19 December, 2025
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«Finalmente il MIMIT ha preso atto della necessità di individuare una soluzione alternativa a SiderAlloys per il rilancio industriale dell’ ex Alcoa. Sono anni che noi denunciamo il fallimento del progetto di rimessa in marcia dello smelter di Portovesme, partita nel 2018 ma che ad oggi vede, all’interno del sito, solo macerie, impianti smantellati e rifiuti.»

Lo hanno detto Guglielmo Gambardella, segretario nazionale Uilm, Carla Meloni, segretaria Uil Sardegna e Renato Tocco, responsabile Uilm Sulcis, al termine dell’incontro odierno tenutosi presso il MiMIT presieduto dal ministro Adolfo Urso, e al quale erano presenti il sottosegretario Fausta Bergamotto, i rappresentanti di Invitalia, SiderAlloys e Regione Sardegna.

«Riteniamo estremamente difficile che vengano soddisfatte le condizioni di apporto di nuovo capitale, permanenza di Invitalia e proroga contratto di fornitura di energia Enel a condizioni tariffarie di miglior favore fino al 2032, richieste dal pool di banche affinché SiderAlloys possa ottenere un nuovo finanziamentosottolineano -. Se il finanziamento non si realizzasse e ci fosse l’ uscita dal capitale del socio pubblico, il progetto si arresterebbe definitivamente e la possibilità di ricollocazione di tutti i lavoratori dell’ ex Alcoa potrebbe essere compromessa. Abbiamo quindi apprezzato l’approccio deciso del ministro Urso nei confronti del rappresentante della multinazionale svizzera invitandolo a favorire il subentro di un nuovo investitore internazionale fra quelli che hanno manifestato interesse al progetto .»

«Riteniamo l’incontro odierno un punto di svolta sul percorso di ricerca di una nuova soluzione che possa dare una prospettiva certa allo smelter di Portovesme. Auspichiamo che prevalga il senso di responsabilità da parte di SiderAlloys. Ma occorre fare prestoconcludono ci sono centinaia di lavoratori che subiscono da troppi anni le difficoltà della cassa integrazione, che sopravvivono con l’indennità di mobilità in deroga e che sono in attesa di ricollocazione dopo essere stati licenziati.»

«Finalmente il MIMIT ha preso atto della necessità di individuare una soluzione alternativa a SiderAlloys per il rilancio industriale dell’ex Alcoa. Sono anni che noi denunciamo il fallimento del progetto di rimessa in marcia dello smelter di Portovesme, partita nel 2018 ma che ad oggi vede, all’interno del sito, solo macerie, impianti smantellati e rifiuti.»

Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, Segretario nazionale Uilm, Carla Meloni, Segreteria Uil Sardegna e Renato Tocco, Responsabile Uilm Sulcis, al termine dell’incontro odierno tenutosi presso il MiMIT presieduto dal ministro Adolfo Urso, e al quale erano presenti il sottosegretario Bergamotto, i rappresentanti di Invitalia, SiderAlloys e Regione Sardegna.

«Riteniamo estremamente difficile che vengano soddisfatte le condizioni di apporto di nuovo capitale, permanenza di Invitalia e proroga contratto di fornitura di energia Enel a condizioni tariffarie di miglior favore fino al 2032, richieste dal pool di banche affinché SiderAlloys possa ottenere un nuovo finanziamento», sottolineano.

«Se il finanziamento non si realizzasse e ci fosse l’uscita dal capitale del socio pubblico, il progetto si arresterebbe definitivamente e la possibilità di ricollocazione di tutti i lavoratori dell’ex Alcoa potrebbe essere compromessa. Abbiamo quindi apprezzato – continuanol’approccio deciso del ministro Urso nei confronti del rappresentante della multinazionale svizzera invitandolo a favorire il subentro di un nuovo investitore internazionale fra quelli che hanno manifestato interesse al progetto.»

«Riteniamo l’incontro odierno un punto di svolta sul percorso di ricerca di una nuova soluzione che possa dare una prospettiva certa allo smelter di Portovesme. Auspichiamo che prevalga il senso di responsabilità da parte di SiderAlloys- Ma occorre fare presto – concludonoci sono centinaia di lavoratori che subiscono da troppi anni le difficoltà della cassa integrazione, che sopravvivono con l’indennità di mobilità in deroga e che sono in attesa di ricollocazione dopo essere stati licenziati.»

«L’incontro odierno al MIMIT è stato utile per avere la presentazione, da noi richiesta nel precedente incontro del 23 aprile scorso, del quadro di contesto dell’area di crisi del Sulcis. Potremo esprimere valutazioni compiute dopo aver ricevuto ed approfondito la documentazione sulle analisi effettuate e illustrate da Confindustria e Ministero del Lavoro presente attraverso Obiettivo Lavoro. A nostro avviso è necessario trovare, nel più breve tempo, le soluzioni alle tre grandi vertenze industriali dell’area, a partire da quella di Sider Alloys per la quale occorre trovare un’alternativa all’attuale fallimentare gestione, così come per quella di Portovesme Srl e di Eurallumina, oltre alla centrale Deledda.»

Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, segretario nazionale Uilm, e Renato Tocco, segretario Uilm Sulcis Iglesiente.

«Occorre inoltre creare condizioni favorevoli di contesto per attrarre anche nuovi investitori a partire dalla conclusione dell’iter del DPCM Sardegna per l’approvvigionamento energetico del gas – aggiungono Guglielmo Gambardella e Renato Tocco -. Abbiamo quindi chiesto che dopo questa fase di analisi si passi alla progettualità per il rilancio dell’area del Sulcis, un territorio che soffre le crisi industriali che si trascinano da oltre dieci anni.»

«Nell’incontro tenutosi al MIMIT, Sider Alloys non è stata in grado di riportare quante e quali risorse pubbliche e private sono state utilizzate fino ad oggi per il progetto di reindustrializzazione, comprese quelle messe a disposizione da Alcoa, e di illustrare lo stato di avanzamento degli investimenti ed il riavvio dello smelter. Vogliamo sapere se la multinazionale svizzera sia in grado di portare a termine l’investimento e raggiungere l’obiettivo della riassunzione di tutti i lavoratori dell’ex Alcoa e la ricostruzione di tutto l’indotto e della relativa occupazione.»

Lo hanno detto Guglielmo Gambardella, segretario nazionale Uilm, e Renato Tocco, segretario Uilm del Sulcis Iglesiente.

«Ad oggi – hanno sottolineato Guglielmo Gambardella e Renato Toccoconstatiamo che l’azienda non è in grado di fornirci un cronoprogramma aggiornato, non ha confermato i contratti a termine di oltre 20 lavoratori, ha ritardato il pagamento delle ditte con conseguenti licenziamenti. Sinceramente, non ci convincono gli alibi avanzati sui ritardi registrati.»

«Crediamo che ci sia bisogno di capire se Sider Alloys sia ancora in grado di portare a compimento l’investimento. Visto l’utilizzo di fondi pubblici ed altrettanti previsti. Abbiamo chiesto al MIMIT e Regione Sardegna e Invitalia, socio al 20% in Sider Alloys, di effettuare una riflessione sulla vertenza e verificare le condizioni per il prosieguo del progettohanno concluso Guglielmo Gambardella e Renato Tocco -. Attenderemo con attenzione i prossimi incontri già pianificati per i prossimi 6 e 19 febbraio.»

Il segretario nazionale Guglielmo Gambardella e il segretario del Sulcis Iglesiente della UILM-UIL hanno diffuso una nota al termine dell’incontro svoltosi al MIMIT sulla vertenza Sider Alloys, nella quale evidenziano dubbi sul processo di reindustrializzazione e chiedono che l’azienda presenti il cronoprogramma degli investimenti.

«Abbiamo chiesto che nei prossimi giorni ci venga fornito il cronoprogramma degli investimenti aggiornato scrivono Guglielmo Gambardella e Renato Tocco -. La riunione di oggi al MIMIT non ha fugato tutti i dubbi sulla continuità del progetto di reindustrializzazione dell’ex Alcoa dì Portovesme. I problemi di finanziamento dichiarati da Sider Alloys e la mancata proroga dell’Accordo di Programma e del Contratto di Sviluppo per gli investimenti necessari al riavvio dello smelter vanno risolti. Per la UILM è necessario superare tutte le difficoltà burocratiche e compiere tutti gli adempimenti formali per consentire l’applicazione del progetto. Continueremo a seguire la vertenza fino a quando tutti i lavoratori del bacino ex Alcoa saranno riassunti. Sider Alloys deve confermare tutti gli oltre 20 contratti a tempo determinato in scadenza.»

«L’incontro è stato utile per mettere in ordine tutte le questioniconcludono Guglielmo Gambardella e Renato Toccovisto che l’ultimo incontro di verifica al MIMIT si era tenuto oltre un anno fa. Ci attendiamo che l’impegno dell’ex dicastero dello Sviluppo economico prosegua per svolgere un ruolo di regia, in presenza di più soggetti responsabili quali Regione Sardegna, Invitalia e management aziendale che necessariamente vanno coordinati.»

Guglielmo Gambardella, responsabile nazionale UILM del settore siderurgico, è preoccupato sul riavvio produttivo allo stabilimento Sider Alloys, dopo l’incontro svoltosi oggi in conference call con il Mise, presieduto dal viceministro Alessandra Todde, i vertici di Sider Alloys e le istituzioni regionali della Sardegna.

«Purtroppo, non abbiamo ancora certezza sui tempi di riavvio della produzione di alluminio all’ex Alcoa di Portovesmedice Guglielmo Gambardella -. Alle difficoltà nel procedere con gli interventi impiantistici, si aggiungono quelle legate alle tempistiche per il rilascio delle autorizzazioni ambientali.»

«Abbiamo chiesto di poter avere un report aggiornato sullo stato di avanzamento dei lavori che a breve raggiungeranno i primi 50 milioni dei circa 145 previsti, comprensivi di contributi pubblici, a fine piani industrialeaggiunge Guglielmo Gambardella -. E’ evidente, che l’azione di monitoraggio deve proseguire per verificare le condizioni per ridurre i tempi di realizzazione degli interventi. Non è accettabile che la maggior parte dei lavoratori dell’ex Alcoa soffrano restando ancora fuori dal ciclo produttivo senza avere un orizzonte temporale preciso per la riassunzione e senza percepire con regolarità l’indennità di mobilità di cui si attende un eventuale incremento sulla base di un emendamento di cui si attende la presentazione.»

«Per questo, riteniamo positivoconclude Guglielmo Gambardellala convocazione da parte del viceministro di un nuovo incontro entro il prossimo mese di maggio per il prossimo aggiornamento della vertenza.»

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«Dopo l’incontro odierno con i rappresentanti di Sider Alloys manteniamo sospeso il nostro giudizio e le valutazioni sulla realizzazione del progetto di rilancio dell’ex Alcoa. Occorre continuare a monitorare il percorso che si presenta ancora lungo.»

Lo dichiarano Guglielmo Gambardella e Renato Tocco, rispettivamente coordinatore nazionale di settore e segretario responsabile UILM Sulcis, dopo l’incontro odierno in videoconferenza con il MiSE, al quale hanno partecipato il sottosegretario al Mise Alessandra Todde, i rappresentanti del ministero del Lavoro, il Ceo di SiderAlloys Giuseppe Mannina, i rappresentanti della Regione Sardegna.

«Il management della multinazionale svizzera ci ha aggiornato sugli impegni in merito al riassorbimento dei lavoratori ex Alcoa in SiderAlloys e sullo stato di avanzamento del piano industrialesottolineano Guglielmo Gambardella e Renato Tocco -. Al momento si tratta, prevalentemente, della pianificazione di una serie di importanti gare per la realizzazione di interventi infrastrutturali. Abbiamo espresso la necessità di verificare, anche attraverso il previsto tavolo tecnico dell’Accordo di Programma il raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano industriale. Per l’anno 2021 si prevede il conseguimento di dieci fondamentali milestons che determineranno la concretezza, la volontà e le capacità della multinazionale nel portare a compimento l’ambizioso progetto di riavvio della produzione di alluminio.»

«C’è la necessità di assicurare la continuità degli ammortizzatori sociali per i lavoratori appartenenti al bacino ex Alcoa – concludono Guglielmo Gambardella e Renato Toccoun progetto formativo per adeguarne le professionalità e la realizzazione delle opere di sistemazione del porto sono state le altre questioni poste all’attenzione del tavolo ministeriale. Da parte del sottosegretario Alessandra Todde, c’è stata la riconferma dell’impegno del MiSE nel monitorare la vertenza ed aggiornare il tavolo per il mese di dicembre.»

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«Con la firma per l’accordo fra Enel e SiderAlloys per la fornitura dell’energia è stato raggiunto un obiettivo fondamentale per il progetto di riavvio dello smelter di Portovesme. Un risultato ottenuto grazie alle iniziative dei lavoratori dell’ex Alcoa, che credono e combattono da anni nella ripartenza della fabbrica dell’alluminio, e della sottosegretaria Alessandra Todde che ha creato le condizioni ed i presupposti per favorire l’intesa. Un’intesa che rende sostenibile il business plan per il ritorno alla produzione di alluminio primario in Italia. Adesso non c’è tempo da perdere, bisogna confrontarsi al tavolo ministeriale sul piano industriale per fissare la tempistica per la conclusione dei lavori di revamping, il riassorbimento della restante parte dei lavoratori e riavviare la produzione di alluminio.»
Lo ha detto stamane Guglielmo Gambardella, coordinatore nazionale Uilm del settore siderurgico. «Ci auguriamosottolinea Guglielmo Gambardella – che Sider Alloys sia già in grado di realizzare il progetto di rilancio con una struttura tecnica adeguata alla complessità dell’opera e sarà compito del MiSE verificarne le condizioni. Esprimiamo soddisfazione per il risultato odierno con la consapevolezza che si tratti solo di una prima ma importantissima tappa di un lungo percorso. Restiamo prudenticonclude Guglielmo Gambardellala strada che porta alla realizzazione del progetto è ancora lunga e non è escluso che ci possano essere ancora altre sorprese, come purtroppo ci ha insegnato questa sofferta vertenza. Ma noi continueremo a vigilare.»

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«Nell’incontro di questa mattina abbiamo appreso che si dovrà aspettare ancora alcune settimane per l’approvazione delle delibere degli operatori finanziari-assicurativi interessati nell’operazione delle garanzie per il progetto di riavvio della produzione di alluminio, per poter consentire a SiderAll0ys di firmare il contratto con Enel per la fornitura di energia.»

Lo hanno scritto, in una nota, il coordinatore nazionale Uilm del settore siderurgico Guglielmo Gambardella ed il segretario territoriale Uilm Sulcis, Renato Tocco, al termine della riunione svoltasi stamane in audio conferenza con la partecipazione della sottosegretaria del ministero dello Sviluppo economico, Alessandra Todde, del vice Capo di Gabinetto del Mise, Giorgio Sorial, dei rappresentanti di Invitalia, della Regione Sardegna e della SiderAlloys.

«Abbiamo ribadito la nostra insofferenza rispetto alla necessità di aspettare ulteriore tempo per la firma definitivaaggiungono Guglielmo Gambardella e Renato Toccoma almeno la multinazionale svizzera ha confermato la sua volontà in una sede istituzionale. Per la Uilm resta un’insofferenza che riporta l’insostenibilità da parte della maggioranza dei lavoratori ex Alcoa nel vedersi ancora una volta rinviato il loro rientro in fabbrica e continuare a restare con un sussidio di poco superiore ai 400 euro.»

«Abbiamo chiesto a SiderAlloys che da subito si impegni ad aggiornare il crono programma del progetto di revampingsottolineano Guglielmo Gambardella e Renato Toccoper essere pronti a ripartire alla sia realizzazione un attimo dopo la firma del contratto con Enel.»

«Restano ancora tanti aspetti da chiarire su questa drammatica vicendaconcludono Guglielmo Gambardella e Renato Toccoa partire dai lavori di pre-revamping che l’azienda ha dichiarato di aver eseguito ma di cui non abbiamo avuto fino ad oggi evidenza. Speriamo che, nella prossima riunione che verrà convocata dal Mise nelle prossime settimane, non ci siano ulteriori sorprese e si possa mettere la parola fine a questa lunga e logorante vertenza.»

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«Abbiamo ricevuto la convocazione dell’incontro al MiSE per martedì 12 maggio a cui parteciperanno i rappresentanti di Invitalia e SiderAlloys per chiudere definitivamente la vertenza dell’ex Alcoa e riavviare il progetto di riavvio della produzione di alluminio.»

Lo dichiarano Guglielmo Gambardella, coordinatore nazionale Uilm per la siderurgia, e Renato Tocco, segretario territoriale Uilm Sulcis.

«E’ chiaro che con le dichiarazioni della sottosegretaria Alessandra Todde alla vigilia di questo previsto incontro che ha confermato la risoluzione della questione della fidejussione bancaria chiesta da Enel a SiderAlloys a garanzia del contratto per la fornitura di energia – sottolineano Guglielmo Gambardella Gambardella e Renato Toccoci attendiamo da parte della multinazionale svizzera una risposta positiva e definitiva sul completamento degli investimenti per il revamping dello smelter, per il riassorbimento di tutti gli ex lavoratori dell’ex Alcoa e la ripresa dell’indotto a supporto delle attività. Dalla Sider Alloys – aggiungono Guglielmo Gambardella e Renato Toccoci attendiamo un atto di responsabilità avendo assunto, da oltre due anni, l’impegno del rilancio industriale del sito di Portovesme da cui dipende il destino di centinaia di famiglie ed il futuro di un intero territorio. Oggi, non essendoci più impedimenti alla firma del contratto con Enel in un contestuale momento particolarmente favorevole condizione del prezzo dell’energia, SiderAlloys deve realizzare il progettoconcludono i due sindacalisti della UILM -. Uno scenario diverso risulterebbe incomprensibile ed inaccettabile.»