5 December, 2025
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Si è conclusa ieri notte a Villacidro la rassegna CulturArte Villacidro 2025,“emozione tra cinema, musica, teatro e tradizione”, che per due giornate ha trasformato il paese in un palcoscenico di incontri, riflessioni e suggestioni musicali. Un’edizione che ha unito tradizione e contemporaneità, facendo dialogare la memoria civile con la creatività artistica, la bellezza dei luoghi con la partecipazione della comunità.

Il fine settimana si è aperto sabato 20 settembre con la tavola rotonda “Emilio Lussu e il mondo dei giovani” in Piazza Zampillo, realizzata in collaborazione con il Comune e il Museo Storico Emilio e Joyce Lussu e con l’Istituto Emilio e Joyce Lussu. L’incontro ha offerto al pubblico testimonianze, documenti e riflessioni sul pensiero e sull’attualità del messaggio di Emilio Lussu, a cinquant’anni dalla sua scomparsa, con un’attenzione speciale al dialogo con le nuove generazioni.

La stessa sera, al Parco Sa Spendula, il concerto di Beppe Dettori e Raoul Moretti & la band ha emozionato gli spettatori con un percorso sonoro che ha intrecciato grandi autori italiani come Fabrizio De André e Franco Battiato con la tradizione musicale sarda, in una fusione di stili capace di raccontare la Sardegna attraverso musica e parole.

Domenica 21 settembre il gran finale è stato affidato a “Su Entu”, il progetto musicale diretto dal violinista e compositore Simone Pittau e curato da CultureFestival. Undici musicisti hanno dato vita a un dialogo unico tra strumenti della tradizione sarda e sonorità classiche e contemporanee, creando un paesaggio sonoro che ha reso omaggio alla natura e all’identità dell’isola, con il vento come simbolo di libertà e trasformazione.

«Con Cascate d’Arte giunta quest’anno alla sua seconda edizione e inserita all’interno del progetto CulturArte dichiara l’assessore della Cultura del comune di Villacidro Christian Balloiprosegue un percorso che la nostra amministrazione ha avviato negli anni e che oggi rappresenta una realtà culturale strutturata, radicata e destinata a crescere. Il nostro obiettivo è valorizzare i luoghi più suggestivi di Villacidro, creare occasioni di incontro e di aggregazione, dare spazio alle eccellenze artistiche e culturali locali, in un progetto che integra la dimensione turistica con quella artistica e tradizionale.»

«La tavola rotonda dedicata a Emilio Lussu, realizzata con il comune di Armungia, il Museo Emilio e Joyce Lussu, l’Istituto Emilio e Joyce Lussu e con il prezioso contributo della Consulta Giovanile di Villacidro – continua l’assessore Christian Balloi – ha rappresentato un momento di grande valore civile e culturale, in cui la figura di Lussu è stata messa in dialogo con le nuove generazioni e con l’attualità del suo pensiero. Le due serate musicali hanno completato questo percorso con un omaggio a Lussu attraverso la musica: da un lato, il concerto di Beppe Dettori e Raoul Moretti, capace di creare ponti sonori tra diverse tradizioni culturali e generi musicali, dall’altro “Su Entu”, che ha tracciato la via della tradizione con il suono delle launeddas e un respiro mediterraneo, simbolo di radici ma anche di apertura e contaminazione.»

«CulturArteconclude Christian Balloi non è un evento isolato, ma un tassello di una visione culturale più ampia, che vuole fare di Villacidro un punto di riferimento vivo e attrattivo, capace di unire memoria, identità e futuro.»

Venerdì 19 settembre 2025, l’area archeologica di Pani Loriga si trasforma in un palcoscenico sotto le stelle per un evento speciale dedicato a Fabrizio De André.

Un percorso tra storia, sapori e musica:
18.00 – passeggiata guidata nel sito
19.15 – Degustazione dei vini della Cantina Santadi
20.30 – Spettacolo musicale e narrativo #Sessantaminutidi…De André con:
• Fabio Concu – voce e chitarra
• Diego Deiana – violoncello
• Paolo De Liso – percussioni
• Ilaria Pes – narrazione

️ Biglietto unico:
€15 (include visita, degustazione e concerto)
€8 ridotto
Ingresso gratuito per i bambini sotto i 10 anni

Prenotazione obbligatoria:
• +39 348 8866797
• +39 0781 954203

Consigli utili: scarpe comode e torcia per godersi al meglio l’esperienza.

Proseguono le iniziative organizzate dal comune di Carbonia in collaborazione con il tessuto associazionistico locale, la Pro Loco, i Centri commerciali naturali, sodalizi e cittadini, per festeggiare nel migliore dei modi il Natale e l’inizio del nuovo anno.
Domenica 5 gennaio, alle ore 21.00, al Teatro Centrale, si svolgerà l’evento intitolato “Cantiria: la tradizione sarda in un rock d’inverno”.
Un concerto in teatro con le canzoni dei Tazenda, Andrea Parodi, Piero Marras, Bertas e De Andrè.
Special guest Matteo Leone, vincitore del Premio Parodi 2021-Italian Blues Challenge 2017.

Con l’incontro pubblico nell’Auditorium comunale “Fabrizio De Andrè”, si è aperta a Santa Maria Coghinas la quinta edizione del Festival Itinerante del Turismo e delle attività ludiche e sportive all’aria aperta, promosso dall’Associazione Camperisti Torres.

Ad aprire i lavori è stata la discussione sulle potenzialità del sistema termale di Casteldoria e le opportunità derivanti dalla geotermia per le comunità locali, grazie agli interventi moderati moderazione di Rosario Musmeci, presidente dell’Associazione Camperisti Torres. Ad aprire l’evento i saluti istituzionali del sindaco di Santa Maria Coghinas Pietro Carbini.

Sono intervenuti anche Giovanni Andrea Oggiano, sindaco di Viddalba, e Andrea Frattolillo, docente dell’Università di Cagliari, che hanno presentato il progetto pilota, unicum a livello regionale, condotto dall’Università del capoluogo di teleriscaldamento e teleraffreddamento aprendo il dibattito sulla geotermia.

Antonio Caria

Saranno svelati sabato 5 ottobre i nomi delle vincitrici della XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì. Con inizio alle 18.00, a Villacidro, nella Palestra di via Stazione, si terrà la cerimonia di proclamazione e premiazione delle vincitrici e la consegna dei Premi speciali.

Un’edizione tutta al femminile quella di quest’anno, che vede sei finaliste donne, come mai si era verificato prima nella storia del Premio. Ad ambire al premio per la sezione Narrativa sarà la terna composta da: Deborah Gambetta, con “Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel” (Ponte alle Grazie); Helena Janeczek, “Il tempo degli imprevisti” (Guanda); Anita Likmeta, “Le favole del comunismo” (Marsilio); mentre per la sezione Poesia si contenderanno il riconoscimento: Laura Accerboni, con “Il prima e il dopo dell’acqua” (Einaudi); Donatella Bisutti, con “Erano le ombre degli eroi” (Passigli); Ida Travi, con “I Tolki” (il Saggiatore).
Alle vincitrici andrà un premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, a ciascuna delle altre finaliste) oltre alla gratificazione di iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro del Premio Letterario Dessì.

Le due terne delle finaliste sono state individuate, tra le 154 opere iscritte al concorso (105 per la Narrativa e 49 per la Poesia), dalla qualificata giuria presieduta da Anna Dolfi, massima esperta dell’opera di Dessì e composta dagli altri docenti universitari Duilio Caocci, Gino Ruozzi e Nicola Turi, dal poeta e critico letterario Giuseppe Langella, dal giornalista Luigi Mascheroni, dalla linguista e scrittrice Francesca Serafini, dal romanziere e bibliotecario Fabio Stassi e da un rappresentante della Fondazione Dessì.

La cerimonia di premiazione sarà guidata dal giornalista e conduttore radiofonico John Vignola, che dialogherà con le finaliste e con Alessandro Bergonzoni e Dori Ghezzi, i due vincitori dei già annunciati premi speciali, anch’essi consegnati durante la serata. A inframezzare la serata culturale ci saranno interventi musicali dei Perturbazione, tratti dal loro repertorio e dalla loro reinterpretazione de La buona novella, capolavoro di Fabrizio De André, a 25 anni dalla sua scomparsa.

Il Premio speciale della Giuria è stato attribuito ad Alessandro Bergonzoni dalla giuria che ha così «[…]voluto mettere in risalto il lavoro da lui condotto sul linguaggio, segnalandolo così ai giovani e ai meno giovani come un prezioso maestro di libertà, inventività e intelligenza», mentre il Premio Speciale della Fondazione di Sardegna, è stato tributato a Dori Ghezzi per «[…]ribadire e consolidare il legame con la Sardegna con orgoglio e con la gratitudine che si deve a chi ha saputo andare oltre gli “incidenti della felicità” per riconoscere in questa terra “un ritaglio di paradiso”.

Si è conclusa ieri notte, domenica 22 settembre, la prima edizione del Festival Cascate d’Arte 2024, che ha animato il Parco Sa Spendula di Villacidro con due giorni di intensa attività artistica e musicale. L’evento, promosso dal comune di Villacidro in collaborazione con la Pro Loco, la Scuola Civica di Musica e l’associazione Noise Studio, organizzato dall’associazione Enti locali per le Attività culturali e di Spettacolo, ha visto la partecipazione di artisti, musicisti e appassionati che hanno reso omaggio alla figura di Fabrizio De Andrè, celebre cantautore italiano.

Un incontro tra arte e natura. Le due giornate hanno visto susseguirsi estemporanee di pittura sotto la guida della maestra Linda De Palmas, in cui artisti affermati e giovani talenti hanno creato opere ispirate ai brani di Fabrizio De Andrè, immersi nella scenario naturale delle cascate Sa Spendula. L’estemporanea, che ha attirato numerosi visitatori, ha regalato ai presenti un’esperienza unica, in una cornice di rara bellezza.

Musica dal vivo e giovani talenti. La serata di sabato 21 è stata dedicata alla musica dal vivo con il concerto della tribute band Zichiriltaggia, che ha emozionato il pubblico con un repertorio dei più grandi successi di Fabrizio De Andrè. La band ha saputo ricreare l’atmosfera poetica e intimista delle canzoni di Faber, regalando al pubblico momenti di grande intensità.

Domenica 22, il festival si è concluso con l’esibizione di quindici giovani interpreti provenienti dai comuni del Medio Campidano, organizzata in collaborazione con la Scuola Civica di Musica e l’associazione Noise Studio. Gli artisti, con passione e talento, hanno interpretato alcuni dei brani più famosi di Fabrizio De Andrè, creando un legame tra passato e futuro che ha coinvolto il pubblico in un suggestivo viaggio musicale.

Un festival che guarda al futuro. L’assessore della Cultura e Spettacolo del comune di Villacidro, Christian Balloi, ha espresso grande soddisfazione per l’esito dell’evento, confermando l’intenzione di rendere Cascate d’Arte un appuntamento fisso negli anni a venire. «Questo festival è solo l’inizio di un progetto che mira a valorizzare tutte le forme d’arte, dalla musica alla pittura, in un contesto naturale straordinario. L’obiettivo è creare una manifestazione che cresca e si consolidi nel tempo, diventando un punto di riferimento per gli amanti dell’arte e della cultura», ha dichiarato Christian Balloi.

Sabato 21 e domenica 22 a Villacidro si svolgerà la prima edizione del Festival Cascate d’Arte 2024. Per due giorni, nel suggestivo Parco Sa Spendula, si susseguiranno estemporanee di pittura, esibizioni musicali e un festival musicale con quindici interpreti provenienti da comuni del Medio Campidano consorziati con la Scuola Civica di Musica, filo conduttore la memoria di un grande artista della musica italiana; Fabrizio De Andrè.

L’evento, promosso dal Comune di Villacidro con il sostegno dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna, è supportato dalla Pro Loco di Villacidro, dalla Scuola Civica di Musica di Villacidro e dall’associazione Noise Studio, e organizzato dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo. Due giorni di cultura e intrattenimento che puntano a celebrare l’arte e la musica d’autore, immersi nella splendida cornice naturale delle cascate Sa Spendula.

«L’idea alla base del Festival Cascate d’Artespiega Christian Balloi, assessore della Cultura e dello Spettacolo del comune di Villacidroè che questa edizione sia solo l’inizio di un percorso più ampio. Il nostro obiettivo è proseguire il progetto nei prossimi anni, ampliando l’offerta e creando un appuntamento stabile che si ripeta negli anni a venire. Vogliamo dare vita a un evento duraturo che celebri e valorizzi tutte le arti, non solo la musica o la pittura, ma ogni forma di espressione artistica.»

Il programma prevede, per entrambe le giornate, una estemporanea di pittura che si terrà dalle 8.00 alle 20.00, sotto la direzione della maestra Linda De Palmas. Gli artisti, insieme ai giovani “novizi”, saranno impegnati nella creazione di opere ispirate ai temi e alle canzoni di Fabrizio De Andrè, dando vita a una rappresentazione grafico-pittorica che si fonderà con il contesto naturalistico del parco, offrendo un’esperienza artistica in dialogo con l’ambiente.

«Per noiconclude Christian Balloi è stato naturale dedicare questa prima edizione alla memoria di Faber. Villacidro ha da tempo un legame profondo con il cantautore genovese, al punto che la nostra Mediateca Comunale porta il suo nome già da diversi anni.»

La serata di sabato 21 settembre sarà dedicata alla musica dal vivo, con il concerto della tribute band Zichiriltaggia, che salirà sul palco alle ore 21.00. Il gruppo omaggerà Fabrizio De Andrè con un repertorio che ripercorrerà i suoi più grandi successi, regalando al pubblico un’atmosfera di grande intensità emotiva e poesia.

Domenica 22 settembre, sempre alle 21.00, Cascate D’Arte si concluderà con un festival musicale organizzato dall’associazione Noise Studio in collaborazione la Scuola Civica di Musica e con la Pro Loco. Nel corso della serata, i giovani artisti interpreteranno brani di Fabrizio De Andrè, mettendo in luce il loro talento e la loro passione per la musica.

Il Festival Cascate d’Arte 2024 si propone come un nuovo appuntamento culturale che unisce arte e musica in un contesto naturale unico, coinvolgendo artisti di ogni età e generazione in un evento che celebra la bellezza e l’espressività dell’arte e della musica d’autore.

Martedì 3 settembre, alle ore 21.00, nell’ambito delle numerose iniziative di commemorazione della ricorrenza del 120° anniversario dell’eccidio di Buggerru, in collaborazione con l’Associazione OMA_Opus Music & Art l’Associazione Palazzo d’Inverno e l’Amministrazione comunale, in Piazza Santarelli, a Buggerru, si terrà il concerto “II me (Secondo me) Fabrizio De André in musica”.

Nato da un’idea e dagli arrangiamenti di Juri Deidda e con Juri Deidda al sax tenore e pedalboard, Paolo Assiero Brà al contrabbasso, basso elettrico e pedalboard, Paolo De Liso alla batteria preparata, percussioni e ninnoli e Mauro Pes alle tastiere e sintetizzatori, il concerto è un viaggio in 5 tappe, corrispondenti a 5 suite strumentali, nelle diverse tematiche ricorrenti nella vasta di produzione di brani del cantautore genovese: La Libertà, La Fede, I Vinti, L’acqua del mare, la Fede.

«A 17 anni ho imparato a sonicchiare la chitarra per cantare Fabrizio De Andrè dice Juri Deidda -. Ero affascinato dalle pennellate che utilizzava per descrivere personaggi e situazioni, dai suoi testi, dalle tematiche che narrava: tutto mi ha preso per mano e tutto mi ha accompagnato nel mio personale periodo di formazione contribuendo a farmi diventare un uomo. Poi la vita, le scelte, i dolori e gli anni, lo studio della musica e l’immersione nel Jazz. De Andrè, i suoi testi, i suoi personaggi, sono sbiaditi, ma sono rimasti sullo sfondo della mia vita. Fino a quando, in uno dei miei tanti vagare per la Sardegna, sono capitato all’Agnata e lì, nel Suo studio, ho visto il panorama che Lui vedeva: in quel momento ho sentito che dovevo rientrare in quel mondo, ritrovare quei personaggi, portandoci quello che ero diventato; interpretandolo a mio modo secondo le esperienze che ho avuto, secondo la musica che ho studiato, secondo quello suonato, secondo quello che ho ascoltato: secondo me.»

 

La poesia è tra i tanti doni di scrittura che il compianto Paolo Pulina (Ploaghe 1948 – Pavia  2024) ha prodotto ed elargito con generosità, riscuotendo sempre crediti di grande considerazione.

La sua competente, appassionata e disponibile attenzione per l’arte della poesia ha significato anche la valorizzazione o la riscoperta di diverse voci e  forme poetiche della tradizione sarda (gosos, atitidos, etc.) e dell’attualità lirica  in limba ed in italiano. Significativo interesse poetico, già espresso in età giovanile con il saggio “La poesia dialettale in Sardegna negli anni 1963-1965”, e premiato nel 1966 all’undicesima edizione del “Città Ozieri”. Il saggio, con la “storica” intervista-conversazione al poeta Giommaria Pulina ‘Ranzolu’, venne pubblicato nel 1982 dalla Nuova Tipografia Popolare di Pavia.

Paolo Pulina, figura di intellettuale e attiva personalità nel mondo dell’emigrazione sarda organizzata, ha vissuto pienamente e intensamente l’attività pubblicistica; innumerevoli le pubblicazioni di carattere storico, saggistico e letterario relative a Ploaghe, la Sardegna e la provincia di Pavia. 

Da custode e conoscitore del patrimonio poetico degli autori ploaghesi, si è prodigato ad alimentarne la conoscenza con studi critici, articoli biografici e le ricorrenti mirate citazioni e ricordi nei suoi molteplici volumi di memorie su Ploaghe e Logudoro. In assoluto disinteresse alla “materialità” ha lavorato con totale impegno alla valorizzazione e tutela della limba, facendo veicolare complessivamente tutta la poesia delle diverse parlate dell’Isola. Particolarmente attento, e non poteva essere altrimenti, ai poeti di Ploaghe: Lorenzo Ilieschi, Foricu Paba, Antonio ‘Giorgio’ Satta, Antonio Spensatellu, Elias Busellu, Giommaria Pulina ‘Ranzolu’, Antonio Michele Salis, Baingio Sini, Salvatore Budroni, Gerolamo Zazzu, Luca Mele e ai popolari aedi locali dell’Ottocento (Francesco Brandino, Francesco Fais, Luigi Marongiu, Gavino Luigi Salis).

Da poeta è stato interprete razionale e sensibile nell’immaginare versi a misura e nel metro dell’umanità; creati come elementi di senso, tra sonorità e ritmi, da collocare nel rapporto di equivalenza tra significanti e significati. Una democrazia di parole “ordinate”, i suoi versi dal linguaggio vitale e dinamico, per costruire le operazioni della poesia ed offrire un messaggio e un orientamento critico da sviluppare nel segno della memoria storica e culturale.

Di assoluto valore poetico i componimenti contenuti in “Versi d’occasione e testi per canzoni”, il titolo della silloge poetica in cui ripercorre con puntuali riferimenti storici e personali gli eventi che vanno dal 1993 al 2020; l’occasione è spesso l’augurale componimento per le più  importanti festività che caratterizzano il calendario. 

Il volume, quarantaduesima perla nella “Piccola collana di memorie” della “Soter Editrice” di Villanova Monteleone, ideata da Salvatore Tola e curatore della presentazione, è opera capace di catturare l’attenzione con l’energia di versi che contemplano l’esperienza della quotidianità e l’attraversamento fiducioso verso i sentieri del divenire; l’autore comunica la parola poetica come segno profondo di sé per gli altri, tesse un inno al presente e alla memoria con componimenti che scandiscono il tempo e lo scorrere degli anni ricchi di eventi personali e collettivi.

Il titolo, che sottolinea il genere di elaborati “d’occasione”, non è certo riduttivo, direi invece un arricchimento e segno ulteriore della genuinità e istintività poetica, raffinata e colta, che caratterizza gran parte dei versi della silloge di intensa testimonianza  ed umanità.

I “testi per canzoni”, come da titolo e pubblicati bilingui, sono quelli noti di Nuraghes e monumentos de Pavia, Sardos semus fintzas nois (è auspicabile che ora diventi l’inno ufficiale de sos disterrados, come sognava lo stesso autore), Pro sos mortos de Buggerru 1904; musicati e cantati da Antonio Carta hanno dato vita ad originali ballate nello stile cantautorale. La forza testuale e realistica, sostenuta da ricchezza di immagini, donano versi di alto senso sociale e storico che “rompono il silenzio” su degrado artistico ed archeologico, su rivendicazioni identitarie e memorie storiche. 

Paolo Pulina, nell’unica sua pubblicazione lirica, propone anche le traduzioni in sardo del Logudoro l’universale testo Imagine (Immàgina), di John Lennon e l’intramontabile ed emozionante La canzone di Marinella (Sa cantone de Marinella), di Fabrizio De André. È doveroso evidenziare che l’opera poetica di Pulina si presenta come libro tipograficamente valido: coglie e garba subito per il suo formato pratico-tascabile con ottima rilegatura e sovraccoperta in carta avoriata; per caratteri e grafica realizza un senso di grande cura e l’amorevole impegno lavorativo del sapere artigianale… che tanto apprezzava! La selezione delle composizioni, pubblicate e proposte all’attenzione, evidenziano anche attraverso i versi il primario impegno e “missione” del poeta per il mondo dell’emigrazione sarda. Caratterizzazione e segno distintivo di tutta la vita di Paolo Pulina. 

Cristoforo Puddu

La sera del 13 agosto, a Gonnesa, in Piazza del Minatore, un vastissimo pubblico ha accolto sul palco, con grande calore, la Bandabardò & Cisco Bellotti con Ultimo Tango Tour, per la Produzione di Capricon Concerti, col patrocinio del comune di Gonnesa e della Regione Sardegna.

La serata è stata aperta dai Panky Alma, una band che combina il folk con la World Music, un quintetto di musicisti dai suoni vibranti e ballate strumentali, arricchite dalla bellissima voce della cantautrice e percussionista Pamela Strazzera, che a suo tempo fondò il gruppo di Alma Mediterranea. E se con loro l’atmosfera si è scaldata, con l’arrivo sul palco della Bandabardò & Cisco Bellotti, si è letteralmente infiammata. Il pubblico ha iniziato a ballare e a saltare al ritmo incalzante dei loro brani, cantando con un coinvolgimento dilagante.

Il gruppo nasce a Firenze nel 1993, fin dall’inizio promuove la sua musica in Italia e in Francia, poi col tempo in Spagna, in Svizzera e in altri Paesi europei. Nel 2021 perde il cantante, Enrico Greppi, stroncato da un male incurabile. Un anno dopo, inizia la collaborazione con Cisco Bellotti, cantautore italiano di musica folk rock che, appassionato di musica sin da bambino, segue e fa sua la musica di molti cantautori italiani, idoli senza tempo, come…Francesco Guccini, Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè, Roberto Vecchioni, Enzo Jannacci e tanti altri. Una carriera incredibile la sua, in giro per il mondo, con collaborazioni con gruppi come i Modena City Ramblers e vari successi come solista.

Martedì 13 agosto, a Gonnesa, hanno suonato e cantato tanti loro successi tra i quali “Riportando tutto a casa”, che nasce nel 1994 per rivendicare la loro identità meticcia, fatta di ritmi e suoni irlandesi ed emiliani, di racconti e di lotte degli anni ’70. “Gita sul Po” che immagina una famiglia di lavoratori che fa una gita sul grande fiume. “Domenica” che, con amara ironia, racconta di un’Italia che tira a campare allegramente nonostante le difficoltà economica e sociale. “Baci e abbracci “è un brano di buon auspicio che nasce per reazione all’atmosfera di distanziamento sociale dovuta alla pandemia da Covid, che ha seriamente condizionato la nostra vita, lasciando in molte persone dei segni indelebili.

Canzoni impegnate, veicolo di messaggi importanti che diventano parte di una festa dove il pubblico si mostra infaticabile come gli stessi artisti. Presentano un cocktail di brani della band e brani di Cisco che si intrecciano tra loro in vere e proprie turbìne di energia vitale…la giusta energia vitale che fa stare bene.

Nadia Pische