Gianluigi Rubiu (FdI): «Sulcis Iglesiente “Cenerentola” della Sanità sarda»
«La situazione nei presìdi ospedalieri di Iglesias (CTO) e Carbonia (Sirai) è gravissima: l’organico ortopedico è ridotto a sole quattro unità, del tutto insufficienti per garantire i servizi minimi. L’accordo con il Brotzu per l’invio di personale non basta: le disponibilità risultano inadeguate come monte ore complessivo e vengono comunicate solo settimanalmente, rendendo impossibile una pianificazione stabile e funzionale dei turni. È vergognoso che si pensi di chiudere le sale operatorie del CTO di Iglesias ad agosto, lasciando scoperti gli ambulatori, che oggi garantiscono oltre 30 visite giornaliere e i consulti del Pronto Soccorso. È una strategia folle, che mette a rischio i pazienti e massacra il personale rimasto in trincea. Nessuno ha pensato a un piano straordinario di assunzioni, nessuno ha alzato un dito per difendere i cittadini del Sulcis. Indispensabile rafforzare CTO e Sirai, evitando accorpamenti illogici.»
Lo scrive, in una nota, Gianluigi Rubiu, consigliere regionale di Fratelli d’Italia.
«Mentre altre ASL, come quella di Nuoro, per citare un esempio, festeggiano per un servizio di ortopedia attivo 7 giorni su 7, il Sulcis Iglesiente resta il fanalino di coda della sanità sarda – aggiunge Gianluigi Rubiu -. Qui i servizi si smantellano, le emergenze si affrontano solo di giorno, e i presidi che dovrebbero essere DEA di I livello non rispettano nemmeno i requisiti minimi previsti dalla legge. Il Sulcis Iglesiente è stato abbandonato dalla Regione. I cittadini sono costretti a vivere in una terra dove il diritto alla salute viene sistematicamente calpestato. L’assessore della Sanità Armando Bartolazzi è il principale responsabile di un disastro annunciato, figlio dell’incapacità politica e amministrativa di una maggioranza che continua a ignorare i territori più fragili della Sardegna.»
«La Giunta regionale ha scelto deliberatamente di voltare le spalle a un territorio già provato da anni di tagli e disattenzione. Abbiamo chiesto l’istituzione immediata di un tavolo tecnico straordinario con ASL, sindaci e rappresentanti istituzionali locali: non servono passerelle, servono soluzioni urgenti e strutturali – conclude Gianluigi Rubiu -. Il Sulcis Iglesiente ha diritto a una sanità dignitosa, non a elemosine. E ha diritto a politici che rispondano con i fatti, non con il silenzio.»











































