16 May, 2024
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E’ stata una serata straordinaria per i circa 450 bambini “Piccoli Amici e Primi Calci” che venerdì scorso hanno partecipato alla festa provinciale di fine anno organizzata dalla delegazione provinciale FIGC Carbonia-Iglesias in collaborazione con il comune di Carbonia, il Carbonia calcio 1939. la Pro Loco Carbonia e la angeleventianimazione. L’evento si è aperto dalla cerimonia di intitolazione della tribuna dello Stadio Comunale “Carlo Zoboli” a Pepi Gessa, il calciatore del Carbonia Calcio morto il 19/11/1993 durante un allenamento, all’età di soli 20 anni.

Pepi Gessa era arrivato al Carbonia nel 1990, a 17 anni, proveniente dalla Sguotti, a seguito della fusione tra la squadra biancorossa ed il Carbonia che proprio quell’anno iniziava la risalita, dopo il fallimento della società e la promozione dalla Terza alla Seconda Categoria sotto la guida di Gianni Pusceddu. Dopo la prima stagione in Promozione, ancora sotto la guida di Gianni Pusceddu, la prima squadra è stata guidata da Giorgio Asuni, quindi da Checco Fele, con Gianni Uda allenatore della formazione juniores. Pepi Gessa, già ricordato all’interno degli spogliatoi, rimarrà ora per sempre nella memoria del calcio minerario, con l’intitolazione della tribuna dello stadio “Carlo Zoboli”.

Momenti di grande commozione hanno accompagnato la cerimonia. Per ricordare brevemente la figura di Pepi, sono intervenuti il sindaco Pietro Morittu, l’assessora della Cultura e Sport Giorgia Meli, ed il fratello Riccardo Gessa. Hanno preso la parola Marco Fenu, Enzo De Nardis ex presidente del Carbonia, Gianni Puxeddu ex allenatore del Carbonia e Fabrizio Cesaracciu ex compagno di squadra/amico. Presente alla cerimonia una larga rappresentanza degli ex compagni di squadra, nonché amici di Pepi, Agostino Deiana, Riccardo Paulis, Luigi Floris, Maurizio Sodi, William Manca, Danilo Piliu, Andrea Rosas (per citarne solo alcuni). Particolarmente commovente il momento in cui Riccardo e Daniela Gessa hanno scoperto il drappo biancoblù che ricopriva la targa dedicata a Pepi.
Il comitato promotore ha rivolto inoltre un particolare ringraziamento all’ex sindaca Paola Massidda e alla Giunta precedente per aver deliberato l’atto per l’intitolazione della Tribuna centrale dello stadio “Carlo Zoboli” alla memoria di Pepi, a Manolo Cossu ex presidente della Commissione allo Sport, compresi tutti i componenti della stessa, al sindaco Pietro Morittu, all’assessore Giorgia Meli, ed al vice sindaco Michele Stivaletta, a Peppino Carta e Giovanni Sabiu per la preziosa collaborazione.
Al termine della cerimonia di intitolazione, è stato dato spazio al gioco dei bambini, protrattosi sul mano erboso dello stadio “Carlo Zoboli” fin quasi al tramonto…
Giampaolo Cirronis
           

Domani, martedì 7 giugno, a partire dalle ore 9.00, al Teatro Centrale, in piazza Roma, si svolgerà la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione a Monumenti aperti, manifestazione che si è svolta a Carbonia il 14 e 15 maggio scorsi. Saranno presenti gli assessori Antonietta Melas, Michele Stivaletta e Giorgia Meli ed i rappresentanti delle associazioni che hanno collaborato con impegno alla realizzazione dell’evento.

Questa sera, alle 18.00, nella Sala Giovanni Paolo II della chiesa della Beata Vergine Addolorata, a Carbonia, l’associazione culturale Su Conti presenta il libro “Donasì sa manu – Sa missa in campidanesu”. Edizioni Susil.

L’opera, curata dalla compositrice Angelina Figus, comprende composizioni di musica corale per le funzioni liturgiche.
Interverranno alla presentazione il linguista Mario Puddu, il docente di lingua sarda prof. Guido Cadoni, il rappresentante dell’Ufficio Liturgico della diocesi di Iglesias don Francesco Lai, l’assessora della Cultura, Sport e Spettacolo Giorgia Meli.
Parteciperanno, inoltre, il coro maschile sulcitano, il coro Su Conti e la musicista Marina Figus, che eseguiranno alcuni brani dell’opera.

 

 

Sarà inaugurata dal comune di Carbonia giovedì 19 maggio prossimo, alle ore 11.00, al Museo Archeologico Villa Sulcis l’iniziativa “Reperto del mese” che si articolerà in almeno dodici appuntamenti, lungo tutto il 2022 e parte del 2023.

«Si tratta di una mostra a rotazione, incentrata ogni volta su un diverso oggetto scelto tra i reperti più importanti e mai esposti al pubblico, per un totale di circa 50 reperti», ha sottolineato il sindaco di Carbonia Pietro Morittu, ringraziando l’ufficio cultura per il lavoro profuso per valorizzare e far conoscere il patrimonio museale e gli scavi più recenti del Nuraghe Sirai ed appena restaurati.

Si comincia con l’anfora tipo Nuraghe Sirai: un tipo di anfora sconosciuta prima degli scavi al Nuraghe ed emblema della commistione culturale fra nuragici e fenici nel territorio sulcitano. Gli scavi e le altre attività archeologiche verranno raccontate attraverso la biografia dei singoli oggetti.

«Il progetto si propone sia di incrementare l’offerta espositiva del museoha osservato l’assessora della Cultura Giorgia Melisia di divulgare informazioni corrette intorno agli scavi in ambito museale, ed in particolare il restauro, lo studio dei contesti e la documentazione dei reperti.»

Sono ormai numerosi gli anni di ricerca in concessione presso il Nuraghe Sirai, con la quale il Comune ha incrementato notevolmente il patrimonio Museale e lo stesso Sistema Museale cittadino con l’acquisizione di un sito di eccezionale valore, garantendone la conservazione con sistematici interventi di restauro.

Interverranno all’inaugurazione:

Pietro Morittu – sindaco di Carbonia

Giorgia Meli – assessore alla Cultura

Monica Stochino – soprintendente ABAP CA, OR, SU

Sabrina Cisci – funzionario, ABAP CA, OR, SU

Carla Perra – Direzione Sistema Museale di Carbonia

La Direzione del Sistema museale di Carbonia sta già lavorando nel dettaglio ai prossimi appuntamenti. L’iniziativa è promossa dal comune di Carbonia con il sostegno della soprintendenza ABAP di Cagliari e province di Oristano e Sud Sardegna.

Iglesias, Carbonia e Oberhausen, ancora insieme per rinnovare e rinsaldare un gemellaggio che le tiene unite da un patto di solidarietà e amicizia che compie esattamente 20 anni. Per celebrarlo, anche dopo anni in cui il Covid ha impedito i viaggi e la costanza di uno scambio culturale, una delegazione ha fatto visita ad Iglesias e a Carbonia, cui la città tedesca è legata e accomunata da una altrettanto intensa storia mineraria.
Il sindaco di Iglesias Mauro Usai insieme al sindaco di Carbonia Pietro Morittu, ha accolto nei rispettivi Comuni la delegazione composta da Desbina Kallinikidou, funzionario e responsabile delle relazioni internazionali del Comune di Oberhausen, Gianni Manca, presidente della Federazione dei circoli dei Sardi in Germania e Franco Sogus, Presidente del Circolo di Rinascita di Oberhausen.
A dare loro il benvenuto nella due giorni anche le assessore della Cultura di Iglesias e Carbonia, rispettivamente Claudia Sanna e Giorgia Meli, i presidenti del Consiglio comunale di Iglesias e Carbonia, Daniele Reginali e Federico Fantinel, e gli altri delegati delle Amministrazioni comunali.
«Abbiamo avuto il piacere ha sottolineato il sindaco di Iglesias, Mauro Usai di accompagnare gli amici di Oberhausen nelle nostre città, per celebrare insieme vent’anni di amicizia, nel segno delle comuni radici minerarie e della condivisione di progetti sia nell’ambito della cultura che in quello della formazione per studenti e giovani lavoratori. Una maniera per rendere ancora più forte il rapporto di collaborazione e confrontarci sul futuro.»
«Ripristiniamo in presenza uno scambio che di fatto non si è mai interrotto», ha spiegato il sindaco Pietro Morittu, che alla sala Polifunzionale di Carbonia, durante l’incontro di presentazione dell’iniziativa, ha ricordato le proficue esperienze di ospitalità e di studio tra gli allievi sardi e tedeschi per poi concentrarsi sul significato del gemellaggio nato nel 2002, con un pensiero ai tanti sardi che sono residenti ad Oberhausen.
Una risposta entusiasta e calorosa non si è fatta attendere da tutta la delegazione che tra giovedì 5 e venerdì 6 maggio ha visitato i luoghi fiore all’occhiello delle cittadine sulcitane. I propositi sul tavolo sono tanti per una crescita comune: da progetti integrati sul turismo, a quelli legati alla diffusione, conoscenza e valorizzazione dei prodotti tipici locali. Non è mancato anche il punto sull’aspetto dei percorsi di studio legati all’occupazione: «Oltre alle vacanze studio dei ragazzi in estate che possono essere immediatamente ripristinate, si pensa a un progetto di interscambio sul lavoro», ha fatto inoltre presente Desbina Kallinikidou, spiegando la situazione ad Oberhausen dopo la pandemia.
A settembre è previsto il secondo step dei progetti proposti, con la visita istituzionale dei sindaci Pietro Morittu e Mauro Usai in Germania.

Domani, giovedì 28 aprile, per Sa die de sa Sardigna, alle ore 17,00, presso il Parco di Colle Rosmarino, a Carbonia, verrà rappresentato lo spettacolo Pindulas, una particolare e divertentissima “lezione” di lingua sarda, con su Maistu e Curiosella e la sua allieva “unu pagu burricchedda”. Lo spettacolo è rivolto ai bambini ma diverte anche i più grandi. Realizzato in collaborazione con il comune di Carbonia, assessorato del Turismo, Pubblica Istruzione, Cultura e Ambiente. Al termine dello spettacolo, verrà offerta una merenda tipica della tradizione sarda.

Pindulas è una produzione de Le Voci di Astarte, nata nell’ambito delle attività di animazione territoriale del progetto identitario Janas – Lab, Bando CultureLab 2018 Regione Autonoma della Sardegna, Assessoradu de S’istrutzione Publica, Benes Culturales Informatzione, Ispetaculu e Isport, volto alla valorizzazione dei siti archeologici di Sorradile nella provincia di Oristano, Domus de Janas di Prunittu e Su Monte, e ne costituisce azione di promozione e disseminazione. Lo spettacolo, che viene proposto nelle scuole, parchi, siti di interesse storico, paesaggistico e naturalistico, intende contribuire a sensibilizzare riguardo i temi identitari, e all’insegnamento della lingua sarda, affinché possa essere parlata, rinnovarsi e rimanere lingua viva, quale importante elemento della nostra cultura. Lo spettacolo è itinerante e rappresenta una particolare “lezione” di lingua sarda, secondo una dinamica brillante in cui su maistu (Guido Cadoni) insegna all’allieva Curiosella (Gloria Uccheddu), il tutto accompagnato dalla musica dal vivo dei musicisti Alberto Balia e Rafaella Bandiera. Ideazione e regia Sabrina Barlini, supporto tecnico Andrea Manca, collaborazione alle realizzazioni sceniche Simona Barlini Pippieddas Laboriosas, merenda sarda doc, a cura di Umberto Delussu dell’Elicriso di Gonnesa. E’ sembrato perfetto, agli organizzatori e ai referenti dell’amministrazione che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento, proporre questo lavoro nel giorno della nostra festa de Sa die de sa Sardigna, in un luogo bellissimo della città di Carbonia, un luogo da valorizzare e promuovere, che costituisce non soltanto un importantissimo polmone verde per la città ma uno spazio ove, praticare sport, passeggiare, giocare e condividere momenti culturali e di comunità. Si ringrazia per la collaborazione l’Amministrazione comunale di Carbonia, gli assessori Michele Stivaletta, Giorgia Meli, Antonietta Melas, Stefano Mascia, dei rispettivi assessorati di competenza.
Costo del biglietto 6,00 €. Al termine dello spettacolo, verrà offerta una merenda genuina, tutta sarda, con prodotti biologici locali. E’ gradita la prenotazione per facilitare organizzazione di posti a sedere e merenda. Per info e prenotazioni 3311697898 – 3495004203 – 338 398 9517 (anche WhatsApp).

Venerdì 29 aprile si terrà a Cagliari la conferenza stampa di presentazione del Carbonia Film Festival 2022, l’iniziativa organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria ed in programma nel capoluogo sulcitano dal 12 al 15 maggio.
L’appuntamento è per le ore 11.00, nei locali della Cineteca Sarda, in viale Trieste 118.
Interverranno: Francesco Giai Via, direttore artistico del Carbonia Film Festival; Paolo Serra, direttore del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria; Nevina Satta, direttrice Fondazione Sardegna Film Commission; Antonello Zanda, direttore Centro Servizi Culturali Cagliari della Società Umanitaria; Pietro Morittu, sindaco di Carbonia; Giorgia Meli, assessora alla Cultura del comune di Carbonia.

Per celebrare la festa della Liberazione, lunedì 25 aprile 2022, il comune di Carbonia ha organizzato una cerimonia solenne, alle ore 10.30, in piazza Roma dove, davanti alla targa commemorativa dei Caduti, il sindaco Pietro Morittu deporrà come da tradizione una corona d’alloro e pronuncerà un discorso a ricordo delle vittime per la liberazione dell’Italia dal nazifascismo. Presenzieranno i componenti della Giunta e del Consiglio comunale con il presidente Federico Fantinel, le autorità civili, militari e religiose.
«Tutti i cittadini sono invitati a partecipare insieme agli studenti degli istituti scolastici», ha detto il sindaco Pietro Morittu, rimarcando l’importanza di ricordare e tramandare l’anniversario della Liberazione.
«Una giornata nella quale rinnovare i valori dell’uguaglianza, della pace e della libertà in una situazione storicamente difficile e a cui l’Amministrazione comunale ha voluto comunque unire un momento di incontro e di festa in piazza Roma, rispondendo alle positive sollecitazioni del mondo associativo per offrire alle famiglie la possibilità di stare in piazza con i propri bambini per qualche ora di svago», hanno aggiunto gli assessori della Cultura e delle Attività produttive Giorgia Meli e Michele Stivaletta.
L’evento, con attività di intrattenimento e ludiche per grandi e piccini, inizierà alle ore 16.00 ed è a carattere benefico: l’obiettivo è raccogliere fondi per l’associazione Banco del farmaco “Maria Piano” Amici degli Ultimi.
In apertura Davide Musu sarà in compagnia di Crabò e Casteddina, seguiranno laboratori e truccabimbi per i più piccini con l’associazione Carrasecare, esibizioni di ballo a cura di ElleDance; merenda alle ore 17.00, animata da musica ed esibizioni di artisti locali fino alle ore 21.00 con Dj set.
«La festahanno sottolineato gli assessori Giorgia Meli e Michele Stivalettaè a titolo gratuito, grazie a tutte le realtà cittadine che hanno voluto partecipare e contribuire: Radio Carbonia International che trasmetterà in diretta da Piazza Roma, Pro Loco, ElleDance, Angel Eventi, Banco del farmaco, associazione Sturmtruppen, Carbonia Produce, associazione Carrasecare e Fondazione di Sardegna.»

Ai nastri di partenza l’edizione 2022 della manifestazione “Monumenti aperti” che si svolgerà il 7 e l’8 maggio prossimi a Carbonia. Ieri è stata presentata nel corso di una conferenza stampa, nell’aula magna dell’istituto ‘Don Milani,’ dal sindaco Pietro Morittu e dalle assessore della Pubblica istruzione e della Cultura, Antonietta Melas e Giorgia Meli.
«La location della conferenza stampa in un istituto scolastico non è casuale», per rimarcare il ruolo centrale ricoperto dalle scuole cittadine i cui studenti si trasformeranno in piccoli ‘Cicerone‘, a servizio dei turisti e di tutti coloro che vorranno partecipare, alla scoperta della città e di angoli nascosti. Il 7 e l’8 maggio prossimi, infatti, «Carbonia si trasformerà in un museo a cielo aperto», ha spiegato il primo cittadino.
«Dopo quattro anni di assenza rientriamo nel circuito della manifestazione: con soddisfazione ci auguriamo sia un bel week end di valorizzazione del nostro patrimonio, unito a tanta voglia di tornare a vivere la città, dopo un periodo molto difficile, soprattutto per i ragazzi», hanno detto le assessore Antonietta Melas e Giorgia Meli.
La XXVI edizione di Monumenti aperti, curata e coordinata a livello regionale dall’associazione Imago Mundi OdV, permetterà di visitare gratuitamente 21 monumenti sabato 7 maggio, dalle 16.00 alle 20.00, e domenica 8 maggio, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00.
Sono coinvolte tutte le scuole cittadine coinvolte con i loro studenti, le associazioni di volontariato e sportive che hanno dato un prezioso contributo, insieme alla Fabbrica del Cinema ed il centro ricerche “Sotacarbo”.
I siti ed i monumenti visitabili con le guide ed il supporto dei volontari sono i seguenti: Parco Urbano di Cannas di Sotto, Parco Archeologico di Monte Sirai, Nuraghe Sirai, Pozzo Castoldi- Bacu Abis, Chiesa di Santa Barbara e Grotta di Lourdes-Bacu Abis,  Grande Miniera di Serbariu, Ex Direzione Miniera di Serbariu, Centro Ricerche Sotacarbo – Grande Miniera di Serbariu.  Piazza Venezia, Museo del Carbone, Dopolavoro Centrale, Torre Civica, Chiesa di San Ponziano e Campanile, Rifugio Antiaereo, Chiesetta operaia e Quartiere lotto B, Collezione etnografica Tanit, Casa del Mutilato, CIAMM, Carbonia Itinerari dell’Architettura Moderna, Antico Borgo e Murales di Serbariu, Stadio Comunale “Carlo Zoboli”, Dopolavoro e Piazza Primo Maggio.
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Il circolo culturale Soci Euralcoop, in piazza Marmilla, a Carbonia, ha ospitato ieri sera un dibattito sulla transizione energetica per l’ambiente ed il lavoro, organizzato dal Partito Democratico del Sulcis Iglesiente.

In oltre 4 ore di dibattito, si è parlato di energie rinnovabili come un bene per la comunità da sottrarre alla speculazione; comunità energetiche; metano nella transizione; problematiche legate alla chiusura della Centrale Grazia Deledda che Enel non intende riconvertire; il Piano per la giusta transizione. 

Il dibattito, coordinato da Giorgia Meli, assessore della Cultura del comune di Carbonia, è stato introdotto da Daniele Reginali, segretario della federazione e dal sindaco Pietro Morittu.

Dopo la relazione di Alfonso Damiano, professore ordinario del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell’Università di Cagliari, sono intervenuti Claudio Atzori, presidente della Lega delle cooperative, che ha illustrato le iniziative in corso per le comunità energetiche; Samuele Piddiu, segretario regionale della Cgil; Salvatore Vincis, segretario territoriale Cisl; Fabrizio Floris, lavoratore della Portovesme srl; Alessio Dessì, ingegnere industriale; Pietro Cocco, sindaco di Gonnesa; Giacomo Guadagnini, consigliere comunale di Carbonia e consigliere d’amministrazione del Consorzio industriale; Piero Comandini, consigliere regionale; Alberto Bionducci, ingegnere, già direttore di una centrale elettrica a Portovesme; Emanuele Madeddu, segretario territoriale Filctem Cgil; Roberto Forresu, segretario regionale Fiom Cgil; Francesco Garau, segretario regionale Filctem Cgil.
Hanno concluso gli interventi, il deputato Andrea Frailis ed il senatore Gianni Marilotti, prima delle conclusioni di Tore Cherchi.

La posizione del PD sulle materie trattate, può essere così sintetizzata, come riportato in un documento:
• Piena condivisione dello sviluppo delle energie rinnovabili. Le Istituzioni, a partire dal Governo e dalla Regione, devono garantire che sole, vento, acqua, territorio e paesaggio siano considerati come beni della collettività per il suo benessere sociale e non come merci per la speculazione a profitto di pochi gruppi, come, spesso, attualmente accade.
• Sostegno alle comunità energetiche. Queste costituiscono una modalità di utilizzazione delle energie rinnovabili con effetti economici molto positivi sui cittadini. I Comuni devono dare impulso alla loro organizzazione.
• Agire per soddisfare interamente con fonti rinnovabili l’intero fabbisogno energetico pubblico a partire da quelli dei Comuni.
• Programmare i grandi impianti di energia rinnovabile in funzione degli interessi economici e sociali della collettività cioè cambiare metodo rispetto all’attuale mercato selvaggio.
• La filiera dell’idrogeno sia sviluppata nel Sulcis. Anche Enel vi abbia un ruolo attivo.
• Il gas naturale liquefatto nella transizione energetica è indispensabile. Senza la disponibilità del GNL, aziende rilevanti sono destinate alla chiusura e la già pesante situazione sociale si aggraverà.
• La sicurezza degli impianti per il GNL deve essere sempre ricercata. Per questo fine, sono indispensabili valutazioni pubbliche e trasparenti delle soluzioni più idonee, come del resto prevedono le leggi e come si è fatto in altre parti d’Italia e di Europa. In ogni sede devono esserci atteggiamenti responsabili e costruttivi.
• Il Governo e la Regione impediscano che l’Enel chiuda la centrale e scappi. il problema non si risolve accompagnando alla pensione gli attuali dipendenti e costruendo un parco batterie. Altrove, anche in Sardegna, le aziende elettriche, quando chiudono un impianto a carbone, propongono investimenti per la riconversione a gas. In altri casi nazionali ed
europei, sviluppano la filiera energia rinnovabile/idrogeno.
• Nella situazione di alti prezzi dell’energia cittadini ed imprese soffrono mentre le aziende energetiche italiane, comprese Enel e Eni, realizzano extra profitti stimati in 26 miliardi euro. Governo e Parlamento agiscano per risolvere la situazione della Portovesme che assicura il lavoro a 1500 persone non dimenticando che Enel ha nel Sulcis la sua più grande centrale eolica.

• Si denuncia, una volta di più, il grave ritardo nella predisposizione del “Piano territoriale per la giusta transizione” per il quale l’Unione Europea ha messo a disposizione centinaia di milioni di euro di finanziamenti. La Regione è perfettamente latitante.
La Giunta regionale guidata dal presidente Solinas si è rivelata incapace di affrontare questioni cruciali come la transizione energetica, il piano per la giusta transizione, il piano nazionale di ripresa e resilienza. Ha abbandonato il piano Sulcis. Nel vuoto di iniziative della Giunta regionale, è necessaria una forte iniziativa politica e sociale nel territorio. Un ruolo cruciale di progettazione del futuro e di guida unitaria spetta alle Amministrazioni locali in raccordo con le organizzazioni sociali a partire da sindacati.
Il Partito Democratico, direttamente e attraverso sindaci e amministratori, parlamentari e consiglieri regionali, agirà ricercando l’unità con l’insieme delle forze che vogliono contribuire seriamente ad affrontare questioni cruciali come la transizione energetica, a difendere le aziende pesantemente colpite da una congiuntura dei prezzi alti dell’energia e a cogliere le opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e dal Fondo per la giusta transizione.