24 April, 2024
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La Festa della Letteratura Bimbi a Bordo (BaB) spegne quest’anno 9 candeline. La IX edizione estate 2021 si farà – nonostante le difficoltà della pandemia – e sarà anche ricca di novità, sorprese ed ospiti d’eccellenza.

Le date e il tema. La nona edizione della Festa della letteratura Bimbi a Bordo è in programma a Guspini, e in vari paesi della Sardegna, dal 26 al 29 agosto. Il tema scelto ha un titolo suggestivo, che si apre a molteplici possibilità di analisi: Con-tatto… alla ricerca della felicità. Il tatto è infatti il senso della reciprocità per eccellenza: non possiamo toccare senza essere a nostra volta toccati dall’altro. Ed è inoltre attraverso le dita di una sapienza bambina che iniziamo a conoscere l’attorno e a leggere i segni del mondo. Contatto è, dunque, incontro, ricerca dell’altro da noi, senza il quale la vita si contrare confinata nell’angusto perimetro del proprio io.
«Guardare all’infanzia significa accogliere la possibilità di entrare in contatto con il seme di futuro che si fa germoglio dentro ogni bambino e bambina». Così, Mara DuranteDirettrice scientifica della festa della letteratura BaB.

Gli ospiti. L’edizione 2021 sarà ricca di ospiti. Tra i tanti possiamo citare la presenza di Nadia Terranova, Giusi Quarenghi, Annalisa Strada e lo scrittore svizzero Daniel Ferh. Tra gli illustratori: Mara Cerri e Simone Rea.

Il programma BAB.

26 agosto, ore 21.30, Sa Mitza di Santa Maria (adatto a tutti)

Aspettando Bimbi a Bordo, Proiezione film di animazione

Il bambino che scopri il mondo. Regia di Alê Abreu

a cura del Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano

27 agosto, ore 21.30, Piazza XX settembre (adatto a tutti)

Con-tatto. Alla ricerca della felicità. Federico Taddia incontra volti e autori ospiti della Festa BaB, Musica a cura di Moses

28 agosto, ore 9.30 Salone San Pio X (FORMAZIONE+adulti)

Con-tatto. Alla ricerca della felicità. Lectio inauguralis a cura di Mara Durante

Ore 10.00 Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Abitare l’abbraccio. Incontro laboratorio con Valeria Cossu

Ore 10.00, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà, Laboratorio di lettura a cura degli operatori del Sistema Bibliotecario Monte Linas

Ore 10 Sa Mitza di Santa Maria (da 6 anni/adulti)

Costruiamo la cicala e la formica – Narrazione e laboratorio creativo a cura di Nadia Imperio 

Ore 10.00, Spazio 4 Via Eleonora (da 6 anni)

Piccola scuola di filosofia. Incontro-laboratorio a cura di Sara Gomel

Ore 10 .00, Spazio 6 via Caprera (6-10 anni)

Mettiamo le ali- Incontro laboratorio di illustrazione con Monica Barengo

Ore 10.30 Spazio 0 Case a Corte (0-12 mesi)

MUSICA inNATA.
Incontro sonoro-musicale dedicato all’inizio della vita per neo-genitori, bambine e bambini 0-12 mesi. Ideato e condotto da Francesca Romana Motzo

Ore 11.30 Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Una notte nel bosco – Incontro-laboratorio di illustrazione a cura di Elena Rotondo

Ore 11.30 Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Dal libro al gioco: colori, suoni, emozioni, stiamo insieme in allegria.

Laboratorio di lettura a cura degli operatori del Sistema Bibliotecario del Sulcis

Ore 11.30, Salone Case a Corte (da 6 anni)

Oggi: Incontro laboratorio a cura di Daniel Fehr Simone Rea

Ore 11.30, Spazio 4 via Caprera (da 8 anni)

La pantera sotto il lettoIncontro-laboratorio di illustrazione a cura di Mara Cerri 

Ore 11.30, Spazio 7 Via Caprera (da 6 anni)

Caravaggio e la ragazza. Incontro con Nadia Terranova

Ore 12.00, Sa Mitza di Santa Maria (da 12 anni/adulti)

Leggere la commedia dantesca oggi. Incontro con Luca Serianni

Pomeriggio

Ore 16 Salone Case a Corte (da 6 anni)

Dante era un figo. Incontro-laboratorio con Annalisa Strada

Ore 17 .00, Spazio 0 Case a Corte (12-24 mesi)

MUSICA inNATA. Incontro sonoro-musicale dedicato all’inizio della vita per neo-genitori, bambine e bambini 0-12 mesi

ideato e condotto da Francesca Romana Motzo 

Ore 17.00 Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Il camaleonte kamal. Incontro-laboratorio a cura di Nicoletta Molinero 

Ore 17.00, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Dal libro al gioco: colori, suoni, emozioni, stiamo insieme in allegria.

Laboratorio di lettura a cura degli operatori del Sistema Bibliotecario del Sulcis

Ore 17.00, Spazio 7 via Caprera (adulti)

TITOLO TI STRITOLO. E scrissero tutti felici e contenti…

Incontro umoristico di deformazione letteraria a cura di Alessandra Berardi

Ore 17.30, Sa Mitza Santa Maria (7-10 anni)

Intrecci musicali. Esperienza di creazione collettiva per vivere le musica in maniera attiva. A cura dei ragazzi della scuola secondaria di I grado Enrico Fermi di Guspini diretti da Alessandro Cuccu, Amalia Fenu, Alice Soldovilla, Marta Tinti 

Ore 17.30, Spazio 4 via Caprera (6-10 anni)

Abbi cura di me. Incontro-laboratorio di illustrazione a cura di Simone Rea

Ore 17.30, Spazio 5 via Caprera (da 6 anni)

Le parole sono come le uova…Incontro-laboratorio di parole con Giusi Quarenghi

Ore 17.30, Spazio 6 via Caprera (8-11 anni)

Un metro di me – storie tra il visibile e l’invisibile

Incontro-laboratorio a cura di Sara Gomel e Chiara Ficarelli

Ore 18.00, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà. Laboratorio di lettura a cura di Silvana Pitzalis e Ignazia Carboni

Ore 18.30, Spazio 0 Case a Corte (24-36 mesi)

MUSICA inNATA.

Incontro sonoro-musicale dedicato all’inizio della vita per neo-genitori, bambine e bambini 0-12 mesi. Ideato e condotto da Francesca Romana Motzo

Ore 18.30, Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Un sassolino nel cuore. Incontro-laboratorio a cura di Simona Mulazzani

Ore 18.30, Salone Case a Corte (da 14 anni/adulti)

Il cinema d’animazione. Proiezione di cortometraggi animati e incontro con l’autrice Mara Cerri

Ore 18.30, Spazio 7 via Caprera (da 14 anni/adulti)

Fuori dai muri. Incontro con Nicoletta Molinero

Ore 19.30, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (da 3 anni) 

Favole musicali. Narrazioni in musica a cura di Associazione Culturale RiCreando e Librart

Ore 19.30, Sa Mitza Santa Maria (da 6 anni)

Camminando sotto il filo. Kabaret marionettistico comico-poetico-acrobatico a cura di Nadia Imperio

Ore 20.00, Spazio 8 via Torino (adulti)

Le parole hanno un peso. Incontro con Luca Serianni

Introduce Mara Durante

Ore 22.00, Spazio 8 via Torino (adatto a tutti)

Elorap. Spettacolo teatrale con Monica Corimbi, Monica Farina, Antonio Cualbu, Federico Serra

Musiche originali Fabio Coronas e Laura Mascia. Regia Giovanni Carroni

29 agosto,  ore 10 Spazio 0 Case a Corte (0-12 mesi)

MUSICA inNATA. Incontro sonoro-musicale dedicato all’inizio della vita per neo-genitori, bambine e bambini 0-12 mesi

ideato e condotto da Francesca Romana Motzo

Ore 10.00, Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Senti come mi batte forte il tuo cuore” (cit. W.Szymborska)

Incontro-laboratorio con Olimpia Pietrangeli

Ore 10.00, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà. Laboratorio di lettura a cura di Silvana Pitzalis e Ignazia Carboni

Ore 10.00, Sa Mitza di Santa Maria (da 11 anni)

Questa sono io. Incontro con Annalisa Strada

Ore 10.00, Salone Case a Corte (da 7 anni)

La fioraia di Sarajevo. Incontro-laboratorio con Mario Boccia ed Elena Pinna

Ore 10.00, Spazio 5 via Caprera (6-8 anni)

Alba. Incontro-laboratorio di parole a cura di Daniel Fehr e Elena Rotondo 

Ore 11.30, Spazio 6 via Caprera (da 6 anni)

Costruiamo la cicala e la formica

Incontro-laboratorio con Nadia Imperio

Ore 10.00, Che cos’è la filosofia con i bambini

Incontro con Sara Gomel

Ore 11.30, Spazio 0 Case a Corte (24-36 mesi)

Uno il seme, due la terra. Incontro-laboratorio a cura di Nicoletta Molinero

Ore 11.30, Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Amelia. Narrazione a cura di Simona Mulazzani

Ore 11.30, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà. Laboratorio di lettura a cura di Silvana Pitzalis e Ignazia Carboni

Ore 11.30, Salone Case a Corte (da 6 anni)

Il segreto. Incontro laboratorio con Nadia Terranova e Mara Cerri

Ore 11.30, Spazio 3 via Eleonora (da 10 anni)

Abbi cura di me. Incontro-laboratorio con Simone Rea

Ore 11.30 Spazio 4 via Caprera (6-10 anni)

La felicità abita le piccole cose. Incontro-laboratorio con Monica Barengo

Ore 12.00 Sa Mitza di Santa Maria (tutti)

Nel salottino di Miss Austen.

Un incontro, con tatto, per buone maniere, conversazione, musica e letture.

A cura dell’associazione culturale Il club di Jane Austen Sardegna

Ore 12.00, Spazio 7 via Caprera (adulti)

Chi sono? Io. Le altre. E gli altri Incontro con Federico Taddia

Pomeriggio

Ore 16.00, Salone Case a Corte (tutti)

C’era una voce. Creazione e creatività come desiderio di vicinanza

Incontro con Alessandra Berardi 

Ore 17.00, Spazio 0 Case a Corte (12-24 mesi)

MUSICA inNATA

Incontro sonoro-musicale dedicato all’inizio della vita per neo-genitori, bambine e bambini 0-12 mesi

ideato e condotto da Francesca Romana Motzo

Ore 17.00,  1 Casa Fanari (3-5 ANNI)

Emilio. Incontro-laboratorio a cura di Nicoletta Molinero

Ore 17.00, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà. Laboratorio di lettura a cura di Silvana Pitzalis e Ignazia Carboni

Ore 17.00, Spazio 7 via Caprera (adulti)

Non sono mai stata via. Vita in esilio di María Zambrano

Incontro con Nadia Terranova 

Ore 17.30, Portico Case a Corte (da 8 anni)

L’isola di Kalief. Incontro-laboratorio a cura di Mara Cerri

Ore 17.30, Sa Mitza di Santa Maria (8-10 anni)

Energie a contatto. Incontro-laboratorio di parole con Alessia Zurru

Ore 17.30, Spazio 3 via Eleonora (da 6 anni)

Diventa anche tu un amico di Coda Castoro

Incontro-laboratorio a cura di Daniele Mocci e Luca Usai

Ore 17.30 Spazio 4 via Caprera (6-10 anni)

Un ascensore tutto mioIncontro laboratorio di illustrazione a cura di Chiara Ficarelli

Ore 17.30 Spazio 5 via Caprera (da 6 anni)

La felicità abita le piccole cose. Incontro laboratorio di illustrazione a cura di Monica Barengo

Ore 17.30, Spazio 6 via Caprera (da 11 anni)

Dentro il cerchio del tempo. Incontro con Annalisa Strada

Ore 18.30, Spazio 1 Casa Fanari  (3-5 anni)

Una notte nel bosco. Incontro-laboratorio con Elena Rotondo

Ore 18.30, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà. Laboratorio di lettura a cura di Silvana Pitzalis e Ignazia Carboni 

Ore 18.30, Casa Murgia (adulti)

Dove guardare è una scelta. La fotografia è un’opinione.

Mario Boccia dialoga con Elena Pinna

In collaborazione con l’Associazione Caleidoscopio

Ore 18.30, Salone Case a Core (da 14 anni/adulti)

Raccontami una danza. Laboratorio esperenziale di bio danza a cura dell’associazione ASD S’Andera

Ore 19.00, Spazio 0 Case a Corte (0-24 mesi)

In-Canto. Esperienza sonoro musicale per bambini e i loro genitori a cura di Ottavio Farci e Veronica Maccioni

Ore 19.30, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (da 4 anni) 

Favole musicali. Narrazioni in musica a cura di Associazione Culturale RiCreando e Librart

Ore 19.30, Sa Mitza Santa Maria (tutti)

Vi teniamo d’occhio. Il futuro sostenibile spiegato bene

Incontro con Federico Taddia e Potito Ruggiero 

Ore 20.00, Spazio 8 via Caprera (da 14/adulti)

La poesia della Parola. Incontro con Giusi Quarenghi e don Marco Statzu

Coordina Alexandra Cabella

Ore 22.00, Spazio 8 via Caprera (tutti)

Piccolo AsmodeoTeatro d’ombre a cura di TEATRO GIOCO VITA Centro di Produzione Teatrale

FORMAZIONE

Sabato

Ore 9.30, Salone San Pio X (FORMAZIONE+adulti)

Con-tatto. La ricerca della felicità. Lectio inauguralis a cura di Mara Durante

Ore 11.45, Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Il vicinato delle parole
Collisioni e collusioni di lemmi (e loro segreti dilemmi)

Incontro con Alessandra Berardi

Ore 16.00, Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Chi sono? Io. Le altre. E gli altri. Un autoritratto della generazione Z. Incontro con Federico Taddia

Ore 18.15, Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Un’ idea di infanzia. Libri, bambini e altra letteratura.
Incontro con Nadia Terranova

Domenica

Ore 9.30 (FORMAZIONE)

Traguardi linguistici nell’insegnamento dell’italiano. Incontro con Luca Serianni

Ore 11.45 Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Parole Prime: poesia e infanzia. Incontro con Giusi Quarenghi

Ore 16.00, Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Oggi.Incontro con Simone Rea, Daniel Fehr e Fausta Orecchi

Ore 18.15, Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Sconfinamenti. Se bambini e adulti potessero disegnare nuovi spazi di convivenza. Incontro con Caterina Satta

 

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Si è concluso domenica 7 ottobre lo step di Portoscuso della rassegna “Sud Ovest Teatro 2018”, organizzata dalla compagnia “La Cernita Teatro” con la direzione artistica di Monica Porcedda e con la partnership e la collaborazione della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport)  e dell’Amministrazione comunale.

A mettere il cappello al trittico di successi è stato lo spettacolo “La gran follia”Rileggere il “Furioso”. Riscrivere l’Amore, una produzione La Cernita Teatro, di e con Andrea Rosas e per la regia di Monica Porcedda, realizzato all’interno della Sala Corpus della Tonara Su Pranu. L’interpretazione magistrale portata in scena da Andrea Rosas ha portato fuori dalle aule uno dei pilastri della letteratura classica, incantando il pubblico presente e riuscendo ad affascinare anche i tanti giovani studenti presenti. La rilettura del capolavoro di Ludovico Ariosto è stata l’occasione per affrontare un tema sempre verde come l’amore e il ruolo delle donne nella società contemporanea.

“La gran follia” è stata preceduta da altri due appuntamenti portati in scena nella cittadina sulcitana. Il giorno settembre presso la Tonnara di Su Pranu è stato portato in scena “ArRaund Casteddu”, dai racconti di Sergio Atzeni, di e con Giovanni Carroni, mentre due giorni più tardi, nella suggestiva spiaggia della Caletta, è stata la volta di “Dell’amore e di altre storie” scritto e interpretato da Monica Porcedda e accompagnato dai ritmi e dalle sonorità del Cilento, eseguiti dal vivo dal musicista Gerardo Ferrara.

Anche la tappa di Portoscuso, così come quella precedente di Sant’Anna Arresi, ha portato alla ribalta uno punti fermi delle scelte artistiche e sociali della compagnia “La Cernita Teatro”, ossia quella di abitare luoghi simbolo dei paesi del territorio, trasformandoli in meravigliosi palcoscenici e dando al teatro il ruolo di Cicerone nella loro riscoperta. Anche le tematiche scelte rientrano nel DNA artistico della Compagnia, che utilizza il teatro come strumento per non far addormentare e anzi risvegliare le coscienze di tutte e tutti. Il numeroso pubblico che ha partecipato a tutti gli appuntamenti, dimostra che le scelte sono in linea con il grande desiderio di cultura e riflessione degli abitanti del territorio e dei turisti.

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Si terranno il 7 e 8 settembre, a Portoscuso, i primi due appuntamenti con “Sud Ovest Teatro 2018”, che si concluderà sempre a Portoscuso il prossimo 8 ottobre. Le tre tappe in calendario fanno seguito al successo fatto registrare a Sant’Anna Arresi, il 5 e 6 agosto. Il cartellone della manifestazione, organizzata dalla compagnia La Cernita Teatro con la direzione artistica di Monica Porcedda, è organizzata con la partnership e la collaborazione della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport)  e dell’Amministrazione comunale che ha apprezzato il valore culturale della proposta.

Ancora una volta le scelte artistiche fatte dalla Compagnia di Carbonia si caratterizzano per l’alto contenuto sociale e per l’invito alla riflessione.

Si inizia venerdì 7 settembre, alle ore 19.00, presso la spiaggia La Caletta, dove andrà in scena “Dell’amore e di altre storie” scritto ed interpretato da Monica Porcedda ed accompagnato dai ritmi e dalle sonorità del Cilento, eseguiti dal vivo dal musicista Gerardo Ferrara. Il racconto è liberamente tratto dal testo “Con il cuore coperto di neve” del giornalista Silvestro Montanaro. Nel corso dello spettacolo gli interpreti navigheranno all’interno della storia e delle mille storie del nuovo medioevo, dove l’amore muore sotto i colpi crudeli della pedofilia, del turismo sessuale e dei traffici di carne umana. Come sostiene la regista «il racconto si focalizza sull’inferno del turismo sessuale e della pedofilia, affrontato con sensibilità e decisione nel testo di Montanaro, da cui si è partiti per portare alla luce un fenomeno sempre più in crescita. Sono vite vissute senza una goccia d’amore quelle di tante bambine e giovanissime donne costrette a prostituirsi per pochi spiccioli, come ad esempio le schiave del sesso di Bangkok e Pattaya».

Si proseguirà il giorno seguente, sabato 8 settembre, alle ore 21.30, presso la Tonnara di Su Pranu, con “ArRaund Casteddu”, dai racconti di Sergio Atzeni, di e con Giovanni Carroni, con le musiche originali dal vivo di Pierluigi Manca e Giampaolo Selloni. I brani di Sergio Atzeni utilizzati per lo spettacolo, una produzione Bocheteatro, sono stati scelti sulla base dei “piaceri del testo”, tenendo conto in particolare dei materiali riferiti alla sua Cagliari, colorita e dinamica, informe e magmatica. “ArRaund Casteddu” attinge inoltre da materiali magmatici, fatti di ricordi, letture, riflessioni, osservazioni della realtà cruda e poetica, che spingono dall’interno e che, attraverso il racconto cominciano a prendere il “volo”, a farsi narrazione più ampia e complessa. A tratti la narrazione è adattata al campidanese e al logudorese, varianti della lingua sarda che a lui piaceva intrecciare.

Dopo una pausa di circa un mese si riprenderà sabato 6 ottobre, alle ore 21, presso la Sala Corpus, con “La gran follia” – Rileggere il “Furioso”. Riscrivere l’Amore. Lo spettacolo, di e con Andrea Rosas e per la regia di Monica Porcedda, è una produzione “La Cernita Teatro”. La “Gran Follia” prova a ri-raccontar dell’amore di Orlando per Angelica, per arrivare a parlare di noi, uomini e donne di questo tempo, “nudi” davanti alle fragilità, oggi come ieri. Seguendo questa linea è nato un monologo, che si vuole presentare al pubblico come un’originale rilettura di un filone del “Furioso”, per provare a ri-scrivere insieme le pagine dell’Amore e per testimoniare, se mai ce ne fosse bisogno, che il poema capolavoro dell’Ariosto ha 500 anni – è vero – ma non li dimostra affatto.

In caso di maltempo tutti gli spettacoli si terranno presso la Sala Corpus.

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Dopo il successo delle due tappe di Sant’Anna Arresi, il 5 e 6 agosto 2018, Sud Ovest Teatro 2018”, prosegue il suo percorso per le città del Sulcis e si trasferisce a Portoscuso. Il cartellone della manifestazione, organizzata dalla compagnia La Cernita Teatro, con la direzione artistica di Monica Porcedda, prevede tre date: 7-8 settembre e 6 ottobre 2018. La tappa di Portoscuso di “Sud Ovest Teatro 2018” è organizzata con la partnership e la collaborazione della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport)  e dell’Amministrazione Comunale che ha apprezzato il valore culturale della proposta.

Il programma si articola in tre giornate dense di significato, sia sociale che artistico.

Venerdì 7 settembre, alle ore 19.00, presso la spiaggia La Caletta, andrà in scena “Dell’amore e di altre storie” scritto ed interpretato da Monica Porcedda ed accompagnato dai ritmi e dalle sonorità del Cilento eseguiti dal vivo dal musicista Gerardo Ferrara. Il racconto è liberamente tratto dal testo “Con il cuore coperto di neve” del giornalista Silvestro Montanaro. Nel corso dello spettacolo gli interpreti navigheranno all’interno della storia e delle mille storie del nuovo medioevo, dove l’amore muore sotto i colpi crudeli della pedofilia, del turismo sessuale e dei traffici di carne umana.

Sabato 8 settembre, alle ore 21.30, presso la Tonnara di Su Pranu, sarà la volta di “ArRaund Casteddu”, dai racconti di Sergio Atzeni, di e con Giovanni Carroni, con le musiche originali dal vivo di Pierluigi Manca e Giampaolo Selloni. I brani di Sergio Atzeni utilizzati per lo spettacolo, una produzione Bocheteatro, sono stati scelti sulla base dei “piaceri del testo”, tenendo conto in particolare dei materiali riferiti alla sua Cagliari, colorita e dinamica, informe e magmatica. A tratti la narrazione e adattata alla varietà sarda del campidanese o logudorese, come a lui piaceva intrecciare.

Il terzo appuntamento con la tappa di Portoscuso è previsto per sabato 6 ottobre, alle ore 21.00, presso la Sala Corpus, con la “La gran follia” – Rileggere il “Furioso”. Riscrivere l’Amore. Lo spettacolo, di e con Andrea Rosas e per la regia di Monica Porcedda, è una produzione La Cernita Teatro. La “Gran Follia” prova a ri-raccontar dell’amore di Orlando per Angelica, per arrivare a parlare di noi, uomini e donne di questo tempo, “nudi” davanti alle nostre certezze e fragilità, oggi come ieri. Seguendo questa linea è nato un monologo, un’originale rilettura di un filone del “Furioso”, per provare a ri-scrivere insieme le pagine dell’Amore e per testimoniare, se mai ce ne fosse bisogno, che il poema capolavoro dell’Ariosto ha 500 anni ma non li dimostra affatto.

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Sarà un 25 aprile “speciale”, denso di appuntamenti ed attività, per “Aprile alla Vetreria Aprile Resistente”, la rassegna congiunta di Cada Die Teatro, Il Crogiuolo e Cemea.
Nel pomeriggio di domani, mercoledì, nella Corte della Vetreria di Pirri, il programma per la Festa della Liberazione avrà inizio con Il Crogiuolo e TiConZero, coproduttori di “Concertato per la Liberazione”, concerto per ensemble di musicisti, spettatori, attori e performer, diretto da Daniele Ledda, con l’azione performativa dei pittori Gianluca Marjani e Mario Floris. Esperimento dove si fondono contaminazione dei linguaggi artistici e coinvolgimento attivo dello spettatore.
Dalle 16.00 alle 18.00, si terrà il Laboratorio di costruzione di strumenti musicali (aperto a tutti), fino ad arrivare all’esito finale spettacolare: dalle 19.00 alle 20.00, in scena un Concerto con gli attori Rita Atzeri, Antonio Luciano, Daniela Vitellaro, Fausto Siddi, i musicisti di TiConZero ed i partecipanti al laboratorio (coproduzione Il Crogiuolo/TiConZero). L’unico vincolo sarà il tema, che deve affrontare argomenti legati alla Festa della Liberazione. «Perché legare il tema della contaminazione in ambito artistico a quella della Liberazione? L’esigenza – dichiarano gli organizzatori – è quella di utilizzare uno spazio ludico per indirizzare, in particolare alle giovani generazioni, riflessioni su come identificare le tracce di pensiero neofascista nel nostro quotidiano».

Dalle 16.00, fino alle 20.00, sempre nella Corte La Vetreria, anche l’esposizione, curata da Cemea, di fotografie e oggetti realizzati dagli ospiti del gruppo Umana Solidarietà Sardegna.
Alle 17.30, stessa location, ecco Pietro Olla, prof. Pietrowsky, con il suo Circoscienze, spettacolo a cappello per ragazzi e bambini di tutte le età. Giocoleria, equilibrismo fra didattica e risate. Il prof. Pietrosky, docente emerito di fisica del gioco presso l’Università del Divertimento, insegue il sogno di trovare la formula per togliere un coniglio dal suo cappello. 

La serata del 25 aprile alla Vetreria si chiuderà, alle 21.00, allo spazio Fucina Teatro, con lo spettacolo Bachisio Spanu. “L‘epopea di un contadino sardo alla guerra”, libero adattamento di Marco Parodi da “Un anno sull’altipiano” di Emilio Lussu, con inserti tratti da “Roccu U Stortu” di Francesco Suriano tradotti in campidanese da Rossana Copez. In scena Giovanni Carroni, sotto la regia di Parodi (produzione Bocheteatro).

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Domenica 25 marzo e domenica 8 aprile, sempre alle 17.30 al Teatro delle Saline di Cagliari, la compagnia Bocheteatro  propone lo spettacoloIl pianeta fai da te”. Lo spettacolo – dedicato ai bambini e alle famiglie – è in cartellone per la Rassegna “Famiglie a teatro”.

Il progetto “il pianeta fai da te” nasce per sensibilizzare i bambini sui rischi dell’inquinamento ed educarli alla raccolta differenziata, attraverso l’esempio ludico e gioioso del racconto e del personaggio teatrale, intende proporre ai ragazzi dei corretti modelli di comportamento ambientale soffermandosi su due modalità.

Riciclare: ovvero la possibilità di ridurre la produzione di rifiuti, sia attraverso l’attenzione all’uso sia attraverso la riutilizzazione di questi materiali in contesti simili o diversi da quello originale;

Differenziare: ovvero la capacità di riconoscere i rifiuti e saperli differenziare, familiarizzando sia con la presenza dei cassonetti (indifferenziato, cartone, vetro, umido) che con le varie tipologie del materiale (carta, vetro, alimentari, indumenti, alluminio e plastica) – anche attraverso l’uso di filastrocche e canzoncine.

Nello spettacolo trovano spazio: una parte informativa sui rischi della distruzione dell’ambiente;  una parte formativa sull’uso alternativo delle risorse;  una parte ludica e ricreativa giocata sull’invenzione e l’ironia.

Accanto alle tematiche strettamente ecologiche, lo spettacolo offre anche alcuni spunti complementari, sia di tipo psicologico che sociale, che possono dare maggiore spessore alla riflessione sul tema, quali:

– il rifiuto come negazione di una richiesta, come proibizione e rinuncia con cui occorre fare i conti;

– il rifiuto come elemento emarginato, sfruttato e rimosso, a cui dare una nuova funzione;

– il rifiuto come indizio di una storia da decifrare e ricostruire.

Sul palcoscenico un mucchio di rifiuti ed un astronave con due strani personaggi che aiuteranno a far capire ai bambini l’importanza di poter vivere in un mondo pulito.

Tutti gli oggetti presenti nello spettacolo sono stati realizzati a partire dalle invenzioni nate da un laboratorio guidato dall’attrice Monica Corimbi. Anche le scene, i costumi e gli oggetti presenti nello spettacolo sono frutto di un abile riciclaggio di materiali pre-esistenti.

“Il pianeta fai da te” di Monica Corimbi e Giovanni Carroni, regia Giovanni Carroni; in scena Monica Corimbi. Musiche originali Stefano Ferrari, pupazzi e animazione Monica Corimbi e Grazia Umana.

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La F.A.S.I. e i circoli dei sardi non hanno trascurato di valorizzare la figura e di divulgare il pensiero di Antonio Gramsci – l’intellettuale antifascista sardo (nato ad Ales il 22 gennaio 1891) le cui opere sono tradotte, conosciute ed apprezzate in tutto il mondo -, nella ricorrenza degli anniversari della sua morte, avvenuta il 27 aprile 1937, dopo oltre dieci anni di sofferenze nelle prigioni fasciste.

Nel 1997 la F.A.S.I. ha organizzato due convegni (il 29 novembre a Brescia; il 13 dicembre a Padova), per quali successivamente si è provveduto alla stampa degli atti in un unico volume dal titolo “Dibattito sull’attualità di Antonio Gramsci. Un sardo protagonista del Novecento ricordato nei circoli dei sardi a 60 anni dalla scomparsa” (240 pagine).

Nel 2007, a settant’anni dalla morte, la F.A.S.I. ed i circoli hanno organizzato una serie di manifestazioni, volte a commemorare e a diffondere la conoscenza della vita e delle opere del grande intellettuale sardo. In numerosi circoli della penisola, si sono svolti convegni, mostre, dibattiti, proiezioni di film e manifestazioni che hanno ripercorso la vita di Gramsci e il suo pensiero.

In particolare sono stati proposti tre spettacoli teatrali: “Il giovane Gramsci” ideato  e interpretato  da Gianluca Medas; L’albero del riccio: Antonio Gramsci, dal bambino all’adulto” scritto e interpretato da Giovanni Carroni; “Cena con Gramsci”, da un’idea di Roberto Rampi, testo di Davide Daolmi. Il progetto culturale elaborato da Rampi si è concretizzato anche nella realizzazione di una mostra e di un volume dal titolo “Nino. Appunti su Antonio Gramsci, 1937-2007” prodotti dall’Associazione Culturale ArteVox (referente Marta Galli).

La mostra ed il più ampio volume hanno inteso  favorire la scoperta della straordinaria attualità delle idee gramsciane nell’ambito della teoria  politica, della riflessione filosofica, dell’organizzazione culturale (con scritti di studiosi come Giuseppe Vacca, Edoardo Sanguineti, Giulio Giorello e di personalità della musica come Giorgio Gaslini e della pittura come Ernesto Treccani).

Questo volume curato da Rampi è ormai esaurito mentre nel 2012 è stato pubblicato, presso Becco Giallo di Padova, Cena con Gramsci”, a cura di Elettra Stamboulise e Gianluca Costantini, tratto dall’omonimo testo teatrale di Davide Daolmi sopracitato.

Gli otto istruttivi pannelli della mostra “Nino. Appunti su Antonio Gramsci. 1937-2007” mantengono intatto il loro valore documentario ed è intenzione della F.A.S.I. e dei circoli sardi  esporli in questo anno 2017,  in cui ricorre l’ottantesimo anniversario della morte di Gramsci, dichiarato “Anno Gramsciano” dalla Giunta regionale della Sardegna, e secondo quanto indicato da una mozione approvata all’unanimità il 2 marzo dalla Consulta regionale per l’Emigrazione della Regione Autonoma della Sardegna.

Il Circolo culturale “Nuraghe” di Fiorano modenese, presieduto da Mario Ledda, ha colto l’occasione della quinta edizione de “La Notte  Rossa”, cioè della Festa delle Case del popolo e dei Circoli culturali, non solo per esporre, presso la sede a Villa Cuoghi (a partire dal pomeriggio di sabato 14 ottobre), la mostra “Nino. Appunti su Antonio Gramsci” ma anche per organizzare un incontro sull’intellettuale sardo  annoverato, non solo in Italia, tra le figure più rilevanti della cultura del Novecento.

Al dibattito per cause di forza maggiore non ha potuto partecipare Luca Paulesu (nato a Firenze nel 1968, nipote di nonna Teresina Gramsci, sorella prediletta di Antonio, e di nonno Paolo Paulesu, che ebbero quattro figli: Franco, Mimma sposata con Elio Quercioli, Diddi e Marco; Luca è figlio di Marco), che alla professione di avvocato unisce un apprezzato lavoro di vignettista che gli ha permesso di pubblicare “Nino mi chiamo. Fantabiografia del piccolo Antonio Gramsci” (Milano, Feltrinelli, 2012).

Davanti a un nutrito uditorio, dopo i saluti del presidente Ledda e del sindaco Francesco Tosi (che ha lodato le iniziative “sempre di qualità” del circolo), stimolati  dalle domande di Alberto Venturi, addetto stampa del comune di Fiorano, sono intervenuti i relatori.

Maria Paola Bonilauri, docente di storia e filosofia, ha messo in evidenza che Gramsci, contro l’apatia degli “indifferenti”, ci richiama alla responsabilità e all’impegno individuale e sociale; egli propone una visione non meccanicistica della storia, in una proiezione futura che fa leva, sì, sul “pessimismo della ragione” ma anche sull’“ottimismo della volontà”. Compito dell’intellettuale, per Gramsci, è conoscere i problemi, ed abituare a diffidare dei “modelli assoluti” favorendo al contrario il formarsi  di una coscienza che consenta di respingere le manipolazioni provenienti dall’alto.   

Gerardo Bisaccia, vicepresidente dell’ARCI provinciale, ha sottolineato il ruolo decisivo delle case del popolo per la diffusione della cultura come la intendeva Gramsci (quindi non un sapere accademico fine a se  stesso). Ha sottolineato la forte vena pedagogica insita nelle riflessioni gramsciane e l’invito che in esse traspare ai valori della “partecipazione” e dell’“organizzazione” se si vuole immaginare una società basata su principi democratici. La Resistenza e la Costituzione sono nate dalla concretizzazione di questi fondamenti ideali.

Il senatore Stefano Vaccari ha definito “linfa vitale” per le comunità il ruolo delle case del popolo sia per la loro azione aggregatrice, sia per il fatto che consentono, soprattutto ai giovani, di formarsi una idea sulle questioni relative ai diritti (per esempio, in questo momento, i diritti di cittadinanza, lo “Ius Soli”). Stefano Vaccari ha sottolineato l’importanza del riconoscimento, voluto dal Parlamento, della casa Gramsci come monumento nazionale.

Nell’occasione è stato possibile anche presentare due libri su Gramsci editi in Sardegna. Franco Sonis, autore di Antonio Gramsci. Le radici materne” (edizioni Sguardi Sardi di Mogoro, Oristano, 2016), a seguito di approfondite ricerche d’archivio, ha sviscerato tutte le vicende delle famiglie degli ascendenti di Peppina Marcias, eroica mamma di Gramsci, figura di eccezionale forza fisico-morale, della quale ha certificato che non era nata a Terralba, come era stato finora ripetuto, ma che aveva origini riferite ai due paesi di Pabillonis, e Forru, oggi Collinas.

Tonino Cau, leader dei “Tenores di Neoneli”, sull’esempio di “Zuighes”, ha pubblicato (presso Nero a Colori, di Oristano), un volume intitolato “Gramsci, un’Omine, una Vida”). Centonovanta pagine, ciascuna delle quali riporta cinque ottave in sardo (con traduzione in italiano) scritte da Cau per raccontare la vita di quest’Uomo eccezionale qual è stato Antonio Gramsci.

Scrive Cau, in chiusura: «Io ho creato ‘un presupposto’, cioè il libro, un racconto in maniera originale (in lingua sarda, logudorese) della vita di Gramsci. Dal libro discende poi lo spettacolo dei Tenores di Neoneli, che abbiamo già cominciato a proporre e a lungo proporremo ovunque sarà richiesto. Il pubblico dirà, come sempre, e darà  il suo responso».

Paolo Pulina    

Foto di Giulio Cesare Pittalis: da sin. Gerardo Bisaccia, Maria Paola Bonilauri, Francesco Tosi, Stefano Vaccari, Paolo Pulina, Alberto Venturi.

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Prosegue, a Sant’Anna Arresi, la rassegna di Teatro Sociale di Tutti e per Tutti, organizzata dalla Compagnia la Cernita in collaborazione con il comune di Sant’Anna Arresi, con lo spettacolo Su Muru Prinzu della compagnia Bocheteatro mercoledì 26 luglio, alle 21.30, al Nuraghe Arresi.

Liberamente tratto dal testo Memorie di Orani di Costantino Nivola, di e con Giovanni Carroni con le musiche di Battista Giordano, lo spettacolo tocca una forma ontologica della memoria. La memoria della vita e dell’incontrare la morte, perché il corpo deve sapere cos’è la morte. La consapevolezza della morte, come per Nivola, ci consente di rinnovare noi stessi e i nostri sentimenti. Poiché la nostra vita in realtà è il percorso verso l’Ade, e questo “rito” teatrale vuole essere anche l’ampliamento di questo percorso. L’attore tenta di superare i limiti del suo corpo, dell’umano, per entrare nel metafisico della scena, per assecondare e svelare il significato profondo delle parole di Antine Nivola.

Le scene sono ispirate alla produzione artistica di Maria Lai, amica carissima di Costantino Nivola.

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Una tragedia elisabettiana in una Sardegna arcaica e senza tempo: si apre il sipario sul “Macbettu” di Alessandro Serra, tratto dal “Macbeth” di William Shakespeare – in cartellone (in anteprima) domani, martedì 10 gennaio, alle 20.45, al Teatro Centrale di Carbonia (dove inaugurerà la stagione di prosa e danza 2016-17) e giovedì 12 gennaio, alle 21.00 all’Auditorium Comunale di Arzachena e poi in tournée tra marzo e aprile nell’Isola, sotto le insegne del CeDAC per la stagione de La Grande Prosa nell’ambito del Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo in Sardegna.

Una pièce visionaria e avvincente sulla (ir)resistibile ascesa al trono di un uomo ambizioso e temerario, sedotto dalle ambigue profezie delle sorelle fatali, con una scrittura drammaturgica elegante e essenziale che mette l’accento sulla folle vertigine del potere e sui segni arcani di un mondo soprannaturale. I suoni aspri e la forza icastica della lingua sarda nella variante logudorese (nella traduzione curata da Giovanni Carroni) – tra l’eco dei riti apotropaici del carnevale e la ferocia di una civiltà antica di re e pastori – caratterizzano una mise en scène di grande suggestione, capace di far dialogare universi apparentemente lontani – la Scozia del Basso Medioevo e l’Isola dei balentes al centro del Mediterraneo.

Sotto i riflettori Fulvio Accogli, Andrea Bartolomeo, Leonardo Capuano, Giovanni Carroni, Maurizio Giordo, Stefano Mereu, Felice Montervino, Leonardo Tomasi: un cast rigorosamente al maschile – secondo la convenzione teatrale dell’epoca – per un dramma sugli abissi del cuore umano e gli inganni della mente, fino allo smarrimento della follia.

Tra le più celebri tragedie di Shakespeare il “Macbeth” rivive in una versione insolita, tra le misteriose apparizioni delle streghe, creature soprannaturali maliziose e perverse che si dilettano a giocare con il destino dei mortali, e le tradizioni conviviali della società agro-pastorale, dall’ospitalità al banchetto, che qui si venano di amara e consapevole ironia all’ombra del tradimento.

Sulla via del ritorno dal campo di battaglia il vittorioso generale Macbeth e il fido Banquo si imbattono nelle enigmatiche figure di donne che predicono loro un glorioso avvenire – per l’uno il regno per l’altro la paternità di una stirpe regale – instillando in entrambi il dubbio e il sospetto, ma anche la pericolosa tentazione di assecondare, o meglio dare una mano al destino. Salutato dalle maghe come Barone di Glamis e signore di Cawdor, Macbeth vede avverarsi come una promessa l’improbabile annuncio – sarà però la sposa a rafforzare la sua determinazione e indurlo al delitto, dando così inizio ad una interminabile spirale di sangue, con il massacro di amici e nemici, fino all’inevitabile cupa conclusione.

Una pièce di stringente attualità nel descrivere l’accecamento determinato dalla brama di potere e, infine, la solitudine e inquietudine che accompagno i regnanti – e in particolare chi abbia conquistato il trono attraverso il sacrificio e la sofferenza altrui, e sia dunque vulnerabile alle accuse, alle ritorsioni, al ricatto e alla vendetta.

La cifra peculiare di Alessandro Serra, che reinventa lo spazio attraverso sapienti “coreografie” e rigorose geometrie di corpi in movimento, in un’attenta prossemica con pochi e fondamentali elementi scenografici – un monolite da cui scaturiscono le creature malefiche, come vomitate dalla terra, una porta a segnare l’ingresso del palazzo, e la soglia dell’orrore, pietre come cuscini – e come pugnali – per Macbeth che «ha ucciso il sonno», in cui spicca una regina seducente e enigmatica, che impera sull’animo del consorte, incarnandone la forza virile e la potenza femminile in un’eleganza androgina.

Il finale è già scritto ma risolto in una forma poetica e onirica, quasi rarefatta, contrapposta alla cupa violenza della storia, quasi a riportare oltre le nebbie del sogno l’amara tragedia shakespeariana – e i suoi moderni epigoni, con un breve sussulto di commozione per la fine della Lady – segretamente ma emblematicamente trasfigurata nel fulcro di una vicenda epica di guerrieri ed eroi.

 

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Nuoro 71 copia

Nuoro ospita l’edizione 2016 di “Cambia musica: scegli di essere un volontario – Una Scuola che Accoglie”, la manifestazione che apre il progetto “Scuola & Volontariato” grazie al quale nei prossimi mesi centinaia di giovani diventeranno protagonisti della vita di numerosissime associazioni, impegnati in tutta l’isola in progetti riguardanti la solidarietà e il sociale. L’appuntamento è per sabato 10 dicembre a partire dalle ore 10.00, nella sala del Teatro Eliseo, e sarà come sempre una festa. Nel capoluogo barbaricino sono attesi infatti oltre mille di studenti, in rappresentanza degli ottantasei istituti superiori che, in diversi territori della regione, hanno aderito al protocollo d’intesa siglato tra il Centro di servizio per il volontariato “Sardegna Solidale” e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Sardegna.

Il programma della giornata si incentrerà sulle testimonianze degli studenti circa le loro esperienze di solidarietà e cittadinanza attiva in corso, ma non mancheranno i momenti di spettacolo con l’esibizione del giovane artista sardo Moses (vincitore dell’ultima edizione di Italia’s Got Talent), del gruppo musicale Radio Violin Trio, dell’artista Manuelle Mureddu, dei percussionisti senegalesi e da diversi gruppi di animatori.

Nel corso dell’iniziativa, che sarà condotta da Giovanni Carroni, interverranno inoltre il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, il prefetto Giovanni Meloni, il questore Massimo Alberto Colucci, insieme al presidente di Sardegna Solidale Giampiero Farru, al presidente del Co.Ge. Sardegna Bruno Loviselli e all’equipe del Progetto “Scuola e Volontariato”.

“Scuola & Volontariato” consente l’attivazione di progetti educativi che fanno perno sui valori fondamentali su cui si fondano il nostro Paese e l’Europa, quali la giustizia, la solidarietà, l’inclusione sociale, la cittadinanza e l’accoglienza, sperimentando la pratica del volontariato come forma di apprendimento, di relazione interpersonale e di servizio. Inseriti all’interno della vita delle associazioni, ragazze e ragazzi accrescono così le loro competenze ma soprattutto si confrontano con una dimensione, quella della gratuità e del dono, che oggi viene sempre più relegata ai margini della nostra società. Grazie al volontariato invece, i giovani scoprono un mondo nel quale impegno, solidarietà e competenza si fondono in un unico concreto progetto di rinnovamento individuale e collettivo, i cui risultati non si colgono solo nel periodo passato a stretto contatto con le associazioni ma, soprattutto, maturano e danno frutti nel tempo.

La manifestazione di Nuoro si propone di incoraggiare l’incontro con l’impegno sociale, con la solidarietà e con l’accoglienza, con l’obiettivo di diffondere sempre più la cultura della solidarietà e il volontariato come stile di vita soprattutto tra le nuove generazioni.

Nel corso della manifestazione diverse associazioni proporranno le loro attività, allestendo banchetti informativi e impegnandosi in esercitazioni e simulazioni sul campo. Un modo in più per far comprendere quali attività intraprenderanno i giovani che aderiranno al progetto “Scuola & Volontariato”. E dopo le testimonianze, la musica, i momenti di riflessione e di spettacolo, un pranzo al sacco concluderà la manifestazione, uno dei punti di forza di Sardegna Solidale. Le scuole che stanno aderendo anno dopo anno al progetto “Scuola & Volontariato” sono sempre di più, a dimostrazione della bontà della strada intrapresa e che punta a trasferire alle giovani generazioni i valori dell’impegno gratuito a favore delle nostre comunità.