita e la loro saggezza.»

 

Tzia Antioca Serafini, la nonnina più longeva di San Giovanni Suergiu, oggi compie 103 anni. Con lo spirito che da sempre la caratterizza, candidamente ammette: «Non mi sembra vero di essere così vecchia!»
Circondata dagli affetti familiari, tzia Antioca ha spento le sue 103 candeline in presenza del sindaco Elvira Usai, dell’assessore Gianfranco Ghisu e della consigliera Nadia Piras, che hanno omaggiato la simpatica nonnina con un mazzo di fiori. Sempre lucida e ironica, l’ultracentenaria ha anche mangiato con gusto una fetta di torta e brindato con i presenti.

I 23 sindaci del Sulcis Iglesiente fanno fronte comune per affrontare la situazione del polo industriale di Portovesme che vede in difficoltà le aziende Sider Alloys, Portovesme Srl, Eurallumina e le imprese d’appalto del settore Enel produzione e tutto l’indotto.

«Il polo industriale è stato e rimane un pilastro portante dell’economia del Sulcis anche se da anni subisce attacchi che ne mettono a dura prova la tenuta. Molti lavoratori, la maggior parte provenienti da tutto il Sulcis, attendono di rientrare a lavorare dopo anni di sofferenza e promesse non mantenute. Si attende che la politica regionale e ministeriale dia risposte alle tante domande riguardanti la incertezza dei lavoratori che si aspettano un intervento strutturato e sviluppato con tempi certi.

Il Piano Sulcis, nato dopo tante lotte operaie, ancora oggi, dopo 12 anni, non vede risposte occupazionali accettabili. Stesso destino sta subendo il programma Jtf anch’esso in attesa di uno sviluppo temporale certo e funzionale ai bisogni del territorio del Sulcis Iglesiente. Noi siamo al fianco dei lavori e delle loro famiglie e chiediamo che ci sia una nuova linea che contempli la ripartenza di tante attività. Come Comuni del Sulcis abbiamo tante difficoltà nel dare risposte ai nostri cittadini.

Siamo uniti e determinati a partecipare a qualsiasi iniziativa per il bene del nostro Sulcis Iglesiente e del nostro polo industriale, fonte di reddito per i nostri cittadini. Abbiamo necessità di tutte le risorse necessarie per consentire che i nostri giovani non vadano in altre realtà a cercare fortuna. Dobbiamo onorare il grande lavoro fatto in passato riprendendo in mano le sorti del nostro territorio. Siamo al fianco dei lavoratori tutti e delle loro famiglie.»

I 23 sindaci del Sulcis Iglesiente.

Pietro Morittu Carbonia

Mauro Usai Iglesias

Pietro Cocco Gonnesa

Elvira Usai San Giovanni Suergiu

Ignazio Locci Sant’Antioco

Claudia Mura Calasetta

Stefano Rombi Carloforte

Ignazio Atzori Portoscuso

Sasha Sais Musei

Paolo Sanna Fluminimaggiore

Laura Cappelli Buggerru

Isangela Mascia Domusnovas

Debora Porrà Villamassargia

Romeo Ghilleri Nuxis

Antonello Cani Narcao

Gianluigi Loru Perdaxius

Massimo Impera Santadi

Marcellino Piras Villaperuccio

Emanuele Pes Tratalias

Andrea Pisanu Giba

Gian Luca Pittoni Masainas

Maria Teresa Diana Sant’Anna Arresi

Mariano Cogotti Piscinas

San Giovanni Suergiu festeggia oggi il 101° compleanno di Fortunato Sanna. Classe 1922, circondato dall’amore dei figli e dei nipoti, Fortunato Sanna ha ricevuto gli auguri e un omaggio floreale dal sindaco Elvira Usai e dalla sua Amministrazione. Sempre dotato di grande lucidità e simpatia, il nonnino ultracentenario ha ricordato la sua esperienza militare con la valorosa Brigata Sassari e il grande amore per sua moglie, scomparsa diversi anni fa. Molto attento alla sua alimentazione, è ghiotto di pasta, mangia pochissima carne e si concede un bicchiere di chinotto.

Procedono i lavori del progetto nazionale finanziato dal PNRR, che vede la Sardegna al terzo posto tra le regioni per investimento. Anche San Giovanni Suergiu è presente in questo processo di infrastrutturazione digitale.
Il paese sarà interamente cablato anche se in base a lotti funzionali separati e affidati a diverse ditte d’appalto. Finora le imprese sono intervenute nella frazioni di Matzaccara, Is Urigus, a ridosso della strada provincia 75 e nella zona Pip di San Giovanni Suergiu collegando circa 800 unità immobiliari.

«Oltre al numero di civici serviti – rende noto la sindaca, Elvira Usaiabbiamo potuto confrontarci sulla cablatura degli edifici comunali presenti sul territorio, per garantire la fibra a tutti coloro che all’interno svolgono attività socio culturali e di animazione.» L’altro appalto è concentrato interamente sul centro abitato di San Giovanni Suergiu.
Mentre la FTTC permette di passare il segnale dalle centrali agli armadi con velocità che si aggirano intorno ai 200 mega, la FTTH effettua un passaggio diretto dalle cabine alle case, con velocità a partire dal Giga. Le utenze oggi servite con il modem passeranno da una connessione internet tramite rete elettrica a una connessione con fibra ad altissima velocità.
Una volta eseguita la posa dell’infrastruttura tecnologica, ci sarà la campagna per switchare dal rame alla fibra, quindi i cittadini saranno adeguatamente informati. I lavori di ripristino del manto stradale sono previsti per metà settembre.

«Siamo soddisfatti per quest’operaconclude la sindaca, Elvira Usaiperché consente a studenti, lavoratori e semplici fruitori, di avere una connessione rapida e performante.»

Anche a San Giovanni Suergiu sta per partire il cantiere Lavoras annualità 2023. Il progetto si inserisce nel programma regionale plurifondo Lavoras e ha ricevuto una dotazione finanziaria di circa 136.000 euro. Il settore d’intervento riguarda l’edilizia, in particolare la manutenzione ordinaria del patrimonio pubblico e per 8 mesi potranno lavorare 5 figure professionali (due operai qualificati e tre operai generici).

«Il progettospiega il sindaco Elvira Usaisi inserisce nell’ambito delle politiche di riduzione della disoccupazione e del disagio sociale a San Giovanni Suergiu. L’aspetto più importante è la ricaduta positiva sul tessuto sociale del nostro comune in un momento di grave crisi economica come quella attuale.»

Dopo quattro anni, superata la pandemia e le conseguenti limitazioni, è tornato l’appuntamento di inizio agosto con la Palmas Corre, organizzata dall’associazione di volontariato socio culturale Palmas Vecchio, con la collaborazione del comune di San Giovanni Suergiu, delle associazioni del paese e della UISP. La corsa, giunta alla 9ª edizione, ha visto 83 atleti in gara nella sezione competitiva e 264 nella sezione non competitiva, sulla distanza dei 7 km. Il forte vento di maestrale, sfruttato dagli incendiari per devastare il territorio, è stato alleato degli atleti, consentendo loro di esprimersi al meglio delle loro possibilità.

Ad imporsi nella corsa competitiva, sono stati Mattia Gelso dell’Atletica Santadi in campo maschile, che ha coperto i 7 km in 23’57, e Giulia Gattino della Sisport in campo femminile, in 29’38”. Al termine sono state effettuate le premiazioni, alla presenza del sindaco Elvira Usai che, pur iscritta alla corsa, non ha potuto presentarsi al via perché impegnata nelle operazioni di spegnimento degli incendi nella frazione di Is Loccis Diana.

Per ogni iscritto è stato donato 1 euro all’associazione “Uniti Oltre O.D.V.” impegnata nell’assistenza e nel sostegno ai pazienti colpiti da malattie neurodegenerative (SLA, SMA) e alle loro famiglie. Prima della partenza della corsa, competitiva e non competitiva, alcuni malati in carrozzina hanno dato vita ad una corsa speciale sul rettilineo finale.

Competitiva.

Classifica assoluta.

Maschile: 1° Mattia Gelso (Atletica Santadi) 23’57”; 2° Fabio Mei (Runcard) 24’12”; 3° Daniel Sanna (Runcard) 24’13”.

Femminile: 1ª Giulia Gattino (Sisport) 29’38”; 2ª Silvia Pusceddu (Atletica Villamarese) 31’50”; 3ª Emanuela Pili (GPD Assemini) 33’41”.

I primi classificati nelle diverse categorie.

F 40: Daniela Marci (Atl. Maracalagonis) 35’00” F45: Maria Simonetta Lobina (Atletica Pula) 37’34” F50: Paola Pastorini (Sulcis Atletica Carbonia) 35’32” F55: Rosalba Miliddi (Cagliari Atletica Leggera) 35’02” F65: Adriana Morittu (Atletica Mineraria Carbonia) 38’40”.

M35: Alberto Lilliu (Atletica 4 Mori) 25’33” M40: Emiliano Sulcis (GPD Assemini) 24’44” M45: Giuseppe Cocco (Cagliari Atletica Leggera) 25’13” M50: Palmiro Tedde (Podistica Sarroch) 25’48” M55: Amarildo Serpi (Atletica Pabillonis) 27’44” M60: Enrico Eula (Atl. Paratico) 24’36” M65: Pietro Uras (Atletica 4 Mori) 27’57” M70: Salvatore Lai (Atletica Villamarese) 41’26” M75: Gilberto Siddu (Atletica Villamarese) 34’48” UM35: Gabriele Gattino (Sisport) 24’16”.

Non competitiva.

Classifica assoluta.

Maschile: 1° Giuseppe Aste 28’09”; 2° Cristian Piredda 28’43”; 3° Salvatore Fadda 29’15”.

Femminile: 1ª Alessandra Lilliu 33’11”; 2ª Irene Bracca 36’36”; 3ª Debora Deiana 36’58”.

I primi classificati nelle diverse categorie.

F 35-49: Silvia Balia 37’09” F 50-59: Alessandra Ravot 37’18” FOver60: Paola Senis 51’29” FUnder35: Marzia Tocca 42’43”

M 35-49: Stefano Cocco 29’40” M 50-59: Carlo Angius 30’18” MOver60: Ignazio Porcu 32’34” MUnder35: Stefano Porcu 29’34”

Premi speciali sono stati assegnati agli atleti ipovedenti, Davide Capita della sezione competitiva e Stefania Pisu della sezione non competitiva; e, infine, all’atleta più anziano, Antonio Ladu, 85 anni, e Luciana Manca, 75 anni, marito e moglie.

Giampaolo Cirronis

     

Le riflessioni del sindaco di San Giovanni Suergiu, Elvira Usai, al termine di tre drammatiche giornate di lotta contro il fuoco.

Il tramonto mi porta alcune doverose riflessioni.
Prima di tutto ringrazio indistintamente tutte le forze in campo che in questi tre giorni hanno contribuito a difendere il territorio. Corpo Forestale, Vigili del Fuoco, le associazioni di Protezione Civile che da tutta la provincia si sono mobilitate per aiutarci, i mezzi aerei, i volontari, i mezzi di soccorso sanitario, la Polizia locale, i Carabinieri e la Polizia di Stato. Il vostro prezioso lavoro ha evitato che la strage si portasse dietro anche vittime umane.
Un doveroso ringraziamento anche alla Sede operativa della Protezione Civile Regionale, alla Prefettura di Cagliari per il loro supporto continuo, l’instancabile informativa sulle operazioni e sui mezzi in campo. Grazie anche Christian Solinas e Marco Porcu per la loro vicinanza istituzionale e operativa durante le fasi più difficili degli incendi.
Da queste tragedie, per quanto devastanti e portatrici di morte, dobbiamo trarre degli insegnamenti. Non dobbiamo rifare gli stessi errori. Tra le cose più spiacevoli e che mi hanno amareggiata, vorrei evidenziare coloro che si recavano sul fronte del fuoco a fare filmati o foto con i telefoni cellulari, mettendo a rischio la propria vita e ostacolando o ritardando i mezzi di soccorso. Avrebbero magari potuto aiutare, portare una bottiglia d’acqua fresca ai volontari e invece hanno perso un’occasione per mostrarsi realmente solidali!
Un altro aspetto sul quale dovremo lavorare di più e meglio, assieme alle istituzioni sovracomunali, è la cura del nostro territorio. Probabilmente il fuoco avrebbe rallentato la sua corsa se avesse trovato campi, orti e cortili più ordinati, con le fasce frangifuoco già realizzate; e se nelle campagne ci fossero meno rifiuti abbandonati e nascosti sotto la macchia mediterranea, probabilmente avremmo avuto meno inquinamento.
Proviamo tutti quanti a riflettere sulle ferite che provochiamo al nostro agro anche senza la presenza di un incendio.
In ogni caso, siccome dopo ogni fine c’è sempre un inizio, invito tutta la cittadinanza a non disperarsi per i danni ingenti che ha subìto e a impegnarsi per risollevare la nostra economia.
Posso già anticipare che oggi ero dal Prefetto per chiedere le soluzioni e le risorse utili a questa ripartenza. A giorni deliberiamo lo stato di emergenza e avviamo un percorso che speriamo ci porti gli aiuti necessari. Coraggio e determinazione non sono mai mancati alla nostra comunità: quindi anche stavolta uniti riusciremo a farcela.
Grazie a tutti.
Elvira Usai
Sindaco di San Giovanni Suergiu

I 22 sindaci dei Comuni del Sulcis Iglesiente che non hanno partecipato alla conferenza socio sanitaria convocata dal direttore generale della ASL Sulcis Iglesiente, Giuliana Campus, e svoltasi venerdì 28 luglio nella sede dell’ARES Sardegna, a Cagliari (era presente solo Debora Porrà, sindaca del comune di Villamassargia), hanno chiesto allo stesso direttore generale della ASL Sulcis Iglesiente Giuliana Campus e al direttore generale di ARES Sardegna Annamaria Tommasella, una nuova convocazione della stessa conferenza socio sanitaria presso la sede della Direzione Generale Carbonia.

«La tematica è ritenuta particolarmente importante e sentita da parte di ognuno dei 22 Sindaci, rappresentanti di un territorio che continua a non avere una struttura adeguata a soddisfare le esigenze della sanità del luogo – si legge nella nota di richiesta di convocazione -. La scelta dell’ubicazione di un nuovo presidio ospedaliero è particolarmente delicata dovendo rispettare determinati requisiti nonché tener conto di un territorio esteso e frastagliato, che coinvolge circa 120.000 abitanti. La scelta è strategica e, pertanto, deve essere attentamente ponderata. Così come accade per qualsiasi altro territorio, quello del Sulcis Iglesiente ha necessità di essere preso in considerazione anche dal punto di vista dell’immagine e delle modalità di interazione da parte degli interlocutori Regionali di qualsivoglia natura.»

I 22 Sindaci (Laura Cappelli – Buggerru, Claudia Mura – Calasetta, Pietro Morittu – Carbonia, Stefano Rombi – Carloforte, Isangela Mascia – Domusnovas, Paolo Sanna – Fluminimaggiore, Andrea Pisanu – Giba, Pietro Cocco – Gonnesa, Mauro Usai – Iglesias, Gian Luca Pittoni – Masainas, Sasha Sais – Musei, Antonello Cani – Narcao, Romeo Ghilleri – Nuxis, Gianluigi Loru – Perdaxius, Mariano Cogotti – Piscinas, Ignazio Atzori – Portoscuso, Elvira Usai – San Giovanni Suergiu, Massimo Impera – Santadi, Ignazio Locci – Sant’Antioco, Maria Teresa Diana – Sant’Anna Arresi, Emanuele Pes – Tratalias, Marcellino Piras – Villaperuccio) hanno chiesto, pertanto, che la riunione relativa alla realizzazione di un nuovo presidio ospedaliero territoriale nel Sulcis Iglesiente, abbia luogo nel territorio in cui esso dovrà essere costruito, anche alla luce delle molteplici richieste di presenza fisica dell’assessore di competenza e alla stessa è stato invitato a partecipare, presso la sede della Direzione ASL di Carbonia, l’assessore regionale della Sanità, Carlo Doria.