5 December, 2025
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La Regione Autonoma della Sardegna torna da protagonista al Salone del libro di Torino con il meglio della produzione editoriale regionale. Dal 15 al 19 maggio nello Spazio Sardegna – lo stand della Regione al padiglione 2 del Lingotto (stand L117 K118) – in 120 metri quadrati si alterneranno oltre 40 appuntamenti in un denso programma curato da AES, l’associazione che riunisce la maggioranza degli editori sardi, presente al Lingotto anche con un proprio spazio (Pad. 2, stand H118 J117) e che coinvolge 37 case editrici e marchi regionali.
A richiamare il tema della XXXVII edizione del Salone, “Le parole tra noi leggere”, il filo conduttore dello Spazio Sardegna sarà “Lèbias” che nella sua dimensione aperta ed evocativa rimanda alla freschezza, leggerezza e inclusività del linguaggio e delle parole, che hanno il potere di stabilire legami e dialoghi tra le persone e le comunità.
Dalle presentazioni di libri a incontri, dibattiti e proiezioni nei cinema della città, per cinque giorni l’isola sarà di scena nella più importante vetrina dell’editoria italiana, mettendo in mostra i suoi grandi autori, da Salvatore Satta a Emilio Lussu, dei quali ricorre il cinquantesimo anniversario della morte, a Sergio Atzeni, di cui si celebra il trentennale dalla prematura scomparsa.
La missione sarda al Salone del Libro è stata presentata oggi in una conferenza stampa dall’assessora della Cultura Ilaria Portas e dalla presidente AES Simonetta Castia nella sala riunioni dell’assessorato della Pubblica istruzione in viale Trieste a Cagliari.
«Sono molto soddisfatta del lavoro che stiamo portando a Torinoha detto l’assessora Ilaria Portas -, un programma di qualità e altissimo livello. Celebriamo anche tre autori sardi di grande rilievo e profilo internazionale attraverso le opere letterarie, gli incontri e, aggiungo, anche attraverso il cinema.»
«Lo spirito di collaborazione tra le case editrici sarde e le istituzioni è una condizione virtuosa da convincente con costanza e lungimiranza per raggiungere obiettivi di visibilità e tutela della diversità culturale e del pluralismoha spiegato Simonetta Castia, presidente AES -. Siamo perciò contenti e grati di aver potuto rinsaldare il nostro rapporto con la Regione Sardegna in una cinque giorni fatta di incontri, nuovi stimoli e obiettivi comuni.»
Al Salone del Libro di Torino l’assessora Ilaria Portas parteciperà giovedì 15 maggio alle 18 al dialogo “Le verità”, con Valeria Aresti, Serena Bersani, Silvia Garambois, Susi Ronchi, Silvano Tagliagambe e Caterina De Roberto, a cura di GiULiA Giornaliste Sardegna; venerdì 16 nella sala Granata del Lingotto, alle 10.30, prenderà parte all’incontro “Omaggio a Thomas Mann e Salvatore Satta. La letteratura europea in dialogo attraverso la lingua e il tempo” e alle 19 presenterà il libro L’incontenibile forza della gentilezza con l’autore Ottavio Olita.
Oltre ai tanti eventi al Lingotto, la Regione sarà anche agli eventi del Salone OFF, con la minirassegna cinematografica “Sardegna frame by frame” al Cinema Centrale in via Carlo Alberto, in collaborazione con AES e FASI, la Federazione delle associazioni sarde in Italia. Nei giorni 15, 16 e 19 maggio saranno proiettati Emilio Lussu. Il processo di Gianluca Medas, Il giorno del giudizio di Marco Spiga (su gentile concessione di RAI Sardegna) e Il figlio di Bakunin di Gianfranco Cabiddu. Alle prime due proiezioni parteciperà l’assessora Ilaria Portas.
Il Salone ospita inoltre due incontri in collaborazione con il Festival “ Mediterranea . Culture, scambi, passaggi” curato da AES: venerdì 16, alle 10.30, nella sala Granata “ Omaggio a Thomas Mann e Salvatore Satta. domenica 18, nella sala Malva alle 18.30 “Danzatore delle stelle: In ricordo di Sergio Atzeni”, con Antonio Franchini, Giuseppe Ledda e Giancarlo Porcu, incontro che segna l’avvio delle celebrazioni per i trent’anni dalla scomparsa del grande scrittore, poeta e traduttore di Capoterra.
Il programma.
Giovedì 15 maggio, alle 15.00, il programma degli eventi si apre con il laboratorio di lettura “Anime in viaggio nel giorno del giudizio” con Giuditta Sireus, Lia Caporin e Viviana Porru, a cura del Club Jane Austen. Alle 16 Adriana Valenti Sabouret presenta Rivoluzionari sardi in Francia (Arkadia). Seguono L’isola (im)possibile di Gherardo Gherardini, con Michele Cossa e Salvatore Fozzi (Edizioni Della Torre) e Non solo mamme (Abbà edizioni) con Giulia Pizzolato e Francesco Pongiluppi. Alle 18 l’assessora regionale della Cultura Ilaria Portas interviene nel dialogo “Le verità”, con Valeria Aresti, Serena Bersani, Silvia Garambois, Susi Ronchi, Silvano Tagliagambe e Caterina De Roberto, a cura di GiULiA Giornaliste Sardegna (IsolaPalma). A seguire, Due esuli sardi nell’Europa di Napoleone, di Gianni Ibba, con Martino Contu (Aipsa). La giornata si chiude alle 20.30 con la proiezione di Emilio Lussu. Il processo , di Gianluca Medas e con Enrico Lo Verso, che partecipa alla proiezione con l’assessora Ilaria Portas.
Venerdì 16, alle 10.00, prevede il laboratorio di narrazione orale “Pane e fiabe” a cura di Enedina Sanna. Alle 10.30, nella Sala Granata del Lingotto si terrà l’incontro “Omaggio a Thomas Mann e Salvatore Satta. La letteratura europea in dialogo attraverso la lingua e il tempo”, con Ilaria Portas, Angela Guiso, Stefano Brugnolo e Francesco Rossi. Nello Spazio Sardegna sono previste quindi le presentazioni di Il cavaliere indomito di Gianluca Medas (Abbà) e L’eredità delle donne di casa Lussu di e con Claudia Crabuzza e Dilva Foddai (Archivi del Sud), cui segue Il Consiglio regionale con Antonello Mattone e Salvatore Mura insieme a Adriano Viarengo (Ilisso). Nel pomeriggio, dalle 15.00 sono in programma La Sardegna e il Mediterraneo. In ricordo di Ercole Contu e verso il riconoscimento Unesco delle domus de janas con Sara Mameli e Luisanna Usai (Condaghes e Cesim), Sa bendidora de arroba di Carmen Salis e Ivan Murgana con Roberto Sanna (Amicolibro), “Il ritorno” con Marisa Salabelle ( La bella virtù ) e Giorgio La Spisa ( L’imprevedibile accade ), a cura di Arkadia. Lidia Sirianni presenta con l’autrice Francesca Spanu Il corpo sbagliato (Il Maestrale); seguono Familienalbum (Ischire) di Katia Fundarò con Carla Fiorentino e il dibattito “Figure femminili tra letteratura e società”, con Neria De Giovanni (Grazia Deledda. Un Nobel in cucina ) e Claudia Origoni ( Non escludo il ritorno ) a cura di Nemapress. Alle 19 Ilaria Portas dialoga con Ottavio Olita, autore di L’incontenibile forza della gentilezza , in collaborazione con IsolaPalma. Conclude Fertilia di Mauro Manca (Panoramika) in dialogo con Davide Rossi. Alle 20.30 il Cinema Centrale propone Il giorno del giudizio , con la partecipazione di Ilaria Portas, del regista Marco Spiga e dell’attore Marco Moledda (Sardegna Teatro).
Sabato 17, si apre alle 10.00, con il laboratorio sull’emigrazione Italia, Uruguay e Argentina a cura degli alunni degli Istituti “Buonarroti-Volta” di Guspini e “Einaudi-Bruno” di Muravera. Costantino Pes e Dario Maiore presentano poi I condannati di Guido Cuileddu (Taphros); a seguire Alberto Contu presenta Pariri Carlu Marx (Ediuni), poi Vannina Mulas e Laura Puppato, in collaborazione con Carlo Delfino e l’associazione Raichinas e chimas con Lina Merlin. Una storia di confine . Alle 14.00 viene presentato il progetto artistico-editoriale “Sard’excellence.Musica&parole” con Alberto Sanna e Andrea Andrillo in collaborazione con S’ard Music, Abbà e Eja tv. In occasione dei 40 anni del Premio Letterario Giuseppe Dessì, segue la presentazione della nuova edizione di Donne Italiane. Le Sarde (LibriLiberi) con Debora Arru, Anna Dolfi, Angelino Mereu, Nicola Turi e Antonella Cavallo, a cura di Fondazione Dessì. Alle 16.00 Pier Giorgio Pinna presenta con Giampaolo Cassitta Volpe 132. Libro bianco su un volo nero (Mediando), e lo stesso Cassitta con Pier Luigi Piredda presenta Aria mossa (Il Maestrale). A seguire, Alberto Pinna dialoga con Luciano Marrocu, autore di Assassinio a La Sapienza. Avventure e turbamenti di professori allo sbando (EDES) e Tore Quartu e Mauro Mura illustrano Innocenza in catene (Domus de Janas). Sul tema “La sfida della traduzione dei capolavori letterari in sardo e in altre lingue minoritarie. Il caso di Sa die de su giudiziu di Salvatore Satta” si confrontano Franco Bronzat, Diego Corraine e Matteo Ghiotto (Papiros). Chiudono la serata Ti confesso di Cesare Carta (Barbaro Editore) e Sperata speranza di Danilo Mallò (La Zattera).
Domenica 18, alle 11.00, con Carlo Delfino si parla di sport, con la presentazione della collana “Lo sport si racconta” con Maria Antonietta Azara, Renato Copparoni, Mario Fadda, Umberto Oppus, Darwin Pastorin e Roberto Valentino. Attilio Mastino presenta poi, con Antonio Ibba e Antonio Corda, La Sardegna nel mondo romano fino a Costantino (Unicapress), prima di “Grazia Deledda nella riedizione di Cosima e Elias Portolu, con Stefano Lavra e Dino Manca (ISRE). Alle 15 Tra le mie corde di Maria Gabriela Ledda con Bruno Gambarotta, Paolo Lusci e Mauro Palmas (IsolaPalma); Quaderni verdi di Federica Abozzi con Michela Magliona (Catartica); ‘Ottocento con Angelo Mascia e Luigi Orrù (PTM) . Sergio Atzeni”, con Antonio Franchini, Giuseppe Ledda e Giancarlo Porcu, in collaborazione con “Mediterranea. Culture, scambi, passaggi”, incontro che segna l’avvio delle celebrazioni per i trent’anni dalla scomparsa del grande scrittore, poeta e traduttore. Si chiude allo Spazio Sardegna con la presentazione del progetto a cura di Giulio Pisano “Luoghi letterari in Sardegna”.
Lunedì 19, alle 11.20, Irene Salidu presenta Su Bisu (Aurea Nox), prima di Medicina interna. Metodologia, semeiotica, fisiopatologia, clinica, terapia medica con Marco Bartoli e Sergio Rassu (Chirone Moderno Editore). Nel pomeriggio Mauro Fiori e Luca Spissu parlano di Mommotti (Amicolibro). Il programma si chiude al Cinema Centrale alle 20.30 con la proiezione di Il figlio di Bakunin di Gianfranco Cabiddu alla presenza del regista e di Enzo Cugusi.
 

I Riformatori sardi hanno presentato mercoledì 27 novembre, presso il ristorante Tanit di Carbonia, il nuovo coordinamento provinciale del Sulcis Iglesiente.
Si è tratto di un momento di confronto importante, a cui hanno preso parte la presidente Maria Lai, il consigliere regionale e coordinatore regionale Aldo Salaris, Michele Cossa e Laura Cappelli, sindaca del comune di Buggerru e coordinatrice provinciale del Sulcis Iglesiente, insieme a diversi sostenitori e simpatizzanti.
Nel corso dell’evento è stata ufficializzata la nomina del nuovo coordinatore cittadino di Carbonia, Pierluigi Garau.

I lavori del Consiglio regionale sono stati aperti dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais. All’ordine del giorno l’esame dell’articolo Art. 21.10 e degli emendamenti del DL 373 – Collegato alla manovra finanziaria 2023-2025. L’Aula ha bocciato tutti gli emendamenti soppressivi. Sono intervenuti, per dichiarazioni di voto, il consigliere dei Progressisti, Massimo Zedda, il consigliere del Pd, Roberto Deriu, il consigliere di Alleanza Rossoverde, Daniele Cocco, e il consigliere dei Riformatori e presidente della Commissione speciale per il riconoscimento del principio di insularità, Michele Cossa.

La presidenza è stata assunta dal vice presidente Giovanni Antonio Satta.

Il Consiglio regionale ha poi approvato l’emendamento 840 (Deriu) all’emendamento 478 (Peru e più)

Il testo approvato, che ha avuto il parere favorevole dell’assessore degli Enti locali, Aldo Salaris, prevede che

Il testo approvato prevede che le Unioni dei comuni dovranno comprendere soltanto Comuni appartenenti alla stessa provincia. Con un emendamento orale, proposto dall’assessore Aldo Salaris e approvato dall’Aula, i Comuni avranno 60 giorni di tempo dall’entrata in vigore della legge per decidere a quale provincia o Città metropolitana aderire. Sul tema delle Unioni dei Comuni si è aperto un breve dibattito. L’on. Franco Mula (Psd’Az) ha evidenziato la necessità di una riforma delle Unioni perché sono poche quelle che funzionano, ha detto. Favorevoli all’emendamento dell’on. Roberto Deriu, il consigliere Michele Cossa (Riformatori) e Daniele Cocco (Alleanza Rossoverde), il quale ha evidenziato che le Unioni spesso non funzionano perché non hanno la dotazione organica necessaria. Favorevole anche il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, che ha sottolineato la necessità di sostenere le Unioni dei Comuni, molto importanti per lo sviluppo dei piccoli Comuni. «Studiamo le realtà virtuoseha detto Francesco Aguse vediamo se possono essere replicate.»

Il vice presidente Giovanni Antonio Satta ha messo in votazione l’emendamento 478 (Peru e più), illustrato dal primo firmatario. Antonello Peru ha spiegato che “con la istituzione delle Rete metropolitana del Nord Sardegna ad opera della legge regionale 4 .febbraio 2016, n. 2, il legislatore regionale intendeva, nonostante la palese differenza rispetto alla istituzione della città metropolitana di Cagliari, prevista dalla medesima legge, comunque assicurare un equilibrato sviluppo del territorio regionale con vocazioni metropolitane. Queste importanti disposizioni, fìnalizzate alla parità di trattamento delle aree di rango metropolitano sono rimaste del tutto inattuate, con gravi conseguenze per il territorio del Nord-Ovest della Sardegna. Con successiva legge 2 aprile 2021, n. 7, il legislatore regionale ha superato la differenza istituzionale fra i territori di rango metropolitano del Nord e Sud della Sardegna, istituendo la Città metropolitana di Sassari. Con la medesima norma ha anche abrogato le disposizione riequilibratici contenute nella sopra richiamata legge regionale 4 febbraio 2016, n. 2 (art. 8, commi 4 e 5) che, peraltro, come detto per cinque anni era rimasta inattuata”. “Nel frattempo, come noto”, è scritto nell’emendamento, “notevoli ritardi continuano ad impedire la concreta istituzione della città metropolitana di Sassari con evidenti conseguenze negative per il territorio metropolitano sassarese, la più evidente e grave fra tutte è quella della mancata partecipazione alle politiche 1 di sviluppo a favore delle città metropolitane previste dal PNRR con una perdita di risorse per ‘area metropolitana di Sassari quantificabile nell’ordine di circa 200 milioni di euro per la sola rigenerazione urbana. Nel frattempo, è rimasto ad oggi inattuato un ulteriore tentativo del legislatore regionale che con la legge regionale 9 marzo 2022, n. 3, all’art. 2, comma 5, avesse introdotto nell’ordinamento regionale un nuovo meccanismo riequilibratore simile a quello che la LR 7/2021 aveva abrogato e che testualmente prevede: “5. Nelle more della completa attuazione della fase di transizione di cui all’artico/o 23 della legge regionale n. 7 del 2021 e della conseguente entrata in funzione della Città metropolitana di Sassari, la Regione provvede nell’ambito delle risorse europee, nazionali e regionali iscritte in bilancio, a garantire alla rete metropolitana di Sassari le medesime risorse destinate alla Città metropolitana di Cagliari. “Per le ragioni esposte e per contrastare il crescente disequilibrio territoriale che sta fortemente penalizzando l’area metropolitana sassarese si propone, con uno specifico emendamento al collegato, una norma di indirizzo che, recepisca la legge regionale 9 marzo 2022, n. 3, all’art. 2, comma 5, e conseguentemente possa orientare le scelte e le risorse che saranno programmate a valere sul prossimo ciclo della programmazione territoriale 2021-2027”. Si tratta, ha spiegato Antonello Peru, di un atto dovuto, di un atto di indirizzo che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’assessore regionale del Bilancio affinché questa norma venga applicata.

Per Francesco Agus (Progressisti) non ci sono problemi di fondi. Il consigliere ha ricordato che il tema della città metropolitana nasceva per far funzionare meglio i servizi per i territori con diverse esigenze: aree urbane e aree rurali. Francesco Agus ha criticato la legge Del Rio e la decisione di portare le città metropolitane a comprendere il territorio di un’intera provincia. “E’ un’occasione persa”, ha detto. Messo in votazione l’emendamento 478 è stato approvato.

L’Aula ha poi approvato il testo dell’articolo 21.10 e l’emendamento orale del consigliere del Pd, Giuseppe Meloni, che sostituisce la dicitura “Provincia del Nord est Sardegna” con “Provincia della Gallura nord est Sardegna”.

Il vice presidente Giovanni Antonio Satta è passato all’esame dell’emendamento aggiuntivo 812 della Giunta e agli emendamenti 852, 853 e 835 all’emendamento 812.

Il capogruppo della Lega, Michele Ennas, ha chiesto qualche minuto di sospensione per confrontarsi con i colleghi sugli emendamenti. Il consigliere Francesco Agus ha espresso perplessità sulle tempistiche di questo confronto.

Il vice presidente Giovanni Antonio Satta ha sospeso i lavori dell’aula.

Alla ripresa dei lavori l’onorevole Andrea Piras (Lega) ha annunciato un emendamento orale che rinvia alle norme nazionali in materia di elezioni provinciali. L’emendamento è stato approvato.

Il presidente Michele Pais ha assicurato che l’assessore della Sanità domani sarà in aula.

Gli emendamenti 852 e 853 (balneazione) sono stati illustrati in aula dal primo firmatario Antonello Peru che ha annunciato il ritiro di entrambi a condizione di un impegno da parte della commissione competente e dell’assessore Aldo Salaris di trattare l’argomento in commissione, sentendo in audizione i balneari, nel più breve tempo possibile. L’assessore Aldo Salaris e il presidente della commissione Giuseppe Talanas hanno accolto la proposta e gli emendamenti sono stati ritirati.

Franco Mula (Psd’az), sull’ordine dei lavori, ha chiesto che nella seduta della commissione si discuta anche dei canoni di locazione che sono aumentati a dismisura i da 600 a 2400 a 3300 euro.

Francesco Agus (Progressisti) ha chiesto il voto segreto sull’emendamento 883 (emendamento all’emendamento 512 all’art 21.10) che riguarda la Fondazione “Trenino verde storico della Sardegna”

 Questo emendamento, primo firmatario Gian Franco Satta, introduce l’articolo 21.20 bis “Modifiche alla legge regionale 12 giugno 2006, n. 9 in materia di Conferimento di funzioni e compiti agli enti locali”.

Subito dopo il voto, ma prima dello spoglio, il presidente Michele Pais ha sospeso la seduta a causa di un malore di un consigliere.

Alla ripresa il presidente Michele Pais ha comunicato che la seduta è tolta e che i lavori sono aggiornati a domattina alle 10.30.

Martedì 27 luglio a Piscinas, si sono svolti due importanti eventi: l’intitolazione di una piazza parcheggio dedicata all’ex assessore regionale del Turismo e dei Lavori pubblici Roberto Carlo Frongia, scomparso due anni fa, all’età di 60 anni, e l’inaugurazione di un murale realizzato dall’artista, di Carbonia, Rita Deidda, nota come DeRita.

Nella prima parte della serata, alla presenza di diversi amministratori locali del Sulcis Iglesiente (il sindaco e il vice sindaco di Piscinas, Mariano Cogotti e Gianluca Trastus; i sindaci di Santadi Massimo Impera e Masainas Gian Luca Pittoni; il vicesindaco di Carbonia Michele Stivaletta; il vicesindaco di Giba Alberto Pittoni) e del Cagliaritano (la sindaca di Sestu Paola Secci), del fondatore dei Riformatori sardi Massimo Fantola (partito nel quale ha militato Roberto Carlo Frongia), del consigliere regionale Michele Cossa, del Commissario Straordinario dell’Agenzia Argea Sardegna Patrizia Mattioni, dopo la presentazione del sindaco Mariano Cogotti, alcuni interventi hanno ricordato la figura di avvocato, amministratore comunale e regionale, del compianto Roberto Carlo Frongia. Alcuni, dopo il ricordo, hanno raccontato degli aneddoti, creando così una sorta di sorriso e commozione allo stesso tempo. Commossa e grata per il gesto anche la sorella di Roberto Carlo Frongia, Sabrina, che dopo il taglio del nastro, ha scoperto la targa della piazza, benedetta dal parroco, don Gianni Cannas.

Poco dopo, nella stessa piazza, dopo il taglio eseguito dallo stesso sindaco, con le forbici della scomparsa nonna Maria, l’artista DeRita, visibilmente commossa ha scoperto il murale realizzato su invito del comune di Piscinas. L’opera, come ha spiegato DeRita, vuole essere un omaggio del Comune al paese, ai suoi abitanti…nelle sue tradizioni, simboli, colori e sapori. Unico spunto lo stemma del paese, per il resto l’artista ha avuto carta bianca. Il bozzetto presentato agli amministratori, è stato subito approvato. Il murale riporta lo stemma del Comune al centro, ai due lati, quasi in trasparenza la chiesa e al lato opposto, in bella e particolare prospettiva, Villa Salazar o Villa Bice, edificata alla fine dell’Ottocento dall’architetto Giorgio Asproni, figlio dell’omonimo deputato sardo vissuto nell’Ottocento. Al centro, quattro personaggi simbolo movimentano la scena, rappresentando l’insieme delle tradizioni, usi e costumi, l’anima di una comunità. Alla donna con “Sa mantiglia”, ha sottolineato DeRita, ho voluto affidare la bellezza del cardo mariano o carciofo selvatico, dal bellissimo fiore di colore viola. Per ampliare la superficie del murale, l’artista ha inserito una decorazione a elle, con all’interno una spugnatura di bianco e celeste tenue. L’ispirazione per la realizzazione della cornice è arrivata dalla recinzione moderna della nuova piazzetta che deRita ha colorato utilizzando un color rame intenso. In alcuni spazi della cornice spiccano, oltre al cardo mariano, due mazzi di spighe con papaveri e la firma in bella vista sul lato sinistro. Per arrivare a questo risultato, DeRita ha messo in evidenza le non poche difficoltà incontrate per realizzare l’opera. Un mese di lavoro faticoso, su un ponteggio, il classico che utilizzano i muratori, non idoneo perché attraversato da tubi di ferro che dividevano la parete, e impediva di tracciare liberamente le linee iniziali, su un calpestabile di 45 centimetri e senza la possibilità di verificare la prospettiva a distanza. Il clima torrido, dalle temperature proibitive, infine, ha rallentato ancor di più il lavoro, a causa del sole che “picchiava” duramente per almeno 6/7 ore.

Tutti i presenti si sono complimentati per il grande lavoro. Ancora una volta l’artista DeRita, nonostante le difficoltà incontrate, ha realizzato una bellissima opera che arriva dopo un lungo percorso artistico segnato da premi, riconoscimenti e stima per la sua arte poliedrica. Un’artista a tutto tondo, capace di stupire e comunicare con facilità l’essenza delle sue opere, caratterizzate sempre, oltre che dalla bellezza estetica, dalla capacità di far scaturire un’armonia interna, un senso di appagamento in chi dedica più di uno sguardo, lasciandosi trasportare dall’immaginazione.

Al termine dell’inaugurazione, si è tenuto un rinfresco offerto dall’Amministrazione comunale che ha dato spazio alla socializzazione e allo scambio di opinioni dei presenti, intervenuti numerosi. Da martedì 27 luglio, gli abitanti di Piscinas e chiunque passerà da lì, avrà il piacere di godere di un angolo che mette in mostra le nostre tradizioni sarde.

Nadia Pische

 

C’è soddisfazione per il via libera definitivo all’Insularità in Costituzione. «La volontà popolare ha prevalso: da oggi il principio di insularità è riconosciuto dalla nostra Costituzione. È stato un percorso lungo e sofferto ma finalmente l’art. 119 è stato modificato e lo Stato riconosce il grave e permanente svantaggio naturale derivante dall’essere isolaha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais -. Il riconoscimento del principio di insularità nella nostra Costituzione è un risultato storico che apre una nuova pagina per la Sardegna. La battaglia però non è finita dobbiamo fare in modo che una mera affermazione si traduca in atti concreti che servano effettivamente a sanare gli svantaggi economici e sociali dei territori insulari.»
Entusiasta il presidente della Commissione regionale e del comitato, Michele Cossa (Riformatori sardi): «Abbiamo cambiato il corso della storia: oggi il Parlamento ha espresso la volontà di riconoscere i diritti delle isole. Da questo momento in avanti la Sardegna e tutte le Isole d’Italia hanno gli stessi diritti, riconosciuti dallo Stato, e la possibilità di avviare quel cambiamento necessario per superare gli handicap che fino a oggi ne hanno frenato lo sviluppo. Ci aspetta ora un grande lavoro affinché il principio di insularità in Costituzione venga declinato al meglio e porti a un reale giovamento per la Sardegna. Ora toccherà a noi far valere nei confronti dello Stato e, a catena dell’Unione Europea, le opportunità offerte dall’affermazione di questo principio.»
Sulla stessa linea dei due anche il presidente della Regione, Christian Solinas: «La Sardegna è oggi più forte e capace far valere diritti troppo a lungo negati, per avere giuste compensazioni degli svantaggi che la condizione insulare comporta. Dopo il riconoscimento dell’Europarlamento che ha votato la risoluzione Omarjee per i diritti delle Isole, frutto del lavoro della Regione Sarda, e ora sul piano nazionale con l’inserimento dell’insularità in Costituzione, siamo ancora più determinati nell’intento di tenere alto il nostro impegno per restituire alla nostra Isola, alla sua economia, ad ogni cittadino ciò che fino ad oggi è stato negato».
Antonio Caria

Venerdì 22 luglio, alle ore 10.30, presso la Sala Remo Branca del Palazzo municipale di Iglesias (Piazza Municipio), si terrà l’incontro pubblico “Insularità in Costituzione, pari diritti, pari opportunità”, organizzato dalla Presidenza del Consiglio comunale di Iglesias.

Dopo l’introduzione del presidente del Consiglio comunale Daniele Reginali ed i saluti del sindaco Mauro Usai, interverranno i consiglieri regionali Michele Cossa (presidente della Commissione Speciale Insularità) e Gianfranco Ganau (capogruppo PD al Consiglio regionale), insieme ai rappresentanti delle Amministrazioni locali e delle forze sindacali. Modererà l’incontro la giornalista Sara Vigorita.

«Un tema attuale, al centro dell’agenda politica, per un incontro che ci consentirà di entrare nel merito dei benefici che potrebbero scaturirne – ha messo in evidenza il presidente Daniele Reginali -. La speranza è che l’attuale crisi di governo non pregiudichi questo percorso.»

Consentire che una nave gasiera venga ormeggiata in modo permanente nel porto industriale di Portovesme è un errore e rappresenta una decisione non sostenibile dal punto di vista ambientale, della sicurezza e non accettata dalla Comunità. Costituisce anche un ostacolo per il futuro di importanti aziende già presenti nel polo industriale di Portovesme, così come di nuove imprese che hanno già chiesto di potersi insediare. È l’allarme lanciato dai consiglieri regionali dei Riformatori sardi Sara Canu (capogruppo in Consiglio) e Michele Cossa, che attraverso un’interrogazione scritta rivolta al presidente della Giunta e all’assessore dell’Industria, Anita Pili, denunciano la possibilità che una nave FSRU con una capienza di 100.000 mc di GNL possa occupare in maniera permanente la banchina Est (400 metri di lunghezza) del porto urbano di Portovesme.

Sono gli stessi consiglieri regionali a ripercorrere la storia della banchina Est, «che fu realizzata con soldi pubblici – spiegano i due consiglieri regionali dei Riformatori sardiper trasferire più lontano dall’adiacente abitato di Portoscuso e dal traffico civile per la vicina Carloforte (un milione di passeggeri l’anno) la movimentazione di merci sfuse particolarmente inquinanti o comunque impattanti per polverosità sulla popolazione».

«Di contro – aggiungono Sara Canu e Michele Cossala presenza di una nave FSRU nella vicina banchina Est, che dista 1 chilometro in linea d’aria dall’abitato di Portoscuso, 3 chilometri dall’abitato di Paringianu e 10 chilometri da Carloforte,  costituirebbe un grave pericolo per la popolazione e per i lavoratori impiegati nelle attività, già di per sé, a rischio dell’area industria.»

Un pericolo già segnalato dal Comune di Portoscuso, che ha espresso la più netta e ferma contrarietà ad una soluzione di questo genere e la volontà di ricorrere contro una simile iniziativa in tutti le sedi istituzionali e giuridiche, anche europee.

I consiglieri, evidenziando il pericolo che la permanenza della nave gasiera creerebbe, hanno sottolineato l’importanza dell’infrastruttura e la necessità di una piena valorizzazione.

«Il porto, fondamentale per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’area industriale di Portovesmehanno spiegatomeriterebbe maggior considerazione e adeguati finanziamenti per renderlo competitivo a livello globale (nei primi anni 2000 transitavano 6 milioni di tonnellate/anno di merci), mentre la presenza permanente di una nave gasiera condizionerebbe fortemente l’attività dello stesso, con gravi conseguenze sull’ambiente e limitazioni anche sull’occupazione attuale e futura.»

Anche il comune di Cagliari ha deciso di appoggiare la causa per inserire i nuraghi all’interno del patrimonio Unesco con l’iniziativa “Io apro all’Unesco”.
«Sappiamo beneha evidenziato il sindaco, Paolo Truzzuche durante Notti colorate una grande quantità di cagliaritani, sopratutto i più giovani, ha l’abitudine di frequentare le vie del centro. Quest’iniziativa permette di creare consapevolezza e conoscenza innanzitutto verso i nostri concittadini. Altro elemento importante è che Io apro all’Unesco diventa anche un’occasione per divulgare lo straordinario patrimonio della Sardegna a tutti i turisti, considerata la presenza turistica in città che si sta riavvicinando ai numeri del 2019 e che comunque sono più consistenti rispetto al 2020. Anche se a Cagliari non abbiamo “presenze nuragiche”, sono sempre stato convinto che Cagliari sia la porta della conoscenza della storia della Sardegna, anche per chi arriva nell’Isola.»
«Il Comune di Cagliari ha spiegato Michele Cossa, consigliere regionale dei Riformatori sardi e presidente dell’Associazione “la Sardegna verso l’Unesco” è stato uno dei primissimi Comuni che ha aderito all’iniziativa per il riconoscimento del patrimonio nuragico sardo nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità Unesco. Io apro all’Unesco funge anche da starter per un percorso che idealmente attraversa tutti i Comuni della Sardegna, perché settimanalmente questa mostra approderà in altri centri. E con Sassari e Olbia sono ormai più di quaranta.»
Antonio Caria

«Se la Regione non fa immediatamente chiarezza sul rilascio delle concessioni demaniali temporanee (quelle rilasciate agli alberghi e che vanno dal 1 maggio al 31 ottobre) si rischia di creare un ulteriore danno agli operatori, già gravemente colpiti dalle incertezze che derivano dalla pandemia.»
Michele Cossa e Sara Canu, rispettivamente consigliere e capogruppo dei Riformatori sardi in Consiglio regionale, hanno presentato un’interrogazione urgente all’assessore degli Enti locali, Quirico Sanna.
L’entrata in vigore della l.r. 7 del 31 marzo 2021 ha infatti causato – nelle more del trasferimento delle pratiche alla Regione – l’interruzione delle istruttorie che i Comuni annualmente espletavano sulla base delle istanze degli operatori. Per lo stesso motivo è bloccato il temporaneo allargamento degli spazi tra gli ombrelloni, già accordato l’anno scorso per garantire le distanze anti Covid.
«Siamo già a metà maggioaggiungono i due esponenti dei Riformatori sardi -, e permane una situazione di stallo: i fascicoli consono ancora stati acquisiti dalla Regione, che non si è ancora organizzata per la bisogna, e perfino la modulistica Suap è ancora quella vecchia. Ciò rende virtualmente impossibile il rilascio in tempo utile dei provvedimenti, e decine e decine di operatori del turismo non sono messi in condizione di garantire i servizi in spiaggia ad inizio stagioneconcludono Michele Cossa e Sara Canu -. Ecco perché è necessario che la Regione adotti un provvedimento temporaneo che permetta ai comuni, sia pure sulla base di un’istruttoria sommaria, il rilascio delle concessioni temporanee perlomeno entro il mese di maggio.»

«Carloforte e La Maddalena devono diventare Covid free: sarebbe un atto di giustizia verso due territori che soffrono la penalizzazione della “doppia insularità” e sono state particolarmente danneggiate dalla pandemia. La Regione ha il dovere di aiutare, anche perché i Servzi sanitari a livello locale possono essere così sgravati da questa emergenza.»

Lo dichiarano i consiglieri regionali dei Riformatori Michele Cossa e Sara Canu (capogruppo).

«Si tratterebbe di un modesto sforzo organizzativo, nel momento in cui sta per arrivare anche in Sardegna una massiccia fornitura di vaccini, continuano i Riformatori sardi, e si creerebbe una situazione di cui si avvantaggerebbe l’intera Sardegna, soprattutto, in termini di immagine e di attrattività complessiva della nostra regione, anche in considerazione del fatto che il governo nazionale attraverso la Carta verde sta spingendo per il 2021 il turismo interno in Italia.»