5 December, 2025
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Prende il via domani la 22ª edizione del Girotonno, la kermesse dedicata alla valorizzazione del tonno rosso del Mediterraneo, risorsa preziosa di Carloforte, sull’isola di San Pietro. Da venerdì 23 a giovedì 29 maggio sono tanti gli appuntamenti in programma per “Aspettando il Girotonno”, l’anteprima della rassegna che celebra il suo clou dal 30 maggio al 2 giugno. Oggi, giovedì 22 maggio, alle 18.30, si inaugura la mostra “ Fili di seta e di luce ” dedicata all’antica arte del bisso, visitabile dal 23 al 28 maggio dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 17.30 alle 20.30 all’Exmè, in via XX Settembre. L’esposizione presenta i manufatti di Marianna Pischedda, artigiana discreta e appassionata, che con umiltà e dedizione intreccia fili di bisso in creazioni delicate e preziose.

Venerdì 23 e sabato 24 maggio, alle ore 18.00, all’Exmè, gli appuntamenti con “ Buon compleanno Faber, non una cover non un omaggio e nemmeno un ricordo”, eventi della Federazione italiana dei Circoli del Cinema con la direzione artistica di Gerardo Ferrara. Venerdì 23 si presenta il libro di Fabio Fiori “L’abbraccio del mare”, cui seguirà la proiezione del film “Madre acqua”, un omaggio allo scrittore Sergio Atzeni, alla presenza del regista Daniele Atzeni; sabato 24 la proiezione dei corti “La luce dell’Isola”, alla presenza della regista Valeria Patanè, e “Raixe”, con il regista Andrea Mura. Domenica, al Cine teatro Cavallera, alle ore 11.00 e, alle ore 18.00, la proiezione di film e cortometraggi alla presenza degli autori; alle ore e 20.30 il concerto “….da quale parte del mare” del trio composto da Battista Dagnino, Gerardo Ferrara e Francesco Bachis.

Sabato 24 maggio, alle ore 10.30 all’Exmè il convegno dal titolo “ Le tonnare, patrimonio di cultura e tradizione millenaria: la candidatura Unesco” che intende valorizzare le tonnare come la più antica forma di attività industriale dell’uomo al mondo, promuovendo il riconoscimento Unesco di questo patrimonio unico. Previsti gli interventi di Stefano Rombi, sindaco di Carloforte, Antonio Di Natale, segretario generale della Fondazione Acquario di Genova, Pierantonio Addis, professore associato del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università di Cagliari, Sandro Chiriotti, consulente marketing per lo sviluppo territoriale e di prodotto, Giuliano Greco, Procuratore Generale della Carloforte Tonnare Piam e di Secondo Borghero, chef tabarchino.

Sabato 24 maggio, alle 21.30, sul palco di Corso Battellieri lo spettacolo, dal titolo “Storie Sconcertanti”, di Dario Vergassola, con il suo inconfondibile mix di satira tagliente e ironia pungente. Lo spettacolo intreccia battute e riflessioni in un viaggio comico e intelligente che si chiuderà con un bis tratto dal suo libro “Liguria, terra di mugugni e di bellezze”. L’ingresso è libero.

Da non perdere le “ Tuadde”, le tavolate conviviali tra i suggestivi caruggi di Carloforte a base di specialità di tonno preparate da chef e dalle signore locali, in abbinamento a vini ea racconti delle tradizioni gastronomiche dell’Iglesiente. Sabato alle ore 13 sarà protagonista la chef Barbara Ecca che, insieme ad un gruppo di signore tabarchine, abitanti dello storico “carruggiu” di via Magenta, proporranno un menù interamente dedicato al tonno; domenica alle 13 è il turno dello chef di Portoscuso Alberto Gai che cucinerà con un gruppo di signore del “carruggeto” di via Cagliari.

Degustazioni esclusive a bordo dei traghetti accolgono i visitatori tra piatti e storie sul tonno rosso da lunedì 26 a giovedì 29 maggio alle ore 19.05 sulla rotta Portovesme – Carloforte. Un benvenuto speciale che anticipa l’atmosfera ei sapori del Girotonno, realizzato in collaborazione con “Sa mesa nostra” – “Sorsi di Sud”, promosso da Confcommercio Sud Sardegna. Lunedì si comincia con Luigi Pomata, martedì è il turno di Luca Poma, mercoledì di Cristiano Rosso e giovedì si chiude con Secondo Borghero.

Sabato 24 maggio (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30) e domenica 25 (dalle 10.00 alle 13.00) la possibilità di conoscere meglio Carloforte con l’iniziativa dei monumenti aperti, ad ingresso libero. I visitatori saranno accompagnati dagli studenti dell’Istituto globale Carloforte, che faranno da “Ciceroni”. Sarà possibile visitare, tra gli altri, l’Osservatorio astronomico, la Chiesa dei Novelli Innocenti, le Necropoli di largo Giacomo Parodo e il Museo civico Casa del Duca.

 

Quest’anno l’evento più importante Carloforte si allunga con “Aspettando il Girotonno”, una settimana di appuntamenti imperdibili che, dal 23 al 29 maggio, si snoderanno tra cultura, arte e gastronomia, scaldando i motori per i giorni clou del festival, dal 30 maggio al 2 giugno. Si comincia giovedì 22 maggio alle 18.30 con l’inaugurazione della mostra “Fili di seta e di luce” dedicata all’antica arte del bisso, visitabile dal 23 al 28 maggio dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 17.30 alle 20.30 all’Exmè, in via XX Settembre. L’esposizione presenta i manufatti di Marianna Pischedda, artigiana discreta e appassionata, che con umiltà e dedizione intreccia fili di bisso in creazioni delicate e preziose.

«Siamo entusiasti di annunciareha detto il sindaco di Carloforte, Stefano Rombiche quest’anno il Girotonno si arricchisce di una grande novità: l’iniziativa ‘Aspettando il Girotonno’, in programma dal 23 al 29 maggio. Un’intera settimana di eventi, cultura, gastronomia e spettacolo che anticiperà la manifestazione principale, rendendo ancora più speciale questo appuntamento ormai simbolo della nostra isola. È un’occasione straordinaria per valorizzare il territorio, accogliere i visitatori e far vivere ancora più intensamente la magia del Girotonno. Invitiamo tutti a partecipare e a scoprire il fascino di Carloforte in ogni sua sfumatura.»

Venerdì 23 e sabato 24 maggio, alle ore 18.00, all’Exmè, gli appuntamenti con “Buon compleanno Faber, non una cover non un omaggio e nemmeno un ricordo”, eventi della Federazione italiana dei Circoli del Cinema con la direzione artistica di Gerardo Ferrara. Venerdì 23 si presenta il libro di Fabio Fiori “L’abbraccio del mare”, cui seguirà la proiezione del film “Madre acqua”, un omaggio allo scrittore Sergio Atzeni, alla presenza del regista Daniele Atzeni; sabato 24 la proiezione dei corti “La luce dell’Isola”, alla presenza della regista Valeria Patanè, e “Raixe”, con il regista Andrea Mura. Domenica, al Cine teatro Cavallera, alle ore 11.00 e alle ore 18.00 la proiezione di film e cortometraggi alla presenza degli autori; alle ore 20.30 il concerto “….da quale parte del mare” del trio composto da Battista Dagnino, Gerardo Ferrara e Francesco Bachis.

Sabato 24 maggio, alle ore 10.30, all’Exmè il convegno dal titolo “Le tonnare, patrimonio di cultura e tradizione millenaria: la candidatura Unesco” che intende valorizzare le tonnare come la più antica forma di attività industriale dell’uomo al mondo, promuovendo il riconoscimento Unesco di questo patrimonio unico. Previsti gli interventi di Stefano Rombi, sindaco di Carloforte; Antonio Di Natale, segretario generale della Fondazione Acquario di Genova, Pierantonio Addis, professore Associato del Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente dell’Università di Cagliari, Sandro Chiriotti, consulente marketing per lo sviluppo territoriale e di prodotto, Giuliano Greco, Procuratore Generale della Carloforte Tonnare Piam e di Secondo Borghero, chef tabarchino.

Sabato 24 maggio, alle 21.30, sul palco di Corso Battellieri lo spettacolo, dal titolo “Storie Sconcertanti”, di Dario Vergassola, con il suo inconfondibile mix di satira tagliente e ironia pungente. Lo spettacolo intreccia battute e riflessioni in un viaggio comico e intelligente che si chiuderà con un bis tratto dal suo libro “Liguria, terra di mugugni e di bellezze”. L’ingresso è libero.

Da non perdere le “Tuadde”, le tavolate conviviali tra i suggestivi caruggi di Carloforte a base di specialità di tonno preparate da chef e dalle signore locali, in abbinamento a vini e a racconti delle tradizioni gastronomiche dell’Iglesiente. Sabato alle ore 13.00 sarà protagonista la chef Barbara Ecca che, insieme ad un gruppo di signore tabarchine, abitanti dello storico “carruggiu” di via Magenta, proporranno un menù interamente dedicato al tonno; domenica alle 13.00 è il turno dello chef di Portoscuso Alberto Gai che cucinerà con un gruppo di signore del “carruggeto” di via Cagliari.

Degustazioni esclusive a bordo dei traghetti accolgono i visitatori tra piatti e storie sul tonno rosso da lunedì 26 a giovedì 29 maggio alle ore 19.05 sulla rotta Portovesme-Carloforte. Un benvenuto speciale che anticipa l’atmosfera e i sapori del Girotonno, realizzato in collaborazione con “Sa mesa nostra” – “Sorsi di Sud”, promosso da Confcommercio Sud Sardegna. Lunedì si comincia con Luigi Pomata, martedì è il turno di Luca Poma, mercoledì di Cristiano Rosso e giovedì si chiude con Secondo Borghero.

Sabato 24 maggio (dalle 1.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30) e domenica 25 (dalle 10.00 alle 13.00) la possibilità di conoscere meglio Carloforte con l’iniziativa dei monumenti aperti, ad ingresso libero. I visitatori saranno accompagnati dagli studenti dell’Istituto globale Carloforte, che faranno da “Ciceroni”. Sarà possibile visitare, tra gli altri, l’Osservatorio astronomico, la Chiesa dei Novelli Innocenti, le Necropoli di largo Giacomo Parodo e il Museo civico Casa del Duca.

Il calendario delle iniziative programmate a Iglesias per il 25 aprile e date viciniori.

 19 aprile 2024, ore 17.30, presso la Sala Remo Branca in Piazza Municipio, incontro-dibattito: Tre Iglesienti protagonisti della lotta al nazi-fascismo: Gerardo Sergi, Luigi Cano, Vittorio Tredici. Intervengono: Francesco Bachis (Antropologo Ricercatore), Giampaolo Atzei (Ricercatore), Pierluigi Carta (studioso, già sindaco di Iglesias);

– 22 aprile 2024, ore 17.00 allestimento presso l’atrio del palazzo Municipale in Piazza Municipio, Inaugurazione Mostra Madri Costituenti a cura di Luisa Sassu (ANPI Cagliari).

– 25 aprile 2024, ore 10.30 Corteo antifascista (percorso: Piazza Municipio, Piazza Pichi, via Sarcidano, Corso Matteotti, Piazza Oberdan). Ore 11.00 letture: Canto degli ultimi partigiani di Franco Fortini, Lettere dei condannati a Morte della Resistenza. Interventi dei/delle Rappresentanti delle Istituzioni. Ore 12,00 Canti partigiani a cura di Angelo Grillo e Daniele Frau.

– 25 aprile 2024 ore 17.00 Incontro dibattito: La politica delle donne dalla Resistenza all’Assemblea Costituente. Relatrici: Maria Luisa Tocco e Daniela Delrio (Associazione donne La Mandragola) Gabriella Masala (Presidente ANPI Iglesias).

«Si ritiene che, mai come in questo momento nella storia della Repubblica, sia necessario, doveroso e opportuno restituire alla Festa del 25 aprile senso e significato pieni, valorizzando e promuovendo il grande patrimonio di valore etico e culturale proveniente dalla lotta di Liberazione dall’occupante nazista e dalla dittatura fascista, combattuta dai partigiani e dalle partigiane italiane.»

Ospite d’onore della terza edizione di How To Film The World, rassegna biennale del Carbonia Film Festival, è Alexander Nanau, che sarà il protagonista della giornata di domani.

Nella serata di venerdì 8 ottobre, dalle 21.00 al Cine-Teatro Centrale di via Roma, il regista rumeno presenterà al pubblico del festival il suo acclamato Collective, film che gli è valso una doppia candidatura agli Oscar 2021 come miglior film straniero e miglior documentario. Collective indaga sulla corruzione del sistema sanitario in Romania degli ultimi anni a partire da un fatto di cronaca, ovvero il terribile incendio alla discoteca Colectiv a Bucarest che causò la morte di 27 persone.

Presentato alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2019Collective è un documentario d’inchiesta che è riuscito ad imporsi all’attenzione internazionale ottenendo consensi di pubblico e critica e riconoscimenti in diversi festival.

Al termine della proiezione Alexander Nanau incontrerà il pubblico del festival e nella mattinata di sabato 9 sarà protagonista di una masterclass con i ragazzi del Programma Carbonia Cinema Giovani.

Altri due appuntamenti della giornata di venerdì saranno dedicati ai giovani spettatori: al  mattino il regista Suranga D. Katugampala presenterà il suo Per un figlio agli studenti delle scuole del territorio, film che racconta i drammi del quotidiano e le difficoltà d’integrazione di un ragazzo cresciuto lontano dal suo Paese d’origine (dalle 9,30 alla Fabbrica del Cinema). Mentre alle 17.00, negli spazi della Biblioteca Comunale, Manlio Castagna, autore, sceneggiatore e regista, presenterà il suo libro 116 film da vedere prima dei 16 anni (Mondadori), un manuale di film imperdibili da vedere prima di diventare grandi.

In programma anche la presentazione del documentario VR Babel – Il giorno del giudizio di Manuel Coser, Gianluca De Serio, Andrea Grasselli, Guido Nicolás Zingari, documentario interattivo che costruisce un’esperienza immersiva in realtà virtuale, in cui si intrecciano le esperienze di tre Richiedenti Asilo in attesa di giudizio. La presentazione dell’installazione, che sarà fruibile sino al 17 ottobre, sarà venerdì, alle 19.00, alla Biblioteca Comunale alla presenza di Francesco Bachis, antropologo dell’Università di Cagliari.

Gli appuntamenti di Carbonia Film Festival – How to Film the World sono gratuiti fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Dopo la prima tappa di fine agosto a Carloforte, si appresta a sbarcare a Cagliari Creuza de Mà, il festival di musica per cinema diretto dal regista Gianfranco Cabiddu, per completare – sabato 18 e domenica 19 – il cammino della sua quindicesima edizione, con la sezione dedicata al cinema muto musicato dal vivo. E sarà tutto nel segno di “Sonos ‘e memoria” l’appuntamento in programma nel capoluogo sardo, dove il celebre cine-concerto ritorna in scena il 18.00 sera – all’Arena Parco della Musica, con inizio alle 21.00 – dopo ben diciotto anni.
 
Ideato e diretto da Gianfranco Cabiddu, lo spettacolo – che ha debuttato nel 1995 al cinquantaduesimo Festival del Cinema di Venezia per girare poi in Italia e all’estero, nel corso degli anni, sempre con grande successo – si basa su un film di montaggio realizzato dallo stesso regista con immagini d’archivio dell’Istituto Luce; immagini in bianco e nero girate in Sardegna tra gli anni Venti e Cinquanta del Novecento, e musicate dal vivo da un ensemble di musicisti di estrazioni e ambiti stilistici differenti diretto da Paolo Fresu; con Furio Di Castri al contrabbasso e Federico Sanesi alle percussioni, ne fanno parte il grande maestro di launeddas Luigi Lai (ottantanove anni compiuti lo scorso luglio) e gli altri artisti sardi che compongono il cast fin dal debutto: Mauro Palmas alla mandola, la cantante Elena LeddaAntonello Salis alla fisarmonica, Carlo Cabiddu al violoncello, il coro Su Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu, oltre allo stesso Paolo Fresu alla tromba e al flicorno.
 
“Sonos ‘e memoria” sarà anche al centro dei due appuntamenti in agenda l’indomani, domenica 19: il primo, alle 10.30 nella sala “Nanni Loy” dell’Ente Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, in via Trentino, è una tavola rotonda che indagherà sul lascito culturale e musicale di “Sonos ‘e memoria” con la partecipazione dei musicisti e attraverso gli interventi degli etnomusicologi Ignazio Macchiarella e Marco Lutzu, dell’antropologo Francesco Bachis, di Gigliola Sulis, docente di letteratura italiana all’Università di Leeds, e dello studioso e critico cinematografico Sergio Naitza. Proposto in collaborazione con l’Università degli Studi di Cagliari, “25 anni di Sonos ‘e memoria: la Tradizione è la vita che continua”, questo il titolo dell’incontro, è dedicato alla memoria di quattro personalità scomparse in anni recenti, che hanno legato i loro nomi al progetto “Sonos ‘e memoria”: Giovanni Ardu, voce bassu del coro Su Cuncordu ‘e su Rosariu di Santu Lussurgiu, lo scrittore Salvatore Mannuzzu, l’antropologo e scrittore Giulio Angioni, ed il medico e scrittore Giorgio Todde.
 
Poi, in serata, alle 21.00, Creuza de Mà tornerà al Parco della Musica per l’ultimo atto della sua quindicesima edizione: la proiezione di Passaggi di tempo, il viaggio di Sonos ‘e memoria”, il pluripremiato documentario diretto nel 2005 da Gianfranco Cabiddu che, dieci anni dopo il debutto, ripercorre l’avventura artistica e umana dello spettacolo: un “film sul film”, un mix di fiction, musica e documentario, un viaggio nella genesi di “Sonos ‘e memoria”, nel suo “dietro le quinte” e nell’intreccio di legami fra i suoi protagonisti e fra questi e la Sardegna.

Sonos e memoria

Sonos e memoria

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Verrà presentata domani, giovedì 16 gennaio, la nuova edizione di Pósidos, libro scritto da Pierpaolo Piludu, pubblicato da Condaghes, con le illustrazioni di Gianluigi Piludu. L’appuntamento è fissato alle 18.00, a Cagliari, alla Cartoleria Collu (Corso Vittorio Emanuele, 160). A dialogare con l’autore, attore storico del Cada Die Teatro, saranno l’antropologo Francesco Bachis e l’operatore culturale Giacomo Casti. Pierpaolo Piludu leggerà e racconterà alcuni frammenti del libro, frutto di una ricerca antropologica sui racconti e sulle modalità narrative delle anziane e degli anziani del Montiferru. Pósidos, “tesori”, è anche uno spettacolo teatrale prodotto da Cada Die, che in questi anni è andato in scena più volte in Sardegna e nella Penisola.

Le storie raccontate parlano di santi, di banditi, riportano a un tempo, neanche troppo lontano, in cui era ancora frequente che i morti, sas animas, comparissero ai vivi, quando il Montiferru era un’unica grande foresta, prima che arrivassero le squadre di tagliaboschi mandate da Cavour. Pierpaolo Piludu accompagna i lettori nel mondo di quei contos antigos, che fino a qualche decennio fa venivano raccontati ovunque nell’Isola.

«Anni fa, per alcuni mesi, ho avuto la fortuna di ascoltare le più brave vecchie e i più bravi vecchi narratori di Scano Montiferro” – racconta Pierpaolo Piludu -. I loro racconti e le loro modalità narrative ci trascinano in un mondo magico dove i morti discutono, dialogano con i vivi come se fosse la cosa più normale del mondoA volte faceva la sua apparizione anche s’ainu orriadore. Nonostante il nome, non si trattava di un somaro come tutti gli altri. Dicono che avesse sas dentes allutas de fogu, i denti infuocati, o sos ógios, gli occhi pieni di fuoco. Ma solitamente non si faceva vedere; il più delle volte si limitava a far sentire sa sua boghe mala. Una voce impressionante a detta delle donne che, da bambine, avevano avuto la sventura di sentirla. Una donna mi ha detto: “No mi che l’apo bogada dae chirritzos, a distanza di sessant’anni non sono ancora riuscita a liberarmene; è come se cussa boghe malami sia rimasta appiccicata qui, nei capelli”. Per fortuna, però – conclude Pierpaolo Piludu – ancora oggi, quando si tratta di animas bonas, non c’è da avere paura: hanno sempre qualche consiglio da regalare ai vivi. Chi riesce ad ascoltare con particolare attenzione le loro parole può cogliere non solo qualche pizzico di saggezza, ma, a volte, anche il giusto suggerimento po agattare unu pósidu, per trovare un tesoro.»

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Entra nel vivo, a Macomer, la prima edizione del S’ard Festival. E lo fa sfoderando un tris di artisti da sempre legati all’omonima etichetta discografica: l’orchestra swing della Paolo Nonnis Big Band accompagnata dalla raffinatezza vocale di Francesca Corrias; le suggestioni world delle “Terre del Ritorno” di Ambra Pintore ed i ritmi coinvolgenti tra cumbia, reggae e dub dei Malasorti.

Archiviati i ritmi gitani del concerto dei Gipsy Gold, il festival che sta animando il centro del Marghine con una lunga serie di appuntamenti di musica live, ma anche tanta animazione, arredo urbano, gastronomia e artigianato, accende i riflettori su una raffica di concerti che accompagneranno in musica tutto il fine settimana.

Sabato 21 dicembre, alle ex Caserme Mura (ore 18.00), la Big Band di Paolo Nonnis rende omaggio alle grandi orchestre e alle signore del jazz con un programma eclettico e raffinato, un viaggio tra le sonorità dell’età d’oro dello swing, impreziosito dalla voce di Francesca Corrias. La cantante fondatrice dei Roundella, docente di canto-jazz al Conservatorio di Cagliari e ai seminari di Nuoro Jazz, è tra le più interessanti e originali interpreti della scena nazionale. Accompagnata da un organico di 15 musicisti interpreterà alcuni dei più celebri standards in un emozionante tributo alle first ladies della musica jazz.

Domenica 22 dicembre, in Piazza Caduti del Lavoro, a partire dalle 18.00, tocca invece ad Ambra Pintore scaldare la platea, complici i brindisi firmati dalle Cantina di Dolianova per il settantesimo anniversario e le degustazioni promosse dalle aziende del territorio. Le “Terre del ritorno”, disco di world music prodotto da S’ArdMusic e distribuito da Egea, sono le terre dalle quali scegliamo di allontanarci e alle quali, però, non sappiamo quando e se potremo mai fare ritorno. Ambra riparte dunque dalle atmosfere della sua Sardegna, perché è nella musica che l’artista ha riscoperto e dato un suono al suo forte sentire apolide. Sul palco, l’artista sarà accompagnata da Roberto Scala al basso e fisarmonica; Federico Valenti alle chitarre; Diego Milia al violino, mandolino, flauto, sax, bouzouki, armonica; Giorgio Rizzi alle percussioni; Marco Argiolas al sax e clarino.

Il secondo appuntamento musicale della serata di domenica 22 dicembre è quello coi Malasorti, trio nato grazie alla collaborazione tra il compositore elettronico Francesco Medda “Arrogalla”, il cantante Emanuele Pittoni ed il trombettista Francesco Bachis, questi ultimi due già componenti della band sarda Ratapignata. Un sound fuori dagli schemi, che usa il dub ed il “non finito” come linguaggio e che ama curiosare tra poetiche sarde, tropicali, balkan, jazz e mediterranee. “S’ArdiCity”, prodotto nel 2018 dall’etichetta sarda S’ArdMusic è il primo album ufficiale del gruppo.

Tra i protagonisti della manifestazione “Natale a Macomer” non solo prestigiose produzioni musicali isolane ma anche ospiti internazionali tra i quali spicca, lunedì 23 dicembre, la spiritualità gospel degli americani United Voices”, in scena nella suggestiva atmosfera della Chiesa di San Pantaleo (ore 20.00). Composto da coristi gospel professionisti e di grande talento, il gruppo è originario della zona nord-est degli Stati Uniti. Negli oltre quindici anni di esperienza, questi musicisti hanno condiviso le scene con i più famosi artisti gospel e R&B del mondo: la loro incredibile vocalità si manifesta fin dalle prime note, così come la passione, il ritmo e la spiritualità che li guida durante i canti.

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Venerdì 20 dicembre 2019, alle ore 16.00, nel foyer del Teatro Massimo di Cagliari, in viale Trento 9, si terrà la presentazione della campagna cagliaritana “Io Accolgo”, una campagna di civiltà e umanità che nasce su iniziativa di un ampio fronte di organizzazioni della società civile, enti e sindacati, per dare una risposta forte e unitaria alle politiche sempre più restrittive adottate nei confronti delle persone migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo che violano i principi affermati dalla nostra Costituzione e dalle Convenzioni internazionali e producono conseguenze negative sull’intera società. “Io accolgo” si propone di dare visibilità alle molte e positive esperienze di solidarietà e accoglienza resistenti all’odio che guardano e agiscono anche oltre le leggi.

Introducono e moderano Roberto Loddo e Nicola Cabras del comitato Io Accolgo Cagliari; Partecipano don Marco Lai, responsabile Caritas Diocesana Cagliari; Marcello Cocco, giornalista L’Unione Sarda; Cristina Ornano, magistrato, presidente nazionale di Area Democratica per la Giustizia; Giorgio Pintus, segretario Cgil Cagliari; Jasmina Mahmutcehajic, operatrice SPRAR San Fulgenzio Quartu S.E. Stella Deiana, coordinatrice SPRAR Accoglienza Metropolitana; Monica Sabeddu, coordinatrice del CAS GUS; Ilham Mounssif, attivista per i diritti civili e Michela Calledda, Archivio Distratto.

Fino ad ora hanno aderito alla campagna locale oltre trenta organizzazioni: La Rete Radiè Resch – Gruppo di Cagliari; Sardegna Radicale; Cooperativa sociale Il Giardino di Clara; Cgil di Cagliari; FP Cgil Cagliari; Centro Donna Cgil Cagliari; Legambiente Cagliari; ARCI Sud Sardegna; Radio Onde Corte; ASARP; Cooperativa Sociale La Carovana; Associazione Cooperazione e Confronto Onlus; Caritas Diocesana Cagliari; Aman società cooperativa sociale; Archivio Distratto; Looking4 Sardegna; Il manifesto sardo; Associazione culturale Eutropia; Associazione Madiba – Sinnai; Aladinpensiero.it; CIDI di Cagliari; Associazione Efys Onlus; Asecon Ong – Amici Senza Confini; Associazione Amici di Sardegna Onlus; Rete Sarda della Cooperazione Internazionale; Associazione culturale Pasolini; ANPI Provinciale di Cagliari e Sud Sardegna; Associazione Pamoja Onlus; Assemblea Permanente di Villacidro; La Matrioska – laboratorio tessile, creativo e sociale e Associazione Africadegna Onlus.

A conclusione della serata si svolgerà il reading “Tutti i nomi del mare”, un percorso di lettura a cura di Bachisio Bachis ed Antonio Boggio con le musiche di Francesco Bachis e Sergio Durzu. Sinossi: «Da Ulisse in poi, la letteratura ha trovato nel mare un soggetto o uno sfondo ricco di storie, di avventura, fantasia, scoperta, viaggio. Il mare è un mostro dalla fauci spalancate, popolato a sua volta da migliaia di mostri. O un cimitero fluttuante che porta a riva i cadaveri. Ma può anche fare da sfondo sereno agli incontri d’amore. Può salvarti, portandoti lontano. Il mare vissuto o immaginato, racconto realistico o potente metafora. Mare in cui immergersi o mare da osservare stando a riva. Il mare resta inconoscibile e irrazionale, e in questo suo mistero risiede forse, da sempre, il fascino e la necessità di raccontarlo».

Per l’attivista del comitato “Io Accolgo” Roberto Loddo «la serata di presentazione della campagna ha la funzione di dare voce a quella parte della nostra società che vuole fermare la marea di odio e paura che ha contaminato il pianeta e che crede nei principi della Costituzione, dei diritti uguali per tutti e della solidarietà. Per questo motivo come “Io Accolgo” chiediamo al Governo e al Parlamento di abrogare i decreti Sicurezza e gli accordi con la Libia perché producono conseguenze violente e negative sull’intera società e ledono la nostra stessa umanità». La proposta potrà essere sottoscritta online oppure al banchetto di raccolta firme che sarà presente all’evento del 20 dicembre.

Nicola Cabras, sindacalista Cgil e componente del comitato “Io Accolgo” spiega la ragione della proposta che prevede canali di ingresso regolari: «Vogliamo che nemmeno un essere umano sia più costretto ad affidarsi ai trafficanti e a rischiare la vita nel tentativo di entrare in Europa, come “Io Accolgo” siamo a favore dell’introduzione di forme di regolarizzazione su base individuale dei cittadini stranieri già radicati nel nostro Paese».

Durante la serata saranno poi raccolti fondi a sostegno della Ong Open Arms, organizzazione umanitaria che contribuisce al salvataggio delle vite in mare in più zone del mondo e ha il merito di diffondere i valori di reciprocità, umanità e di mutuo aiuto. La raccolta è coordinata da Michela Calledda, responsabile dell’associazione culturale “Archivio Distratto” all’interno del comitato cagliaritano di “Io Accolgo”: «Nel mondo c’è ancora chi non si arrende a chi vorrebbe blindare i porti e bombardare le navi delle Ong. C’è chi non si arrende a coloro che hanno deciso di intraprendere con bugie e pregiudizi una guerra contro gli ultimi».

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Un nuovo appuntamento della rassegna di letteratura sociale Storie in Trasformazione 2019 si svolgerà sabato 30 novembre, alle 18.30, al Fuaié del Teatro Massimo di Cagliari, in viale Trento 9, con la presentazione di “Ogni luogo ha la sua voce”: l’antologia dei racconti apparsi su “Il risveglio della Sardegna”, nella rubrica “Isole Minori”, tra il novembre del 2018 e l’ottobre del 2019, edita da Palabanda Edizioni.

Giovanni Maria Bellu, nella prefazione del volume, scrive: «Raccontare uno per uno tutti i paesi della Sardegna è un’impresa molto ambiziosa, ma non impossibile. E il solo fatto di poterla concepire è l’inizio di un racconto che deve ancora essere scritto. Il racconto di una parte del mondo, la Sardegna, che utilizza la sua complessità per appropriarsi delle regole che governano le relazioni tra gli uomini. E che, risalendo dal particolare al generale, costruisce gli anticorpi contro la cupa retorica di chi vorrebbe fare del Mediterraneo il reticolato di un lager».

L’antologia, curata da Bachisio Bachis, presenta racconti di Emilia Agnesa, Francesco Bachis, Rita Basile e Myriam Mereu, Antonio Boggio, Ilario Carta, Ignazio Caruso, Giacomo Casti, Cristiana Casu, Ester Cois, Renzo Cugis, Valeria Deplano, Dario Dessì, Giovanni Dessole, Gianmichele Lisai, Roberta Mele, Francesca Mulas, Nicola Muscas, Giacomo Pisano, Emanuele Pittoni, Vanessa Podda, Veronica Secci, Francesca Serra, Barbara Sessini, Mauro Tetti, Silvia Valdes e Gianni Zanata.

Durante la presentazione alcuni racconti verranno letti dagli stessi autori. “Ogni luogo ha la sua voce” è pubblicato nell’ambito della quarta edizione della rassegna di letteratura sociale Storie in Trasformazione, “le vie della gentilezza” sezione BookStar.

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Cinquantadue film con i più grandi interpreti del cinema comico internazionale rigorosamente che hanno segnato la storia del genere muto. Dall’8 novembre al 20 dicembre l’associazione culturale “La macchina cinema” (FICC) propone la IV edizione della rassegna cinematografica “Storie di volti e silenzi. La magia del cinema muto”, con quattordici serate di proiezioni nella sala Hermaea di Cagliari-Pirri, in via Santa Maria Chiara 24, accompagnati da cinque seminari di approfondimento e di formazione del pubblico, cinque cine-concerti e un evento speciale al Teatro Intrepidi monelli.

L’obiettivo è puntato su nove straordinari interpreti come Charlie Chaplin, Buster Keaton, Harold Lloyd, Stan Laurel, Oliver Hardy, André Deed, Marcel Fabre, Ferdinando Guillaume, Ernesto Vaser. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuito.

L’iniziativa, realizzata grazie al sostegno dell’assessorato regionale alla Cultura della RAS, si presenta con un taglio unico, probabilmente mai realizzato in Italia, dedicato interamente al “comico muto”.

Benché la comicità cinematografica abbia trovato un suo sviluppo non trascurabile fin dal famoso “Arroseur arrosé” dei fratelli Lumiere, è stato Mack Sennett il vero maestro di questo genere. A lui si deve prevalentemente l’invenzione di quella meccanica del riso, epidermico e volgare quanto si vuole, ma immediato e non privo di risvolti satirici e grotteschi, che tutto il cinema comico successivo, fino ad oggi, in larga misura ha impiegato e continua a impiegare.

Una comicità che spesso nasce dal violento e immediato contrasto di due diversi personaggi, di due situazioni differenti, di fatti contrapposti, e che ha trovato nel cinema la sua forma privilegiata, esplicita, semplice e popolare.

Come nelle precedenti edizioni, la rassegna diretta artisticamente da Patrizia Masala è strutturata in cinque sezioni, ognuna delle quali sarà introdotta da un seminario di approfondimento a cura di esperti di cinema, che di questa tematica si sono occupati con la pubblicazione di saggi o attraverso l’insegnamento accademico. Il coordinamento dei seminari è affidato ad Alessandro Macis.

Tutti i film in programma nelle altre serate (11, 12, 18, 22, 29 novembre e 2, 9, 12, 20 dicembre) saranno introdotti da Eleonora Migliorini, Gigi Cabras, Roberto Randaccio, Alessandro Macis, Lucia Putzu, Stefano Pisu, Giulia Mazzarelli, Elisabetta Randaccio, Elisabetta Gaudina in qualità di docenti, critici cinematografici, esperti e operatori culturali.

Calendario sezioni.

A inaugurare la manifestazione, venerdì 8 novembre, alle 20, la saggista e critica d’arte cinematografica brindisina Carmen De Stasio, dando il via alla sezione “Impassibile irreale . Impossibile reale. Il gesto scomponibile di Buster Keaton”. Subito dopo, la band “Free pass trio” con Roberto Migoni, Matteo Marongiu ed Andrea Morelli, sonorizzerà dal vivo il capolavoro del 1921 di Keaton La barca.

Venerdì 15 novembre, Anton Giulio Mancino, docente di Storia e critica del cinema dell’università di Macerata, curerà il seminario “Stanlio e Ollio: due geni senza cervello”. La sonorizzazione del film Libertà” (1929) è affidata al gruppo Musica ex machina composto da Guido Coraddu, Francesco Bachis, Mauro Sanna e Simone Sedda.

Lunedì 25 novembre, Diego Cavallotti dell’università di Cagliari introdurrà “A rotta di collo. Cretinetti, Polidor, Robinet e i comici del muto italiano” ed il pianista Corrado Aragoni avrà il compito di sonorizzare i cortometraggi “Come Cretinetti paga i debiti” (1909), “Robinet aviatore” (1911), “Tontolini ipnotizzato” (1910), “Polidor contro la suocera” (1912).

Venerdì 6 dicembre, il critico cinematografico e responsabile del Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Bologna Roberto Chiesi si occuperà della sezione “Vagabondo, emigrante, evaso: il periodo Mutual di Chaplin” che ci introdurrà i baffetti, la bombetta, i pantaloni larghissimi, le scarpe sfondate che hanno caratterizzato il personaggio di Charlot mentre il gruppo “Aranzolu trio project” composto da Alessandro Garau, Thomas Sanna ed Antonio Farris, sonorizzerà dal vivo il film La cura miracolosa (1917).

Lunedì 16 dicembre 20 Alessandro Faccioli dell’università di Padova con “Harold Lloyd. Il giovane americano, impacciato e timido” ci introdurrà nella comicità dell’intrepido e occhialuto giovanotto che insieme a Keaton e Chaplin ha rappresentato il terzo astro di prima grandezza del cinema comico americano dell’epoca muta. Sarà invece affidata alla band Komix trio, formata da Ale Benedetti, Luca Uggias e Fabio Useli, la sonorizzazione dal vivo del cortometraggio Che bella automobile del 1920.

Ogni sezione verrà seguita da altre due serate con la proiezione dei film più rappresentativi dei più grandi comici internazionali a cui è dedicata la rassegna.

L’evento speciale si terrà sabato 28 dicembre alle 19, a conclusione della manifestazione, al Teatro Intrepidi Monelli in viale sant’Avendrace 100. Ospite della serata sarà l’orchestra balcanica Balkanski Put (La via dei Balcani), proveniente da Roma e composta da Zdenko Trivic alla batteria, Yukasin Rodic Vule alla chitarra e Giancarlo Di Fabi al basso. Sarà sonorizzato dal vivo il lungometraggio di Newmeyer e Taylor Preferisco l’ascensore – Safety Last” (1923), il più famoso film di Harold Lloyd che contiene la scena in cui si aggrappa alle lancette di un orologio, al di sopra di una strada trafficata, ritenuta l’immagine più celebre del cinema comico muto. Il film verrà introdotto dalla critica cinematografica Gabriella Gallozzi, direttrice di BookCiak Magazine.